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Anno 4 - Numero 10 - <strong>Novembre</strong> 2007<br />
Periodico dell’Associazione Culturale Albatros
DIVERTIMENTO<br />
QUALITÀ EXTRAVERGINE<br />
di Federico Chicca<br />
Quest’anno si è svolta la VI edizione della festa dell’olio,<br />
prodotto tipico della nostra zona molto importante sia per l’economia del territorio<br />
sia per la salvaguardia delle nostre radici storico-culturali<br />
Anche quest’anno si è svolta la tre giorni di<br />
Oliolive, manifestazione arrivata ormai alla<br />
sesta edizione che ha visto la partecipazione<br />
numerosa dei castellani nonostante l’arrivo<br />
dell’inverno con temperature molto rigide<br />
che sicuramente non hanno invogliato la<br />
gente a partecipare agli spettacoli serali.<br />
<strong>La</strong> manifestazione si è svolta nel centro storico<br />
del paese, dall’Arco del Borgo fino al<br />
Castello Orsini. Novità di questa’anno la<br />
posizione del palco nella parte alta di <strong>Piazza</strong><br />
Garibaldi che ha permesso una migliore<br />
visuale dello stage anche se ha causato qualche<br />
torcicollo. Proprio sul palco di <strong>Piazza</strong><br />
Garibaldi si sono alternate numerose band<br />
musicali che hanno scaldato i freddi giorni<br />
del 16, 17 e 18 novembre con la loro carica<br />
di energia, tra le altre ci piace ricordare: dai<br />
“Duo d’Autore” di Mattia Battistini e Valerio<br />
Antognelli” ai “Pentamerone”, dai “nostrani”<br />
Bella <strong>Piazza</strong> al saltarello, dai “Alla Bua”<br />
agli “Akkura”, ai “Pink Puffers” ed altre.<br />
I concerti sono stati solo una parte del ricco<br />
programma della manifestazione. Molte<br />
infatti le mostre allestite dagli organizzatori:<br />
la mostra “Il Segno Comune” a cura dell’Archivio<br />
Storico Comunale con lo scopo<br />
dichiarato di illustrare con semplicità i<br />
momenti più significativi della vita del<br />
nostro Comune attraverso preziosi documenti<br />
come timbri, bolli, stemmi, carte<br />
intestate e gonfaloni. Molto visitate anche<br />
le mostre di artigianato e fotografica “3D A<br />
CASTEJU” allestite da privati.<br />
Stracolma la Sala Baronale presso il Castello<br />
Orsini per la presentazione del libro di Lino<br />
Iori “Un Podista Racconta” a cura dell’Associazione<br />
Culturale Albatros. Alla presentazione<br />
del libro sono intervenuti oltre l’autore<br />
ovviamente, numerose cariche pubbliche<br />
quali il Sindaco Salinetti, l’Ass. alla Cultura<br />
Manifestazione<br />
3
4 Manifestazione<br />
Da sinistra: Ass. Grelli, il sindaco Salinetti, Anacleto <strong>La</strong>uri e Iori Lino<br />
Pistoia, l’Ass. al Bilancio Grelli, il Presidente<br />
del Parco dei Lucretili Piacentini e a nome<br />
dell’Associazione Albatros Ivano Moreschini.<br />
Molto coinvolgente la lettura di alcuni passi<br />
del lavoro del nostro concittadino Iori da<br />
parte di Anacleto <strong>La</strong>uri, accompagnato dalle<br />
musiche di Roberto Testa che hanno saputo<br />
“<strong>La</strong> <strong>Piazza</strong>”<br />
Periodico dell’Associazione Culturale Albatros<br />
Vicolo Giustini, n. 10<br />
00024 Castel Madama (Roma) - tel. 0774/449849<br />
Anno 4, n. 10 - <strong>Novembre</strong> 2007<br />
Registrazione del Tribunale di Tivoli n. 4/2004 del 14/04/04<br />
Direttore Responsabile: Rino Sciarretta<br />
Capo Redazione: Carla Santolamazza<br />
Redazione: Alessandra De Santis, Fausta Faccenna,<br />
Federico Chicca, Ivano Chicca, Ivano Moreschini,<br />
Ramona Pompili, Roberto Bontempi,<br />
Salvatore De Angelis<br />
Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero<br />
Valentina Torella, Gualtiero Todini,<br />
Ivo Santolamazza, Rosita Tuterti, Marcello Pucella,<br />
Mauro Cascini, Fabio Moreschini<br />
Per la pubblicità rivolgersi al 3490063355<br />
Grafica ed impaginazione: Salvatore De Angelis<br />
Stampa: Quaresima, via Empolitana km 3,400 - Castel Madama<br />
Chiuso in redazione il 22/11/2007 - Tiratura 1.500 copie<br />
SitoWeb: www.lapiazzacastelmadama.com<br />
E-mail: lapiazzaonline@virgilio.it<br />
LA REDAZIONE SI RIUNISCE TUTTI I LUNEDÌ<br />
DALLE ORE 18 ALLE 20<br />
far vivere agli spettatori presenti<br />
in sala tutta la drammaticità e<br />
la passione con cui un podista si<br />
dedica alla passione della corsa,<br />
al piacere della sfida di se stessi.<br />
Ovviamente i protagonisti principali<br />
della festa sono stati i produttori<br />
di olio extra vergine e di<br />
olive da tavola con numerosi<br />
stand che hanno deliziato i visitatori<br />
della manifestazione con<br />
assaggi dei nostri prodotti locali.<br />
L’ulivo infatti caratterizza il<br />
nostro paesaggio e da secoli rappresenta<br />
la fonte primaria di<br />
sostentamento delle popolazioni<br />
locali ed è un prodotto che va<br />
difeso e valorizzato, non soltanto<br />
per tramandare la nostra cultura<br />
e quindi la nostra storia ma<br />
anche perché rappresenta una<br />
delle principali fonti dell’economia del<br />
nostro territorio.<br />
Molti altri gli stand presenti alla manifestazione<br />
che hanno aiutato alla riuscita della<br />
festa. Dagli immancabili Rioni, che hanno<br />
servito piatti della tradizione castellana,<br />
agli stand della birra di produzione locale<br />
SOMMARIO<br />
• Divertimento qualità extravergine pag. 3<br />
• Comitato Pendolari » 7<br />
• Riflessioni sul bilancio » 8<br />
• Intervista Presidente Pro-Loco » 11<br />
• Teatro festival Città a Montecelio » 13<br />
• Notizie in breve » 14<br />
• IX Comunità Montana » 16<br />
• In ... Forma » 19<br />
• Vicovaro » 23<br />
• Stessa classe, stesso maestro » 27<br />
• Giovani violenti? » 28<br />
• Tivoli » 29<br />
• Tradizioni popolari » 31<br />
• Il rapimento del dott. Cherubini » 32<br />
• Cinema » 34<br />
• Nuoto » 35<br />
• Sport » 36<br />
• Musica » 38<br />
Il giornale viene diffuso anche nei paesi di Vicovaro, Mandela, Sambuci, Tivoli
“Spaad” e della birra belga dei nostri cugini<br />
di Oudeenarde.<br />
Unica nota negativa della manifestazione è<br />
stato il fatto di dover constatare che quest’anno<br />
in realtà non c’è stata una produzio-<br />
L’olivo<br />
che viene<br />
lavato<br />
prima della<br />
spremitura<br />
In basso:<br />
l’olio della<br />
spremitura<br />
Manifestazione<br />
“Spaad” la birra di Castel Madama<br />
<strong>La</strong> nuova posizione del palco in piazza Garibaldi<br />
ne di olio pari a quelle degli altri anni a<br />
causa secondo gli esperti, del clima bizzarro<br />
che ha caratterizzato la scorsa stagione.<br />
Speriamo che questa festa possa essere di<br />
buon auspicio per il prossimo anno.<br />
5<br />
<strong>La</strong> birra belga<br />
dei nostri<br />
cugini di<br />
Oudeenarde
CO.TRA.L.<br />
COMITATO PENDOLARI di Castel Madama<br />
Il presente articolo vede la luce a seguito del<br />
gentile invito fattoci dal comitato di redazione<br />
del periodico “<strong>La</strong> <strong>Piazza</strong>”, che ringraziamo per<br />
dare voce a questa iniziativa. Lo scopo è quello<br />
di fornire ai lettori una presentazione del Comitato<br />
pendolari di Castel Madama, recentemente<br />
formatosi.<br />
Partiamo, anzitutto, dai presupposti che hanno<br />
portato alla sua costituzione. Possiamo individuarne<br />
due, il primo riferito ad una situazione<br />
generale che i pendolari sono da tempo costretti a<br />
subire, il secondo relativo ad un evento particolare<br />
che è stato la causa “scatenante” del movimento<br />
aggregativo.<br />
Il presupposto generale si riferisce all’ormai pregressa<br />
situazione di oggettivo fallimento del<br />
CO.TRA.L quale fornitore di un servizio di trasporto<br />
pubblico, per lo meno nella zona che fa<br />
capo al deposito degli Arci. Questo deposito è<br />
infatti costantemente sottodimensionato in termini<br />
di macchine, il che si traduce sempre più spesso,<br />
un po’ in tutte le fasce orarie, in cancellazioni di<br />
corse che arrecano tantissimo disagio ai pendolari,<br />
costretti a fare tardi al lavoro o a scuola, a saltare<br />
esami universitari e visite mediche ma soprattutto,<br />
al di là degli aspetti “materiali”, a patire una<br />
situazione di precarietà psicologica indegna di un<br />
paese civile.<br />
Il presupposto particolare si riferisce invece alla<br />
cancellazione della corsa delle 7.00 del 24 ottobre,<br />
a seguito della quale alcuni pendolari, stanchi<br />
di subire inerti le inefficienze causate dall’indifferenza<br />
di politici ed amministratori del<br />
CO.TRA.L., hanno inscenato una protesta presso<br />
il predetto deposito ed hanno deciso di organizzarsi,<br />
per far sentire la propria voce in maniera<br />
unitaria ed efficace.<br />
Il Comitato esiste materialmente e si sta provvedendo<br />
alla formalizzazione della sua esistenza tramite<br />
uno statuto in fase di registrazione presso<br />
l’Agenzia delle Entrate. Vi partecipano decine di<br />
pendolari appartenenti a tutte la fasce orarie,<br />
senza alcuna distinzione di sesso, razza, religione<br />
o colore politico, essendo la trasversalità, da ogni<br />
punto di vista, la sua caratteristica fondamentale.<br />
Altra sua caratteristica è l’indipendenza, anche se<br />
non disdegna rapportarsi con i soggetti istituzionali,<br />
in primis il Comune.<br />
a cura del Comitato<br />
Attualmente il Comitato si è riunito una sola volta<br />
presso l’aula consiliare del Comune. Da questo<br />
primo incontro è uscita forte la volontà di portare<br />
avanti una battaglia concreta, tesa ad ottenere a<br />
tutti i costi il miglioramento della situazione dei<br />
trasporti locali, rapportandosi anzitutto con chi<br />
detiene il potere decisionale, ossia Regione <strong>La</strong>zio<br />
e Cotral.<br />
A tal proposito, in questa prima riunione è stata<br />
nominata una delegazione che ha il compito di<br />
coordinare le varie proposte per rappresentarle poi<br />
ai suddetti soggetti. <strong>La</strong> delegazione ha già effettuato<br />
una riunione, cui ha partecipato anche il Sindaco<br />
di Castel Madama. Da questa riunione è scaturita<br />
la proposta di scrivere ai vertici del<br />
CO.TRA.L. (Presidente e Amministratore Delegato)<br />
e della Regione <strong>La</strong>zio (Presidente e Assessore<br />
ai trasporti) al fine di ottenere un incontro per<br />
discutere e cercar di risolvere i vari problemi sul<br />
tappeto. Siamo ottimisti, considerando anche che<br />
il Sindaco, per altra via, ha già avuto interessanti<br />
riscontri dai vertici del CO.TRA.L. a livello di disponibilità<br />
per un possibile appuntamento.<br />
Il Comitato confida nella partecipazione costante,<br />
attiva e sempre più numerosa, di pendolari e non,<br />
alle riunioni ed alle eventuali iniziative che verranno<br />
intraprese, poiché c’è la convinzione che<br />
più siamo e maggiori sono le possibilità di far sentire<br />
la nostra presenza ed ottenere ciò che ci spetta,<br />
in primis il diritto ad essere rispettati.<br />
Per chiunque volesse contattarci o inviare segnalazioni<br />
abbiamo comunque attivato il seguente<br />
indirizzo di posta elettronica:<br />
pendolari_cmadama@libero.it<br />
Ringraziando ancora “<strong>La</strong> <strong>Piazza</strong>” per averci dato<br />
ospitalità, inviamo cordiali saluti.<br />
7
8 Opinioni<br />
Riflessioni sul Bilancio<br />
‘‘la pubblicazione degli articoli sul bilancio ha suscitato riflessioni<br />
