10.06.2013 Views

Licenziati e dimenticati Patacche contro la Procura - I fatti della ...

Licenziati e dimenticati Patacche contro la Procura - I fatti della ...

Licenziati e dimenticati Patacche contro la Procura - I fatti della ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Biciclette d’Ortigia<br />

Un cittadino denuncia i disservizi. Oggi Go-<br />

Bike è un fallimento, mancano fondi e idee<br />

Riceviamo e pubblichiamo:<br />

Direttore le scrivo per manifestare <strong>la</strong> mia indignazione riguardo<br />

lo stato del servizio Go-Bike.<br />

Domenica scorsa passeggiando per le strade di Ortigia, con<br />

amici venuti da fuori Siracusa, mi sono trovato a dover rispondere<br />

al<strong>la</strong> domanda: scusa Giovanni ma queste bici dove<br />

sono finite? Non avendo alcun modo di rispondere (perchè<br />

qui niente pare si sappia mai con certezza) ho provato un<br />

senso di vergogna personale oltre che di disgusto per lo stato<br />

delle ciclostazioni.<br />

A questo aggiungo un grave, a mio modo<br />

di vedere, fatto. Un vigile che operava<br />

di mattina presso il comune utilizzava<br />

senza alcun problema una delle bici<br />

Go-Bike...naturalmente con lucchetto<br />

personale. Ho provato a chiedere spiegazioni,<br />

ma non c'è peggior sordo di chi<br />

non vuole ascoltare.<br />

Le chiedo informazioni al riguardo,visto<br />

che lei è una persona che da<br />

sempre si occupa di mettere in mostra i<br />

problemi del<strong>la</strong> città e di trovare delle<br />

soluzioni. Ho intenzione di fare una<br />

raccolta firme, prossimamente, proprio<br />

riguardo le condizioni del servizio. Mi<br />

piacerebbe sapere cosa ne pensa lei e<br />

cosa naturalmente può consigliare di<br />

fare!<br />

Giovanni Puglia<br />

Cosa ne penso? Intanto che è meglio<br />

che faccia <strong>la</strong> raccolta di firme (avrò il<br />

piacere di partecipare) perché di soluzioni<br />

a breve termine non se ne par<strong>la</strong>.<br />

In teoria in questo momento <strong>la</strong> gestione<br />

del servizio Go-Bike sarebbe a carico<br />

dell‟amministrazione comunale il che<br />

equivale a dire che non funziona e non<br />

solo in Ortigia. Come dire che i turisti<br />

che verranno a Siracusa per le feste<br />

natalizie e di fine anno non ne potranno<br />

usufruire e questo nonostante le belle<br />

giornate di cui tutti stiamo godendo. Il servizio in questione<br />

è stato poi inserito nel piano integrativo di mobilità,<br />

una maniera nobile per dire “quando ci saranno i fondi<br />

faremo qualcosa”. Insomma, un fallimento bello e buono<br />

dell‟iniziativa voluta dal ministero all‟Ambiente al tempo<br />

del G8 a Siracusa. Una picco<strong>la</strong> notizia positiva c‟è, e mi<br />

riferisco alle biciclette che sono state messe in salvo grazie<br />

ai buoni uffici del comandante dei vigili urbani. Troppo<br />

poco in un bi<strong>la</strong>ncio pesantemente negativo.<br />

2<br />

Domenica 18 dicembre 2011<br />

Qualità dei pasti<br />

all‟Umberto I°:<br />

Accuse infondate<br />

Le problematiche sollevate in una interrogazione dell‟on.<br />

Bruno Marziano e riportate dai quotidiani in ordine al<strong>la</strong><br />

qualità dei pasti forniti all‟ospedale Umberto primo di Siracusa<br />

sono risultate infondate così come è infondata <strong>la</strong> notizia<br />

secondo cui sarebbero presenti nel sedime interno al presidio<br />

vasche di cemento-amianto che sono state, invece, dismesse<br />

nel lontano „94. E‟ quanto è emerso da una accurata indagine<br />

che ha disposto il direttore generale dell‟Asp di Siracusa<br />

Franco Maniscalco dando mandato al direttore del Dipartimento<br />

di Prevenzione Medico Giovanni Casel<strong>la</strong> di esercitare<br />

tempestivamente ogni azione di verifica e di eventuale intervento.<br />

Il direttore del Dipartimento ha disposto una serie di<br />

accertamenti ai competenti Servizi SIAN e SIAV che sono<br />

stati eseguiti accuratamente nelle giornate dal 2 al 4 dicembre,<br />

re<strong>la</strong>tivamente ai pasti, sia presso <strong>la</strong> sede del<strong>la</strong> ditta che li<br />

