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Licenziati e dimenticati Patacche contro la Procura - I fatti della ...

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Stranamente dalle nostre parti non<br />

si trova una riga, non si vede una<br />

chiacchiera televisiva, riguardante<br />

<strong>la</strong> pericolosa crisi economica che<br />

viviamo. Come se <strong>la</strong> provincia di<br />

Siracusa non avesse nul<strong>la</strong> a che vedere<br />

con le cose del mondo,<br />

dell‟Europa o dell‟Italia. Dalle nostre<br />

parti al massimo si riesce a legare<br />

<strong>la</strong> paro<strong>la</strong> crisi al<strong>la</strong> urgenza di<br />

fare un rigassificatore. Dalle nostre<br />

parti si esulta per il fatto che Siracusa<br />

risale qualche posto nel<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssica<br />

del Sole 24 Ore e ci si dimentica<br />

di dire che <strong>la</strong> nostra zona industriale<br />

fornisce il petrolio a quasi<br />

tutta <strong>la</strong> nazione eppure sul territorio non resta neanche una<br />

bricio<strong>la</strong>. Neanche un misero sconto sui carburanti alle stazioni<br />

di rifornimento che si trovano praticamente attaccate<br />

agli stoccaggi del<strong>la</strong> Erg. L‟on. Pippo Gianni ha chiesto<br />

(question time di mercoledì) come mai il sito di interesse<br />

nazionale di Priolo è tra le 57 aree industriali da bonificare<br />

che però non è stato ammesso al re<strong>la</strong>tivo finanziamento. Il<br />

Ministro dell‟Ambiente ha risposto in diretta tv che <strong>la</strong> colpa<br />

non è sua ma di chi lo ha preceduto (leggasi Stefania Prestigiacomo)<br />

e che avrebbe cercato future soluzioni. Cosa<br />

difficile da digerire e da credere. I siracusani sarebbero brava<br />

gente che si limita a respirare i veleni delle industrie e<br />

che non meritano niente, non <strong>la</strong> dichiarazione di “zona franca”<br />

chiesta dall‟on Gianni come minimo riconoscimento al<br />

territorio. Sul<strong>la</strong> scia del c<strong>la</strong>ssico “Piove governo <strong>la</strong>dro” si<br />

potrebbe dire che in realtà i politici locali, al massimo, alle<br />

industrie hanno chiesto qualche posto di <strong>la</strong>voro e nul<strong>la</strong> più.<br />

E anche questo, purtroppo, è vero! Intanto <strong>la</strong> fame, quel<strong>la</strong><br />

vera che fa rumoreggiare lo stomaco dei siracusani aumenta.<br />

Nelle pagine dei quotidiani locali non fa più notizia una<br />

manifestazione di persone che non riescono a mettere insieme<br />

il pranzo e <strong>la</strong> cena. Per i giornalisti più sensibili ( si vede<br />

che i giornalisti locali non hanno mai fame) si tratterebbe<br />

al massimo di “manifestazione al Comune di cittadini<br />

indigenti”, che vogliono dal sindaco dei “buoni acquisto”. Il<br />

buon Salvo Fruciano tenta di far passare il messaggio sul<br />

TG3 regionale che vede i siracusani in difficoltà di fare acquisti<br />

al mercato di Ortigia e i negozianti che ammettono<br />

che >. Peccato che nessuno osserva o realizza<br />

qualche servizio sul fatto che davanti ai supermercati<br />

aretusei non si contano coloro che tendono <strong>la</strong> mano per<br />

chiedere qualche spicciolo a chi può ancora permettersi di<br />

fare spesa. Sfugge ai più che per le strade e in ogni punto<br />

<strong>contro</strong>mano<br />

del<strong>la</strong> città c‟è sempre qualcuno che chiede elemosina, e che<br />

non sempre <strong>la</strong> Caritas riesce ad assicurare un pasto ai tanti poveri<br />

che vivono a Siracusa. Nessuna mini inchiesta sul numero<br />

di poveri in aumento che vive, in silenzio e in grandissima dignità,<br />

<strong>la</strong> fame in famiglia e che a niente vale cercare quel <strong>la</strong>voro<br />

che nessuno può dare loro. Nessuno riesce a collegare tutto<br />

ciò al<strong>la</strong> “manovra Monti” che ci avvicinerà al disastro sociale<br />

che già si avverte nell‟aria e che <strong>la</strong>scia intravvedere un numero<br />

crescente di cittadini che entrano nel dramma del<strong>la</strong> cosiddetta<br />

soglia di povertà. Si tratta di cose ritrite e che i media nazionali<br />

riportano fino a far perdere consistenza al<strong>la</strong> realtà, però, dobbiamo<br />

