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Riconquistiamo il paesaggio - ACCA software SpA

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che “La Convenzione richiama inoltre l’importanza dell’estetica, dei valori scenici e non solo le funzioni<br />

economiche, ecologiche e di ut<strong>il</strong>ità”, sottolineando l’importanza dei valori culturali, i quali devono<br />

essere considerati al pari di quelli ecologici ed economici e delle risorse naturali in genere.<br />

Questi ultimi infatti, sono tradizionalmente dati per scontati nella cultura medio-europea, la quale<br />

ha da sempre influito fortemente sulla gestione delle risorse naturali. Al contrario in Italia, riferendosi<br />

ai medesimi contenuti della Convenzione, viene in genere sottolineato come novità<br />

<strong>il</strong> richiamo ai valori ecologici ed economici, spesso trascurati nelle teorie e nella prassi. Queste,<br />

infatti, tendono a priv<strong>il</strong>egiare le funzioni estetiche e percettive, con ricadute gestionali totalmente<br />

diverse da quelle medio Europee. Ecco che la Convenzione Europea può giocare un<br />

ruolo veramente importante nell’amalgamare le culture e, conseguentemente, tracciare le strade<br />

per percorsi di gestione del <strong>paesaggio</strong> sempre più efficaci, in grado di integrarne la multifunzionalità.<br />

Possiamo concludere, al termine di queste note sintetiche sulla molteplicità di intendere <strong>il</strong> Paesaggio,<br />

che la complessità ha tante facce, ma l’oggetto è uno. È tempo di trovare la strada per<br />

descriverlo nella sua complessa interezza e diversità. A tal fine è indispensab<strong>il</strong>e giungere ad una<br />

integrazione tra le diverse teorie parziali per sistematizzare quella che alcuni autori, da diverse<br />

prospettive, definiscono la “Scienza del Paesaggio” (tra i tanti: Chiusoli, 1999, KLIJN & VOS, 2000,<br />

Antrop, 2000, Farina 2004). Tale integrazione non costituisce solo un interessante tema di dibattito,<br />

ma apre a nuovi approcci al <strong>paesaggio</strong>, con risvolti applicativi molto promettenti.<br />

Il cammino è sicuramente ancora lungo e non privo di difficoltà e necessita non solo di studi e<br />

ricerche, ma anche dell’atteggiamento che Popper (1996) attribuisce al vero pensiero scientifico<br />

nel richiamare la necessità di “falsificare” le teorie precedenti, al fine di trovare nuove soluzioni<br />

ai problemi, mantenendo, comunque, un atteggiamento di forte critica nei confronti delle<br />

nuove soluzioni, perché queste possano contribuire effettivamente ad un avanzamento del sapere<br />

scientifico e si possano formulare nuove teorie realmente efficaci. Per quanto riguarda <strong>il</strong><br />

<strong>paesaggio</strong> molte sono le tesi assolutistiche che vanno superate per poter giungere all’integrazione<br />

di cui sopra.<br />

4. Energia, informazione e percezione<br />

Riconquistare <strong>il</strong> <strong>paesaggio</strong><br />

Quanto alle relazioni e ai processi che caratterizzano <strong>il</strong> Paesaggio, possiamo affermare che l’immissione<br />

di energia e gli scambi di informazione siano gli eventi che maggiormente incidono sui<br />

processi di trasformazione e l’evoluzione del Paesaggio (Farina, 2004). Ci sono interessanti analogie<br />

tra energia e informazione: i due aspetti, infatti, non vivono separatamente l’uno dall’altro.<br />

I recenti studi sui legami tra energia e informazione, possono introdurre novità di grande interesse<br />

nello studio del <strong>paesaggio</strong> e fornire un contributo importante a quell’integrazione necessaria<br />

e, ormai, urgente.<br />

L’energia può essere definita come la “capacità di svolgere un lavoro”; in base al secondo principio<br />

della termodinamica, ogni volta che qualcosa si trasforma, una parte dell’energia disponib<strong>il</strong>e<br />

viene dissipata, aumentando l’entropia, ossia <strong>il</strong> disordine del sistema in cui avviene la<br />

trasformazione. L’ordine è, peraltro, componente fondamentale di qualsiasi tipo di organizzazione.<br />

L’informazione può, a sua volta, essere vista sotto tre aspetti. In primo luogo come contenuto<br />

di variazione, introducib<strong>il</strong>e in un sistema in quanto portatrice di novità e imprevedib<strong>il</strong>ità. In questo<br />

senso, l’informazione, è fattore fondamentale delle possib<strong>il</strong>ità evolutive del sistema. Peraltro,<br />

ogni volta che in un sistema cambia in modo sostanziale l’apporto energetico, <strong>il</strong> contenuto informativo<br />

del sistema si modifica (Fig.1).<br />

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