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Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

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Riconquistare <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong><br />

by the European Landscape Convention, which attributes a very complex meaning<br />

to the landscape, as an expression of our common cultural heritage and the foundation<br />

of the local identities; and enlarges to the whole territory every landscape concern.<br />

In order to set up more effective policies of safeguard and enhancement, planning<br />

has increasingly relied on a twofold approach: the structural interpretation of the territory<br />

and the strategic framing of the government choices.<br />

But, at the light of the Convention, planning must face two different strategies of conservation:<br />

one which is based on the “excellences” and aims at the safeguard of landscapes<br />

of outstanding value, and one which is based on the “diffused values” and<br />

aims at the valorisation of the territory and its comprehensive quality.<br />

1. Paesaggio e pianificazione, un rapporto sempre più stretto<br />

La conservazione e la gestione del <strong>paesaggio</strong>, e più in generale del patrimonio naturale e culturale,<br />

incrociano sempre più le rotte della pianificazione territoriale. Nella società del “rischio<br />

globale”, la pianificazione territoriale “può essere concepita come una risposta alla crescita del<br />

rischio in una prospettiva di incertezza” (Gambino, 2007c). Nelle sue diverse forme (i piani territoriali<br />

regionali e provinciali, i piani per la difesa del suolo e la gestione delle acque, i piani paesaggistici,<br />

i piani dei parchi e delle aree protette, i piani forestali, ecc.), essa tende – o così afferma<br />

- a ridurre i rischi che minacciano le condizioni di vita della società contemporanea e delle future<br />

generazioni. In questo tentativo essa incrocia le paure, le ansie e le speranze delle popolazioni<br />

e tende a rispondere alle domande sociali di sicurezza e di qualità, per mezzo di analisi<br />

e valutazioni scientifiche, di proposte tecniche ed anche, spesso, di sogni e di visioni seducenti.<br />

La crescente complessità e aggressività delle pressioni e delle minacce ambientali conferiscono<br />

alla pianificazione un ruolo cruciale e insostituib<strong>il</strong>e. È sempre più evidente, nei più diversi contesti,<br />

che alle esigenze di sicurezza e di qualità non si può rispondere con misure d’emergenza<br />

o provvedimenti settoriali, per quanto essi siano od appaiano necessari o inevitab<strong>il</strong>i: occorrono<br />

politiche di prevenzione e strategie “di sistema”, che non possono non basarsi sulla pianificazione<br />

di dove e come le differenti attività umane possono o debbono insediarsi. Questa constatazione<br />

è da tempo suffragata dalla drammatica ricorrenza pressochè quotidiana di eventi<br />

catastrofici di ogni genere (comprese le “calamità pianificate” provocate da scelte sistematiche<br />

dell’uomo, come gli innumerevoli sv<strong>il</strong>uppi urbanistici pianificati in aree a rischio). Ma ben maggiori<br />

moniti ci giungono ormai dal quadro inquietante degli effetti del cambiamento climatico<br />

planetario, della crisi energetica globale, della tragica negazione dell’accesso all’acqua per una<br />

parte r<strong>il</strong>evantissima della popolazione del globo, ecc., eventi e processi che impegnano tutti in<br />

strategie coordinate a scala mondiale di prevenzione e di mitigazione, ma anche, nel contempo,<br />

in strategie locali di “adattamento” e di difesa.<br />

Tutto ciò colloca la pianificazione nel cuore della questione dello sv<strong>il</strong>uppo sostenib<strong>il</strong>e. Uno sv<strong>il</strong>uppo<br />

realmente “sostenib<strong>il</strong>e” - e perciò durevole nel tempo - delle comunità locali, a tutti i livelli,<br />

richiede una gestione attenta e conservativa dei sistemi naturali e culturali da cui la loro<br />

vita e la loro prosperità inevitab<strong>il</strong>mente dipendono. Questa esigenza generale, unita alle esigenze<br />

determinate dai problemi e rischi ambientali emergenti, ha indotto, da almeno un paio<br />

di decenni (in stridente contrasto con “la morte dei piani” annunciata nei decenni precedenti)<br />

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