da parte di alcuni lettori, che ci hanno inviato i loro testi che di seguito pubblichiamo’’<br />
Tanto pe’ parla’<br />
“È ‘na cosa senza titolo, tanto pe’ parlà,<br />
pe’ fà quarche cosa ...<br />
nun è gnente de straordinario è robba der paese<br />
nostro, che se pò parlà puro senza voce ...<br />
basta ‘a salute ... quanno c’è ‘a salute c’è tutto ...<br />
basta ‘a salute e ‘n par de scarpe nove<br />
pòi girà tutt’er monno...<br />
e m’accompagno da me...”.<br />
Sicuramente riconoscerete le parole di una famosa<br />
canzone di Petrolini-Manfredi ‘Tanto pe’ canta’’<br />
anche se un po’ modificata, mi serviva per introdurre<br />
queste mie considerazioni a proposito dell’andamento<br />
amministrativo nel nostro paese, ed<br />
anche per farvi notare che siamo in democrazia e<br />
ci lasciano ancora parlare (solo parlare) ma<br />
tanto… chi te sente? Nel numero di ottobre “<strong>La</strong><br />
<strong>Piazza</strong>” si è soffermata con ben 3 articoli sul<br />
Bilancio Comunale, spulciato dalla Corte dei<br />
Conti. Senza nulla togliere agli altri articoli volevo<br />
solo dire che quello dell’assessore Grelli mi è<br />
piaciuto moltissimo. È stato di una chiarezza spaventosa:<br />
in parole povere, se ho ben capito, ci fa<br />
notare che negli anni passati (2002-2005) l’amministrazione<br />
non ha gestito la cosa pubblica come si<br />
doveva e così ci ritroviamo con le “pezze al culo”<br />
detto papale papale.<br />
Non vorrei essere superficiale, ma lo sanno tutti<br />
che i casini li creano sempre quelli che vengono<br />
prima, è una cosa risaputa e stantia che conoscono<br />
anche i sassi, succede pure a livello nazionale.<br />
Quindi non era necessario che ce la ricordasse<br />
l’assessore. Penso che le persone che vanno a<br />
votare delegano i loro rappresentanti per migliorare<br />
e sistemare le situazioni. Infatti se l’amministrazione<br />
precedente avesse amministrato bene,<br />
ora non ci sarebbe quella attuale e non staremmo<br />
qui a discutere sul buco finanziario che abbiamo<br />
in comune. Dopo aver snocciolato una serie di<br />
cifre sicuramente reali, ci dice che dobbiamo<br />
accelerare le entrate, dobbiamo contrastare l’evasione,<br />
dobbiamo migliorare gli archivi, dobbiamo<br />
gestire con attenzione, dobbiamo fare scelte giuste;<br />
bene, ma dobbiamo chi? Io ho il dovere di<br />
controllare il bilancio familiare e come me tutti i<br />
cittadini, ma per quanto riguarda il bilancio comunale<br />
spetta a chi si è candidato per risolvere i problemi<br />
o sbaglio? Se non vado errato quando si<br />
approvano i bilanci (e non solo) in consiglio<br />
comunale partecipano sia la maggioranza che la<br />
minoranza, giusto? Quindi io mi chiedo e come<br />
me tutta la popolazione “dove erano questi signori?”.<br />
Sono decenni che si continua a giocare a<br />
ping-pong, fortuna che gli amministratori sono<br />
persone del posto, nate e cresciute a Castel Madama,<br />
possibile che si è perso anche l’amore per il<br />
proprio paese? Possibile che non si riesca a<br />
costruire un parcheggio, una caserma, un campo<br />
da calcetto, un campo da tennis ecc. ecc.? Possibile<br />
che non si riesca a risolvere il problema dell’acqua<br />
in una via del paese in cui è situata anche la<br />
scuola elementare? Possibile che dopo aver speso<br />
fior di Euro per il parcheggio a ridosso dell’autostrada<br />
non si riesca a far partire questo benedetto<br />
progetto GOMMA-GOMMA? Possibile che si<br />
richieda un finanziamento per cambiare la piazza<br />
quando i lavori sono finiti da poco, forse ci sono<br />
cose molto più urgenti da fare, non siete d’accordo?<br />
Possibile che non si riesca a trovare un locale<br />
più grande per il centro anziani? Ma secondo voi è<br />
possibile? Io non ci credo più!!! Quindi caro<br />
assessore bisogna che lavorate tutti per lo stesso<br />
obiettivo: trovare rimedi per le sorti del comune e<br />
trovare il modo di far crescere questo Paese, così<br />
quando si tornerà a votare la gente vi premierà di<br />
nuovo e non sentiremo più dire che la colpa è di<br />
quelli che c’erano prima. Faccio notare a tutti i cittadini<br />
che non frequentano la piazza, come oramai<br />
la politica non abbia più bisogno né delle sezioni<br />
né dei segretari. Infatti è un pezzo che la politica la<br />
fanno le solite tre o quattro persone che sistematicamente<br />
stazionano nei punti stabiliti per controllare<br />
e gestire un po’ tutto.<br />
Il giorno 21 ottobre si sono svolte le elezioni per la<br />
Pro-Loco, volevo informarvi che anche per una<br />
associazione di volontariato, che dovrebbe essere<br />
a-partitica e a-politica, i “soliti noti” si sono dati<br />
battaglia (tutto fa brodo…).<br />
Forse però, ad essere sinceri, un po’ di colpa l’abbiamo<br />
anche noi, ci facciamo raggirare molto<br />
facilmente “basta poco che ce vò’”.<br />
Salvatore De Angelis
Opinioni<br />
BILANCIO QUESTIONE DI SCELTE?<br />
SI, SOLO DI SCELTE<br />
Essendo Consigliere Comunale, oltre che Presidente<br />
del Consiglio Comunale di Castel Madama,<br />
ho il dovere e non solo il diritto di occuparmi dei<br />
problemi di Bilancio del nostro Ente, con una “<br />
visione strategica delle scelte amministrative e di<br />
bilancio”; nella consapevolezza che una cosa è<br />
amministrare un’azienda o un condominio, altra è<br />
amministrare una comunità, i cittadini, che sono i<br />
soli che pagano dei nostri eventuali errori. È una<br />
questione di coscienza, di etica personale e di<br />
dignità, ed oserei dire di storia, di valori che ognuno<br />
di noi si porta dentro e tenta di trasmettere. È<br />
sbagliato ritenere qualsiasi passaggio inerente al<br />
bilancio, dagli assestamenti, ai riconoscimenti di<br />
debiti o crediti, o al bilancio consuntivo, un problema<br />
puramente tecnico. È invece una questione<br />
di scelte politiche ed amministrative, su cui confrontarsi.<br />
Ci ritroviamo spesso a governare le<br />
urgenze, come fa rilevare l’attento Ivano Moreschini<br />
sull’ultimo numero della <strong>Piazza</strong>: “Intanto la<br />
Giunta Comunale ha adottato lo schema di rendiconto<br />
del 2006, la cui scadenza era il 30 giugno<br />
scorso.<br />
Entro fine ottobre quindi dovrebbe essere discusso<br />
in Consiglio Comunale. Che ne penserà la<br />
Corte dei Conti?”. Il problema è: il consuntivo è<br />
un fatto tecnico o una realtà consolidata per capire<br />
gli errori fatti, come non ripeterli, per ripartire,<br />
per dirci bravi se la strada che si evidenzia è quella<br />
giusta? Soprattutto, il consuntivo per iniziare a<br />
riflettere sul preventivo successivo e degli anni a<br />
seguire. Approvare un preventivo a metà anno<br />
procura danni; non va nella direzione della risposta<br />
che come Consiglio abbiamo dato alla Corte<br />
dei Conti sulle preoccupazioni espresse. Andiamo<br />
alla ricerca di colpe? Assolutamente no! Ma non<br />
lo facciano neppure altri dicendo che le colpe<br />
sono degli uffici o dei cittadini. Il nostro mandato<br />
amministrativo comprende il funzionamento degli<br />
uffici ed il coinvolgimento serio dei cittadini. Un’<br />
altra delle cose che non capisco è perché si continui<br />
a ripetere che le altre amministrazioni hanno<br />
sbagliato. Bene, in campagna elettorale, ma<br />
poi…. Se le amministrazioni non avessero sbagliato,<br />
mi sembra ovvio che non saremmo noi<br />
oggi ad amministrare. Inoltre, quando c’era chi<br />
faceva gli errori o peggio, noi avevamo un ruolo<br />
importantissimo, quello dell’opposizione. Non ci<br />
siamo mai accorti che nel ‘‘Dall’anno 2002, ad<br />
oggi, la Tassa sui rifiuti ha prodotto residui attivi…”<br />
o che “Dall’anno 2003 ad oggi l’Imposta<br />
comunale sugli immobili ha prodotto residui attivi…”<br />
? È quel “ad oggi” che non vorrei più leggere,<br />
ma “fino al 30 maggio 2006”. E visto che, sempre<br />
sulla <strong>Piazza</strong> del 3/3/2007, l’impegno era: il<br />
Bilancio previsionale 2007 si chiuderà il<br />
30/3/2007 e si inizierà una nuova stagione; mi<br />
chiedo se oggi più che mai bisogna rispettare<br />
anche i tempi che ci siamo prefissi e promessi.<br />
Una riflessione. Ero provocatoriamente, ma anche<br />
realisticamente d’accordo con l’indicazione di<br />
scrivere nel bilancio 2007 una previsione di entrata<br />
per oneri concessori di 500.000 Euro. <strong>La</strong> sfida<br />
era che tutti, dalla politica, ai consiglieri, agli<br />
assessori, al Sindaco, ai tecnici avessero fatto la<br />
loro parte per dare a Castel Madama quello sviluppo<br />
di cui nessuno ha ben definito il significato,<br />
(o meglio, quasi nessuno). Che si ritenesse impossibile<br />
l’ho capito quando mi è stato spiegato che<br />
realistica era la cifra di 200.000 Euro. Ora, se non<br />
si incassasse neppure quella cifra, sarebbe evidente<br />
che il problema non sta nel più o meno da mettere<br />
in bilancio, ma nelle capacità di attivare meccanismi<br />
di “progresso” e non di stasi, da cui<br />
derivare precise previsioni finanziarie. Difficile.<br />
Certo. Ma ognuno di noi lo sapeva, e sarebbe da<br />
incoscienti acquistare un’azienda decotta, senza<br />
sapere come portarla a dare utili. A questo punto,<br />
qualche dubbio che la situazione sia proprio a tutti<br />
chiara, mi viene. Sembrerebbe che le poste in<br />
bilancio possano essere più o meno vere, che i<br />
residui attivi producano automaticamente debiti.<br />
Speriamo che la corte dei conti, alla quale ho assicurato,<br />
insieme al sindaco e a tutti i consiglieri, la<br />
massima attenzione, sia distratta.<br />
Per interventi o informazioni<br />
info@incastelmadama.it<br />
9<br />
Mauro Cascini
Ci sono personaggi sulla scena politica di Castel Madama che non<br />
riescono a passare inosservati. Per quanto molti sperino un loro<br />
lento oblio da parte della gente, essi riescono sempre a fare scelte<br />
che li rimettono al centro dell'attenzione. In prima fila tra costoro<br />
c'è certamente Alfredo Scardala. Sindaco amato e contestato, sempre<br />
intensamente, da una parte e dall'altra, si trovava adesso a fare<br />
il consigliere comunale di opposizione: dopo nove anni da Sindaco<br />
non è proprio il massimo.<br />
Un anno e mezzo di pazienza, poi il colpo di scena: l'elezione a Presidente<br />
della Pro-loco e le dimissioni da consigliere comunale.<br />
Siamo andati a chiedergli come mai ha fatto questa scelta.<br />
Non è usuale vedere un consigliere che lascia i banchi del<br />
consiglio comunale per altre scelte, sempre nel paese.<br />
Come è maturata questa decisione?<br />
Io sono già stato consigliere della Pro Loco alla fine degli<br />
anni ’80, nell’ ultimo periodo della presidenza di Attilio<br />
Testa. Poi, lo stesso Attilio Testa si ritirò per curare il suo<br />
libro, che raccoglieva i suoi articoli più significativi tratti<br />
dai giornali “ Il Tempo” e “Il Messaggero”. Il volume uscì nel<br />
1991, nella prima parte, la seconda deve essere ancora<br />
sistemata. Perciò, non sono così estraneo all’ambiente.<br />
Ritengo inoltre che ogni presidente della Pro Loco, proprio<br />
per il ruolo super partes che l’Associazione ricopre e<br />
per il rapporto diretto e privilegiato che deve avere con<br />
l’Amministrazione comunale, non può sedere anche nei<br />
banchi del Consiglio Comunale. E nel mio caso all’opposizione<br />
