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Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

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CAPITOLO IV - Paesaggio, territorio e biodiversità<br />

opportuno equ<strong>il</strong>ibrio tra conservazione e compensazione, e sv<strong>il</strong>uppi la separazione (decoupling<br />

assoluto) tra pressioni ambientali e reddito.<br />

Pur conscio che non è fac<strong>il</strong>e poter definire un criterio semplice da applicare ad ogni singolo indicatore<br />

per identificarne la rispettiva soglia di sostenib<strong>il</strong>ità, soprattutto se considerati singolarmente,<br />

forniscono solo una visione parziale del problema; l’uso integrato di un core set di indicatori,<br />

delinea una visione d’insieme abbastanza completa e realistica dello stato e dei processi in corso.<br />

Nella letteratura economica-ecologica sono stati comunque definiti tre principi relativi alla gestione<br />

sostenib<strong>il</strong>e delle risorse (Pearce e Turner, 1990) che possono valere ancor più se applicati<br />

ai concetti di Capitale Naturale e di Capitale Naturale Critico:<br />

a. per le risorse rinnovab<strong>il</strong>i i tassi di ut<strong>il</strong>izzo non devono superare i tassi di rigenerazione delle<br />

risorse stesse;<br />

b. le emissioni di inquinanti non devono superare la capacità di assim<strong>il</strong>azione degli ecosistemi;<br />

c. le risorse non rinnovab<strong>il</strong>i devono essere ut<strong>il</strong>izzate in una maniera “quasi sostenib<strong>il</strong>e”: ovvero<br />

limitare <strong>il</strong> tasso del loro ut<strong>il</strong>izzo al tasso di creazione di sostituti rinnovab<strong>il</strong>i.<br />

Per la valutazione della sostenib<strong>il</strong>ità del Paesaggio e delle politiche economiche attuate, sono<br />

stati sv<strong>il</strong>uppati numerosi indicatori tra cui l’analisi energetica (Tiezzi e Marchettini, 1999) o l’impronta<br />

ecologica riveduta (Wackernagel et al. 2002). Recentemente un set di indicatori è stato<br />

<strong>il</strong>lustrato da Malcevschi e Poli (2008) e tuttavia, per derivare degli indicatori dai principi dello<br />

sv<strong>il</strong>uppo sostenib<strong>il</strong>e e dalla Conservation economy è opportuno seguire criteri già individuati da<br />

Opschoor e Reijnders, (1991) modificati come segue:<br />

identificazione dei principali elementi del Capitale Naturale e del Capitale Naturale Critico<br />

nonchè delle loro funzioni economiche legate ai servizi ecosistemici;<br />

selezione dei fattori ritenuti più importanti rispetto alla possib<strong>il</strong>ità che sia minacciata la loro<br />

integrità, per determinare un core set di indicatori funzionali ed integrati riferiti anche ai<br />

servizi ecosistemici;<br />

determinazione degli standard (valori soglia) sulla base delle precedenti regole di gestione<br />

sostenib<strong>il</strong>e considerando l’integrazione interscalare delle azioni da attuare;<br />

costruzione degli indicatori che riflettano le effettive condizioni del Paesaggio comparate<br />

con gli standard di sostenib<strong>il</strong>ità.<br />

Se la conservazione del Capitale Naturale Critico e la garanzia della qualità dei servizi ecosistemici<br />

sono la base per uno sv<strong>il</strong>uppo sostenib<strong>il</strong>e forte, la funzionalità degli ecosistemi e la biodiversità<br />

sono sicuramente indicatori efficaci del livello di qualità del Paesaggio. Il Paesaggio ha<br />

un ruolo chiave per lo sv<strong>il</strong>uppo sostenib<strong>il</strong>e dell’ambiente, poiché funge, in sostanza, da interfaccia<br />

tra l’uomo e la natura ed <strong>il</strong> neutral based landscape assume funzioni importanti in relazione<br />

al capitale naturale, offrendo una base costante di servizi ut<strong>il</strong>i alla qualità della vita. Di conseguenza<br />

<strong>il</strong> Capitale Naturale è <strong>il</strong> motore della sopravvivenza mediante <strong>il</strong> mantenimento della funzionalità<br />

di base degli ecosistemi e quindi degli equ<strong>il</strong>ibri che legano qualità del Paesaggio e<br />

biodiversità (T<strong>il</strong>man, e Lehman, 2002; Costanza et al. 2007).<br />

Questo approccio che cuce la plurifunzionalità del Paesaggio con la qualità dei suoi servizi che<br />

si riflettono sulla salubrità dell’habitat antropico, non può prescindere dalla partecipazione attiva<br />

della popolazione, dalla formazione e dalla sensib<strong>il</strong>izzazione degli attori coinvolti in modo che<br />

possano favorire una gestione consapevole di un Paesaggio in cui l’individuo si possa riconoscere<br />

anche attraverso le sue azioni. Il benessere della popolazione infatti dipende dalla possib<strong>il</strong>ità<br />

di fruire di prodotti di quel Paesaggio di elevata qualità, intendendo con ciò non solo i<br />

prodotti della terra, bensì i caratteri tipici di un luogo tra cui la sua riconoscib<strong>il</strong>ità e la sostenib<strong>il</strong>ità<br />

forte del suo progresso.

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