Licenziati e dimenticati Patacche contro la Procura - I fatti della ...
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Dopo l'ultimo in<strong>contro</strong> con il Governo, abbiamo<br />
capito che i margini per ottenere delle<br />
modifiche al<strong>la</strong> manovra, sono strettissimi.<br />
Confermiamo perciò il giudizio che abbiamo<br />
espresso inizialmente. Nel<strong>la</strong> manovra c'è<br />
tanto rigore, ma mancano due elementi fondamentali<br />
per render<strong>la</strong> effettivamente credibile:<br />
<strong>la</strong> crescita e l'equità.<br />
Peraltro, data <strong>la</strong> gravità perpetua del<strong>la</strong> situazione<br />
dell'euro e dei mercati finanziari<br />
non è escluso che questa finanziaria si dimostri<br />
insufficiente per far fronte al<strong>la</strong> complessità<br />
dei problemi, costringendoci a subire<br />
ulteriori manovre aggiuntive e, conseguentemente,<br />
un peggioramento delle condizioni di<br />
vita delle <strong>la</strong>voratrici e dei <strong>la</strong>voratori italiani.<br />
Siamo entrati in una spirale infinita ed è assolutamente<br />
intollerabile continuare a costruire<br />
manovre “<strong>la</strong>crime e sangue” ogni 3<br />
mesi.<br />
Tanto rigore non lo si vede finalizzato nel<br />
modo giusto, poiché non ci sono meccanismi<br />
adeguati per <strong>la</strong> ripresa dell'occupazione,<br />
tanto meno interventi strutturali. Gli enti<br />
locali, senza l'allentamento del patto di stabilità,<br />
saranno costretti a comprimere il sistema<br />
di welfare locali. E dunque, l'accesso<br />
ai servizi sociali alle famiglie sarà ridotto in<br />
modo drastico, facendo ricadere sulle donne<br />
ancora una volta l'onere di far fronte al <strong>la</strong>voro<br />
di cura per l'infanzia e per <strong>la</strong> terza età.<br />
A tanto rigore, perciò, non corrisponde altrettanta<br />
equità. I tagli al<strong>la</strong> politica si stanno<br />
risolvendo in semplici annunci; quasi niente<br />
sul<strong>la</strong> revisione delle province; niente di<br />
niente sul<strong>la</strong> riduzione dei vitalizi ai par<strong>la</strong>mentari.<br />
Ciò che sta accadendo è veramente<br />
vergognoso.<br />
Questa manovra si rivolge unicamente a<br />
colpire i redditi bassi e più in generale il ceto<br />
medio, che tende sempre più ad un progressivo<br />
impoverimento. Lo dimostrano inequivocabilmente<br />
l'intervento sull'Ici, con<br />
l'innalzamento delle rendite catastali, l'aumento<br />
del<strong>la</strong> benzina e dell'Iva sui beni di<br />
<strong>la</strong>rgo consumo, che contribuiranno a ridurre<br />
il potere d'acquisto di milioni di persone,<br />
mentre i tito<strong>la</strong>ri dei grandi patrimoni resteranno<br />
immuni da tali conseguenze.<br />
L'intervento sulle pensioni non garantirà <strong>la</strong><br />
ripresa poiché è stata concepito soltanto per<br />
fare cassa nell'immediato. Manca all'appello<br />
una misura strutturale per garantire un reddito<br />
alle centinaia di migliaia di persone che<br />
perdono il <strong>la</strong>voro per crisi aziendale, interventi<br />
a favore dei giovani, sempre più precari,<br />
che non hanno alcuna garanzia di costruirsi<br />
un futuro.<br />
Peraltro, l'innalzamento dell'età di pensionamento<br />
non garantisce gli stessi livelli di produttività<br />
di chi sarà costretto a <strong>la</strong>vorare anche<br />
cinque o sei anni in più, magari fino a<br />
70 anni, senza escludere neppure quelli addetti<br />
a mansioni pesanti. Il governo ha preferito<br />
esercitarsi finora a dimostrare che <strong>la</strong> riforma<br />