fare diventare notizia il fatto che anche a Siracusa il numero<br />

dei poveri indigenti rischia di superare l‟immaginazione<br />

che ci porta a vedere gente che scruta nei cassonetti dei rifiuti.<br />

Chi fa l‟elemosina non senta però <strong>la</strong> coscienza a posto per il<br />

gesto compiuto in nome del<strong>la</strong> cristianità. A Siracusa tra chi non<br />

si sottrae mai dal fare elemosina ci sono molti politici. >. Ma questo<br />

non deve bastare a tranquillizzarci sull‟umanità del<strong>la</strong> nostra<br />

politica, ecco perché sentiamo l‟obbligo di interrogarci, almeno<br />

sul piano filosofico, se in linea di principio può esistere il politico<br />

povero, e quale potrebbe essere <strong>la</strong> sca<strong>la</strong> del<strong>la</strong> povertà applicabile<br />

ai politici? L‟esperienza ci fornisce il dato che il politico,<br />

anche il più povero, resta sempre un socialmente privilegiato.<br />

Non abbiamo mai conosciuto un politico povero con difficoltà<br />

economiche da fame, ma, qualcuno che vive da povero,<br />

magari per scelta personale legata ai riflessi elettorali, invece<br />

sì. Se è vero il detto che dobbiamo<br />

dedurre perciò che chi prende 20 mi<strong>la</strong> euro al mese o<br />

chi si crede uno svantaggiato solo perché riesce a portarne a<br />

casa so<strong>la</strong>mente 5.000 (“si ma lorde”) non riuscirà mai a vedere<br />

il dramma del<strong>la</strong> povertà che avanza anche nel<strong>la</strong> società<br />

siracusana. Dobbiamo supporre ancora che il politico siracusa-<br />

www.i<strong>fatti</strong>del<strong>la</strong>domenica.it<br />

8<br />

Domenica 18 dicembre 2011<br />

La processione sbagliata del cardinale<br />

Il Cardinale Bernard Francis Law quando<br />

era arcivescovo di Boston, recita Wikipedia,<br />

è stato “accusato di aver permesso a<br />

diversi preti – già accusati di abusi<br />

sessuali su minori – di continuare ad esercitare<br />

<strong>la</strong> propria opera in parrocchie non informate<br />

delle denunce pendenti sugli stessi<br />

sacerdoti, fu costretto a rassegnare le dimissioni<br />

nelle mani di Giovanni Paolo II il 13<br />

dicembre 2002 (in un primo tempo respinte<br />

dallo stesso pontefice), dopo essersi scusato<br />

pubblicamente e aver fornito all'autorità<br />

giudiziaria i nomi di 90 sacerdoti responsabili<br />

di molestie a danno di minori. Il tribunale<br />

ordinò <strong>la</strong> consegna di migliaia di documenti<br />

del<strong>la</strong> Chiesa di Boston che rive<strong>la</strong>vano<br />

decenni di abusi sessuali da parte di sacerdoti.<br />

A seguito delle richieste di risarcimento,<br />

tre diocesi avviarono in pochi mesi <strong>la</strong><br />

procedura di bancarotta: l'arcidiocesi di<br />

Port<strong>la</strong>nd, <strong>la</strong> diocesi di Tucson e <strong>la</strong> diocesi di<br />

