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USO DI ACIDI UMICI COME TENSIOATTIVI NATURALI e ...

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<strong>USO</strong> <strong>DI</strong> ACI<strong>DI</strong> <strong>UMICI</strong> <strong>COME</strong><br />

<strong>TENSIOATTIVI</strong> <strong>NATURALI</strong> e<br />

ELECTRON SHUTTLE<br />

F. Adani<br />

DiProVe, Università degli Studi di Milano


La capacità di alcuni agenti di solubilizzare inquinanti<br />

organici non solubili o poco solubili in acqua (NAPL) è<br />

diventata negli ultimi anni oggetto di un crescente interesse.


<strong>TENSIOATTIVI</strong><br />

I tensioattivi sono molecole con natura anfifilica dotati di una<br />

testa polare e di lunghe catene idrofobiche.<br />

Immersi nell’interfaccia acqua-NAPL, queste molecole si<br />

dispongono con le loro teste polari rivolte verso l’acqua e con<br />

le loro code apolari immerse nella fase idrofobica (NAPL).<br />

In questo modo riescono ad abbassare progressivamente per<br />

concentrazioni crescenti la tensione interfacciale tra i due<br />

liquidi non miscibili.


Tensione Superficiale<br />

Una molecola di un liquido attira le molecole che la circondano ed a sua volta è<br />

attratta da esse. Per le molecole che si trovano all'interno del liquido, la risultante di<br />

queste forze è nulla ed ognuna di esse si trova in equilibrio rispetto alle altre.<br />

Quando invece queste molecole si trovano alla superficie, esse vengono attratte<br />

dalle molecole sottostanti e da quelle laterali, ma non verso l'esterno. La risultante<br />

delle forze che agiscono sulle molecole di superficie è una forza diretta verso<br />

l'interno del liquido. A sua volta, la forza di coesione fra le molecole fornisce una<br />

forza tangenziale alla superficie. La superficie di un liquido si comporta dunque<br />

come una membrana elastica che avvolge e comprime il liquido sottostante. La<br />

tensione superficiale esprime la forza con cui le molecole superficiali si attirano<br />

l ' u n l ' a l t r a .


Se un liquido è a contatto con un altro liquido, oltre alle forze<br />

di coesione esistono anche le forze di attrazione tra le<br />

molecole del liquido e quelle della sostanza con cui il liquido è<br />

a contatto, forze che prendono il nome di forze di adesione. In<br />

particolare quando la tensione superficiale è riferita a due o<br />

più fasi, prende il nome di tensione interfacciale.<br />

Se la tensione interfacciale tra due liquidi è troppo elevata<br />

questi risultano immiscibili…<br />

I monomeri sono responsabili della diminuzione della<br />

tensione interfacciale


I tensioattivi si dispongono nel punto di contatto tra i due<br />

fluidi immiscibili fino a saturazione delle superficie stessa.<br />

Per concentrazioni superiori ad un certo valore critico i<br />

tensioattivi cominciano a formare strutture tridimensionali<br />

chiamate micelle ; i tensioattivi circondano l’inquinante con le<br />

loro code apolari mentre con le loro teste polari rimangono in<br />

c o n t a t t o c o n l ’ a c q u a .


La concentrazione alla quale avviene la formazione<br />

delle micelle è chiamata concentrazione critica<br />

micellare (C.M.C.)<br />

Le micelle sono responsabili dell’aumento di solubilità


Per concentrazioni superiori la C.M.C. la tensione interfacciale<br />

rimane costante mentre si assiste ad un progressivo aumento<br />

per crescente concentrazione di tensioattivo, della solubilità<br />

del DNAPL in acqua.


I tensioattivi vengono impiegati nelle più comuni tecniche di<br />

risanamento di suoli e falde contaminate( ad esempio da<br />

idrocarburi) come nel soil washing, soil flushing e pump and<br />

treat.<br />

Purtroppo i più comuni tensioattivi sono dei derivati del<br />

petrolio, e quindi sono costosi e potenzialmente<br />

direttamente tossici.<br />

E’ evidente quindi l’utilità di trovare agenti con proprietà<br />

tensioattive, ma meno costosi e non tossici.


Gli acidi umici HA sono gli elettroliti più diffusi nell’ambiente<br />

terrestre e marino.<br />

Per la loro struttura molecolare hanno natura anfifilica<br />

poiché sono formati da porzioni idrofiliche e idrofobiche.


Per la loro struttura molecolare possiedono proprietà<br />

tensioattive abbassando la tensione interfacciale tra due<br />

liquidi immiscibili.<br />

Come riportato in letteratura () sopra una certa<br />

concentrazione critica riescono a formare aggregati simili a<br />

micelle in grado di aumentare la solubilità di NAPL così come<br />

le micelle dei surfattanti sintetici.