di quella Amministrazione con cui si deve avere quel<br />
rapporto privilegiato, che dicevo. Mi sembra una cosa conflittuale<br />
e contraddittoria. Meglio fare una scelta. Qualcuno<br />
mi ha ricordato che in passato, lo stesso Attilio Testa è<br />
stato consigliere comunale. A questi ho risposto semplicemente<br />
che quelli erano altri tempi. Riguardo la carica di<br />
presidente faccio presente che la mia nomina è venuta fuori<br />
casualmente, su proposta di una cospicua parte dei nuovi<br />
eletti, che proponevano un cambiamento meno traumatico<br />
possibile. E così ho accettato.<br />
Quali sono i suoi progetti per la Pro-loco?<br />
<strong>La</strong> Pro Loco deve fare la Pro Loco e quindi lavorare per le<br />
sue competenze in materia turistica e culturale valorizzando<br />
le manifestazioni ad essa connesse come la Sagra, il Palio<br />
la processione del Venerdì Santo, i mini presepi e forse quest’anno<br />
anche il presepe vivente. Inoltre nell’anno 2008-09<br />
si festeggerà il cinquantenario della Pro Loco a della Sagra,<br />
per cui daremo grande spazio a queste celebrazioni.Adesso<br />
dato che è in scadenza il Comitato Palio, la sua ricostituzione<br />
è prioritaria. <strong>La</strong> Pro Loco deve inoltre collaborare con le<br />
altre realtà associative, è necessario dunque riallacciare i fili<br />
interrotti. Inoltre mi piacerebbe dar vita, per esempio, ad<br />
una realtà del tipo Pro Loco giovani.<br />
Pro-Loco<br />
Intervista ad Alfredo Scardala presidente Pro-Loco<br />
a cura di Ivano Moreschini<br />
Chi subentrerà al suo posto<br />
in Consiglio Comunale?<br />
Subentrerà Iurlaro Marilena,<br />
una ragazza, giovane<br />
che incrementerà anche le<br />
quote rosa all’interno del<br />
Consiglio.<br />
Come giudica l'operato<br />
della amministrazione di<br />
centro-sinistra finora?<br />
11<br />
Diciamo che è passato soltanto un anno e mezzo dall’insediamento,<br />
perciò è presto per esprimere giudizi. Consideriamola<br />
una fase di rodaggio, avanzato, ma pur sempre<br />
rodaggio. So che c’è molta carne al fuoco, speriamo che<br />
non bruci. Quello che voglio sottolineare però, come ho<br />
già fatto in altre occasioni, è l’evidente mancanza di originalità.<br />
Non è stata marcata infatti una netta discontinuità<br />
con la precedente Amministrazione e tutte quelle scelte<br />
che in passato erano state violentemente contrastate, dagli<br />
attuali amministratori, allora all’opposizione, oggi per<br />
miracolo sono diventate strategiche, dalla caserma al parcheggio<br />
Stallone, dalla clinica alla Roma-est, all’Unione dei<br />
Comuni e così via. Non mi è piaciuta inoltre qualche iniziativa<br />
dell’Amministrazione fortemente indirizzata, direi<br />
quasi, ad personam.<br />
Si parla di una sua candidatura alle provinciali. Cosa c'è di<br />
vero?<br />
Ho ricevuto una proposta in questo senso. Non so però se<br />
ancora sussistono le condizioni per la mia candidatura.<br />
Voglio fare però una considerazione in merito a ciò; penso<br />
che sia necessario e tassativo, per la sopravvivenza e il<br />
miglioramento delle numerose manifestazioni che si fanno<br />
a Castel Madama e per far vivere decentemente le nostre<br />
realtà associative, che ci sia un castellano nel Consiglio Provinciale,<br />
in modo che si possano “dirottare” risorse e contributi<br />
nel nostro Paese. Questo è un obbiettivo che<br />
dovremmo percorrere assolutamente e che considero<br />
anche raggiungibile. Proprio giorni fa ne parlavo con il<br />
Presidente degli sbandieratori. Questa strategia è stata<br />
portata avanti con successo in alcuni Comuni del Collegio.<br />
Ecco perché questi Comuni vantano, durante le loro manifestazioni,<br />
presenze di artisti di un certo calibro, di sicuro<br />
non paragonabili alle nostre.<br />
<strong>La</strong> sola questua casa per casa e le offerte dei commercianti<br />
non possono bastare a portare avanti progetti ambiziosi.<br />
Nel concludere ringrazio “<strong>La</strong> <strong>Piazza</strong>” nella persona di Ivano<br />
Moreschini per lo spazio concesso e spero che questo contatto<br />
si mantenga anche in futuro.
Guidonia-Montecelio<br />
TeatroFestival Città a Montecelio<br />
Il 2 novembre, presso il Teatro “Dario Vittori” di<br />
Montecelio, ha preso il via la seconda edizione di<br />
“Teatrofestival Città” che si terrà fino al 23 dicembre.<br />
Lo scorso anno la prima edizione della rassegna<br />
teatrale ha avuto un enorme successo registrando<br />
il tutto esaurito con 8 spettacoli e 24 repliche.<br />
Il progetto, finanziato dal Comune di Guidonia,<br />
ideato dal regista teatrale S. Fedeli e dal Presidente<br />
del Teatrargo F. Sperandio, presenta 8 gruppi<br />
teatrali appartenenti all’hinterland di Guidonia.<br />
Gli spettacoli, tra cui una tragedia, un dramma<br />
moderno e sei commedie, saranno presentati ogni<br />
venerdì e sabato alle 20:45, la domenica alle ore<br />
18:00. Per la prenotazione è possibile chiamare il<br />
numero 331/5037632 dal lunedì al venerdi, dalle<br />
ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18.<br />
Il biglietto di ingresso per assistere alle rappresentazioni<br />
teatrali è di un euro. Il ricavato sarà utilizzato<br />
per l’acquisto di testi teatrali che saranno<br />
devoluti alla biblioteca comunale che allestirà una<br />
sezione specializzata per il teatro.<br />
Due i motivi principali che hanno portato alla realizzazione<br />
di tale progetto: aggregare tutte le realtà<br />
teatrali del Comune di Guidonia e formare<br />
“operatori culturali” come espressione della realtà<br />
locale al fine di far crescere la comunità di Guidonia<br />
Montecelio.<br />
di Ivo Santolamazza<br />
13<br />
<strong>La</strong> novità della seconda edizione è la presenza<br />
della compagnia teatrale il “Cinabro Rosso”, nata<br />
dal corso di recitazione e doppiaggio che ha formato<br />
dieci ragazzi. Tra questi c’è M. Fedeli che<br />
porta l’immagine di Guidonia in una scuola che<br />
rappresenta il punto di riferimento formativo per il<br />
mondo teatrale italiano, la “Scuola di Arte Drammatica<br />
Paolo Grassi e G. Strehler” a Milano, i cui<br />
corsi coprono la completa gamma di attività professionali<br />
nel campo dello spettacolo.<br />
PROGRAMMA DAL 2 NOVEMBRE AL 23 DICEMBRE<br />
2-3-4 <strong>Novembre</strong>: compagnia “TEATRARGO” di Guidonia Montecelio presenta “Medea” di Euripide.<br />
Regia di S. Fedeli.<br />
9-10-11 <strong>Novembre</strong>: compagnia “ATTORI PER CASO” di Guidonia, presenta “Apri tu per favore”.<br />
Commedia in due atti di S. Marolla.<br />
16-17-18 <strong>Novembre</strong>: compagnia “PASSANDO D’ATTORI” di Guidonia, presenta “Dieci piccoli<br />
Indiani” tratto dal romanzo di A. Christie.<br />
23-24-25 <strong>Novembre</strong>: compagnia “CINABRO ROSSO” di Guidonia Montecelio presenta “Lieve come<br />
un sospiro” di M. Mori e M. Ragazzoni.<br />
30 <strong>Novembre</strong><br />
1-2 Dicembre: compagnia “I SEMISERI” di Colleverde presenta “<strong>La</strong> strana coppia” di N. Simon.<br />
7-8-9 Dicembre: compagnia “I CLASSICI” di Guidonia, presenta “Hymn a l’amour”.<br />
14-15-16 Dicembre: compagnia “HDEMIA”di Villalba presenta “Il settimo giorno si riposò”.<br />
21-22-23 Dicembre: compagnia “IDEATRO” di Guidonia presenta “Due volte Natale” di M. Falaguasta.
14 Notizie Brevi<br />
NOTIZIE BREVI<br />
COMUNICATO DELL’AGENZIA DEL TERRITORIO<br />
(G.U. n. 250 del 26.10.2007)<br />
L’Agenzia del Territorio comunica che, a seguito di specifici accertamenti, sono state costituite liste di particelle<br />
iscritte al Catasto terreni interessate da fabbricati presenti sul territorio ma che non risultano dichiarati<br />
al catasto. Nell’elenco i comuni interessati sono riportati in ordine alfabetico, per provincia. Gli elenchi<br />
di tali particelle, sulle quali si è accertata la presenza di costruzioni o di ampliamenti di costruzioni non<br />
dichiarati, comprensivi dell’eventuale data cui riferire la mancata presentazione della dichiarazione al catasto,<br />
sono consultabili, per i sessanta giorni successivi alla pubblicazione del presente comunicato, presso<br />
ciascun Comune interessato, presso le sedi dei competenti Uffici provinciali dell’Agenzia del territorio e<br />
sul sito internet della stessa agenzia, alla pagina http://www.agenziaterritorio.gov.it/ Tali fabbricati devono<br />
essere dichiarati al Catasto edilizio urbano, a cura dei soggetti titolari di diritti reali, entro novanta giorni<br />
dalla data di pubblicazione del presente comunicato. Qualora gli interessati non presentino le suddette<br />
dichiarazioni entro tale termine, gli Uffici provinciali dell’Agenzia del territorio provvedono, in surroga del<br />
soggetto obbligato inadempiente e con oneri a carico dello stesso, all’iscrizione in catasto.<br />
PER CHI CERCA LAVORO<br />
È stato attivato presso il Comune di Castel Madama il Centro Orientamento <strong>La</strong>voro (COL). Uno sportello<br />
gratuito di accoglienza ed informazione sui temi che riguardano lo sviluppo e l’occupazione. Tre operatrici<br />
saranno a disposizione dei giovani castellani in cerca di formazione o di un impiego. Presso il COL sarà<br />
possibile consultare riviste e manuali specifici, compilare curricula, trovare notizie e documentazione su<br />
istruzione e formazione, lavoro e professioni, concorsi pubblici, tirocini, esperienze lavorative all’estero e<br />
creazione d’impresa. Il progetto è stato promosso e coordinato dall’Assessorato al <strong>La</strong>voro.<br />
Il circolo del cinema<br />
LO STATO DELLE COSE<br />
<strong>Piazza</strong> Europa Unita, 1 - Mandela (Roma)<br />
mail@lostatodellecose.it<br />
PROGRAMMAZIONE DI DICEMBRE<br />
07 - N IO E NAPOLEONE<br />
di Paolo Virzì con Elio Germano<br />
e Valerio Mastandrea<br />
14 - BORAT<br />
di <strong>La</strong>rry Charles con Sacha Baron Coen<br />
e Ken Davitian<br />
21 - LITTLE MISS SUNSHINE<br />
di Jonathan Dayton e Valerie Faris<br />
con Abigail Breslin e Alan Arkin<br />
28 - DREAMGIRLS<br />
di Bill Condon con Beyoncé Knowles<br />
e Jennifer Hudson<br />
CASTEL MADAMA: NUMERI UTILI<br />
Comune: 0774-45001<br />
Pro-Loco: 0774-449500<br />
Carabinieri: 0774-447002<br />
Vigili Urbani: 0774-447305<br />
Ospedale Tivoli: 0774-335086<br />
Farmacia: 0774-447001<br />
Vigili del Fuoco: 115<br />
Servizio Guardia Medica: 118<br />
Croce Rossa Italiana: 0774-531934 / 531938<br />
Protezione Civile: 0774-4500243<br />
Biblioteca Comunale: 0774-4500209<br />
U.S.L. RM/G - Tivoli - Prenotazioni 800986868<br />
Per pagamento Ticket<br />
CCP N. 52577616 – Azienda U.S.L. ROMA G<br />
sulla causale mettere C.F. ASL 04733471009
Notizie Brevi<br />
UN VIAGGIO E UN LIBRO PER LA SOLIDARIETÀ<br />
Vi ricordate il libro di Rosa Maria Iannuccelli, “Un viaggio di… Emozioni” In cammino verso<br />
Santiago di Compostela, scritto per raccontare la sua esperienza, ha dato i suoi frutti. Infatti tutto il<br />
ricavato delle vendite è stato devoluto all’AINA onlus, una associazione italiana nomadi dell’amore,<br />
che lo impiegherà in un progetto per la costruzione di una casa famiglia per bambini colpiti dal virus<br />
dell’HIV in Njerone, Kenya. Il progetto prevede anche la realizzazione di un sistema idrico per l’approvvigionamento<br />
di acqua e uno sportello informativo per la prevenzione dell’HIV. Per chi vuole<br />
