Licenziati e dimenticati Patacche contro la Procura - I fatti della ...
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SETTIMANALE<br />
DI POLITICA<br />
E COSTUME<br />
Autorizzazione del tribunale<br />
di Siracusa n.2/2003<br />
diretto da Salvo Benanti<br />
Brutto Natale<br />
(anche<br />
a Siracusa)<br />
E‟ già Natale 2011, uno dei più tristi per il<br />
nostro Paese ancora in bilico tra il baratro<br />
finanziario e una durissima ripresa che cominciano<br />
a pagare pesantemente tutti, soprattutto<br />
i meno abbienti. A questo disastro<br />
ci hanno condotto in tanti, da Berlusconi<br />
ovviamente con <strong>la</strong> sua maggioranza da operetta,<br />
ma anche in tanti altri: politici famelici,<br />
burocrati famelici, sindacalisti famelici<br />
etc etc. Apprendiamo con stupore<br />
come hanno saccheggiato le risorse dello<br />
stato in stipendi e pensioni da favo<strong>la</strong>, in<br />
privilegi da briganti,<br />
in mazzette<br />
milionarie<br />
distribuite senza<br />
pudore. Eppure<br />
quei soldi proveniva<br />
in gran<br />
parte da gente<br />
povera che <strong>la</strong>voravaduramente.<br />
Ed ecco<br />
dove andava a<br />
finire il frutto di<br />
tanti sacrifici : nelle mazzette e in stipendipensioni<br />
vergognose !!.<br />
Anche a Siracusa lo spettacolo dello spreco<br />
delle risorse pubbliche, delle ruberie senza<br />
pudore, è continuato in questi anni nel modo<br />
più spregevole: mazzette e clientele. Le<br />
mazzette per stare benissimo (conosco <strong>la</strong><br />
vita stramilionaria di certi politici..), le<br />
clientele per farsi votare comunque. Mentre<br />
i giovani non <strong>la</strong>vorano, non possono sposarsi<br />
e gli anziani con le loro modeste e tassatissime<br />
pensioni non riescono a reggerne<br />
il peso delle famiglie. A Siracusa abbiamo<br />
una ignominia in più che altrove manca: da<br />
noi i politici non fanno neanche quel poco<br />
che potrebbero fare e che altri politici prima<br />
di loro facevano. Siamo <strong>la</strong> città e <strong>la</strong><br />
provincia delle occasioni mancate: niente<br />
opere pubbliche, niente investimenti, niente<br />
nuove imprese capaci di dare <strong>la</strong>voro. In<br />
compenso quattro farabutti e mascalzoni<br />
travestiti da politici ed amministratori comunali<br />
hanno pensato bene di vendersi e<br />
deturpare il patrimonio storico ed ambientale<br />
che ci hanno tramandato nei secoli.<br />
<strong>Patacche</strong><br />
<strong>contro</strong><br />
<strong>la</strong> <strong>Procura</strong><br />
a pagina 7<br />
Telefono 0931412883. Email: i<strong>fatti</strong>sr@gmail.com - tipografia LegoPrint srl<br />
Spedizione in<br />
abbonamento postale<br />
Pubblicità inferiore al 70 %<br />
€ 0,50<br />
FONDATO NEL 1988<br />
N° 40/2011<br />
Domenica 18 dicembre 2011<br />
“Archimede fuorilegge”<br />
Per il museo di pa<strong>la</strong>zzo Pupillo non c‟è stato il cambio<br />
di destinazione d‟uso da abitazione a luogo espositivo<br />
Alle nostre domande sul<strong>la</strong> Domus Archimedea pubblicate<br />
nell‟ultimo numero dei Fatti, ovviamente, l‟amministrazione comunale<br />
non ha dato alcuna risposta, neanche <strong>la</strong> più semplice come<br />
quel<strong>la</strong> di confermare (o smentire) se <strong>la</strong> destinazione urbanistica<br />
dell‟edificio consentisse che fosse trasformato in luogo espositivo<br />
e museale (ndr: pa<strong>la</strong>zzo Pupillo ha sempre avuto destinazione abitativa<br />
e non certo espositiva o museale) o che siano state rispettate<br />
le normali norme di sicurezza, per chi voglia aprire un locale aperto<br />
al pubblico. “Quisquiglie” , si dirà, che ad un povero cristo, senza<br />
protezione politica, provocherebbero l‟immediata chiusura del<br />
locale, con tanto di polizia all‟ingresso per le verifiche, prefettura<br />
etc irremovibile nell‟ottenere <strong>la</strong> immediata chiusura. Nel caso concreto<br />
invece, ove non esistessero, presumo che si farà finta che<br />
esistano queste autorizzazioni o di non avere ricevuto alcun rilievo<br />
da parte dell‟Ufficio di Ortigia (che ci ha confermato come ancora<br />
il cambio di destinazione d‟uso non ci sia) o di altra autorità competente..<br />
A questo museo archimedeo non ha riservato alcuna battuta<br />
di chiarimento il Sindaco Visentin, presente al<strong>la</strong> cerimonia di<br />
apertura, come fosse un Museo Pubblico. Neanche l‟Assessore ai<br />
Beni Culturali (Muti), ex soprintendente, che conosce molto bene<br />
<strong>la</strong> vicenda, si è degnata di fornire una spiegazione.. Niente di niente<br />
!!.Eppure sul Museo Archimedeo <strong>la</strong> Dr.ssa Muti aveva par<strong>la</strong>to a<br />
più riprese, come è facilmente riscontrabile dal<strong>la</strong> rassegna del<strong>la</strong><br />
stampa locale.. Ma - si dice oggi- trattasi di un affare privato, realizzato<br />
con i soldi del privato, e non necessita alcuna spiegazione. !<br />
E‟ proprio così? Tutto lineare e trasparente ?. Per anni siamo stati<br />
avvertiti dal<strong>la</strong> Dr.ssa Muti e dall‟assessore regionale Granata che<br />
stava per nascere in Ortigia una Domus Archimedea con le inven-<br />
zioni più note dell‟illustre scienziato grazie al<strong>la</strong> consulenza scientifica<br />
del CNR; che l‟esposizione sarebbe stata allocata provvisoriamente<br />
nell‟ex Museo di Piazza Duomo; poi <strong>la</strong> Muti - in polemica con Granata<br />
- propose nuovi siti: edifici in Ortigia appena ristrutturati come l‟ex<br />
scuo<strong>la</strong> d‟arte in via Mirabel<strong>la</strong> o l‟ex tribunale in via Gargallo, poi una<br />
sede da ristrutturare ex novo come il vecchio distretto militare a Lungomare<br />
Ortigia. Non se ne è fatto nul<strong>la</strong>. Divenuta assessore al<strong>la</strong> cultura<br />
<strong>la</strong> Muti ha fatto abortire tutte le proposte fatte da soprintendente per<br />
fare spazio - di fatto - ad una iniziativa privata, ovviamente con fini di<br />
lucro, e fare contento un privato. Ed i vecchi progetti che fine hanno<br />
fatto? Ed il progetto regionale finanziato con fondi comunitari voluto<br />
da Granata allora assessore regionale? Mistero. Nessuno dà informazioni,<br />
nessuno risponde.<br />
Si era diffusa anche <strong>la</strong> notizia che il Comune di Siracusa avesse affittato<br />
Pa<strong>la</strong>zzo Pupillo-Di Luciano per consentire ai Pupillo-Di Luciano di<br />
esporre le macchine di Archimede (finanziate dal<strong>la</strong> Regione) ed aprire<br />
una sa<strong>la</strong> espositiva privata. Un assurdo? In effetti non ci sono conferme<br />
di un affitto comunale del Pa<strong>la</strong>zzo, anche se <strong>la</strong> tecnica è sempre <strong>la</strong><br />
stessa : non smentire e non confermare.<br />
Mi chiedo : ma tutte queste commissioni consiliari culturali che i cittadini<br />
siracusani pagano <strong>la</strong>utamente che ci stanno a fare? Ci sarà una<br />
commissione consiliare comunale ai beni culturali in grado di chiedere<br />
ed informarsi? Se non lo fa l‟assessore per motivi di appartenenza politica<br />
lo potrà ben fare il consiglio comunale o no? Si può conoscere<br />
perché il Comune di Siracusa ha deciso di non fare in Ortigia, nei diversi<br />
edifici appena restaurati, nonostante i proc<strong>la</strong>mi <strong>fatti</strong> per anni ed<br />
un apposito finanziamento <strong>la</strong> Domus Archimedea? Chi lo ha impedito?<br />
Con quali motivazioni è stata data una opportunità ad un privato?.<br />
<strong>Licenziati</strong> e <strong>dimenticati</strong><br />
I licenziati del<strong>la</strong> Casa del Pellegrino sono venuti nel<strong>la</strong> nostra redazione per ringraziarci<br />
dell’attenzione che i Fatti hanno mostrato verso <strong>la</strong> loro vicenda <strong>la</strong>vorativa ed umana.<br />
Al licenziamento si aggiunge <strong>la</strong> beffa di non avere una risposta, come si usa tra<br />
persone civili. E’ prevalsa l’arroganza, <strong>la</strong> prepotenza fine a se stessa. Per i <strong>la</strong>voratori<br />
significa intraprendere costose e lunghissime vertenze giudiziarie. Lo faranno con sacrifici<br />
enormi, ma lo faranno.<br />
Ai Fatti non resta che stare al loro fianco più che mai con i poverissimi mezzi di cui<br />
disponiamo: questo settimanale e l’ascolto che abbiamo conquistato nel<strong>la</strong> società siracusana.<br />
Era impensabile che <strong>la</strong> Curia siracusana che – di fatto – gestisce il Santuario e<br />
l’annessa Casa del Pellegrino potesse comportarsi in modo così disumano ed arrogante.<br />
Succede e non c’è niente di cui meravigliarsi. Le prediche spesso si fanno per gli<br />
altri, difficilmente per se stessi; difficilmente si ascolta <strong>la</strong> voce del<strong>la</strong> propria ragione<br />
quando si tratta di mettere in discussione una scelta fatta anche se – nel proprio cuore<br />
– si sa bene che è una scelta sbagliata. Che dire di più? Non scoraggiatevi amici, provate<br />
a vivere un Natale sereno, <strong>la</strong> “nottata” come si dice, passerà anche per voi!. Non<br />
perdete mai fiducia e <strong>la</strong> speranza in un domani migliore.<br />
Comunale a +2358 TeatroVerga +2465 Via Crispi +1922<br />
Sono aumentati i cartelli. E’ un buon segno per il teatro? Forse ci sarà un’apertura per gli amici di Luci 2011? Il sindaco Visentin intervenga, questa strada crol<strong>la</strong>...
