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Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

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CAPITOLO IV - Paesaggio, territorio e biodiversità<br />

3. Pianificazione paesaggistica e biodiversità<br />

La “Convenzione Europea del Paesaggio” si prefigge lo scopo di promuovere la salvaguardia, la gestione<br />

e la pianificazione dei paesaggi ed impegna gli Stati che l’hanno adottata a riconoscere<br />

giuridicamente <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong> in quanto componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni,<br />

espressione della diversità del loro comune patrimonio culturale e naturale e fondamento<br />

della loro identità; stab<strong>il</strong>ire e attuare politiche paesaggistiche volte alla protezione, alla gestione,<br />

alla pianificazione dei paesaggi tramite l’adozione delle misure specifiche; avviare procedure di<br />

partecipazione del pubblico, delle autorità locali e regionali e degli altri soggetti coinvolti nella<br />

definizione e nella realizzazione delle politiche paesaggistiche; integrare <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong> nelle politiche<br />

di pianificazione del territorio, urbanistiche e in quelle a carattere culturale, ambientale, agricolo,<br />

sociale ed economico, nonché nelle altre politiche che possono avere un’incidenza diretta<br />

o indiretta sul <strong>paesaggio</strong>. Per attuare le politiche del <strong>paesaggio</strong>, in conformità con la Convenzione<br />

Europea, ogni Paese dovrà attivare gli strumenti d’intervento volti alla salvaguardia, alla gestione<br />

e alla pianificazione dei paesaggi. Dovranno per questo essere individuati i paesaggi,<br />

sull’insieme del proprio territorio; analizzate le caratteristiche, nonché le dinamiche e le pressioni<br />

che li modificano; monitorando le trasformazioni. Ogni singolo Paese dovrà inoltre stab<strong>il</strong>ire<br />

degli obiettivi di qualità paesaggistica riguardanti i paesaggi individuati e valutati, previa<br />

consultazione pubblica. Sono evidenti le molteplici analogie tra le finalità generali della Convenzione<br />

Europea del Paesaggio e gli obiettivi della CBD e della Strategia europea per la conservazione<br />

della biodiversità. Risulta pertanto diffic<strong>il</strong>e immaginare una adeguata e corretta attuazione<br />

a scala nazionale e locale di questi accordi internazionali e del documento d’indirizzo dell’Unione<br />

Europea senza riconoscere la stretta correlazione tra biodiversità e <strong>paesaggio</strong>.<br />

Per la Convenzione Europea <strong>il</strong> “Paesaggio” designa, come già detto, una determinata parte di<br />

territorio, così come è percepita dalle popolazioni, <strong>il</strong> cui carattere deriva dall'azione di fattori<br />

naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni. La soggettività introdotta con questa definizione,<br />

attraverso la variab<strong>il</strong>e della percezione da parte delle popolazioni, determina sicuramente problemi<br />

nell’individuazione della struttura e delle caratteristiche del <strong>paesaggio</strong>. Mentre è infatti<br />

possib<strong>il</strong>e codificare attraverso delle caratteristiche oggettive le diverse unità di <strong>paesaggio</strong>, che<br />

si possono distinguere sia in relazione alle caratteristiche abiotiche che biotiche, sia in relazione<br />

alle diverse attività antropiche che nel corso della storia hanno interagito con i sistemi naturali,<br />

è invece diffic<strong>il</strong>e prevedere criteri distintivi basati su una variab<strong>il</strong>e come la “percezione”<br />

da parte di una collettività che cambia in relazione al tempo, alla composizione e struttura demografica,<br />

ai fenomeni delle migrazioni che possono alterare rapidamente le relazioni esistenti<br />

tra le popolazioni e <strong>il</strong> loro territorio. È senza dubbio condivisib<strong>il</strong>e invece l’esigenza di prevedere<br />

processi di partecipazione delle Comunità locali nella definizione e realizzazione delle politiche<br />

paesaggistiche, partendo comunque da una analisi scientifica dei valori di biodiversità, dei processi<br />

ecologici e dei valori storico culturali, considerando la presenza antropica come parte integrante<br />

e determinante <strong>il</strong> sistema ambientale e territoriale di area vasta. I caratteri dei paesaggi<br />

derivano quindi dalle interrelazioni tra uomo e natura considerate, allo stesso modo dell’approccio<br />

ecosistemico definito per l’attuazione della CBD, attraverso una metodologia che considera<br />

le Comunità umane come parte integrante degli ecosistemi e dei meccanismi che li<br />

regolano.<br />

Nella normativa italiana <strong>il</strong> “Codice dei beni culturali e del <strong>paesaggio</strong> (D. L. n.42 del 22 gennaio 2004<br />

e sue successive modificazioni)” disciplina nella sua terza parte la tutela e valorizzazione dei beni<br />

paesaggistici, anche riguardo all’applicazione della Convenzione Europea del Paesaggio, siglata<br />

a Firenze <strong>il</strong> 20 ottobre 2000, e delle relative norme di ratifica ed esecuzione. Il Codice definisce

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