Don Gregorio - Fondazione Donizetti
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Arlecchino a Parigi<br />
In viaggio verso la Francia sul carro dei comici<br />
COMUNICATO STAMPA<br />
A proposito del … <strong>Don</strong> <strong>Gregorio</strong><br />
Davvero raro il secondo titolo operistico presentato nell’ambito del cartellone del Bergamo Musica<br />
Festival Gaetano <strong>Don</strong>izetti, edizione 2007: si tratta di <strong>Don</strong> <strong>Gregorio</strong> ossia del rifacimento per le<br />
scene del napoletano Teatro Nuovo di un ben più noto titolo donizettiano, quell’Aio nell’imbarazzo,<br />
risalente al 1824, cui <strong>Don</strong>izetti pone di nuovo mano nell’estate 1826. In collaborazione con il<br />
librettista Andrea Leone Tottola, negli anni in oggetto poeta ufficiale dei Reali Teatri di Napoli,<br />
<strong>Don</strong>izetti interviene pesantemente sul materiale utilizzato per l’originale versione dell’Aio, tanto<br />
che il successivo <strong>Don</strong> <strong>Gregorio</strong> risulterà essere, rispetto al suo predecessore, davvero un’altra<br />
opera, del tutto originale. Tra le “trasformazioni” più evidenti: la sostituzione dei recitativi con<br />
dialoghi in prosa, la stesura in dialetto napoletano della parte di <strong>Don</strong> <strong>Gregorio</strong>, oltre alla creazione<br />
di numeri nuovi. La scelta dei dialoghi, in vece dei recitativi, è in omaggio alle abitudini del Teatro<br />
Nuovo, una delle principali sale cittadine, dedita soprattutto a certo repertorio buffo, spesso<br />
dialettale; in omaggio al Teatro, ma anche al basso napoletano Gennaro Luzio, volto notissimo del<br />
Teatro Nuovo, primo <strong>Don</strong> <strong>Gregorio</strong> e collaboratore di <strong>Don</strong>izetti anche negli anni seguenti il 1826,<br />
la scelta, invece, del dialetto napoletano.<br />
Volto noto al pubblico del Teatro <strong>Don</strong>izetti quello di Roberto Recchia, regista dello spettacolo già<br />
nella sua versione per Wexford. Alla guida dell’Orchestra del Bergamo Musica Festival, invece,<br />
sempre nel segno di quell’attenzione al mondo della prassi esecutiva, che ha segnato le<br />
rappresentazioni dell’Elisir d’amore, titolo inaugurale dell’edizione 2007 del Festival, Stefano<br />
Montanari, a cui si è dovuto il Concerto anteprima del Festival stesso. Nei panni di <strong>Don</strong> <strong>Gregorio</strong><br />
uno specialista del repertorio buffo, Paolo Bodogna, insieme alle voci di Giorgio, Elizaveta<br />
Martirosyan, Giorgio Trucco, Livio Scarpellini, Alessandra Fratelli, Luca Lodovici.<br />
Per gli interpreti tutti, come per il regista e per il direttore si rimanda ai curricula sotto allegati.<br />
Summa di diverse manifestazioni culturali, dal teatro d’opera appunto ai concerti, al cinema, al<br />
dibattito, anche in occasione delle rappresentazioni di <strong>Don</strong> <strong>Gregorio</strong>, il Bergamo Musica Festival si<br />
arricchisce di una serie di appuntamenti altri, legati al titolo lirico in oggetto.<br />
Si va dalla presentazione al pubblico della commedia di Arturo Rossato <strong>Don</strong>izetti, affidata alla<br />
Compagnia Pandemonium Teatro (venerdì 19 ottobre alle ore 18.00 al Teatro <strong>Don</strong>izetti, in replica<br />
per il pubblico delle scuole, la mattina successiva, quella di sabato 20 ottobre, sempre al Teatro<br />
<strong>Don</strong>izetti); alla tradizionale guida all’ascolto, con sede presso la Biblioteca Tiraboschi, la sera di<br />