pensionistica, con <strong>la</strong> cancel<strong>la</strong>zione<br />
delle pensioni d'anzianità, sia risolutiva dei<br />
problemi strutturali del paese. Ma così non<br />
è. Come si può pensare che chi è al<strong>la</strong> catena<br />
di montaggio, dopo tanti anni possa garantire<br />
gli stessi ritmi a 70 anni?<br />
Ma cosa contiene nello specifico questa manovra<br />
sulle pensioni.?(art. 24 decreto legge<br />
201 del 6-12-2011)<br />
I soggetti che hanno già maturato o che matureranno<br />
entro il 31 dicembre 2011 il diritto<br />
a pensione di anzianità o di vecchiaia conservano<br />
il diritto al pensionamento sul<strong>la</strong> base<br />
dei requisiti previsti dall‟attuale normativa<br />
e per essi continua a trovare applicazione<br />
il sistema delle c.d. “finestre” a scorrimento<br />
o mobili.<br />
I nuovi requisiti non trovano, inoltre, applicazione<br />
per le <strong>la</strong>voratrici che, in via sperimentale<br />
ai sensi dell‟art. 1, comma 9 del<strong>la</strong><br />
legge n. 243/2004, dal 2008 al 2015, conseguono<br />
<strong>la</strong> pensione sul<strong>la</strong> base di un‟anzianità<br />
contributiva di almeno 35 anni e di un‟età di<br />
almeno 57 anni se dipendenti e di almeno 58<br />
se autonome.<br />
Continuano a conseguire il diritto a pensione<br />
sul<strong>la</strong> base dei previgenti requisiti anche se<br />
perfezionati dopo il 31.12.2011, nel limite di<br />
50.000 unità:<br />
A) i <strong>la</strong>voratori collocati in mobilità ordinaria<br />
entro il 31.10.2011 che perfe-<br />
zionano il diritto entro il periodo di<br />
fruizione dell‟indennità di mobilità;<br />
B) i collocati in mobilità lunga per effetto<br />
di accordi stipu<strong>la</strong>ti entro il<br />
31.10.2011;<br />
C) i <strong>la</strong>voratori che al 31.10.2011 sono<br />
tito<strong>la</strong>ri di prestazione straordinaria<br />
(aziende del settore creditizio);<br />
D) gli autorizzati al<strong>la</strong> prosecuzione<br />
volontaria del<strong>la</strong> contribuzione entro<br />
il 31.10.2011;<br />
Per tutti i <strong>la</strong>voratori esclusi dai nuovi requisiti<br />
richiesti per il diritto a pensione<br />
resta ferma l‟applicazione del sistema delle<br />
c.d. “finestre” a scorrimento o mobili.<br />
Le modifiche introdotte, in partico<strong>la</strong>re,<br />
riguardano sia il diritto che <strong>la</strong> misura delle<br />
prestazioni dei destinatari del sistema retributivo<br />
e di quello contributivo che matureranno<br />
i requisiti a decorrere dal 1°<br />
gennaio 2012. Di seguito elenchiamo brevemente<br />
alcuni dei principali interventi:<br />
· <strong>la</strong> quota di pensione re<strong>la</strong>tiva all‟anzianità<br />
contributiva maturata a decorrere dal 1°<br />
gennaio 2012 verrà calco<strong>la</strong>ta, per tutti, con<br />
il sistema contributivo(variabili diventeranno<br />
il montante contributivo versato e<br />
6<br />
Domenica 18 dicembre 2011<br />
Ecco come cambiano le pensioni<br />
Carnevale (Cgil): Forse salvano l‟Italia, ma stanno ammazzando i <strong>la</strong>voratori.<br />
Penalizzato in partico<strong>la</strong>re il ceto medio che diventa sempre più povero<br />
l'eta' di uscita);<br />
· le pensioni di vecchiaia e di anzianità verranno<br />
sostituite dal<strong>la</strong> pensione di vecchiaia e<br />
dal<strong>la</strong> pensione anticipata;<br />
· vengono rivisti al rialzo i requisiti anagrafici<br />
e contributivi per il diritto al<strong>la</strong> pensione di<br />
vecchiaia;<br />
· <strong>la</strong> pensione anticipata si conseguirà, indipendentemente<br />