Biciclette d’Ortigia<br />
Un cittadino denuncia i disservizi. Oggi Go-<br />
Bike è un fallimento, mancano fondi e idee<br />
Riceviamo e pubblichiamo:<br />
Direttore le scrivo per manifestare <strong>la</strong> mia indignazione riguardo<br />
lo stato del servizio Go-Bike.<br />
Domenica scorsa passeggiando per le strade di Ortigia, con<br />
amici venuti da fuori Siracusa, mi sono trovato a dover rispondere<br />
al<strong>la</strong> domanda: scusa Giovanni ma queste bici dove<br />
sono finite? Non avendo alcun modo di rispondere (perchè<br />
qui niente pare si sappia mai con certezza) ho provato un<br />
senso di vergogna personale oltre che di disgusto per lo stato<br />
delle ciclostazioni.<br />
A questo aggiungo un grave, a mio modo<br />
di vedere, fatto. Un vigile che operava<br />
di mattina presso il comune utilizzava<br />
senza alcun problema una delle bici<br />
Go-Bike...naturalmente con lucchetto<br />
personale. Ho provato a chiedere spiegazioni,<br />
ma non c'è peggior sordo di chi<br />
non vuole ascoltare.<br />
Le chiedo informazioni al riguardo,visto<br />
che lei è una persona che da<br />
sempre si occupa di mettere in mostra i<br />
problemi del<strong>la</strong> città e di trovare delle<br />
soluzioni. Ho intenzione di fare una<br />
raccolta firme, prossimamente, proprio<br />
riguardo le condizioni del servizio. Mi<br />
piacerebbe sapere cosa ne pensa lei e<br />
cosa naturalmente può consigliare di<br />
fare!<br />
Giovanni Puglia<br />
Cosa ne penso? Intanto che è meglio<br />
che faccia <strong>la</strong> raccolta di firme (avrò il<br />
piacere di partecipare) perché di soluzioni<br />
a breve termine non se ne par<strong>la</strong>.<br />
In teoria in questo momento <strong>la</strong> gestione<br />
del servizio Go-Bike sarebbe a carico<br />
dell‟amministrazione comunale il che<br />
equivale a dire che non funziona e non<br />
solo in Ortigia. Come dire che i turisti<br />
che verranno a Siracusa per le feste<br />
natalizie e di fine anno non ne potranno<br />
usufruire e questo nonostante le belle<br />
giornate di cui tutti stiamo godendo. Il servizio in questione<br />
è stato poi inserito nel piano integrativo di mobilità,<br />
una maniera nobile per dire “quando ci saranno i fondi<br />
faremo qualcosa”. Insomma, un fallimento bello e buono<br />
dell‟iniziativa voluta dal ministero all‟Ambiente al tempo<br />
del G8 a Siracusa. Una picco<strong>la</strong> notizia positiva c‟è, e mi<br />
riferisco alle biciclette che sono state messe in salvo grazie<br />
ai buoni uffici del comandante dei vigili urbani. Troppo<br />
poco in un bi<strong>la</strong>ncio pesantemente negativo.<br />
2<br />
Domenica 18 dicembre 2011<br />
Qualità dei pasti<br />
all‟Umberto I°:<br />
Accuse infondate<br />
Le problematiche sollevate in una interrogazione dell‟on.<br />
Bruno Marziano e riportate dai quotidiani in ordine al<strong>la</strong><br />
qualità dei pasti forniti all‟ospedale Umberto primo di Siracusa<br />
sono risultate infondate così come è infondata <strong>la</strong> notizia<br />
secondo cui sarebbero presenti nel sedime interno al presidio<br />
vasche di cemento-amianto che sono state, invece, dismesse<br />
nel lontano „94. E‟ quanto è emerso da una accurata indagine<br />
che ha disposto il direttore generale dell‟Asp di Siracusa<br />
Franco Maniscalco dando mandato al direttore del Dipartimento<br />
di Prevenzione Medico Giovanni Casel<strong>la</strong> di esercitare<br />
tempestivamente ogni azione di verifica e di eventuale intervento.<br />
Il direttore del Dipartimento ha disposto una serie di<br />
accertamenti ai competenti Servizi SIAN e SIAV che sono<br />
stati eseguiti accuratamente nelle giornate dal 2 al 4 dicembre,<br />
re<strong>la</strong>tivamente ai pasti, sia presso <strong>la</strong> sede del<strong>la</strong> ditta che li<br />
fornisce all‟ospedale Umberto I che all‟interno del presidio<br />
ospedaliero. Dagli accertamenti del SIAN (Servizio Igiene<br />
Alimenti e Nutrizione), riferisce Giovanni Casel<strong>la</strong>, è stato<br />
appurato che il Centro di confezionamento dei pasti forniti<br />
all‟ospedale Umberto primo, rego<strong>la</strong>rmente registrato al<br />
SIAN, è sistematicamente sottoposto a <strong>contro</strong>lli ispettivi e<br />
campionamenti di <strong>la</strong>boratorio dei pasti forniti all‟ospedale,<br />
l‟ultimo <strong>contro</strong>llo avvenuto il 29 novembre scorso per analisi<br />
batteriologiche non ha evidenziato alcuna irrego<strong>la</strong>rità. Al<strong>la</strong><br />
presenza del<strong>la</strong> dietista e del vice dirigente medico di presidio,<br />
oltre che del tecnico del<strong>la</strong> prevenzione del SIAN, dopo <strong>la</strong><br />
tempestiva distribuzione ai vari reparti dei vassoi termici contenenti<br />
i pasti, si è proceduto a campione al <strong>contro</strong>llo organolettico<br />
dei pasti ed a raccogliere le dichiarazioni spontanee sia<br />
del personale ospedaliero appena riferito che di alcuni ricoverati,<br />
non rilevando alcuna criticità. “Da quanto premesso –<br />
sottolinea Giovanni Casel<strong>la</strong> – risulta evidente che le disfunzioni<br />
<strong>la</strong>mentate in re<strong>la</strong>zione al<strong>la</strong> fornitura dei pasti risultano<br />
infondate. Ciò nondimeno il direttore del SIAN è stato invitato<br />
a proseguire <strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza sul<strong>la</strong> produzione e consegna pasti<br />
in tutte le sue fasi con rigore e sistematicità”.<br />
Con riferimento al<strong>la</strong> denunziata presenza di “vasche di cemento-amianto<br />
nel sedime interno dell‟ospedale”, il competente<br />
SIAV (Servizio Igiene Ambienti di Vita) ha accertato<br />
che esistono vasche di cemento armato e serbatoi di acciaio<br />
zincato per <strong>la</strong> raccolta delle acque condottate, entrambi i tipi<br />
perfettamente idonei al<strong>la</strong> necessità, mentre le vasche in cemento-amianto,<br />
a suo tempo utilizzate per <strong>la</strong> raccolta delle<br />
acque potabili, sono state dismesse nel lontano 1994.<br />
Ufficio Stampa Asp Siracusa<br />
Lo stile e <strong>la</strong> grinta di Elisabetta<br />
La Belviso ha presentato a Vil<strong>la</strong> Politi i suoi 15 abiti, da creativa visionaria,<br />
dedicati al tango ma indossabili per qualsiasi occasione importante<br />
Attitudine, capacità imprenditoriale, rischio, intuizione: i<br />
requisiti che distinguono il talento dal<strong>la</strong> normalità. Da noi<br />
fattori determinanti per sperare di uscire dal<strong>la</strong> grave stagnazione<br />
economica e morale di oggi. Ci prova Elisabetta<br />
Belviso, creativa visionaria<br />
sebbene stilista dotata<br />
di un approccio al<strong>la</strong> moda<br />
realistico quanto intuitivo.<br />
Occasione: <strong>la</strong> sua<br />
collezione di 15 abiti dedicati<br />
al tango, presentata<br />
a Vil<strong>la</strong> Politi sabato scorso,<br />
in una mostra d‟arte<br />
di grande suggestione,<br />
frutto del suo estro creativo,<br />
prodotta in col<strong>la</strong>borazione<br />
con le più sofisticate<br />
realtà artigianali locali<br />
e nazionali del settore.<br />
Catanese di nascita, figlia<br />
di genitori settentrionali<br />
(madre mantovana, papà<br />
di Mestre), cresciuta a Siracusa, giramondo per vocazione e<br />
curiosità, sposata con un marchigiano (lo stilista Duccio<br />
Venturi Quattrini), mamma di Aliai, splendida ventenne,<br />
dopo il divorzio in continuo andirivieni fra <strong>la</strong> Sicilia e il<br />
resto d‟Italia. Una vita come tante all‟apparenza, normale<br />
come si dice. E invece no.<br />
Diplomata all‟Istituto d’Arte di Siracusa, dopo ha studia-<br />
to all‟Istituto internazionale di stilismo e modellismo per<br />
calzature Ars Sutoria di Mi<strong>la</strong>no, diventando una designer<br />
dai molteplici interessi creativi: nelle calzature principalmente<br />
ma anche nell‟abbigliamento, arredamento (mobili,<br />
porte, maioliche),<br />
gioielli. Adesso un‟altra<br />
intuizione, scaturita dal<strong>la</strong><br />
fatale attrazione per il<br />
tango, come ci conferma<br />
lei una passione nata 4<br />
anni fa, parecchio coltivata<br />
al punto da voler<br />
creare una collezione<br />
espressamente dedicata<br />
a questo meraviglioso<br />
ballo. Una collezione<br />
d‟alta moda, con abiti<br />
d‟estrema qualità artigianale,<br />
pensati per il<br />
tango ma indossabili per<br />
ogni occasione importante.<br />
Di abiti ce ne sono<br />
tanti, tutti molto simili, tutti molto commerciali. È raro<br />
vedere nelle milonghe (i luoghi dove si bal<strong>la</strong> il tango)<br />
qualche signora vestita bene. Così ho cercato di creare<br />
qualcosa di elegante per le donne del tango, un ambiente<br />
fondamentalmente raffinato perché il tango argentino è un<br />
ballo raffinato. Dicevamo prodotti d’alta sartorialità. Si,<br />
anzitutto perché quando ho cominciato a <strong>la</strong>vorare a<br />
quest‟impresa ho pensato subito ad adoperare materiale<br />
italiano. Ero stanca di trovare nei capi sempre etichette<br />
con scritto Made in China o Taiwan. I materiali italiani<br />
sono i migliori e nei miei capi ho impiegato esclusivamente<br />
seta pura italiana (raso di seta, crepe de chine, etc..) fra<br />
l‟altro, perfettamente adatta al tango. E siccome gli artigiani<br />
italiani sono i più bravi, ho fatto produrre questa collezione<br />
da una modista molto brava di Floridia, <strong>la</strong> signora<br />
Salvina Tata, che ha <strong>la</strong>vorato sui miei cartamodelli in modo<br />
impareggiabile. Un‟altra artigiana di un paesino vicino<br />
Cuneo, specializzata nel creare fiori in seta pura italiana,<br />
pezzi unici, realizzati con una tecnica del „700 francese ereditata<br />
da saperi di famiglia ed eseguita con attrezzi appositamente<br />
inventati (cunei di legno, ferri riscaldati). La so<strong>la</strong><br />
cosa non italiana sono i gioielli in swarosky autentici, a<br />
mio avviso il cristallo migliore perché resta inalterato nel<br />
tempo, non perde lucentezza. Programmi? Esporrò <strong>la</strong> mostra<br />
nei luoghi del tango, le Milonghe, a Catania e in altre<br />
parti d‟Italia. Ho ricevuto una proposta di presentar<strong>la</strong> perfino<br />