adottare il villaggio di Njerone le donazioni possono essere fatte su cc postale n. 32001000 intestato<br />
ad AINA-Onlus, causale Progetto “Bimbi nel Meriggio”.<br />
Il 28 ottobre 2007,<br />
Mario ed Emilia<br />
hanno raggiunto un traguardo<br />
importantissimo,<br />
50 anni di matrimonio,<br />
è stata una festa meravigliosa.<br />
“Siete due genitori speciali<br />
non ci avete fatto mancare<br />
mai niente, vi vogliamo<br />
un mondo di bene”.<br />
I figli Loredana, Maurizio<br />
ed Antonella vi augurano,<br />
una lunga e immensa felicità<br />
ancora per tantissimi anni.<br />
<strong>La</strong> redazione si fa partecipe<br />
della gioia manifestata dai<br />
figli<br />
Associazione Pro-Loco Castel Madama<br />
Comunicazione esito elezioni delle nuove cariche sociali<br />
Si comunica che il giorno 5 novembre 2007, si<br />
è riunito nella sede sociale il nuovo consiglio<br />
direttivo pe discutere e deliberare le nuove<br />
cariche sociali.<br />
L’esito delle votazioni come da verbale appositamente<br />
redatto risulta essere il seguente:<br />
Presidente: Prof. Alfredo Scardala<br />
Vice presidente: sig.ra Venessa Urbani<br />
Segratario: sig. Francesco Ziantoni<br />
Tesoriere-magazziniere: sig. Luigi Gnocchi<br />
Consiglieri: sig.ri Vincenzo Ciaprini<br />
Mario Cipriani<br />
Antonio Fabiani<br />
Antonio Ficacci<br />
Giovan Felice Mancini<br />
3D A CASTEJU<br />
Nell’ambito delle iniziative di Oliolive 2007<br />
molto interessante è stata la mostra fotografica tridimensionale<br />
di Roberto Antolini dello studio<br />
fotografico Fotoblowup. “3D A CASTEJU” in via<br />
Marconi che resterà aperta fino al 25 novembre.<br />
“3D… tre dimensioni per guardare il paese con<br />
la profondità che l’occhio umano normalmente<br />
percepisce…”. Foto del nostro paese, scorci di<br />
vicoli, le piazze, la facciata della chiesa di San<br />
Michele, la passeggiata dei Collicelli, visti<br />
attraverso appositi occhiali che ricompongono<br />
l’immagine fotografica ripresa da due punti di<br />
vista diversi, così che ciascun occhio possa<br />
vedere solo la foto che gli compete. Un viaggio<br />
affascinante che fa entrare l’osservatore all’interno<br />
della foto per riscoprire le bellezze del<br />
nostro paese.<br />
15
16 Comunità Montana<br />
IX COMUNITÀ MONTANA<br />
“Con questo progetto la IX Comunità Montana<br />
rompe un lungo silenzio sulle politiche di promozione<br />
e di tutela della salute dei cittadini e decide<br />
di salire sul treno della “sanità” che, nonostante il<br />
suo corollario di sprechi e di inefficienze, continua<br />
la sua corsa verso l’elaborazione di un sistema<br />
incardinato sulla “qualità e sicurezza delle cure”,<br />
“per una sanità dalla parte del cittadino”, “per<br />
estirpare definitivamente la cattiva politica”.<br />
A partire da tali sani principi, seppure con risorse<br />
contenute, l’Assessorato alle Politiche Sociali della<br />
IX Comunità Montana promuove un progetto in<br />
collaborazione con la Società E & E Diagnostic,<br />
che si rivolge alle donne residenti nel territorio<br />
a cura di Fausta Faccenna<br />
PROGETTO DI SCREENING<br />
All’Assessore alle Politiche Sociali, Silvana Porziani,<br />
abbiamo chiesto di parlarci del progetto di screening per lo studio e la prevenzione della osteopenia<br />
e osteoporosi sulla popolazione femminile dai 40 anni in su<br />
comunitario, per una diagnosi precoce della osteoporosi,<br />
malattia che colpisce 1 donna su 4, pari al<br />
25% della popolazione. A livello nazionale, il dato<br />
emergente è quello che dopo i 50 anni una donna<br />
su tre subisce una frattura da osteoporosi. I costi<br />
sostenuti dai Sistemi Sanitari sono valutati per<br />
decine e decine di miliardi di euro l’anno. “Malgrado<br />
milioni di individui vivano con disabilità<br />
e dolore, e nonostante sia possibile prevenire e<br />
curare la malattia di perdita di osso, la ricerca e<br />
le campagne educazionali sono molto carenti”.<br />
È quanto afferma il Presidente della F.I.R.M.O.,<br />
una fondazione che raccoglie e investe fondi per la<br />
ricerca sulle malattie ossee.
L’attacco migliore all’osteoporosi è la prevenzione<br />
primaria. Lo screening si rivela di particolare<br />
importanza soprattutto nei soggetti con fattori di<br />
rischio multipli: menopausa, magrezza, fumo,<br />
sedentarietà, genetica e familiarità, età, carenze di<br />
vitamina D e calcio. <strong>La</strong> tecnica di indagine strumentale<br />
è la Densiometria ad Ultrasuoni, delle<br />
falangi della mano (osteosonografia) i cui vantaggi<br />
risiedono nella sua assoluta innocuità per la<br />
mancata applicazione delle radiazioni ionizzanti.<br />
Sono stati già raccolti i dati relativi alla popolazione<br />
femminile a cui sarà riferito lo screening e<br />
sono stati individuati nei Comuni i Centri Anziani<br />
e gi Ambulatori medici, quali luoghi idonei per<br />
l’esecuzione degli esami.<br />
Nella fase di avvio, prevista per il prossimo<br />
dicembre, si partirà dai comuni più piccoli dell’area<br />
prenestina, e cioè da Capranica Prenestina,<br />
Casape, Castel S. Pietro Romano, Poli, Rocca di<br />
Cave e S. Gregorio da Sassola, che vedranno il<br />
NEWS<br />
PARTITE CON NOI<br />
È stata presentata alla Regione <strong>La</strong>zio la richiesta<br />
di finanziamento per un progetto di educazione<br />
alla pratica sportiva dedicato ai ragazzi<br />
della scuola media inferiore denominato<br />
“Partite con noi” che prevede un torneo di calcio<br />
fra le rappresentanze delle Scuone medie<br />
del nostro territorio.<br />
Proprio alla luce degli ultimi avvenimenti che<br />
hanno funestato il mondo del calcio, ci è parso<br />
utile dedicare uno spazio alla riscoperta di<br />
questo gioco come attività motoria di base,<br />
non competitiva, ludica e socializzante.<br />
Comunità Montana<br />
NEWS<br />
NEWS<br />
IX COMUNITÀ MONTANA<br />
Sede: Via Acquaregna n. 90 - Tivoli<br />
tel. 0774-314712-3 - fax 0774-330915<br />
www.comunitamontanativoli.org<br />
Quando i ragazzi giocano<br />
tra loro, anche in un campetto<br />
poco curato, è allora<br />
che emerge la valenza<br />
educativa di un gioco di<br />
squadra che diverte, crea<br />
legami di amicizia, allena<br />
ad una sana competizione<br />
che non è mai sopraffazione,<br />
abitua all’integrazione<br />
e all’accettazione<br />
dell’altro.<br />
17<br />
coinvolgimento di una popolazione femminile di<br />
circa 940 donne.<br />
Tra gli obiettivi fondamentali di tale iniziativa ci<br />
sono la sensibilizzazione e l’informazione per i<br />
pazienti ed in generale per l’intera popolazione e<br />
lo studio epidemiologico che, oltre a fornire dati<br />
sulla dimensione del problema, identifica i soggetti<br />
ad alto rischio, per i quali interventi di prevenzione<br />
sono altamente efficaci, anche in termini<br />
economici.<br />
Sarà cura della Società E & E Diagnostic presentare<br />
uno studio epidemiologico della popolazione<br />
esaminata al termine del progetto di screening.<br />
NEWS
Scuola<br />
19
20 Scuola
Scuola<br />
21
22 Scuola
Vicovaro<br />
GLI ELETTI DEL<br />
CONSIGLIO COMUNALE DEI GIOVANI<br />
Si sono svolte nell’intera giornata di sabato 28<br />
ottobre, presso le tre sezioni di Vicovaro, Mandela<br />
e Roccagiovine, le elezioni che hanno determinato<br />
i nomi dei ragazzi eletti al costituendo Consiglio<br />
Comunale dei Giovani dei tre paesi.<br />
<strong>La</strong> possibilità di votare era aperta a tutti i ragazzi<br />
residenti dei rispettivi Comuni, compresi tra i 15 e<br />
i 25 anni. Si sono recati alle urne un totale di 91<br />
elettori: 61 a Vicovaro (poco più del 10% degli<br />
aventi diritto), 11 a Mandela e 19 a Roccagiovine<br />
numeri che, se non fossimo gente ottimista capace<br />
di guardare oltre le semplici apparenze, inviterebbero<br />
quantomeno ad una seria riflessione se non<br />
ad un certo scoraggiamento.<br />
Sono stati eletti, in totale, 15 consiglieri (i cui<br />
nomi riportiamo nella tabella sotto) cinque per<br />
ciascun Comune, che avranno, tra gli altri, il<br />
di Roberto Bontempi<br />
Bassa la percentuale dei votanti<br />
23<br />
compito di: promuovere la partecipazione dei<br />
giovani alla vita politica ed amministrativa dei<br />
propri Comuni; facilitare la conoscenza delle<br />
attività e delle funzioni degli enti locali; elaborare<br />
progetti coordinati da realizzare in collaborazione<br />
con organismi analoghi presenti in<br />
altri Comuni e seguire l’attuazione dei programmi<br />
e degli interventi rivolti ai giovani in ambito<br />
locale.<br />
Insomma, da oggi i ragazzi dei tre Paesi coinvolti<br />
avranno, nelle istituzioni locali, dei referenti<br />
della loro età su cui contare e, perché no, un<br />
incentivo in più per appassionarsi con rinnovato<br />
entusiasmo all’antica, nobile e tanto bistrattata<br />
arte della politica.<br />
A tutti i ragazzi eletti i più sinceri auguri di buon<br />
lavoro.
24 Vicovaro<br />
Dal 5 al 9 novembre scorsi è stata allestita, presso<br />
la sala consiliare di via Roma, una mostra di<br />
documenti d’Archivio e materiale documentario<br />
sulla storia di Vicovaro intitolata “Vicovaro nella<br />
storia”.<br />
Nata dalla collaborazione tra Biblioteca e Archivio<br />
comunale ed inserita all’interno della manifestazione<br />
“Ottobre piovono libri” (della quale avrete<br />
un resoconto completo nelle pagine del<br />
supplemento), la mostra ha permesso ai visitatori<br />
di osservare da vicino, e dunque conoscere, alcune<br />
opere di storia locale conservate nella Biblioteca<br />
e vari documenti presenti in Archivio.<br />
“<strong>La</strong> mostra – ha sottolineato la responsabile dell’Archivio<br />
Flavia De Bellis – ha voluto essere un<br />
momento di approfondimento sulla storia di<br />
Vicovaro ma soprattutto uno spunto di riflessione<br />
sulla metodologia storica e sul legame tra la produzione<br />
bibliografica e l’uso delle fonti primarie<br />
d’archivio”.<br />
Tra i documenti esposti è stato dato spazio a vari<br />
ed interessanti argomenti riferiti a periodi storici<br />
diversi: da un bando pubblico per la riparazione<br />
della “Porta Capo” a una pagina del registro dei<br />
Monti di Pietà del ’600, passando per il verbale di intitolazione della piazza a Padre Pietro. Ciascuna<br />
carta, oltre ad essere visibile nel suo originale,<br />
era corredata da una sua trasposizione<br />
scritta al computer per favorirne la<br />
leggibilità e da un commento introduttivo<br />
della fonte da cui era stata tratta.<br />
“Nella scelta dei documenti proposti –<br />
prosegue la De Bellis – non si è seguito<br />
un filo conduttore basato sui contenuti<br />
o sul periodo storico; si è scelto piuttosto<br />
di esporre carte che presentassero<br />
argomenti di interesse generale, che<br />
potessero, da una parte, suscitare la<br />
curiosità di un pubblico di non specialisti<br />
ma, dall’altra, indicassero anche la<br />
varietà delle tipologie e degli spunti di<br />
ricerca che si possono rintracciare in<br />
Archivio, con l’augurio che essi possano<br />
essere di stimolo per ulteriori ricerche<br />
approfondimenti della storia di<br />
Un particolare della Mostra<br />
VICOVARO NELLA STORIA<br />
di Roberto Bontempi<br />
Mostra a cura della Biblioteca e dell’Archivio Storico Comunale<br />
Uno scorcio della mostra Vicovaro nella storia<br />
Vicovaro”.<br />
È il nostro stesso auspicio.
