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Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

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dotti dagli ultrasuoni non sono percepiti dall’orecchio umano, vale ugualmente per le radiazioni<br />

ultraviolette, le frequenze radio e così via. Questi campi energetici esistono ma non essendo<br />

percepiti è come se non fossero presenti. Il neutrality-based landscape assume le caratteristiche<br />

di serbatoio per i processi evolutivi, infatti è proprio con la comparsa di un nuovo carattere che<br />

si rende possib<strong>il</strong>e l’intercettazione di una frazione di questo <strong>paesaggio</strong>. Quindi la funzione del<br />

neutrality-based landscape appare r<strong>il</strong>evante nei processi evolutivi quale “bacino” da cui pescare<br />

novità adattative a seguito della comparsa di nuove espressioni geniche.<br />

L’individually-based landscape scaturisce dall’accoppiamento di meccanismi di percezione, informazione<br />

ed energia. Più raffinato è un organo di senso e maggiori saranno le informazioni estratte<br />

dall’ intorno. L’olfatto dei cani permette loro di seguire la traccia odorosa lasciata dalla selvaggina<br />

(per esempio una lepre) anche dopo diverse ore o di percepire tracce olfattive provenienti da<br />

uomini sepolti sotto molti metri di neve. Tra gli animali selvatici, è nota la capacità degli avvoltoi<br />

di percepire tracce odorose di carne in decomposizione ad un livello di d<strong>il</strong>uizione estremo. Ed<br />

esempi in questa direzione se ne possono annoverare molti.<br />

L’observer-based landscape rappresenta <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong> della elaborazione cognitiva, di quella elaborazione<br />

che, attraverso template cognitivi innati o appresi, permette un accoppiamento strutturale<br />

consapevole tra oggetti dell’intorno ed <strong>il</strong> loro significato particolare. Questo <strong>paesaggio</strong><br />

è quindi <strong>il</strong> risultato di una costruzione culturale che non è solo peculiarità dell’uomo, ma che si<br />

estende ad ogni forma biologica dotata di sistema nervoso autonomo.<br />

Di fatto <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong> cognitivo rappresenta l’accoppiamento tra ciò che si percepisce ed <strong>il</strong> significato<br />

che viene dato a questa percezione. Il significato è ora geneticamente prefissato (per<br />

esempio la paura verso i serpenti o verso artropodi come ragni viene spiegata in termini di<br />

zoofobia) o viene appreso attraverso esperienze negative o positive.<br />

Questi tre tipologie di <strong>paesaggio</strong> segnano i limiti funzionali della percezione e servono come<br />

base per ulteriori approfondimenti.<br />

5. Un modello ecologico “semplice”<br />

Riconquistare <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong><br />

La teoria ecologica assume che gli organismi siano distribuiti nello spazio e nel tempo in maniera<br />

eterogenea, che interagiscano con l’ambiente abiotico e biotico e che la loro distribuzione<br />

sia legata da fenomeni di imprevedib<strong>il</strong>ità. Contemporaneamente riconosce che le risorse<br />

sono limitate e distribuite in maniera eterogenea nello spazio e nel tempo (Scheiner & W<strong>il</strong>lig<br />

2007).<br />

Possiamo ulteriormente semplificare quanto sopra enunciato ammettendo che ogni organismo<br />

abbia come finalità principale <strong>il</strong> raggiungimento delle risorse necessarie ad espletare le funzioni<br />

vitali.<br />

Le funzioni vitali sono meccanismi fisiologici alla base della vita che diventano sempre più numerosi<br />

con la crescita della complessità strutturale degli organismi lungo linee evolutive. Bisogni<br />

primari, funzioni associate e relative risorse sono gli elementi in cui si compongono i separati<br />

atti funzionali di ogni organismo. Certamente le necessità di un batterio non possono espandersi<br />

al dominio della comunicazione verbale o di quella scritta tipiche dell’uomo! Ma alla fine<br />

<strong>il</strong> comune denominatore di ogni essere vivente è rappresentato dalla necessità di sostituire nel<br />

proprio corpo biomassa ed energia degradate con nuova biomassa ed energia capace di produrre<br />

lavoro all’interno di cicli neg-entropici.<br />

Esiste quindi un meccanismo che assicura ad ogni necessità funzionale l’accesso ad una specifica<br />

risorsa. Per risorsa si intende tutto ciò che serve al soddisfacimento di un bisogno fisiologico<br />

(sensu lato), compreso <strong>il</strong> bisogno cognitivo, e pertanto per risorsa si può intendere sia una<br />

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