11.06.2013 Views

Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Riconquistare <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong><br />

<strong>il</strong> “Paesaggio” quelle parti di territorio che, in ragione degli aspetti e caratteri peculiari loro impressi<br />

dalla natura, dalla storia e dalle reciproche interrelazioni, costituiscono rappresentazioni<br />

materiali e visib<strong>il</strong>i dell’identità nazionale, in quanto ne esprimono i valori culturali fondanti. Questa<br />

definizione conferma l’origine dei caratteri del <strong>paesaggio</strong> nelle interrelazioni storiche tra natura<br />

e attività umane e risolve la problematicità dell’interpretazione soggettiva introdotta con<br />

<strong>il</strong> riferimento alla percezione delle popolazioni nella definizione di <strong>paesaggio</strong> della Convenzione<br />

Europea. Lo Stato e le Regioni assicurano che tutto <strong>il</strong> territorio sia adeguatamente conosciuto,<br />

salvaguardato, gestito e pianificato in ragione dei differenti valori espressi dai diversi<br />

contesti che lo costituiscono. Il Codice dei beni culturali e del <strong>paesaggio</strong> prevede per questo<br />

(Art. 135) una specifica “pianificazione paesaggistica”. Le Regioni sottopongono a specifica normativa<br />

d’uso <strong>il</strong> territorio approvando i Piani paesaggistici, ovvero piani urbanistico - territoriali<br />

con specifica considerazione dei valori paesaggistici, concernenti l’intero territorio regionale. In<br />

base alle caratteristiche paesaggistiche, determinate come più volte affermato dalle interrelazioni<br />

tra le caratteristiche naturali e storiche, i Piani dovranno ripartire l’intero territorio regionale<br />

in ambiti, da quelli di elevato pregio paesaggistico fino a quelli significativamente compromessi<br />

o degradati. In riferimento a ciascun ambito, i Piani predispongono specifiche normative d’uso<br />

ed attribuiscono adeguati obiettivi di qualità. I Piani paesaggistici dovranno prevedere inoltre<br />

misure di coordinamento con gli altri strumenti di pianificazione territoriale e di settore. Le previsioni<br />

dei Piani paesaggistici non sono derogab<strong>il</strong>i da parte di piani, programmi e progetti nazionali<br />

o regionali di sv<strong>il</strong>uppo economico, sono cogenti per gli strumenti urbanistici dei comuni,<br />

delle città metropolitane e delle province, sono immediatamente prevalenti sulle disposizioni<br />

difformi eventualmente contenute negli strumenti urbanistici, stab<strong>il</strong>iscono norme di salvaguardia<br />

applicab<strong>il</strong>i in attesa dell’adeguamento degli strumenti urbanistici e sono altresì vincolanti per<br />

gli interventi settoriali. Queste caratteristiche, del tutto inedite per un piano paesaggistico, stanno<br />

peraltro spingendo alcune regioni ad interpretare tale strumento quasi come un Quadro di<br />

Riferimento Regionale proiettandolo ben al di là delle sue funzioni settoriali tradizionali. Per<br />

quanto attiene alla tutela del <strong>paesaggio</strong>, le disposizioni dei Piani paesaggistici sono comunque<br />

prevalenti sulle disposizioni contenute negli atti di pianificazione ad incidenza territoriale previsti<br />

dalle normative di settore, ivi compresi quelli degli enti gestori delle aree naturali protette.<br />

Entro due anni dall’approvazione del Piano paesaggistico le Province, gli Enti gestori delle aree<br />

naturali protette, i Comuni e le città metropolitane, dovranno rendere conformi ed adeguare i<br />

propri strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica. L’art. 144 del Codice prevede inoltre<br />

espressamente che nei procedimenti di approvazione dei Piani paesaggistici dovranno essere<br />

assicurate la concertazione istituzionale, la partecipazione dei soggetti interessati e delle<br />

associazioni ambientaliste portatrici di interessi diffusi, individuate ai sensi delle vigenti disposizioni<br />

in materia di ambiente e danno ambientale, ed ampie forme di pubblicità.<br />

Il WWF Italia, già in occasione del convegno nazionale del giugno 2005 nelle Marche presso la<br />

Riserva Naturale Statale Abbadia di Fiastra (Mc) dal titolo “Conservazione Ecoregionale, Reti Ecologiche<br />

e Governo del Territorio”, ha sostenuto ed argomentato la tesi della stretta correlazione<br />

tra pianificazione paesaggistica e la definizione ed attuazione della Strategia nazionale per la conservazione<br />

della biodiversità e relativi Piani d’Azione in conformità con le indicazioni dell’art.6<br />

della CBD. In considerazione delle analisi delle caratteristiche paesaggistiche impresse dalla natura,<br />

secondo un approccio ecosistemico, che istruiscono l’elaborazione del Piano paesaggistico,<br />

si intuisce fac<strong>il</strong>mente l’esigenza di valutare adeguatamente la struttura e la funzionalità degli<br />

ecosistemi nella delimitazione degli ambiti paesaggistici e nella definizione delle relative specifiche<br />

prescrizioni e previsioni del Piano. Gli obiettivi di qualità paesaggistica attribuiti dal Piano a<br />

ciascun ambito dovrebbero per questo includere anche gli obiettivi di conservazione della bio-<br />

285

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!