in Russia. Sto <strong>la</strong>vorando anche a una collezione estiva,<br />
rivolta a un pubblico internazionale. Conto di uscire anche<br />
con una linea di scarpe prima dell‟estate presentando <strong>la</strong><br />
collezione in giro per l‟Italia. Intendiamoci, sono all‟inizio<br />
ma, a prescindere da questo, sono felice di aver ricreato le<br />
antiche atmosfere degli atelier, dove le signore sceglievano<br />
con calma gli abiti. Siamo prosaici, par<strong>la</strong>ci dei prezzi.<br />
Accessibili a tutti. La Sicilia che guarda al futuro non è<br />
morta. Anzi, è vitale come non mai.<br />
Nuccio Gemma
3<br />
Domenica 18 dicembre 2011<br />
Meno affitti, gli sprechi restano<br />
Dal Comune arriva una prima risposta e ne prendiamo atto, ma le<br />
mezze misure non bastano. Ad esempio il Consorzio Archimede, dopo<br />
il fallimento del<strong>la</strong> politica universitaria, va cancel<strong>la</strong>to e non ridotto<br />
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato<br />
dell‟ufficio stampa del Comune:<br />
Il Comune si appresta ad operare una drastica<br />
riduzione delle locazioni per uffici<br />
comunali. In consiglio comunale è stato<br />
in<strong>fatti</strong> votato un atto di indirizzo che impegna<br />
l‟amministrazione a procedere in questa<br />
direzione tagliando spese superflue per<br />
canoni che possono essere recuperati attraverso<br />
una razionalizzazione degli uffici<br />
pubblici. Dal 2008 ad oggi, ha spiegato il<br />
sindaco Visentin, le spese sugli affitti sono<br />
state già ridotte del 25% rispetto al totale<br />
complessivo iniziale di 2 milioni e 200 mi<strong>la</strong><br />
euro all‟anno. Ma i tagli più consistenti<br />
potranno arrivare dal<strong>la</strong> fine del prossimo<br />
anno quando scadranno numerosi contratti<br />
e in quel<strong>la</strong> circostanza sarà possibile negoziare<br />
al ribasso nuovi canoni con i re<strong>la</strong>tivi<br />
proprietari come stabilito in sede di bi<strong>la</strong>ncio<br />
di previsione 2011. Il piano predisposto<br />
dall‟amministrazione Visentin prevede così<br />
di ottenere un abbattimento definitivo del<br />
60% dell'impegno finanziario complessivo<br />
per tale capitolo, valorizzando un risparmio<br />
per le casse comunali pari a 1,2 milioni di<br />
euro rispetto al dato di partenza del 2008.<br />
Nel 2011 è in scadenza il contratto per <strong>la</strong><br />
sede del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> di musica che, è stato annunciato,<br />
troverà ospitalità all‟interno di<br />
stabili comunali. E‟ stata invece respinta <strong>la</strong><br />
proposta di Marco Mastriani volta a inserire<br />
i pa<strong>la</strong>zzi di via Arsenale 44 (sede<br />
dell‟Ufficio ragioneria) e di via De Caprio<br />
37 (Ufficio tributi) nell’elenco degli affitti<br />
da cancel<strong>la</strong>re perché troppo onerosi.<br />
Subito <strong>la</strong> reazione di Marco Ortisi, autore<br />
di un video-denuncia proprio sul<strong>la</strong><br />
questione degli affitti d’oro. Ecco <strong>la</strong> sua<br />
dichiarazione: “Che dire... se non vedo<br />
non credo :) E poi bugia colossale....un<br />
sacco di contratti sono scaduti anche nel<br />
periodo 2008-2011....e nel video che ho<br />
fatto a proposito qualche settimana fa, è<br />
stato dimostrato. Non si doveva per forza<br />
aspettare il 2012 o aspettare che qualcuno<br />
ti sputtanasse. Questi mancano di idee.... e<br />
ancora parliamo di vendere immobili co-<br />
Fermenti nel Terzo Polo<br />
e nel PD in vista delle<br />
elezioni amministrative<br />
di Primavera che, dai<br />
leader, vengono viste<br />
come propedeutiche a<br />
quelle che vedranno loro<br />
direttamente interessati:<br />
regionali e nazionali.<br />
Vale a dire riuscire<br />
a sistemare nei posti di<br />
governo locale propri<br />
uomini che li potranno<br />
poi sostenere. L‟ex assessore<br />
regionale Pippo<br />
Sorbello è esplicito e<br />
per quanto riguarda il<br />
suo partito dice che :”<br />
l‟UDC non farà da<br />
stampel<strong>la</strong> a nessuno e il<br />
confronto sulle candidature<br />
deve avvenire senza<br />
che nessuno parta avanti.<br />
Per il Terzo Polo le<br />
prossime amministrative a Melilli, Florida, Avo<strong>la</strong>, Canicattini,<br />
So<strong>la</strong>rino e Rosolini saranno una prova importante per<br />
disegnare il dopo”. Anche l‟on. Pippo Gianni, per definire<br />
l‟ambito di quel<strong>la</strong> eventuale area, ha avuto modo di affermare<br />
che il suo P.I.D. è già pronto a presentare candidati sindaci<br />
in ogni comune. Considerato poi che l‟on. Granata vorrebbe<br />
essere designato unico candidato del Terzo Polo a sindaco<br />
del<strong>la</strong> città ben si capisce che è ancora forte <strong>la</strong> probabilità<br />
che FLI, MpA e UDC alle prossime amministrative si<br />
presentino con liste separate. Nel Partito Democratico è l‟on.<br />
Marziano a <strong>la</strong>nciare <strong>la</strong> sfida per <strong>la</strong> leadership a Giovanni<br />
Cafeo. Bruno Marziano lo fa dopo aver compattato, con<br />
lui a capo, tutte le forze dell‟ex PDS. Il PD siracusano come<br />
realtà provinciale è un po‟ partico<strong>la</strong>re, perché è tra quelle<br />
che come risultato elettorale non è a predominanza ex comunista.<br />
Ma in questi ultimi anni, di assenza dal governo degli<br />
enti locali principali, è di sicuro cresciuta più <strong>la</strong> componente<br />
ex pds che quel<strong>la</strong> ex popo<strong>la</strong>re. Ricompattate le forze e vistisi<br />
in crescita agli ex pidiessini <strong>la</strong> presenza dell‟on. Gino Foti<br />
diventa un po‟ ingombrante e da qui anche<br />
l‟insofferenza che alcuni cominciano a manifestare per il<br />
segretario provinciale Cafeo. Bisogna considerare, altresì,<br />
che gli esiti nazionali e quindi periferici del<strong>la</strong> permanenza<br />
del governo Monti, allo stato delle cose, non possono essere<br />
minimamenti previsti. Di quanto potrebbe accadere in futu-<br />
munali”.<br />
Leggiamo ancora il comunicato del Comune:<br />
A proposito di impiego di spazi e strutture<br />
comunali, il consiglio ha affrontato, senza<br />
giungere a una decisione, il tema del<strong>la</strong><br />
destinazione dell‟Antico Mercato di Ortigia.<br />
Diverse le ipotesi sul tappeto come<br />
l‟affidamento all‟Inda, caldeggiata da Salvo<br />
Castagnino e Giancarlo Lo Manto, e<br />
osteggiata da Giancarlo Garozzo, Salvo<br />
Sorbello, Fabio Rodante e Ettore Di Giovanni,<br />
viceversa orientati ad un impiego<br />
non esclusivo pensando ad un centro di orientamento<br />
turistico-culturale in coerenza<br />
con il piano partico<strong>la</strong>reggiato per Ortigia.<br />
Altra proposta in discussione è quel<strong>la</strong> di<br />
Raimondo Giordano favorevole ad un<br />
ritorno all‟antica fruizione come sede mercatale.<br />
Sin qui il comunicato. Il <strong>la</strong>voro del<strong>la</strong> commissione<br />
consiliare comunale sugli affitti<br />
“sembra” che abbia sortito qualche effetto<br />
dopo anni di connivenza ec<strong>la</strong>tante<br />
(venivano pagati affitti per locali che<br />
l‟amministrazione non utilizzava più, come<br />
ha denunziato mille volte questo settimanale;<br />
non si utilizzavano locali di proprietà<br />
comunale per…favorire gli affitti).<br />
Ne siamo lieti e ci complimentiamo del<br />
<strong>la</strong>voro svolto. Vedremo se alcuni affitti<br />
finiranno o se si inventeranno altre cavilli<br />
per di<strong>la</strong>zionare i contratti (nel<strong>la</strong> foto il<br />
Marziano<br />
e Granata<br />
allo scoperto<br />
di Pepè Genovese<br />
ro l‟accoglienza di Giovanni Cafeo al congresso provinciale<br />
dell‟UDC da parte del sen. D’Alia ne è chiaramente<br />
un segnale. Marziano e gli ex pds non possono rischiare <strong>la</strong><br />
mancata conquista di un seggio alle regionali o alle nazionali<br />
e meglio ancora tutti e due, servirà quindi <strong>la</strong> guida del<br />
partito e <strong>la</strong> opportunità di non vedere dispersi i voti al<strong>la</strong><br />
propria sinistra. Periodi difficili per tutti quelli che si annunciano<br />
per il prossimo 2012 e non solo per <strong>la</strong> crisi economica:<br />
vivremo una profondissima crisi anche politica<br />
che porterà a un cambiamento e ad una riduzione del personale<br />
politico complessivo. Mutamenti che sono già<br />
nell‟aria da mesi ma nessuno di quelli che dicono di fare<br />
politica dalle nostre parti si è ancora accorto del<strong>la</strong> necessità<br />
del cambiamento che toccherà proprio il modo di dover<br />
essere in Politica: si continua a ragionare “all‟antica”,<br />
senza capire che si è venuto a creare uno spartiacque tra il<br />
vecchio modo di fare politica a carico del<strong>la</strong> spesa pubblica<br />
e uno nuovo che ne dovrà fare a meno. Tra il vecchio modo<br />
di concepire <strong>la</strong> solidarietà che voleva le risorse tutte<br />
ca<strong>la</strong>te dall‟alto e <strong>la</strong> nuova solidarietà che si basa sul principio<br />
di sussidiarietà che prevede l‟intervento dell‟istanza<br />
superiore solo dopo che si sarà dimostrato d‟aver messo a<br />
segno tutte le risorse già localmente a disposizione, collettive<br />
e private. Insomma non si potrà continuare a far finta<br />
di fare impresa scaricando spese personali e familiari<br />
( Suv, barche, multiproprietà, etc.) sul bi<strong>la</strong>ncio aziendale o<br />
dell‟attività professionale. “Chi si è arricchito negli anni<br />
del falso regime socialista ora dovrà restituirne una parte.”<br />
C‟è stata, per tantissimi anni, una distorta distribuzione del<br />
reddito collettivo in macro redditi individuali per quelli<br />
che formano <strong>la</strong> casta, per una inutile quanto dannosa pleto-<br />
pa<strong>la</strong>zzotto dei tributi di via De Caprio che<br />
costa una sproposito al Comune).<br />
L‟Università a Siracusa è cessata (beni culturali)<br />
o sta per cessare (architettura, 2013).<br />
Finiranno anche i re<strong>la</strong>tivi affitti ? Non è detto<br />
conoscendo i soggetti in questione.<br />