Vicovaro<br />
TUTTI A SCUOLA D’INFORMATICA<br />
C’è un mondo imprenditoriale in fermento che,<br />
ogni tanto, decide di mettersi in moto ed investire,<br />
rischiando, a Vicovaro. Se, solitamente, imprese<br />
di questo genere si concentrano su settori tesi a<br />
valorizzare la tipicità “locale” (prodotti tipici,<br />
ecc), ci sono però anche persone che, evidentemente<br />
in possesso delle necessarie competenze,<br />
decidono di scommettere sulla tecnologia e l’innovazione.<br />
di Roberto Bontempi<br />
Da qualche mese a Vicovaro un centro di formazione sull’uso del pc<br />
INAUGURAZIONE UNITRE<br />
Al via i corsi del secondo anno accademico<br />
25<br />
È quello che hanno fatto un piccolo gruppo di<br />
vicovaresi decidendo di aprire, il 20 maggio scorso,<br />
l’Infodatasystem, un’azienda multifunzionale<br />
nel settore dell’informatica e delle tecnologie.<br />
Parola chiave di questo centro di formazione<br />
informatica, che viene ad colmare un vuoto a<br />
Vicovaro, sembra proprio essere “qualità”: attrezzature<br />
e materiale formativo sono di ultima generazione<br />
e i clienti possono contare sull’esperienza<br />
di professionisti validi sia nel campo formativo<br />
che tecnico. L’azienda presenta le soluzioni adatte<br />
per ogni singolo utente: sia esso al primo approccio<br />
col mondo dell’informatica, studente o professionista<br />
già avviato al mondo del lavoro che<br />
necessiti di una formazione più specifica. Ogni<br />
allievo dispone di una propria postazione collegata<br />
in modo permanente ad Internet in modo da<br />
consentire uno studio pratico autonomo.<br />
Infodatasystem, inoltre, realizza siti web pubblicitari,<br />
si occupa di forniture di Hardware e Software<br />
e implementazioni di sistemi reti e firewall e offre<br />
assistenza tecnica Hardware e Software.<br />
Infine, cosa a mio avviso più importante, il centro<br />
è riconosciuto come Test Center per il rilascio<br />
della famosa ECDL, la Patente europea del computer,<br />
dando la possibilità di sostenere gli esami<br />
in sede.<br />
Con Infodatasystem, dunque, anche a Vicovaro è<br />
possibile studiare informatica ad alto livello.<br />
È stato inaugurato ufficialmente sabato 10 novembre, presso una ex chiesa di Santa Maria delle<br />
Grazie gremita in ogni ordine di posto, il secondo anno accademico dell’Università delle Tre età di<br />
Vicovaro.<br />
Il saluto inaugurale è stato dato dal professore Francesco Sisinni, direttore del Master di Studi Storico-<br />
Artistici e di Tutela della LUMSA di Roma, ex direttore Generale del Ministero dei Beni Culturali.<br />
Erano presenti, oltre ai docenti dei vari corsi, anche il presidente dell’Associazione, Costantino<br />
Centroni, e numerose autorità locale tra cui il Sindaco di Vicovaro, Thomas, e l’Assessore alla Cultura<br />
Virginio Coccia. Ben dodici i corsi attivati quest’anno tra cui Informatica, Inglese, Letteratura italiana<br />
e Filosofia.<br />
(Ro.Bo.)
26 Mandela<br />
LAVORI IN CORSO A MANDELA<br />
Continuano i lavori di sistemazione di<br />
un paese che, negli ultimi anni, sta<br />
oggettivamente trasformandosi in un<br />
piccolo gioiello della Valle dell’Aniene.<br />
Raggiunto telefonicamente, il sindaco<br />
Gaetano Sartori ci ha elencato gli interventi<br />
urbanistici più significativi che<br />
l’Amministrazione da lui presieduta sta<br />
attuando in questo momento.<br />
Il primo riguarda l’irregimentazione<br />
delle acque bianche, un lavoro realizzabile<br />
grazie ad un contributo provinciale<br />
contenuto nel terzo Accordo di<br />
programma. Per dare organicità all’intervento<br />
però, il Comune ha pensato<br />
bene di accendere un mutuo e<br />
rifare il selciato e la pubblica illuminazione<br />
delle vie del centro storico.<br />
Mandela avrà così una pavimentazione<br />
nuova di zecca per le caratteristiche vie del<br />
suo centro.<br />
<strong>La</strong> seconda opera riguarda invece il prolungamento<br />
del gasdotto da Villa Giulia fino ai nuovi<br />
impianti sportivi che potranno in tal modo essere<br />
serviti da gas metano. I lavori, iniziati nei primi<br />
giorni di novembre, sono frutto di una convenzione<br />
tra il Comune e l’Italgas. Anche questo<br />
intervento, però, avrà un’integrazione: saranno<br />
riasfaltate, per l’occasione, via Orazio Flacco,<br />
via della Corona e via del Colle. Quest’ultima<br />
strada, inoltre, sarà allargata per migliorare l’accesso<br />
al nuovo parcheggio di <strong>Piazza</strong>le della pace<br />
da cui partirà una scalinata che diventerà così il<br />
secondo ingresso al centro storico del paese pres-<br />
di Roberto Bontempi<br />
Strade nuove, prolungamento gasdotto e nuovo accesso in centro<br />
so Porta della speranza, dopo la splendida scalinata,<br />
completata lo scorso anno, che conduce a<br />
piazza di Porta.<br />
“L’Amministrazione – ha concluso il Sindaco – ha<br />
infine recentemente acquistato una macchina polifunzionale<br />
adatta per la manutenzione della linea<br />
dell’acquedotto e per le strade rurali. L’abbiamo<br />
già utilizzata con ottimi risultati per ripristinare<br />
più di 20 chilometri di viabilità interna”. Il macchinario<br />
è stato acquistato con denaro proveniente<br />
dalle casse comunali ma i suoi costi sono pienamente<br />
ammortizzati dalle entrate che pervengono<br />
all’Ente dall’affitto di terreni di proprietà. Non c’è<br />
che dire: davvero un bel modo organico e razionale<br />
di amministrare.
Ricordo<br />
STESSA CLASSE, STESSO MAESTRO,<br />
STESSO LUOGO<br />
Sono trascorsi 50 anni da quando frequentavamo<br />
la seconda elementare, anno 1956-57, ed eccoci<br />
ancora, dopo mezzo secolo, a rifrequentare il<br />
palazzo che ospitava provvisoriamente la classe<br />
(una stanza sopra la Banca di Roma in piazza<br />
Garibaldi). <strong>La</strong> scuola elementare attuale, era in<br />
fase di costruzione e quella ufficiale situata ove<br />
ora ci sono gli uffici comunali, non era sufficiente<br />
ad ospitare tutti gli alunni. <strong>La</strong> nostra classe faceva<br />
ricreazione sotto i giardini della piazza e ci dovevamo<br />
arrangiare in un solo bagno sito nel balcone<br />
vicino alla classe. Il maestro era Franco Sunzini di<br />
Tivoli, bravo, comprensivo ma anche autorevole<br />
quando occorreva. Portava spesso in classe uno<br />
strumento musicale (il mandolino) e lo suonava<br />
per qualche minuto facendoci rimanere incuriositi<br />
ed estasiati.<br />
Ha suonato il suo violino anche durante il pranzo<br />
da noi organizzato, stessa musica, stesse emozioni.<br />
Poi, non soddisfatto, ci ha riproposto dei giochi<br />
di prestigio, facendo sparire e ricomparire delle<br />
monetine, come faceva magistralmente da giovane<br />
… e noi ancora a bocca aperta nel vedere questo<br />
uomo così agile e sportivo alla veneranda età<br />
di circa 80 anni (va ancora in bici!).<br />
<strong>La</strong> nostra classe, era composta prevalentemente<br />
da alunni nati nel 1949, sedici in tutto, non<br />
di Marcello Pucella<br />
27<br />
numerosi ed ancora oggi è rimasto un certo tacito<br />
affiatamento, basta incontrarci, un saluto ed<br />
ecco che la mente ritorna a quegli anni spensierati.<br />
Purtroppo un anno fa è venuto a mancare<br />
uno di noi Giacinto Salviani, abitava a Roma da<br />
molti anni, e di rado ritornava al paese. Alcuni<br />
non sono più residenti da molto tempo a Castel<br />
Madama, come i gemelli Mauro e Roberto Salinetti<br />
(i genitori gestivano un forno a legna in via<br />
Roma).<br />
Cesare Salinetti è rimasto a<br />
Monza dove lavorava e di Antonio<br />
Verna (il figlio della sacrestana)<br />
e Alberto Testi (Albertino) ho<br />
perso le tracce.<br />
Nella foto si possono notare i<br />
classici banchi delle scuole degli<br />
anni cinquanta, quelli con il calamaio<br />
incassati nei banchi, che<br />
periodicamente i bidelli riempivano<br />
d’inchiostro (immaginarsi<br />
le macchie sui quaderni e libri) e<br />
gli astucci di legno fatti artigianalmente.<br />
Un saluto da parte di tutti i suoi<br />
ex-alunni va al maestro Sunzini,<br />
sperando di rivederci in un altro<br />
incontro conviviale.
28 Attualità<br />
GIOVANI VIOLENTI?<br />
di Rosita Tuterti<br />
Su tutti i giornali in prima pagina si legge:<br />
Studentessa uccisa a Perugia, 3 fermi<br />
PAVIA: omicidio Garlasco, Chiara uccisa tra le 11-11.30 con arma appuntita… etc.<br />
Sui Talk Show, su ogni canale si parla dei giovani<br />
d’oggi come se quei fatti scritti sopra, quelle azioni<br />
violente fossero state compiute da giovani rappresentativi<br />
di una intera generazione.<br />
Ma veramente la generazione dei ventenni è così<br />
violenta?<br />
<strong>La</strong> mia risposta è no. Giornali, Telegiornali e soprattutto<br />
talk show, parlando dei fatti di cronaca, presentano<br />
i terribili omicidi come compiuti da ragazzi<br />
normali che conducevano prima del presunto omicidio<br />
una vita “normale”.<br />
Forse mi sfugge il significato del termine NORMA-<br />
LE: conforme alla norma, regolare, ordinario.<br />
Ogni giorno si parla di questi orribili fatti in Tv sottolineando<br />
che i giovani di oggi, visti gli ultimi fatti<br />
di cronaca, manifestano forse dei forti disagi spesso<br />
causati dall’assenza di valori sociali o da una cattiva<br />
educazione e assenza di figure autorevoli, quali i<br />
genitori.<br />
Si parla con esperti, Psicologi, Sociologi, Sessuologi,<br />
e i Giovani? Dove Sono?<br />
A mio avviso i giovani, che hanno compiuto questi<br />
gravi omicidi, non rappresentano nella loro azione<br />
una intera generazione pur afflitta da disagi dovuti<br />
all’età e alla società che non è priva, a mio avviso, di<br />
quei reali valori che forse o almeno spero siano eterni.<br />
I giovani, cosi detti nella norma, si sentirebbero, se<br />
già non si sentono, offesi da queste considerazioni.<br />
Una società che sta allontanando e spostando quei<br />
valori verso altri, forse falsi, futili che scompaiono<br />
presto portando ad un disorientamento, lasciando un<br />
vuoto morale in cui tutto è permesso.<br />
Non è nemmeno necessario incolpare la tv, come la<br />
sola capace di trasmettere violenza, considerando i<br />
giovani spettatori passivi ed acritici, capaci solo di<br />
emulazione, quando spesso le trasmissioni televisive<br />
insistendo e assiduamente su ogni particolare dell’omicidio<br />
sembrano fare una sorta di pubblicità<br />
occulta.<br />
È anche vero che la tv bombarda le nostre case attraverso<br />
un linguaggio di immagini che ci lascia<br />
“imbambolati”, ma a mio avviso se ben EDUCATI<br />
alla sua visione e non solo, non incapaci di pensare.<br />
Spesso questi ragazzi hanno delle famiglie “normali”,<br />
che hanno cercato di educarli al meglio come<br />
quasi tutte le famiglie.<br />
I genitori o chi ne fa le veci quindi non c’entrano<br />
nulla, anche se dall’educazione impartita dalla precedente<br />
generazione ne vale spesso la vita di quella<br />
successiva.<br />
Ma dare la colpa alla ”generazione precedente” è<br />
troppo facile.<br />
Le stesse trasmissioni Tv si pongono dai fatti di cronaca<br />
tutte le possibili domande su una generazione<br />
di giovani fasciandosi la testa di mille possibili<br />
risposte senza interrogarli.<br />
Partiamo dai Giovani, dalla loro visione della vita e<br />
del mondo, prima di giudicarli tutti violenti e senza<br />
valori, da fatti di cronaca purtroppo sempre accaduti.<br />
Il nuovo come sempre fa paura ma sarà quello il presente,<br />
diamogli fiducia.