Gli HA si formano naturalmente nel suolo e la loro<br />

composizione dipende dalle condizioni pedoclimatiche e dal<br />

tipo di sostanza organica che perviene nel terreno.<br />

Durante il processo di compostaggio però la sostanza organica<br />

subisce un processo degradativo molto simile a quello che<br />

avviene nel terreno, ed è quindi possibile estrarre HA dal<br />

compost.


L’inquinamento di suoli e falde provocato da molecole poco<br />

solubili in acqua rappresenta una seria minaccia per<br />

l’ambiente e la salute umana<br />

Il Percloroetilene (PCE)<br />

appartiene alla famiglia dei<br />

solventi clorurati inquinanti tra i<br />

più diffusi nelle falde acquifere<br />

delle aree produttive


PCE


Il percloroetilene è un ottimo solvente utilizzato nei cicli di lavorazione delle<br />

lavanderie a secco, nello sgrassaggio dei metalli e in alcune attività dell’industria<br />

chimica, farmaceutica e tessile. l’utilizzo nazionale annuo di percloroetilene nelle<br />

lavanderie a secco è dell’ordine di 100.000 quintali, con un consumo stimato<br />

presunto per lavanderia di circa 400 Kg/anno.<br />

Nocivo per l’uomo<br />

a sospetta<br />

cargenogenesi<br />

pericoloso per<br />

l’ambiente


PCE - DNAPL<br />

Ha densità superiore a quella dell’acqua perciò se sversato nel suolo migra fino<br />

alla base della falda<br />

Cosa si può fare?