dall‟età, con <strong>la</strong> so<strong>la</strong><br />
anzianità contributiva, nel 2012 sono richiesti<br />
42 anni e 1 mese per i <strong>la</strong>voratori e 41 e 1<br />
mese per le <strong>la</strong>voratrici, ma con una riduzione<br />
dell‟importo del<strong>la</strong> prestazione se il pensionamento<br />
avviene prima di una determinata età,<br />
nel 2012 pari a 62 anni;<br />
· è bruscamente aumentata l‟età di pensionamento<br />
delle donne del settore privato(si passera'<br />
da 62 anni nel 2012 , a 66 nel 2018);<br />
· vengono abolite le pensioni di anzianità<br />
con le “quote” e le cd. “finestre mobili”;<br />
· sono inaspriti notevolmente i requisiti di<br />
accesso al pensionamento per i destinatari<br />
del sistema contributivo;<br />
· per gli addetti alle attività faticose e pesanti<br />
, introdotte dal D.lgs 67/2011, rimane <strong>la</strong><br />
possibilità di andare in pensione con il canale<br />
delle quote, ma l‟età viene aumentata subito<br />
di 3 anni e continuano ad applicarsi le<br />
vecchie finestre;<br />
· è bloccata per due anni <strong>la</strong> rivalutazione delle<br />
pensioni superiori a due volte il trattamento<br />
minimo( ma su questo pare vi sia l'unica<br />
concessione del Governo con l'innalzamento<br />
a tre volte l'importo del trattamento minimo)<br />
Nel decreto inoltre si prevede:<br />
· <strong>la</strong> definizione di coefficienti di trasformazione<br />
del<strong>la</strong> quota di pensione contributiva<br />
fino a 70 anni età;<br />
Ci limitiamo a sottolineare che gli interventi<br />
peggiorativi riguardano esclusivamente i <strong>la</strong>voratori<br />
che matureranno i requisiti per il<br />
diritto a pensione a decorrere dal 1° gennaio<br />
2012. Partico<strong>la</strong>rmente negativo, ci preme<br />
evidenziarlo, è il brusco innalzamento dei<br />
requisiti di età anagrafica e di anzianità contributiva<br />
richiesti per acquisire il diritto al<strong>la</strong><br />
pensione di vecchiaia e al<strong>la</strong> pensione anticipata.<br />
Per quanto riguarda <strong>la</strong> pensione di vecchiaia,<br />
i nuovi requisiti minimi di età anagrafica<br />
per il pensionamento vengono ridefiniti,<br />
secondo il legis<strong>la</strong>tore, anche al fine di rendere<br />
uniforme l‟età per il conseguimento del<strong>la</strong><br />
pensione tra uomini e donne, <strong>la</strong>voratori del<br />
settore pubblico e di quello privato, dipendenti,<br />
autonomi e parasubordinati;<br />
l’equiparazione dell’età di pensionamento<br />
di vecchiaia è prevista per il 2018.<br />
Qui a <strong>la</strong>to 3 tabelle riepilogative degli interventi<br />
su pens. di vecchiaia e pens. anticipata<br />
(ex anzianità)<br />
Le esemplificazioni mettono in tutta evidenza<br />
che le modifiche apportate incidono in<br />
modo repentino e non graduale<br />
sull‟innalzamento dei requisiti per il diritto a<br />
pensione.<br />
Salvo Carnevale<br />
Resp. Provinciale Patronato<br />
Niente suggestioni e tinte fosche<br />
Giuseppe Cassia (Italia dei Valori): Sul funzionamento del<strong>la</strong> giustizia a<br />
Siracusa non va delegittimata l‟autorevolezza dell‟organo giurisdizionale<br />
Gli articoli di questi giorni pongono un argomento di<br />
riflessione sugli assetti di potere a Siracusa, oltre che<br />
sul funzionamento del<strong>la</strong> giustizia.<br />
Italia dei valori non ha posizioni precostituite<br />
in difesa del<strong>la</strong> magistratura ma<br />
si batte per <strong>la</strong> verità, anche se a volte<br />
dovesse risultare spiacevole. Una cosa<br />
va detta: <strong>la</strong> presunzione di innocenza e<br />