Con la Delibera di Consiglio Comunale del 27 settembre<br />
2007, tutto il Centro Storico di Tivoli, con<br />
eccezione del Rione Castrovetere, è stato analizzato<br />
e preso in esame per un valido recupero e una<br />
concreta riqualificazione. E tutto questo sta per<br />
essere reso possibile grazie all’attento lavoro dell’architetto<br />
Giuseppe Petrocchi e del suo staff per<br />
il Comune di Tivoli, con l’apporto scientifico dell’Università<br />
degli Studi di Roma “<strong>La</strong> Sapienza”;<br />
insieme hanno realizzato un’attenta analisi individuando<br />
tutti gli elementi che dovranno essere sottoposti<br />
a riqualificazione. I punti “clou” di questa<br />
verifica sono essenzialmente:<br />
1) la qualificazione tipologica, morfologica e<br />
funzionale dell’edificato e delle aree interconnesse;<br />
2) la ridefinizione di parti già edificate con<br />
l’introduzione di nuove tipologie e destinazioni<br />
d’uso che siano funzionalmente e esteticamente<br />
compatibili;<br />
3) la ricomposizione architettonica e formale<br />
dei prospetti;<br />
4) la valorizzazione degli spazi pubblici tramite<br />
la scoperta di tecniche e materiali rispettosi<br />
del contesto ambientale, estetico e urbano.<br />
E le tre contrade tiburtine più analizzate nel suddetto<br />
Piano di Recupero sono quelle di San Paolo,<br />
Santa Croce e Trevio; un lavoro di analisi davvero<br />
più che minuzioso, curato dal punto di vista edilizio<br />
nei più minimi particolari, talmente attento da<br />
essere addirittura di supporto per qualsiasi intervento<br />
futuro. Inoltre per ogni agglomerato edilizio<br />
sono state redatte delle schede identificative con<br />
l’elenco degli eventuali interventi attuabili. Ma<br />
l’attuazione di questi piani potrà avvenire solo con<br />
Tivoli<br />
Recupero per il Centro Storico di Tivoli<br />
di Valentina Torella<br />
un intervento pubblico deciso per valide ragioni:<br />
1) le società pubblico-private che gestiscono le<br />
utenze devono redigere un piano di installazione<br />
dei cavi e delle apparecchiature nel rispetto del<br />
P.d.R.; 2) il Comune stesso nell’attuare lavori<br />
pubblici deve intervenire nel rispetto del P.d.R.; 3)<br />
le indicazioni del P.d.R. devono essere messe a<br />
disposizione di tutti i cittadini; 4) l’utilizzo di<br />
incentivi economici o fiscali per la riqualificazione<br />
delle facciate può essere d’aiuto per i cittadini<br />
che non possono sostenere una tale spesa; 5) l’utilizzo<br />
di “bonus” edilizi al fine del recupero del<br />
Centro Storico coperture comprese.<br />
E di tutto questo potrà certamente giovare l’edilizia<br />
stessa tramite un aumento del valore degli<br />
immobili e la stessa città di Tivoli per un sicuro<br />
aumento del turismo nelle vie e nei vicoli della<br />
“vecchia Tivoli”. Pertanto si spera in una vera e<br />
propria presa di coscienza sull’argomento, evitando<br />
così che il P.d.R. resti solo un mero strumento<br />
di studio!<br />
29
Tradizioni popolari<br />
Tradizioni popolari a Castel Madama - Proverbi<br />
selezione ed elaborazione del testo a cura di Gualtiero Todini<br />
Dalla tesi sulle “Tradizioni Popolari a Castel Madama, 1949” di Vittorio Todini<br />
Nn’è ju munnu ch’è cattivu; so’ i munnaroli.<br />
Porco mondo! Gementi e piangenti, ci tocca vivere<br />
in hac lacrimarum valle, in questa valle di lacrime!<br />
Le donne, poi, sono destinate a partorire con<br />
dolore. Cento anni fa, se andavi pe’ somenta (a<br />
chiedere sementi in prestito) al signorotto del<br />
paese (e noi a Castello ne abbiamo avuti di signorotti),<br />
lui il recipiente te lo dava “a rasu”, ma ju<br />
revoléa culimu.<br />
E, più anticamente,<br />
il padrone del<br />
paese godeva del<br />
diritto di prima<br />
notte (ius primae<br />
noctis): ‘nzomma,<br />
co la moje appena<br />
spusata pe’ primu<br />
ce jea issu.... Ma,<br />
piano piano (e a<br />
poco a poco), i<br />
deboli si sono<br />
organizzati e sono<br />
diventati meno<br />
deboli, anzi son diventati forti; hanno detto<br />
“basta!”. E hanno capito che non era il mondo in<br />
sé ad essere cattivo, ma i mondaroli; e, allora, un<br />
rimedio c’era: cambiare i munnaroli. <strong>La</strong> storia, in<br />
nuce, dei lavoratori che si organizzano sta tutta in<br />
queste tre parole: cambiare gli uomini; cambiare i<br />
rapporti di forza fra i potenti e i deboli. Ma quanto<br />
tempo c’è voluto, quante pene, quanti morti...<br />
A ju remore trovatecce, ma non ce core. Ecco:<br />
con l’applicazione di questo proverbio certamente<br />
i rapporti di forza difficilmente si sarebbero<br />
cambiati, almeno se per rumore si intende la protesta,<br />
la reazione alla violenza, alla sopraffazione.<br />
Quando, nel 1960, io decisi di candidarmi nella<br />
lista “Vanga e Stella”, la lista dei socialcomunisti,<br />
un mio zio nostalgico “der puzzone” (come si<br />
esprimevano a Roma nei riguardi di Mussolini),<br />
ma che mi voleva bene, nonostante certe brutte<br />
idee mi stessero riempiendo la testa, mi scongiurava:<br />
“Tero, Tero, non te mischià alle faccende<br />
della politica, fatte lo teju, ch’è mejo”.<br />
31<br />
Che erano, più o<br />
meno, i consigli<br />
che mi dava mio<br />
padre.<br />
Insomma, dentro<br />
a una protesta<br />
ci puoi capitare<br />
per caso,<br />
per malasorte, ma tu non ci correre.<br />
Compà, io ho fattu sempre all’incontrario e male<br />
no’ me so’ trovatu.<br />
Giacché casa s’abbrucia, démoce ‘na calla<br />
Il proverbio – come scrivevo qualche anno fa su<br />
“Tam tam” -”ci invita a non trasformare il dramma<br />
in tragedia. Ti sta andando a fuoco casa? Hai<br />
tentato l’impossibile, per spegnere le fiamme?<br />
Non ci sei riuscito? Bene: allora, specie se è d’inverno<br />
e hai le mani fredde, scaldatele al fuoco che<br />
divampa...<br />
Siro bonanima, col quale trascorrevo volentieri un<br />
po’ del mio tempo castellano, raccontava che ‘na<br />
vòta unu volea liticà pe’ ‘nforza co lla moje seja,<br />
ma jessa no’ ll’antennea propia. Era de ‘state e<br />
issu stea a mète... Ju maritu la provochea e jessa<br />
gnente. Mo’ - penzà ju maritu - vojo vedé se ‘nze<br />
‘ncazza e no’ mme ‘njuria e, sucì penzenno, dètte<br />
focu a ‘n po’ de spiche, dicemo tre o quattro<br />
manocchi. Ma vella birbona gnentissimo affatto,<br />
non ze resindì; e, anzi, j fece: maritu meju, puru se<br />
è state, pe’ non fàreju sprecà ‘stu focu, démoce<br />
‘na calla! Io concordo; e questo proverbio mi<br />
piace proprio.
32 Cultura<br />
IL RAPIMENTO DEL DOTT. CHERUBINI<br />
Più complesso ma soprattutto assai più rischioso<br />
quanto accadde al chirurgo condotto di Castel<br />
Madama Eustachio Cherubini. Fu sequestrato dai<br />
briganti in località Arci il 17 agosto 1819, i briganti<br />
lo condussero in montagna, lo derubarono di<br />
tutto ciò che aveva con sé e lo rilasciarono, per sua<br />
fortuna, solo dopo il pagamento del riscatto.<br />
Il Dottor Cherubini, apprezzato professionista,<br />
esercitava con successo la sua professione anche a<br />
Tivoli. <strong>La</strong> mattina del 17 agosto 1819, il Cavalier<br />
Settimio Bischi gli fece recapitare, dal suo fattore<br />
Bartolomeo Marasca, una lettera con la quale lo<br />
invitava a recarsi a Tivoli il giorno stesso per curare<br />
il Signor Gregorio Celestini e la suora Chiara<br />
Eletta Morelli. Sbrigate le visite a Castel Madama,<br />
il medico ed il fattore si misero in viaggio scegliendo<br />
di percorrere la Via Empolitana. Attraversato<br />
il ponte degli Arci e superato il secondo arco<br />
dell’acquedotto, in quel tratto di strada, stretto tra<br />
una parete rocciosa ed il dirupo che porta al fiume<br />
Aniene, i due furono sequestrati per errore. In<br />
realtà, il vero obiettivo dei briganti era Filippo<br />
Gaioni, amministratore di Francesco Tiberi, barone<br />
di Castel Madama. Poco prima il Gaioni aveva<br />
percorso proprio quel tratto di strada ma non fu<br />
riconosciuto, perché, insospettito, viaggiava<br />
accompagnato solo da un garzone. Quando l’equivoco<br />
fu chiarito e il capo banda si rese conto dell’errore,<br />
si infuriò, si rese subito conto che era sfumata<br />
l’occasione di chiedere una grossa cifra per<br />
riscatto, mentre per il chirurgo, che aveva condizioni<br />
economiche ben diverse, avrebbe potuto<br />
avere una somma molto modesta, almeno trenta<br />
volte inferiore. Considerando che il Gaioni non si<br />
comportava proprio bene nella conduzione dell’amministrazione<br />
del feudo, sia con il barone ed<br />
di Ivano Moreschini e Amedeo Ciotti<br />
Proseguiamo nelle anticipazioni di brani del libro di Amedeo Ciotti “Sulle tracce di Garibaldi. Studi sui garibaldini<br />
in Val d’Aniene”, che sarà presentato a Tivoli il 15 marzo 2008.<br />
Il libro affronta alcune questioni storiche che non riguardano direttamente i garibaldini, come la vicenda del<br />
brigantaggio. Cacciate dalla Ciociaria per la mano dura del Governo Pontificio intorno al 1815-1820 le bande di<br />
briganti, che in precedenza erano state al fianco delle campagne militari francesi, risalirono verso nord e si stabilirono<br />
sui monti Simbruini, tra Riofreddo ed Arcinazzo, e sui Prenestini, senza trascurare nelle loro scorribande tutta<br />
l’area tiburtina dove crearono non pochi problemi. A causa di tali spostamenti il governo papalino fu costretto<br />
ad emanare, il 18 luglio 1819, un nuovo editto con il quale i provvedimenti presi da Tiberio Pacca furono estesi<br />
alle altre province del <strong>La</strong>zio, tra l’altro si imponeva ai comuni sui cui territori avvenivano ricatti ed estorsioni di<br />
rimborsare i danneggiati.<br />
Vediamo cosa accadde ad un medico di Castel Madama nel 1819<br />
ancor peggio con i castellani: a voler essere proprio<br />
maligni si potrebbe pensare che qualcuno, più<br />
irritato degli altri, abbia dato le coordinate ai briganti<br />
per rapire l’odiato amministratore e che solo<br />
lo scambio di persona mandò a vuoto il progetto. I<br />
fuorilegge, compiuta l’operazione, si trasferirono<br />
rapidamente, con i due ostaggi, sulla montagna<br />
dalla parte di San Gregorio. Per raccontare delle<br />
richieste di riscatto e del suo pagamento, tralascio<br />
il resoconto di tutti gli spostamenti, classici di un<br />
sequestro di persona, tutte le descrizioni degli stati<br />
d’animo di Cherubini e le sue angosce per il timore<br />
di perdere la vita, visto che i briganti non esitarono<br />
ad accoltellare ed uccidere il fattore Marasca<br />
perché sospettato d’essere una spia. All’ostaggio<br />
furono fatte scrivere in tempi diversi tre lettere, la<br />
prima fu recapitata al Signor Celestini con una<br />
richiesta di 800 corone, i banditi ne ricevettero
600 e poiché<br />
parvero loro<br />
poche fu inviata<br />
una seconda<br />
lettera a Castel<br />
Madama a<br />
parenti ed amici<br />
del chirurgo, ma<br />
per un disguido<br />
l’uomo di San<br />
Gregorio, al<br />
quale era stata<br />
affidata, tornato<br />
indietro con<br />
centotrenta scudi<br />
non si trovò con<br />
i briganti. Allora<br />
fu inviata una<br />
terza lettera<br />
con la quale<br />
i briganti minacciarono<br />
di uccidere<br />
il medico,<br />
Cherubini stesso<br />
nell’affidare ad un suo concittadino la lettera gli<br />
raccomandò di pregare amici e parenti di vendere<br />
tutto ciò che aveva per racimolare i soldi.<br />
Il messaggero riferì anche, destando grande<br />
impressione e timore, che Marasca era stato ucciso.<br />
Questa volta l’uomo tornò a Colle Piccione,<br />
nei pressi della Mentorella, luogo indicatogli dai<br />
briganti, con seicento corone messe insieme tra<br />
Castel Madama e Tivoli. Finalmente lo liberarono<br />
e per quel che accadde al suo rientro è bene farlo<br />
dire allo stesso Cherubini: Io proseguii verso<br />
Castel Madama, dove tutta la popolazione mi<br />
aspettava con ansia. Infatti un miglio prima che io<br />
raggiungessi il paese, trovai un gruppo di persone,<br />
di tutte le classi sociali, che erano venute per<br />
incontrarmi, ed arrivai a casa un po’ prima di<br />