fornisce all‟ospedale Umberto I che all‟interno del presidio<br />

ospedaliero. Dagli accertamenti del SIAN (Servizio Igiene<br />

Alimenti e Nutrizione), riferisce Giovanni Casel<strong>la</strong>, è stato<br />

appurato che il Centro di confezionamento dei pasti forniti<br />

all‟ospedale Umberto primo, rego<strong>la</strong>rmente registrato al<br />

SIAN, è sistematicamente sottoposto a <strong>contro</strong>lli ispettivi e<br />

campionamenti di <strong>la</strong>boratorio dei pasti forniti all‟ospedale,<br />

l‟ultimo <strong>contro</strong>llo avvenuto il 29 novembre scorso per analisi<br />

batteriologiche non ha evidenziato alcuna irrego<strong>la</strong>rità. Al<strong>la</strong><br />

presenza del<strong>la</strong> dietista e del vice dirigente medico di presidio,<br />

oltre che del tecnico del<strong>la</strong> prevenzione del SIAN, dopo <strong>la</strong><br />

tempestiva distribuzione ai vari reparti dei vassoi termici contenenti<br />

i pasti, si è proceduto a campione al <strong>contro</strong>llo organolettico<br />

dei pasti ed a raccogliere le dichiarazioni spontanee sia<br />

del personale ospedaliero appena riferito che di alcuni ricoverati,<br />

non rilevando alcuna criticità. “Da quanto premesso –<br />

sottolinea Giovanni Casel<strong>la</strong> – risulta evidente che le disfunzioni<br />

<strong>la</strong>mentate in re<strong>la</strong>zione al<strong>la</strong> fornitura dei pasti risultano<br />

infondate. Ciò nondimeno il direttore del SIAN è stato invitato<br />

a proseguire <strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza sul<strong>la</strong> produzione e consegna pasti<br />

in tutte le sue fasi con rigore e sistematicità”.<br />

Con riferimento al<strong>la</strong> denunziata presenza di “vasche di cemento-amianto<br />

nel sedime interno dell‟ospedale”, il competente<br />

SIAV (Servizio Igiene Ambienti di Vita) ha accertato<br />

che esistono vasche di cemento armato e serbatoi di acciaio<br />

zincato per <strong>la</strong> raccolta delle acque condottate, entrambi i tipi<br />

perfettamente idonei al<strong>la</strong> necessità, mentre le vasche in cemento-amianto,<br />

a suo tempo utilizzate per <strong>la</strong> raccolta delle<br />

acque potabili, sono state dismesse nel lontano 1994.<br />

Ufficio Stampa Asp Siracusa<br />

Lo stile e <strong>la</strong> grinta di Elisabetta<br />

La Belviso ha presentato a Vil<strong>la</strong> Politi i suoi 15 abiti, da creativa visionaria,<br />

dedicati al tango ma indossabili per qualsiasi occasione importante<br />

Attitudine, capacità imprenditoriale, rischio, intuizione: i<br />

requisiti che distinguono il talento dal<strong>la</strong> normalità. Da noi<br />

fattori determinanti per sperare di uscire dal<strong>la</strong> grave stagnazione<br />

economica e morale di oggi. Ci prova Elisabetta<br />

Belviso, creativa visionaria<br />

sebbene stilista dotata<br />

di un approccio al<strong>la</strong> moda<br />

realistico quanto intuitivo.<br />

Occasione: <strong>la</strong> sua<br />

collezione di 15 abiti dedicati<br />

al tango, presentata<br />

a Vil<strong>la</strong> Politi sabato scorso,<br />

in una mostra d‟arte<br />

di grande suggestione,<br />

frutto del suo estro creativo,<br />

prodotta in col<strong>la</strong>borazione<br />

con le più sofisticate<br />

realtà artigianali locali<br />

e nazionali del settore.<br />

Catanese di nascita, figlia<br />

di genitori settentrionali<br />

(madre mantovana, papà<br />

di Mestre), cresciuta a Siracusa, giramondo per vocazione e<br />

curiosità, sposata con un marchigiano (lo stilista Duccio<br />

Venturi Quattrini), mamma di Aliai, splendida ventenne,<br />

dopo il divorzio in continuo andirivieni fra <strong>la</strong> Sicilia e il<br />

