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Per il bene<br />

della<br />

Chiesa...


SOMMARIO<br />

1 Copertina: (foto Archivio parrocchiale)<br />

2 Sommario - Orario Sante Messe - Numeri telefonici<br />

3 Ed<strong>it</strong>oriale: La fede dà un tocco divino alla v<strong>it</strong>a<br />

5 Calendario della Settimana Santa<br />

6 L'umiltà di Benedetto XVI che scuote il mondo<br />

8 La Settimana Santa: origine e significato<br />

10 Chiesa Universale e Chiesa Diocesana<br />

14 Calendario e numeri utili<br />

15 Ordine Francescano Secolare<br />

16 Questione di soldi: Bilancio 2012<br />

18 Riflettiamo: Si converte solo chi si ama<br />

20 Riflettiamo: L'uomo, un sottomesso felice<br />

22 I Cattolici nelle elezioni 2013<br />

24 Fotocronaca<br />

25 Niente di nuovo sotto il sole<br />

26 Associazione Anziani e Pensionati<br />

27 Elezioni 2013 - Il nostro Indiana Jones<br />

28 In aiuto alla Scuola dell'Infanzia<br />

Febbraio 2013<br />

Il prossimo numero de “il Porto” sarà in distribuzione da<br />

venerdì 29 Marzo 2013. Si raccomanda l'invio degli articoli<br />

in word e delle immagini in Jpeg ad alta risoluzione, entro e<br />

non oltre lunedì 18 Marzo 2013, a redazioneporto@parrocchiasarnico.<strong>it</strong><br />

o la consegna presso la casa parrocchiale.<br />

Il materiale pervenuto oltre il lim<strong>it</strong>e stabil<strong>it</strong>o non potrà essere<br />

pubblicato se non nel mese successivo.<br />

Grazie per la collaborazione.<br />

Orario Sante Messe N. Telefonici ed e-mail utili<br />

Festivo<br />

ore 9.00 (Ospedale)<br />

9.30 - 11.00 - 18.00 - 20.00 (Parrocchia)<br />

Feriale<br />

8.00 - 16.00 - 20.00 (Parrocchia)<br />

Vigilia di Festa<br />

ore 18.00 - 20.00 (Parrocchia)<br />

Funerali: ore 15.15<br />

29 L'Arcobaleno<br />

30 Premiata Anna Scarani<br />

31 Ci vuole un'intelligenza turbo<br />

32 Canto di Natale<br />

34 Alla faccia della crisi: le maestre si mettono in gioco<br />

36 Come eravamo<br />

38 Assemblea AVIS<br />

39 Associazione Marinai<br />

40 L'entusiasmo e la solidarietà<br />

41 Odontoiatria: arriva la chirurgia implantare a Sarnico<br />

42 Sarnico nel risorgimento<br />

43 I volti: Amabile Prestini Perletti<br />

44 Le pagine del Comune<br />

50 Brunello ...una v<strong>it</strong>a da gregario<br />

51 Attiv<strong>it</strong>à ASD Judo Sarnico<br />

52 Corso di pronto soccorso<br />

53 Anagrafe parrocchiale<br />

56 Anni '60: la corale "Anselmo Vigani"<br />

Parrocchia 035 910056<br />

don Luciano 348 9049113<br />

Oratorio 035 912 078<br />

don Loris 328 3932361<br />

Sacrista 339 2087660<br />

Centro pr. ascolto 035 910916<br />

Sala Giochi (Meulì) 035 912107<br />

Cine Junior 035 910916<br />

Centro Quader 035 912420<br />

Centro Famiglia 035 911252<br />

Casa di riposo 035 4261453<br />

Il Battello 035 914421<br />

Carabinieri 035 910031<br />

Emergenza san<strong>it</strong>aria 118<br />

Guardia medica 035 914553<br />

Ospedale 035 3062111<br />

Farmacia 035 910152<br />

(orari 8.30-12.30 / 15.30-19.30<br />

S<strong>it</strong>o web: www.parrocchiasarnico.<strong>it</strong><br />

E-mail s<strong>it</strong>o web:<br />

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S<strong>it</strong>o C.SI.: www.csioratoriosarnico.<strong>it</strong><br />

E-mail C.S.I.:<br />

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E-mail de “ilPorto:<br />

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E-mail parroco:<br />

lucianoravasio@virgilio.<strong>it</strong><br />

E-mail don Loris:<br />

donlorisfumagalli@gmail.com<br />

c/c postale Parrocchia:<br />

N. 49089303<br />

Direttore responsabile: GIUSEPPE VALLI<br />

Amministrazione: don LUCIANO RAVASIO - Casa parrocchiale: Tel. 035 910 056<br />

Autorizzazione Tribunale di Bergamo n. 1 del 14.01.1971<br />

Stampa e inserzioni pubblic<strong>it</strong>arie: Tipografia Sebina Sarnico - Tel. 035 910 292<br />

Redazione: don L. Ravasio, don L. Fumagalli, M. Dometti (CIVIS), R. Gusmini e S. Marini.<br />

Collaboratori: don V. Salvoldi, A. Arcangeli, P.L. Billi, G. Cadei, C. Casati, G. Dossi, E. Frattini, G. F. Gaspari, P. Gusmini, R. Modina,<br />

G. Schivardi e S. Venchiarutti.<br />

Progetto grafico: Studio Példy - Ufficio abbonamenti: Segreteria Casa parrocchiale - Tel. 035 910 056


E D I T O R I A L E<br />

Avere fede cristiana significa scoprire di avere in dono non una persona qualsiasi ma il Signore Gesù<br />

Iniziamo con le parole del nostro Papa Benedetto<br />

XVI che è pastore di tutta la Chiesa e ha indetto<br />

per tutti l’Anno della Fede: «Il matrimonio è legato<br />

alla fede, non in senso generico. Il matrimonio<br />

come unione d’amore fedele e indissolubile, si fonda<br />

sulla grazia che viene da Dio Uno e Trino, che in Gesù<br />

ci ha amati d’amore fedele fino alla croce».<br />

E allora mi sono chiesto: «Cosa significa nella v<strong>it</strong>a quotidiana<br />

aver fede?».<br />

Aver fede, credere in una persona, significa fidarsi di<br />

lei, anzi, di più, significa AFFIDARSI a lei, poter contare<br />

su di lei al 100%. La coppia sposata ne è il segno, sottolineato<br />

moltissime volte dalla Bibbia, più eloquente.<br />

Notiamo allora come si vivono sentimenti di questo<br />

genere tra i coniugi, tra gen<strong>it</strong>ori e figli (e viceversa).<br />

Anche il salmista (Salmo 130) parlando di abbandono<br />

nel Signore usa le parole: «Come un bimbo in braccio<br />

alla madre».<br />

Dal punto di vista umano poter contare su qualcuno,<br />

trovarsi accanto persone di cui fidarsi è un grande<br />

dono. La persona fidata ascolta, consiglia, aiuta soprat-<br />

La fede dà un tocco<br />

divino alla v<strong>it</strong>a a cura del parroco don Luciano<br />

tutto nel momento del bisogno. È una persona che<br />

fonda il suo “esserti accanto” sul senso pos<strong>it</strong>ivo della<br />

v<strong>it</strong>a e accende il tuo cuore, a volte angosciato o preoccupato,<br />

alla speranza, che ha la sua radice nella fede,<br />

perché è certa che qualcosa di bello che non vediamo<br />

possa ancora accadere.<br />

Cosa significa avere fede cristiana?<br />

Significa scoprire di avere in dono non una persona<br />

qualsiasi, ma addir<strong>it</strong>tura il Signore Gesù.<br />

È Lui la persona di cui mi posso fidare ciecamente, che<br />

sa e fa il mio bene, che mi ama al 100%.<br />

È in Lui che posso conoscere l’amore del Padre.<br />

Presso di lui mi posso consigliare, istruire, e lui mi può<br />

guidare, come dice il salmo 22, «...ai pascoli migliori,<br />

là dove l’acqua è abbondante e la natura risplende in<br />

tutta la sua forza e bellezza».<br />

Ecco perché il Signore Gesù è una persona che mi<br />

affascina sempre e che non mi stanco di scoprire, è Lui<br />

che cerco di accogliere e così sperimento quanto valga<br />

Feb. 2013 ilPorto - 3


la pena che io mi affidi totalmente a Lui.<br />

Bisogna sempre partire dalla stima e dalla fiducia<br />

reciproca: è questo che fonda ogni rapporto umano<br />

e tanto più quello della fede perché la fede non<br />

è adesione a delle teorie, ma il vivere un atteggiamento<br />

nel profondo.<br />

Quindi, potremmo anche dire, che la Fede è il il<br />

luogo storico in cui<br />

avvengono continuamente<br />

scambi di<br />

doni tra noi e Dio,<br />

perché noi impariamo<br />

a gustare la v<strong>it</strong>a<br />

e Lui possa contare<br />

anche sulla nostra<br />

collaborazione per<br />

renderlo presente<br />

portando i suoi doni<br />

ai nostri fratelli.<br />

Fede non significa<br />

piegarsi alla potenza<br />

di un Dio forte che<br />

ci schiaccia e ci minaccia,<br />

ma accettare<br />

di mettere lui al di<br />

sopra della nostra<br />

intelligenza e volontà<br />

perché possa guidare<br />

il nostro agire<br />

verso la piena realizzazione<br />

dei nostri<br />

desideri e progetti<br />

più belli.<br />

È prendersi il tempo<br />

per lasciarsi andare<br />

a una intim<strong>it</strong>à attraverso<br />

la preghiera,<br />

riconoscendo in<br />

Gesù un amore così<br />

grande per cui vale<br />

la pena metterci in<br />

fedele ascolto.<br />

Così anche attraverso il segno splendido<br />

della famiglia cristiana<br />

Gli sposi, essendo stati creati ad immagine e somiglianza<br />

di Dio, grazie allo Spir<strong>it</strong>o Santo ricevuto<br />

nel Sacramento del Matrimonio, sono riflesso-presenza<br />

dell’amore Trin<strong>it</strong>ario. E questo indipendentemente<br />

dalla loro bravura, dalle loro discussioni,<br />

dai loro difetti. Essi hanno infatti lo stesso amore<br />

Divino e sono chiamati a diffondere questo amo-<br />

4 - ilPorto Feb. 2013<br />

re a quanti incontrano.<br />

Gesù, anche dietro al fango che può offuscare e<br />

sommergere la peggiore delle coppie, vede la presenza<br />

di quell’Amore che dice Trin<strong>it</strong>à.<br />

Gli sposi, ogni giorno, devono riscoprire questa<br />

“dign<strong>it</strong>à divina”, del loro essere qui sulla terra riflesso<br />

di Dio Trin<strong>it</strong>à, del loro essere espressione<br />

sempre nuova di<br />

Gesù che ama fino a<br />

dare tutta la sua v<strong>it</strong>a<br />

per amore.<br />

Per vivere il sacramento<br />

del matrimonio<br />

con fede gli sposi<br />

cristiani devono fare<br />

v<strong>it</strong>a di coppia con<br />

Gesù, e non fare<br />

di Lui un opzional,<br />

ma un protagonista<br />

dell’amore e condividere<br />

con Lui ogni<br />

aspetto della v<strong>it</strong>a coniugale.<br />

Vivere la Quaresima<br />

è anche questo: impegnarsi<br />

a dare un<br />

volto all’amore che,<br />

attraverso noi, chiede<br />

di essere offerto<br />

anche quando la<br />

v<strong>it</strong>a stessa ci fa soffrire<br />

o ci pone nelle<br />

condizioni di salire<br />

il calvario con la fatica<br />

della croce che<br />

non ci schiaccia solo<br />

se il nostro Cireneo<br />

è Cristo: tutti siamo<br />

inv<strong>it</strong>ati a lasciarci aiu-<br />

foto Silvano<br />

tare da Dio, perché<br />

lo Spir<strong>it</strong>o Santo nella<br />

Pasqua della v<strong>it</strong>a, donerà<br />

pienezza d’amore<br />

ad ogni gesto e all’impegno di vivere l’amore di<br />

Dio.<br />

Tutti allora si r<strong>it</strong>rovano famiglia per fare una famiglia<br />

più grande, la Chiesa, con tutti gli altri che<br />

sono amati e un<strong>it</strong>i da Cristo perché sperimentino<br />

in ogni circostanza della v<strong>it</strong>a la gioia di essere amati.<br />

Il segreto della Quaresima è allora di vivere un<strong>it</strong>i<br />

profondamente a Gesù. Speriamo che, con voi,<br />

possa anch’io lasciarmi affascinare dal Signore.


Domenica delle Palme 24 marzo<br />

ore 9.20: Processione e Messa delle Palme.<br />

R<strong>it</strong>rovo alle ore 9.20 alla chiesa di San Paolo, benedizione degli<br />

ulivi e processione festosa verso la chiesa parrocchiale.<br />

Portate da casa i rami di ulivo da benedire<br />

ore 17.00: Vespri solenni e Benedizione<br />

Lunedì 25<br />

ore 20.00: in San Paolo: Le 7 parole di Gesù dalla Croce<br />

Confessioni: ore 8.00 - 9.00; 15.30 - 17.00<br />

ore 20.30 Confessioni Vicariali Adolescenti e Giovani a<br />

Paratico (partenza dall’oratorio alle ore 20.10)<br />

Martedì 26<br />

ore 16.30 e 20.30 Confessioni Comun<strong>it</strong>arie<br />

Mercoledì 27<br />

Confessioni: ore 7.30 - 9.00; 15.30 - 17.00; 19.00-19.45<br />

Giovedì Santo -28 marzo<br />

ore 8.00: Celebrazione delle Lodi<br />

Confessioni: dalle ore 8.00 alle 11.00<br />

ore 16.00:Messa dell’Ultima Cena per ragazzi e anziani<br />

ore 17.00 prove per i chierichetti<br />

(l’oratorio apre dopo la messa)<br />

Confessioni: dalle ore15.00 alle 19.00<br />

ore 20.00 Cena del Signore (con il Coro Castello)<br />

dalle ore 21.30 lungo tutta la notte adorazione all’Eucarestia<br />

in chiesa parrocchiale.<br />

Tutti i gruppi e comun<strong>it</strong>à: ore: 21.30 - 22.30 segue adorazio-<br />

Settimana Santa<br />

24-31 marzo 2013<br />

C O M U N I T À<br />

A cura di don Luciano<br />

ne personale e con i gruppi.<br />

Venerdì Santo – 29 marzo<br />

ore 8.00 Celebrazione delle Lodi<br />

Adorazione all’eucarestia in chiesa parrocchiale fino alle ore<br />

12.00: a classi<br />

Confessioni: dalle ore 8 alle ore11.00<br />

ore 15.00: Via Crucis<br />

ore 16.00: prove per i chierichetti<br />

Confessioni: dalle 15.00 alle 19.00<br />

ore 20.00: Adorazione della Croce (con il Coro Castello)<br />

comunione e processione con la statua del Cristo morto.<br />

Sabato Santo - 30 marzo<br />

ore 8.00 Celebrazione delle Lodi.<br />

Vis<strong>it</strong>a alla statua del Cristo Morto fino alle ore 17.30<br />

Confessioni: dalle ore 8.00 alle 11.00.<br />

ore 15.00: benedizione delle uova e presentazione dei bimbi<br />

battezzandi.<br />

ore 16.00: prove per i chierichetti<br />

Confessioni: dalle ore 15.00 alle 19.00<br />

ore 21.00: VEGLIA PASQUALE CON BATTESIMI<br />

ANIMATA DAL CORO EFFATÀ<br />

Inizio della l<strong>it</strong>urgia sul sagrato<br />

Domenica di PASQUA<br />

ore 9.30: S. Messa di Pasqua animata dal Coro Effatà Junior<br />

ore 11.00: Messa Solenne<br />

ore 17.00: Vespri solenni<br />

ore 18.00: Messa animata dal Coro Effatà<br />

Feb. 2013 ilPorto - 5


L’umiltà di Benedetto<br />

XVI che scuote<br />

il mondo<br />

Com'era prevedibile, la rinuncia di Benedetto XVI alle funzioni ed al t<strong>it</strong>olo di Sommo Pontefice e di Vescovo di<br />

Roma, ha dato il via ad una mole di commenti e di interpretazioni anche tra loro diversissime, da rendere indecifrabile<br />

l’identificazione delle possibili conseguenze di questa decisione di portata storica.<br />

«Cari fratelli, vi ringrazio per l'amore....»<br />

Il Papa ha annunciato oggi la sua rinuncia al ministero petrino. Questa la sua dichiarazione durante il<br />

Concistoro per tre canonizzazioni:<br />

«Carissimi Fratelli,<br />

vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni,<br />

ma anche per comunicarvi una decisione di grande<br />

importanza per la v<strong>it</strong>a della Chiesa. Dopo aver ripetutamente<br />

esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla<br />

certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più<br />

adatte per eserc<strong>it</strong>are in modo adeguato il ministero petrino.<br />

Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza<br />

spir<strong>it</strong>uale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le<br />

parole, ma non meno soffrendo e pregando.<br />

Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e ag<strong>it</strong>ato<br />

da questioni di grande rilevanza per la v<strong>it</strong>a della fede,<br />

per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è<br />

necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore<br />

che, negli ultimi mesi, in me è diminu<strong>it</strong>o in modo tale da dover<br />

riconoscere la mia incapac<strong>it</strong>à di amministrare bene il ministero<br />

a me affidato.<br />

6 - ilPorto Feb. 2013<br />

Per questo, ben consapevole della grav<strong>it</strong>à di questo atto, con<br />

piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di<br />

Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei<br />

Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013,<br />

alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà<br />

vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il<br />

Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice.<br />

Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il<br />

lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero,<br />

e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa<br />

Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù<br />

Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista<br />

con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il<br />

nuovo Sommo Pontefice.<br />

Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto<br />

cuore, con una v<strong>it</strong>a dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa<br />

di Dio».<br />

Il Suo pontificato Giacomo Gambassi da l"Avvenire"<br />

«Io debole serv<strong>it</strong>ore di Dio devo assumere questo comp<strong>it</strong>o inaud<strong>it</strong>o, che<br />

realmente supera ogni capac<strong>it</strong>à umana». Con queste parole pronunciate<br />

nell’omelia del 24 aprile 2005 Benedetto XVI iniziava il suo<br />

ministero petrino. E nella Messa di inizio pontificato spiegava: «il mio<br />

vero programma di governo è quello di non fare la mia volontà, di non<br />

perseguire mie idee, ma di mettermi in ascolto, con tutta quanta la Chiesa,<br />

della parola e della volontà del Signore e lasciarmi guidare da Lui».<br />

Eletto al soglio pontificio il 19 aprile 2005 a 78 anni, settimo Papa tedesco<br />

nella storia della Chiesa, dopo un Conclave di appena 2 giorni<br />

con 4 scrutini. Nel primo discorso di Benedetto XVI, non mancò un<br />

ricordo del suo predecessore: «Dopo il grande papa Giovanni Paolo<br />

II i signori cardinali hanno eletto me, un semplice ed umile lavoratore<br />

nella vigna del Signore. Mi consola il fatto che il Signore sa lavorare ed<br />

agire anche con strumenti insufficienti e soprattutto mi affido alle vostre<br />

preghiere».<br />

In occasione della sua prima udienza generale in piazza San Pietro, il<br />

27 aprile, illustrava le ragioni della scelta del suo nome pontificale: «Ho<br />

voluto chiamarmi Benedetto XVI per riallacciarmi idealmente al venerato<br />

pontefice Benedetto XV, che ha guidato la Chiesa in un periodo<br />

travagliato a causa del primo confl<strong>it</strong>to mondiale. Il 7 maggio 2005, nella<br />

basilica di San Giovanni in Laterano, durante la Messa e l’insediamento<br />

sulla Cattedra del vescovo di Roma, Benedetto XVI riprese il concetto


di "debole serv<strong>it</strong>ore di Dio": «Colui che è il t<strong>it</strong>olare del ministero petrino<br />

deve avere la consapevolezza di essere un uomo fragile e debole - come<br />

sono fragili e deboli le sue proprie forze - costantemente bisognoso di<br />

purificazione e di conversione».<br />

Nei quasi 8 anni di ministero Benedetto XVI ha messo al centro la<br />

fede. Un “primato” che aveva già indicato nell’Eucaristia Pro Eligendo<br />

Romano Pontifice, quando da decano del collegio Cardinalizio,<br />

affermava: «Adulta non è una fede che segue le onde della moda e l’ultima<br />

nov<strong>it</strong>à; adulta e matura è una fede profondamente radicata nell’amicizia<br />

con Cristo. È quest’amicizia che ci apre a tutto ciò che è buono<br />

e ci dona il cr<strong>it</strong>erio per discernere tra vero e falso, tra inganno e ver<strong>it</strong>à».<br />

Per il Papa teologo il rapporto fra fede e ragione è stato uno dei<br />

pilastri del suo magistero. Più volte ha rimarcato l'importanza del<br />

ruolo delle diverse fedi nel mondo contemporaneo: da ricordare la<br />

vis<strong>it</strong>a alla Moschea blu di Istanbul o quella nella spianata delle Moschee<br />

di Gerusalemme. Per indicare il dialogo con il mondo islamico<br />

e per sancire la vicinanza all'ebraismo possono valere le parole pronunciate<br />

nel 2010 nella Sinagoga di Roma sui Comandamenti «comune<br />

messaggio etico di valore perenne per Israele, la Chiesa, i non credenti<br />

e l’intera uman<strong>it</strong>à» o l'invocazione di fronte al Muro del Pianto<br />

a Gerusalemme nel 2009 «manda la tua pace in questa Terra Santa».<br />

Gli "Anni" speciali che Benedetto XVI ha indetto sono stati lo specchio<br />

della sua missione. L'Anno Paolino voluto per il bimillenario<br />

della nasc<strong>it</strong>a di Paolo, L'Anno Sacerdotale, (2009 e il 2010) in occasione<br />

dei 150 anni dalla morte di san Giovanni Battista Maria Vianney<br />

e infine l'Anno della Fede, voluto in occasione dei 50 anni dall'apertura<br />

del Concilio Vaticano II e dei 20 anni dalla promulgazione<br />

del Catechismo della Chiesa cattolica, è stato una sorta di sintesi<br />

del suo ministero petrino per sollec<strong>it</strong>are «un’autentica e rinnovata<br />

conversione al Signore, unico Salvatore del mondo» ed evidenziare una<br />

sfida cara al Papa: quella della nuova evangelizzazione per «riscoprire<br />

la gioia nel credere e r<strong>it</strong>rovare l’entusiasmo nel comunicare la fede».<br />

Benedetto XVI ha compiuto viaggi apostolici in 21 Paesi di tutti i<br />

continenti. Trenta le vis<strong>it</strong>e apostoliche in Italia.<br />

L’annuncio della rinuncia durante il Concistoro. Il Codice di Dir<strong>it</strong>to<br />

Canonico al secondo comma del canone 332 prescrive: «Nel caso<br />

che il Romano Pontefice rinunci al suo ufficio, si richiede per la valid<strong>it</strong>à<br />

che la rinuncia sia fatta liberamente e che venga deb<strong>it</strong>amente manifestata,<br />

non si richiede invece che qualcuno la accetti».<br />

Le reazioni del mondo ecclesiale<br />

«Ancora una volta Benedetto XVI ha offerto un esempio di profonda<br />

libertà interiore». Così il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della<br />

Cei, commenta la scelta del Papa di rinunciare all'ufficio di Pontefice<br />

a partire dal 28 febbraio.<br />

Commosse le parole del cardinale Angelo Sodano, decano del Collegio<br />

cardinalizio: «Sant<strong>it</strong>à, amato e venerato successore di Pietro, come<br />

un fulmine a ciel sereno, ha risuonato in quest'aula il suo commosso<br />

messaggio. L'abbiamo ascoltato con senso di smarrimento, quasi del<br />

tutto increduli. Nelle sue parole abbiamo notato il grande affetto che<br />

sempre Ella ha portato per la Santa Chiesa di Dio. Ora permetta che<br />

le dica che le siamo più che mai vicini». «La decisione del Papa sarà,<br />

come lui ha detto, per il bene della Chiesa», ha spiegato l'arcivescovo<br />

di Milano, il cardinale Angelo Scola, aggiungendo che «tutti voi, come<br />

noi, come me, abbiamo bisogno di assimilare questo momento». Poi ha<br />

precisato: «Viviamo la decisione del Pontefice nella fede e nella seren<strong>it</strong>à,<br />

perché è presa da un uomo di Dio, dalla fede e dall'umiltà assolutamente<br />

straordinarie, e ci ha per tanti anni comunicato un'intelligenza profonda<br />

della fede e del senso del vivere tram<strong>it</strong>e un magistero assolutamente<br />

straordinario».<br />

L'arcivescovo di Firenze, cardinale Betori parla di «accoglienza<br />

nell'obbedienza per la decisione del Papa come per tutte le decisioni<br />

e scelte che egli ha compiuto nel suo ministero petrino» ed esprime<br />

«grat<strong>it</strong>udine per la luce e il vigore con cui ha sostenuto il cammino dei<br />

credenti in tempi difficili per la testimonianza del Vangelo ma anche per<br />

un magistero che è stato e continuerà ad essere riferimento di principi<br />

imprescindibili per l'uman<strong>it</strong>à tutta».<br />

«Una notizia che ha sorpreso tutti, e che dice la grandezza di questo<br />

Papa», sottolinea il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia. «Se il<br />

Santo Padre ha pensato e riflettuto, di fronte al Signore, r<strong>it</strong>enendo di non<br />

avere più le forze e le energie fisiche per il buon governo della Chiesa,<br />

dobbiamo renderci conto che abbiamo un grande Papa perché questa<br />

sua decisione dice la libertà della persona e, in un ecclesiastico, la libertà<br />

è sempre sinonimo di obbedienza a un dovere più grande».<br />

I vescovi dell’Umbria esprimono «la loro ammirata grat<strong>it</strong>udine per la<br />

generosa testimonianza di amore e servizio a Cristo e alla Chiesa universale,<br />

resa nel corso dei sette anni di pontificato con la profond<strong>it</strong>à della<br />

sua dottrina e la patern<strong>it</strong>à del suo atteggiamento». In una nota firmata<br />

dall’arcivescovo di Perugia-C<strong>it</strong>tà della Pieve e presidente della Conferenza<br />

Episcopale umbra, Gualtiero Bassetti, i presuli aggiungono<br />

che il Papa continuerà a «servire di tutto cuore la Chiesa con una v<strong>it</strong>a<br />

dedicata alla preghiera». I frati di Assisi si sono sub<strong>it</strong>o raccolti in preghiera<br />

sulla tomba di san Francesco. La comun<strong>it</strong>à religiosa si è detta<br />

