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Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

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CAPITOLO III - Paesaggi d’Italia<br />

Per precisare ulteriormente i concetti esposti, si può fare riferimento alla Fig. 5, che è la rappresentazione<br />

cartografica del geosigmeto che caratterizza le valli continentali delle Alpi centrali,<br />

su roccie s<strong>il</strong>icatiche; tale geosigmeto è composto da 4 sigmeti che si susseguono dalla linea<br />

di cresta al fondovalle, formando una catena che si ripete in tutte le valli delle Alpi centrali<br />

con caratteristiche sim<strong>il</strong>i; in forma molto semplificata sono i seguenti: sigmeto delle praterie primarie<br />

a Festuca di Haller (Festuca halleri) fra 1900 e 2600 m, con l’associazione Festucetum halleri,<br />

che comprende anche aree detritiche con vegetazione pioniera; sigmeto subalpino delle foreste<br />

di Abete rosso (Picea abies) da 1600 a 1900 m con l’associazione Homogyno-Piceetum, che<br />

comprende anche le radure prodotte dall’uomo ed occupate da praterie secondarie a Nardo<br />

(Nardus stricta) con l’associazione Sieversio-Nardetum; sigmeto delle foreste montane di Abete<br />

rosso da 1000 a 1600 m con l’associazione Luzulo-Piceetum, che comprende anche le radure<br />

prodotte dall’uomo ed occupate da praterie secondarie falciab<strong>il</strong>i ad Avena maggiore (Arrhenatherum<br />

elatius) con l’associazione Arrhenatheretum elatioris; sigmeto delle foreste alluvionali di fondovalle<br />

di Ontano bianco (Alnus incana), con l’associazione Alnetum incanae, quasi completamente<br />

eliminata dall’uomo ed oggi sostituita da praterie falciab<strong>il</strong>i e da praterie umide, ad eccezione di<br />

alcuni f<strong>il</strong>ari di ontano lungo <strong>il</strong> corso d’acqua.<br />

Nella definizione di <strong>paesaggio</strong> vegetale, come già detto, si ricorre quindi alle seguenti tre unità,<br />

che sottostanno a precise leggi bioeografiche ed ecologiche: l’associazione vegetale (che è l’unità<br />

fondamentale di riferimento), <strong>il</strong> sigmeto o serie di vegetazione (insieme di associazioni vegetali<br />

collegate dinamicamente) e <strong>il</strong> geosigmeto (insieme di sigmeti collegati spazialmente).<br />

6. Il sigmeto e la foresta<br />

Ogni sigmeto viene definito facendo riferimento all’associazione forestale che lo caratterizza,<br />

come si può notare dagli esempi precedentemente riportati. Le altre associazioni che compongono<br />

<strong>il</strong> sigmeto sono quelle che precedono la foresta o che la seguono dopo che è avvenuta<br />

la sua distruzione ad opera dell’uomo o di eventi naturali (alluvioni, eruzioni vulcaniche, ecc.);<br />

si tratta di associazioni formate di specie erbacee nelle prime fasi (soprattutto praterie), e quindi<br />

di camefite (brughiere e macchie basse) e di arbusti (arbusteti), finché lo stadio finale è formato<br />

di alberi (foreste).<br />

La foresta osc<strong>il</strong>la fra i due estremi del sigmeto; da una parte c’è assenza di foresta, dall’altra presenza<br />

di foresta; negli stadi intermedi la foresta può essere in espansione oppure in contrazione,<br />

sostanzialmente per causa dell’uomo. La nostra è un’epoca con assenza di foresta, o con poca<br />

estensione di essa; fino alla preistoria ma anche oltre si trattava di un’epoca con presenza di foresta.<br />

Oggi la foresta è ancora presente soltanto in aree residue, come sulle catene montuose<br />

ed in poche altre località.<br />

L’interpretazione complessa del <strong>paesaggio</strong> vegetale mediante i sigmeti e i geosigmeti ci permette<br />

anche di apprezzare lo stato di conservazione della vegetazione, come si può vedere molto bene<br />

negli esempi prima riportati, e di conseguenza del <strong>paesaggio</strong> vegetale. Infatti, nel caso del geosigmeto<br />

delle Alpi (Fig. 3), nonostante i tagli forestali di cui si notano le traccie sulla fotografia, i<br />

sigmeti sono formati soltanto dalle associazioni forestali che corrispondono alla vegetazione climax,<br />

cioè destinata a mantenersi nel tempo e a non evolvere ulteriormente. Invece nel caso<br />

del geosigmeto degli Apennini (Fig. 4), l’uomo è intervenuto pesantemente sull’assetto originario,<br />

tagliando <strong>il</strong> bosco in vaste aree di fondovalle e in radure più ridotte sui versanti, occupate<br />

da praterie secondarie.<br />

Anche nel caso del geosigmeto della Val Camonica (Fig. 5) si può notare che le trasformazioni<br />

dovute all’uomo sono molto forti; in fondovalle (sigmeto di Ontano bianco) è stata eliminata

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