giovedì 25 ottobre, presente il regista dell’opera, Roberto Recchia; al Caffè del Teatro di mercoledì<br />
31 ottobre, presenti Paolo Fabbri e Maria Chiara Bertieri, curatrice dell’edizione del <strong>Don</strong> <strong>Gregorio</strong>,<br />
che racconteranno l’opera, intervallando i propri interventi con il momento musicale affidato al<br />
pianoforte di Samuele Pala e alla voce di Dario Giorgelè; ai concerti di sabato 3 novembre in Santa<br />
Grata Inter Vites (concerto per solo organo, protagonista Fausto Caporali) e di domenica 4
novembre al Seminarino (protagonista il Quartetto <strong>Don</strong>izetti impegnato nell’esecuzione di pagine<br />
donizettiane) inseriti nel ciclo I tesori degli archivi musicali. Per lo stesso ciclo si segnala inoltre il<br />
concerto del 20 ottobre presso la Basilica di Santa Maria Maggiore che vedrà la presentazione della<br />
Messa di Einsiedeln di Giovanni Simone Mayr, in omaggio alla memoria di John Stewart Allitt,<br />
studioso mayriano.<br />
Per tutti gli appuntamenti di cui sopra si rimanda alla calendarizzazione posta di seguito.<br />
Venerdì 2 novembre ore 20.30 e Domenica 4 novembre ore 15.30<br />
Teatro <strong>Don</strong>izetti<br />
GAETANO DONIZETTI<br />
<strong>Don</strong> <strong>Gregorio</strong><br />
melodramma giocoso in due atti di Iacopo Ferretti e Andrea Leone Tottola<br />
Paolo Bordogna, <strong>Don</strong> <strong>Gregorio</strong> Cordebono<br />
Giorgio Valerio, <strong>Don</strong> Giulio Antiquati<br />
Elizaveta Martirosyan, Madama Gilda Tallemanni<br />
Giorgio Trucco, Marchese Enrico<br />
Livio Scarpellini, Marchese Pippetto<br />
Alessandra Fratelli, Leonarda<br />
Luca Lodovici, Simone<br />
Regia Roberto Recchia<br />
Scene e costumi Ferdia Murphy<br />
Direttore Stefano Montanari<br />
Orchestra e Coro del Bergamo Musica Festival<br />
Nuova versione, mai eseguita in Italia in tempi moderni,<br />
dell’Aio nell’imbarazzo.<br />
Opera composta da <strong>Don</strong>izetti per il Teatro Nuovo di Napoli nel 1826.<br />
L’allestimento riprende lo spettacolo del Festival di Wexford (dicembre 2006).<br />
Intorno a <strong>Don</strong> <strong>Gregorio</strong> …<br />
Venerdì 19 ottobre ore 18.00<br />
Teatro <strong>Don</strong>izetti – Città<br />
Bassa<br />
Sabato 20 ottobre ore 10.00<br />
Teatro <strong>Don</strong>izetti – Città<br />
Bassa<br />
Sabato 20 ottobre ore 21.00<br />
Basilica di Santa Maria<br />
Maggiore<br />
Città Alta<br />
Giovedì 25 ottobre ore 20.30<br />
Biblioteca Tiraboschi – Città<br />
Bassa<br />
Mercoledì 31 ottobre ore 18.00<br />
Salone d’onore Teatro<br />
<strong>Don</strong>izetti di Arturo Rossato<br />
Commedia in versione semiscenica per attori,<br />
cantanti e pianoforte<br />
Compagnia Pandemonium Teatro<br />
<strong>Don</strong>izetti di Arturo Rossato<br />
Commedia in versione semiscenica<br />
Concerto del ciclo I tesori degli archivi musicali<br />
in memoria di John Stewart Allitt<br />
Giovanni Simone Mayr: Messa di Einsiedeln<br />
(prima esecuzione italiana in tempi moderni)<br />
Coro della Cappella Musicale di Ingolstadt<br />
Orchestra del Bergamo Musica Festival<br />
Direttore Franz Hauk<br />
Guide all’ascolto<br />
<strong>Don</strong> <strong>Gregorio</strong>: una narrazione musicale<br />
Introduce Roberto Recchia<br />
Concerto per voce e pianoforte con Dario<br />
Giorgelè e Samuele Pala<br />
Prosa<br />
Prosa<br />
Recita<br />
per le scuole<br />
Concerti<br />
Incontri<br />
I caffè del<br />
teatro
<strong>Don</strong>izetti<br />
Città Bassa<br />