di liceità vale per tutti: guardie e <strong>la</strong>dri.<br />
Occorre pertanto osservare i <strong>fatti</strong> con<br />
lucidità, con animo sgombero da faziosità<br />
o da sentimenti di rivalsa.<br />
Abbiamo in<strong>fatti</strong> troppo fresco il ricordo<br />
di tangentopoli e del<strong>la</strong> natura del popolo<br />
italiano (e, quindi, anche siracusano):<br />
tutti lì ad invocare l’intervento del<strong>la</strong><br />
magistratura perché finalmente beccasse<br />
anche i potenti, salvo poi, quando<br />
questo è successo, tacciar<strong>la</strong> di faziosità<br />
in nome di un malinteso garantismo.<br />
Non so se gli episodi narrati ed il quadro<br />
complessivamente raffigurato siano<br />
sorretti da elementi concreti e provati, anche se, in<br />
effetti, <strong>la</strong> rappresentazione appare precisa e circostanziata,<br />
e non so se tali <strong>fatti</strong> possano integrare ipotesi di<br />
reato. Tale esame spetta agli organi che istituzional-<br />
mente sono preposti a farlo. Così funziona in democrazia.<br />
Al riguardo non è inutile ricordare<br />
che, anche se fosse,<br />
un’istituzione è composta da<br />
uomini che possono sbagliare e<br />
non per questo travolgere<br />
l’istituzione stessa cui sono riconducibili.<br />
La responsabilità<br />
penale, se ravvisabile ed accertata,<br />
è personale e non può<br />
grosso<strong>la</strong>namente essere estesa<br />
al di fuori del<strong>la</strong> persona che vio<strong>la</strong><br />
una rego<strong>la</strong>. Diversamente si<br />
cade inesorabilmente nel<strong>la</strong> retorica<br />
e nel più pericoloso populismo.<br />
Detto questo, credo che il problema<br />
sia di altra natura, credo<br />
che qui siano in ballo<br />
l’immagine e <strong>la</strong> credibilità stessa<br />
del<strong>la</strong> magistratura.<br />
In tal senso delle due l’una: o si<br />
tratta di <strong>fatti</strong>, peraltro da tempo notori, leciti ma tirati<br />
in ballo artatamente e tempestivamente da una<br />
stampa vicina a determinati ambienti in un periodo di<br />
partico<strong>la</strong>re intensità dell’azione giudiziaria a fini di<br />
delegittimazione per ragioni che ai più possono sfuggire,<br />
o si tratta di <strong>fatti</strong> illeciti denunciati da una stampa<br />
libera.<br />
Nel primo caso saremmo dinnanzi a gruppi di potere<br />
talmente invasivi da condizionare l’assetto istituzionale.<br />
Nel secondo avremmo davanti una commistione tra<br />
affari e giustizia del tutto devastante.<br />
In verità non so quale delle due possibilità sia <strong>la</strong> più<br />
nefasta per il normale e corretto processo democratico.<br />
La risoluzione di tale problema (che non è l’unico, ricordiamoci<br />
del<strong>la</strong> trasparenza dell’azione amministrativa<br />
del<strong>la</strong> nostra c<strong>la</strong>sse dirigente, delle responsabilità<br />
erariali dei nostri amministratori, delle concussioni e<br />
delle corruzioni nel<strong>la</strong> pubblica amministrazione, etc.)<br />
sarà, come è giusto che sia, affidato al<strong>la</strong> stessa magistratura.<br />
Ma proprio perché tale processo sarà lungo e<br />
complesso occorre, nell’attesa, non <strong>la</strong>sciarsi suggestionare<br />
da quadri (fondati o infondati che siano) tracciati<br />
a tinte fosche, per non rischiare di delegittimare<br />
l'autorevolezza di un organo giurisdizionale <strong>la</strong> cui opera<br />
oggi, con il ma<strong>la</strong>ffare imperante, ci serve più di prima…<br />
Giuseppe Cassia<br />
Responsabile<br />
economia di Italia dei Valori