L‟Università muore per <strong>la</strong> “inettitudine” di<br />
una c<strong>la</strong>sse dirigente locale e di par<strong>la</strong>mentari<br />
locali disinteressati o troppo occupati a fare<br />
affari in proprio. Non hanno faccia e decenza.<br />
L‟Università chiude ma questi fannulloni<br />
vestiti da deputati o consiglieri hanno mantenuto<br />
ed intendono mantenere il Consorzio<br />
Universitario. Ma se corsi universitari non<br />
ce ne sono più a che serve? Potrebbe servire<br />
una struttura di raccordo tra i due Enti<br />
(Comune e Provincia) sul tema università<br />
senza spese, senza indennità, non certo il<br />
carrozzone che hanno costruito dal nul<strong>la</strong> con<br />
impiegati, dirigenti, consiglieri.. <strong>la</strong>utamente<br />
pagati. La struttura che piaceva tanto a Salvo<br />
Baio, l’ex presidente del consorzio universitario<br />
tutto “rigore”, che non si era accorto<br />
(capita) di avere montato in conto e<br />
per conto di questa impresentabile c<strong>la</strong>sse<br />
politica un carrozzone spreca soldi, quando<br />
già le notizie sui corsi universitari a Siracusa<br />
erano mortifere (3 o 4 anni fa).<br />
Ma <strong>la</strong> vergogna ed il rossore non hanno limiti<br />
anche di questi tempi economici difficilissimi.<br />
Il Presidente del Consorzio Universitario<br />
comunica che i consiglieri di amministrazione<br />
del Consorzio sono di meno e si<br />
“sono ridotti le indennità” come se avessero<br />
compiuto un atto di “rigore”, da suscitare il<br />
p<strong>la</strong>uso.<br />
Ma se l‟attività del consorzio è cessata! A<br />
chi vogliono prendere per il culo? La verità<br />
è che non hanno faccia, rossore, dignità. Invece<br />
di alzarsi in silenzio sperando che <strong>la</strong><br />
Corte dei Conti non intervenga a richiedere<br />
<strong>la</strong> restituzione delle indennità intascate …<br />
stanno ancora lì come se dovessero fare<br />
qualcosa. I poveri cristi tirano <strong>la</strong> carretta, le<br />
pensioni anche più modeste vengono toccate,<br />
ma sperare che a lor signori venga un soprassalto<br />
di dignità è praticamente impossibile.. <br />
ra di dirigenti pubblici e para pubblici e micro redditi, a titolo<br />
di elemosina, distribuiti a pioggia per tutti gli altri. A testimonianza<br />
che il reddito doveva rappresentare <strong>la</strong> potenza di chi<br />
lo percepiva. Per anni ci si è distinti per il reddito percepito e<br />
non per i risultati conseguiti. L‟effetto del<strong>la</strong> “società dei redditi”<br />
è l‟attuale fallimento collettivo . Però c‟è ancora chi<br />
pensa al<strong>la</strong> politica in termini di obiettivi personali ! Di sicuro<br />
costui non ha capito che cosa sta accadendo. Continuare a far<br />
festa, a far finta che non stia succedendo niente non è stato<br />
perdonato a Berlusconi ma viene ancora consentito a tantissimi<br />
altri. Continuare a spendere, ad esempio, in inutili luminarie<br />
quando invece si sarebbe potuto fare passare meglio il Natale<br />
a quelle centinaia di non abbienti che vivono nel<strong>la</strong> nostra<br />
città. Perché se <strong>la</strong> spesa pubblica è una ma<strong>la</strong>ttia per tutti,<br />
allo stesso tempo per alcuni, per quelli che ci sguazzano, è un<br />
grosso rimedio. E sono questi alcuni a difendere con unghia e<br />
denti <strong>la</strong> vecchia situazione. Il carico del<strong>la</strong> Assistenza sul<strong>la</strong><br />
Previdenza per non dire delle false pensioni di invalidità, delle<br />
false indennità di disoccupazione e di maternità in agricoltura,<br />
dove per altro l‟INPS eroga anche in assenza del pagamento<br />
dei contributi da parte dei datori di <strong>la</strong>voro, ha danneggiato<br />
il nostro sistema previdenziale, ma c‟è ancora gente che vorrebbe<br />
continuare a mungere, fottendosene del<strong>la</strong> sorte del<strong>la</strong><br />
vacca. C‟è ancora chi pensa che debba interessare agli altri<br />
il proprio orgoglio di fare il sindaco o il leader politico in genere,<br />
in mancanza dell‟orgoglio di avere svolto una attività<br />
<strong>la</strong>vorativa o professionale veramente produttiva per <strong>la</strong> collettività.<br />
La stessa sussistenza di partiti organizzati all‟insegna<br />
del<strong>la</strong> mera mediazione andrebbe oggi messa in discussione,<br />
nel senso di chiedersi se debbano avere ancora una legittimazione<br />
politica. Si mediano contenuti, progetti, programmi ma<br />
non il nul<strong>la</strong>, il semplicemente dialettico. Una politica che ha<br />
finito con il concretizzarsi in una puerile masturbazione collettiva<br />
non ha portato a nul<strong>la</strong> di buono. Ridurre drasticamente<br />
il numero degli addetti politici non sarà una grave perdita<br />
per <strong>la</strong> collettività, anzi. In ogni caso non è quello attuale il livello<br />
del<strong>la</strong> preparazione politica che merita l’Italia,<br />
<strong>la</strong> Sicilia e Siracusa in partico<strong>la</strong>re. Quello del<strong>la</strong> Politica non è<br />
un <strong>la</strong>voro sporco da delegare “a chi non ha nul<strong>la</strong> da perdere.”<br />
Indurre i giovani a trovare un posto di <strong>la</strong>voro utile e veramente<br />
produttivo sarà fondamentale nel prossimo futuro e quindi<br />
senza indurli a un <strong>la</strong>voro “sporco”. Fino ad ora ogni attività<br />
pubblica economica, di servizi o amministrativa è stata concepita<br />
come finalizzata principalmente all‟occupazione e non al<br />
raggiungimento dei propri specifici obiettivi, così per<br />
<strong>la</strong> Scuo<strong>la</strong> come anche per <strong>la</strong> Sanità. Tutto a favore di sempre<br />
nuovi stipendi, notevoli compensi ai dirigenti, forniture e servizi<br />
senza qualità! E‟ ora di dire basta e questo basta va detto<br />
anche dal basso.
Leo, modelli<br />
per un giorno<br />
Domenica scorsa presso <strong>la</strong> splendida cornice<br />
dell‟hotel One, si è tenuto l‟evento benefico<br />
: “ I leo in passerel<strong>la</strong> “ . i ragazzi del club<br />
hanno scelto di essere modelli per una notte<br />
per poter raccogliere fondi da destinare ai<br />
vicini alluvionati di Messina . Un ringraziamento<br />
va, oltre gli sponsor ( hotel One , Alberto<br />
Lutri abbigliamento , Priscil<strong>la</strong> Puzza<br />
gioielli ) , a Nino e Roberto, che grazie al<br />
loro entusiasmo, riescono sempre a concretizzare<br />
le buone intenzioni di quanti gli sono<br />
vicini .<br />
Ordine Medici<br />
Votano<br />
oltre duemi<strong>la</strong><br />
Sono iniziate ieri e si concluderanno domani<br />
le operazioni di voto per il rinnovo<br />
dell'Ordine dei medici di Siracusa (in corso<br />
Gelone 103, dalle 8,30 alle 20) Ci sarà<br />
quindi una vera e propria competizione elettorale<br />
per l'elezione dell'Ordine dei medici<br />
in programma come detto prima il 16,<br />
17 e 18 dicembre. Più di duemi<strong>la</strong> medici<br />
di Siracusa e del<strong>la</strong> provincia (2236 gli aventi<br />
diritto al voto) sono chiamati a rinnovare<br />
il consiglio.<br />
In questa occasione gli uscenti dovranno<br />
misurarsi con i colleghi che hanno deciso<br />
di dare un nuovo impulso all'organizzazione.<br />
Nel rispetto delle regole deontologiche<br />
e soprattutto al servizio dei cittadini.<br />
"Nuovo Progetto Medico " ha visto <strong>la</strong> partecipazione<br />
di medici che operano in tutti i<br />
centri del<strong>la</strong> provincia, coinvolti nel<strong>la</strong> sfida<br />
per il rinnovamento da Gaetano Fiore, dirigente<br />
medico al Pronto soccorso dell'ospedale<br />
Umberto I di Siracusa. Ecco i candidati<br />
di "Nuovo Progetto medico": Gaetano<br />
Fiore, Vincenzo Bosco ('45) Corrado<br />
Carnemol<strong>la</strong>, Francesco Bussichel<strong>la</strong>, Corrado<br />
Denaro, Sebastiano Alicata ('58)<br />
Giovanni Di Falco, Antonino Frasca,<br />
Salvatore Lombardo, Giancarlo Bocchetti,<br />
Sebastiano Romano, Giulietta Romeo,<br />
Giuseppe Iencarelli, Antonino Trovatello,<br />
Salvatore Rametta ('53). Per i<br />
revisori dei conti Componenti effettivi:<br />
Andrea Bosco, Vincenzo Crisci, Giuseppe<br />
Di Marco. Componente supplente Corrado<br />
Gennuso.<br />
Il mio ridente paese è sempre fonte<br />
di scoperte .. alle volte anche gradite!<br />
Come non essere contenta<br />
nell'apprendere che a Floridia il<br />
comune ha stanziato 44 mi<strong>la</strong> euro<br />
per i <strong>la</strong>vori di manutenzione straordinaria<br />
per <strong>la</strong> riqualificazione dei<br />
Parchi Robinson. E sì! Perchè a<br />
Floridia siamo dotati di ben sei (6)<br />
Parchi Robinson: essendo io una<br />
un po' scrupolosa, ho fatto rapida<br />
ricerca ..<br />
Il Parco Robinson è uno spazio di<br />
gioco e di svago aperto a tutta <strong>la</strong><br />
popo<strong>la</strong>zione, in modo partico<strong>la</strong>re ai<br />
ragazzi e alle ragazze dai 6 ai 12 anni. Il Parco Robinson offre<br />
un servizio di tempo libero, gestito dal Comune e rientra<br />
nel<strong>la</strong> politica sociale, delle famiglie e dei giovani del<strong>la</strong> città,<br />
insieme al Nido, alle colonie estive, al centro giovani, come<br />
pure ai vari organismi creati per un maggior coinvolgimento<br />
e per una miglior comprensione del<strong>la</strong> fascia giovanile (vedi<br />
sotto politica giovanile). Sono a disposizione molti giochi<br />
che vengono collocati nel terreno: calcetto, pingpong, freccette,<br />
minihockey, pal<strong>la</strong>-paletto, tende indiane, amache; gli<br />
utenti possono divertirsi con i giochi fissi e permanentemente<br />
istal<strong>la</strong>ti sul terreno: le altalene, <strong>la</strong> filovia, i copertoni dondolo,<br />
<strong>la</strong> sabbiera, le capannine. Ammetto che ultimamente<br />
Opinioni<br />
e repliche<br />
Diventa una esigenza avere uno spazio che consenta a chi ci<br />
legge di poter replicare o di poter dire <strong>la</strong> propria opinione su<br />
quello che è già stato pubblicato dal nostro giornale. Naturalmente<br />
chiediamo che le repliche siano stringate, o comunque<br />
compatibili con <strong>la</strong> necessità di dare visibilità a tutti.<br />