Soil flushing<br />

Lavare il suolo<br />

Soil washing


Struttura chimica anfifilica<br />

Tensioattivi sintetici<br />

Funzionano come i<br />

saponi domestici,<br />

lavano via l’inquinante<br />

Porzione affine<br />

all’acqua<br />

Porzione non affine<br />

all’acqua


micelle<br />

PCE<br />

La micella porta l’inquinante<br />

in soluzione


Tensioattivi sintetici:<br />

derivati del petrolio<br />

♂<br />


Importanza di cercare agenti tensioattivi a ridotto impatto<br />

ambientale: biotensioattivi<br />

Tensioattivi di origine batterica: ramnolipidi (Pseudomonas)<br />

Tensioattivi di origine vegetale: lecitina di soia<br />

Difetto: sono costosi


Tensioattivi da sostanza organica le sostanze umiche<br />

Rifiuto: materiale ricco di sostanza organica


Tensioattivi da rifiuti


10<br />

9<br />

8<br />

7<br />

6<br />

5<br />

4<br />

3<br />

2<br />

1<br />

0<br />

H2O tens. da<br />

stocchi mais<br />

PCE solubilizzato<br />

tens. da<br />

scarti<br />

potatura<br />

tens. da forsu tens.<br />

sintetico1<br />

tens.<br />

sintetico2


I risultati ottenuti mostrano che le molecole estratte da rifiuti<br />

organici hanno buone proprietà tensioattive<br />

Possono essere utilizzati<br />

come tensioattivi alternativi in<br />

tecnologie di bonifica a<br />

ridotto impatto ambientale


•Frazione organica F.O.R.S.U.<br />

•Residui colturali<br />

•Scarti di potatura<br />

Tipologie di rifiuto:<br />

Rifiuti molto comuni


Prove di solubilità<br />

Samples from compost of lignocelluse waste<br />

PCE ppm<br />

6000<br />

5000<br />

4000<br />

3000<br />

2000<br />

1000<br />

0<br />

Solubility test<br />

0 5000 10000 15000<br />

HAs ppm<br />

A0 A1 A2


Samples from composte made by municipal solid and lignocelluloses waste in<br />

the ratio of 1/1<br />

PCE ppm<br />

12000<br />

10000<br />

8000<br />

6000<br />

4000<br />

2000<br />

0<br />

Solubility test<br />

0 2000 4000 6000 8000 10000 12000<br />

HAs ppm<br />

B0 B1 B2


PCE ppm<br />

12000<br />

10000<br />

8000<br />

6000<br />

4000<br />

2000<br />

0<br />

Solubility test<br />

0 2000 4000 6000 8000 10000 12000 14000 16000<br />

HAs ppm<br />

A0 A1 A2 B0 B1 B2<br />

B1 < B2 < A1 < A0 < A2 < B0<br />

A0<br />

A1<br />

A2<br />

B0<br />

B1<br />

B2<br />

α<br />

(slope of the line)<br />

0.23<br />

0.37<br />

0.31<br />

0.22<br />

0.75<br />

0.45<br />

R 2<br />

0.99<br />

0.93<br />

0.94<br />

0.94<br />

0.92<br />

0.96


PCE ppm<br />

30000<br />

25000<br />

20000<br />

15000<br />

10000<br />

5000<br />

0<br />

-5000<br />

Confronto tra HA e tensioattivi di sintesi<br />

B1 = 0,7516x + 1171,2<br />

R 2 = 0,9234<br />

triton = 0,958x - 794,74<br />

R 2 = 0,9372<br />

tween = 0,4862x + 236,81<br />

R 2 = 0,9658<br />

0 5000 10000 15000 20000 25000<br />

Has ppm<br />

triton tween B1<br />

Il potere solubilizzante di alcuni HA nei confronti del PCE è<br />

paragonabile a quello dei più comuni tensioattivi di sintesi<br />

B1<br />

triton<br />

tween<br />

α<br />

(slope of the<br />

line)<br />

0.75<br />

0.958<br />

0.486<br />

R 2<br />

0.92<br />

0.94<br />

0.97


Test di adsorbimento<br />

Dopo aver scelto con che concentrazione di tensioattivo<br />

lavorare (es. 100 cmc o 1%) si preparano soluzioni di<br />

tensioattivo e PCE a diversa concentrazione (es. HA 1% e<br />

PCE 100 ppm, HA 1% e PCE 1000 ppm ecc…)<br />

Tali soluzioni sono poste in contatto con suolo (sabbia) per<br />

24h in rotazione, al termine delle quali si determina attraverso<br />

lettura con GS la concentrazione di PCE rimasta in soluzione<br />

e di conseguenza si ricava quella assorbita dalla frazione<br />

solida.


In questo modo è possibile determinare K definito come:<br />

K = conc. NAPL (soil) / conc.NAPL (solution)<br />

Più il valore di K è basso, più è facile rimuovere l’inquinante<br />

dal suolo contaminato, poiché l’HOP tende più facilmente a<br />

rimanere in soluzione piuttosto che essere adsorbito dal<br />

suolo.


Test di adsorbimento


PCE in soil mg/L<br />

3500,0<br />

3000,0<br />

2500,0<br />

2000,0<br />

1500,0<br />

1000,0<br />

500,0<br />

0,0<br />

Absorbtion test<br />

0,0 200,0 400,0 600,0 800,0 1000,0 1200,0 1400,0<br />

PCE in solution ug/g<br />

A0 A1 A2


PCE in soil mg/L<br />

3500,0<br />

3000,0<br />

2500,0<br />

2000,0<br />

1500,0<br />

1000,0<br />

500,0<br />

0,0<br />

Absorbtion test<br />

Absorbtion test B<br />

0 500 1000 1500 2000 2500<br />

PCE in solution ug/g<br />

B0 B1 B2


P C E in s oil m g/L<br />

3500,0<br />

3000,0<br />

2500,0<br />

2000,0<br />

1500,0<br />

1000,0<br />

500,0<br />

0,0<br />

Absorbtion Test<br />

Absorbtion test<br />

0,0 500,0 1000,0 1500,0 2000,0 2500,0<br />

PCE in solution u g/g<br />

A2 A1 A0 B0 B1 B2<br />

B1


Test di lisciviazione in colonna<br />

In una colonna di suolo (sabbia) viene iniettata una<br />

concentrazione nota di PCE e successivamente nella<br />

colonna di sabbia viene iniettata una soluzione di HA a conc.<br />

scelta.<br />

Si determina tramite GS la concentrazione di PCE in uscita<br />

dalla colonna<br />

Il trattamenteo viene ripetuto fino a completa eliminazione<br />

dell’inquinante<br />

In questo modo è possibile testare l’efficacia del tensioattivo<br />

ed il volume necessario per rimuovere completamente<br />

l’inquinante.


Test di lisciviazione in colonna


Before the Flushing of Surfactant Solution<br />

Before the injection of PCE After the injection of PCE


After the 1 st Flushing of Surfactant solutions<br />

(2.08 P.V. 4% Tween80)<br />

PCE (mg/L)<br />

3500<br />

3000<br />

2500<br />

2000<br />

1500<br />

1000<br />

500<br />

0<br />

1st flushing, 2.08 P.V. 4% Tween80<br />

0.00 1.00 2.00 3.00 4.00 5.00 6.00<br />

P.V.


After the 2 nd Flushing of Surfactant solutions<br />

(1.53 P.V. 4% Tween80)<br />

PCE (mg/L)<br />

1800<br />

1600<br />

1400<br />

1200<br />

1000<br />

800<br />

600<br />

400<br />

200<br />

0<br />

2nd flushing, 1.53 P.V. 4% Tween80<br />

5.00 6.00 7.00 8.00 9.00 10.00<br />

P.V.