Venerdì 2 novembre ore 20.30<br />
Teatro <strong>Don</strong>izetti<br />
Città Bassa<br />
Sabato 3 novembre ore 16.00<br />
Biblioteca Tiraboschi<br />
Città Bassa<br />
Sabato 3 novembre ore 17.00<br />
Chiesa di Santa Grata Inter<br />
Vites – Città Alta<br />
Domenica 4 novembre ore<br />
12.00<br />
Seminarino – Città Alta<br />
Domenica 4 novembre ore<br />
15.30<br />
Teatro <strong>Don</strong>izetti<br />
Città Bassa<br />
Paolo Fabbri e Maria Chiara Bertieri (Università<br />
di Ferrara) raccontano <strong>Don</strong> <strong>Gregorio</strong><br />
Prima rappresentazione<br />
<strong>Don</strong> <strong>Gregorio</strong><br />
Guide all’ascolto<br />
Brundibár per i bambini. Laboratorio didattico<br />
a cura di Livio Aragona e Federico Fornoni<br />
Concerto del ciclo I tesori degli archivi musicali<br />
Le tombeau de <strong>Don</strong>izetti. Improvvisazioni<br />
all’organo<br />
Fausto Caporali, organo<br />
Concerto del ciclo I tesori degli archivi musicali<br />
Il Quartetto <strong>Don</strong>izetti interpreta pagine<br />
donizettiane<br />
Seconda rappresentazione<br />
<strong>Don</strong> <strong>Gregorio</strong><br />
Curricula direttore, regista e interpreti<br />
Concerti<br />
Opera<br />
Incontri<br />
Concerti<br />
Concerti<br />
Opera<br />
Stefano Montananari, diplomatosi in violino e pianoforte con il massimo dei voti e lode, ottiene il<br />
Diploma di alto perfezionamento in Musica da camera con PierNarciso Masi presso l’Accademia<br />
Musicale di Firenze e il Diploma di Solista con Carlo Chiarappa presso il Conservatorio della<br />
Svizzera Italiana di Lugano. Il suo interesse per la ricerca filologica lo porta a rivolgere la sua<br />
attenzione allo studio della prassi esecutiva su strumenti originali. Dal 1995 è primo violino<br />
concertatore dell’Accademia Bizantina di Ravenna diretta da Ottavio Dantone. Collabora con i più<br />
importanti esponenti nel campo della musica antica, ed in particolare con C. Rousset (con cui ha<br />
recentemente inciso le Sonate per violino e clavicembalo obbligato di J.S. Bach per la casa<br />
discografica Naive), con Concerto Köln in veste di Konzertmeister e direttore e con<br />
Kammerorchester Basel con cui registrerà in prima mondiale i Concerti per violino di A. Montanari<br />
per la casa discografica Sony. Ha inciso per le case discografiche Foné, Frequenz, Denon, Opus<br />
111, Erato, Virgin, Tactus, Astrée, Thymallus, Simphonya, Bottega discantica, Decca, Naive e Arts<br />
(recentemente la sua incisione delle Sonate op.5 di A. Corelli ha ottenuto il Diapason d’Or in<br />
Francia e numerosi riconoscimenti e premi internazionali). È stato protagonista del numero di<br />
marzo 2007 della rivista «Amadeus», in occasione dell’uscita dell’integrale delle Sonate per<br />
violino, viola da gamba e continuo di D. Buxtheude. È stato docente di violino presso il<br />
Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano dal 1993 al 1999. È docente di violino barocco<br />
presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano e del Corso di II livello di violino<br />
barocco presso il Conservatorio “B. Maderna” di Cesena e presso il Conservatorio “F.E.<br />
Dall’Abaco” di Verona, e da due anni è presente ai Corsi di alto perfezionamento in musica antica<br />
di Urbino. All’attività solistica affianca quella di direttore: si è esibito alla guida della Nozze di<br />
Figaro di W. A. Mozart per il Circuito Lirico Regionale Lombardo e ha diretto l’Orchestra 1813 di<br />
Como.<br />