vivo poco il mio ridente paesino, ma ho due figli e devo essere<br />
davvero distratta per non essermi accorta che avrei potuto<br />
mandarli in questi paradisiaci parchi a giocare: p.zza<br />
Aldo Moro, p.zza Pertini, p.zza Einaudi, p.zza vittime del<strong>la</strong><br />
mafia, piazzetta S. Lucia e il parco del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> materna Pirandello.<br />
Evitiamo considerazioni sul fatto che il parco di<br />
una scuo<strong>la</strong> materna non può essere un parco Robinson, dato<br />
che dovrebbe essere aperto al<strong>la</strong> libera fruizione da parte di<br />
tutti i cittadini, ma è ovviamente una contraddizione in termini<br />
aprire il parco di una scuo<strong>la</strong> per bambini. Comunque<br />
questi “parchi” (?) sono stati devastati dai vandali, perchè<br />
per il principio che è meglio curare che prevenire sono stati<br />
per anni abbandonati senza <strong>contro</strong>llo, e senza nessuna manutenzione<br />
ordinaria. Ma si avvicinano a grandi passi le elezioni,<br />
e allora il paese, i bisogni del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione, dei giovani,<br />
degli anziani, le strade dissestate diventano come per<br />
4<br />
Domenica 18 dicembre 2011<br />
Giunta da 45mi<strong>la</strong> euro mensili<br />
Indennità lorda di quasi quattromi<strong>la</strong> euro per 10 assessori su<br />
12. Solo 2 <strong>la</strong>voratori dipendenti. Ci sono anche 4 pensionati<br />
Gli amici nel<strong>la</strong> foto qui sopra, e cioè il sindaco e i suoi dodici assessori, costano ai siracusani 45 mi<strong>la</strong> euro al mese: francamente<br />
un’esagerazione! Come è una esagerazione avere 12 assessori comunali, ne basterebbero <strong>la</strong> metà in una città come <strong>la</strong> nostra e visti i<br />
momenti che stiamo vivendo un segnale in questa direzione sarebbe assai apprezzato. Per <strong>la</strong> verità l’invito a ridurre l’indennità lo<br />
abbiamo già rivolto ai consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione, ma gli stessi all’inglese hanno declinato, cambiato discorso,<br />
si sono finti poco interessati. Insomma, non se ne par<strong>la</strong>.<br />
Oggi ci rivolgiamo a sindaco ed assessori. Cari amici costate troppo, è un dato di fatto anche perché nei 12 prescelti sono solo due i<br />
<strong>la</strong>voratori dipendenti che quindi hanno diritto a metà dell’indennità. Tutti gli altri sono <strong>la</strong>voratori autonomi e quindi i loro 3.670 euro<br />
lordi se li beccano fino all’ultimo euro. E a beccarsi per intero l’indennità di quasi 4 mi<strong>la</strong> euro sono anche i quattro assessori pensionati,<br />
già perché su 12 assessori al Comune di Siracusa ce ne sono ben 4 pensionati, quasi il 50 per cento. Tutte ragioni che meriterebbero<br />
un ridimensionamento dell’indennità, i <strong>la</strong>voratori autonomi sono in<strong>fatti</strong> professionisti e autonomi con incarichi da manager<br />
che potrebbero rinunciare tranquil<strong>la</strong>mente a metà dell’indennità. I pensionati appunto perché tali percepiscono l’assegno mensile di<br />
quiescenza e potrebbero fare anche loro uno sconto. Insomma, comunque <strong>la</strong> si giri 45 mi<strong>la</strong> euro al mese per <strong>la</strong> Giunta comunale in<br />
carica sono troppi, a maggior ragione oggi col governo Monti che toglie soldi anche alle vecchiette.<br />
Floridia: Parchi,<br />
qualità del<strong>la</strong> vita<br />
(profumo elettorale)<br />
miracolo le priorità di un'amministrazione assente e distratta<br />
che sembra essersi risvegliata da un lungo sonno!<br />
E così il comune ha esperito <strong>la</strong> gara pubblica e si sta impegnando<br />
con 44mi<strong>la</strong> euro per ripristinare … (?) i nostri Parchi<br />
Robinson, che saranno dotati di cartellonistica e di nuovi<br />
giochi. Previste anche sanzioni pecuniarie per chi commetterà<br />
ancora atti vandalici, anche se sono sempre stata dell'opinione<br />
che un po' di sana attività “socialmente utile” sia<br />
maggiormente rieducativa dei soldi sborsati dai genitori.<br />
La gara se l'è aggiudicata una ditta di Udine, evidentemente<br />
ditte sicule in grado di svolgere tali <strong>la</strong>vori non ce n'erano …<br />
o forse si aspettavano di aggiudicarsi i <strong>la</strong>vori senza partecipare<br />
al<strong>la</strong> gara! Altro interessante colpo di vita nel nostro<br />
sempre verde paesino è data dal<strong>la</strong> nuova strategia messa in<br />
atto dall'amministrazione che cercherà di affidare gestione e<br />
cura del verdi di spartitraffici e rotonde ad associazioni o<br />
imprese che siano interessate ad avere visibilità e a farsi<br />
pubblicità. Così il sindaco Spadaro: “questa è <strong>la</strong> strada per<br />
il miglioramento del<strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> vita del<strong>la</strong> città: il progetto<br />
permetterà di curare e rendere più belle quelle aree verdi<br />
che insistono sul territorio senza incidere nelle casse del comune.<br />
L'idea del verde sponsorizzato è merito dell'Assessore<br />
Burgio, sul<strong>la</strong> falsa riga di tanti comuni in cui questa iniziativa<br />
ha dato ottimi risultati.” E <strong>la</strong> domanda è sempre <strong>la</strong><br />
stessa... come mai a pochi mesi del termine del mandato<br />
questo interesse per <strong>la</strong> qualità del<strong>la</strong> vita dei cittadini?<br />
Tiziana Urso
5<br />
Domenica 18 dicembre 2011<br />
intervistaintervistaintervistainterv<br />
Macchè nuovi, bastiancontrari!<br />
Marcello Lo Iacono (Sos) fa il punto sui candidati dei movimenti che si<br />
preparano alle elezioni. Bocciati Muti, Marziano, Granata, Bufardeci etc<br />
Marcello Lo Iacono, siamo già ai posizionamenti in vista<br />
delle elezioni. Aumentano i movimenti e le iniziative sono<br />
di tutti quei soggetti che nei mesi scorsi avevano<br />
smentito sdegnosamente di puntare ad avere un posto a<br />
tavo<strong>la</strong> (Sos, Rosario Lo Bello, Angelo La Manna etc),<br />
ma anche di soggetti politicamente nuovi come Agostino<br />
Fillioley, Lorena Rossitto etc Come finirà?<br />
Non vedo spazi per candidature spurie, autonome ed estemporanee.<br />
Amministrare <strong>la</strong> cosa pubblica è cosa ben<br />
diversa dal criticare. Ma principalmente manca il giusto<br />
approccio a tale attività, ritenuta per molto tempo appannaggio<br />
dei soliti noti. Tra coloro che indichi, non vedo, fra<br />
quelli che hanno espresso volontà di candidarsi, soggetti<br />
con progetti innovativi ma solo forte contrarietà<br />
all‟andazzo politico del momento. Mentre, per quello che<br />
mi costa, SOS che invece ha un progetto complessivo di sviluppo,<br />
non ha alcuna volontà di percorrere il campo delle<br />
elezioni.<br />
Mariel<strong>la</strong> Muti, a sentire i rumors, potrebbe essere il<br />
candidato sindaco del blocco conservatore e Bruno Marziano<br />
il candidato sindaco del centro sinistra. Che ne<br />
pensi?<br />
Sono soggetti politici che hanno un retroterra molto diviso.<br />
Se i blocchi, come li chiami tu, o i raggruppamenti , come li<br />
chiamo io, non presenteranno uomini e donne che abbiano<br />
una forte capacità attrattiva e che possano unire ideali ed<br />
aspettative, non faranno molta strada. Penso che le prossime<br />
elezioni saranno <strong>la</strong> cartina di tornasole per coloro<br />
che non rispondono più ai nuovi canoni che sono richiesti<br />
dal<strong>la</strong> gente: professionalità, correttezza ed amore per <strong>la</strong><br />
Città.<br />
Siracusa non produce <strong>la</strong>voro, i giovani siracusani sono<br />
in grandissima difficoltà. Insieme al gruppo<br />
“i<strong>fatti</strong>del<strong>la</strong>domenica” hai e<strong>la</strong>borato una proposta PER<br />
CREARE LAVORO e con lo stesso<br />
gruppo hai approntato un progetto<br />
per lo sviluppo del<strong>la</strong> Maddalena<br />
anche questo finalizzato al<strong>la</strong> creazione<br />
di posti di <strong>la</strong>voro. Che risposte<br />
avete avuto?<br />
Qualcosa è stata recepita, come<br />
l‟allungamento del<strong>la</strong> stagione delle<br />
Rappresentazioni C<strong>la</strong>ssiche, stranamente<br />
assenti nel periodo di più<br />
grande afflusso turistico. Per il resto<br />
aspettiamo ma non demordiamo. Anche<br />
in questo progetto che si sta approntando<br />
e che prevede un collegamento<br />
marino stabile con <strong>la</strong> Peniso<strong>la</strong><br />
Maddalena, vi sono indicate idee e<br />
risorse. E‟ un piccolo contributo che<br />
diamo per potere creare occasioni di<br />
<strong>la</strong>voro, problema drammaticamente<br />
assente dal panorama politico che si<br />
trastul<strong>la</strong> con i tavoli inconcludenti e con le poltrone a rotazione<br />
continua. Spettacolo da caduta di regime.<br />
Questo giornale è contento per il museo intito<strong>la</strong>to ad Archimede.<br />
Ritenevamo però che dovesse trattarsi di una<br />
struttura pubblica, magari ubicata al vecchio museo archeologico<br />
di piazza Duomo, e non gestita invece da un<br />
privato in un pa<strong>la</strong>zzo privato<br />
Questa era <strong>la</strong> condizione per accedere ai finanziamenti<br />
tant‟è che era stata destinata <strong>la</strong> struttura che ospita <strong>la</strong> Sovrintendenza<br />
in Piazza Duomo e che doveva traslocare.<br />
Quando si sono accorti che lo stabile era di proprietà dello<br />
Stato ,e quindi non rispondeva ai canoni del bando ,hanno<br />
ripiegato, in modo discutibile, proponendo l‟Antico Mercato,<br />
ma non è servito per accedere ai finanziamenti pubblici.<br />
Credo che questo Museo costa un po‟ di quattrini ai Siracusani,<br />
ma almeno ne sarà valsa <strong>la</strong> pena.<br />
Il fenomeno Facebook e i tanti gruppi siracusani esistenti<br />
incideranno in qualche modo nel<strong>la</strong> vita politico/<br />
elettorale di Siracusa?<br />
No, non credo, fintantoché gli utenti non si abitueranno a<br />
discutere ed a confrontarsi senza offendersi ed a sintetizzare<br />
opinioni condivisibili. Attualmente <strong>la</strong> rete funziona,<br />
sicuramente, da cassa di smorzamento delle varie insoddisfazioni<br />
ma, principalmente, come veicolo di comunicazione<br />