"atton<strong>it</strong>a e sorpresa". “Preghiamo per il Papa e per la Chiesa in questo<br />

particolare momento storico", riferisce un comunicato del Sacro<br />

Convento. «Con la Sua decisione il Papa ha rotto un tabù secolare», ha<br />

detto l'arcivescovo di Parigi, cardinale Andrè Vingt-Trois, e presidente<br />

della Conferenza dei vescovi di Francia. «Personalmente considero<br />

il suo atto coraggioso. Per noi cristiani è un evento rilevante, per il suo<br />

carattere eccezionale, ma anche per la personal<strong>it</strong>à del Papa». Il cardinale<br />

Timothy Dolan, arcivescovo di New York, ha scr<strong>it</strong>to: «Come<br />

pastore ha partecipato al dolore in un incontro privato alla nunziatura<br />

di Washington, dove ha ascoltato con cuore aperto le v<strong>it</strong>time degli abusi<br />

sessuali commessi da esponenti del clero». «L'annuncio del Pontefice –<br />

dichiara il cardinale Giovanni Battista Re, - è un fatto che ha sconvolto<br />

tutti». «Sono molto dispiaciuto – fa sapere il cardinale Christoph Schönborn,<br />

arcivescovo di Vienna–. Ci troviamo di fronte ad una dimensione<br />

completamente nuova».<br />

Rifessioni cristiane e delle altre fedi. «Le relazioni fra ortodossi<br />

e cattolici non cambieranno in segu<strong>it</strong>o al cambiamento di Pontefice», è il<br />

commento del Patriarcato di Mosca.<br />

L’arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, primate della Comunione<br />

anglicana, spiega di aver appreso della rinuncia «con cuore affl<strong>it</strong>to»<br />

ma dichiara la sua «completa comprensione nei confronti della<br />

scelta del Papa».<br />

Il rabbino capo d'Israele, Yona Metzeger, ha lodato il ruolo di Benedetto<br />

XVI sottolineando come durante il suo pontificato “vi siano<br />

state le migliori relazioni mai avute fra la Chiesa e il Rabbinato” ed<br />

esprimendo “gran riconoscimento per l'avanzamento dei rapporti<br />

interreligiosi fra l’ebraismo, la cristian<strong>it</strong>à e l'islam".<br />

Feb. 2013 ilPorto - 7


La Settimana Santa<br />

Origine e significato<br />

a cura del parroco don Luciano<br />

Ogni celebrazione esiste perché c'è un mistero, una ver<strong>it</strong>à, che è necessario mettere al centro e questo viene fatto<br />

attraverso una celebrazione l<strong>it</strong>urgica. Il mistero pasquale è ciò che il Triduo di Pasqua celebra perché esso è una<br />

ver<strong>it</strong>à importante per la v<strong>it</strong>a del cristiano. Questo mistero, è illuminato dalla Scr<strong>it</strong>tura che ci racconta i fatti ed i<br />

significati: la teologia li illumina e la fede ci aiuta a riviverli nel quotidiano.<br />

Nel II secolo si inizia a strutturare il Triduo pasquale così<br />

come lo conosciamo; compaiono infatti alcuni giorni (a<br />

volte una settimana) di intensa preparazione alla Pasqua<br />

facendo memoria degli ultimi giorni terreni di Gesù. È nel<br />

IV secolo che troviamo per certo la divisione del ciclo pasquale simile<br />

a quella che adottiamo oggi.<br />

È dopo che il Concilio di Nicea (325) stabilisce la commemorazione<br />

domenicale della Pasqua che si diffonde l’uso di alcuni giorni<br />

preparatori.<br />

Se volessimo provare a descrivere con un'immagine il cammino che<br />

stiamo compiendo verso la Pasqua ci aiuta l'esempio della scalata di<br />

una montagna. Prima di tutto vi è un tempo di preparazione del fisico<br />

e dell'attrezzatura per poter salire e questa potrebbe essere la<br />

Quaresima, la quale è un tempo di preparazione spir<strong>it</strong>uale; a questa<br />

segue l'inizio della scalata la quale deve compiersi per gradi. Questa<br />

potrebbe essere la Settimana Santa, ovvero il tempo in cui contempliamo<br />

giorno per giorno un mistero importante legato alla Pasqua.<br />

Infine il raggiungimento della vetta potrebbe essere la Pasqua, ovvero<br />

l'incontro con il Signore.<br />

Da questa vetta scendono quei ruscelli di acqua fresca che vanno a<br />

far vivere la vegetazione alla base della montagna.<br />

Questo è un momento molto importante della scalata: si raggiunge<br />

il punto più alto ed è il compimento di tutto il cammino. Così accade<br />

per la v<strong>it</strong>a del cristiano il quale, in tutta la sua esistenza terrena, è<br />

chiamato ad orientarsi verso la Pasqua. Da questa Pasqua prende<br />

forma il suo agire quotidiano.<br />

8 - ilPorto Feb. 2013<br />

Così ogni Domenica (giorno del Signore) è chiamata Pasqua della<br />

Settimana.<br />

La Settimana Santa inizia con la Domenica detta “delle<br />

Palme” in cui si fa memoria dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme.<br />

Questo evento è presente nei Vangeli che raccontano del viaggio di<br />

Gesù verso la c<strong>it</strong>tà santa; qui celebrerà l’ultima Pasqua con i discepoli<br />

e l’ingresso festoso ne è il primo momento.<br />

Noi ci r<strong>it</strong>roveremo nella Chiesa di san Paolo alle ore 9.20 per rivivere<br />

questo momento con tutti i ragazzi e le famiglie e porteremo un<br />

ramoscello di ulivo benedetto nelle nostre famiglie come segno di<br />

pace. Alle 17.00 ci sarà il Canto del Vespro.<br />

Il lunedì sera per la Messa delle ore 20.00 ci r<strong>it</strong>roveremo in san Paolo<br />

per “gustare” le 7 Parole che scendono dalla Croce… e poi con la<br />

S. Messa, come ogni volta rinnoveremo il sacrificio della Croce per<br />

la salvezza del mondo.<br />

A metà della Settimana, il Giovedì Santo segna il passaggio dal<br />

tempo di Quaresima al Triduo. Al mattino vi è la grande celebrazione<br />

Eucaristica nella cattedrale di ogni diocesi in cui il Vescovo consacra<br />

gli olii santi (Crisma, Catecumeni e Infermi) e i sacerdoti tutti,<br />

un<strong>it</strong>i attorno al loro pastore, rinnovano le promesse sacerdotali.<br />

Il tratto tipicamente sacerdotale della giornata è confermato dalla<br />

celebrazione della sera alle ore 20.00 (al pomeriggio alle ore 16.00<br />

per i ragazzi e gli anziani che sarebbero estremamente in difficoltà<br />

alla sera) nella parrocchia anche nota come “Messa della Cena<br />

del Signore” o della "lavanda dei piedi”. In questa celebrazione<br />

avviene il tradizionale r<strong>it</strong>o della lavanda dei piedi da parte del sacerdote<br />

ad alcuni membri della comun<strong>it</strong>à. Questo gesto simbolico


icorda il gesto di Gesù nell’ultima cena, momento nel<br />

quale Gesù ha ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o il sacerdozio e il servizio ad esso<br />

collegato.<br />

Può aiutare la comprensione del mistero del Giovedì<br />

Santo l’altare della Reposizione dell’Eucarestia.<br />

Il significato spir<strong>it</strong>uale è molto alto: Gesù è vivo nel sacramento<br />

dell’Eucarestia e noi lo riponiamo in un altare per<br />

dire la sua presenza in mezzo a noi; a questa presenza<br />

colleghiamo l’Adorazione che si protrae per tutta la notte<br />

e il mattino seguente.<br />

Un altro elemento che introduciamo è la distribuzione<br />

del pane al termine della Messa da parte dei “discepoli”<br />

a cui sono stati lavati i piedi; questo è il segno del mandato<br />

di andare a portare Gesù in tutto il mondo (Matteo<br />

28,16-20) e della donazione del suo corpo per il mondo<br />

(Matteo 26,26-29).<br />

Il Venerdì Santo è il primo vero giorno del Triduo<br />

che racchiude in sé e celebra i misteri di morte (venerdì),<br />

sepoltura (sabato) e risurrezione (notte del sabato<br />

e giorno intero della domenica) del Signore. In questo<br />

primo giorno vediamo rivivere il Cammino della Via<br />

Crucis alle 15.00 del pomeriggio (l’ora nona) e alle ore<br />

20.00 l’Adorazione della Croce e la processione che caratterizzano<br />

queste ore, parlano di una presenza che è<br />

venuta meno: Gesù è morto. Così mentre i “misteri” ci<br />

propongono i momenti della passione, l’Addolorata ci<br />

racconta il dolore di una madre che ha perso un figlio.<br />

Il tono che caratterizza questo giorno è di pen<strong>it</strong>enza,<br />

infatti questo è uno dei giorni tradizionalmente caratterizzati<br />

dal digiuno.<br />

Il Sabato Santo è il giorno della memoria della sepoltura<br />

di Gesù. Se si prendessero in mano i libri l<strong>it</strong>urgici<br />

della Chiesa si noterebbe che a volte è defin<strong>it</strong>o “al<strong>it</strong>urgico”,<br />

ma questo non è da intendere come se non esistesse<br />

una commemorazione. Infatti questo è il giorno<br />

della celebrazione dell’“attesa” e non è a caso che alcuni<br />

testi lo hanno denominato celebrazione “del tempo sospeso”.<br />

L’immagine biblica è quella della pie donne che,<br />

dopo che fu sepolto Gesù, erano “li, sedute di fronte<br />

alla tomba” (Matteo 27,61).<br />

Avviene qui l’im<strong>it</strong>azione del riposo di Dio dopo la creazione<br />

e così anche Cristo riposa nel sepolcro prima<br />

della risurrezione.<br />

A questa ver<strong>it</strong>à del riposo si aggiunge la ver<strong>it</strong>à della “discesa<br />

agli inferi” con la salvezza delle anime lì prigioniere<br />

(Pietro 3,18-22). Il momento culmine di tutto il Triduo<br />

è la veglia di Pasqua. In essa si celebra la defin<strong>it</strong>iva<br />

v<strong>it</strong>toria di Cristo sulla morte.<br />

Egli che ha assunto la nostra uman<strong>it</strong>à e ha donato a noi<br />

la sua v<strong>it</strong>a divina, ora risorge e con Sé salva dalla morte<br />

eterna tutta l’uman<strong>it</strong>à.<br />

A questo punto inizia il tempo di Pasqua e per questo<br />

riassumiamo i principali appuntamenti.<br />

L'Adorazione della<br />

Croce e la<br />

processione che<br />

caratterizzano<br />

queste ore, parlano<br />

di una presenza che<br />

è venuta meno:<br />

Gesù è morto<br />

Processione del<br />

Venerdì Santo 2012<br />

Foto Silvano<br />

Feb. 2013 ilPorto - 9


CHIESA UNIVERSALE<br />

da “Avvenire"<br />

L’anno della fede ha dato una color<strong>it</strong>ura particolare anche alla Settimana<br />

di preghiera per l’un<strong>it</strong>à dei cristiani. Senza la fede, infatti, «tutto il movimento<br />

ecumenico si ridurrebbe ad una forma di “contratto” cui aderire<br />

per un comune interesse». E invece, più i credenti in Cristo saranno in<br />

comunione con il Padre il Figlio e lo Spir<strong>it</strong>o Santo, «più potranno accrescere<br />

la mutua fratern<strong>it</strong>à». Ne è convinto Benedetto XVI.<br />

Benedetto XVI è giunto nel tempio int<strong>it</strong>olato all’Apostolo delle genti<br />

accolto dal neo arciprete della Basilica, il cardinale James Harveye, dai<br />

rappresentanti delle altre Chiese e Comun<strong>it</strong>à ecclesiali presenti a Roma,<br />

e grem<strong>it</strong>a di fedeli. Quindi, dopo il saluto letto dal cardinale Kurt Koch,<br />

presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’un<strong>it</strong>à dei cristiani,<br />

ha dato l’avvio alla celebrazione dei secondi Vespri della solenn<strong>it</strong>à<br />

della Conversione di san Paolo. Erano presenti, tra gli altri, il metropol<strong>it</strong>a<br />

Gennadios, rappresentante del patriarcato ecumenico di Costantinopoli,<br />

il canonico Richardson, rappresentante anglicano a Roma e i membri<br />

della Commissione mista per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica<br />

e le Chiese ortodosse orientali. E proprio «alle questioni dottrinali che<br />

ancora ci dividono» ha fatto riferimento Papa Ratzinger in uno dei<br />

10 - ilPorto Feb. 2013<br />

Il Papa: «Cercare la sant<strong>it</strong>à per<br />

costruire la comunione»<br />

L’udienza ai delegati ecumenici finlandesi: «Insieme per una società giusta e fraterna»<br />

Per realizzare una comunione autentica, nella «fedeltà alla volontà sovrana<br />

di Dio», i cristiani devono essere «sempre più un<strong>it</strong>i nella preghiera,<br />

sempre più impegnati nella ricerca della sant<strong>it</strong>à e sempre più coinvolti nei<br />

campi della ricerca teologica e della cooperazione, al servizio di una società<br />

giusta e fraterna». È questa la «formula» da seguire nel dialogo ecumenico,<br />

secondo quanto auspicato dal Papa nel corso dell’udienza con la<br />

delegazione ecumenica della Finlandia, ricevuta in occasione della festa<br />

di Sant’Enrico, patrono del Paese nordico. «È appropriato che il nostro incontro<br />

si svolga alla vigilia della Settimana di preghiera per l’un<strong>it</strong>à dei cristiani,<br />

il cui tema, quest’anno, è tratto dal libro del profeta Michea: “Quel che il<br />

Signore esige da noi”», ha notato il Pontefice. «Il profeta - ha poi aggiunto<br />

Ratzinger - spiega ciò che il Signore esige da noi: “praticare la giustizia,<br />

amare la pietà, camminare umilmente con il nostro Dio”». E proprio «il<br />

camminare umilmente alla presenza del Signore, è un’immagine eloquente<br />

non solo della v<strong>it</strong>a di fede, ma anche del nostro percorso ecumenico sulla<br />

via verso l’un<strong>it</strong>à piena e visibile di tutti i cristiani». Ha aggiunto poi «Su<br />

questo cammino di ecumenismo spir<strong>it</strong>uale procediamo con Dio e gli uni con<br />

gli altri nella giustizia e nell’amore. [...] Camminando insieme con umiltà<br />

sulla via della giustizia, della misericordia e della rett<strong>it</strong>udine che il Signore ci<br />

ha indicato - ha ricordato ancora il Papa - i cristiani non solo dimoreranno<br />

nella ver<strong>it</strong>à. Ma saranno anche fari di gioia e di speranza per tutti coloro che<br />

stanno cercando un punto di riferimento sicuro nel nostro mondo in rapido<br />

mutamento». Infine la preghiera per i cristiani della Finlandia: «Lo Spir<strong>it</strong>o<br />

«Insieme per portare Cristo al<br />

mondo contemporaneo»<br />

Benedetto XVI ha chiuso la Settimana per l’un<strong>it</strong>à dei<br />

cristiani: collaborare per essere incisivi nella società.<br />

di ver<strong>it</strong>à li guidi verso un amore e un’un<strong>it</strong>à sempre più grandi, mentre cercano<br />

di vivere alla luce del Vangelo e di portare tale luce nelle grandi questioni<br />

morali che le nostre società devono affrontare oggi».<br />

messaggi centrali della sua omelia. Esse «non devono essere trascurate<br />

o minimizzate», ma «vanno piuttosto affrontate con coraggio, in uno<br />

spir<strong>it</strong>o di fratern<strong>it</strong>à e di rispetto reciproco». Tuttavia, ha sottolineato il<br />

Pontefice, «da soli non possiamo costruire l’un<strong>it</strong>à». «È lo Spir<strong>it</strong>o Santo<br />

che ci guida verso la piena comunione, e fa cogliere la ricchezza spir<strong>it</strong>uale<br />

presente nelle diverse Chiese e comun<strong>it</strong>à ecclesiali». L’un<strong>it</strong>à comunque<br />

non riguarda solo il livello teologico. Si tratta piuttosto di «un mezzo privilegiato,<br />

quasi un presupposto per annunciare in modo più credibile la<br />

fede a coloro che non conoscono ancora il Salvatore o che, pur avendo<br />

ricevuto l’annuncio del Vangelo, hanno quasi dimenticato questo dono<br />

prezioso». Ecco allora che «mentre siamo in cammino verso la piena<br />

un<strong>it</strong>à, è necessario perseguire una collaborazione concreta tra i discepoli<br />

di Cristo per la causa della trasmissione della fede al mondo contemporaneo».<br />

Infine Benedetto XVI ha posto l’accento sull’«ecumenismo<br />

spir<strong>it</strong>uale» e specialmente la preghiera, «che è il cuore dell’impegno ecumenico».<br />

La ricerca dell’un<strong>it</strong>à, ha concluso, «non darà frutti duraturi» se<br />

non sarà accompagnata dal «rinnovamento della v<strong>it</strong>a interiore del nostro<br />

cuore e della nostra mente».


«Cari fratelli e sorelle, la celebrazione della Quaresima,<br />

nel contesto dell’anno della Fede, ci offre<br />

una preziosa occasione per med<strong>it</strong>are sul rapporto<br />

tra fede e car<strong>it</strong>à: tra il credere in Dio, nel Dio<br />

di Gesù Cristo, e l’amore, che è frutto dell’azione<br />

dello Spir<strong>it</strong>o Santo e ci guida in un cammino di<br />

dedizione verso Dio e verso gli altri.<br />

1 - La fede come risposta all’amore di Dio<br />

«Fede e car<strong>it</strong>à sono un<strong>it</strong>e - Non possiamo separarle»<br />

Le “Culture giovanili emergenti". È il tema dell’Assemblea plenaria<br />

annuale del Pontificio Consiglio della cultura che si aprirà in modo<br />

ined<strong>it</strong>o per un dicastero pontificio, nell’Aula Magna dell’Univers<strong>it</strong>à<br />

Lumsa, con una seduta pubblica arricch<strong>it</strong>a da un concerto della rock<br />

band dei "The Sun". La conferenza stampa di presentazione in Vaticano,<br />

in cui il presidente del dicastero, il cardinale Gianfranco Ravasi,<br />

ha sottolineato come ascoltare i giovani sia «una preziosa opportun<strong>it</strong>à<br />

ed un’esigenza per gli adulti e per le comun<strong>it</strong>à cristiane [...] Porsi in<br />

ascolto attento della “questione giovanile” che stiamo vivendo nei diversi<br />

continenti. - ha detto il porporato indicando gli obiettivi della plenaria<br />

e ricordando come i giovani siano il presente e non solo il futuro - È<br />

evidente - ha prosegu<strong>it</strong>o - che la “questione giovanile” esiste anche nella<br />

Chiesa e diventa più accesa a causa, tra l’altro, dell’evidente difficoltà della<br />

Benedetto XVI per la Quaresima : tutto parte dall’amore e tende all’amore.<br />

Già nella prima enciclica ho offerto qualche elemento per cogliere lo stretto legame tra queste virtù<br />

teologali, la fede e la car<strong>it</strong>à. Partendo dalla fondamentale affermazione dell’Apostolo Giovanni: "Abbiamo<br />

conosciuto l’amore che Dio ha in noi", ricordavo che "all’inizio dell’essere cristiano non c’è una<br />

decisione etica o una grande idea, ma l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla v<strong>it</strong>a<br />

un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva…Siccome Dio ci ha amati per primo (Giov.4,10),<br />

l’amore adesso non è più solo un “comandamento”, ma la risposta al dono dell’amore, col quale Dio ci<br />

viene incontro" (Deus car<strong>it</strong>as est, 1).<br />

La fede è quella personale adesione - che include tutte le nostre facoltà - alla rivelazione dell’amore<br />

gratu<strong>it</strong>o e «appassionato» che Dio ha per noi e che si manifesta pienamente in Gesù Cristo…La fede<br />

ci mostra il Dio che ha dato il suo Figlio per noi e susc<strong>it</strong>a così in noi la v<strong>it</strong>toriosa certezza che è proprio<br />

vero: Dio è amore.<br />

2 - La car<strong>it</strong>à come v<strong>it</strong>a nella fede. Tutta la v<strong>it</strong>a cristiana è un rispondere all’amore di Dio. Il «sì»<br />

della fede segna l’inizio di una luminosa storia di amicizia con il Signore, che dà senso pieno a tutta la<br />

nostra esistenza. Quando noi lasciamo spazio all’amore di Dio siamo resi simili a Lui, partecipi della<br />

sua stessa car<strong>it</strong>à. Aprirci al suo amore significa lasciare che Egli viva in noi e ci porti ad amare con Lui<br />

e come Lui: solo allora la nostra fede diventa veramente «operosa per mezzo della car<strong>it</strong>à»… La fede<br />

è conoscere la ver<strong>it</strong>à e aderirvi; la car<strong>it</strong>à è «camminare» nella ver<strong>it</strong>à. La fede ci fa accogliere il comandamento<br />

del Signore e Maestro; la car<strong>it</strong>à ci dona la beat<strong>it</strong>udine di metterlo in pratica.<br />

3 - L’indissolubile intreccio tra fede e car<strong>it</strong>à Alla luce di quanto detto, risulta chiaro che non<br />

possiamo mai separare o addir<strong>it</strong>tura opporre fede e car<strong>it</strong>à. Queste due virtù teologali sono intimamente<br />

un<strong>it</strong>e ed è fuorviante vedere tra di esse un contrasto o una "dialettica". Per una sana v<strong>it</strong>a spir<strong>it</strong>uale<br />

è necessario rifuggire sia dal fideismo che dall’attivismo moralista. L’esistenza cristiana consiste in un<br />

continuo salire il monte dell’incontro con Dio per poi ridiscendere, portando l’amore e la forza che ne<br />

derivano, in modo da servire i nostri fratelli e sorelle con lo stesso amore di Dio.<br />

4 - Prior<strong>it</strong>à della fede, primato della car<strong>it</strong>à Come ogni dono di Dio, la fede e car<strong>it</strong>à riconducono<br />

all’azione dell’unico e medesimo Spir<strong>it</strong>o Santo, quello Spir<strong>it</strong>o che in noi grida "Abba Padre", e che ci fa<br />

dire "Gesù è il Signore!" e "Maranatha". La fede ci inv<strong>it</strong>a a guardare al futuro con la virtù della speranza,<br />

nell’attesa fiduciosa che la v<strong>it</strong>toria dell’amore di Cristo giunga alla sua pienezza. Da parte sua, la car<strong>it</strong>à<br />

ci fa entrare nell’amore di Dio manifestato in Cristo, ci fa aderire in modo personale ed esistenziale<br />

al donarsi totale e senza riserve di Gesù al Padre e ai fratelli. … In questo tempo di Quaresima,<br />

in cui ci prepariamo a celebrare l’evento della Croce e della Resurrezione, nel quale l’amore di<br />

Dio ha redento il mondo e illuminato la storia, auguro a tutti di vivere questo tempo prezioso<br />

ravvivando la fede in Gesù Cristo, per entrare nel suo stesso circu<strong>it</strong>o di amore verso il Padre e<br />

verso ogni fratello e sorella che incontriamo nella nostra v<strong>it</strong>a. Per questo elevo la mia preghiera<br />

a Dio, mentre invoco su ciascuno e su ogni comun<strong>it</strong>à la Benedizione del Signore.<br />

«I giovani sono l’oggi della Chiesa»<br />

Il cardinal Ravasi: ascoltarli è un’esigenza e un’opportun<strong>it</strong>à<br />

trasmissione della fede. Nel tentativo dunque di produrre buone pratiche<br />

evangelizzatrici, abbiamo bisogno di una buona visione riguardo alle trasformazioni<br />

della cultura e della società, ai problemi della famiglia, ai confini<br />

intergenerazionali e più in generale a come la generazione giovanile di oggi<br />

vive ed entra in rapporto con tali cambiamenti sociali». Alla conferenza<br />

era presente il vescovo Carlos Alberto de Pinho Moreira Azevedo,<br />

delegato del Pontificio Consiglio che ha illustrato il ricco programma<br />

dell’assemblea. Il presule portoghese ha sottolineato che verrà affrontato:<br />

«Il grosso argomento del generare nella fede, che abbiamo chiamato<br />

battaglia culturale. Infatti creare condizioni che rendono possibile l’incontro<br />

con la Persona di Cristo richiede un approccio culturale, oltre a quello pastorale<br />

teologico».<br />

Feb. 2013 ilPorto - 11


CHIESA DIOCESANA<br />

da “L’Eco di Bergamo”<br />

Con il vescovo i rappresentanti protestanti, ortodossi romeni e russi<br />

Il vescovo Francesco Beschi ha preso la parola<br />

sull’altare davanti a una chiesa delle Grazie<br />

colma di fedeli. Ha detto monsignor Beschi al<br />

principio della celebrazione ecumenica della<br />

Parola di Dio: «Questo momento rappresenta<br />

un appuntamento importante che manifesta il<br />

desiderio di perseguire l’un<strong>it</strong>à dei cristiani.<br />

Questo perseguire l’un<strong>it</strong>à è un segno di speranza<br />

per tutti gli uomini». Insieme al vescovo,<br />

Il vescovo al Gleno<br />

«La casa di riposo è un luogo di v<strong>it</strong>a»<br />

«Anche questa casa di riposo è un luogo di v<strong>it</strong>a, relazioni e attenzione<br />

nella nostra c<strong>it</strong>tà. Anche in questo luogo potete essere un corpo un<strong>it</strong>o,<br />

dove ognuno è di aiuto, vicinanza e sostegno all’altro». Sono le parole<br />

del vescovo Francesco Beschi, che ha celebrato la Messa di inizio anno<br />

nella Fondazione Maria Ausiliatrice - casa di riposo in via Gleno per gli<br />

anziani osp<strong>it</strong>i, i familiari, i volontari, il personale, le sei suore di Car<strong>it</strong>à<br />

e gli amministratori. La struttura accoglie attualmente circa 500 osp<strong>it</strong>i<br />

(la più anziana ha compiuto 103 anni), in stragrande maggioranza non<br />

autosufficienti. Ci sono inoltre le forze di 120 volontari che aiutano gli<br />

anziani nei bisogni anche primari e nelle attiv<strong>it</strong>à di animazione. All’omelia<br />

monsignor Beschi ha commentato un brano di San Paolo (i credenti<br />

come membra del corpo di Cristo). «Cristo si rende visibile in un corpo,<br />

formato da tutti i battezzati e i credenti. Nessun uomo è fatto per<br />

12 - ilPorto Feb. 2013<br />

«Cercare l’un<strong>it</strong>à dei cristiani è segno<br />

di speranza per l’uomo»<br />

sull’altare della chiesa di Porta Nuova c’erano<br />

la pastora della comun<strong>it</strong>à cristiana evangelica<br />

Janique Perrin, padre Gheorghe Velescu della<br />

chiesa ortodossa romena, padre Olek, parroco<br />

della chiesa russo-ortodossa di Bergamo e<br />

padre Ambrogio Macar, archimandr<strong>it</strong>a della<br />

chiesa russo-ortodossa.<br />

I rappresentanti delle diverse chiese hanno<br />

pregato insieme, hanno cantato, si sono tenuti<br />

per mano. Il vescovo Francesco ha introdotto<br />

l’incontro riecheggiando le parole del profeta<br />

Michea, oggetto di una lettura biblica: "Che<br />

cosa vuole il Signore?".<br />

Il vescovo ha detto che corrisponde alla volontà<br />

del Signore il testimoniare insieme in<br />

questa c<strong>it</strong>tà la sapienza e il desiderio di un<br />

cammino comune dei cristiani, nella consapevolezza<br />

che "siamo tutti figli di Dio".<br />

Un cammino che non si esprime nel segno<br />

della potenza, ma che è un'offerta per tutti gli<br />

uomini, un segno di concordia e di pace.<br />

Mentre padre Gheorghe percorreva la navata<br />

con il turibolo tintinnante profumando di incenso<br />

i fedeli, la pastora Janique commentava<br />

le letture bibliche, ha detto: «Il profeta Michea<br />

ci pone il problema dell’apparenza, anche di fronte<br />

a Dio. Per scoprire che non si può comprare<br />

Dio, che Dio non vuole le nostre cose, vuole noi».<br />

Scrive il profeta Michea: "Che altro richiede da<br />

te il Signore, se non che tu pratichi la giustizia,<br />

che tu ami la misericordia e cammini umilmente<br />

con il tuo Dio?"». I canti hanno caratterizzato le<br />

celebrazioni.<br />

Canti del coro in <strong>it</strong>aliano che si sono alternati<br />

a quelli della tradizione russo-ortodossa.<br />

Durante la celebrazione è stata effettuata la<br />

colletta: il ricavato andrà alla mensa dei poveri<br />

che si trova in stazione.<br />

restare solo. Ognuno ha bisogno dell’altro, una delle tentazioni più gravi<br />

del nostro tempo è pensare soltanto a se stessi, di non aver bisogno<br />

di nessuno, di essere intelligenti e perciò capaci di poter far tutto senza<br />

gli altri, di vedere nell’altro un nemico e un avversario. Tutto questo è<br />

una grande illusione, perché ogni uomo dipende dall’altro, vive accanto<br />

agli altri e muore insieme con gli altri. Tutti siamo un corpo, dove ogni<br />

membro è necessario all’altro». Prima della benedizione, il cappellano<br />

don Dante Palazzi, molto commosso, ha ringraziato il vescovo. «Grazie<br />

per essere fra noi. Anche questo luogo è un’assemblea di credenti, dove<br />

ognuno forma la famiglia del Signore [...] La commozione di don Dante -<br />

ha risposto il vescovo - dice a tutti la sua dedizione verso ognuno di voi e<br />

verso questa casa di riposo».