Spokane . I numerosi casi di pedofilia, riguardanti<br />

abusi compiuti durante vari decenni<br />

precedenti, ottennero presto attenzione<br />

da parte dei maggiori mezzi di informazione<br />

statunitensi, sino a raggiungere un<br />

notevole rilievo anche internazionale”.<br />

Il Cardinale Bernard Francis Law è stato<br />

arcivescovo metropolita di Boston dall'11<br />

gennaio 1984 al, come ci ha informato<br />

“Wiki”, 13 dicembre 2002. Il 13 dicembre,<br />

giorno di Santa Lucia.<br />

E poi dicono le coincidenze.<br />

Il Cardinale Bernard Francis Law due anni<br />

dopo aver <strong>la</strong>sciato (non proprio coperto di<br />

gloria) <strong>la</strong> sua diocesi americana è stato eletto<br />

arciprete del<strong>la</strong> Papale Basilica Liberiana<br />

di Santa Maria Maggiore, che, per<br />

capirci, è una delle quattro basiliche romane,<br />

mica una parrocchia di campagna. Co-<br />

me dire visto che hai dimostrato che non sai<br />

guidare bene una 500, ti faccio guidare una<br />

Ferrari. Il Cardinale Bernard Francis Law,<br />

per ricordare il nono anniversario del suo<br />

prematuro abbandono del<strong>la</strong> diocesi bostoniana,<br />

è stato invitato quest‟anno al<strong>la</strong> festa<br />

di Santa Lucia. Nel sito www.santiebeati.it<br />

(url: www. santiebeati.it/dettaglio/88044) si<br />

legge che “nel governo pastorale dell'Arcidiocesi,<br />

fin dall'inizio ha evidenziato gli obiettivi<br />

del rinnovamento spirituale personale<br />

dei fedeli, dell'evangelizzazione, del<strong>la</strong><br />

giustizia sociale e del<strong>la</strong> pace, dell'istruzione<br />

cattolica e delle vocazioni. La sua prima<br />

lettera pastorale sottolineava il suo interesse<br />

per l'animazione del<strong>la</strong> vita parrocchiale,<br />

trattando del tema del<strong>la</strong> liturgia come cuore<br />

del<strong>la</strong> parrocchia. L‟Arcivescovo di Boston è<br />

stato spesso il portavoce dei cattolici statunitensi<br />

per <strong>la</strong> causa dell'unione dei cristiani<br />

e per il progresso delle re<strong>la</strong>zioni cattolicoebraiche.<br />

La grande esperienza acquisita in<br />

questo campo è stata messa a disposizione<br />

del<strong>la</strong> Chiesa universale sia come<br />

consultore del<strong>la</strong> Commissione<br />

per i rapporti religiosi<br />

con l'ebraismo (1976-1981) sia<br />

come membro del Segretariato<br />

per l'unione dei Cristiani”.<br />

Ma santiebeati.it è avaro di<br />

riconoscimenti nei confronti<br />

del vecchio Bernard. In<strong>fatti</strong> <strong>la</strong><br />

puntuale Wikipedia ci rammenta<br />

che “è stato membro del<strong>la</strong><br />

Pontificio Consiglio per <strong>la</strong><br />

Famiglia, del<strong>la</strong> Congregazione<br />

p e r i l C l e r o , d e l -<br />

<strong>la</strong> Congregazione per i Vescovi,<br />

del<strong>la</strong> Congregazione per le<br />

Chiese Orientali , del<strong>la</strong><br />

Congregazione per il Culto Divino e <strong>la</strong><br />

Disciplina dei Sacramenti, del<strong>la</strong><br />

Congregazione per gli Istituti di Vita<br />

Consacrata e le Società di Vita Apostolica,<br />

del<strong>la</strong> Congregazione per l'Educazione Cattolica,<br />

del<strong>la</strong> Congregazione per l'Evangelizzazione<br />

dei Popoli.”<br />

Io sono certo che sto scrivendo banalità.<br />

Quando leggerete questo articolo sui Fatti<br />

sarà almeno il 17 dicembre (io scrivo nel<br />

giorno di Santa Lucia) e i giornali siracusani<br />

avranno fatto paginate su paginate sul<br />

“caso” del cardinale accusato di aver coperto<br />

i preti pedofili invitato a gridare con<br />

i fedeli in processione “sarausana jè”.<br />

Però, da lontano e da <strong>la</strong>ico devoto del<strong>la</strong><br />

Santa, vorrei che restasse gli atti il senso<br />

di disagio che provo da Siracusano a leggere<br />

sul<strong>la</strong> stampa nazionale che <strong>la</strong> mia città<br />

nel<strong>la</strong> sua ricorrenza religiosa più sentita<br />

dal<strong>la</strong> gente ospita un sacerdote che qualche<br />

perplessità l‟ha destata (per usare un<br />

sobrio eufemismo).<br />

Le “Luci”?<br />

Vergogna!<br />

E mi ha fatto piacere vedere il video delle<br />

contestazioni al Cardinale sul sagrato del<strong>la</strong><br />

mia cattedrale e sentire le parole dei miei<br />

amici Allessandro Spicuglia e Francesca<br />

Cianci che dicevano le cose che forse avrei<br />

detto anche io se fossi stato li.<br />

Ma sono qui e posso solo scriverlo il mio<br />

disagio. E siccome cammino, e passo praticamente<br />

ogni giorno davanti a Santa Maria<br />

Maggiore, confesso che proverò lo stesso<br />

