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Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

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CAPITOLO IV - Paesaggio, territorio e biodiversità<br />

cia di Roma in gran parte “nascosta” dalla città di Roma, dai centri urbani e dal progressivo aumentare<br />

delle infrastrutture lineari e delle aree artificiali.<br />

Tra le tante peculiarità emerse in questa fase di analisi è interessante evidenziare ad esempio la<br />

differenza tra <strong>il</strong> nord del litorale (pianure alluvionali costiere) e <strong>il</strong> sud, ove prevalgono i cordoni<br />

litoranei antichi. Dalla cartografia emerge chiaramente in termini contraddittori <strong>il</strong> ruolo e <strong>il</strong> significato<br />

ecologico della Valle del Tevere in quanto nel contempo si può considerare “corridoio”<br />

o “barriera” se prevale l’attenzione sul fiume o sulla estensione delle coltivazioni agricole<br />

presenti. È inoltre evidente l’importanza su tutta l’area del reticolo fluviale in termini di elemento<br />

morfologico determinante la distribuzione delle Unità di Paesaggio.<br />

In sintesi i risultati della classificazione territoriale hanno fornito elementi ut<strong>il</strong>i per la zonizzazione<br />

del Piano e per la definizione sia della normativa che della RET.<br />

4.2. Le Unità Territoriali Ambientali della Provincia di Roma<br />

Per la redazione del PTCP sono stati accorpati i sottosistemi in ambiti comunque riconoscib<strong>il</strong>i<br />

dal punto di vista litomorfologico e fisiografico ma più adatti al processo di pianificazione. Tali<br />

ambiti, Unità Territoriali Ambientali (UTA) (Fig. 3), seguono principalmente un criterio di tipo<br />

geografico (Almagià, 1976) e storico-culturale. Tale approccio ha reso possib<strong>il</strong>e la cartografia di<br />

diciassette UTA basata sui criteri comunque presenti nelle cartografie di base ut<strong>il</strong>izzate nella classificazione<br />

gerarchica del territorio:<br />

omogeneità di litologie e di genesi geologica, criterio ut<strong>il</strong>izzato ad esempio per l’UTA dei<br />

Monti della Tolfa, nella quale sono presenti litotipi tipici ed esclusivi di questo settore laziale,<br />

e per l’UTA della pianura alluvionale costiera e delta del Tevere;<br />

omogeneità litologica e strutturale, criterio usato ad esempio per separate le catene montuose<br />

carbonatiche;<br />

omogeneità morfologica, criterio indispensab<strong>il</strong>e per separare ambiti che, a parità di litologia,<br />

si differenziano nelle forme. Le unità dei vulcani Sabatino ed Albano sono state differenziate<br />

ad esempio dalla Campagna Romana sulla base dell’isoipsa di base dell’edificio vulcanico;<br />

omogeneità di bacino idrografico, ut<strong>il</strong>izzata per delimitare l’UTA della Bassa Valle del Tevere<br />

dalla Campagna Romana meridionale.<br />

Rispetto alle subregioni geografiche presenti in letteratura, si è arrivati ad un maggior dettaglio<br />

per i territori appenninici e preappenninici e per la Campagna Romana, tradizionalmente comprendente<br />

un’area molto estesa (Almagià, l.c.). La Campagna Romana è stata infatti suddivisa in<br />

sei UTA: quattro per i settori piroclastici, una per i complessi costieri dunari ed una per la Valle<br />

del Tevere.<br />

5. La valutazione dello stato di conservazione<br />

Lo stato di conservazione della Provincia di Roma è stato valutato associando ad ogni classe di<br />

copertura ed uso del suolo un diverso livello di disturbo.<br />

I metodi attualmente in uso per valutare lo stato di conservazione si dividono in “tipologici” e<br />

“strutturali”. Nel primo caso, ut<strong>il</strong>izzato per <strong>il</strong> Piano della Provincia di Roma, è stato assegnato un<br />

valore di qualità ad ogni tipologia di copertura ed uso del suolo (Land Cover). Il secondo metodo,<br />

più idoneo per valutazioni di maggiore dettaglio, prende in esame non solo la superficie di<br />

ciascuna tipologia di Land Cover, ma tiene in considerazione anche la forma, la dimensione e la<br />

posizione relativa tra i singoli poligoni presenti (Blasi C. et al., in press b).<br />

Relativamente alla Provincia di Roma le diverse fisionomie della carta di copertura ed uso del<br />

suolo sono state inserite in sei classi di qualità secondo una scala che va dai sistemi antropici a

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