immediata, veloce e concisa e quindi, a<br />
volte anche imprecisa.<br />
Stai ricevendo molte proposte per scendere<br />
in campo in prima persona. Fino ad oggi<br />
hai rifiutato mentre riteniamo che una esperienza<br />
come <strong>la</strong> tua meriterebbe di essere<br />
messa a disposizione del<strong>la</strong> città<br />
Sono del parere che <strong>la</strong> Politica abbia bisogno<br />
delle energie dei giovani che possano governare<br />
il loro futuro prossimo. Pensare che<br />
questo possa essere fatto da una c<strong>la</strong>sse dirigente<br />
al tramonto è so<strong>la</strong>mente anacronistico.<br />
Altra cosa è affiancarli nel<strong>la</strong> loro progettualità.<br />
F<strong>la</strong>sh. Marcello, che ne pensi dello s<strong>contro</strong><br />
in atto nel Pd?<br />
Nul<strong>la</strong> di nuovo. Perché è <strong>la</strong> continuazione<br />
dello s<strong>contro</strong> che nel secolo scorso veniva<br />
fatto da opposti fronti ideologici e sempre<br />
dalle stesse persone. Guardo, comunque, con simpatia al<br />
<strong>la</strong>voro di giovani pragmatici presenti in consiglio comunale.<br />
Se riusciranno a fare a meno dei “mostri sacri” ,<br />
Se fossi il sindaco Roberto<br />
Visentin ridurrei i consigli di<br />
quartiere e quelli rimasti li<br />
doterei delle risorse finanziarie<br />
così recuperate, aggiungendo<br />
quelle provenienti<br />
dall’annul<strong>la</strong>mento di tutti i<br />
contributi alle chiese, alle associazioni<br />
ed alle società<br />
sportive<br />
saranno i benvenuti.<br />
E di quello nel<strong>la</strong> destra?<br />
Quale destra? A Siracusa vi sono almeno sei-otto raggruppamenti<br />
tutti determinati e determinanti. Sono stati capaci<br />
di rompere un giocattolo che i cittadini gli avevano affidato<br />
con un risultato elettorale che doveva essere taumaturgico<br />
ed invece si è dimostrato penalizzante per <strong>la</strong> nostra realtà;<br />
prova ne sia l‟impasse dello sviluppo economico ed istituzionale<br />
del Territorio. Tante crisi politiche e vari rimpasti<br />
non sono serviti a definire in modo efficientistico gli incarichi<br />
del governo e del sottogoverno, penalizzando così una<br />
programmazione mai nata.<br />
Fra Foti e Consiglio scegli?<br />
Da <strong>la</strong>ico scelgo Consiglio.<br />
Fra Granata e Bufardeci?<br />
Fammi <strong>la</strong> domanda di riserva.<br />
Fra Marziano e De Benedictis?<br />
Per il pragmatismo politico e <strong>la</strong> riservatezza scelgo De Benedictis.<br />
Sei per un giorno sindaco di Siracusa, cosa fai da subito,<br />
immediatamente va<br />
Di mattina farei pressing su tutti coloro che possono dare<br />
<strong>la</strong>voro immediato e legalmente retribuito ed in cambio darei<br />
loro alcune facilitazioni.<br />
Nel pomeriggio con coraggio rivoluzionerei <strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione<br />
ed i trasporti del<strong>la</strong> città,preparerei un piano per affidare,per<br />
esempio, ad ogni picco<strong>la</strong> cooperativa di giovani una<br />
grande arteria del<strong>la</strong> città con alcune strade limitrofe, relegando<br />
loro <strong>la</strong> riscossione del<strong>la</strong> sosta e degli scarrozzi, ed<br />
in <strong>contro</strong>partita, chiederei che tenessero <strong>la</strong> strada pulita<br />
ed in ordine, riparandone le buche, vigi<strong>la</strong>ndo sui piccoli<br />
abusi ed evasioni,sulle affissioni etc.<br />
In serata organizzerei una campagna straordinaria di pulizia<br />
totale e minuziosa del<strong>la</strong> città.<br />
In nottata ridurrei i consigli di quartiere e quelli rimasti li<br />
doterei delle risorse finanziarie così recuperate, aggiungendo<br />
quelle provenienti dall‟annul<strong>la</strong>mento di tutti i contributi<br />
alle chiese, alle associazioni ed alle società sportive.<br />
Questi fondi serviranno per le necessità dei quartieri evitando<br />
così di intasare gli uffici comunali con lettere di interventi<br />
e con richieste non realizzabili.<br />
Sei per un giorno presidente del<strong>la</strong> Provincia?<br />
Sgancerei l‟Ente dal fallimento dell‟Università a Siracusa<br />
e destinerei le ingenti risorse liberate per rendere civili le<br />
scuole superiori, dando loro orgoglio ed eccellenza, secondo<br />
un programma con partenza immediata, concordato con<br />
gli Enti locali, con le banche, con finanziatori privati e,<br />
soprattutto, con le imprese locali, tutti riuniti in un consorzio<br />
dalle regole rigide.<br />
Sei per un giorno deputato?<br />
Mi dimetterei già <strong>la</strong> mattina stessa.<br />
Sinceramente, Siracusa sopravviverà a tutti questi barbari?<br />
Non ci sono solo questi barbari. C‟è, anche,<br />
un‟involuzione economica, culturale ed etica specifica per<br />
<strong>la</strong> nostra Città. Spero che sopravviva almeno il profilo culturale,<br />
per ricominciare da capo.<br />
Se fossi Bono sgancerei <strong>la</strong><br />
Provincia dal fallimento<br />
dell’Università e destinerei le<br />
risorse alle scuole superiori,<br />
secondo un programma con<br />
partenza immediata, concordato<br />
con Enti locali, banche,<br />
finanziatori privati e imprese<br />
locali, tutti riuniti in un<br />
consorzio dalle regole rigide
Dopo l'ultimo in<strong>contro</strong> con il Governo, abbiamo<br />
capito che i margini per ottenere delle<br />
modifiche al<strong>la</strong> manovra, sono strettissimi.<br />
Confermiamo perciò il giudizio che abbiamo<br />
espresso inizialmente. Nel<strong>la</strong> manovra c'è<br />
tanto rigore, ma mancano due elementi fondamentali<br />
per render<strong>la</strong> effettivamente credibile:<br />
<strong>la</strong> crescita e l'equità.<br />
Peraltro, data <strong>la</strong> gravità perpetua del<strong>la</strong> situazione<br />
dell'euro e dei mercati finanziari<br />
non è escluso che questa finanziaria si dimostri<br />
insufficiente per far fronte al<strong>la</strong> complessità<br />
dei problemi, costringendoci a subire<br />
ulteriori manovre aggiuntive e, conseguentemente,<br />
un peggioramento delle condizioni di<br />
vita delle <strong>la</strong>voratrici e dei <strong>la</strong>voratori italiani.<br />
Siamo entrati in una spirale infinita ed è assolutamente<br />
intollerabile continuare a costruire<br />
manovre “<strong>la</strong>crime e sangue” ogni 3<br />
mesi.<br />
Tanto rigore non lo si vede finalizzato nel<br />
modo giusto, poiché non ci sono meccanismi<br />
adeguati per <strong>la</strong> ripresa dell'occupazione,<br />
tanto meno interventi strutturali. Gli enti<br />
locali, senza l'allentamento del patto di stabilità,<br />
saranno costretti a comprimere il sistema<br />
di welfare locali. E dunque, l'accesso<br />
ai servizi sociali alle famiglie sarà ridotto in<br />
modo drastico, facendo ricadere sulle donne<br />
ancora una volta l'onere di far fronte al <strong>la</strong>voro<br />
di cura per l'infanzia e per <strong>la</strong> terza età.<br />
A tanto rigore, perciò, non corrisponde altrettanta<br />
equità. I tagli al<strong>la</strong> politica si stanno<br />
risolvendo in semplici annunci; quasi niente<br />
sul<strong>la</strong> revisione delle province; niente di<br />
niente sul<strong>la</strong> riduzione dei vitalizi ai par<strong>la</strong>mentari.<br />
Ciò che sta accadendo è veramente<br />
vergognoso.<br />
Questa manovra si rivolge unicamente a<br />
colpire i redditi bassi e più in generale il ceto<br />
medio, che tende sempre più ad un progressivo<br />
impoverimento. Lo dimostrano inequivocabilmente<br />
l'intervento sull'Ici, con<br />
l'innalzamento delle rendite catastali, l'aumento<br />
del<strong>la</strong> benzina e dell'Iva sui beni di<br />
<strong>la</strong>rgo consumo, che contribuiranno a ridurre<br />
il potere d'acquisto di milioni di persone,<br />
mentre i tito<strong>la</strong>ri dei grandi patrimoni resteranno<br />
immuni da tali conseguenze.<br />
L'intervento sulle pensioni non garantirà <strong>la</strong><br />
ripresa poiché è stata concepito soltanto per<br />
fare cassa nell'immediato. Manca all'appello<br />
una misura strutturale per garantire un reddito<br />
alle centinaia di migliaia di persone che<br />
perdono il <strong>la</strong>voro per crisi aziendale, interventi<br />
a favore dei giovani, sempre più precari,<br />
che non hanno alcuna garanzia di costruirsi<br />
un futuro.<br />
Peraltro, l'innalzamento dell'età di pensionamento<br />
non garantisce gli stessi livelli di produttività<br />
di chi sarà costretto a <strong>la</strong>vorare anche<br />
cinque o sei anni in più, magari fino a<br />
70 anni, senza escludere neppure quelli addetti<br />
a mansioni pesanti. Il governo ha preferito<br />
esercitarsi finora a dimostrare che <strong>la</strong> riforma<br />
pensionistica, con <strong>la</strong> cancel<strong>la</strong>zione<br />
delle pensioni d'anzianità, sia risolutiva dei<br />
problemi strutturali del paese. Ma così non<br />
è. Come si può pensare che chi è al<strong>la</strong> catena<br />
di montaggio, dopo tanti anni possa garantire<br />
gli stessi ritmi a 70 anni?<br />
Ma cosa contiene nello specifico questa manovra<br />
sulle pensioni.?(art. 24 decreto legge<br />
201 del 6-12-2011)<br />
I soggetti che hanno già maturato o che matureranno<br />
entro il 31 dicembre 2011 il diritto<br />
a pensione di anzianità o di vecchiaia conservano<br />
il diritto al pensionamento sul<strong>la</strong> base<br />
dei requisiti previsti dall‟attuale normativa<br />
e per essi continua a trovare applicazione<br />
il sistema delle c.d. “finestre” a scorrimento<br />
o mobili.<br />
I nuovi requisiti non trovano, inoltre, applicazione<br />
per le <strong>la</strong>voratrici che, in via sperimentale<br />
ai sensi dell‟art. 1, comma 9 del<strong>la</strong><br />
legge n. 243/2004, dal 2008 al 2015, conseguono<br />
<strong>la</strong> pensione sul<strong>la</strong> base di un‟anzianità<br />
contributiva di almeno 35 anni e di un‟età di<br />
almeno 57 anni se dipendenti e di almeno 58<br />
se autonome.<br />
Continuano a conseguire il diritto a pensione<br />
sul<strong>la</strong> base dei previgenti requisiti anche se<br />
perfezionati dopo il 31.12.2011, nel limite di<br />
50.000 unità:<br />