Don Eugenio Coter, 55 anni, nativo di Semonte di Vertova, missionario<br />

Fidei donum in Bolivia dal 1991, attualmente direttore spir<strong>it</strong>uale del<br />

Seminario di Cochabamba, è il nuovo Vescovo Vicario del Vicariato<br />

apostolico di Pando in Bolivia. La nomina è stata effettuata da Papa<br />

Benedetto XVI, che gli ha assegnato la sede t<strong>it</strong>olare di Tibiuca e annunciata<br />

dal vescovo Francesco Beschi durante la Messa in Cattedrale<br />

per la Giornata mondiale della v<strong>it</strong>a consacrata, accolta da un caloroso<br />

applauso. «Voglio condividere una grande gioia per la Chiesa di Bergamo -<br />

ha detto monsignor Beschi - Il Santo Padre ha nominato vescovo il nostro<br />

don Eugenio Coter, missionario in Bolivia e già curato in diverse parrocchie<br />

bergamasche, e gli ha affidato il vicariato apostolico di Pando. È una gioia<br />

che unisce la Chiesa di Bergamo e della Bolivia».<br />

La data di ordinazione episcopale non è ancora stata decisa, ma sarà<br />

non prima di aprile.<br />

Una gioia condivisa dai confratelli. «Siamo amicissimi dei tempi del seminario<br />

- ricorda don Severo Fornoni - parroco di Rovetta e compagno<br />

di ordinazione. - È sempre stato un prete entusiasta della sua<br />

vocazione». Lo ricordo come prete molto impegnato negli oratori - aggiunge<br />

don Giuseppe Rossi, parroco di Boccalone, anch’egli compagno<br />

Il vescovo Beschi sui nuovi media<br />

«Pos<strong>it</strong>ivi e da usare, ma attenti alla credibil<strong>it</strong>à»<br />

La riflessione del vescovo con i giornalisti nella ricorrenza del patrono San Francesco di Sales<br />

«I nuovi mezzi di comunicazione sociale, i nuovi media legati alla rete infornatica<br />

e a Internet sono oggetto di attenzione da parte di tutta la Chiesa».<br />

Il vescovo Francesco Beschi ha incontrato gli operatori del mondo della<br />

comunicazione sociale in due momenti, prima durante la Messa nella<br />

chiesa di Santa Maria della Grazie e poi in un incontro al centro congressi<br />

Giovanni XXIII, introdotto da monsignor Carrara. Il vescovo ha affrontato<br />

diversi argomenti legati alla comunicazione. Ha detto a propos<strong>it</strong>o<br />

dei nuovi media: «Viviamo più nel mondo creato dalla comunicazione<br />

che nella realtà concreta …Attraverso Internet il "passaparola" ha raggiunto<br />

i livelli planetari che possono realizzarsi in tempi brevi. Ma - ha detto il<br />

vescovo - questo elemento pone il tema della credibil<strong>it</strong>à, dell’autorevolezza<br />

delle fonti. Monsignor Beschi ha affermato che il cristiano non può chiudersi<br />

davanti alla realtà, nemmeno alla realtà virtuale. «Io credo in una Chiesa<br />

che vive la sua fede nella costruzione della c<strong>it</strong>tà». Non una fede asettica,<br />

astratta, ma un credere che si incarna, che si impegna nella c<strong>it</strong>tà, nelle sue<br />

articolazioni e nelle sue relazioni dinamiche. L’impegno dell’operatore nelle<br />

comunicazioni sociali, del giornalista di ispirazione cristiana, secondo il vescovo<br />

deve certamente tendere al comunicare la ver<strong>it</strong>à delle diverse s<strong>it</strong>uazioni,<br />

alla conoscenza con un atteggiamento cristiano che deve venire applicato<br />

ogni giorno davanti ai fatti più diversi: «Prima di tutto è importante prendere<br />

sul serio la v<strong>it</strong>a delle persone, così come ha fatto Gesù. Prendere sul serio<br />

significa ascoltare con attenzione, con rispetto, significa dialogare, cercare di<br />

capire, prima di comunicare…<br />

Come scriveva il mio predecessore monsignor Giulio Oggioni bisogna sempre<br />

tenere presente il valore supremo della persona, quindi rifiutare ogni tentazione<br />

di scandalismo, di moralismo, illazione, giustizialismo…La parola deve<br />

essere al servizio del fatto».<br />

Durante la Messa il vescovo si era chiesto come sia possibile comunicare<br />

la fede, aveva detto: «Che cosa fa notizia nella fede? La fede è un aspetto<br />

così intimo e particolare…incrociare la fede è un’interpellanza personale».<br />

Forse un giornalista non può raccontare la fede, ma di certo può ispirarsi<br />

alla sua fede nel raccontare il mondo.<br />

Bolivia, don Coter il quarto vescovo bergamasco<br />

Di Vertova, guiderà il vicariato apostolico di Pando. La nomina del Papa, l’annuncio di monsignor Beschi<br />

di ordinazione - Quando lasciò Gandino per la Bolivia, mi pregò di<br />

essere presente per il saluto. In Bolivia, con la sua spiccata attenzione al<br />

sociale, è sempre stato vicino alle popolazioni.<br />

Don Eugenio Coter è nato l’11 luglio 1957 in una famiglia di Semonte<br />

di Vertova - Viene ordinato sacerdote il 20 giugno 1981. La sua prima<br />

destinazione è a Grassobbio come direttore dell’oratorio, per passare<br />

poi a Gandino.<br />

Nel 1991 dopo un corso di formazione al Centro un<strong>it</strong>ario missionario<br />

di Verona, parte per la Bolivia come sacerdote missionario Fidei donum,<br />

cioè a servizio di una Chiesa sorella.<br />

Da un anno era direttore spir<strong>it</strong>uale del Seminario arcidiocesano San<br />

Luis. Come vescovo vicario apostolico succede a monsignor Luis Morgan<br />

Casey, che si è r<strong>it</strong>irato per raggiunti lim<strong>it</strong>i di età.<br />

Don Eugenio Coter diviene il quarto vescovo bergamasco in Bolivia.<br />

Il vicariato apostolico è una determinata porzione del popolo di Dio.<br />

Quello di Pando, nel nord del Paese, una regione tropicale al confine<br />

con Perù e Brasile, ha un superficie di oltre 60.000 chilometri quadrati,<br />

quasi come l’intero Nord Italia, con una popolazione di soli 210.000<br />

ab<strong>it</strong>anti, 6 parrocchie e 14 preti diocesani.<br />

Feb. 2013 ilPorto - 13


NUMERI UTILI<br />

UFFICI COMUNALI<br />

tel. 035 924111 - fax 035 924165<br />

Uffici Amministrativi (anagrafe)<br />

tel. 035 924126<br />

da lunedì a venerdì 9.00 -12.30<br />

lunedì martedì giovedì 17.30 -18.30<br />

Ufficio Tecnico Comunale<br />

Urbanistica/Edilizia Privata tel. 035 924145<br />

Lavori Pubblici/manutenzione tel. 035 92414<br />

Polizia municipale tel. 035924 114 - 335 5454846<br />

da lunedì a venerdì 9.00-12.30 /15.00 - 18.00<br />

Ufficio assistente sociale tel. 035 924152<br />

lunedì 17.30-18.30 mercoledì/giovedì 9.00 12.30<br />

Ufficio tributi tel. 035 924112<br />

lunedì mercoledì venerdì 9.00 -12.30 giovedì 17.30-18.30<br />

Sede operativa: tel. 035 911893<br />

Responsabile operativo: tel. 338 5467160<br />

e.mail: protezionecivilesarnico@gmail.com<br />

PROTEZIONE CIVILE<br />

BIBLIOTECA COMUNALE<br />

tel. 035 912134 lunedì chiuso<br />

Martedì 14.30-19.00 Mercoledì 15.00-19.00<br />

Giovedì 09.00-12.30 15.00-19.00 Venerdì 15.00-19.00<br />

Sabato 09.00-12.30 / 15.00-17.00<br />

Foto Aldo Gervasoni<br />

VEN<br />

Marzo 2013<br />

1 ore 16.30 - 20.00 Via Crucis<br />

SAB 2 ore 06.30 Peregrinatio a Stella Maris<br />

ore 15.00 R<strong>it</strong>iro vicariale catechisti a Sarnico<br />

DOM 3 ore 17.00 Vespri e Benedizione<br />

MAR 5 ore 20.30 La Casa - separati e divorziati a Villongo<br />

MER 6 ore 20.30 Gruppo Missionario<br />

GIO 7 Incontro gen<strong>it</strong>ori dei cresimandi<br />

VEN 8 ore 16.30 - 20.00 Via Crucis<br />

DOM 1O ore 17.00 Vespri e Benedizione<br />

LUN 11 ore 16.15 Incontro chierichetti<br />

ore 20.45 Consiglio Pastorale Parrocchiale<br />

MAR 12 ore 16.30 e 20. 30 Catechesi per gli adulti<br />

ore 20.45 Incontro gen<strong>it</strong>ori bambini 1^ elem.<br />

MER 13 ore 21.00 Incontro gen<strong>it</strong>ori dei battezzandi<br />

VEN 15 ore 16.30 - 20.00 Via Crucis<br />

ore 17.45 Confessioni Ia media<br />

Scuola di preghiera in Seminario<br />

DOM 17 GIORNATA VICARIALE DEL SEMINARIO<br />

ore 17.00 Vespri e Benedizione<br />

MAR 19 ore 16.30 e 20. 30 Catechesi per gli adulti<br />

MER 20 ore 16.45 Redazione de "il Porto"<br />

ore 20.00 Ufficio comun<strong>it</strong>ario<br />

ore 21.00 Incontro Lettori<br />

ore 21.00 Incontro gen<strong>it</strong>ori battezzandi<br />

GIO 21 ore 15.00 Incontro vicariale dei cresimandi con il<br />

Vescovo Francesco a Sarnico<br />

VEN 22 Confessioni IIa media<br />

ore 16.30 Via Crucis<br />

ore 20.00 Via Crucia animata in chiesa<br />

DOM 24 ore 9.20 Benedizione ulivi in San Paolo<br />

ore 15.00 Associazione Santo Rosario<br />

ore 17.00 Vespri e benedizione<br />

LUN 25 ore 20.00 Messa in S.Paolo - i 7 dolori della Vergine<br />

Confessioni adolescenti e giovani del<br />

vicariato a Paratico<br />

MAR 26 ore 16.30 e 20. 30 Confessioni Comun<strong>it</strong>arie<br />

GIO 28 ore 16.00 Messa in Coena Domini anziani e ragazzi<br />

ore 20.00 Messa in Coena Domini per la comun<strong>it</strong>à<br />

Adorazione<br />

VEN 29 Adorazione<br />

SAB<br />

ore 15.00 Via Crucis<br />

ore 20.00 Funzione della Croce e Processione<br />

30 ore 21.00 Veglia pasquale col coro Effatà<br />

Celebrazione battesimi comun<strong>it</strong>ari<br />

DOM 31 PASQUA DEL SIGNORE<br />

ore 17.00 Vespri e benedizione


Per una pol<strong>it</strong>ica a servizio dell'uomo<br />

e alla ricerca del Bene comune<br />

C O M U N I T À<br />

A cura dell'Ordine Francescano Secolare<br />

Facciamo nostro un comunicato stampa dell'Ordine Francescano Secolare (O.F.S.)<br />

L’Ordine Francescano Secolare<br />

d’Italia, consapevole della grave<br />

congiuntura economica e pol<strong>it</strong>ica<br />

che attraversa il nostro Paese,<br />

preso atto delle dinamiche pre-eletto-<br />

Che cos'è l'O.F.S. d'Italia<br />

Ancora vivente San Francesco, molti uomini e donne, affascinati<br />

dal suo stile semplice e autentico di vivere il Vangelo,<br />

vollero seguirlo. Nacque così la grande famiglia francescana,<br />

composta da tre Ordini: Primo Ordine, Secondo<br />

Ordine e Terzo Ordine. Il Primo Ordine Francescano è<br />

composto dai frati minori conventuali, frati minori e frati<br />

minori cappuccini. Il Secondo Ordine Francescano raccoglie<br />

le suore clarisse (contemplative), chiamate così<br />

perché ebbero origine con Santa Chiara d’Assisi.Anche il<br />

Terzo Ordine Francescano, conosciuto ora come Ordine<br />

Francescano Secolare (OFS) ha origine direttamente da<br />

S. Francesco. Esso è formato dalle più varie categorie di<br />

persone: uomini e donne, sposati o no, giovani o adulti,<br />

sacerdoti, vescovi e anche papi (in tempi moderni l’ultimo<br />

papa terziario è stato Giovanni XXIII), che s’impegnano a<br />

vivere il Vangelo nel loro stato, cioè immersi nelle realtà<br />

del mondo, secondo lo stile di San Francesco.<br />

L’Ordine Francescano Secolare è classificato nel Codice<br />

di dir<strong>it</strong>to canonico come una Associazione pubblica della<br />

Chiesa. I francescani secolari però, non sono un semplice<br />

rali che hanno sin qui coinvolto i diversi<br />

leader pol<strong>it</strong>ici, tenuto conto della<br />

sfiducia nelle ist<strong>it</strong>uzioni e della perd<strong>it</strong>a<br />

di passione di molti c<strong>it</strong>tadini per la v<strong>it</strong>a<br />

pubblica, auspica che tutte le forze pol<strong>it</strong>iche<br />

in campo, nella proposizione dei<br />

loro programmi, negli uomini e nelle<br />

donne che le rappresentano, possano<br />

vivere l’impegno pol<strong>it</strong>ico con umile<br />

spir<strong>it</strong>o di servizio e atteggiamento<br />

di car<strong>it</strong>à a vantaggio di ogni persona,<br />

soprattutto delle classi più disagiate e<br />

delle fasce più deboli, abbandonando<br />

lo stile della sterile contrapposizione e<br />

la tentazione del potere.<br />

In particolare, nella logica di una vera<br />

ricostruzione sociale, ci auguriamo<br />

che si voglia favorire una cura particolare<br />

all’educazione dei più giovani,<br />

investendo prior<strong>it</strong>ariamente sull’istruzione<br />

e sulla famiglia, nella quale individuiamo<br />

la chiave per la vera rinasc<strong>it</strong>a<br />

morale, su cui si fonda anche quella<br />

economica.<br />

Vogliamo richiamare le Beat<strong>it</strong>udini<br />

evangeliche come vero “manifesto<br />

pol<strong>it</strong>ico” per la costruzione del Bene<br />

comune, e proporre lo stile della Fratern<strong>it</strong>à<br />

come modello per la ricostruzione<br />

della società.<br />

Per questo, noi laici francescani, nel<br />

pieno del carisma che testimoniamo,<br />

chiamati a una presenza sociale fondata<br />

sul dialogo e sull’accoglienza come<br />

segno di speranza nel mondo, con<br />

senso di responsabil<strong>it</strong>à, ci poniamo a<br />

disposizione delle ist<strong>it</strong>uzioni civili e di<br />

tutte le forze pol<strong>it</strong>iche che r<strong>it</strong>erranno<br />

utile interpellarci per contribuire<br />

alla promozione della giustizia e della<br />

pace.<br />

Remo Di Pinto<br />

Presidente dell'OFS d'Italia<br />

gruppo ecclesiale o un’associazione qualsiasi, ma cost<strong>it</strong>uiscono<br />

un vero Ordine nella Chiesa. Essi hanno infatti<br />

una propria Regola di v<strong>it</strong>a, che è soggetta all’approvazione<br />

personale del Papa. La prima Regola risale al 1289 col<br />

Papa Niccolò IV; è stata modificata successivamente nel<br />

1883 dal Papa Leone XIII e infine aggiornata nel 1978 da<br />

Paolo VI in modo da riflettere lo spir<strong>it</strong>o delle origini nel<br />

nostro tempo alla luce del Concilio Vaticano II.<br />

L’OFS rappresenta, essenzialmente, una modal<strong>it</strong>à specifica<br />

e concreta di vivere e realizzare, meglio possibile, la<br />

vocazione cristiana.<br />

Quindi una proposta di v<strong>it</strong>a accessibile a tutti, nello stile e<br />

nello spir<strong>it</strong>o sugger<strong>it</strong>o da Dio a Francesco d’Assisi. Come<br />

Ordine, oltre ad assolvere ai propri specifici impegni, esso<br />

gode di tutti i benefici spir<strong>it</strong>uali dell’intera famiglia francescana<br />

e opera in comunione v<strong>it</strong>ale e reciproca con il<br />

Primo Ordine, i Frati. L’OFS è quindi un dono susc<strong>it</strong>ato<br />

dallo Spir<strong>it</strong>o nella Chiesa a vantaggio della Chiesa e i suoi<br />

membri vivono pertanto in piena comunione con il Papa,<br />

i Vescovi e i sacerdoti.<br />

Civis<br />

Feb. 2013 ilPorto - 15


B I L A N C I<br />

a cura del C.P.A.E.<br />

ENTRATE Euro USCITE Euro<br />

ORDINARIE: ORDINARIE:<br />

RENDITE FABBRICATI - ( AFFITTI) 39.617,50 MANUTENZIONE IMMOBILI E IMPIANTI 29.123,43<br />

RIMBORSO UTENZE VARIE 4.127,81 ASSICURAZIONI 3.589,00<br />

OFFERTE DOMENICALI E FERIALI 104.426,79 IMPOSTE E TASSE 13.166,26<br />

OFFERTE RITI RELIGIOSI E VOTIVE 38.500,00 REMUNERAZIONE Sacerd.,Sagrista, Rimb. Spese 35.016,00<br />

ATTIVITÀ PARROCCHIALI VARIE 50.186,28 RITENUTE FISCALI E PREVIDENZIALI 8.229,27<br />

ATTIVITÀ ORATORIALI (Orat+Cine+Quader) 154.918,85 COMPENSI PROFESSIONISTI E RITENUTE 415,85<br />

I.M.U. 952,00<br />

SPESE RITI RELIGIOSI 4.955,00<br />

STRAORDINARIE: SPESE UTENZE (luce,gas,acqua,telefono) 106.665,58<br />

OFFERTE DA PRIVATI E CONTRIBUTI ENTI 141.126,29 ATTIVITÀ PARROCCHIALI VARIE 42.557,45<br />

DEPOSITO INFRUTTIFERO<br />

(prest<strong>it</strong>i da privati)<br />

Questione di soldi: tempo di bilanci<br />

Pubblichiamo il bilancio riguardante l'anno 2012 composto dal rendiconto di cassa con tutte le entrate e le usc<strong>it</strong>e e la s<strong>it</strong>uazione finanziaria<br />

globale al 31 dicembre 2012 per quanto riguarda tutta l'attiv<strong>it</strong>à della parrocchia.<br />

PARROCCHIA DI SAN MARTINO VESCOVO - SARNICO<br />

Rendiconto di cassa anno 2012 (Parrocchia - Oratorio - Cine Junior - Quader)<br />

125.000,00 ATTIVITÀ ORATORIALI (Catechismo, campi<br />

scuola, CRE, cinema "Quader", ecc.)<br />

88.299,70<br />

CONTRIBUTO C.E.I. per saldo restauto organo 24.930,00 TRIBUTI VERSO CURIA E VICARIATO 7.298,00<br />

///<br />

STRAORDINARIE:<br />

/// RESTAURO CHIESA PARROCCHIALE 168.693,00<br />

/// SISTEMAZIONE SAGRATO 336.472,35<br />

/// RATE MUTUO + INTERESSI E SPESE BANCA 165.774,44<br />

TOTALE ENTRATE 682.833,52 TOTALE USCITE 1.011.177,33<br />

TOTALE USCITE -1.011.177,33<br />

DISAVANZO DI GESTIONE ANNO 2012 -328.343,81<br />

PARTITE DI GIRO: PARTITE DI GIRO:<br />

SEMINARIO MISSIONI, ECC. 21.715,00 SEMINARIO E MISSIONI, ECC. 21.715,00<br />

16 - ilPorto Feb. 2013


S<strong>it</strong>uazione finanziaria al 31 dicembre 2012<br />

ATTIVITÀ Euro<br />

CASSA CONTANTI E ASSEGNI 5.590,49<br />

DEPOSITO BANCA C/C GESTIONE ORATORIO 36.484,23<br />

DEPOSITO C/C POSTA 776,24<br />

CREDITI VERSO PRIVATI E ISTITUZIONI 69.479,78<br />

CONTRIBUTO DA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA (già stanziato in attesa erogazione) 50.000,00<br />

TOTALE 162.330,74<br />

PASSIVITÀ<br />

DEBITI C/C BANCA 295.288,37<br />

DEBITI VERSO BANCA (mutuo originario € 1.500.000) 1.315.670,74<br />

DEBITI VERSO PRIVATI (Depos<strong>it</strong>i fiduciari infruttiferi) 125.000,00<br />

FORNITORI PER GESTIONE ORDINARIA 30.991,23<br />

FORNITORI PER RESTAURO CHIESA PARROCCHIALE E SAGRATO 168.302,65<br />

DEBITI VERSO ENTI ED ISTITUZIONI 44.551,00<br />

TFR N.1 dipendente 3.383,04<br />

TOTALE 1.983.187,03<br />

TOTALE ATTIVITA' 162.330,74<br />

TOTALE PASSIVITA' -1.983.187,03<br />

SITUAZIONE DEBITORIA AL 31 DICEMBRE 2012 -1.820.856,29<br />

Nell'anno 2012 l'impegno finanziario è stato abbastanza gravoso, avendo pagato alcuni deb<strong>it</strong>i verso i forn<strong>it</strong>ori del restauro della chiesa<br />

e della sistemazione del sagrato per un totale complessivo di € 505.000,00 e rimborsato le 4 rate annuali del mutuo per l'importo di<br />

160.000,00 € circa.<br />

Il tutto è stato possibile grazie alla generos<strong>it</strong>à e disponibil<strong>it</strong>à di molti parrocchiani che hanno donato denaro e alcuni anche il tempo per<br />

organizzare bancarelle, lotterie, ecc.<br />

In questa occasione r<strong>it</strong>eniamo giusto sottolineare il laborioso e prezioso contributo dei volontari impegnati in qualsiasi settore della<br />

parrocchia e dell'oratorio; il loro impegno è impagabile e il relativo valore, pur non apparendo in alcuna voce di bilancio, è serz'altro molto<br />

elevato e mer<strong>it</strong>evole di un grande plauso e vivissimi ringraziamenti.<br />

Feb. 2013 ilPorto - 17


R I F L E T T I A M O<br />

a cura di don Valentino Salvoldi<br />

Il cammino di conversione consiste nel riscoprire la propria bellezza, la propria unic<strong>it</strong>à, i propri doni<br />

«Bisogna convertirsi continuamente: così vanno ripetendo<br />

i predicatori, specialmente durante la quaresima.<br />

Non ne capisco il significato profondo. Non so che cosa<br />

richieda. Ho fatto, probabilmente, molti sbagli, ma erano<br />

peccati? Sono stato lontano da Dio, ma non sentivo<br />

ciò come una colpa. Ora r<strong>it</strong>orno a Lui quasi come<br />

ad un’ultima spiaggia… Che cosa è richiesto a chi vuole<br />

convertirsi realmente?».<br />

«Dammi un cuore che ama e capirà ciò che dico. Dammi un cuore<br />

anelante, un cuore affamato, che si senta pellegrino e assetato in<br />

questo deserto, un cuore che sospiri la fonte della patria eterna, ed<br />

egli capirà ciò che dico. Certamente se parlo ad un cuore arido non<br />

potrà capire». Con queste parole Sant’Agostino potrebbe rispondere<br />

a chi lo interpellasse sull’essenza di ogni conversione. Questa<br />

esige una conoscenza di se stessi e del modo e dei tempi dell’agire di<br />

Dio. Una conoscenza legata non tanto a una dinamica intellettuale,<br />

quanto a un rapporto affettivo, visto non come ostacolo alla ragione,<br />

ma come suo vero potenziamento.<br />

Agostino si presenta a noi come il modello ideale per ogni possibile<br />

18 - ilPorto Feb. 2013<br />

Si converte solo chi si ama<br />

conversione. Grande santo perché integralmente uomo, con tutte<br />

le virtù e tutte le passioni alle quali è soggetta la natura umana. Non<br />

ha mai ceduto di fronte ai compromessi, non ha accettato le mezze<br />

misure, ha amato fino in fondo le persone incontrate mai a caso. Si<br />

è lasciato condurre dalla Provvidenza che si serve anche del lim<strong>it</strong>e,<br />

del male e del peccato per forgiare il santo.<br />

Ha sbandato? Sì, ma ha sempre cercato la ver<strong>it</strong>à. Ha infranto i comandamenti?<br />