Roberto Recchia, attore e regista, si è diplomato nel 1991 all’Accademia dei Filodrammatici di<br />
Milano ottenendo il Premio Accademia. Da allora ha alternato il lavoro di regista e quello di attore<br />
sia con il suo gruppo teatrale sia con altre compagnie (Risveglio di primavera di Wedekind, regia di<br />
G. De Monticelli; Vittime del dovere di Jonesco, regia di Sergio Maifredi; Cyrano di Rostand regia<br />
di Corrado d’Elia). Da alcuni anni ha instaurato un sodalizio artistico con il regista Vito Molinari<br />
con il quale ha messo in scena, tra gli altri titoli, VarieEtà con il Trio Zanzibar, il monologo Più<br />
stupidi di così…montaggio di testi surrealisti, Fare l’amore non è peccato da Achille Campanile,
Rosa Salmone S.p.A. di Daolmi-Desinan e il musical Ailoviù di DiPietro-Roberts del quale ha curato<br />
anche la traduzione italiana. Per il festival Notti Malatestiane di Rimini ha diretto Nina, ossia la<br />
pazza per amore di N. Dalayrac e La Pisanella, tragedia in versi di D’Annunzio con musiche di<br />
scena di Ildebrando Pizzetti, prima ripresa dopo il debutto del 1913. Da alcuni anni collabora con il<br />
Wexford Festival Opera per il quale ha curato la regia, nello scorso ottobre, di <strong>Don</strong> <strong>Gregorio</strong> di<br />
Gaetano <strong>Don</strong>izetti e di altri allestimenti tra cui I Capuleti e i Montecchi di Bellini, Les contes<br />
d’Hoffmann di Offenbach e Viaggio a Reims di Rossini, The Medium di Menotti. Nel 2005 ha<br />
diretto le tre Opèra-Minutes di Milhaud, Le bal masquè e Le gendarme incompris di Poulenc al<br />
Teatro La Maestranza di Siviglia. Ha inaugurato il Festival Pergolesi Spontini di Jesi (2005) con<br />
l’allestimento dello spettacolo Musica per un treno a vapore. Al Teatro della Fortuna di Fano è<br />
stato protagonista de Le boeuf sur le toit di Milhaud e ha diretto Cavalleria rusticana (2005) e <strong>Don</strong><br />
Pasquale (2006). Nel 2006 è stato regista di Cavalleria rusticana al Teatro <strong>Don</strong>izetti di Bergamo.<br />
Tra i prossimi impegni: il melologo Andromeda di Niccolò Zingarelli con l’Accademia Litta di<br />
Milano, L’elisir d’amore (Fano, 2007) e La tragédie de Carmen (Wexford, 2007).<br />
Paolo Bordogna, nato nel 1972, ha studiato con il baritono Roberto Coviello. Si è successivamente<br />
specializzato con Katia Ricciarelli e Bianca Maria Casoni nel repertorio del baritono brillante. Nel<br />
2000 ha vinto il Premio Caruso. Grazie alla sua duttilità d’interprete e alle sue grandi disposizioni<br />
teatrali sono molti e diversi tra loro i personaggi già interpretati: Belcore nell’Elisir d’amore,<br />
Uberto nella Serva padrona, Papageno in Die Zauberflöte, Malatesta nel <strong>Don</strong> Pasquale, Ping in<br />
Turandot , Dandini nella Cenerentola, Schaunard nella Bohème, Mamma Agata nelle Convenienze<br />
ed inconvenienze teatrali, Guglielmo in Così fan tutte, Figaro e <strong>Don</strong> Bartolo nel Barbiere di<br />
Siviglia, <strong>Don</strong> Profondo nel Viaggio a Reims, Masetto in <strong>Don</strong> Giovanni, Enrico nel Campanello,<br />
<strong>Don</strong> Alvaro nel Viaggio a Reims, Sulpice nella Fille du régiment, Tobia Mill e Slook nella<br />
Cambiale di matrimonio, Monù Traversen nella Gazzetta, Lorenzo nei Capuleti e Montecchi,<br />
Germano nella Scala di seta, Peter in Hansel und Gretel, <strong>Don</strong> Basilio nel Barbiere di Paisiello, Fra<br />
Melitone nella Forza del destino, L’abate nell’Arlecchino di Busoni, <strong>Don</strong> Geronio nel Turco in<br />
