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Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

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176<br />

CAPITOLO III - Paesaggi d’Italia<br />

3.3 Uso ed abuso del suolo: la trasformazione<br />

del <strong>paesaggio</strong> in Italia dal 1950 ad oggi<br />

Land use and misuse: landscape changes in Italy<br />

since 1950<br />

di Alessandra Falcucci*, Luigi Maiorano**<br />

*Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo, Sapienza Università di Roma, Viale dell’Università 32, 00185 Roma<br />

e-ma<strong>il</strong>: alessandra.falcucci@uniroma1.it, Tel. +39.0649694262, Fax +39.06491135<br />

**Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo, Sapienza Università di Roma, Viale dell’Università 32, 00185 Roma<br />

e-ma<strong>il</strong>: luigi.maiorano@uniroma1.it, Tel. +39.0649694262, Fax +39.06491135<br />

Autore per corrispondenza: Alessandra Falcucci<br />

Riassunto<br />

Cambiamenti di uso del suolo sono spesso considerati come una delle cause più<br />

importanti per la perdita di biodiversità. La regione mediterranea è stata influenzata<br />

dal disturbo antropico per migliaia di anni, ed è oggi uno degli hotspot di diversità<br />

più minacciati al mondo. Tuttavia, negli ultimi anni si è misurato un aumento<br />

notevole della copertura forestale. Questo fenomeno è completamente indipendente<br />

dalle strategie di conservazione ma ha avuto comunque un impatto<br />

notevole sul <strong>paesaggio</strong> e sulla biodiversità. Usando tre carte di uso del suolo (realizzate<br />

dal 1960 al 2000) abbiamo analizzato <strong>il</strong> pattern di cambiamento nell’uso<br />

del suolo. Abbiamo misurato un incremento netto nelle foreste (specialmente<br />

nelle aree montuose) un incremento nelle aree artificiali (specialmente nelle aree<br />

costiere) e un decremento netto dei pascoli. Le aree a coltivazione intensiva hanno<br />

mostrato un decremento limitato mentre le aree a coltivazione estensiva hanno<br />

mostrato un decremento molto netto. Nello stesso periodo di tempo<br />

numerose specie di uccelli e mammiferi hanno seguito un pattern di cambiamento<br />

sim<strong>il</strong>e, con specie forestali che sono aumentate in numero e distribuzione, e con<br />

specie tipicamente mediterranee che sono diminuite. I risultati ottenuti possono<br />

offrire un importante spunto per la conservazione dell’intero hotspot mediterraneo.<br />

In particolare, la conservazione si dovrebbe concentrare sulle foreste di tipo<br />

mediterraneo e sulla macchia mediterranea, come anche sulle pratiche agricole<br />

tradizionali. Inoltre, gli sforzi futuri di conservazione devono necessariamente tener<br />

conto delle politiche e dei processi ecologici dell’intero bacino mediterraneo,<br />

specialmente lungo le aree costiere; le reti di aree protette dovrebbero essere<br />

funzionalmente integrate in una strategia di conservazione che includa <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong><br />

dominato dall’uomo.<br />

Abstract<br />

Land-use/land-cover change is the most important factor in causing biodiversity loss.<br />

The Mediterranean region has been affected by antropic disturbance for thousands

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