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Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

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CAPITOLO IV - Paesaggio, territorio e biodiversità<br />

Figura 1 – Metodologia di lavoro.<br />

legia la scala degli habitat e del <strong>paesaggio</strong> perché ha assunto come riferimento teorico <strong>il</strong> principio<br />

per cui le popolazioni animali e vegetali sono legate alla conservazione degli habitat.<br />

Per rispondere a questa nuova visione della conservazione è necessario realizzare in occasione<br />

del PTCP di Roma una serie di studi di base e di cartografie finalizzati alla conoscenza del mosaico<br />

reale inserito però nel suo contesto potenziale (regioni, sistemi e sottosistemi di territorio).<br />

Questi documenti cartografici hanno favorito anche un’attenta verifica della situazione delle aree<br />

protette in termini qualitativi, quantitativi e, in particolare, della rappresentatività delle aree stesse<br />

e della rete Natura 2000 rispetto all’eterogeneità potenziale individuata mediante la cartografia<br />

dei sottosistemi di territorio (classificazione gerarchica del territorio).<br />

4. Il Sistema Ambientale della Provincia di Roma<br />

La Provincia di Roma interessa una vasta porzione della Regione Lazio ed è eterogenea per clima,<br />

litologia, morfologia, flora, vegetazione e fauna.<br />

Si tratta di un’area che ha saputo conservare nel tempo sia importanti testimonianze della presenza<br />

umana sia significativi esempi della complessità naturalistica ed ecosistemica.<br />

L’insieme dei caratteri fisici, integrati con gli elementi floristici, faunistici e vegetazionali, danno<br />

pertanto luogo ad un mosaico paesaggistico unico per <strong>il</strong> bacino del Mediterraneo. L’azione dell’uomo<br />

in alcuni casi ha contribuito a rendere ancora più diversificata l’eterogeneità paesaggistica.<br />

In altri casi l’eccesso di ut<strong>il</strong>izzazione e la necessità di trasformare <strong>il</strong> sistema naturale in sistemi<br />

artificiali (agricoli e residenziali) hanno reso più omogeneo <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong> senza però mai eliminare<br />

del tutto i caratteri dei sistemi potenziali della Campagna Romana. Il Piano Territoriale di Coordinamento<br />

di un’area così complessa, ma nello stesso tempo così ben strutturata in termini<br />

fisici e biologici, ha voluto pertanto porre al centro della pianificazione la problematica ambientale<br />

e paesaggistica.<br />

Per questa ragione nella definizione degli studi e delle cartografie si è scelto di adottare la seguente<br />

metodologia (Fig. 1):<br />

- definire le tipologie dell’eterogeneità territoriale mediante la classificazione gerarchica del<br />

territorio;<br />

- valutare l’eterogeneità in termini naturalistici e sindinamici;<br />

- valutare lo stato di conservazione mediante l’uso di un indice di conservazione del <strong>paesaggio</strong>;

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