Italia, <strong>Don</strong> <strong>Gregorio</strong> nel <strong>Don</strong> <strong>Gregorio</strong> di <strong>Don</strong>izetti. È stato diretto da Alberto Zedda, Gabriele<br />
Ferro, Alan Curtis, Maurizio Arena, Karl Martin, Corrado Rovaris, Bruno Aprea, Fabrizio Maria<br />
Carminati, Arnold Bosman, Stefano Ranzani, Michele Mariotti. Ha cantato al San Carlo di Napoli,<br />
all’Opera di Roma, al Rossini Opera Festival, al Carlo Felice di Genova, al Lirico di Cagliari, al<br />
Massimo di Palermo, al Regio di Torino, al Regio di Parma, al Filarmonico di Verona, al Bellini di<br />
Catania, al <strong>Don</strong>izetti di Bergamo, al Ravenna Festival, al Comunale di Modena, al Municipale di<br />
Piacenza, al Comunale di Ferrara, al Sociale di Trento, al Comunale di Bolzano, al Coccia di<br />
Novara, al Rossini di Lugo di Romagna, al Verdi di Busseto; al Festival Mozart di La Coruna, al<br />
Segura di Lima, al Festival di Strasbourg, al Festival di Wexford, a Mosca, a Tenerife, al Real di<br />
Madrid. Ha inciso per Naxos La Cenerentola (Dandini) diretto da Alberto Zedda. Nel maggio 2006<br />
ha ricevuto il Premio Bastianini. Fra i prossimi impegni: La gazza ladra al Rossini Opera Festival<br />
di Pesaro e al Filarmonico di Verona, La pietra del paragone al Real di Madrid, L’elisir d’amore al<br />
Regio di Torino, Tutti in maschera a Savona, Piacenza e al Festival di Wexford, La bohème a<br />
Nizza, Il campanello e Il maestro di cappella a Catania, La fille du régiment a Bilbao.<br />
Giorgio Valerio ha compiuto gli studi musicali a Milano presso la Scuola Civica di Musica<br />
studiando del canto con Ersilia Colonna. Ha frequentato il Corso di tecnica ed interpretazione<br />
vocale con Rodolfo Celletti. Ha cooperato con diversi gruppi musicali da camera che rivolgono la<br />
propria attenzione al repertorio barocco-rinascimentale e liederistico. È stato più volte ospite di<br />
importanti organizzazioni e rassegne concertistiche quali, il Festival Europa di Praga, l’Autunno<br />
musicale di Como, MIDEM di Cannes, Mozart Laboratorium, Festival di Lubiana, Festival Sacra di<br />
Brescia, Bergamo Musica Festival. Il repertorio più eseguito è quello della musica sacra nel quale<br />
vanta l’esecuzione dei più noti oratori di Bach, Haendel, Pergolesi, Perosi, e l’esecuzione di tutte le<br />
messe brevi di Mozart. Tra gli impegni più recenti ricordiamo Il barbiere di Siviglia e La bohème al
Teatro Sociale di Brescia, Così fan tutte, Le nozze di Figaro e La traviata (Verdi) al Festival Estivo<br />
della Provincia di Vercelli, Il carretto del venditore d’aceto di Mayr e La cambiale di matrimonio<br />
di Rossini al Teatro di Gallarate, Roberto Devereux al Teatro <strong>Don</strong>izetti di Bergamo, Naufragus di<br />
Maurizio Boriolo al Teatro Coccia di Novara e La Signora di Monza del M.° Bellisario al Teatro<br />
Manzoni di Monza (queste ultime due opere in prima esecuzione assoluta).<br />
Nata a Tbilisi, Georgia, nel maggio 1977, Elizaveta Martirosyan si è diplomata in canto nel 1999<br />
nel locale Conservatorio, dove al contempo ha perfezionato lo studio del pianoforte. Nel 2000 ha<br />
debuttato all’Opera di Bitumi (Georgia) come Gilda in Rigoletto e nello stesso anno ha esordito<br />
all’Opera Nazionale di Tbilisi come Violetta nella Traviata, sotto la direzione di Djansung<br />
Kakhidze, per poi cantare come Adina nell’Elisir d’amore. Vincitrice di numerosi premi e borse di<br />
studio internazionali, grazie anche alla sua buona conoscenza di diverse lingue europee, si è<br />