After the 3 rd Flushing of Surfactant solutions<br />

(1.81 P.V. 4% Tween80)<br />

PCE (mg/L)<br />

1200<br />

1000<br />

800<br />

600<br />

400<br />

200<br />

0<br />

3rd flushing, 1.81 P.V. 4% Tween80<br />

9.00 10.00 11.00 12.00 13.00 14.00<br />

P.V.


After the 4 th Flushing of Surfactant solutions<br />

(2.16 P.V. 4% Tween80)<br />

PCE (mg/L)<br />

600<br />

500<br />

400<br />

300<br />

200<br />

100<br />

0<br />

4th flushing, 2.16 P.V. 4% Tween80<br />

12.00 13.00 14.00 15.00 16.00<br />

P.V.


conc. PCE<br />

3500<br />

3000<br />

2500<br />

2000<br />

1500<br />

1000<br />

500<br />

0<br />

0 2 4 6 8 10 12 14 16<br />

P.V


conc.<br />

2500<br />

2000<br />

1500<br />

1000<br />

500<br />

0<br />

Column test<br />

0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00 14,00<br />

P.V.<br />

B1 B0


Conclusioni<br />

I risultati sperimentali ottenuti hanno evidenziato che:<br />

• gli Ha estratti da compost hanno evidenti proprietà<br />

tensioattive;<br />

• le proprietà tensioattive di alcuni HA studiati sono<br />

confrontabili con quelle dei più comuni tensioattivi di sintesi;<br />

• il processo di compostaggio almeno dopo la fase attiva<br />

sembrerebbe essere in grado di influenzare alcune<br />

caratteristiche tensioattive degli HA, in quanto è possibile riscontrare<br />

differenze tra i valori di C.M.C., di solubilità e di assorbimento, sia tra HA estratti<br />

da compost diversi, sia tra HA estratti da diverse fasi del processo di<br />

compostaggio


Table 3<br />

Assignments and relative area of CP MAS 13 C NMR bands for humic acid (HA)<br />

extracted from maize and others extracted from organic wastes and leonardite<br />

HAL a<br />

HAL C b<br />

HALO c<br />

HALO C d<br />

cHAL e<br />

cHAL2 f<br />

HA commercial<br />

g<br />

HA maize h<br />

Chemical shift<br />

(ppm)<br />

Alkyl-<br />

C<br />

0-50<br />

41.2<br />

41.0<br />

47.4<br />

49.6<br />

45.2<br />

49.5<br />

44<br />

26.78<br />

O/N-alkyl-<br />

C<br />

50-110<br />

33.3<br />

32.8<br />

31.3<br />

30.0<br />

21.1<br />

21.6<br />

14<br />

42.29<br />

Aryl-C<br />

(%)<br />

110-<br />

160<br />

17.9<br />

17.2<br />

12.3<br />

12.7<br />

21.6<br />

16.5<br />

24<br />

21.06<br />

Carbonyl-<br />

C<br />

160-200<br />

7.9<br />

9.1<br />

9.0<br />

7.7<br />

12.1<br />

9.7<br />

17<br />

9.88


Log Kdom = -1.37 + 0.062 alkyl-C + 0.055 O-alkyl-C<br />

(R 2 = 0.93, P < 0.05, n = 6)<br />

where Log Kdom represents the micelle-water partitioning of PCE (mL g-1),<br />

and alkyl-C and O-alkyl-C represent the content of these two kinds of C<br />

detected by CP MAS 13 NMR (as % of the total C).


Studiando la struttura molecolare degli HA tramite analisi<br />

spetroscopiche sarà possibile capire meglio quali sono gli<br />

effetti del processo di compostaggio sulle proprietà<br />

tensioattive degli HA e come queste sono collegate alla loro<br />

struttura molecolare.<br />

Dai risultati ottenuti con le prove in colonna è possibile<br />

osservare come gli HA possono essere effettivamente studiati<br />

come alternativa naturale ai surfattanti di sintesi per rimuovere<br />

inquinanti organici da suoli contaminati.


Electron shuttle


[ Cr 6- ]<br />

30<br />

25<br />

20<br />

15<br />

10<br />

5<br />

0<br />

Riduzione del cromo con AU da FORSU a<br />

confronto con AU commerciali da Leonardite<br />

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55<br />

tempo<br />

AU 10-5 + Cr200 microM<br />

Aldrich 10-5 + Cr 200 microM


[ Cr 6 ] microM<br />

220<br />

200<br />

180<br />

160<br />

140<br />

120<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

Riduzione del cromo con AU da FORSU a<br />

confronto con AU commerciali da Leonardite<br />

AU 10-4M + Cr 200microM Aldrich 10-4M + Cr 200microM<br />

0<br />

0 20 40 60 80 100 120 140<br />

tempo (h)

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