Non penso volontariamente: ha amato tanto la ragazza<br />

che lo rese padre di Adeodato. L’avrebbe anche sposata, se<br />

non si fossero opposti prima sua madre e poi l’imperatore del quale<br />

era segretario. Ha amato Nebridio come Davide amava Gionata.<br />

Amore affascinante e profondo, perché Dio era in mezzo a loro. Era<br />

convinto che nulla di ciò che è umano avrebbe potuto perdersi, anzi,<br />

che tutto sarebbe durato eternamente.<br />

All’inizio, ogni tipo di amore era presente in modo confuso nel suo<br />

animo, ma il passare del tempo lo aiutò a capire che tutto quello che<br />

cercava sulla terra, nei vari amori, non poteva avere che un nome:<br />

Dio; un volto: Cristo; un ispiratore: lo Spir<strong>it</strong>o Santo.<br />

Solo Dio avrebbe potuto dare un senso al suo profondo bisogno<br />

di convertirsi, lasciando che Dio fosse Dio, che lo seducesse totalmente.<br />

Da parte sua, doveva semplicemente lasciarsi afferrare da<br />

quell’Amore che aveva fatto il primo passo e che da lui richiedeva<br />

solo un fiducioso abbandono. Per cadere poi in ginocchio, sussurrando<br />

nel pianto:<br />

«Tardi ti ho amato, Bellezza tanto antica e tanto nuova; tardi ti ho<br />

amato! Tu eri dentro di me, ed io fuori. Lì ti cercavo. Deforme mi<br />

gettavo sulle belle forme delle tue creature. Tu eri con me, ma io<br />

non ero con te. Mi tenevano lontano da te le tue creature, inesistenti<br />

se non esistessero in te. Tu mi hai chiamato, e il tuo grido ha<br />

vinto la mia sord<strong>it</strong>à; hai brillato, e la tua luce ha vinto la mia cec<strong>it</strong>à;<br />

hai diffuso il tuo profumo, e io l’ho respirato, e ora anelo a te. Ti ho<br />

gustato, e ora ho fame e sete di te. Mi hai toccato, e ora ardo dal<br />

desiderio della tua pace».<br />

Quante volte il confessore sperimenta, nella propria v<strong>it</strong>a, il miracolo<br />

di persone che si convertono con la stessa radical<strong>it</strong>à e con la stessa<br />

logica con la quale Sant’Agostino s’abbandonò totalmente a Dio! Il<br />

miracolo di vedere che l’esperienza del vescovo di Ippona ha molto<br />

da insegnare a ciascuno di noi, purché ci decidiamo a capire chi<br />

siamo, quali doni il Signore ci ha fatto, quanto stiamo rispondendo<br />

alle innumerevoli grazie che ci ha elarg<strong>it</strong>o e continua a donarci ogni<br />

momento.<br />

Alla base di ogni nostra conversione ci sono, oltre al primo passo<br />

fatto da Dio, le preghiere che altri elevano al Signore per noi, il buon


esempio dei santi, il martirio di tanti cristiani – nell’ultimo secolo<br />

ci sono stati più martiri rispetto ai diciannove secoli precedenti –,<br />

l’incontro con una persona che non ci giudica, ma semplicemente ci<br />

ama e ha il potere di alzare la mano benedicente, mentre perdona<br />

i peccati del passato. Peccati compiuti a volte consapevolmente e<br />

che Dio dimentica, perdonando. A volte compiuti per ignoranza o<br />

leggerezza, o a causa di un carattere impulsivo, non controllato o<br />

fer<strong>it</strong>o dalle mancanze d’amore nella giovane età.<br />

Furono veri peccati? Dio solo lo sa! Non fa male, comunque, confessarsi<br />

con grande umiltà, mettendoci a nudo, sapendo di essere<br />

a tu per tu con il Signore. Grande sarà il senso di liberazione e la<br />

forza ricevuta dal sacramento, vissuto come provvido richiamo a<br />

una continua conversione a Dio, avvicinandoci al quale noi scopriamo<br />

sempre più le nostre ombre. Lui è la luce. Alla sua presenza noi<br />

vediamo tutte le omissioni, tutte le nostre miserie, tutti i peccati.<br />

Perdonati, riusciremo a perdonare i nostri gen<strong>it</strong>ori per gli sbagli che<br />

hanno fatto allorché eravamo giovani. Perdoneremo quella società<br />

che ci ha turlupinati con il miraggio di seduzioni che non appagano<br />

questo inquieto cuore. Perdoneremo gli amici che, dopo tante promesse,<br />

se ne sono andati senza una parola, senza una spiegazione.<br />

Perdoneremo con un sorriso quelle persone che, da noi aiutate,<br />

non solo non sono state riconoscenti, ma hanno morsicato la mano<br />

benefica. Perdoneremo la persona che, scelta come amore per<br />

tutta la v<strong>it</strong>a, ha trad<strong>it</strong>o…<br />

Ma soprattutto, l’incontro con l’uomo di Dio, che assolve da tutti i<br />

peccati, darà pace, assieme alla certezza che il Signore concede la<br />

grazia necessaria perché il peccatore perdoni se stesso. Il peccato<br />

confessato non esiste più.<br />

Il cammino di conversione consiste allora nel riscoprire la propria<br />

bellezza, la propria unic<strong>it</strong>à, i propri doni. L’anticipo di fiducia che<br />

Dio dà al peccatore – tram<strong>it</strong>e un suo ministro – aiuta a scoprire<br />

le proprie potenzial<strong>it</strong>à e a metterle al servizio dei fratelli. Aiuta a<br />

vivere l’istante presente, moltiplicando il bene sciupato in tanti anni<br />

di ambigu<strong>it</strong>à, allorché si sentiva come incerto il confine tra il bene<br />

e il male, la gioia e il dolore. Aiuta a cogliere nel proprio precario<br />

vivere i frammenti di immortal<strong>it</strong>à, come faceva Sant’Agostino che,<br />

finalmente inondato di grazie, innamorato dell’Amore, poteva instancabilmente<br />

ripetere: «Ama e capirai».<br />

Ringraziamo il Signore, che si serve di noi per inv<strong>it</strong>are i fratelli a<br />

lasciarsi convertire da Lui. Egli ci fa comprendere che noi possiamo<br />

aiutare una persona a convertirsi solo se la amiamo, perché amando<br />

comunichiamo Dio. Solo se amiamo “la Ver<strong>it</strong>à antica e sempre<br />

nuova”. Solo se ci sta a cuore chi, in lacrime, si inginocchia davanti<br />

al ministro della Riconciliazione che lo inv<strong>it</strong>a a ricevere il corpo di<br />

Cristo, non perché lo mer<strong>it</strong>a, ma perché di Lui ha bisogno. L’amore<br />

non si mer<strong>it</strong>a: si accoglie.<br />

Feb. 2013 ilPorto - 19


R I F L E T T I A M O<br />

a cura di Pier Luigi Billi<br />

Pregare è congiungersi a Dio<br />

L'uomo un sottomesso felice<br />

Noi pretendiamo che Dio faccia la nostra volontà, esegua il nostro piano, si metta al nostro servizio.<br />

La vera preghiera<br />

del cristiano non<br />

deve dipendere<br />

dalle necess<strong>it</strong>à<br />

del momento.<br />

20 - ilPorto Feb. 2013<br />

Mi è sempre piaciuto riflettere sul<br />

rapporto d’amore e di amicizia<br />

tra Dio e gli uomini, Sue creature.<br />

Noi siamo liberi di comportarci<br />

come vogliamo, ma io mi sento felice ed<br />

appagato quando liberamente scelgo la mia<br />

sottomissione a Dio, perché il Suo è un giogo<br />

soave. Quando con la preghiera dialogo con<br />

Lui, mi sorge spontaneo questo sentimento:<br />

«Fa’, o Gesù, che l’immagine che porto in me<br />

di Te, sia sempre splendente e mai autonoma,<br />

perché Tu sai che cosa sono capace di fare nella<br />

mia autonomia e che io sono sempre bisognoso<br />

del Tuo aiuto.<br />

La mental<strong>it</strong>à moderna si vanta di essere<br />

autosufficiente, è poco preparata ad accettare<br />

la rivelazione di Gesù, perché questa è troppo<br />

importante per essere data in mano a degli<br />

incompetenti superbi quali essi sono.<br />

Che cos’è la Rivelazione? (Rivelazione - rivelare,<br />

togliere il velo, manifestare una cosa occulta -).<br />

È l’atto con cui Dio Padre manifesta all’uomo<br />

una ver<strong>it</strong>à, o per mezzo delle cose da Lui create<br />

(Rivelazione naturale) o per mezzo dei Profeti<br />

e di Gesù Cristo (Rivelazione soprannaturale).<br />

Quest’ultima supera ed è all’infuori dell’ordine<br />

naturale. Soltanto Gesù Cristo è la piena<br />

Rivelazione del Padre, soltanto Gesù poteva<br />

rivelare l’intima natura di Dio. Egli ci ha<br />

comunicato che è Amore, ecco perché io sono<br />

sottomesso felice.<br />

Questa Rivelazione si trova nella Chiesa<br />

Cattolica Apostolica, la quale è la più splendente<br />

manifestazione della potenza, sapienza e bontà


Divina. È inutile seguire teorie errate, puerili, anche se<br />

pensate e condotte a termine con una certa razional<strong>it</strong>à.<br />

L’uomo deriva da Dio, Egli lo pensa e l’uomo esiste,<br />

con tutte le responsabil<strong>it</strong>à che questa esistenza può<br />

implicare. L’uomo prima di essere stato prodotto è stato<br />

immaginato, per questo la teoria evoluzionistica appare<br />

ridicola, anche se non la nego in maniera razionale, purché<br />

Dio intervenga a dare una Sua immagine a quell’animale<br />

grottesco che si chiama scimmia.<br />

Dio, rivelando il suo amore, per mezzo di Gesù suo Figlio,<br />

ci ha fatto comprendere il valore della preghiera che è<br />

strettamente legata all’amore. Pregare è manifestare il<br />

nostro amore che è Cristo, che è Dio.<br />

La fidanzata che riceve sempre meno lettere dal suo<br />

fidanzato o meno chiamate dal suo telefonino, sa molto<br />

bene che il suo fidanzato è in pericolo e che sta per<br />

tradirla. Se non si corrisponde con Dio, il nostro amore è<br />

in pericolo. Quindi pregare è congiungersi a Dio.<br />

Ai miei tempi, quando studiavo teologia in Seminario,<br />

dalle mie parti venne fuori una pratica: la vocazione dei<br />

preti operai. Per stare vicino alla gente il prete doveva<br />

fare il falegname, il fabbro e l’idraulico. In quel periodo,<br />

pur essendo un giovane studente, uscii in escandescenze.<br />

Il sacerdote per me deve essere per prima cosa operaio<br />

di Dio, pregare, distribuire i Sacramenti, celebrare la<br />

Santa Messa e predicare i misteri di Dio. Infatti ora non si<br />

parla più di preti operai, perché la prima ver<strong>it</strong>à è amare<br />

Dio con tutto il cuore e la mente e poi, come secondo,<br />

amare il prossimo come se stessi. Se l’uomo non pregherà<br />

più, resterà solo e siccome all’uomo occorre Dio, egli<br />

sceglierà se stesso per Dio e se vivrà lontano da Dio,<br />

l’uomo in maniera progressiva concluderà “io vivo bene<br />

senza di lui” e poi lo dimenticherà e finirà col credere che<br />

Egli non esiste. Orribile e mastodontica bestemmia!<br />

La vera preghiera del cristiano non deve dipendere<br />

dalle necess<strong>it</strong>à del momento, ma deve essere regolare e<br />

sent<strong>it</strong>a in ogni momento della nostra v<strong>it</strong>a.<br />

Spesso ci si lamenta di non essere esaud<strong>it</strong>i da Dio e tanti<br />

me lo dicono. Questo perché noi invertiamo le parti: noi<br />

pretendiamo che Dio faccia la nostra volontà, esegua il<br />

nostro piano, si metta al nostro servizio. Il pregare invece<br />

è esattamente il contrario: è chiedere a Dio di fare la Sua<br />

volontà, di eseguire il Suo piano, di metterci interamente<br />

al Suo servizio.<br />

Io, ora, ho cap<strong>it</strong>o di pregare Dio così: «Signore, pensaci Tu,<br />

Tu sai di che cosa ho bisogno, non Te la faccio tanto lunga, ma<br />

insisto nella preghiera».<br />

Alla fine Egli apre e ci darà quello di cui abbiamo bisogno.<br />

Insistere, insistere ed ancora insistere.<br />

Quindi, pregando, io sarò un sottomesso felice.<br />

Io la penso così! Amici lettori, è proprio così!<br />

Feb. 2013 ilPorto - 21


C O M U N I T À<br />

a cura dell'Ufficio pastorale Associazioni<br />

Gruppi - Movimenti - Car<strong>it</strong>as Diocesana<br />

Che paese immaginiamo e vogliamo costruire? Il prossimo<br />

passaggio elettorale ci piace considerarlo quale occasione<br />

preziosa per stimolare candidati ed elettori ad un confronto<br />

vero e serio. Certo, tutti i parametri economici ci<br />

mostrano l’Italia come un paese in grande sofferenza, incapace di<br />

avviare un percorso credibile, in sostanza un Paese privo di quella<br />

prospettiva che sarebbe comp<strong>it</strong>o della pol<strong>it</strong>ica delineare e offrire.<br />

LA POLITICA COME DOVEROSO SERVIZIO<br />

Ci pare innanz<strong>it</strong>utto opportuno, in questa fase delicata, richiamare<br />

tutti al vero senso dell’azione pol<strong>it</strong>ica, sottolineandone la connotazione<br />

più nobile di servizio alla comun<strong>it</strong>à in cammino verso il bene<br />

comune. Per quanto oggi possa apparire difficile, la pol<strong>it</strong>ica era, è e<br />

rimarrà sempre la via maestra per sviluppare una società più giusta,<br />

più ricca, più solidale, più sana, più coesa. Parimenti i soggetti protagonisti<br />

per eccellenza dell’azione pol<strong>it</strong>ica, i part<strong>it</strong>i, devono essere<br />

conten<strong>it</strong>ori trasparenti, luoghi di sintesi tra valori, idee, prassi e interessi,<br />

e non possono essere relegati in un angolo. Vanno stimolati<br />

a r<strong>it</strong>rovare autorevolezza e credibil<strong>it</strong>à, a rinnovarsi, ad aprirsi alla<br />

società, vanno irrorati di qual<strong>it</strong>à, competenza, onestà, ed in questo<br />

i cristiani sono chiamati oggi più che mai a fare la propria parte:<br />

“Coloro che sono o possono diventare idonei per l'esercizio<br />

dell'arte pol<strong>it</strong>ica, così difficile, ma insieme così nobile vi si preparino<br />

e si preoccupino di eserc<strong>it</strong>arla senza badare al proprio interesse e<br />

a vantaggi materiali ...” (Gaudium et Spes, 75). Sarebbe impossibile<br />

andare oltre questa fase d’involuzione economica, sociale e morale<br />

che accomuna tutta l’Europa, attraverso fughe in avanti o corse sol<strong>it</strong>arie<br />

e demagogiche. Ciascuno deve contribuire coi propri talenti<br />

alla costruzione di un percorso comune: “… ci permettiamo di richiamare<br />

i nostri figli al dovere che hanno di partecipare attivamen-<br />

22 - ilPorto Feb. 2013<br />

I Cattolici nelle elezioni 2013<br />

te alla v<strong>it</strong>a pubblica e di contribuire all’attuazione del bene comune<br />

della famiglia umana e della propria comun<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>ica; e di adoprarsi<br />

quindi, nella luce della fede e con la forza dell’amore, perché le ist<strong>it</strong>uzioni<br />

a final<strong>it</strong>à economiche, sociali, culturali e pol<strong>it</strong>iche, siano tali da<br />

non creare ostacoli, ma piuttosto facil<strong>it</strong>are o rendere meno arduo<br />

alle persone il loro perfezionamento …” (Giovanni XXIII; Pacem in<br />

Terris, 76).<br />

Le azioni alle quali saranno chiamati i prossimi governi nazionali e<br />

regionali richiederanno un livello di esposizione e di coraggio nelle<br />

scelte da compiere, impossibili da sostenere se privi di un mandato<br />

popolare chiaro, di una rappresentativ<strong>it</strong>à larga, di un consenso culturale<br />

ampio. Per questo l’esercizio del dir<strong>it</strong>to di voto risulta più che<br />

mai un atto importante di responsabil<strong>it</strong>à da compiere: non si ceda<br />

alla tentazione di non partecipare, di rassegnarsi, di delegare senza<br />

scegliere. La leg<strong>it</strong>timazione popolare, prima di essere eserc<strong>it</strong>ata con<br />

senso del dovere, deve essere attribu<strong>it</strong>a con voto consapevole.<br />

LA POLITICA COME PROGETTO<br />

Per costruire una proposta e scegliere un’offerta pol<strong>it</strong>ica r<strong>it</strong>eniamo<br />

sia necessario far riferimento ai valori della Cost<strong>it</strong>uzione Repubblicana<br />

e della Dottrina Sociale della Chiesa, indiscutibili fonti d’ispirazione<br />

per l’elaborazione di un progetto di società dell’uomo e per l’uomo.<br />

E’ auspicabile che gli eletti, nell’esercizio del proprio mandato,<br />

sappiano convergere verso scelte tanto responsabili quanto morali,<br />

coniugando competenze effettive e capac<strong>it</strong>à di dialogo col terr<strong>it</strong>orio<br />

con una solida spinta etica: “… si richiede cioè che gli esseri umani,<br />

nell’interior<strong>it</strong>à di se stessi, vivano il loro operare a contenuto temporale<br />

come una sintesi di elementi scientifico-tecnico-professionali<br />

e di valori spir<strong>it</strong>uali” (Giovanni XXIII; Pacem in Terris,78).<br />

LA POLITICA COME AZIONE<br />

Molti sono i versanti sui quali potrà giocarsi l’attuale campagna elettorale,<br />

comp<strong>it</strong>o dei cristiani è di esigere che il confronto si svolga<br />

con chiarezza attorno ad alcune questioni fondamentali, considerando<br />

in ciascuna di esse come imprescindibili la central<strong>it</strong>à della persona,<br />

della famiglia e della tutela della v<strong>it</strong>a.<br />

La questione ist<strong>it</strong>uzionale<br />

Sia rimessa al centro dell’agenda pol<strong>it</strong>ica la discussione sul rapporto<br />

tra nord e sud del Paese, alla ricerca di un equilibrio funzionale tra<br />

livelli di governo declinato in termini cooperativi e sussidiari: un<strong>it</strong>a e<br />

coesa l’Italia potrà e dovrà eserc<strong>it</strong>are un’azione propulsiva nel processo<br />

di integrazione pol<strong>it</strong>ica europea quale strumento di garanzia<br />

di Pace tra i popoli. Attenzione particolare sia posta nel ricalibrare<br />

i meccanismi della rappresentanza, nel rinnovare gli strumenti della<br />

partecipazione, nel ridurre i costi della pol<strong>it</strong>ica.


La questione occupazionale<br />

Si torni ad elaborare e proporre pol<strong>it</strong>iche economiche strutturali e<br />

si privilegi una via lungo la quale si possano dare risposte all’emergenza<br />

del lavoro, che è elemento fondante della nostra Carta Cost<strong>it</strong>uzionale<br />

e luogo per eccellenza della valorizzazione piena della persona.<br />

La questione giovanile<br />

La cresc<strong>it</strong>a del tasso di disoccupazione giovanile sembra inarrestabile<br />

ed ha raggiunto percentuali senza precedenti nell’epoca repubblicana.<br />

Serve un grande patto generazionale basato sull’opportun<strong>it</strong>à, il<br />

mer<strong>it</strong>o e la corresponsabil<strong>it</strong>à educativa, patto che consenta di tener<br />

viva la speranza di costruzione di un progetto di v<strong>it</strong>a fondato sulla<br />

famiglia, nel pieno rispetto dell’art.31 della Cost<strong>it</strong>uzione e che trovi<br />

nella scuola un forte aiuto nel comp<strong>it</strong>o educativo.<br />

La questione morale<br />

Ciò che è passato davanti ai nostri occhi in questi mesi in termini di<br />

etica del comportamento non è stato né appagante né stimolante:<br />

la pol<strong>it</strong>ica si riveli capace di porsi al di sopra di interessi settoriali,<br />

lobbies e clientele, nel segno della responsabil<strong>it</strong>à e della coerenza<br />

nel proporre, dell’equ<strong>it</strong>à nello scegliere, della legal<strong>it</strong>à e della sobrietà<br />

nell’agire.<br />

La questione demografica<br />

L’evoluzione del contesto socio-economico occidentale verso la<br />

‘cresc<strong>it</strong>a zero’, un<strong>it</strong>a ai consistenti flussi migratori che non da oggi<br />

mettono a dura prova la nostra capac<strong>it</strong>à di accoglienza ed integrazione,<br />

richiedono uno sforzo importante sia sul fronte delle pol<strong>it</strong>iche<br />

dell’immigrazione (che non può essere considerata un fenomeno<br />

da contrastare ma una risorsa da valorizzare) che su quello del<br />

reale sostegno a pol<strong>it</strong>iche familiari. Dalla lungimiranza delle scelte<br />

future in quest’amb<strong>it</strong>o, comprese quelle sulla c<strong>it</strong>tadinanza, si gioca la<br />

vera part<strong>it</strong>a dell’Italia e dell’Europa del domani.<br />

CONCLUSIONE<br />

Si deve ricordare che non tutte le opzioni pol<strong>it</strong>iche sono eticamente<br />

indifferenti: è comp<strong>it</strong>o di ciascuno impegnarsi al discernimento<br />

tanto individuale quanto comun<strong>it</strong>ario, assumendosi la responsabil<strong>it</strong>à<br />

personale di andare oltre demagogie e qualunquismi per cogliere,<br />

attraverso l’attenta partecipazione, i valori alla base dei programmi<br />

che i part<strong>it</strong>i propongono. “L’amore di Dio ci chiama ad uscire da<br />

ciò che è lim<strong>it</strong>ato e non defin<strong>it</strong>ivo, ci dà il coraggio di operare e di<br />

proseguire nella ricerca del bene di tutti” (Benedetto XVI; Car<strong>it</strong>as<br />

in Ver<strong>it</strong>ate, 78).<br />

Ufficio pastorale Associazioni - Gruppi – Movimenti<br />

Car<strong>it</strong>as diocesana bergamasca - Ufficio pastorale età evolutiva<br />

Ufficio pastorale della famiglia - Ufficio migranti<br />

Ufficio pastorale della salute – sofferenza - assistenza<br />

Ufficio per la pastorale scolastica<br />

Ufficio pastorale sociale, del lavoro e dell’economia<br />

Ufficio pastorale del tempo libero, turismo e sport<br />

Feb. 2013 ilPorto - 23


Fotocronaca<br />

Il gruppo che ha partecipato alla Festa per gli anniversari di matrimonio<br />

Il rinnovo delle promesse matrimoniali davanti a Dio e alla Comun<strong>it</strong>à<br />

24 - ilPorto Feb. 2013<br />

a cura di Silvano Marini<br />

Riconoscere la mirabile presenza di Cristo<br />

Alcuni Catecumeni iniziano il percorso di fede


«Tienilo saldo<br />

piccino mio,<br />

altrimenti te lo<br />

succhiano tutto<br />

i padri della<br />

patria!».<br />

da l'Asino<br />

3 gennaio 1904<br />

Almanacco<br />

Bemporad 1905<br />

Niente di nuovo sotto il sole<br />

Giol<strong>it</strong>ti non tentò in alcun<br />

modo di rovesciare le ist<strong>it</strong>uzioni<br />

esistenti, ma si lim<strong>it</strong>ò<br />

a sfruttarle a proprio<br />

vantaggio; e se egli lasciò dietro di sé<br />

una s<strong>it</strong>uazione pol<strong>it</strong>ica non del tutto<br />

sana, la responsabil<strong>it</strong>à principale di ciò<br />

ricadeva sulle tradizioni e sugli ist<strong>it</strong>uti<br />

vigenti piuttosto che su di lui personalmente.<br />

Nessuno potrebbe negare che vi furono<br />

molte cose che non andarono<br />

a dovere nel campo pol<strong>it</strong>ico durante<br />

questo periodo di “giol<strong>it</strong>tismo”. Commissioni<br />

parlamentari d'inchiesta do-<br />

Sarnico (BG) via Cortivo, 31/b tel. 334/6607641<br />

S T O R I A<br />

A cura di Antonio Paris<br />

Così cent'anni fa, così oggi, e fra cent'anni?<br />

vettero essere nominate in continuazione per indagare sulle corruzioni elettorali,<br />

sulla cattiva amministrazione dei fondi destinati alle forze armate e sugli appalti per<br />

la costruzione di uffici governativi. La commissione Saredo mise in luce gravi abusi<br />

compiuti dall'amministrazione di Napoli.<br />

Il ricordo degli scandali bancari fu rievocato quando nel 1908 il siciliano professor<br />

Nasi (Nunzio Nasi di Trapani dal 1898 al 1899 ministro delle Poste e Telecominicazioni<br />

e dal 1900 al 1903 Ministro della Pubblica Iastruzione [ndr]) già ministro<br />

della pubblica istruzione, fu riconosciuto colpevole dal Senato, riun<strong>it</strong>o in Alta Corte<br />

di giustizià, di appropriazione indeb<strong>it</strong>a di fondi appartenenti al suo ministero.<br />

Né giovò a ridar fiducia all'opinione pubblica il fatto che il reo fu condannato soltanto<br />

ad una breve pena detentiva, che gli venne per di più consent<strong>it</strong>o di scontare<br />

nella propria ab<strong>it</strong>azione, e che in Sicilia vi fu un'ondata di proteste violente contro<br />

il processo a lui intentato; a Trapani alcuni dei suoi sosten<strong>it</strong>ori giunsero al punto<br />

di innalzare la bandiera francese e di proclamare la repubblica ed in segu<strong>it</strong>o gli<br />

isolani continuarono ad eleggerlo regolarmente al Parlamento. Nessuno sembrava<br />

preoccuparsi molto quando si scopriva che ministri e prefetti si arricchivano grazie<br />

alle loro cariche, e l'opinione comune era che Nasi aveva avuto semplicemente<br />

sfortuna nel veder scoperti i suoi abusi del pubblico denaro. Lungi dal tentare di<br />

portar rimedio alle cause di questi scandali, Giol<strong>it</strong>ti, agli occhi del pubblico, se ne<br />

era serv<strong>it</strong>o per i suoi propri fini pol<strong>it</strong>ici.<br />