aggiudicata riconoscimenti come il Premio “Speranza” al Concorso Cajkovskij di Mosca (1998), il<br />
Premio Speciale del Pubblico al Concorso Operalia Placido Domingo (2001), il Premio Speciale al<br />
Concorso “Francesco Viñas” di Barcellona (2002) ed il Premio Speciale del Monte dei Paschi di<br />
Siena (2003) per l’Accademia Musicale Chigiana, dove ha frequentato corsi di canto con Raina<br />
Kabaivanska e Bernadette Manca di Nissa. Ha continuato a perfezionarsi presso l’Accademia<br />
Musicale di Modena. Trasferitasi in Italia nel 2001 si è esibita in teatri e sale da concerto in Italia,<br />
Europa e Stati Uniti, mettendo a frutto preziose esperienze professionali. Ha cantato di sovente al<br />
fianco di Raina Kabaivanska e nel maggio 2003 si è esibita insieme a Luciano Pavarotti al Teatro<br />
Bonci di Cesena. Dopo aver proposto i Lieder schubertiani Der Hirt auf dem Felsen e Auf dem<br />
Strom al Teatro Verdi di Firenze, nel corso del 2003 si è esibita a Prato nella Messa in do minore di<br />
Mozart, direttore Alessandro Pinzauti, e ha vestito i panni di Corinna (Il viaggio a Reims) al Rossini<br />
Opera Festival di Pesaro. Successivamente è stata Violetta, sotto la direzione di Jonathan Webb e la<br />
regia di Lindsay Kemp, nei teatri di Pisa, Lucca, Livorno. Nel febbraio 2004 è ritornata a Prato per<br />
interpretare la Nona Sinfonia di Beethoven, direttore Alessandro Pinzauti, e a Pesaro per la cantata<br />
rossiniana La morte di Didone, direttore Alberto Zedda. Nell’aprile 2004 è a Firenze e Siena per lo<br />
Stabat Mater di Pergolesi e per il Requiem di Fauré, direttore Nicola Paszkovski. Successivamente<br />
debutta al Maggio Musicale Fiorentino come Corinna nel Viaggio a Reims e propone il medesimo<br />
ruolo al Festival di Wexford. Nel corso del 2005, dopo il Te Deum di Dvorák alle Settimane<br />
Musicali Senesi, direttore Gaetano Delogu, ha cantato lo Stabat Mater di Rossini a Marsiglia e al<br />
Festival di Saint Victor, direttore André Bernard. Seguono i ruoli di Giulia nella Scala di seta di<br />
Rossini al Teatro de la Maestranza di Siviglia e quello di Cunegonde nel Candide di Bernstein per il<br />
Teatro Carlo Felice di Genova. Si è quindi esibita nella Bella addormentata nel bosco al Teatro<br />
Comunale di Bologna ed è stata Nannetta in Falstaff al Teatro Filarmonico di Verona. Ad un<br />
concerto di musiche sacre con Alberto Zedda, fanno seguito concerti a Legnago e Verona. A La<br />
Coruña ha cantato come <strong>Don</strong>na Anna in <strong>Don</strong> Giovanni, per poi prendere parte ad un concerto al<br />
Festival De Galicia ed interpretare il ruolo di Berenice nell’Occasione fa il ladro al Festival Rossini<br />
di Wildbad. Impegnata come Despina nell’Arrighetto di Coccia al Rossini Opera Festival di Pesaro<br />
e in Semiramide nei teatri di Pisa, Trento, Livorno e Rovigo, canta anche nell’Italiana in Algeri<br />
(Elvira) a Toulon. Tra i vari impegni della stagione 2006 si distinguono inoltre L’italiana in Algeri<br />
(Elvira) al Festival di Aix-en-Provence, <strong>Don</strong> <strong>Gregorio</strong> (Madama Gilda Tallemanni) al Festival di<br />
Wexford e Falstaff (Nannetta) nei teatri di Pisa, Lucca e Livorno. Nell’aprile 2007 ha cantato<br />
L’italiana in Algeri al Teatro Comunale di Bologna e al Teatro Comunale di Ferrara. Tra i suoi<br />
impegni futuri segnaliamo I pazzi per progetto (Norina) al Festival Opera Barga, L’italiana in<br />
Algeri al Festival di Aix-en-Provence.<br />