disagio da domani dinanzi a quel<strong>la</strong> chiesa<br />

meravigliosa pensando che è stata data in<br />

premio a Bernard Law.<br />

Questo, sia chiaro, non è un ragionamento<br />

razionale, ma di pancia. Non conosco<br />

l‟uomo, non conosco abbastanza i <strong>fatti</strong>, mi<br />

rendo conto che ci sono ragioni diverse che<br />

possono indurre una istituzione come <strong>la</strong><br />

Chiesa a coprire e sopire per auto proteggersi.<br />

E‟ successo in passato e succederà in<br />

futuro. E‟ una prerogativa di quasi tutti i<br />

regimi autoreferenziali politici, religiosi,<br />

corporativi che siano.<br />

Quindi non mi ergo a giudice, ruolo che<br />

detesto.<br />

Ma sono padre, padre anche di un ragazzino<br />

disabile, quindi più debole, più indifeso,<br />

e non posso farci niente se quando sento<br />

par<strong>la</strong>re di pedofilia mi sale il sangue agli<br />

occhi, mi viene una sorta di oscura paura<br />

dentro.<br />

E pensare che a Siracusa, appresso al<strong>la</strong><br />

Santa possa aver trovato posto un uomo<br />

anche solo sfiorato dal sospetto, e Law non<br />

è stato sfiorato è stato preso in pieno, mi fa<br />

rabbia e, seppure il verbo ormai è tanto<br />

abusato, mi indigna.<br />

Hasta Alessandro e Francesca siempre<br />

Joe Strummer<br />

no tipo non smetterà di portare avanti le solite iniziative tendenti<br />

allo sciupio di denaro pubblico. Sarebbe bene ricordare<br />

che <strong>la</strong> grande crisi del 1929 (quel<strong>la</strong> del venerdì nero di Wall<br />

Street per intenderci ndr) aveva in nuce <strong>la</strong> seconda guerra<br />

mondiale, e che bisogna temere quel<strong>la</strong> attuale che si annuncia<br />

ancor più grave perché non ci mostra dove potrà condurre<br />

il mondo globalizzato. Gli amministratori pubblici del nostro<br />

territorio dovrebbe cominciare a pensare di dovere fare <strong>la</strong><br />

loro parte attraverso scelte amministrative col senso<br />

d‟austerità. Potrebbero, ad esempio, attuare scelte che potremmo<br />

definire del tipo . Ci spieghiamo<br />

meglio con qualche esempio pratico. Se un Comune intende<br />

abbellire <strong>la</strong> propria piazza principale per rendere il clima di<br />

festività, non dovrebbe spendere 30 o 40 mi<strong>la</strong> euro per<br />

l‟albero di Natale. Oggi sarebbe da considerare non un lusso,<br />

bensì un affronto ai tanti poveri che vanno al<strong>la</strong> ricerca del<strong>la</strong><br />

pasta e del pane quotidiano. Il clima di festa potrebbe essere<br />

creato diversamente: magari mettendo al posto dell‟albero un<br />

messaggio (illuminato e con stelle di Natale made in China,<br />

ovviamente) che informi <strong>la</strong> cittadinanza che >. Ci piacerebbe<br />

guardare in faccia gli scontenti di una simile iniziativa... politica.<br />

Altro esempio di sperpero finalizzato al niente di pubblico<br />

interesse. Ammettiamo che in una Città qualunque patrimonio<br />

dell‟Umanità, si debba, costretti da un medico, fare<br />

una manifestazione denominata che<br />

usa come finalità il turismo che non c‟è. E se le in<br />

questione prevedessero (ipoteticamente) un forsennato costo<br />

di 800 mi<strong>la</strong> euro da spendere in tricche e bal<strong>la</strong>cche, frizzi e<br />

<strong>la</strong>zzi, ovviamente di preteso taglio culturale, si potrebbe non<br />

gridare allo scandalo e (considerati i tempi) al delitto sociale?<br />

Quante cibarie si potrebbero comprare con 800 mi<strong>la</strong> euro,<br />

quante specialità siciliane e siracusane si potrebbero mettere<br />

a disposizione dei turisti ogni giorno, per giunta gratis? Altro<br />

che manifestazioni di serie D che non interessano a nessuno.<br />

Convinti che al posto di… “Luci a Siracusa” si potrebbe fare<br />

tanto per <strong>la</strong> Città e <strong>la</strong> sua gente, ci chiediamo perché non interviene<br />

un uomo di chiesa (un buon arcivescovo farebbe<br />

proprio il suo mestiere) per dire che, ogni euro sprecato in<br />

simili occasioni, dovrebbe essere considerato un peccato gravissimo<br />

da scontare in terra, attraverso il pubblico ludibrio, e<br />

poi in cielo. Se fossimo populisti potremmo gridare in faccia<br />

ai noti politici spendaccioni in dispregio del<strong>la</strong> povertà, un<br />

c<strong>la</strong>ssico . Però ci asteniamo dalle gratuità<br />

limitandoci ad un invito: Per favore fermatevi, guardate al<br />

disagio del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione e consideratene i bisogni. Perché<br />

le persone soffrono ed esistono anche quando non ci sono<br />

campagne elettorali in corso.

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