11.06.2013 Views

Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Riconquistare <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong><br />

di valutazione (in particolare di Valutazione Ambientale Strategica) nella pianificazione territoriale,<br />

stenta a trovare coerente riscontro negli apparati normativi dei piani del <strong>paesaggio</strong> e nei<br />

loro rapporti con la pianificazione di settore.<br />

Se quindi si tenta di approfondire i rapporti tra la pianificazione territoriale e le domande di<br />

<strong>paesaggio</strong>, d’ambiente e di sicurezza, non ci si può limitare ad osservare le pratiche e le concettualizzazioni<br />

in atto, ma è necessario prendere in considerazione sfondi teorici e quadri di<br />

riferimento più ampi e incerti, quali quelli che si vengono prof<strong>il</strong>ando a livello internazionale.<br />

2. Paesaggio e natura<br />

In prospettiva internazionale, balza anzitutto agli occhi la crescente interazione tra le politiche<br />

di conservazione della natura e le politiche del <strong>paesaggio</strong>. Paesaggio e natura costituiscono insieme<br />

espressioni fondamentali della qualità complessiva del territorio, che dipende da complesse<br />

interazioni di fattori naturali e culturali e che a sua volta determina non solo le condizioni<br />

di vivib<strong>il</strong>ità delle popolazioni insediate, ma anche le possib<strong>il</strong>ità di attivare processi di autentica<br />

“valorizzazione” territoriale e quindi di sv<strong>il</strong>uppo durevole e sostenib<strong>il</strong>e.<br />

In questo senso è particolarmente interessante <strong>il</strong> rapporto tra le politiche del <strong>paesaggio</strong> e quelle<br />

delle aree naturali protette. È evidente che i parchi possono concorrere in misura notevole<br />

all’arricchimento del patrimonio naturale-culturale su cui si basa la qualità del <strong>paesaggio</strong> e, inversamente,<br />

la qualità complessiva del <strong>paesaggio</strong> può influenzare positivamente le condizioni<br />

ambientali ed <strong>il</strong> futuro dei parchi. Da un lato infatti i parchi –in particolare i parchi europei– sono<br />

chiamati a svolgere un ruolo estremamente importante, non solo in quanto custodi di un<br />

patrimonio paesaggistico di eccezionale r<strong>il</strong>evanza, e comunque sempre rappresentativo di peculiari<br />

emblematiche combinazioni di valori naturali e valori culturali, ma anche e soprattutto in<br />

quanto espressione di nuove soggettività territoriali e di apparati istituzionali di governo particolarmente<br />

idonei a perseguire gli obiettivi di qualità. In questo senso i parchi possono essere<br />

pensati come laboratori di estremo interesse per la ricerca di qualità. Nel contempo le politiche<br />

del <strong>paesaggio</strong> estese all’intero territorio, possono contribuire in modo considerevole a migliorare<br />

l’efficacia delle misure di protezione dei parchi, riducendo i rischi del loro isolamento e<br />

potenziandone la capacità d’irraggiamento sul contesto territoriale. Vi sono dunque ottime ragioni<br />

per tentare di assicurare, mediante forme opportune di cooperazione inter-istituzionale<br />

a tutti i livelli - e tramite la pianificazione -, la convergenza delle politiche dei parchi e delle politiche<br />

per <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong>. In questa direzione si sono già mossi non pochi parchi nazionali e regionali,<br />

anche in Italia: <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong> è stato assunto, nella pianificazione di questi parchi, come una<br />

fondamentale chiave interpretativa del territorio protetto, delle sue dinamiche evolutive e delle<br />

sue potenzialità. La dimensione paesistica, nell’esperienza di un numero crescente di parchi,<br />

dà senso e valore alle strategie di “conservazione innovativa” ed al ruolo che possono svolgervi<br />

le comunità locali ed i diversi portatori di interessi.<br />

Queste considerazioni trovano autorevoli riscontri nelle dichiarazioni e negli accordi internazionali.<br />

Particolare importanza va attribuita all’evoluzione delle posizioni dell’Unione mondiale<br />

della natura. Sv<strong>il</strong>uppando spunti e sollecitazioni già raccolti nel Congresso di Montreal (1996)<br />

e in quello di Durban (2003), con la Risoluzione CGR3 RES050 approvata dal World Conservation<br />

Congress di Bangkok (2004) l’IUCN mette esplicitamente l’accento sull’approccio paesistico<br />

come strumento chiave per l’allargamento e <strong>il</strong> consolidamento delle politiche di protezione.<br />

La Risoluzione “sollecita l’IUCN a svolgere un ruolo molto più attivo nell’assistere i membri dell’IUCN<br />

a trarre ogni beneficio dall’approccio relativo al <strong>paesaggio</strong> terrestre e marino” mediante<br />

<strong>il</strong> chiarimento di ciò che tale approccio comporta, la diffusione di esempi di politiche, piani,<br />

223

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!