Sostanzialmente, questi abusi erano il prodotto di un sistema pol<strong>it</strong>ico malsano e<br />

dell'ineliminabile anarchismo della massa dei c<strong>it</strong>tadini. [ ... ] La mafia siciliana era<br />

1'espressione piu perfetta di una società di questo genere, e Mosca ci assicura<br />

che anche allora la mafia non era che una federazione anarchica di bande operanti<br />

ciascuna per conto proprio e talvolta persino contro le altre.<br />

Questo generale disprezzo per la legge era reso più grave dal fatto che la magistratura<br />

era mal pagata e non si distingueva pertanto né per capac<strong>it</strong>à né per prestigio.<br />

Sia Giol<strong>it</strong>ti che Mussolini furono, ciascuno a suo modo, il prodotto naturale di un<br />

tale ambiente.<br />

La storia doveva dimostrare che questo individualismo esacerbato, che era stato la<br />

grande gloria dell'Italia, rappresentava pure il suo maggior pericolo.<br />

(da D. MACK SMITH, Storia d'Italia dal 1861 al 1958<br />

Laterza, Bari, 1959).<br />

Si realizzano oggetti artistici in vetro su ordinazione per:<br />

- bomboniere per matrimoni, cresime, comunioni…<br />

- gadgets aziendali<br />

- oggettistica per negozi<br />

- regali personalizzati<br />

- specchi, cornici, orologi, svuota tasche, posacenere, crocifissi,<br />

bijoux ma anche oggetti che soddisfano la vostra fantasia .<br />

Feb. 2013 ilPorto - 25


A S S O C I A Z I O N I<br />

a cura di Gian Franco Gaspari<br />

Associazione Anziani e<br />

Pensionati Sarnico<br />

Inaugurato il 17° Anno Accademico dell’Univers<strong>it</strong>à per Anziani<br />

Nella foto da<br />

sinistra:<br />

Gian Franco<br />

Gaspari,<br />

Luisa Savoldi, la<br />

presidente Emi<br />

Ruggeri,<br />

Giuseppe Dalla<br />

Chiesa,<br />

dott. Antonello<br />

Pezzini e dott.<br />

Giacomo Anfuso<br />

Foto Archivio<br />

Associazione<br />

26 - ilPorto Feb. 2013<br />

Mercoledì 6 febbraio scorso, alle ore 15.00,<br />

si è svolta presso l’Aud<strong>it</strong>orium Comunale<br />

la solenne inaugurazione del 17° corso<br />

della nostra Univers<strong>it</strong>à.<br />

Erano presenti il presidente dell’Anteas Giuseppe<br />

Dalla Chiesa, il direttore dr. Mario Fiorendi, il responsabile<br />

dr. Giacomo Anfuso, il sindaco Franco Dometti,<br />

la vice sindaco Romy Gusmini, il prevosto don Luciano<br />

Ravasio e la presidente dell’Associazione Emy<br />

Ruggeri con i membri del direttivo ed il sig. Gaspari, i<br />

quali hanno porto un breve saluto ed un augurio per<br />

il buon es<strong>it</strong>o dell’Anno Accademico.<br />

Ha poi tenuto la prolusione il docente univers<strong>it</strong>ario<br />

dr. Antonello Pezzini che ha trattato il tema: “Il futuro<br />

dell’Europa” cui è segu<strong>it</strong>o un breve dibatt<strong>it</strong>o.<br />

Al termine è stato distribu<strong>it</strong>o a tutti i presenti il libro<br />

curato da G.Franco Gaspari dal t<strong>it</strong>olo “Il Signor Colombo”.<br />

Il Corso univers<strong>it</strong>ario continuerà ogni mercoledì dalle<br />

ore 15.00 alle 18.00 fino al 15 maggio p.v., sempre<br />

presso l’Aud<strong>it</strong>orium Comunale e senza il pagamento<br />

del parcheggio durante le lezioni, il tutto messo gentilmente<br />

a disposizione dal Comune.<br />

Ed ecco il calendario delle lezioni per il prossimo<br />

mese di Marzo:<br />

Mercoledì 6<br />

Aspetti e temi della cultura scandinava nel cinema<br />

(Giuseppe Perico).<br />

Mercoledì 13<br />

Storia e cultura dei Paesi della Slavia Orientale: I parte<br />

(Maria Chiara Pesenti).<br />

Mercoledì 20<br />

Storia e cultura dei Paesi della Slavia Orientale: II parte<br />

(Maria Chiara Pesenti) .<br />

Mercoledì 27<br />

La compless<strong>it</strong>à culturale dei Paesi della Slavia Orientale<br />

(Maria Chiara Pesenti).


Quando uscirà questo numero de “Il Porto”<br />

saremo ormai alla immediata vigilia delle<br />

elezioni regionali e nazionali, che ancora<br />

una v olta s i t engono pr ima d ella s cadenza.<br />

La campagna elettorale sarà al sommo degli scontri,<br />

saranno sparati gli ultimi slogan, si grideranno gli ultimi<br />

richiami; qualcuno rimarrà indifferente perché volontariamente<br />

astenuto e gli altri a scegliere il proprio segno,<br />

non restandogli nient’altro da fare.<br />

Ma al di là e al di sopra di ogni considerazione, constatare<br />

che il Parlamento scaduto non è riusc<strong>it</strong>o a modificare<br />

il modo di votare, lasciando ancora in v<strong>it</strong>a il<br />

famoso “porcellum” è una grande delusione, assieme<br />

ad una forte rabbia per questo ennesimo scippo per-<br />

Il nostro "Indiana Jones"<br />

Nonostante la qual<strong>it</strong>à non eccelsa dell'immagine - e ce<br />

ne scusiamo - si intuisce perfettamente che il personaggio<br />

capelluto che traffica a quasi 20 metri dal pavimento del<br />

presb<strong>it</strong>erio, è il nostro don Loris che sta sistemando il telo<br />

viola dietro l'altare maggiore.<br />

«Non preoccuparti, sono imbragato ed agganciato ad un cavo<br />

che attraversa l'abside!» mi dice mentre cerco di chiamare<br />

i Vigili del Fuoco.<br />

Due signore anziane in fondo alla chiesa hanno allungato<br />

di qualche decina il Rosario, mentre un'altra fa il segno di<br />

croce ed esce velocemente dalla porta laterale.<br />

Chiedo agli ottimi volontari della chiesa che stanno sistemando<br />

l'altare per la Quaresima se il cavo è stato almeno<br />

collaudato. Il significativo «Boh!» della risposta mi rende<br />

consapevole dell'atto eroico al quale sto assistendo. Poi<br />

una domanda mi sorge spontanea: ma qualcuno lo avrà<br />

avvisato che, con lui agganciato, il cavo potrebbe anche<br />

non reggere? Civis<br />

Elezioni 2013<br />

Oltre e nonostante il "porcellum"<br />

a cura di Gian Franco Gaspari<br />

petrato contro i padroni del voto che sono gli stessi<br />

elettori.<br />

A noi “elettori” ora cosa ci rimane?<br />

Prima di tutto votare: eh sì, un dir<strong>it</strong>to da eserc<strong>it</strong>are,<br />

pena il più assoluto silenzio di coscienza sul dopo, qualunque<br />

esso sia. Ognuno di noi deve esprimersi in mer<strong>it</strong>o<br />

e soprattutto da cristiano, è un momento grande<br />

per non tradirci! Il nuovo come sarà? Sarà quello che<br />

sarà, ma se tutti i cristiani si comportassero come tali,<br />

oltre alla tenda, qualcosa dovrà pur cambiare! Via i disonesti,<br />

via i copri-scranni, via quelli che solo entrano<br />

ed escono dalle sedi parlamentari o regionali.<br />

Guardino un po’ questa nostra Italia, tanto mal messa,<br />

guardino una volta sul serio agli anziani bisognosi,<br />

alle famiglie che continuamente fanno fatica ad andare<br />

avanti, ai giovani portatori di un sacrosanto dir<strong>it</strong>to<br />

a prepararsi una v<strong>it</strong>a da autentici cristiani, siano forti<br />

senza mezzi termini contro i disonesti ed i malav<strong>it</strong>osi<br />

con la cravatta.<br />

L’usc<strong>it</strong>a dalla crisi attuale deve passare anche da qui.<br />

Anche il “porcellum” potrà diventare così un ricordo!<br />

A conclusione faccio presente che su “L’Eco di Bergamo”<br />

del 23 gennaio scorso, è stato pubblicato un<br />

lungo articolo a cura del Cardinale Angelo Bagnasco<br />

che inv<strong>it</strong>ava tutti i cattolici a non disertare le urne, restando<br />

un<strong>it</strong>i sulle “questioni eticamente sensibili”.<br />

Feb. 2013 ilPorto - 27


28 - ilPorto Feb. 2013


a cura di don Loris<br />

Io<br />

Non sarà mica l’ego l’unico nemico vero di questo universo?<br />

Non sarà certo questo piccolo pronome il centro di ogni discorso?<br />

Io che mi sveglio la mattina presto, io<br />

Io che lavoro sempre tutto il giorno, io<br />

Io sono quello che è nei miei panni<br />

Io sono quello che ogni volta paga i danni<br />

Io solo soffro io solo sono stanco<br />

Io solo cerco di calmare il tuo tormento<br />

Io che mia madre non mi ha mai cap<strong>it</strong>o<br />

Io che mio padre non l’ho mai stimato<br />

Tu non capisci la mia s<strong>it</strong>uazione<br />

Tu non rispetti la mia condizione<br />

Tu non ti sforzi non mi incoraggi<br />

Non accompagni mai nessuno dei miei viaggi<br />

Io non mi sento mai gratificato<br />

Io non mi sento mai realizzato<br />

Io sono sempre pronto a perdonare<br />

Io sono sempre pronto a rinunciare<br />

No, non è un mestiere mio<br />

assomigliare a Dio<br />

per quanto bella sia l’idea<br />

si, si chiama egomania<br />

la nuova malattia<br />

di questa società dell’io<br />

(Niccolò Fabi, Io da Ecco, 2012)<br />

Non è la prima volta in questi anni di articoli che<br />

prendo a prest<strong>it</strong>o le parole di Niccolò Fabi, un cantautore<br />

conosciuto, ma non sempre sulla breccia. I<br />

suoi testi hanno la particolar<strong>it</strong>à di catturare sempre<br />

le molte sfaccettature del nostro mondo, e la capac<strong>it</strong>à<br />

di suggerire nuovi percorsi illuminati da una spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à<br />

laica, ma profondamente umana.<br />

Non riesco, questa volta, a scegliere solo una parte<br />

di un suo testo, e mi viene spontaneo pubblicarlo<br />

per intero.<br />

Qui dentro vedo la sintesi di tanti problemi che il<br />

nostro mondo oggi vive, perché siamo ab<strong>it</strong>uati a ri-<br />

piegarci su noi stessi. Le parole della pol<strong>it</strong>ica sono<br />

sovrastate da tanti “io” che tentano di fagoc<strong>it</strong>are<br />

persone, le loro libertà e le loro scelte.<br />

Nell’ostentazione dell’io c’è un sottofondo di risentimento<br />

per risultati mai raggiunti, percorsi mai svolti,<br />

insoddisfazioni profonde.<br />

Non voglio aggiungere molto di più.<br />

Lascio che un poeta dei nostri giorni, parli con musica<br />

e parole e ci sproni ad allargare gli orizzonti, insegnandoci<br />

ancora a giocare con i pronomi e liberare il<br />

nostro essere dal nostro io.


Fotocronaca carnevalesca


Ancora fotocronaca<br />

carnevalesca<br />

Programma Oratorio Marzo<br />

martedì 5 marzo ore 20.45:<br />

Riunione presentazione e adesione festa dell’oratorio<br />

giovedì 7 marzo ore 20.45<br />

Riunione gen<strong>it</strong>ori dei ragazzi della cresima per organizzazione cerimonia<br />

martedì 12 marzo ore 20.45<br />

Riunioni gen<strong>it</strong>ori bambini di Prima elementare in avvicinamento alla catechesi del 2013-1014:<br />

domenica 17 marzo ore 14.30<br />

Incontro vicariale dei chierichetti a Tavernola con i seminaristi<br />

giovedì 21 marzo ore 14.30 a Sarnico<br />

Incontro vicariale dei cresimandi con il Vescovo Francesco<br />

lunedì 25 marzo ore 20.30<br />

Confessioni vicariali adolescenti e giovani a Paratico<br />

giovedì 28 marzo ore 16.00<br />

Messa della lavanda dei piedi con i ragazzi della catechesi<br />

giovedì 28 marzo dalle 23.30<br />

Veglia del Giovedì Santo con i gruppi adolescenti:<br />

venerdì 29 marzo dalle 9.00<br />

Adorazione dell’eucarestia dei gruppi di catechesi:<br />

Lunedì 1 aprile ore 9.30 (partenza dall’oratorio)<br />

G<strong>it</strong>a di Pasquetta a Pompiano:<br />

VISITA IL SITO WEB DELL’ORATORIO<br />

www.parrocchiasarnico.<strong>it</strong><br />

vai nella sezione Beetle - il portale dell’Oratorio<br />

web master Andrea Bonassi


R<strong>it</strong>rovo annuale del Gruppo Alpini<br />

L'Arcobaleno<br />

Gli alpini hanno la grande capac<strong>it</strong>à di unire, al di là dei diversi colori e delle diverse estrazioni<br />

sociali e la gente di Sarnico vuole bene alle sue penne nere perché si riconosce nei loro valori,<br />

che sono i valori dei bergamaschi: amicizia, fratellanza e solidarietà.<br />

E proprio per rafforzarli ulteriormente, anche quest'anno il Gruppo Alpini di Sarnico si<br />

riunirà domenica 3 marzo per il consueto incontro annuale, aprendo non solo a tutti gli alpini,<br />

ma anche ad amici e simpatizzanti.<br />

Il programma prevede il r<strong>it</strong>rovo presso la sede alle ore 10.00 e quindi si raggiungerà la<br />

chiesa parrocchiale dove don Luciano Ravasio officerà la Santa Messa. Alle 12.30 pranzo<br />

presso l'agr<strong>it</strong>urismo Cascina Oglio di Giovanni Cressi che con 25,00 € ci farà gustare la sua<br />

cucina "passionale", genuina e rispettosa delle tradizioni, che soddisferà le "buone forchette"<br />

e "i ...buoni bicchieri" che sicuramente non mancheranno.<br />

Per informazioni e prenotazioni rivolgersi agli alpini: Paolo Ravelli 338 2622013 - Gigi Picco<br />

329 2093039 - Emilio Foresti 338 6261018. Fate presto, i posti non sono molti!<br />

A Torino con il "Centro Culturale Sarnon"<br />

C O M U N I T À<br />

A cura della Redazione<br />

www. parrocchiasarnico.<strong>it</strong> - ora c'è anche l'Oratorio<br />

Finalmente ci siamo! Erano anni che lo web master del s<strong>it</strong>o della Parrocchia, Mario Dometti,<br />

cercava qualcuno che collaborasse alla gestione della sezione web dedicata al nostro Oratorio.<br />

Si è fatto avanti Andrea Bonassi, un ragazzo veramente in gamba che da questo mese<br />

ha cominciato ad aggiornare la pagine realizzate con l'utilizzo della piattaforma Joomla, un<br />

"Open Source" (codice sorgente aperto), accessibile a utenti o ad eventuali altri sviluppatori.<br />

Si accede sempre dal s<strong>it</strong>o ufficiale della parrocchia www.parrocchiasarnico.<strong>it</strong> dove è<br />

presente un link. Se nella Home Page trovate la scr<strong>it</strong>ta "S<strong>it</strong>o in costruzione" potete comunque<br />

navigare lo stesso e perché no, inviare suggerimenti al giovane web master.<br />

C'è anche l'indirizzo e-mail oratorio@parrocchiasarnico.<strong>it</strong> al quale potete scrivere;<br />

saranno Andrea stesso o don Loris che vi risponderanno.<br />

Ringraziamo Mauro Cadei di HarnekInfo per la preziosa collaborazione. Buona navigazione.<br />

Il "Centro Culturale Sarnon" dopo la bella esperienza dello scorso anno a Ferrara, organizza<br />

per sabato 13 aprile una g<strong>it</strong>a in autobus Gran Turismo a Torino.<br />

Il programma prevede:<br />

Partenza ore 6.45 dal piazzale delle Poste.<br />

Arrivo alla "Sacra di San Michele" e vis<strong>it</strong>a al meraviglioso complesso arch<strong>it</strong>ettonico, monumento<br />

simbolo della regione Piemonte, collocato sul monte Pirchiriano .<br />

Ore 12.30 pranzo presso un ristorante a Torino (a scelta si può optare per il pranzo al sacco).<br />

Pomeriggio dedicato alla vis<strong>it</strong>a con guida al centro storico della c<strong>it</strong>tà.<br />

Le iscrizioni si riceveranno fino al raggiungimento della capienza massima del pulmann e potranno<br />

essere fatte chiamando i numeri: 328 9099028 o 328 9672395<br />

Feb. 2013 ilPorto - 29


Anna Scarani di Rio Yachts è<br />

“The best Marine Woman of the year year 2012” 2012”<br />

a cura della Rio Yachts<br />

Fra le nov<strong>it</strong>à introdotte quest’anno dal Salone Nautico Internazionale<br />

ce n’è anche una “al femminile”, sicuramente<br />

insol<strong>it</strong>a, promossa dall’Associazione Imprend<strong>it</strong>rici e Donne<br />

Dirigenti d’Azienda (AIDDA) in collaborazione collaborazione con gli<br />

organizzatori della manifestazione.<br />

AIDDA Nazionale, AIDDA Liguria, Fiera di Genova e UCINA<br />

hanno infatti curato la nasc<strong>it</strong>a del premio “The Best Marine Woman<br />

of the Year”, per valorizzare il ruolo essenziale ricoperto<br />

dalle donne che lavorano nella nautica e nell’indotto, un settore<br />

in passato prevalentemente maschile ma che ha visto<br />

progressivamente un sensibile aumento di figure femminili, specie<br />

ai posti di vertice.<br />

Il com<strong>it</strong>ato scientifico ha valutato i profili delle candidate al premio<br />

per l’anno 2012 e ha deliberato di conferire il riconoscimento<br />

“BMWY 2012” a Anna Ziliani Scarani di Rio Yachts, con<br />

la seguente motivazione: “Anna Ziliani Scarani da cinquant’anni<br />

lavora con le barche. Lo fa con la sua famiglia, con<br />

30 - ilPorto Feb. 2013<br />

grande passione, investendo in tecnologia, innovazione e senza<br />

perdere di vista l’eleganza del prodotto.<br />

Un’imprend<strong>it</strong>rice che ha saputo diffondere l'amore per il mare<br />

e lo stile <strong>it</strong>aliano, permettendo alle sue imbarcazioni di essere<br />

ammirate da neof<strong>it</strong>i e apprezzate da veri intend<strong>it</strong>ori. Oggi Anna<br />

Scarani continua a dedicare la sua v<strong>it</strong>a a chi preferisce il mare e<br />

la nautica d’altura. Rio Yachts, storico cantiere nautico con sede<br />

a Chiuduno nel bergamasco, con la collaborazione di Anna Scarani<br />

“Naviga Alto”. E’ questo il nuovo slogan dell’azienda che negli<br />

ultimi anni è passata dal prodotto di largo consumo al luxury”.<br />

Quella di Anna Scarani è una figura davvero singolare di donna,<br />

imprend<strong>it</strong>rice, moglie e madre che nel corso di una lunga<br />

carriera nel cantiere bergamasco (Lago d’Iseo) è passata dall’insegnamento<br />

nelle scuole al marketing e alla comunicazione per<br />

il cantiere (è stata tra l’altro fra le prime socie della Ferpi, la<br />

federazione che raggruppa i professionisti delle relazioni pubbliche)<br />

fino alle risorse umane. Attenzione all’ambiente - anche<br />

in periodi in cui l’argomento non era considerato rilevante -,<br />

innovazione e valorizzazione dei giovani sono state le direttrici<br />

nella sua carriera di manager.<br />

Membri del com<strong>it</strong>ato del premio BMWY sono: il presidente<br />

nazionale AIDDA Franca Audisio, il presidente della Fiera di Genova<br />

Sara Armella, il presidente di AIDDA Liguria Laura Baldi, il<br />

direttore generale di UCINA Marina Stella, il direttore dell’Accademia<br />

<strong>it</strong>aliana della Marina Mercantile Daniela Fara, il direttore<br />

amministrativo del Registro Italiano Navale Daniela Cibrario,<br />

il direttore della Banca d’Italia di Genova Letizia Radoni, l’AD e<br />

Partner San Giorgio Shipping Services Fulvia Linari e Carla Gar- Gar- Gar<br />

dino, Cavaliere del Lavoro, già presidente di delegazione AID-<br />

DA Liguria e vicepresidente nazionale tesoriera, nonché AD di<br />

SLAM (abbigliamento nautico e sportivo).<br />

Il premio si rivolge a quel mondo di cantieri e di agenzie mar<strong>it</strong>time,<br />

di porti turistici, di fiere nautiche, di ref<strong>it</strong>ting e servizi a<br />

terra, di turismo e aree marine protette, di abbigliamento e di<br />

broker & charter - rappresentato in maniera pressoché completa<br />

al Salone Nautico Internazionale - , che grazie all’impronta<br />

femminile stanno attraversando la crisi guardando al futuro con<br />

uno spir<strong>it</strong>o imprend<strong>it</strong>oriale capace di coniugare business e sensibil<strong>it</strong>à<br />

ambientale e di cogliere le opportun<strong>it</strong>à che l’inserimento<br />

di elementi innovativi possono apportare.<br />

La cerimonia di premiazione di Anna Ziliani Scarani ha avuto<br />

luogo martedì 9 ottobre alle ore 17.00 nella lounge Carige del<br />

padiglione B. A condurre è stata Marta Gasparini, caporedattore<br />

di Vela e Motore. Osp<strong>it</strong>e d’onore la psicoterapeuta Gianna<br />

Schelotto.


Oggi ci vuole<br />

un'intelligenza turbo<br />

Ma… rimpiango i libri e la vecchia mat<strong>it</strong>a.<br />

Oggi un ragazzo fa quattro cose insieme:<br />

1) sta su Facebook, 2) lancia un Tweet, 3) manda sms, 4) guarda la tv.<br />

Queste pluriattiv<strong>it</strong>à richiedono rapid<strong>it</strong>à, reattiv<strong>it</strong>à e intuizione:<br />

tre forme di intelligenza “turbo".<br />

C’è poi l’intelligenza “Diesel” (non è meno utile): si allena sui libri (è bello e<br />

utile). Un libro dà respiro mentale.<br />

Gli adulti “stagionati” come me, hanno l’ab<strong>it</strong>udine alla lettura lunga (imparata a<br />

C O M U N I T À<br />

a cura di Alessandro Arcangeli<br />

scuola o in famiglia). Noi poi usiamo ancora la vecchia<br />

mat<strong>it</strong>a che è sopravvissuta all’era dig<strong>it</strong>ale.<br />

Sono affezionato alla vecchia mat<strong>it</strong>a di legno e graf<strong>it</strong>e<br />

(prima rotonda poi esagonale).<br />

Nei secoli ha cambiato forme, arricch<strong>it</strong>o la sua gamma,<br />

è diventata sofisticata e di lusso, incorporato gomma e<br />

temperino, ma…se piace ancora lo si deve alla sua semplic<strong>it</strong>à.<br />

I miei nipotini sono affascinati dalla rapid<strong>it</strong>à con<br />

cui se ne acquisisce il modo d’uso.<br />

È rimasta lo strumento più accessibile che c’è.<br />

È un prodotto che non erode risorse ed è totalmente<br />

“Green”.<br />

Conservo ancora il gusto della bella scr<strong>it</strong>tura e rimpiango<br />

la mat<strong>it</strong>a vera, con il fusto di legno, il profumo della<br />

graf<strong>it</strong>e, il tratto prima secco e fine della punta appena<br />

fatta col temperino, poi sfumato con l’andare dell’uso<br />

e il segno che scompare con un colpo di gomma nel<br />

cancellare l’errore.<br />

Chè bèl!! Sono contento di non aver ancora abdicato<br />

alla dig<strong>it</strong>azione.<br />

"Quando ho avuto in mano il testo, non mi aspettavo nulla di simile"<br />

"Gli autori gareggiavano in bravura. Alcuni sono veri e propri stilisti"<br />

"Alla sorpresa della bella scr<strong>it</strong>tura, si aggiunge quella della profond<strong>it</strong>à.<br />

Valerio Evangelisti<br />

Presenta l'evento, organizzato dalla Bilioteca Comunale,<br />

Paolo Aresi - scr<strong>it</strong>tore e giornalista de l'"Eco di Bergamo"<br />

Feb. 2013 ilPorto - 31


A S S O C I A Z I O N I<br />

a cura di Vincenzo Sciacca<br />

32 - ilPorto Feb. 2013<br />

Canto di Natale<br />

Pienone di pubblico al Cinema Junior per la prima del musical tratto dal capolavoro di Dickens<br />