Giorgio Trucco, nato a Voghera nel 1975, compie gli studi musicali presso il Conservatorio “G.<br />
Verdi” di Milano. Seguito inoltre nella preparazione tecnico stilistica da Franca Mattiucci,<br />
attualmente studia con Roberto Coviello. Partecipa a vari concorsi nazionali ed internazionali. Tra<br />
gli ultimi l’edizione 1999 del Concorso “Caruso” (giunge tra i finalisti) e il Concorso Internazionale
Mario Basiola (3° premio). Nel 1999 debutta al Teatro alla Scala di Milano, nella nuova produzione<br />
di Nina, o la Pazza per amore sotto la direzione di Riccardo Muti. Canta quindi in <strong>Don</strong> Giovanni,<br />
L’elisir d'amore, Il barbiere di Siviglia, Così fan tutte, Cenerentola. Partecipa al Maggio Musicale<br />
2000 nell’Incoronazione di Poppea e al Rossini Opera Festival 2000 nelle produzioni di Le siège de<br />
Corinthe e Cenerentola. Canta in una tournée in Spagna <strong>Don</strong> Giovanni e Il barbiere di Siviglia e<br />
debutta nel Marito disperato al Teatro San Carlo di Napoli e nel Trovatore per l'inaugurazione del<br />
Maggio Musicale fiorentino 2001. Torna quindi a Firenze per una nuova produzione di Penthesilea,<br />
al Rossini Opera Festival nel Mondo delle farse, con due farse di Pacini e Pavesi, e debutta nel<br />
Matrimonio segreto a Fermo, nei Vespri siciliani a Busseto, in Turandot ad Atene, in una nuova<br />
produzione di <strong>Don</strong> Pasquale a San Gallo, di Semiramide a Pesaro e del Viaggio a Reims a Reggio<br />
Calabria. Ha cantato La vedova scaltra a Montpellier, con incisione discografica, Il barbiere di<br />
Siviglia e Ciro in Babilonia a Wildbad, Il ricco d’un giorno a Verona, Tancredi, Manon Lescaut,<br />
Così fan tutte e Die Zauberflöt” a Toulon, Pagliacci a Piacenza. Ha interpretato I due Figaro e<br />
Mosè per il suo ritorno a Wildbad e Macbeth ad Amsterdam. È stato diretto da Gerd Albrecht, Ivor<br />
Bolton, Giuliano Carella, Alessandro De Marchi, Mark Elder, Marco Guidarini, Zubin Mehta,<br />
Riccardo Muti, Roberto Rizzi Brignoli. Tra i prossimi impegni: <strong>Don</strong> Giovanni a Toulon, La vedova<br />
scaltra a Nizza e <strong>Don</strong> Checco a Bari.<br />
Nato a Bergamo, Livio Scarpellini ha ottenuto la maturità magistrale e ha svolto gli studi di<br />
pianoforte presso l’Istituto musicale Santa Cecilia di Bergamo. Studia canto con Franco Federici a<br />
Parma. Tenore lirico leggero, predilige ruoli come Nemorino nell’Elisir d’amore, Conte<br />
d’Almaviva nel Barbiere di Siviglia, Ernesto nel <strong>Don</strong> Pasquale e Beppe in Rita di <strong>Don</strong>izetti. Dal<br />
1990 collabora come artista del coro per i seguenti teatri: Teatro <strong>Don</strong>izetti di Bergamo, Teatro<br />
Regio di Parma, Teatro Municipale di Piacenza, Teatro Grande di Brescia; ha svolto ruoli di<br />
comprimariato in Rigoletto (Borsa), Andrea Chénier (Incredibile), Un ballo in maschera (Giudice),<br />
Manon Lescaut (Maestro di Ballo), Tosca (Spoletta), Aida (Messaggero), Falstaff (Bardolfo). È<br />
stato chiamato dal Teatro <strong>Don</strong>izetti di Bergamo come doppio nel ruolo di Percy in Anna Bolena per<br />
la tournée che si è svolta in Giappone. Svolge intensa attività concertistica. Nel novembre 2005 ha<br />
debuttato come solista in un concerto sinfonico per il Teatro <strong>Don</strong>izetti di Bergamo eseguendo la<br />
prima assoluta delle Lamentazioni del Profeta Geremia di Giovanni Simone Mayr. Ha eseguito<br />
inoltre il Requiem di Mozart, l’Oratorio di Natale di Bach, il Messiah di Händel, la Messa a tre voci<br />