resto d‟Italia. Una vita come tante all‟apparenza, normale<br />

come si dice. E invece no.<br />

Diplomata all‟Istituto d’Arte di Siracusa, dopo ha studia-<br />

to all‟Istituto internazionale di stilismo e modellismo per<br />

calzature Ars Sutoria di Mi<strong>la</strong>no, diventando una designer<br />

dai molteplici interessi creativi: nelle calzature principalmente<br />

ma anche nell‟abbigliamento, arredamento (mobili,<br />

porte, maioliche),<br />

gioielli. Adesso un‟altra<br />

intuizione, scaturita dal<strong>la</strong><br />

fatale attrazione per il<br />

tango, come ci conferma<br />

lei una passione nata 4<br />

anni fa, parecchio coltivata<br />

al punto da voler<br />

creare una collezione<br />

espressamente dedicata<br />

a questo meraviglioso<br />

ballo. Una collezione<br />

d‟alta moda, con abiti<br />

d‟estrema qualità artigianale,<br />

pensati per il<br />

tango ma indossabili per<br />

ogni occasione importante.<br />

Di abiti ce ne sono<br />

tanti, tutti molto simili, tutti molto commerciali. È raro<br />

vedere nelle milonghe (i luoghi dove si bal<strong>la</strong> il tango)<br />

qualche signora vestita bene. Così ho cercato di creare<br />

qualcosa di elegante per le donne del tango, un ambiente<br />

fondamentalmente raffinato perché il tango argentino è un<br />

ballo raffinato. Dicevamo prodotti d’alta sartorialità. Si,<br />

anzitutto perché quando ho cominciato a <strong>la</strong>vorare a<br />

quest‟impresa ho pensato subito ad adoperare materiale<br />

italiano. Ero stanca di trovare nei capi sempre etichette<br />

con scritto Made in China o Taiwan. I materiali italiani<br />

sono i migliori e nei miei capi ho impiegato esclusivamente<br />

seta pura italiana (raso di seta, crepe de chine, etc..) fra<br />

l‟altro, perfettamente adatta al tango. E siccome gli artigiani<br />

italiani sono i più bravi, ho fatto produrre questa collezione<br />

da una modista molto brava di Floridia, <strong>la</strong> signora<br />

Salvina Tata, che ha <strong>la</strong>vorato sui miei cartamodelli in modo<br />

impareggiabile. Un‟altra artigiana di un paesino vicino<br />

Cuneo, specializzata nel creare fiori in seta pura italiana,<br />

pezzi unici, realizzati con una tecnica del „700 francese ereditata<br />

da saperi di famiglia ed eseguita con attrezzi appositamente<br />

inventati (cunei di legno, ferri riscaldati). La so<strong>la</strong><br />

cosa non italiana sono i gioielli in swarosky autentici, a<br />

mio avviso il cristallo migliore perché resta inalterato nel<br />

tempo, non perde lucentezza. Programmi? Esporrò <strong>la</strong> mostra<br />

nei luoghi del tango, le Milonghe, a Catania e in altre<br />

parti d‟Italia. Ho ricevuto una proposta di presentar<strong>la</strong> perfino<br />

in Russia. Sto <strong>la</strong>vorando anche a una collezione estiva,<br />

rivolta a un pubblico internazionale. Conto di uscire anche<br />

con una linea di scarpe prima dell‟estate presentando <strong>la</strong><br />

collezione in giro per l‟Italia. Intendiamoci, sono all‟inizio<br />

ma, a prescindere da questo, sono felice di aver ricreato le<br />

antiche atmosfere degli atelier, dove le signore sceglievano<br />

con calma gli abiti. Siamo prosaici, par<strong>la</strong>ci dei prezzi.<br />

Accessibili a tutti. La Sicilia che guarda al futuro non è<br />

morta. Anzi, è vitale come non mai.<br />

Nuccio Gemma

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!