Nella foto il Cast<br />

della Bottega<br />

dei Sogni<br />

Al centro<br />

le registe<br />

Pasquina Rinaldi<br />

e Sonia Mancuso<br />

Foto San Marco<br />

Vi ricordate di Magr<strong>it</strong>te e della pipa che non era<br />

una pipa? Bene, quest’articolo non è un articolo,<br />

ma un piccolo atto di grat<strong>it</strong>udine, uno<br />

scappellamento con svolazzo ed inchino alla<br />

volta delle registe, degli attori e dei tecnici che, sabato<br />

12 gennaio, hanno messo in scena sul palcoscenico<br />

del Cinema Junior una versione fumigante e baluginante<br />

della lacerata misantropia di Scrooge. Uno spettacolo<br />

bello “a prescindere”, avrebbe detto Totò; bello cioè<br />

non soltanto perché sul palcoscenico era possibile riconoscere<br />

amici e parenti, il che edulcora "natural<strong>it</strong>er" ogni<br />

giudizio (“cuore di mamma”, “cuore di zio”, “hai visto<br />

com’era bellino il figlio della Ada”?) ma oggettivamente<br />

bello, come tutto quello che la “Bottega dei sogni” ha<br />

realizzato negli ultimi anni. Se poi si pensa che le registe,<br />

Pasquina Rinaldi e Sonia Mancuso, hanno messo su lo<br />

spettacolo in soli due mesi, il tutto acquista una sembianza<br />

quasi miracolosa. «Un lavoro durissimo - mi dice<br />

Pasquina a sipario calato – che ci ha impegnati per tutte le<br />

vacanze natalizie. Ma sono molto soddisfatta del risultato».<br />

E a giudicare dagli applausi, soddisfatto era anche il pubblico<br />

che gremiva la sala e che ha, tra le altre cose, anche<br />

molto apprezzato il cast di età mista: adulti, ragazzi e<br />

bambini. Un’occasione per stringere davvero la comu-<br />

n<strong>it</strong>à in una grande festa natalizia. «Dal momento che non<br />

ho mai- continua ancora Pasquina - la possibil<strong>it</strong>à di ringraziare<br />

come dovuto tutti quelli che hanno contribu<strong>it</strong>o allo<br />

spettacolo, vorrei ricordarli adesso». Io mi acciglio un po’,<br />

perché comprendo che sta per partire un elenco non<br />

compatibile con le dimensioni di un articolo, ma provateci<br />

voi a fermare la regista: «Un ringraziamento di cuore<br />

ad Alex Tallarini per le coreografie, al dott. Scaburri per<br />

aver realizzato le fotografie del Backstage, a Irene Guerrieri<br />

che ha disegnato i costumi, ai collaboratori di Gianni Loda<br />

per il trucco e il parrucco, al prof. Raffaele Rizzardi che ha<br />

presentato la serata. E poi devo sottolineare il prezioso contributo<br />

dei tecnici: Marco Ranica (luci), Francesco Invernici<br />

(audio) e Marco Inselvini (laser designer)».<br />

Il racconto di Dickens, da cui lo spettacolo è tratto, è<br />

celeberrimo, un vero archetipo narrativo che vanta innumerevoli<br />

versioni teatrali e cinematografiche. Il passare<br />

degli anni non ne fa scemare il fascino, anche perché<br />

la storia e la cronaca si incaricano di renderlo sempre<br />

attuale. Scrooge è un “rustego”, avrebbe detto Goldoni<br />

nel suo folgorante dialetto veneziano, che deride lo spir<strong>it</strong>o<br />

natalizio, appollaiato sui suoi privilegi e totalmente<br />

insensibile ai mali del mondo. Nella versione originale,<br />

questo arcigno avvoltoio si spinge fino a prendersela


con Dio perché il riposo domenicale intralcia il commercio, e dunque<br />

il fluire di denaro nelle sue tasche. In Scrooge è lapidariamente<br />

rappresentata la borghesia mercantile, quella di ieri e quella di oggi,<br />

che fa del prof<strong>it</strong>to un’etica assoluta, quasi ascetica, al cui cospetto<br />

il resto del mondo evapora. Ma nella glaciale coscienza del nostro<br />

acido vecchiaccio si apre improvvisamente una falla, affiora la percezione<br />

che la v<strong>it</strong>a interamente ded<strong>it</strong>a al prof<strong>it</strong>to potrebbe essere<br />

priva di senso e si innesca un cambiamento pos<strong>it</strong>ivo. Che perso-<br />

naggio! L’attenta rec<strong>it</strong>azione di Mauro Pagani gli rende giustizia e ne<br />

attualizza il messaggio, anche in virtù di qualche dettaglio inatteso e<br />

del tutto casuale: ad un certo punto Scrooge-Pagani si spoglia per<br />

consegnarsi ad un sonno rancoroso; i suoi pantaloni, un paio di jeans<br />

neri – ecco il dettaglio casuale -, improvvisamente contrastano senza<br />

stridere con la scenografia e i costumi d’epoca. E ci avvertono:<br />

Scrooge non è una scolor<strong>it</strong>a figura d’epoca, non è un mostro del<br />

passato; è annidato anche nella contemporane<strong>it</strong>à, nell’ostinazione<br />

con cui badiamo gelidamente agli “affari nostri” mentre la sofferenza<br />

dilania il mondo. E chissà se anche nella nostra coscienza di uomini<br />

contemporanei si aprirà una breccia, se un fantasma spingerà anche<br />

noi a dire: “Ma che diavolo sto facendo?”.<br />

“Fare” un musical è di per sé, a giudicare almeno da quello che mi<br />

dicono gli attori e le due registe alla fine della rappresentazione, un<br />

antidoto al rutilante nulla che a volte ci assorbe. Gaia Cerqui (una<br />

delle tre nobildonne) sembra aver trovato addir<strong>it</strong>tura una vocazione:<br />

«Penso che senza la “Bottega dei Sogni” non mi sarei accorta così<br />

presto della mia passione per il teatro. Il musical di quest’ anno non ha<br />

fatto altro che rafforzare la mia vocazione. I momenti più belli di tutta<br />

l’esperienza, a parte l’adrenalina della prima, sono stati le prove, le risate<br />

con gli amici e con i collaboratori. Il Cinema Junior per me è una seconda<br />

casa: una semplice iniziativa teatrale è diventata una famiglia». Ed<br />

ecco il versatile Robert Vintila, che ha interpretato tre ruoli (Fred,<br />

il nipote di Scrooge, Jacob Marley e Joe, il rigattiere): «Rec<strong>it</strong>are sta<br />

diventando per me una passione sempre più viva. Vedere il "tutto esaur<strong>it</strong>o"<br />

mi ha fatto pensare che la nostra fatica è stata ripagata. Il percorso<br />

non è stato facile, le prove a volte hanno rubato tutto il mio tempo libero,<br />

ma non me ne pento neanche un po', anzi penso che non potevo trovare<br />

un modo migliore per passare questo tempo! Quando sei molto giovane<br />

pensi sopratutto a divertirti, beh io il mio modo per divertirmi l' ho già<br />

trovato, mi fa stare bene, sono contento e credo che la soddisfazione<br />

che leggo sul viso delle persone che mi hanno accompagnato in questo<br />

percorso valga più di qualsiasi altra cosa». Intravedo Marco Inselvini<br />

(laser designer), che in uno spettacolo tecnologico come questo ha<br />

avuto un ruolo non secondario, ed anche dalle sue parole traspare<br />

una palpabile soddisfazione: «La messa in scena di “Canto di Natale”<br />

è stata complessa. Avevamo poco tempo per prepararci e fare in modo<br />

che tutto funzionasse al meglio». Ed ecco Sonia Mancuso (co-regista):<br />

«Se mi fermo a pensare all'elemento trainante che caratterizza l'attiv<strong>it</strong>à<br />

della “Bottega dei sogni”, penso inequivocabilmente all' entusiasmo che<br />

coinvolge tutti i partecipanti. Un’ euforia che a volte può diventare anche<br />

un confronto più "acceso"; questo è accaduto soprattutto nell'ultimo periodo,<br />

dopo nottate estenuanti passate a provare e riprovare determinate<br />

scene, e comunque ci ha permesso di migliorare la qual<strong>it</strong>à delle nostre<br />

rappresentazioni. La cosa che ci fa andare avanti, nonostante le difficoltà<br />

che incontriamo, è il riscontro altrettanto entusiasta che la comun<strong>it</strong>à sarnicense<br />

ci riserva tutte le volte che mettiamo in scena i nostri spettacoli.<br />

Credo che questo accada perché nel nostro lavoro è stato riconosciuto il<br />

valore del fare e del mettersi in gioco con serietà. La matur<strong>it</strong>à è la serietà<br />

che mettono i bambini quando giocano, diceva Nietzsche. E noi abbiamo<br />

giocato seriamente». E dopo Nietzsche, cos’altro aggiungere?<br />

Gli interpreti: Pagani Mauro (Ebenezer Scrooge), Laura Locatelli<br />

(Fantasma del Natale passato), Chiara Radici (Fantasma del Natale<br />

presente), Edison Kreshpa (Fantasma del Natale futuro, Dick,<br />

collega di lavoro di Scrooge), Robert Vintila (Fred, nipote di Scrooge,<br />

Jacob Marley ed anche Joe, il rigattiere), Marco Vaccarico (Bob<br />

Chrach<strong>it</strong>, Scrooge giovane), Chiara Venni (Mary, moglie di Bob),<br />

Nina Malara (Belinda Chrach<strong>it</strong>, figlia di Bob), Chiara Girelli (Marta<br />

Chratch<strong>it</strong>, figlia di Bob), Andrea Besenzoni ( Tiny Tim, figlio di Bob<br />

e Scrooge bambino), Laura Zerbini ( Mrs Brown, Isabel, fidanzata<br />

di Scrooge e anche il bottegaio), Marina Girelli (Meg, moglie di<br />

Fred), Cristina M<strong>it</strong>ran (Fanny, sorella di Scrooge), Gaia Cerqui, Mara<br />

Locatelli, Iris Kreshpa (nobildonne), Walter Giudici (Signor Fezziwig,<br />

datore di lavoro di Scrooge giovane), Carla Bonardi (domestica),<br />

Isaura Anselmi (lavandaia), Elena Tagliente (fattorino), Elena Beltrami<br />

(mercante), Martina Perani (ragazzina). Corpo di ballo: Sara Bolandrina,<br />

Alice Martinelli, Giulia Hu, Elena Mirabile, Suele Besenzoni,<br />

Elena Izzo, Maria Teresa Pievani, Greta Piccioli Cappelli.<br />

Feb. 2013 ilPorto - 33


a cura del Collegio Docenti<br />

Scuola dell'infanzia<br />

Alla faccia della crisi ...Le maestre si mettono in gioco!<br />

Eccoci qui, giunti a metà dell’audace percorso che la Scuola<br />

dell’Infanzia ha deciso di portare avanti quest’anno!<br />

Come già annunciato, due sono gli obiettivi che hanno<br />

guidato il Collegio Docenti nell’affrontare l’anno scolastico<br />

2012-2013: l’attenzione ai bisogni dei più piccoli, con un percorso<br />

modellabile nel tempo e maggiormente attento alle loro<br />

risposte e un progetto didattico a costo zero.<br />

I bambini, entusiasti delle loro continue scoperte, mandano<br />

quotidianamente segnali pos<strong>it</strong>ivi alle insegnanti le quali progettano<br />

di giorno in giorno attiv<strong>it</strong>à, giochi e laboratori atti a soddisfare<br />

la loro immensa sete di conoscenza che spazia nelle tematiche<br />

più varie.<br />

I gen<strong>it</strong>ori, molto più coinvolti e partecipi, sono diventati parte<br />

integrante della progettazione e della v<strong>it</strong>a scolastica dei loro<br />

bambini.<br />

Le insegnanti hanno certato di rinforzare maggiormente il rapporto<br />

scuola-famiglia attraverso “comp<strong>it</strong>i a casa con mamma e papà”,<br />

che hanno reso i bambini sempre più fieri degli elaborati realizzati<br />

nel loro ambiente familiare.<br />

In tutto questo tempo il Collegio Docenti ha inoltre studiato<br />

34 - ilPorto Feb. 2013<br />

strategie e percorsi per cercare di dare la possibil<strong>it</strong>à ai bambini<br />

di vivere il maggior numero di esperienze possibili e a costo<br />

zero: per questo è nato “IL VENERDÌ FUORI TUTTI” che permette<br />

loro di vivere momenti comun<strong>it</strong>ari, nonostante la suddivisione<br />

in classi, di partecipare ad attiv<strong>it</strong>à speciali, particolarmente<br />

stimolanti e allettanti e soprattutto di divertirsi.<br />

Ogni venerdì del mese è dedicato ad una diversa tematica ma,<br />

uno in particolare, li coinvolge.<br />

In questa giornata il salone della Scuola dell’Infanzia, con l’ausilio<br />

di musiche, immagini e scenografie “fai da te”, si trasforma in un<br />

teatro. Ma chi sono gli attori che danno v<strong>it</strong>a alle rappresentazioni?<br />

Ebbene si, sono proprio loro, le maestre!<br />

I bambini, fatti accomodare dal personale del “teatro” che li accoglie,<br />

si siedono nella grande platea e, con canti e balli, attendono<br />

l’arrivo delle loro maestre le quali ogni volta, con trucchi<br />

e costumi creati con tanta fantasia, si trasformano in personaggi<br />

usc<strong>it</strong>i direttamente dalle favole più belle.<br />

Venerdì 1 febbraio, l’asilo si è trasformato in un circo un po’<br />

pazzerello e le maestre nei suoi artisti che hanno coinvolto i<br />

bambini con magie, giochi, esibizioni e scherzi introdotti da un


simpatico presentatore accompagnato da un piccolo amico, un<br />

simpatico uccellino e da una coloratissima tromba.<br />

Per primo il domatore ha catturato la loro attenzione ammaestrando<br />

i suoi strani leoni, la donna cannone ha incurios<strong>it</strong>o i<br />

bambini per le sue generose dimensioni, l’equilibrista li ha coinvolti<br />

con le sue acrobazie, il giocoliere, arrivato da Pechino, ha<br />

fatto volteggiare nell’aria i suoi attrezzi.<br />

Le piccole grandi magie del prestigiatore hanno lasciato a bocca<br />

aperta tutti gli spettatori, per non parlare dell’uomo più forte<br />

del mondo, in grado di sollevare piume e coriandoli ed infine il<br />

Dopo il successo delle nostre g<strong>it</strong>e a S. Mor<strong>it</strong>z<br />

col trenino del Bernina, ecco a voi la nov<strong>it</strong>à di<br />

quest'anno... il "Trenino delle Cento Valli"!<br />

Domenica 14 aprile, bus da Sarnico, trenino da Domodossola<br />

a Locarno in vetture panoramiche, accompagnatore<br />

e assicurazione, quota adulto 50 €, quota<br />

bambino 40 €.<br />

Possibil<strong>it</strong>à di pranzo in ristorante tipico, in questo caso<br />

quota adulto 80 € , quota bambino 70 €.<br />

pagliaccio, dispettoso e un po’ tonto che ha coinvolto i bambini<br />

con scherzi divertenti.<br />

Il tutto è terminato con un momento musicale in cui attori e<br />

spettatori hanno cantato e ballato tutti insieme per concludere<br />

al meglio una splendida mattinata.<br />

È questa l’atmosfera che tutti i giorni coinvolge bambini e insegnanti;<br />

è il desiderio di mettersi in gioco, creare, stimolare e<br />

crescere insieme che permette alla Scuola dell’Infanzia di vivere<br />

serenamente anche questo difficile momento di crisi che sta<br />

coinvolgendo tutti.<br />

Un'idea per una g<strong>it</strong>a in famiglia<br />

a cura di Controvento Viaggi<br />

Per Informazioni ed iscrizioni telefonare al numero<br />

035- 913645<br />

Una caratteristica ferrovia a scartamento ridotto attiva<br />

dal 1923 che svolge servizio tra Domodossola e Locarno.<br />

Un percorso che si snoda attraverso la Valle Vigezzo, in<br />

Italia, e le Centovalli, nel Canton Ticino, in un terr<strong>it</strong>orio di<br />

altissimo valore ambientale e paesaggistico. Ideale per<br />

una g<strong>it</strong>a con la famiglia<br />

Feb. 2013 ilPorto - 35


FOTO STORICHE<br />

a cura della Redazione<br />

I 65 anni delle classe 1947<br />

Può cap<strong>it</strong>are a tutti, al giro di boa dei 65<br />

anni, di svegliarsi e guardandosi allo specchio<br />

un po' più attentamente, osservare<br />

il proprio volto colp<strong>it</strong>o da un improvviso decadimento.<br />

Palpebre cadenti, rughe accentuate,<br />

pelle senza tono e borse sotto gli occhi.<br />

Ed in quel momento ci si scopre invecchiati.<br />

Lo specchio non fa che riflettere l'inesorabile<br />

trascorrere del tempo. Che fare allora?<br />

Accettarsi ed ingoiare l'amara pillola oppure<br />

sottoporsi ad un trattamento estetico che ridoni<br />

col bisturi la giovinezza perduta? Acquistare<br />

creme antirughe e rassodanti? Affidarsi<br />

alle cure di una “beauty farm”? Sicuramente<br />

non lamentarsi, deprimersi e piangersi addosso.<br />

Per migliorarsi esiste il “trattamento”<br />

efficace e alla portata di tutti utilizzato dai coscr<strong>it</strong>ti<br />

del 1947. In occasione del 65° hanno<br />

inviato al “Porto” la foto di trent'anni fa. Ah!<br />

dimenticavo: costa poco, solo una …piccola<br />

offerta per la chiesa alla prima occasione!<br />

36 - ilPorto Feb. 2013<br />

Come eravamo<br />

In alto da sinistra: Bezzi, Giuseppe Algisi, Giuliano Grassi, Walter Arcangeli, Paolo Guerini,<br />

Gabriella e Iginio Tartaglino. Fila centrale: Graziano Schiaretti, Prospero Cancelli, Gian<br />

Franco Scarpellini, Luigi Guerini, Sergio Baldelli, Teresina Morandi, Walter Picco, Guizzetti,<br />

Picco, Maria Tiraboschi, sconosciuto, Maria Pompiglio, Buelli, Maria Marchetti, sconosciuta,<br />

Riccarda Busi, Luciano Cattaneo e Oriella Cattaneo. In ginocchio: Isaia Dossi, Pierino<br />

Zucchetti, Gabriella Lorenzi, Ida Mazza, Silvana Facchinetti, Cornelia Boffelli e Mariella Rossi.<br />

Civis<br />

Calcio anno 1957<br />

U na<br />

fotografia scattata nel<br />

m<strong>it</strong>ico campo vicino al<br />

“Cantiere”, sede anche dei<br />

"bagn dè sul dèla Nuscia”.<br />

Alcuni di loro non ci sono più, ma<br />

sono ugualmente presenti pure<br />

loro. Sono presenti nei ricordi<br />

che ognuno dei famigliari o delle<br />

persone che hanno avuto il privilegio<br />

di conoscerli e che con loro<br />

hanno condiviso il cammino, conserva<br />

e custodisce gelosamente<br />

dentro di sé.<br />

In alto da sinistra: Franco Duci,<br />

Umberto Consonni, Angelo Parigi,<br />

Mario Consonni, Federico<br />

Bravi, Sigi Arcangeli. In basso:<br />

Aldo Scattini, Ermanno Fenaroli,<br />

Luigi Vigani, Marcello Guerini e<br />

Franco Passoni.


Festa Missionaria<br />

Un gruppo di donne circondano Mons. Pietro Bonassi e un Monsignore Missionario.<br />

In alto da sinistra: Piermaria Capelli, Anna Facchinetti, Mariarosa Neè, Rosa Varinelli,<br />

Maria Foresti, e Giusi Giupponi. Fila in mezzo: Emilia Guerini, Ilda Pagnoni, Olga Duci,<br />

Claudia Belussi, Irene Pallavicino, Teresina Bonardi, Edda Patelli, Maria Buelli (suora),<br />

Sconosciuta, Emilia Paris, Rina Volpi, Elvira Alebardi, R<strong>it</strong>a Fenaroli e Dorina Mutti.<br />

Ultima fila: Augusta Giupponi (suor Giovanna) Missionario, Mons. Pietro Bonassi,<br />

Gheri Bortolotti, Dina Manfredi e Dorina Cappelletti.<br />

La semplic<strong>it</strong>à nel cuore<br />

A ll’alba<br />

degli anni ’50 in Italia non c'era la<br />

crisi, si viveva il boom economico e l’entusiasmo<br />

della ricostruzione. Una bellissima<br />

foto datata 6 novembre 1955 che r<strong>it</strong>rae queste<br />

belle signorine, espressione di un'eleganza pul<strong>it</strong>a,<br />

con i capelli corti e ondulati tipici di quei "meravigliosi<br />

anni".<br />

Da sinistra in alto: Piermaria Capelli, Teresina Bonardi,<br />

Laura Belotti, Teresina Dossi. Fila centrale:<br />

Silvana Algisi, Rosa Cressi, Dorina Mutti, Flora Belussi<br />

e Lena Polini. In ginocchio: Edda Patelli, Virginia<br />

Belussi, Cecilia Cantamessi (nipote di don<br />

Bonassi) e Severina Dossi.<br />

I Cugini Bonardi e Paris<br />

D on<br />

San Mauro 1962<br />

Ragazze sarnicesi il 15 gennaio 1962. Da sinistra: Cecilia<br />

Belometti, Maria Zucchetti, Emilia Bena e Liliana<br />

Zucchetti. Un bellissimo pensiero di Mario Polini, per<br />

la sua mamma Maria.<br />

John (al secolo don Giovanni Ferraroli parroco di Sarnico dal<br />

1968 al 1999) con i cugini Bonardi e Paris al termine della cerimonia<br />

della Santa Cresima di uno di loro.<br />

Nella foto in alto don Giovanni e poi i tre di sinstra: Ornella, Mariella e Luca<br />

Bonardi. I tre di destra: Beniamino, Ester e Gianbattista Paris<br />

Grazie a chi ci ha dato la fotografia; la pubblichiamo volentieri perché ci da<br />

modo di ricordare anche il sorriso aperto, leale ed amorevole di don John.<br />

Feb. 2013 ilPorto - 37


A S S O C I A Z I O N I<br />

a cura del presidente V<strong>it</strong>torio Marconi<br />

Nella foto in alto<br />

una panoramica<br />

dei premiati<br />

In basso:<br />

da sinistra il<br />

Sindaco di<br />

Villongo<br />

Mariella O ri<br />

Belometti,<br />

Fausto Ghidoni<br />

premiato con<br />

medaglia oro e<br />

diamante,<br />

il presidente<br />

Marconi,<br />

il sindaco di<br />

Sarnico Franco<br />

Dometti<br />

e il vice sindaco<br />

di Iseo e Clusane<br />

38 - ilPorto Feb. 2013<br />

Assemblea annuale elettiva<br />

Domenica 17 febbraio, presso l’Aud<strong>it</strong>orium<br />

Comunale si è tenuta l’assemblea<br />

annuale dell’Associazione.<br />

Dopo la presentazione delle relazioni<br />

morale, san<strong>it</strong>aria e finanziaria, che hanno evidenziato<br />

il costante aumento delle donazioni<br />

annuali (passate in pochi anni da 400 ad oltre<br />

1.100) con un continuo incremento di giovani<br />

dai venti ai trent’anni, si è proceduto alle<br />

premiazioni dei donatori. Numerosi i presenti<br />

(oltre un centinaio) e numerosi i premi distribu<strong>it</strong>i<br />

ai donatori che hanno raggiunto il previsto<br />

traguardo di donazioni, tra cui spiccano<br />

una medaglia d’oro con diamante (120 donazioni),<br />

3 oro con smeraldo (100 donazioni), 7<br />

oro con rubino (75 donazioni) e 5 d’oro (50<br />

donazioni). Tutti i premi sono stati consegnati<br />

ai donatori dalle autor<strong>it</strong>à presenti: per SARNI-<br />

CO il sindaco Franco Dometti e la vice Romy<br />

Gusmini, per VILLONGO il sindaco Mariella<br />

Ori Belometti e per ISEO e CLUSANE l'assessore<br />

delegato dal Sindaco.<br />

Infine si sono tenute le votazioni per eleggere<br />

i 13 nuovi Consiglieri che resteranno in carica<br />

per il quadriennio 2013/2016.<br />

Ed ecco l’elenco degli eletti:<br />

- MARCONI VITTORIO<br />

- FALCONI SERAFINO<br />

- BELUSSI ARTEMISIO<br />

- PARIS DR. GIOVANNI<br />

- MORA LEANDRO<br />

- DOMETTI MARIO<br />

- IZZO MARCELLO<br />

- DANESI NATALIE<br />

- GRENA VALENTINA<br />

- PARIS NICOLA<br />

- BESENZONI BARBARA<br />

- MARCHETTI DELIA<br />

- PAUZZI DANIELE


Ricordiamo a tutti i Soci Effettivi<br />

e Simpatizzanti che il 31 dicembre<br />

è scaduto il tesseramento<br />

2012.<br />

Preghiamo pertanto chi non avesse ancora<br />

provveduto al rinnovo di venirci<br />

a trovare nella Sede di via Cortivo 36;<br />

sarà una buona occasione per scambiarci<br />

idee e opinioni sempre da noi<br />

ben accette.<br />

Ricordiamo inoltre che presso la Sede<br />

è anche disponibile, per chi non l’avesse<br />

ancora ricevuto, il programma completo<br />

delle g<strong>it</strong>e, vacanze e attiv<strong>it</strong>à 2013.<br />

Nel mese di dicembre si è svolta, come<br />

consuetudine, la bella Festa di S. Barbara<br />

che ha visto anche in questa occasione<br />

una nutr<strong>it</strong>a partecipazione di<br />

Soci e Simpatizzanti, amici e famigliari.<br />

Dopo pranzo il Presidente con una<br />

breve relazione ha illustrato l’attiv<strong>it</strong>à<br />

dell’Associazione svolta nel 2012 ed il<br />

programma 2013. Di segu<strong>it</strong>o sono stati<br />

premiati, alla presenza del Delegato<br />

Regionale Cap<strong>it</strong>ano di L.C. Alberto<br />

Lazzari, quattro Soci Benemer<strong>it</strong>i che si<br />

sono particolarmente distinti nell’anno<br />

2012 per essersi prodigati con genero-<br />

Associazione Marinai<br />

Nella foto da sinistra<br />

i soci<br />

benemer<strong>it</strong>i:<br />

Paolo Rolli<br />

Bruno Falconi<br />

Gian Luigi Galizzi e<br />

Stefano<br />

Sirimbelli<br />

A S S O C I A Z I O N I<br />

a cura di Adriano Paltenghi<br />

Festa di Santa Barbara. Premiati i benemer<strong>it</strong>i<br />

s<strong>it</strong>à, disponibil<strong>it</strong>à ed attaccamento in favore del Gruppo<br />

(vedi foto).<br />

La festa è poi prosegu<strong>it</strong>a fino a tarda ora accompagnata da<br />

ottima musica ballabile.<br />

Feb. 2013 ilPorto - 39


C O M U N I T À<br />

a cura di Francesco Apuzzo<br />

I<br />

ragazzi delle Secondarie di Primo Grado Donadoni di Sarnico,<br />

nell’amb<strong>it</strong>o di un progetto che vuole stimolare la loro creativ<strong>it</strong>à,<br />

capac<strong>it</strong>à di auto-programmazione ed interazione con il Terr<strong>it</strong>orio,<br />

offriranno alla nostra Comun<strong>it</strong>à due spettacoli, a cui tutti siamo<br />

inv<strong>it</strong>ati. È il DONADONI’S SHOW, giunto alla terza edizione, che<br />

coinvolgerà gli studenti il 30 Aprile ed il 9 Giugno in due performance<br />

che loro hanno creato e realizzato in sostanziale autogestione<br />

con il contributo dei Docenti. È un’esperienza le cui final<strong>it</strong>à<br />

educative sono evidenti, perché intende incentivare nei ragazzi, tra<br />

le altre, la propensione al lavoro di gruppo, la cresc<strong>it</strong>a dell’autostima<br />

e dell’accettazione di sé. Ma i ragazzi, che saranno con il loro<br />

entusiasmo protagonisti di questi eventi, li propongono anche per<br />

portare la Scuola nella Comun<strong>it</strong>à e rendersi latori di una richiesta di<br />

solidarietà per supportare i progetti Educativi elaborati dall’Ist<strong>it</strong>uto.<br />