di Franck, La Passione Secondo Matteo di Bach, la Resurrezione di Zelioli, la Messe de Minuit di<br />
Charpentier, i Vesperae solemnes de confessore di Mozart e Petite Messe Solennelle di Rossini,<br />
eseguita a Valencia in collaborazione con il Teatro di Bergamo. Ha partecipato ad alcune<br />
produzioni sinfoniche della RAI di Milano, della Radio della Svizzera Italiana e con il Coro<br />
Filarmonico del Teatro alla Scala di Milano. Collabora anche con gruppi vocali di musica antica<br />
polifonica e madrigalistica. Ha tenuto numerosi concerti in Italia e all’estero. Recentemente è stato<br />
impegnato in Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk al Teatro alla Scala.<br />
Alessandra Fratelli ha i primi approcci con il mondo della musica in famiglia con il padre Franco,<br />
pianista, che le impartisce i rudimenti del solfeggio e del pianoforte. Inizia lo studio del canto lirico<br />
nel 1999 con Giuditta Parris. A partire dal 2003 studia sotto la guida di Mary Lindsey - docente<br />
presso l’Istituto Musicale “G. <strong>Don</strong>izetti” di Bergamo -, con la quale sta per conseguire il diploma in<br />
canto e arte scenica. Ha frequentato vari corsi di perfezionamento e approfondimento di musica<br />
vocale da camera francese, tenuti da Françoise Ogèas, presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano<br />
e l’Istituto Musicale “G. <strong>Don</strong>izetti” di Bergamo. Nel 2002 vince il primo premio nel concorso Dino<br />
Caravita per giovani cantanti lirici a Fusignano (RA). Nel 2004 ottiene una borsa di studio quale<br />
migliore artista italiana al Concorso Internazionale Capriolo in Franciacorta per voci liriche. Nel<br />
2005 tiene concerti lirici nella Città di Bergamo e in provincia con il Gruppo Fiati Musica diretta da<br />
Pieralberto Cattaneo. Nel 2006 collabora come artista del coro nella stagione lirica del Bergamo<br />
Musica Festival del Teatro <strong>Don</strong>izetti di Bergamo. Nel gennaio 2007, nel corso della tournée in
Giappone con il Teatro <strong>Don</strong>izetti di Bergamo, debutta nel ruolo di Smeton nell’opera Anna Bolena<br />
presso il Teatro Bunka Kaikan di Tokyo. All’attività teatrale affianca quella cameristica e solistica.<br />
Luca Ludovici, diplomato in clarinetto al Conservatorio di Perugia, nel 1988 vince il posto di<br />
primo clarinetto nell’Orchestra Sinfonica dell’Umbria. Vincitore di vari concorsi, svolge un’intensa<br />
attività concertistica sia in Italia che all’estero. Dal 1996 si dedica al canto, diplomandosi al<br />
Conservatorio di Milano. Negli anni successivi svolge attività di corista e tiene concerti per varie<br />
associazioni liriche a Bergamo, Lugo di Romagna, Bologna, Prato. Ha cantato Il dottor Zivago<br />
(Teatro delle Erbe di Milano), Il barbiere di Siviglia (Circuito Lirico Estivo di Bergamo),<br />
La bohème (Teatro di San Lorenzo di Milano e Teatro Rossini di Lugo), Turandot a Malta, il<br />
Mandarino (Produzione Aslico), <strong>Don</strong> Pasquale (Teatro di Deutschlandsberg, Austria), Cavalleria<br />
rusticana (Teatro della Colognola di Bergamo). Attualmente si sta perfezionando con Angelo<br />
Bertacchi.<br />
__________<br />
Informazioni:<br />
ingresso agli spettacoli lirici da 15,00 a 63,00 euro. Gli altri appuntamenti sono ad ingresso gratuito.<br />
Per ulteriori informazioni www.donizetti.org oppure 035.244483.<br />
Raffaella Valsecchi<br />
Ufficio stampa<br />
<strong>Fondazione</strong> <strong>Don</strong>izetti<br />
Bergamo Musica Festival Gaetano <strong>Don</strong>izetti