notte, in mezzo a tali congratulazioni ed acclamazioni<br />
di pubblico come non furono mai udite<br />
prima, che rappresentavano un grande spettacolo<br />
di affetto. Ero appena arrivato, quando l’arciprete<br />
Giustini ordinò che venissero suonate le campane,<br />
per chiamare la gente alla chiesa parrocchiale.<br />
Al primo suono tutta la gente affluì in<br />
chiesa con me, per rendere pubblici e devoti ringraziamenti<br />
al grande Dio misericordioso, al<br />
nostro protettore, San Michele Arcangelo, per la<br />
mia liberazione. Il prete aveva fatto lo stesso non<br />
appena seppe della mia cattura, […]. Non posso<br />
concludere senza dire, che la storia di questa<br />
disgrazia non la dimenticherò mai. Ricorderò<br />
sempre il Signore Iddio […] poiché, al momento<br />
Cultura<br />
33<br />
in cui la sua mano sembrò essere pesante su di<br />
me, egli mosse la città di Tivoli e tutta la gente di<br />
Castel madama, anche i più poveri, a sottoscrivere<br />
il loro denaro e vendere i loro beni, in così<br />
breve tempo, e con tale profusione, per la mia<br />
causa […].<br />
L’anno seguente ed esattamente il 21 febbraio, Il<br />
Consiglio comunale di Castel Madama accordò, a<br />
larghissima maggioranza, un sussidio di 20 scudi<br />
al Signor Cherubini per la disgrazia occorsagli,<br />
questo il verbale: Si è radunato il Consiglio […]<br />
per trattare li seguenti affari comunicativi che<br />
alle Signorie si propongono a cui risolvino […]. È<br />
stata presentata una supplica fatta in Sagra Congregazione<br />
ad istanza del Sig. Estachio Cherubini<br />
con il rescritto per informatione audito Consilio,<br />
nihil interim innovato, ora le Signorie Loro<br />
potranno sentire dalla supplica, che alle Signorie<br />
Loro si legga onde risolvino. Il Signor Gio Domenico<br />
Chicca uno de Consiglieri arringando dice<br />
che è di sentimento che il medesimo se li dia una<br />
qualche gratificazione attesa la disgrazia ricevuta,<br />
ed il bonservizio prestato a questa popolazione<br />
e che ne corra il bussolo ed è tornato con palle<br />
bianche n. 12 e nere 4 non avendo votato il Signor<br />
Cherubini. Il Medesimo Signor Chicca arringando<br />
dice che sarebbe bene di cedergli li 20 scuti<br />
che la comunità si ritrova in disborso per tanti<br />
servizi strattigli nel atto del suo aresto da malviventi,<br />
per il cavarlo dalle mani […] e fu approvato<br />
il detto aringo.
34 Cinema<br />
“GIORNI E NUVOLE”<br />
Un film, come dice Repubblica, “da vedere”; che<br />
ha come uno dei temi principali il lavoro (e il nonlavoro),<br />
vissuto negli effetti dirompenti in rapporto<br />
alle relazioni interpersonali e sociali. Un film<br />
che si svolge a Genova e fra i suoi abitanti, nel<br />
quale la quotidianità è raccontata con semplicità<br />
realistica: una particolare attenzione è dedicata al<br />
trascorrere di giorni attraversati da nuvole nere.<br />
Il film inizia con una famiglia “borghese” in festa.<br />
Lui, Michele, è il capofamiglia: cogestisce una<br />
azienda, che gli permette una casa di lusso, la colf<br />
nigeriana, lo scafo ormeggiato nel porto. Lei,<br />
Elsa, è la moglie, che si può permettere di lasciare<br />
il lavoro, per laurearsi in storia dell’arte, di cui è<br />
una devota cultrice.<br />
<strong>La</strong> festa è una “festa di laurea” per Elsa, che finalmente<br />
ha coronato il suo sogno. Gli amici intervenuti<br />
sono amici benestanti, agiati borghesi, apparentemente<br />
sereni e beati, come chi li ospita. Alice<br />
è la solita figlia di una agiata coppia borghese:<br />
ragazza ventenne, che liberamente convive con il<br />
suo ragazzo del momento: è tenera e brusca nei<br />
confronti dei genitori e arriva fino alla violenza<br />
verbale nei confronti del padre.<br />
Ma, finita la festa, viene fuori una amara verità:<br />
Michele, già da due mesi, è stato estromesso, per<br />
iniziativa dei due soci, dalla sua società. Finito il<br />
lavoro, finiscono anche i soldi messi da parte:<br />
bisogna vendere la casa e trasferirsi in un quartiere<br />
popolare, bisogna licenziare la nigeriana e ven-<br />
di Gualtiero Todini<br />
dere la barca. Il processo di proletarizzazione di<br />
cui si legge nei libri (e quindi si può avvertire<br />
astratto e lontano), qui ora si tocca con mano, è<br />
concreto; e gli effetti della proletarizzazione si<br />
vedono subito nei rapporti familiari, che presto<br />
degenerano. L’uomo si dispera e affonda, la donna<br />
si rimbocca le maniche, si adatta a fare i lavori<br />
proletari che sappiamo: poche ore al call-center,<br />
pratiche di segretaria con il datore che ci prova (e<br />
lei quasi si concede...); la figlia, adesso che l’esistenza<br />
per i suoi si fa dura, si sforza di dar loro una<br />
mano con l’ingenuo e sano fervore giovanile.<br />
<strong>La</strong> parte più valida del film mi è sembrata lo sforzo<br />
di approfondimento psicologico, che il regista<br />
realizza con successo grazie anche alla recitazione,<br />
questa volta superlativa, dei due attori, insolitamente<br />
insieme, Antonio Albanese e Margherita<br />
Buy, impegnati in scene anche banali di vita quotidiana,<br />
nelle quali sono sempre calibrati i loro<br />
silenzi, i sussurri, le grida.<br />
<strong>La</strong> conclusione del film è senza risoluzione: non<br />
scivola nel dramma, ma non arriva nemmeno il<br />
lieto fine. Comunque è un finale “racconsolante”<br />
(come lo definisce Lietta Tornabuoni sulla “Stampa”),<br />
il cui messaggio è che, pur nelle incombenti<br />
disavventure della vita, i due non ritengono fallita<br />
la loro unione sentimentale, ma anzi rinsaldata.
L’AGONISTICA EMPOLUM TORNA IN VASCA<br />
Dopo la netta vittoria dello scorso anno nel campionato<br />
interregionale Uisp (Unione Italiana<br />
Sport Per tutti) <strong>La</strong>zio-Umbria, l’Empolum Sporting<br />
Club affronta una nuova annata con la squadra<br />
agonistica di esordienti e ragazzi. Un nutrito<br />
gruppo di giovani e giovanissimi, allenato da<br />
Salinetti Giuseppina, organizzato e diretto da<br />
Mimmo Frattini e Massimo Poggi, e sostenuto<br />
dall’Empolum Sporting Club, nelle persone dei<br />
proprietari Di Lorenzo Carlo e Marco.<br />
Come ogni anno, c’è qualche addio, che lascia<br />
dietro di sé i rimpianti delle amichette ed amichetti:<br />
quest’anno hanno cambiato squadra o lasciato<br />
il nuoto (speriamo temporaneamente) gli esordienti<br />
Del Vecchio Daniela e Trusiani Michael,<br />
che erano tra i più brillanti lo scorso anno.<br />
Il nuovo anno di gare si è avviato a Terni il 6<br />
novembre 2007, dove abbiamo seguito le gare<br />
degli esordienti B ed A. Parliamo di bambini e<br />
bambine che sono nati tra il 1996 ed il 1999 per le<br />
femmine e tra il 1995 ed il 1998 per i maschi.<br />
Le società partecipanti sono di Terni, Orte,<br />
Orvieto, Montalto di Castro e l’Empolum, sotto<br />
le cui insegne nuotano anche gli esordienti di una<br />
squadra romana, il Jolly.<br />
Il Montalto di Castro quest’anno sembra sicuramente<br />
più agguerrito, ed infatti si è aggiudicato la<br />
prima giornata, per l’insieme dei risultati che è<br />
riuscito ad ottenere.<br />
Mattei Federico, Proietti Mattia e De Angelis Emanuele<br />
Nuoto<br />
di Ivano Moreschini<br />
Mattei Daniele, Moreschini Iacopo e Gubinelli Matteo<br />
Vediamo invece i piazzamenti più brillanti tra i<br />
giovani atleti dell’Empolum. Tra gli esordienti B<br />
maschi, è stato molto brillante Proietti Mattia,<br />
che si è aggiudicato sia i 50 metri dorso, sia i 50<br />
stile libero, con tempi di tutto rispetto. Molto<br />
emozionante è stata la gara dei 50 stile, dove<br />
Proietti si è confrontato con il suo compagno di<br />
allenamento Bruschi David: la differenza all’arrivo<br />
non è stata superiore a due decimi di secondo.<br />
Per gli esordienti B femmine, invece, ottimi<br />
risultati per Mastrantonio Greta, prima nei 50<br />
stile e seconda nei 50 dorso. Ottima prova per le<br />
femmine anche nella staffetta 4x50 mista, mentre<br />
i maschi, pur bravi, sono stati squalificati per una<br />
falsa partenza.<br />
Per gli esordienti A maschi, bella vittoria nei 100<br />
rana di Mattei Daniele, che ha ottenuto anche un<br />
ottimo piazzamento nei 100 stile libero. È tornato<br />
sul podio nei 100 dorso anche Moreschini Iacopo,<br />
terzo. Mattei e Moreschini hanno anche ottenuto<br />
un terzo posto per gli esordienti A maschi<br />
anche nella staffetta 4x100 mista, dopo che per<br />
due frazioni erano stati primi.<br />
Miglioramenti quasi generali nei tempi di tutti gli<br />
altri partecipanti, che citiamo con riguardo ai soli<br />
allievi Empolum:<br />
Mattei Federico, De Angelis Emanuele,<br />
Gubinelli Matteo, Moreschini Camilla, Pani<br />
Elena, Conti Simone, Giammei Francesca,<br />
Mancini Giuseppe.<br />
35
36 Sport<br />
PICCOLI CAMPIONI<br />
VANNO VIA DA CASTEL MADAMA?<br />
Il mister Sandro Meucci, responsabile del settore<br />
giovanile calcio dell’ASD Castel Madama, è convinto<br />
che manca poco al collasso della società se<br />
non cambia la situazione attuale. Bambini e ragazzi<br />
anche quest’anno costretti e ammassati in spogliatoi<br />
non idonei a contenere i numerosi atleti.<br />
Peccato che in prossimità del campo sportivo<br />
sorge lo scheletro di una struttura prossima a<br />
diventare un grande spazio adibito a spogliatoi.<br />
Ma, a detta del mister e di tutti coloro che frequentano<br />
ogni giorno il campo sportivo, i lavori sono<br />
bloccati. Fino a quando?<br />
Un altro problema che sollevano i responsabili<br />
dell’ASD riguarda il terreno da gioco. Infatti è<br />
assurdo che un paese come Castel Madama abbia<br />
ancora il campo in pozzolana invece che in erba<br />
sintetica come possiamo trovare in paesi più piccoli<br />
poco distanti da questo. Per questo si pensa<br />
che molti atleti possano fare un paragone con<br />
realtà circostanti fino ad arrivare a iscriversi in<br />
altre società. Già è successo e continua ad accadere.<br />
Perché non è possibile adeguarsi dando prestigio<br />
allo spazio e forse alla realtà calcistica<br />
castellana? Il problema, si chiedono i responsabili<br />
della società calcistica, potrebbe essere il<br />
di Ivo Santolamazza<br />
Atleti promettenti sognano il campo in erba e spogliatoi idonei<br />
Palio? I cavalli non potrebbero correre su un<br />
campo sintetico? Ma il campo Attilio Testa è un<br />
campo di calcio o un ippodromo? Certo è che il<br />
Palio interessa una porzione maggiore di popolazione,<br />
quindi probabilmente resterà così; ma i<br />
piccoli campioni che vanno via da Castel Madama?<br />
E se la società dovesse chiudere cosa faranno<br />
i giovani atleti che non hanno la possibilità di<br />
spostarsi per andare a giocare in altri paesi? Il<br />
Palio potranno guardarlo solo un giorno, tutto il<br />
resto dell’anno come si comporteranno gli atleti<br />
appassionati di questo sport? Chi di dovere<br />
risponderà ai quesiti posti. Gli interessati alle<br />
questioni attendono.<br />
Un esempio di piccole grandi promesse è la<br />
squadra dei Pulcini ’97 guidata dal mister Davide<br />
De Stefano.<br />
Un gruppo affiatato e ricco di ottimi elementi:<br />
Simone Cecconi, Simone De Stefano, Riccardo<br />
Efficace, Alessandro Ferrazzi, Federico Impei,<br />
Giuseppe Mollica, Matteo Nonni, Alberto Martone,<br />
Giovanni Placidini, Gianfranco Rocchi,<br />
Mirko Santolamazza, Riccardo Verna.<br />
I ragazzi sono seguiti dai dirigenti Michele Placidini,<br />
Pietro Ferrazzi, Maurizio Santolamazza,<br />
Giovanni Verna.<br />
Tutte le squadre giovanili<br />
sono osservate dai responsabili<br />
Sandro Meucci, Luigi<br />
Santini e dal Presidente<br />
Angelo Mancini.<br />
Aspettando gennaio per l’inizio<br />
del campionato, la squadra<br />
dei Pulcini ’97 si allena<br />
duramente e si cimenta nel<br />
frattempo in amichevoli,<br />
come quella del 7 novembre<br />
contro Villanova conclusasi<br />
positivamente.<br />
Al contrario tira una brutta aria<br />
per la Prima Categoria. Colleziona<br />
sconfitte ma non molla.<br />
Un periodo negativo che speriamo<br />
si interrompa presto.
