11.06.2013 Views

Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

1. Introduzione<br />

Riconquistare <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong><br />

Il dissesto idrogeologico e in particolare i dissesti catastrofici sono un potente modificatore del<br />

<strong>paesaggio</strong> e dell’ambiente. L’uomo, con i suoi interventi strutturali e non strutturali indirizzati<br />

alla riduzione del rischio idrogeologico, alla difesa del suolo, a sua volta trasforma <strong>paesaggio</strong> e<br />

territorio.<br />

I fenomeni di dissesto sono spesso catastrofici, e la recente alluvione in provincia di Bari (22-23<br />

ottobre 2005) ha dimostrato, anche in televisione, fino a che punto questi dissesti possano modificare<br />

<strong>il</strong> territorio e <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong>.<br />

Le opere di difesa del territorio sono complesse e costose e per fornire risultati positivi nel<br />

medio-lungo periodo devono basarsi su conoscenze multidisciplinari e interdisciplinari: non basta<br />

l’ingegnere con i suoi calcoli, spesso basati sul presupposto che <strong>il</strong> terreno sia omogeneo, isotropo;<br />

esso deve essere affiancato da geologi, naturalisti, biologi, ecc. per progettare ed eseguire<br />

interventi che tengano conto della biodiversità e della geodiversità, dei processi naturali in continua<br />

evoluzione.<br />

Gli interventi strutturali devono quindi essere progettati e realizzati con una migliore conoscenza<br />

degli ecosistemi locali, integrando le spesso necessarie opere di tipo “rigido”, “ingegneristico”,<br />

che di solito sono concentrate nel territorio, con opere di tipo “morbido”, diffuse nel<br />

territorio, realizzate ricorrendo anche alle funzioni protettive delle piante.<br />

Poiché i fenomeni del dissesto attengono alla sfera della geologia, accenno al <strong>paesaggio</strong> geologico<br />

in quanto esso si forma sia in base alle rocce che lo compongono che ai processi geomorfologici,<br />

esogeni e endogeni, che modificano continuamente la superficie terrestre.<br />

2. Il <strong>paesaggio</strong> geologico<br />

I fenomeni geologici e geomorfologici costituiscono quasi sempre una delle principali componenti<br />

del <strong>paesaggio</strong>, e in molti casi hanno una r<strong>il</strong>evanza superiore alle componenti biologiche: si<br />

considerino, ad esempio, <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong> del Carso, dell’Etna, delle Dolomiti, di alcune aree calanchive<br />

come le Bolge di Atri, notissimi per la loro maestosità e per l’emozione che suscitano anche<br />

ai meno curiosi degli aspetti geomorfologici.<br />

Le formazioni geologiche sono le componenti più stab<strong>il</strong>i del <strong>paesaggio</strong>, a cui danno l’impronta<br />

fondamentale; inoltre <strong>il</strong> substrato geologico, col clima, ha dato origine non solo ai diversi tipi di<br />

suoli, ma anche, indirettamente, alla vegetazione naturale, e da queste componenti si sono sv<strong>il</strong>uppate<br />

sia l'attività agricola che quella estrattiva, con ciò contribuendo a plasmare l'evoluzione<br />

storica delle popolazioni insediate.<br />

Né va dimenticato che i pericoli geologici che colpiscono <strong>il</strong> nostro Paese, riferib<strong>il</strong>i al rischio idrogeologico,<br />

sismico e vulcanico, sono la manifestazione di attività in cui sono coinvolte le rocce<br />

della crosta terrestre: sappiamo bene come tali fenomeni modellino potentemente <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong>.<br />

La legge n. 431/1985, cosiddetta “Galasso” (e successive modifiche) tiene in debito conto queste<br />

componenti naturali: infatti tra dieci categorie di beni da sottoporre a vincolo paesistico, ben<br />

cinque rientrano tra i processi geomorfici. Questi sono: le rive dei mari, dei laghi e dei fiumi (sedi<br />

di processi litorali e fluviali), le montagne (con processi carsici, eolici, di versanti, ecc.), i ghiacciai<br />

e i circhi glaciali (con processi glaciali), le zone umide (con processi marini e lacustri) e i<br />

vulcani (processi vulcanici).<br />

Per pianificare <strong>il</strong> corretto uso o la salvaguardia di questi beni ambientali, è opportuno che non<br />

solo gli addetti ai lavori, ma anche le persone curiose e colte, sappiano individuare <strong>il</strong> processo<br />

205

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!