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Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

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286<br />

CAPITOLO IV - Paesaggio, territorio e biodiversità<br />

diversità individuati in conformità ed attuazione agli indirizzi del “Piano d’Azione dell’Unione Europea”<br />

declinati per <strong>il</strong> nostro paese nella Strategia o Piano nazionale per la biodiversità di cui<br />

si attende ancora la redazione e formale adozione in attuazione del già citato art. 6 della CBD.<br />

Il WWF Internazionale promuove da tempo un nuovo approccio alla conservazione della biodiversità<br />

su aree vaste, omogenee dal punto di vista ecologico: le cosidette Ecoregioni.<br />

La “Conservazione Ecoregionale” è una metodologia con solide basi teoriche nella “Biologia della<br />

Conservazione” e nelle più evolute analisi di ecologia del <strong>paesaggio</strong>. Rappresenta in sintesi <strong>il</strong><br />

tentativo di definire strategie globali di conservazione della biodiversità partendo dall’analisi di<br />

un insieme di indicatori relativi alla distintività biologica complessiva di un’area ed all’analisi delle<br />

minacce e dello stato di tutela, per individuare, su sistemi biogeografici omogenei, gli obiettivi<br />

di conservazione e le aree prioritarie su cui intervenire attraverso specifici piani di azione.<br />

L’elemento di novità è rappresentato dall’intero processo ecoregionale che prevede, attraverso<br />

una progettazione partecipata, la redazione di una Biodiversity Vision, che costituisce uno scenario<br />

di medio e lungo termine dello stato della biodiversità, individua gli obiettivi strategici per<br />

la conservazione di aree prioritarie, specie focali e processi ecologici e la successiva elaborazione<br />

ed attuazione di “Piani di Azione” per conseguirli.<br />

Aspetto fondamentale della “Conservazione Ecoregionale” è l’approccio multidisciplinare delle<br />

analisi e riflessioni che portano alla definizione della Biodiversity Vision e la ricerca di collaborazione<br />

ed alleanze con tutti i diversi “stakeholders” (attori locali portatori d’interessi economici<br />

e sociali) per la definizione, sempre attraverso una progettazione partecipata, dei Piani d’Azione<br />

di area vasta e per le singole aree prioritarie individuate come “unità di conservazione della<br />

biodiversità” per l’Ecoregione.<br />

La “Conservazione Ecoregionale” tenta di dare risposte concrete alle esigenze di conservazione<br />

della biodiversità su un territorio di area vasta, contemplando anche la soddisfazione delle esigenze<br />

delle popolazioni locali interessate. Obiettivo della “Conservazione Ecoregionale” è contribuire<br />

alla realizzazione di una pianificazione degli interventi antropici che possa garantire <strong>il</strong><br />

mantenimento della vitalità degli ecosistemi come presupposto essenziale della qualità di un<br />

territorio e della vita della popolazione che su esso insiste. Il passaggio più complesso della “Conservazione<br />

Ecoregionale” è rappresentato dall’individuazione degli strumenti normativi e gestionali<br />

per assicurare un coerente ed efficace governo del territorio che implementi gli obiettivi<br />

per la conservazione della biodiversità a scala ecoregionale, anche attraverso la somma di azioni<br />

locali che chiamano in causa diversi portatori d’interessi. Molti ambiti naturali se non gestiti<br />

a scala regionale, meglio ancora a scala interregionale attraverso specifici accordi di programma<br />

tra Regioni che condividono aree prioritarie come individuate dalla “Conservazione Ecoregionale”,<br />

rischiano di essere ulteriormente minacciati da una crescente frammentazione degli<br />

ecosistemi determinata da una pianificazione e gestione amministrativa ancor più frammentata<br />

da parte dei diversi Enti Locali. Complessivamente si pone quindi <strong>il</strong> problema di come implementare,<br />

nella pianificazione paesaggistica e nella pianificazione territoriale a diversa scala<br />

(provinciale e comunale) l’obiettivo strategico della conservazione della biodiversità. Come abbiamo<br />

visto la pianificazione paesaggistica è concepita nell’attuale ordinamento del nostro Paese<br />

per l’intero territorio regionale, quindi necessariamente di area vasta, anche se certamente<br />

non esaustiva per un corretto approccio omogeneo per ambiti ecologici. Molte aree prioritarie<br />

per la conservazione della biodiversità individuate dall’applicazione della “Conservazione Ecoregionale”<br />

nelle Ecoregioni Alpi e Mediterraneo centrale interessano territori di area vasta<br />

interregionali. La definizione degli ambiti paesaggistici a scala regionale potrebbero comunque<br />

essere sufficienti per avviare politiche di tutela e valorizzazione capaci di salvaguardare anche i<br />

valori di biodiversità. La pianificazione paesaggistica prevista dal Codice dei beni culturali e del

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