È possibile la competizione sportiva tra atleti di<br />
diverso sesso? Oppure c’è ancora il dislivello fisico<br />
e potenziale che obbliga la separazione tra settore<br />
maschile e femminile? Sugli sport individuali<br />
forse la distinzione tra sessi ci sarà sempre, su<br />
quelli di squadra qualche mescolamento è già<br />
stato attuato.<br />
Non sono molti ma esistono sport di squadra dove<br />
uomini e donne gareggiano insieme. Squadre<br />
miste, formate da atleti di entrambi i sessi, gareggiano<br />
nell’equitazione. Sono inoltre ammesse nel<br />
tennis, specialità del doppio misto, nel tennis tavolo,<br />
nel beach volley e nel beach tennis. Nel pattinaggio<br />
artistico sia a rotelle sia su ghiaccio, dove<br />
salti e piroette devono essere svolti all’unisono<br />
dalla coppia per cui la chiave è la coordinazione<br />
dei tempi e dei movimenti. Ovviamente il misto è<br />
nel ballo di coppia ma riscontrabile anche nel ballo<br />
coreografico di gruppo a squadre; in alcuni casi<br />
Sembrerà strano ma ci sono tanti sport, non molto<br />
comuni, che si possono praticare su laghi gelati e<br />
cascate “pietrificate”. Uno di questi è la pesca su<br />
ghiaccio. <strong>La</strong> più grande gara di pesca su ghiaccio si<br />
svolge sul Gull <strong>La</strong>ke, in Minnesota (Usa), e vede<br />
ogni anno più di undicimila pescatori sfidarsi sul<br />
lago gelato. Vince chi, in tre ore di tempo, prende<br />
il pesce più grande dai 25000 buchi nel ghiaccio.<br />
Poi c’è il “decathlon artico” che prevede dieci<br />
prove incredibili: la Fulda Challenge, che si svolge<br />
nello Yukon, in Canada. Le discipline possono<br />
essere: mezza maratona, mountain bike, biathlon,<br />
gare con racchette da neve e sci, kayak su discese<br />
innevate, il traino di auto, gare su motoslitte,<br />
hovercraft, “quad” e addirittura cambio di pneumatici<br />
con corsa.<br />
C’è anche chi con ramponi e piccozze, scala<br />
cascate gelate artificiali. Invece in Austria, precisamente<br />
a Lienz, alcuni atleti hanno sostituito lo<br />
slittino con il kayak superando i 50 km/h non in<br />
acqua ma su una pista innevata di 500 metri.<br />
In Canada, nel fiume ghiacciato S. Lorenzo in<br />
Québec, si gareggia in barca a remi. Il fiume è<br />
Sport<br />
SPORT “MISTI”<br />
di Ivo Santolamazza<br />
SPORT DA BRIVIDO<br />
di Ivo Santolamazza<br />
anche nel golf. Si tratta però di competizioni in cui<br />
non esiste il contatto fisico. Altri sport cosiddetti<br />
minori hanno abbattuto anche questo tabù. Il softball,<br />
per esempio, permette a uomini e donne di<br />
giocare nella stessa squadra ma non nelle principali<br />
competizioni nazionali e internazionali. Stesso<br />
discorso vale per molte categorie giovanili di<br />
diversi sport, infatti in alcune competizioni giovanili<br />
o tornei amatoriali, è possibile vedere squadre<br />
formate da bambini e bambine o ragazzi e ragazze,<br />
ma non a livello nazionale.<br />
Il regolamento dell’hockey su pista consente la<br />
promiscuità, già da sette anni; solo tre anni fa,<br />
però, una squadra italiana di serie B, l’Eboli, ha<br />
tesserato cinque ragazze. Niente da fare per il calcio,<br />
nonostante l’idea del presidente del Perugia<br />
Luciano Gaucci, che alcuni anni fa aveva dichiarato<br />
di voler tesserare una calciatrice scandinava<br />
nel campionato maschile.<br />
coperto a tratti dai ghiacci e le squadre, composte<br />
da 5 persone, dove non riescono a remare scendono<br />
a spingere tenendo a volte una gamba dentro e<br />
una fuori. Ad ogni ritorno in acqua si rischia il<br />
capovolgimento.<br />
Strambe corse in mountain bike pedalando su<br />
neve e ghiaccio: sono le biciclette provenienti giù<br />
dai monti che si possono ammirare nella gara<br />
Megavalanche all’Alpe d’Huez in Francia che<br />
parte da 3330 metri.<br />
C’è perfino l’hockey sotto il ghiaccio e si gioca<br />
in apnea. Il campo è il lago gelato Weissensee, in<br />
Austria, le porte sono fissate sotto il ghiaccio e i<br />
giocatori sono a testa in giù. Lo snow rafting<br />
invece è una corsa in discesa per i pendii innevati,<br />
che sostituiscono i fiumi, su un gommone.<br />
Esiste anche la discesa con “pala”: sci e guscio<br />
aerodinamico con sotto una sorta di pala, si ispira<br />
a un vecchio gioco, cioè usare la pala come<br />
slittino nelle discese. Si può andare anche in<br />
buca tra gli iceberg, a Uummanaq in Groenlandia,<br />
agli annuali mondiali di golf su ghiaccio. Si<br />
gioca sul fiordo ghiacciato con pallina rossa e<br />
campo bianco.<br />
37
38 Musica<br />
Questo mese parleremo di blues, in particolare di un<br />
bluesman nostrano, Roberto Ciotti.<br />
Chitarrista, nasce nel 1953 a Roma, dove studiando<br />
musica si avvicina al jazz e al blues.<br />
Nel corso degli anni collabora con artisti del calibro<br />
di Francesco de Gregori (nell’album “Alice non lo<br />
sa”) e Edoardo Bennato (in “<strong>La</strong> torre di Babele” e<br />
“Burattino senza fili”), compone dischi solisti, e partecipa<br />
anche alla realizzazione di colonne sonore<br />
(“Marrakech Express” e “Turnè”). L’album scelto<br />
per la recensione di questo mese è “Walking”, del<br />
2002. Composto da 11 tracce, spazia dal blues a<br />
atmosfere più reggae, jazz e in alcuni frangenti anche<br />
country.<br />
– Walking in the summer: una traccia tutto sommato<br />
discreta, se non fosse per qualche sbavatura della chitarra,<br />
e per la distorsione usata, a mio parere non<br />
molto piacevole all’ascolto poichè riduce la sensazione<br />
di pulizia del resto del brano.<br />
– At the end: gran bel pezzo, la voce di Ciotti si<br />
mescola a un ritmato groove di basso e chitarra, tessendo<br />
un ritmo reggae spezzato ogni tanto dalle piacevoli<br />
frasi solistiche di chitarra. È da notare la versatilità<br />
di Ciotti, che riesce ad aggiungere nella<br />
mescolanza del blues con il reggae una chitarra che<br />
sembra uscita da un pezzo flamenco. Il tutto è condito<br />
con sapienza, esaltando le timbriche del brano, più<br />
rilassate che nel resto dell’album.<br />
– Lonely like a blues: un intro suonata con un intenzione<br />
blues, introduce un pezzo soft, con atmosfere<br />
che ricordano vagamente il jazz, frammentate quà e là<br />
da frasi originali, che ricordano il Santana dei primi<br />
album.<br />
– Cool Man: dalla chitarra classica si passa all’acustica,<br />
per un pezzo di quelli che io definisco da viaggio,<br />
da usare come sottofondo in macchina con il finestrino<br />
aperto e il vento che scompiglia i capelli.<br />
Nonostante non sia un pezzo potente nel vero senso<br />
della parola, è molto orecchiabile, e ha il suo punto di<br />
forza nella ritmica, decisamente funky. Molto gradevoli<br />
le digressioni strumentali, in particolare quella<br />
con i bonghi, dal sapore tribale.<br />
– You are magic: il pezzo si apre con la chitarra elettrica,<br />
con cui Ciotti sembra essere meno abile che<br />
con la classica, si sente infatti a volte mancare l’e-<br />
Roberto Ciotti-Walking<br />
di Fabio Moreschini<br />
spressività. <strong>La</strong> banalità, seppur relativa delle linee<br />
solistiche della chitarra, viene rimpiazzata da tromba<br />
e sassofono, che dopo la metà del brano donano dei<br />
begli sprazzi creativi.<br />
– You change my life: pezzo più malinconico degli<br />
altri, qui la chitarra elettrica riesce finalmente nel suo<br />
scopo, quello di emozionare. Molto carina anche la<br />
musica che accompagna le strofe. A metà del brano<br />
c’è un risveglio, si passa a un ambiente musicale più<br />
jazzato, dove lick dal sapore decisamente blues la<br />
fanno da padrona fino alla fine del brano.<br />
– I can’t believe: un intro di piano che fa tanto anni<br />
’30, che introduce un pezzo ritmato che ogni tanto si<br />
ferma, come per ricaricarsi, dopo di che riparte, ma<br />
non forte come ci si aspetterebbe. Molto bello l’assolo<br />
di acustica, a metà tra fingerstyle e picking.<br />
Ricreata molto bene l’atmosfera jazz.<br />
– Crystal Wings: il pezzo non stacca molto dal resto<br />
dell’album, e soprattutto non ha un tratto di distinzione.<br />
L’unica nota di differenza è l’uso del wah. Le<br />
frasi di chitarra tendono un po’ a ripetersi.<br />
– Angel: interpretazione del brano di Jimi Hendrix,<br />
esce un po’ malconcio dal confronto, nonostante il<br />
tributo non sia mal realizzato. Manca però l’energia,<br />
e in alcuni passaggi sembra anche il sentimento.<br />
– I’m a stranger: inizia molto bene, con un bel pezzo<br />
ritmico, si staticizza però fino a metà del brano, dove<br />
a dare una smossa al ritmo languente arriva un solo<br />
effettuato con il bottleneck, che più blues non si può.<br />
Sembra quasi che Ciotti si sia tenuti i fraseggi più belli<br />
per questo brano.<br />
– Try me: inizio a metà tra blues e un country<br />
malinconico, una ballad riuscita,a parte qualche piccola<br />
pecca, come l’eccessiva forza in alcuni passaggi,<br />
che disturba seppur leggermente l’equilibrio del<br />
brano.<br />
Voto: 6.5/10<br />
Album discreto, che però difetta in originalità, le<br />
linee solistiche sono carine, ma per la maggior parte<br />
poco innovative, si ha sempre la sensazione del già<br />
sentito. Discorso a parte va fatto per le parti ritmiche,<br />
azzeccatissime.