A) i <strong>la</strong>voratori collocati in mobilità ordinaria<br />
entro il 31.10.2011 che perfe-<br />
zionano il diritto entro il periodo di<br />
fruizione dell‟indennità di mobilità;<br />
B) i collocati in mobilità lunga per effetto<br />
di accordi stipu<strong>la</strong>ti entro il<br />
31.10.2011;<br />
C) i <strong>la</strong>voratori che al 31.10.2011 sono<br />
tito<strong>la</strong>ri di prestazione straordinaria<br />
(aziende del settore creditizio);<br />
D) gli autorizzati al<strong>la</strong> prosecuzione<br />
volontaria del<strong>la</strong> contribuzione entro<br />
il 31.10.2011;<br />
Per tutti i <strong>la</strong>voratori esclusi dai nuovi requisiti<br />
richiesti per il diritto a pensione<br />
resta ferma l‟applicazione del sistema delle<br />
c.d. “finestre” a scorrimento o mobili.<br />
Le modifiche introdotte, in partico<strong>la</strong>re,<br />
riguardano sia il diritto che <strong>la</strong> misura delle<br />
prestazioni dei destinatari del sistema retributivo<br />
e di quello contributivo che matureranno<br />
i requisiti a decorrere dal 1°<br />
gennaio 2012. Di seguito elenchiamo brevemente<br />
alcuni dei principali interventi:<br />
· <strong>la</strong> quota di pensione re<strong>la</strong>tiva all‟anzianità<br />
contributiva maturata a decorrere dal 1°<br />
gennaio 2012 verrà calco<strong>la</strong>ta, per tutti, con<br />
il sistema contributivo(variabili diventeranno<br />
il montante contributivo versato e<br />
6<br />
Domenica 18 dicembre 2011<br />
Ecco come cambiano le pensioni<br />
Carnevale (Cgil): Forse salvano l‟Italia, ma stanno ammazzando i <strong>la</strong>voratori.<br />
Penalizzato in partico<strong>la</strong>re il ceto medio che diventa sempre più povero<br />
l'eta' di uscita);<br />
· le pensioni di vecchiaia e di anzianità verranno<br />
sostituite dal<strong>la</strong> pensione di vecchiaia e<br />
dal<strong>la</strong> pensione anticipata;<br />
· vengono rivisti al rialzo i requisiti anagrafici<br />
e contributivi per il diritto al<strong>la</strong> pensione di<br />
vecchiaia;<br />
· <strong>la</strong> pensione anticipata si conseguirà, indipendentemente<br />
dall‟età, con <strong>la</strong> so<strong>la</strong><br />
anzianità contributiva, nel 2012 sono richiesti<br />
42 anni e 1 mese per i <strong>la</strong>voratori e 41 e 1<br />
mese per le <strong>la</strong>voratrici, ma con una riduzione<br />
dell‟importo del<strong>la</strong> prestazione se il pensionamento<br />
avviene prima di una determinata età,<br />
nel 2012 pari a 62 anni;<br />
· è bruscamente aumentata l‟età di pensionamento<br />
delle donne del settore privato(si passera'<br />
da 62 anni nel 2012 , a 66 nel 2018);<br />
· vengono abolite le pensioni di anzianità<br />
con le “quote” e le cd. “finestre mobili”;<br />
· sono inaspriti notevolmente i requisiti di<br />
accesso al pensionamento per i destinatari<br />
del sistema contributivo;<br />
· per gli addetti alle attività faticose e pesanti<br />
, introdotte dal D.lgs 67/2011, rimane <strong>la</strong><br />
possibilità di andare in pensione con il canale<br />
delle quote, ma l‟età viene aumentata subito<br />
di 3 anni e continuano ad applicarsi le<br />
vecchie finestre;<br />
· è bloccata per due anni <strong>la</strong> rivalutazione delle<br />
pensioni superiori a due volte il trattamento<br />
minimo( ma su questo pare vi sia l'unica<br />
concessione del Governo con l'innalzamento<br />
a tre volte l'importo del trattamento minimo)<br />
Nel decreto inoltre si prevede:<br />
· <strong>la</strong> definizione di coefficienti di trasformazione<br />
del<strong>la</strong> quota di pensione contributiva<br />
fino a 70 anni età;<br />
Ci limitiamo a sottolineare che gli interventi<br />
peggiorativi riguardano esclusivamente i <strong>la</strong>voratori<br />
che matureranno i requisiti per il<br />
diritto a pensione a decorrere dal 1° gennaio<br />
2012. Partico<strong>la</strong>rmente negativo, ci preme<br />
evidenziarlo, è il brusco innalzamento dei<br />
requisiti di età anagrafica e di anzianità contributiva<br />
richiesti per acquisire il diritto al<strong>la</strong><br />
pensione di vecchiaia e al<strong>la</strong> pensione anticipata.<br />
Per quanto riguarda <strong>la</strong> pensione di vecchiaia,<br />
i nuovi requisiti minimi di età anagrafica<br />
per il pensionamento vengono ridefiniti,<br />
secondo il legis<strong>la</strong>tore, anche al fine di rendere<br />
uniforme l‟età per il conseguimento del<strong>la</strong><br />
pensione tra uomini e donne, <strong>la</strong>voratori del<br />
settore pubblico e di quello privato, dipendenti,<br />
autonomi e parasubordinati;<br />
l’equiparazione dell’età di pensionamento<br />
di vecchiaia è prevista per il 2018.<br />
Qui a <strong>la</strong>to 3 tabelle riepilogative degli interventi<br />
su pens. di vecchiaia e pens. anticipata<br />
(ex anzianità)<br />
Le esemplificazioni mettono in tutta evidenza<br />
che le modifiche apportate incidono in<br />
modo repentino e non graduale<br />
sull‟innalzamento dei requisiti per il diritto a<br />
pensione.<br />
Salvo Carnevale<br />
Resp. Provinciale Patronato<br />
Niente suggestioni e tinte fosche<br />
Giuseppe Cassia (Italia dei Valori): Sul funzionamento del<strong>la</strong> giustizia a<br />
Siracusa non va delegittimata l‟autorevolezza dell‟organo giurisdizionale<br />
Gli articoli di questi giorni pongono un argomento di<br />
riflessione sugli assetti di potere a Siracusa, oltre che<br />
sul funzionamento del<strong>la</strong> giustizia.<br />
Italia dei valori non ha posizioni precostituite<br />
in difesa del<strong>la</strong> magistratura ma<br />
si batte per <strong>la</strong> verità, anche se a volte<br />
dovesse risultare spiacevole. Una cosa<br />
va detta: <strong>la</strong> presunzione di innocenza e<br />
di liceità vale per tutti: guardie e <strong>la</strong>dri.<br />
Occorre pertanto osservare i <strong>fatti</strong> con<br />
lucidità, con animo sgombero da faziosità<br />
o da sentimenti di rivalsa.<br />
Abbiamo in<strong>fatti</strong> troppo fresco il ricordo<br />
di tangentopoli e del<strong>la</strong> natura del popolo<br />
italiano (e, quindi, anche siracusano):<br />
tutti lì ad invocare l’intervento del<strong>la</strong><br />
magistratura perché finalmente beccasse<br />
anche i potenti, salvo poi, quando<br />
questo è successo, tacciar<strong>la</strong> di faziosità<br />
in nome di un malinteso garantismo.<br />
Non so se gli episodi narrati ed il quadro<br />
complessivamente raffigurato siano<br />
sorretti da elementi concreti e provati, anche se, in<br />
effetti, <strong>la</strong> rappresentazione appare precisa e circostanziata,<br />
e non so se tali <strong>fatti</strong> possano integrare ipotesi di<br />
reato. Tale esame spetta agli organi che istituzional-<br />
mente sono preposti a farlo. Così funziona in democrazia.<br />
Al riguardo non è inutile ricordare<br />
che, anche se fosse,<br />
un’istituzione è composta da<br />
uomini che possono sbagliare e<br />
non per questo travolgere<br />
l’istituzione stessa cui sono riconducibili.<br />
La responsabilità<br />
penale, se ravvisabile ed accertata,<br />
è personale e non può<br />
grosso<strong>la</strong>namente essere estesa<br />
al di fuori del<strong>la</strong> persona che vio<strong>la</strong><br />
una rego<strong>la</strong>. Diversamente si<br />
cade inesorabilmente nel<strong>la</strong> retorica<br />
e nel più pericoloso populismo.<br />
Detto questo, credo che il problema<br />
sia di altra natura, credo<br />
che qui siano in ballo<br />
l’immagine e <strong>la</strong> credibilità stessa<br />
del<strong>la</strong> magistratura.<br />
In tal senso delle due l’una: o si<br />
tratta di <strong>fatti</strong>, peraltro da tempo notori, leciti ma tirati<br />
in ballo artatamente e tempestivamente da una<br />
stampa vicina a determinati ambienti in un periodo di<br />
partico<strong>la</strong>re intensità dell’azione giudiziaria a fini di<br />
delegittimazione per ragioni che ai più possono sfuggire,<br />
o si tratta di <strong>fatti</strong> illeciti denunciati da una stampa<br />
libera.<br />
Nel primo caso saremmo dinnanzi a gruppi di potere<br />
talmente invasivi da condizionare l’assetto istituzionale.<br />
Nel secondo avremmo davanti una commistione tra<br />
affari e giustizia del tutto devastante.<br />
In verità non so quale delle due possibilità sia <strong>la</strong> più<br />
nefasta per il normale e corretto processo democratico.<br />
La risoluzione di tale problema (che non è l’unico, ricordiamoci<br />
del<strong>la</strong> trasparenza dell’azione amministrativa<br />
del<strong>la</strong> nostra c<strong>la</strong>sse dirigente, delle responsabilità<br />
erariali dei nostri amministratori, delle concussioni e<br />
delle corruzioni nel<strong>la</strong> pubblica amministrazione, etc.)<br />
sarà, come è giusto che sia, affidato al<strong>la</strong> stessa magistratura.<br />
Ma proprio perché tale processo sarà lungo e<br />
complesso occorre, nell’attesa, non <strong>la</strong>sciarsi suggestionare<br />
da quadri (fondati o infondati che siano) tracciati<br />
a tinte fosche, per non rischiare di delegittimare<br />
l'autorevolezza di un organo giurisdizionale <strong>la</strong> cui opera<br />
oggi, con il ma<strong>la</strong>ffare imperante, ci serve più di prima…<br />
Giuseppe Cassia<br />
Responsabile<br />
economia di Italia dei Valori
Domenica 18 dicembre 2011<br />
veleniprocuraveleniprocuraveleni<br />
Così in rete il vo<strong>la</strong>ntino-patacca<br />
E‟ stato formato da un certo signor Favi alle 10,39 del 5 dicembre 2011.<br />
Ambigue e irrilevanti le accuse a Musco “su cui bisogna fare chiarezza”<br />
E‟ noto che di recente è stato affisso nei corridoi del Pa<strong>la</strong>zzo<br />
di Giustizia un manifesto (a <strong>la</strong>to il testo) che, in qualche<br />
modo facendo gran cassa alle patacche di giornali locali,<br />
attaccava i Magistrati del<strong>la</strong> <strong>Procura</strong> di Siracusa con uno<br />
strumentale invito a fare chiarezza. Tale vo<strong>la</strong>ntino è stato<br />
inviato via mail ad alcuni giornali. Ebbene, procedendo al<strong>la</strong><br />
lettura del file allegato al<strong>la</strong> e-mail inviata utilizzando un<br />
