Sara Ottimo - Università di Palermo
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CONCLUSIONI<br />
I farmaci altamente idrofili, come l’ACV o l’AraC, si localizzano quasi<br />
esclusivamente nel compartimento acquoso dei liposomi, ciò limita la loro stabilità e,<br />
quin<strong>di</strong>, le loro possibili applicazioni.<br />
Per favorire l’incorporazione <strong>di</strong> tali farmaci, nei liposomi è possibile utilizzare<br />
prodrug lipofili allo scopo <strong>di</strong> migliorare le caratteristiche chimico-fisiche del<br />
farmaco rendendolo più adatto all’inserimento nel doppio strato fosfolipi<strong>di</strong>co e<br />
conferendo una maggiore stabilità metabolica.<br />
Gli stu<strong>di</strong> effettuati, me<strong>di</strong>ante DSC, hanno <strong>di</strong>mostrato che:<br />
L’ACV, l’AraC e lo Squalene hanno un effetto molto basso sul comportamento<br />
termotropico delle membrane modello dovuto, rispettivamente, alla localizzazione<br />
negli strati acquosi fra i doppi strati fosfolipi<strong>di</strong>ci ed all’insolubilità nell’ambiente<br />
idrofobo delle catene aciliche fosfolipi<strong>di</strong>che;<br />
Lo SqualeneCOOH ed i prodrug causano una forte destabilizzazione del doppio<br />
strato lipi<strong>di</strong>co, proporzionale alla quantità <strong>di</strong> composto presente, ciò in<strong>di</strong>ca che<br />
essi si inseriscono nel doppio strato;<br />
Il maggiore carattere lipofilo consente l’incorporazione dei prodrug nei liposomi,<br />
essi sono inoltre trattenuti all’interno delle vescicole.