Sara Ottimo - Università di Palermo
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PRINCIPIO DEL METODO Le membrane lipidiche sono soggette, quando riscaldate, ad una transizione dalla fase gel (ordinata) a cristallo liquido (disordinata), caratterizzata da una temperatura (T m) e da una variazione entalpica (∆H). Tali parametri possono variare per la presenza e l’interazione tra biomolecole ed il bilayer fosfolipidico. Le variazioni osservate sono dipendenti dalla frazione molare di sostanza disciolta nel bilayer lipidico. 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 °C 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 34 36 °C
DMPC Composto in esame Preparazione di una soluzione in solventi organici (CHCl 3:CH 3OH) del fosfolipide, contenente il composto biologicamente attivo (se liposolubile) INTERAZIONE IN FASE ORGANICA: PREPARAZIONE DEI LIPOSOMI “Thin Layer Evaporation Method” Evaporazione del solvente e formazione di un sottile film fosfolipidico Tris Liposomi Il film fosfolipidico è idratato con una soluzione tampone (eventualmente contenente il composto in esame, se idrosolubile) Si ottengono liposomi multilamellari (MLV), con la massima interazione tra fosfolipide e composto. Sottoponendo gli MLV ad estrusione si hanno liposomi unilamellari (LUV)
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PRINCIPIO DEL METODO<br />
Le membrane lipi<strong>di</strong>che sono soggette, quando riscaldate, ad una transizione<br />
dalla fase gel (or<strong>di</strong>nata) a cristallo liquido (<strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nata), caratterizzata da una<br />
temperatura (T m) e da una variazione entalpica (∆H). Tali parametri possono<br />
variare per la presenza e l’interazione tra biomolecole ed il bilayer fosfolipi<strong>di</strong>co.<br />
Le variazioni osservate sono <strong>di</strong>pendenti dalla frazione molare <strong>di</strong> sostanza<br />
<strong>di</strong>sciolta nel bilayer lipi<strong>di</strong>co.<br />
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