Li vedremo nelle vie di Sarnico, con l’autorizzazione della Scuola<br />

e mun<strong>it</strong>i di lettera di presentazione, a pubblicizzare il loro Show,<br />

inv<strong>it</strong>andoci ad assistervi e chiedendo una contribuzione per le spese<br />

di produzione degli eventi e per arricchire l’offerta formativa della<br />

Scuola. L’approntamento di laboratori linguistici, l’integrazione di<br />

computer e LIM (Lavagne Interattive Multimediali) e la partecipazione<br />

al progetto Trin<strong>it</strong>y e Kangouru, per un migliore apprendimento<br />

dell’Inglese e della Matematica, sono solo alcuni dei programmi che<br />

l’Ist<strong>it</strong>uto ha pianificato. Ma per il loro sviluppo è auspicabile se non<br />

essenziale una collettiva e tangibile solidarietà della Comun<strong>it</strong>à, oltre<br />

a quella consueta del nostro Comune. Riconoscendo il dir<strong>it</strong>to allo<br />

40 - ilPorto Feb. 2013<br />

L’entusiasmo e la solidarietà<br />

Un aiuto solidale per il futuro dei nostri figli attraverso la compartecipazione ai progetti scolastici<br />

studio, alla conoscenza ed alla cultura come fattore fondamentale<br />

di Abil<strong>it</strong>azione e Inclusione Sociale e riconoscendo che la Scuola in<br />

questo momento non deve essere lasciata sola ma supportata nella<br />

sua azione di formazione, non è forse opportuno che la Comun<strong>it</strong>à<br />

si interroghi sul ruolo di compartecipazione che potrebbe assumere<br />

nei progetti Scolastici? Tutti possiamo contribuire, Gen<strong>it</strong>ori e semplici<br />

C<strong>it</strong>tadini, Esercizi Commerciali ed Aziende, ciascuno secondo le<br />

proprie possibil<strong>it</strong>à e sensibil<strong>it</strong>à. Lo possiamo fare per motivi solidali,<br />

per onore, per senso di appartenenza o del dovere, perché vogliamo<br />

che la Scuola sia ben attrezzata e possa erogare servizi sempre<br />

migliori per garantire i principi di Uguaglianza e Pari Opportun<strong>it</strong>à.<br />

Ciascuno avrà le proprie motivazioni. Stringiamoci insieme ed andiamo<br />

ad incoraggiare i nostri ragazzi al Donadoni Show, offrendo loro<br />

la possibil<strong>it</strong>à di formarsi sempre meglio, per il loro futuro, perché è<br />

giusto così.<br />

UNO SPECIALE RINGRAZIAMENTO<br />

Nel Consiglio di Ist<strong>it</strong>uto dello scorso 8 Febbraio sono state acquis<strong>it</strong>e<br />

a bilancio due erogazioni liberali, a favore delle Scuole Primarie di<br />

Viadanica e Sarnico, donate dalle Aziende AR TEX ed ARGOMM.<br />

Tali somme serviranno a garantire una completa integrazione delle<br />

postazioni informatiche nelle aule dei due Plessi, in vista della completa<br />

de-materializzazione delle procedure prevista dalla “Spending<br />

Review”. Ringraziamo queste Aziende per la sensibil<strong>it</strong>à e fiducia mostrate<br />

verso l’Ist<strong>it</strong>uzione Scolastica ed i bisogni del Terr<strong>it</strong>orio.<br />

Erogazioni Liberali a favore di Enti Scolastici<br />

Lo strumento della liberal<strong>it</strong>à (donazione) a favore degli Enti Scolastici è previsto e regolato dall’ordinamento vigente. Essa deve<br />

essere inderogabilmente effettuata a favore della Scuola tram<strong>it</strong>e versamento postale o bonifico bancario (non in contanti) e rende<br />

beneficiario il donante o di una detrazione di imposta, se persone fisica, o di una deduzione di imposta del 100%, se Impresa.


Habil<strong>it</strong>a rinnova il servizio di<br />

odontoiatria a Sarnico con un<br />

nuovo staff medico d'eccellenza.<br />

Importanti riabil<strong>it</strong>azioni<br />

protesiche e chirurgia all'avanguardia<br />

sono le specializzazioni del rinnovato<br />

servizio operativo all'Ospedale Faccanoni<br />

dal 4 febbraio.<br />

La nuova équipe comprende 5 medici<br />

di alta professional<strong>it</strong>à e comprovata<br />

esperienza (Dott.Marco Lucchini, Dott.<br />

Christian Lavelli, Dott.ssa Brunella Ruzic<br />

e Dott. Federico Zanardi); la nuova impostazione<br />

del servizio di odontoiatria<br />

ha l'obiettivo di dare una risposta seria,<br />

puntuale e competente a tutti i pazienti.<br />

I vantaggi sono molteplici: dalla possibil<strong>it</strong>à<br />

di ottimizzare gli appuntamenti<br />

risparmiando tempo prezioso al conseguente<br />

risparmio economico grazie<br />

alle vantaggiose sinergie gestionali che la<br />

struttura Habil<strong>it</strong>a offre.<br />

Maggiori controlli e maggior qual<strong>it</strong>à e<br />

Odontoiatria: arriva la chirurgia<br />

implantare anche a Sarnico<br />

minori costi, quindi, grazie a prezzi particolarmente<br />

convenienti data la pluriennale<br />

esperienza e organizzazione e<br />

con formule di finanziamento a tasso<br />

zero.<br />

Un altro aspetto peculiare risiede nel<br />

tipo di materiale che viene utilizzato<br />

per le protesi (ceramiche, zirconia) e la<br />

disponibil<strong>it</strong>à e una copertura totale del<br />

servizio, grazie all’orario continuato dalle<br />

8 alle 19, così da garantire al paziente<br />

la presenza costante di un professionista.<br />

Nuove tecniche nella ricostruzione dentaria,<br />

tecnologie sempre più avanzate,<br />

nuovi materiali, una ricerca costante e<br />

le più sofisticate strumentazioni di disinfezione<br />

e sterilizzazione caratterizzano<br />

il servizio odontoiatrico, dove si spazia<br />

dalla semplice ablazione del tartaro alla<br />

chirurgia implantare avanzata.<br />

“Uno dei nostri punti forza – sottolinea<br />

il dr. Federico Zanardi, chirurgo implantologo<br />

- è il lavoro in team: infatti, la<br />

S A N I T À<br />

a cura di Francesca Pesenti<br />

Un servizio erogabile sia in convenzione con il Sistema San<strong>it</strong>ario che privatamente<br />

funzione masticatoria presenta aspetti<br />

troppo complessi per lasciarli nelle mani<br />

di un solo specialista; in odontoiatria l'azione<br />

di squadra diventa assolutamente<br />

indispensabile, non solo per offrire<br />

prestazioni mediche ad alto livello nelle<br />

varie patologie, ma per garantire un<br />

servizio ottimale anche agli interventi di<br />

makeover, cioè di estetica e ricostruzione,<br />

che sono i più delicati.<br />

Negli ultimi anni sempre più persone<br />

stanno ricorrendo all'implantologia a<br />

carico immediato per la sua sicurezza,<br />

rapid<strong>it</strong>à e innovazione.<br />

Essendo una pratica indolore, inoltre,<br />

consente al paziente di liberarsi della<br />

dentiera o risolvere facilmente tutte le<br />

problematiche e i disagi legate ai denti”.<br />

L'implantologia a carico immediato,<br />

tecnica sempre più utilizzata dal nuovo<br />

staff, rappresenta lo stato dell'arte della<br />

moderna odontoiatria chirurgica e<br />

protesica.<br />

Vengono inser<strong>it</strong>e, dopo l'eventuale<br />

estrazione degli elementi dentali compromessi,<br />

6 v<strong>it</strong>i endoossee in t<strong>it</strong>anio e<br />

nelle 24-48 ore successive viene avv<strong>it</strong>ata<br />

una protesi fissa defin<strong>it</strong>iva e bella da<br />

un punto di vista estetico. Il paziente ne<br />

giova perché riacquista la funzione masticatoria<br />

in 2 giorni senza disagi estetici<br />

e funzionali, conservando l'autostima<br />

nelle relazioni sociali che solo un sorriso<br />

sano conferisce.<br />

Il servizio di Odontoiatria presso Habil<strong>it</strong>a<br />

Ospedale di Sarnico è erogabile sia<br />

in convenzione con il Sistema San<strong>it</strong>ario<br />

Nazionale che privatamente.<br />

Per informazioni telefonare al numero<br />

035 3062256.<br />

Feb. 2013 ilPorto - 41


S T O R I A<br />

a cura di Giusi Dossi<br />

Garibaldi raggirato anche in Aspromonte<br />

Quando il grande storico inglese Denis Mack<br />

Sm<strong>it</strong>h nel suo saggio “Garibaldi” scrisse che l’Eroe<br />

dei Due Mondi esibì a Sarnico, nel maggio<br />

1862 ai suoi luogotenenti, un elaborato progetto<br />

per prendere Venezia mediante uno sbarco in Dalmazia<br />

e assicurandoli dell’appoggio governativo in Caso di successo,<br />

non volevo credergli.<br />

Che c'entra Venezia con lo sbarco in Dalmazia, mi ero<br />

detto. Eppure lo Sm<strong>it</strong>h aveva scoperto tra le carte del governo<br />

inglese che in privato il presidente del consiglio Urbano<br />

Rattazzi ammise ad un ministro br<strong>it</strong>annico «...di aver<br />

tentato di spingere i volontari nei Balcani, scoprendo poi che<br />

intendevano muovere su Venezia. Fu una confessione imbarazzante<br />

che lo incriminava». La riunione a cui si fa riferimento<br />

in Sarnico evidentemente è quella del 4 maggio in casa del<br />

sindaco Andrea Parigi. «Fu tempestosa e la maggioranza era<br />

contro di lui»; tra i pochi favorevoli dei suoi luogotenenti vi<br />

era Francesco Nullo che con Garibaldi aveva preparato la<br />

spedizione nei minimi particolari. Gli altri non si fidavano di<br />

Rattazzi e del re.<br />

Ora devo ammettere che Sm<strong>it</strong>h aveva colto nel segno perché<br />

un docente<br />

dell'Univers<strong>it</strong>à di Budapest, Mikolòs Kun, ha scr<strong>it</strong>to che di<br />

questi progetti c'era modo di farsi un'idea perfino attraverso<br />

la stampa russa, come il giornale “Den”. «In quei giorni<br />

- scrive Kun - si delineano già in modo abbastanza preciso i<br />

contorni del tentativo di sbarco di Garibaldi della fine di aprile<br />

o dei primi di maggio del 1862 (cioé gli stessi giorni dei ”Fatti<br />

di Sarnico", ndr). Garibaldi sarebbe sbarcato, a capo di quattro<br />

divisioni volontarie, in Dalmazia, dove avrebbe attaccato i<br />

presìdi austriaci del posto. Successivamente, insieme con un<strong>it</strong>à<br />

serbe e montenegrine, si sarebbe preparato all’assedio alle<br />

fortezze occupate dai turchi. Nicolaj, principe del Montenegro<br />

e Ivan Türr (che aveva rapporti sia col re d'Italia sia con Garibaldi)<br />

- sostiene Kun - si scambiarono anche delle lettere sulla<br />

questione».<br />

Il tentativo non si realizzò, secondo lo storico ungherese,<br />

perché il governo <strong>it</strong>aliano e i circoli del governo greco e<br />

serbo «risultavano troppo deboli e, nei confronti delle<br />

grandi potenze, troppo servili, per avanzare proprie iniziative».<br />

In particolare Napoleone III, così come Alessandro II<br />

«...non vollero nemmeno pensare al mutamento di carattere<br />

garibaldino dell'equilibrio balcanico».<br />

Abbandonata quindi l'ipotesi di uno sbarco in Dalmazia,<br />

Garibaldi volse la sua attenzione quand'era a Sarnico di invadere<br />

il Trentino austriaco e liberare così Venezia. E forse<br />

42 - ilPorto Feb. 2013<br />

Sarnico nella storia<br />

del Risorgimento<br />

nascono da qui le divergenze con i governanti di Torino,<br />

che non lo vollero più sostenere.<br />

Nel frattempo, è bene sottolinearlo, Rattazzi aveva lasciato<br />

il Ministero degli Esteri che deteneva ad interim. Al suo posto<br />

era arrivato il generale Durando, contrario a qualsiasi<br />

iniziativa garibaldina.<br />

Per placare l'ira di Garibaldi e dei mazziniani, lo storico inglese<br />

Sm<strong>it</strong>h ha avanzato quindi l'ipotesi che dopo due mesi<br />

dai “Fatti di Sarnico”, il re abbia promesso a Garibaldi di<br />

r<strong>it</strong>entare lo sbarco in Grecia partendo dalla Sicilia. Una<br />

volta nell'isola, l'eroe dei Due Mondi si sarebbe trovato<br />

di fronte all'ennesimo voltafaccia delle autor<strong>it</strong>à di Torino.<br />

Non gli rimaneva quindi che marciare su Roma, ma il tentativo<br />

sarebbe stato fermato dall'eserc<strong>it</strong>o (come quello di<br />

Sarnico) ad Aspromonte. Che tutta la faccenda sia stata<br />

ingarbugliata lo dimostra l'intervento nel dibatt<strong>it</strong>o parlamentare<br />

che ne seguì da parte del deputato Giuseppe<br />

Ferrari. Egli ha ricordato che nei giorni di Sarnico, a Milano,<br />

il prefetto e i vertici della Guardia nazionale non avevano<br />

saputo come comportarsi, nell'impossibil<strong>it</strong>à di verificare se<br />

Garibaldi fosse d'accordo o no col Ministero. Ora in Sicilia<br />

stava accadendo qualcosa di simile.<br />

Dall'altra parte i moderati enfatizzavano in tutti i modi le<br />

divergenze fra garibaldini e mazziniani. Al che il quotidiano<br />

genovese di ispirazione repubblicana “il Dovere” replicava:<br />

«Voi non potrete separare i principi omogenei né accoppiare i<br />

contrari, come non potrete cancellare la storia… Voi non potrete<br />

più raffratellare la monarchia e la rivoluzione dopo Sarnico<br />

e Aspromonte, dopo le violazioni dello statuto, l'abbandono<br />

di Roma e di Venezia…».<br />

Pisa.<br />

G. Garibaldi<br />

dopo la fer<strong>it</strong>a<br />

di Aspromote<br />

è convalescente<br />

all'albergo delle<br />

"Tre donzelle"<br />

assist<strong>it</strong>o dai<br />

medici curanti


Siamo talmente ab<strong>it</strong>uati a vedere le star con il viso tirato (forse troppo), la fronte innaturalmente<br />

immobile e la bocca rimpolpata, che il viso della signora Amabile Prestini Perletti ci<br />

fa tirare un sospiro di sollievo.<br />

Feb. 2013 ilPorto - 43


D A L C O M U N E<br />

a cura di Sara Venchiarutti<br />

Ufficio Stampa del Comune<br />

Coperte completamente le spese grazie alla vend<strong>it</strong>a dei biglietti e al supporto di alcuni sponsor<br />

Nella foto a lato<br />

la pista di<br />

pattinaggio.<br />

Sono stati i<br />

giovani e i<br />

bambini che più<br />

di tutti ne hanno<br />

decretato il<br />

successo<br />

Nella pagina<br />

a lato<br />

la fantastica<br />

notte di<br />

capodanno<br />

Foto San Marco<br />

C<br />

ontinua a raccogliere<br />

consensi la pista di<br />

pattinaggio sul ghiaccio<br />

che per quasi due<br />

mesi, tra dicembre e gennaio, ha<br />

attirato migliaia di persone nella<br />

nostra c<strong>it</strong>tadina.<br />

Sono stati infatti 5.000 i pattinatori<br />

che hanno scelto di godersi<br />

lo spettacolo invernale del lago<br />

pattinando sul ghiaccio: una partecipazione<br />

davvero considerevole<br />

se si pensa che, sol<strong>it</strong>amente,<br />

44 - ilPorto Feb. 2013<br />

Pista di pattinaggio: boom di<br />

pattinatori e consensi unanimi<br />

il periodo più freddo dell’anno non porta mai grandi afflussi turistici.<br />

La pista di pattinaggio, allest<strong>it</strong>a e gest<strong>it</strong>a dall’associazione commercianti<br />

in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale, è stata<br />

quindi un vero e proprio successo, coronato non solo dal boom di<br />

presenze ma anche dalla soddisfazione unanime degli organizzatori.<br />

Entusiasta Giampietro Belotti, presidente dell’associazione commercianti:<br />

«Non posso che dare un giudizio assolutamente pos<strong>it</strong>ivo di<br />

questa esperienza: il lavoro incessante dei volontari, oltre 40, della<br />

nostra associazione ha fatto sì che la pista funzionasse molto bene ad<br />

ogni ora del giorno e in qualsiasi giorno della settimana.<br />

Un grosso ringraziamento quindi va a loro e anche all’amministrazione<br />

comunale per la collaborazione ed il supporto materiale (e non)<br />

che ci ha forn<strong>it</strong>o.


Siamo stati entusiasti della risposta da<br />

parte dei c<strong>it</strong>tadini, dei turisti e dei vis<strong>it</strong>atori<br />

che hanno premiato i nostri sforzi<br />

aderendo in massa a questa iniziativa; il<br />

mer<strong>it</strong>o va anche agli eventi collaterali<br />

che sono stati organizzati. In primis il<br />

Capodanno: una festa giovane e per i<br />

giovani, allietata dalla musica di Radio<br />

Number One. C’è stata una bella sinergia<br />

tra la nostra associazione e la Pro<br />

Loco che invece ha organizzato la festa<br />

in Piazza Umberto I. Ma anche i corsi<br />

di pattinaggio per le scuole che abbiamo<br />

indetto con la collaborazione di un<br />

maestro».<br />

Anche dal punto di vista economico, la<br />

pista si è rivelata un grosso successo. Le<br />

spese per l’allestimento della struttura<br />

(che comprendono il noleggio, la copertura,<br />

le assicurazioni e gli impianti)<br />

ammontavano attorno ai 30.000 Euro<br />

e l’associazione commercianti è riusc<strong>it</strong>a<br />

a coprire interamente la somma grazie<br />

alla vend<strong>it</strong>a dei biglietti per il pattinaggio e al supporto di alcuni sponsor.<br />

«Devo dire - ha continuato Belotti - che, anche da questo punto di vista, siamo<br />

davvero soddisfatti; in termini economici la nostra associazione è riusc<strong>it</strong>a a rientrare<br />

completamente della somma invest<strong>it</strong>a per allestire al meglio la pista».<br />

Da segnalare inoltre che, grazie alla nuova ubicazione, la pista di pattinaggio ha avuto<br />

un minor impatto ambientale: rispetto infatti alle previsioni e anche ai consumi<br />

registrati negli anni in cui la pista era in Piazza Umberto I, il consumo energetico è<br />

stato abbattuto del 50%.<br />

Un giudizio estremamente pos<strong>it</strong>ivo è arrivato anche da parte dell’amministrazione<br />

comunale, come si evince dalle parole del nostro assessore al turismo Alberto<br />

Marini: «ll Comune è davvero entusiasta del successo del periodo natalizio a Sarnico:<br />

raramente, negli ultimi anni, abbiamo registrato 5.000 persone tra dicembre e<br />

gennaio. E il motivo chiaramente va ricondotto al grosso impegno che l’associazione<br />

commercianti ha messo nell’organizzare non solo la pista di pattinaggio, che si è<br />

rivelata un vero successo, ma anche uno dei capodanni più piacevoli di tutto il lago.<br />

Inoltre, questa esperienza dimostra come le associazioni, nello specifico i commercianti,<br />

abbiano compreso perfettamente le difficoltà che le amministrazioni comunali<br />

incontrano in questo periodo di ristrettezze economiche e si siano assunti la<br />

responsabil<strong>it</strong>à di organizzare alcuni eventi importanti per calam<strong>it</strong>are turisti, senza<br />

pesare sulle casse dei Comuni».<br />

Toni molto simili anche nel giudizio, del tutto favorevole, del nostro assessore al<br />

commercio Laura Cadei: «Sono davvero soddisfatta per il grande afflusso di persone<br />

che, grazie alla pista di pattinaggio, abbiamo registrato nel periodo natalizio.<br />

Anche il Capodanno è stato davvero piacevole, coinvolgendo anche la parte più<br />

giovane della nostra c<strong>it</strong>tadina e non solo. Insomma, dobbiamo davvero ringraziare<br />

questa associazione per aver vivacizzato la nostra c<strong>it</strong>tadina in un periodo in cui,<br />

complice il freddo, non è possibile avere un grande afflusso turistico.<br />

Spero davvero che questa iniziativa possa fare da punto di partenza per le esperienze<br />

dei prossimi anni».<br />

Feb. 2013 ilPorto - 45


Torna lo sbarazzo a Sarnico<br />

I<br />

super saldi saranno i protagonisti dell’ultimo<br />

weekend di febbraio.<br />

Nelle giornate di sabato 23 e domenica 24 infatti<br />

prenderà il via la sesta edizione de Lo Sbarazzo,<br />

l’iniziativa organizzata dall’associazione commercianti,<br />

con il patrocinio dell’amministrazione comunale di<br />

Sarnico, per portare nella c<strong>it</strong>tadina sul Sebino il meglio<br />

degli sconti.<br />

Numerosi i commercianti che, come ogni anno, aderiscono<br />

alla manifestazione: si tratta infatti di circa 50<br />

esercenti che, dalle 9 alle 20 di sabato e domenica,<br />

esporranno merce scontata fino al 70% .<br />

Sulle bancarelle davanti ai negozi e nelle piazze si potranno<br />

trovare prodotti di diversi settori: dall’abbigliamento<br />

agli accessori, dagli articoli per la persona<br />

e per la casa alle profumerie e all’antich<strong>it</strong>à.<br />

L’iniziativa, oltre a proporre grandi occasioni per la<br />

clientela, si pone anche l’obiettivo di sostenere le<br />

attiv<strong>it</strong>à sarnicesi che, complice il periodo di grande<br />

crisi del commercio di tutta la nostra zona e anche la<br />

destagionalizzazione dei saldi, sperano di risollevare<br />

l’andamento della stagione non proprio pos<strong>it</strong>iva.<br />

In caso di maltempo la manifestazione si svolgerà regolarmente;<br />

i clienti potranno trovare le tante offerte<br />

disponibili all’interno dei negozi aderenti.


Nuovi abbonamenti e tante nov<strong>it</strong>à per i parcheggi<br />

Nov<strong>it</strong>à nei permessi per i residenti nel centro storico. Diminuiscono i costi del parcheggio per i commercianti<br />

L’anno nuovo ha portato a Sarnico alcune nov<strong>it</strong>à significative per quanto<br />

riguarda i posteggi della nostra c<strong>it</strong>tadina.<br />

Con la delibera del 18 dicembre 2012 infatti l’amministrazione comunale<br />

ha approvato una serie di migliorìe alla gestione dei posti auto a<br />

pagamento, in particolare per i residenti.<br />

Ecco quindi che, se l’abbonamento introdotto lo scorso anno e dedicato a<br />

tutti i residenti rimane invariato nelle sue condizioni (a 60€ per tutto l’anno<br />

esclusi i weekend in tutti i posteggi blu), l’amministrazione introduce anche un<br />

nuovo abbonamento riservato ai soli residenti del centro storico (includendo<br />

anche Viale Orgnieri e Piazza Locatelli) che consentirà di posteggiare nei posti<br />

a pagamento anche il sabato e la domenica.<br />

Questo speciale permesso, dal costo annuale di 190€, consentirà quindi ai<br />

residenti di lasciare il proprio veicolo per tutta la settimana su tutto il terr<strong>it</strong>orio<br />

sarnicese, eccezion fatta per i posti s<strong>it</strong>i sul lungolago. Come sempre<br />

l’abbonamento è valido per due targhe.<br />

«Ci sembra una nov<strong>it</strong>à davvero significativa - ha sottolineato l’assessore alla<br />

Sicurezza e al Commercio Lauretta Cadei - In questo modo i nostri conc<strong>it</strong>tadini<br />

che ab<strong>it</strong>ano in centro storico non dovranno più preoccuparsi di spostare la loro<br />

autovettura durante il weekend, una bella comod<strong>it</strong>à.<br />

Un servizio utile anche per tutti gli anziani che ab<strong>it</strong>ano in contrada e per i loro cari<br />

che nel weekend desiderano andare a trovarli».<br />

Sempre per i soli residenti del centro storico inoltre l’amministrazione ha<br />

pensato anche ad un’altra agevolazione: chi volesse parcheggiare presso il<br />

posteggio "Le Doane" potrà farlo dal lunedì fino alla domenica, con un abbonamento<br />

speciale il cui costo annuo ammonta a 60 Euro.<br />

Ma le nov<strong>it</strong>à non terminano qui.<br />

Il permesso che lo scorso anno era stato riservato ai commercianti scende<br />

dai 350€ del 2012 ai 250€ del 2013: si tratta di un speciale tessera che, come<br />

già nel 2012, dà dir<strong>it</strong>to a parcheggiare<br />

dal lunedì al venerdì in tutte le<br />

zone disponibili, eccetto Piazza XX<br />

Settembre e il Lungolago Garibaldi.<br />

Nella delibera dello scorso dicembre<br />

inoltre viene introdotta per la prima<br />

volta una misura dedicata ai turisti.<br />

L’amministrazione ha infatti pensato<br />

ad una tessera che le strutture<br />

turistico-ricettive potranno acquistare<br />

per ogni stanza al costo annuo di<br />

150 Euro.<br />

Con questo abbonamento i vis<strong>it</strong>atori<br />

potranno lasciare la loro auto in<br />

qualsiasi posto a pagamento, su tutto<br />

il terr<strong>it</strong>orio sarnicese.<br />

«Con queste misure - ha fatto sapere<br />

il nostro Sindaco - abbiamo voluto<br />

facil<strong>it</strong>are ulteriormente i c<strong>it</strong>tadini<br />

sarnicesi a vivere in totale comod<strong>it</strong>à<br />

la propria c<strong>it</strong>tadina. In particolare<br />

abbiamo pensato ad alcune nov<strong>it</strong>à<br />

utili per i residenti che ab<strong>it</strong>ano nel<br />

cuore di Sarnico, la nostra meravigliosa<br />

contrada, affinchè non venissero<br />

penalizzati dalla posizione della<br />

loro ab<strong>it</strong>azione, anche nel weekend,<br />

quando la nostra c<strong>it</strong>tadina è particolarmente<br />

affollata e quindi diventa<br />

spesso complicato trovare posti auto<br />

disponibili.<br />

Ma abbiamo introdotto delle migliorìe<br />

anche per i nostri commercianti<br />

e per le attiv<strong>it</strong>à terziarie, con un<br />

sensibile abbattimento dei costi per<br />

lo speciale abbonamento a loro dedicato.<br />

E, infine, abbiamo introdotto una nov<strong>it</strong>à<br />

importante anche per le strutture<br />

ricettive e per i tanti turisti che<br />

ogni anno scelgono di vis<strong>it</strong>are il nostro<br />

terr<strong>it</strong>orio.<br />

La nostra filosofia, da anni, è infatti<br />

quella di conciliare le esigenze dei<br />

c<strong>it</strong>tadini e della loro v<strong>it</strong>a quotidiana<br />

con le necess<strong>it</strong>à del turismo, tanto<br />

importante per Sarnico».<br />

Feb. 2013 ilPorto - 47


Un film per ricordare<br />

Sarà Aung San Suu Ky la protagonista della serata che la Biblioteca, in collaborazione<br />

con l’Assessorato alla Cultura del Comune, ha organizzato per celebrare in maniera<br />

un<strong>it</strong>aria la giornata della memoria e la giornata di ricordo per le v<strong>it</strong>time delle foibe.<br />

Venerdì 22 febbraio alle ore 20.30 verrà infatti proiettato il film “The Lady: l’amore<br />

per la libertà” presso l’aud<strong>it</strong>orium comunale.<br />

La pellicola, diretta dal regista Luc Besson, è stata prodotta nel 2011 ed è usc<strong>it</strong>a nelle sale<br />

cinematografiche <strong>it</strong>aliane lo scorso anno.<br />

Al centro del film c’è naturalmente la storia di Aung San Suu Ky, una vera e propria icona<br />

della pace che per le sue battaglie a difesa dei dir<strong>it</strong>ti civili umani ha ottenuto il Premio Nobel<br />

nel 1991.<br />

La v<strong>it</strong>a di Aung San Suu Kyi è stata travagliata fin dai primi anni: il padre, uno degli esponenti<br />

pol<strong>it</strong>ici birmani, dopo aver negoziato l'indipendenza della nazione dal Regno Un<strong>it</strong>o nel 1947,<br />

fu infatti ucciso da alcuni avversari pol<strong>it</strong>ici nello stesso anno.<br />

La madre di Aung San divenne invece una delle figure pol<strong>it</strong>iche di maggior rilievo in Birmania,<br />

tanto da diventare ambasciatrice in India nel 1960. Aung San Suu Kyi fu sempre al suo<br />

48 - ilPorto Feb. 2013<br />

fianco ed ebbe la possibil<strong>it</strong>à di frequentare<br />

le migliori scuole indiane e successivamente<br />

inglesi. Continuò i suoi studi a New York<br />

dove lavorò per le Nazioni Un<strong>it</strong>e e dove<br />

incontrò il suo futuro mar<strong>it</strong>o, Michael Aris,<br />

studioso di cultura tibetana, che sposò nel<br />

1971 e col quale ebbe due figli.<br />

R<strong>it</strong>ornò in Birmania nel 1988, per accudire<br />

la madre gravemente malata, e proprio in<br />

quegli anni il generale Saw Maung prese il<br />

potere e instaurò il regime mil<strong>it</strong>are che<br />

tuttora comanda in Myanmar. Fortemente<br />

influenzata dagli insegnamenti di Ghandi,<br />

Aung San Suu Kyi sposò la causa del suo<br />

paese in maniera non-violenta e fondò nel<br />

1988 la Lega Nazionale per la Democrazia.<br />

Neanche un anno dopo fu condannata agli<br />

arresti domiciliari, con la concessione che<br />

se avesse voluto abbandonare il paese, lo<br />

avrebbe potuto fare; Aung San Suu Kyi rifiutò<br />

la proposta del regime.<br />

Nel 1990 il regime mil<strong>it</strong>are decise di chiamare<br />

il popolo alle elezioni, e il risultato fu<br />

una schiacciante v<strong>it</strong>toria della Lega Nazionale<br />

per la Democrazia di Aung San Suu<br />

Kyi, che sarebbe quindi diventata Primo Ministro.<br />

I mil<strong>it</strong>ari però rigettarono il voto e<br />

presero il potere con la forza, annullando il<br />

voto popolare. L'anno successivo Aung San<br />

Suu Kyi vinse il premio Nobel per la Pace<br />

ed usò i soldi del premio per cost<strong>it</strong>uire un<br />

sistema san<strong>it</strong>ario e di istruzione, a favore del<br />

popolo birmano.<br />

La sua v<strong>it</strong>a venne scand<strong>it</strong>a da continue revoche<br />

degli arresti domiciliari e nuove condanne;<br />

la sua figura è stata per decenni al<br />

centro del dibatt<strong>it</strong>o internazionale, tanto<br />

che gli Stati Un<strong>it</strong>i d'America e l'Unione Europea<br />

hanno fatto grosse pressioni sul governo<br />

del Myanmar per la sua liberazione.<br />

Nonostante ciò gli arresti domiciliari per<br />

Aung San Suu Kyi terminarono solo il 13<br />

novembre 2010.<br />

Il 1º aprile 2012 la leader birmana ha ottenuto<br />

un seggio al parlamento del suo Paese<br />

e tre mesi dopo ha potuto finalmente r<strong>it</strong>irare<br />

il premio Nobel per la Pace.<br />

L’appuntamento per vivere l’emozione della<br />

v<strong>it</strong>a di questa indiscussa icona della pace è<br />

quindi per sabato 22 febbraio; la proiezione<br />

del film rappresenterà un modo per ricordare<br />

tutti i crimini dell’uman<strong>it</strong>à.


Media: ogni giorno più di una notizia su Sarnico<br />

Il Sindaco<br />

Franco Dometti<br />

intervistato<br />

dall'em<strong>it</strong>tente<br />

Più Valli Tv<br />

Quotidiani, radio, televisioni locali, s<strong>it</strong>i di informazione<br />

online.<br />

Sono solo alcuni dei mezzi di comunicazione<br />

che da qualche anno seguono con<br />

grande attenzione e soprattutto con una frequenza<br />

assidua tutto ciò che succede nella nostra c<strong>it</strong>tadina.<br />

Basti pensare che nel 2012 la rassegna stampa conta<br />

ben 443 passaggi tra articoli di giornale, servizi radio<br />

televisivi o notizie pubblicate sulla rete che riguardano<br />

proprio Sarnico.<br />

Il dato è eloquente: in via teorica ogni giorno viene<br />

diffusa più di una notizia sulla c<strong>it</strong>tadina bergamasca.<br />

E’ chiaro che questa considerazione è solo ipotetica;<br />

ci sono periodi in cui le notizie si concentrano maggiormente<br />

e periodi in cui invece sono meno frequenti,<br />

così come ci sono giornate in cui sui giornali<br />

o sulle televisioni vengono trasmesse più di una notizia<br />

su Sarnico e giornate in cui le notizie mancano. Il<br />

dato però conferma la presenza massiccia, oltre che<br />

quotidiana, di informazioni sulla nostra c<strong>it</strong>tadina.<br />

In particolare, se si considerano le cifre offerte dal<br />

confronto della rassegna stampa annuale, si intuisce<br />

come i media siano sempre più interessati al paese<br />

lacustre; considerando un arco di tempo di quattro<br />

anni, nel 2009 si segnalavano 243 passaggi, nel 2010<br />

381, nel 2011 434 e infine quest’anno 443.<br />

Insomma: la curva della presenza sui mezzi di comunicazione<br />

è in costante aumento. In quattro anni<br />

le notizie sono quasi raddoppiate.<br />

È interessante anche approfondire l’indagine, non<br />

solo dal punto di vista quant<strong>it</strong>ativo: in questi anni<br />

infatti la testata che più ha dedicato spazio alla<br />

nostra c<strong>it</strong>tadina è stata proprio L’Eco di Bergamo<br />

(su un totale di 1.500 notizie in quattro anni 1.000<br />

sono state pubblicate proprio dalla principale testata<br />

bergamasca) segu<strong>it</strong>a dalle em<strong>it</strong>tenti locali Più<br />

Valli tv e Teleboario.<br />

Va segnalato inoltre che proprio nel 2012 un’altra<br />

testata ha segu<strong>it</strong>o con attenzione Sarnico, ovvero il<br />

Corriere della Sera, nel dorso locale recentemente<br />

inaugurato.<br />

Utile anche il confronto mensile delle pubblicazioni:<br />

dal 2009 il mese che in assoluto ha registrato<br />

più passaggi è il mese di luglio, segu<strong>it</strong>o da agosto e<br />

da giugno.<br />

È naturale che la concentrazione delle notizie va di<br />

pari passo con i grandi eventi organizzati a Sarnico<br />

e anche con alcune occasioni speciali: analizzando<br />

la rassegna stampa 2012, grande risonanza hanno<br />

avuto l’inaugurazione dell’ist<strong>it</strong>uto alberghiero alla<br />

presenza dello chef Gualtiero Marchesi, il convegno<br />

internazionale con Romano Prodi e il Premio<br />

Nobel per l’Economia Peter Diamond, il Sebino<br />

Summer Festival con la Master Class, il Busker Festival,<br />

l’arrivo sul Sebino di George Clooney e il lavoro<br />

temporaneo di Renato Vallanzasca a Sarnico.<br />

Entusiasta il nostro primo c<strong>it</strong>tadino Franco Dometti:<br />

«L’amministrazione comunale è davvero felice di<br />

aver instaurato un rapporto così spontaneo e costruttivo<br />

con gli organi di informazione. In questi<br />

anni i media hanno sempre segu<strong>it</strong>o le nostre iniziative<br />

con grande dedizione e devo dire che televisioni,<br />

radio, giornali si sono occupati di noi anche al<br />

di là delle grandi manifestazioni estive, dedicandoci<br />

spazio e attenzione anche in occasioni di minor clamore,<br />

ma comunque importanti per la nostra c<strong>it</strong>tadina.<br />

Sapere che ogni giorno viene pubblicata una<br />

notizia su Sarnico ci rende orgogliosi; è un segnale<br />

indiscutibile che questa amministrazione, oltre a lavorare,<br />

sente anche il dovere di informare i propri<br />

c<strong>it</strong>tadini».<br />

Feb. 2013 ilPorto - 49


A S S O C I A Z I O N I<br />

a cura di Andrea Bellini<br />

Stanchi delle sol<strong>it</strong>e nottate schiuma-petardi che ultimamente<br />

caratterizzavano la notte più lunga dell’anno, da un po’ di tempo<br />

balenava nel gruppo l’idea di una “Santa Lucia” fatta come<br />

si deve, rispolverando una tradizione che nel nostro paese si<br />

era purtroppo persa negli anni. Detto fatto!!! Come è nello stile della<br />

Protezione Civile, nell’arco di una settimana organizziamo, con la<br />

collaborazione dell’associazione Sarnon, il girovagare della Santa per<br />

le vie del paese. Ovviamente dato che una Santa Lucia che si rispetti<br />

non è tale se non accompagnata dal fido Asino decidiamo, dopo<br />

qualche insana e sub<strong>it</strong>o bocciata proposta, d’infilare due di noi in<br />

uno squallido e artigianale “vest<strong>it</strong>o da asino”, di affidarci all’esperta<br />

professional<strong>it</strong>à di un vero asino delle nostre montagne. Direttamente<br />

dalle Molere ci raggiunge così in sede, quello che ribattezziamo<br />

sub<strong>it</strong>o “Brunello” e che all’apparenza è l’asino più affabile e<br />

dolce esistente in terra orobica. Inutile dire che con lui si sprecano le<br />

foto ricordo …’na pasta d’asino insomma, un tipetto che alle sedute<br />

di onoterapia se lo sognano. Tutto è pronto: Santa Lucia in tutto il<br />

suo splendore con "tat de velo" e piatto con gli occhi è accompagnata<br />

dai suonatori autoctoni di baghett, insieme ad un nutr<strong>it</strong>o gruppo<br />

di volontari con tanto di torce alla mano. Pronti via, "l’asen al part<br />

mia"… intuiamo che sarà una nottata più dura del previsto; Brunello<br />

50 - ilPorto Feb. 2013<br />

Protezione Civile Sarnico<br />

Brunello... una v<strong>it</strong>a da gregario<br />

All’apparenza è l’asino più affabile e dolce esistente in terra orobica<br />

è una statua di marmo. Credendo d’averlo spaventato, proviamo<br />

in silenzio a metterci dietro di lui ma l’è stes…proviamo di lato e<br />

"negot de fa" e così, dopo un rapido consulto dovuto al r<strong>it</strong>ardo,<br />

decidiamo di far partire la Santa accompagnata dai due suonatori e<br />

dai volontari…certo Santa Lucia senza l’asino non è Santa Lucia, ma<br />

il tempo stringe ed il rischio che i bimbi se ne vadano a letto delusi è<br />

troppo alto e la nostra è una missione. Parte così la “processione”: la<br />

Santa davanti-in fila tutti quanti… tranne tre… fermi con Brunello a<br />

decidere insieme a lui il da farsi; nel frattempo i bimbi guardano dalle<br />

finestre chiedendo: «e l’asino? ...eh ...al ria al ria». Al vedere il gruppo<br />

partire, un lampo d’orgoglio colpisce l’animale che miracolosamente<br />

decide di levare le ancore e comincia a muoversi… si ma in direzione<br />

opposta. Dunque, ricap<strong>it</strong>olando: Santa Lucia de öna banda,<br />

l’asen insema a tre bigoi de l’otra (sottoscr<strong>it</strong>to compreso). Inizia<br />

così un girovagare senza meta tra le strade del paese, seguendo le<br />

scelte dettate dagli umori di un asino anarchico, permaloso e testardo<br />

come pochi; a nulla valgono le parole dolci e i falsi complimenti<br />

sussurrati nelle orecchie, le imprecazioni e le minacce d’imminente<br />

brasato con polenta. David prova a dargli il fieno, negott, ol Renato<br />

Turbo "al proa con le carote e col panetù", ma quello le mastica<br />

svogliatamente e i suoi occhi sembrano dire: «un attimo che sto mangiando».<br />

Attraversiamo la strada ed il tipo decide per un inversione<br />

ad U e si inchioda sulle strisce pedonali tra il Quinto barber ed il<br />

Remo&Lucia, basta…non si muove di un millimetro. Panico, il traffico<br />

della statale è bloccato ma nessuno degli automobilisti suona<br />

o protesta, anzi, divert<strong>it</strong>i fotografano la scena irreale perché forse<br />

non è da tutti i giorni trovare tre tizi vest<strong>it</strong>i di giallo inginocchiati, che<br />

pregano perché l’infame riparta. Rapido breafing operativo, dove<br />

decidiamo per una soluzione drastica …..Proviamo a spingerlo e<br />

malgrado le scintille degli zoccoli sull’asfalto riusciamo a spostarlo di<br />

pochi centimetri che l’infame, con un abile colpetto di retromarcia<br />

riguadagna in pochi attimi. Sbracciandoci allora, lo solleviamo così<br />

di peso e lo spostiamo barcollando fino al bordo della strada…..<br />

parte così la òla divert<strong>it</strong>a degli automobilisti! Riusciamo in segu<strong>it</strong>o a<br />

ricongiungerci al gruppo della Santa e stranamente il tipo collabora<br />

decidendo di continuare a camminare. Il gruppo si adatta così al<br />

r<strong>it</strong>mo della sottomarca d’equino che inser<strong>it</strong>a la quarta, costringe<br />

Santa e gruppetto ad una marcia forse più da Bersaglieri che non da<br />

Alpini; il matrimonio dura però poco e il nostro sparuto gruppetto<br />

di conducenti rientra così in sede a notte inoltrata. Conclusione della<br />

serata con un impronunciabile discorso di commiato, ma anche<br />

con il ricordo di una serata che in fondo, nonostante il sudore e le<br />

imprecazioni ha divert<strong>it</strong>o pure noi ...Brunello ci mancherai (ma mia<br />

gne trop). Nella testa ancora oggi mi risuona la risposta della prima<br />

telefonata con il suo padrone: «Ma el brao almeno??»…«Brao?! a ghe<br />

n’ho sèt o ott ma chèsto a l’è ol piö brao!!!».


Nella foto<br />

in alto:<br />

Andrea Aloisi<br />

con la medaglia<br />

d'oro conquistata<br />

Nella foto a destra:<br />

Francesco Cadei<br />

medaglia d'oro<br />

alla fase regionale<br />

dei campionati<br />

<strong>it</strong>aliani<br />

A S S O C I A Z I O N I<br />

Attiv<strong>it</strong>à dell'A.S.D. Judo Sarnico a cura di Giovanni Cadei<br />

L’inizio dell’anno ha visto sub<strong>it</strong>o molti dei nostri atleti<br />

impegnati nelle competizioni a vario livello.<br />

Iniziamo sub<strong>it</strong>o riportando la partecipazione del sarnicese<br />

Diego Cressi, ora in forza nella squadra delle Fiamme<br />

Azzurre, all’Open International de la Ligue Royale belge<br />

de Judo svoltosi a Visè in Belgio durante il primo weekend<br />

di febbraio.<br />

Diego non è fortunato nel sorteggio degli avversari e dopo<br />

un primo incontro vinto, perde contro uno dei finalisti.<br />

Ripescato vince un incontro di recupero ma successivamente<br />

viene fermato.<br />

Buona comunque la valutazione complessiva della trasferta<br />

in Belgio.<br />

Nella classe Juniores il 27 di gennaio abbiamo avuto Andrea<br />

Tengattini impegnato nella fase regionale dei<br />

Campionati Italiani. La giornata non è stata purtroppo<br />

molto fortunata ed Andrea ha perso al primo incontro.<br />

Maggiori le soddisfazioni dalla classe Cadetti.<br />

Il 20 Gennaio si è svolta anche per loro la fase regionale<br />

dei campionati Italiani. Tre gli atleti sarnicesi presenti:<br />

Arianna Valente, Gabriele Valli e Francesco Cadei.<br />

Per i primi due la gara si è conclusa nelle prime fasi; ottimo<br />

explo<strong>it</strong> invece da parte di Francesco: con tre nette v<strong>it</strong>torie<br />

mette in fila tutti gli avversari e si aggiudica la medaglia<br />

d’oro e soprattutto la qualificazione alla finale nazionale.<br />

La trasferta ad Ostia, sede prescelta per la finale nazionale,<br />

è stata preparata da Francesco al meglio.<br />

Il 12 febbraio si è presentato pronto, ma molto emozionato,<br />

al PalaFijlkam per affrontare la sua prima finale<br />

nazionale.<br />

Dopo una lunga giornata di attesa,<br />

Francesco è stato impegnato nella<br />

competizione solo nel tardo pomeriggio:<br />

Il 17° posto che riporta a casa<br />

forse non lo ripaga completamente<br />

dell’impegno profuso ma, in considerazione<br />

del fatto che rimarrà nella<br />

categoria Cadetti anche nel 2014,<br />

siamo fiduciosi che il prossimo anno<br />

Francesco potrà cogliere risultati ancora<br />

più prestigiosi. Complimenti!.<br />

Anche la categoria dei più ...anziani…<br />

ci sta dando molte soddisfazioni:<br />

Andrea Aloisi, classe 1965, ha<br />

conquistato la medaglia d’oro nella<br />

terza prova provinciale Master.<br />

Andrea è un esempio per tutti i giovani<br />

atleti del nostro Dojo: si allena<br />

con assidu<strong>it</strong>à e si impegna nelle varie<br />

competizioni ad ogni livello. La classifica<br />

del 4° Campionato Italiano Master<br />

2012, appena pubblicata, lo ha<br />

visto al 17° posto assoluto, 4° nella<br />

categoria M4 (la classe dal 45° al 49°<br />

anno di età) e 1° nella sua categoria<br />

di peso. Anche ad Andrea complimenti<br />

vivissimi.<br />

Feb. 2013 ilPorto - 51


Corso di Pronto Soccorso<br />

L<br />

'Avis Volontari Autoambulanza Basso Sebino organizza un<br />

corso di pronto soccorso finalizzato all’ inserimento in Associazione<br />

di nuovi volontari soccorr<strong>it</strong>ori; alcuni incontri sono<br />

aperti ai c<strong>it</strong>tadini che vogliono acquisire nozioni teorico pratiche<br />

sull’ argomento.<br />

Il corso si tiene presso la nuova sede di Credaro in via Marconi 11,<br />

iniziando dal 19 marzo 2013 alle ore 20.15 ed è gratu<strong>it</strong>o.<br />

Il programma prevede 14 incontri di martedì ed è strutturato in<br />

maniera da poter dare a chi lo frequenta le nozioni base di primo<br />

soccorso, alternando lezioni teoriche ad incontri con eserc<strong>it</strong>azioni<br />

pratiche con l’ ausilio di manichini e materiale.<br />

Per chi intende entrare a far parte del gruppo volontari è prevista<br />

anche la formazione all’utilizzo del defibrillatore automatico esterno.<br />

Grazie a persone volenterose che hanno deciso di frequentare i<br />

nostri corsi e diventare volontari, anche nel 2012 l’Associazione<br />

ha potuto eseguire quasi 10.000 servizi di trasporto, 1300 urgenze<br />

emergenze prestando mezzi e volontari al 112/118 in convenzione<br />

e percorrendo 180.000 km.<br />

Inv<strong>it</strong>iamo pertanto ad aderire all’iniziativa confidando nel fatto che<br />

chi di recente o in passato ha frequentato i nostri corsi ha senza<br />

dubbio avuto un esperienza pos<strong>it</strong>iva.<br />

Il percorso formativo non ha valid<strong>it</strong>à ai fini dello svolgimento di "addetto<br />

al pronto soccorso aziendale" secondo D.L. 81/2008, poiché<br />

periodicamente teniamo corsi specifici di abil<strong>it</strong>azione.<br />

a cura dei Volontari Autoambulanza Basso Sebino<br />

Approf<strong>it</strong>tiamo dell’opportun<strong>it</strong>à avuta nel pubblicare questo articolo,<br />

per rivolgere un appello a contattarci qualora ci sia la disponibil<strong>it</strong>à<br />

a svolgere mansioni di centralino o trasporto con auto presso i Volontari<br />

Autoambulanza Basso Sebino.<br />

I nostri recap<strong>it</strong>i sono: telef. 035 935499 fax 035 935735 - Email<br />

formazione.vbs@gmail.<strong>it</strong> o presidente.vbs.sarnico@gmail.com.<br />

Le iscrizioni al corso si ricevono alla prima serata dopo la presentazione<br />

del corso.


1) Danesi Elis Edvige<br />

di anni 63<br />

Deceduta il 09.01.2013<br />

Nella casa del Padre<br />

2) Maffi Mariella<br />

di anni 70<br />

Deceduta il 10.01.2013<br />

A N A G R A F E<br />

3) Zenoni Emilio<br />

di anni 76<br />

Deceduto il 18.01.2013<br />

a cura di Rosalia Modina<br />

Ciao Gipo! di Civis<br />

Gli amici gli avevano dato questo nomignolo. Emilio da giovane era fortemente<br />

tifoso del Milan ed estimatore di "Gipo Viani", allenatore e direttore<br />

tecnico della squadra. Con un passato da arb<strong>it</strong>ro di calcio e giocatore<br />

di minigolf, Emilio era l'amico di tutti e tutti gli volevano bene. Un uomo semplice,<br />

come semplici erano i suoi bisogni, i suoi modi e il suo carattere. Però, come<br />

a volte accade, la disoponibil<strong>it</strong>à e l'amicizia che ha sempre dimostrato, in questi<br />

ultimi anni toccati dalla malattia, sono state solo in parte corrisposte. «La sol<strong>it</strong>udine<br />

- disse Jim Morrison - è ascoltare il vento e non poterlo raccontare a nesuno».<br />

Feb. 2013 ilPorto - 53


Rinati alla v<strong>it</strong>a della Grazia<br />

1 - Ambrogio Riccardo Raffaele di Attilio<br />

e di Belussi Monica<br />

Nato a Iseo (BS) il 25.10.2012<br />

Battezzato in questa Parrocchia il 20.01.2013<br />

Padrino: Ambrogio Emanuele Attilio<br />

Madrina: Belussi Wanda<br />

2 - Morelli Rachele di Giuseppe<br />

e di Pagani Giovanna<br />

Nata a Seriate (BG) il 31.07.2012<br />

Battezzata in questa Parrocchia il 20.01.2013.<br />

Padrino: Pagani Michele, Madrina: Panni Manuela<br />

Riccardo<br />

Emma<br />

54 - ilPorto Feb. 2013<br />

Fuori parrocchia<br />

Cadei Emma di Andrea<br />

e di Caslini Chiara<br />

Nata a Carate Brianza (MB) il 26.09.2012<br />

Battezzata a Mariano Comense il 10.2.2013<br />

Padrino: Caslini Emilio<br />

Madrina: Cadei Barbara<br />

Rachele<br />

Il Padre Eterno<br />

che nel battesimo<br />

vi ha scelto<br />

come suoi figli prediletti<br />

vi custodisca sempre<br />

nel Suo amorevole<br />

e tenero abbraccio,<br />

la Sua gioia<br />

inondi il vostro cuore<br />

e l'inestinguibile<br />

Luce della Speranza<br />

rischiari il sentiero della V<strong>it</strong>a<br />

che percorrerete con coloro che vi amano<br />

Informazioni sulle fotograie: Informiamo che le fotografie cartacee<br />

inviate alla redazione potranno essere r<strong>it</strong>irate il mese successivo<br />

presso la Segreteria di Redazione in casa Parrocchiale nelle ore pomeridiane.<br />

Grazie


Feb. 2013 ilPorto - 55


La corale parrocchiale "Anselmo Vigani" 50 anni fa. In alto da sinistra: Giuseppe Polini, Sconosciuto, Mutti, Santino Dossi, Sconosciuto, Riccardo Belometti,<br />

Romolo Besenzoni, Giovanni Cadei, Domenico Buelli, sconosciuto, Antonio Lochis e Piero Marchetti. Fila sotto da sinistra: Maria Teresa Rivetti, Anna<br />

Dossi, Margher<strong>it</strong>a Alari, Domenico Savoldi, sconosciuta, Giovanna Foiadelli, Severina Dossi, Iole Duci, Maria Tiraboschi, Vanna Feni, Ida Mazza, Anna Giudici,<br />

Fiorangela Buelli (Mamma di Fabio Volo), Giuseppina Buelli. In primo piano Ugo Bellini. Sconosciuti i musicisti. Il maestro era il Prof. Serafino Rinaldi.

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