apposito programma si è scoperto che tale vo<strong>la</strong>ntino è stato<br />
formato alle ore 10,39 del 5 dicembre 2011 da tale Favi (a<br />
destra <strong>la</strong> foto del<strong>la</strong> ricerca). Ci chiediamo chi sia questo<br />
fantomatico sig. Favi.<br />
Guardando sull‟elenco telefonico risulta che a Siracusa con<br />
il cognome Favi esistono cinque soggetti: Favi Dorotea,<br />
Favi dott. Enzo, Favi avv. & Coppa avv. P. Studio Legale,<br />
Favi Francesco e Favi Linda. Verrebbe da pensare che<br />
l‟autore del vo<strong>la</strong>ntino possa essere l‟avv. Francesco Favi<br />
che tanto sta lottando all‟interno del Consiglio dell‟Ordine.<br />
Se così non fosse ci scusiamo per l‟ipotesi e attendiamo <strong>la</strong><br />
smentita da parte dell‟avv. Francesco Favi. Se invece fosse<br />
effettivamente l‟avv. Francesco Favi sarebbe ancora più<br />
grave in quanto ci si chiede per quale ragione il fantomatico<br />
Favi ha interesse a distorcere <strong>la</strong> realtà?<br />
La domanda viene spontanea in quanto il vo<strong>la</strong>ntino chiede<br />
di fare chiarezza su una vicenda che, di per sé, appare chia-<br />
Ora abbiamo le prove che i recenti attacchi<br />
al<strong>la</strong> <strong>Procura</strong> del<strong>la</strong> Repubblica di Siracusa<br />
non sono soltanto delle vere e proprie patacche<br />
ma il frutto di una volontà<br />
consapevolmente orientata a delegittimare<br />
l‟azione del<strong>la</strong> magis<br />
t r a t u r a m e d i a n t e<br />
l‟accostamento di <strong>fatti</strong> assolutamente<br />
leciti e condotti al<strong>la</strong> luce<br />
del sole ad insinuazioni e sospetti<br />
privi di ogni fondamento. Abbiamo<br />
così deciso di andare a<br />
spulciare le varie indagini chiamate<br />
in causa nei suddetti articoli<br />
per capirne di più e cercare di<br />
vedere cosa ci sia dietro<br />
l‟angolo. Cominciamo, con questo<br />
articolo, con l‟indagine<br />
“Mare Rosso”. Ricorderete che nel gennaio<br />
2003, dopo intense e complesse indagini<br />
condotte dal dott. Musco, vennero arrestate<br />
ben 18 persone, all‟epoca difese dagli avvocati<br />
Enzo Musco, Attilio Floresta, Paolo<br />
Ezechia Reale e Francesco Favi. I numerosissimi<br />
reati ipotizzati s‟incentravano<br />
nell‟illecita gestione dei rifiuti. Tali posizioni,<br />
a parte talune archiviazioni, vennero tutte<br />
definite col patteggiamento. Alcune posizioni<br />
sono tuttora in dibattimento. Ebbene, contestualmente<br />
alle indagini condotte dal dott.<br />
Musco, l‟allora <strong>Procura</strong>tore Capo dott. Roberto<br />
Campisi stava conducendo un‟altra<br />
indagine nel settore delle malformazioni ipoteticamente<br />
connesse all‟inquinamento. Per<br />
evidenti ragioni di connessione entrambe le<br />
indagini si intersecarono e, ad un certo pun-<br />
Il testo del vo<strong>la</strong>ntino<br />
affisso In tribunale<br />
senza autorizzazione<br />
Colleghi, in questi giorni il Foro Siracusano è al centro di una vicenda<br />
di estrema gravità e complessità. Vicenda che, se fosse vera,<br />
getterebbe un‟ombra inquietante sul<strong>la</strong> dignità e sul<strong>la</strong> trasparenza<br />
del nostro <strong>la</strong>voro e sul fondamentale ruolo di imparzialità del magistrato.<br />
Dignità, trasparenza ed imparzialità da sempre pi<strong>la</strong>stri<br />
indispensabili del<strong>la</strong> garanzia di un giusto processo e del diritto<br />
al<strong>la</strong> difesa del cittadino, altrimenti minacciati e compromessi. Le<br />
notizie riferiscono di interessi ed affari tra pubblici ministeri, familiari<br />
di magistrati e avvocati. Auspichiamo che le notizie rese<br />
note non siano vere.<br />
Se così non fosse, sarebbe inammissibile che un pubblico ministero,<br />
un uomo dello Stato, possa intrecciare affari, direttamente o<br />
per mezzo di familiari, con avvocati, che continuano a rivestire il<br />
ruolo di <strong>contro</strong>parte processuale dello stesso magistrato. Tutto ciò<br />
non è sostenibile, questa è <strong>la</strong> nostra idea di avvocati, di cittadini.<br />
Non è più tempo di proc<strong>la</strong>mi e conferenze stampa, è tempo di risposte,<br />
serie ed inequivocabili. I protagonisti di questa vicenda,<br />
SE VERA, SONO INCOMPATIBILI CON IL NOSTRO FORO.<br />
IL MOVIMENTO “PARTECIPAZIONE,<br />
RAPPRESENTATIVITA’, TRASPARENZA”<br />
rissima. Si consideri quanto segue.<br />
Il Pubblico Ministero nei confronti del quale occorre fare<br />
chiarezza (si dice nel vo<strong>la</strong>ntino”sarebbe inammissibile che<br />
un uomo dello Stato possa intrecciare affari direttamente o<br />
per mezzo di familiari con avvocati che continuano a rivestire<br />
il ruolo di <strong>contro</strong>parte processuale dello stesso Magistrato”)<br />
è evidentemente il dott. Musco (si ricordi del<strong>la</strong> vic<br />
e n d a d e l l a s o c i e t à P a n a m a s . r . l ) .<br />
L‟autore del vo<strong>la</strong>ntino è, come detto, tale sig. Favi. Ma tale<br />
to, vennero iscritti nel registro degli indagati<br />
sia dirigenti del<strong>la</strong> società ENICHEM<br />
sia i dirigenti del<strong>la</strong> società EDISON in<br />
quanto si ipotizzava che alcune<br />
malformazioni, astrattamente riconducibili<br />
a intossicazione di mercurio,<br />
potessero essere il frutto del<strong>la</strong><br />
riscontrata attività illecita di gestione<br />
dei rifiuti all‟interno del reparto<br />
cloro-soda. Sennonché i successivi<br />
accertamenti tecnici dimostrarono<br />
che sebbene nei fondali<br />
del<strong>la</strong> rada di Augusta fossero presenti<br />
elevate concentrazioni di mercurio,<br />
queste non raggiungevano<br />
soglie tali da poter provocare intossicazione<br />
da mercurio. Sicchè si<br />
pervenne, sia per i dirigenti del<strong>la</strong><br />
ENICHEM che per quelli del<strong>la</strong> EDISON<br />
(all’epoca Montedison), all’archiviazione<br />
in ordine all‟ipotizzato reato di avvelenamento.<br />
In re<strong>la</strong>zione a tale vicenda, gli autori<br />
delle patacche a cui facevamo riferimento<br />
all‟inizio hanno dato una notizia<br />
facendo<strong>la</strong> apparire come uno scoop dalle<br />
tinte fosche: i vertici ENICHEM in data<br />
23/12/2005 decisero di stanziare 10 milioni<br />
di euro senza che le famiglie dei neonati<br />
malformati avessero avanzato richiesta di<br />
risarcimento e le transazioni re<strong>la</strong>tive a tali<br />
somme vennero gestite da avvocati scelti<br />
dall‟ENI. In realtà si è omesso di dire che<br />
<strong>la</strong> ragione vera di tale scelta da parte<br />
dell‟ENI era il frutto di una politica di riconciliazione<br />
con il territorio, atteso che le<br />
indagini del dott. Musco avevano pesante-<br />
mente minato, anche all‟estero, l‟immagine<br />
del<strong>la</strong> società ENICHEM. Nell‟ambito del<strong>la</strong><br />
stessa politica, in<strong>fatti</strong>, <strong>la</strong> società ENI, a seguito<br />
di un‟altra indagine condotta dal dott.<br />
Musco, sul<strong>la</strong> potabilità delle acque avevano<br />
già provveduto a stanziare somme per <strong>la</strong><br />
costruzione di un nuovo acquedotto per <strong>la</strong><br />
distribuzione dell‟acqua potabile<br />
nell‟abitato di Priolo Gargallo. Ora, <strong>la</strong> prima<br />
considerazione da fare è che grazie alle<br />
indagini del pm Musco centinaia di famiglie<br />
che hanno avuto <strong>la</strong> sventura di avere<br />
figli malformati si sono ritrovate a godere<br />
di cospicue somme di denaro senza neanche<br />
avanzare richiesta di risarcimento, e il<br />
comune di Priolo oggi si ritrova un nuovo e<br />
moderno acquedotto a spese totalmente a<br />
carico dell‟ENI: insomma, per il dott. Musco<br />
un successo investigativo enorme. La<br />
circostanza poi, che gli avvocati hanno gestito<br />
tali transazioni abbiano avuto una parcel<strong>la</strong><br />
sembra una vera e propria ovvietà.<br />
In<strong>fatti</strong>, ci siamo informati e abbiamo scoperto<br />
che gli avvocati non <strong>la</strong>vorano gratis!<br />
Fin qui si potrebbe dire che lo scopo dei<br />
pataccari era solo il frutto di un‟attività<br />
giornalistica condotta con superficialità.<br />
Però, andando a spulciare tra le carte del<br />
processo, abbiamo scoperto una realtà che<br />
è stata volutamente omessa dai predetti pataccari.<br />
Scopriamo, in<strong>fatti</strong>, che <strong>la</strong> stessa<br />
identica politica portata avanti da Eni venne<br />
attuata da EDISON (il reparto di clorosoda<br />
prima Enichem era di proprietà di<br />
Montedison, oggi Edison). Esattamente un<br />
anno dopo i risarcimenti effettuati da ENI,<br />
sig. Favi omette di riferire che il dott. Musco non ha effettuato<br />
affari, intrecciato re<strong>la</strong>zioni o costituito società con nessun<br />
avvocato. Il dott. Musco ha semplicemente stipu<strong>la</strong>to un contratto<br />
di locazione, ha rego<strong>la</strong>rmente pagato, ha rego<strong>la</strong>rmente<br />
registrato il contratto di locazione. Quindi ci chiediamo: perché<br />
il sig. Favi (sia esso l‟avv. Favi o sia esso altro Favi) ha<br />
voluto distorcere <strong>la</strong> realtà? Perché <strong>la</strong> semplice stipu<strong>la</strong> di un<br />
contratto di locazione, rego<strong>la</strong>rmente registrato, viene dissimu<strong>la</strong>ta<br />
come intreccio affaristico?<br />
Un successo trasformato in fango<br />
I pataccari sporcano e manipo<strong>la</strong>no le indagini del<strong>la</strong> <strong>Procura</strong> su inquinamento e<br />
bimbi malformati per cui furono rimborsati milioni di euro alle famiglie<br />
7<br />
il presidente EDISON comunicava<br />
(19/12/2006) agli avvocati Ettore Randazzo<br />
(nel<strong>la</strong> foto), Tullio Padovani e Marco<br />
De Luca, difensori degli indagati EDISON,<br />
che <strong>la</strong> società “pur convinta del<strong>la</strong> propria<br />
totale estraneità ad ogni responsabilità, è<br />
giunta al<strong>la</strong> determinazione di procedere ad<br />
un atto di disposizione a titolo di umana solidarietà<br />
nei confronti delle persone indicate<br />
nelle re<strong>la</strong>zioni tecniche depositate dai consulenti<br />
del Pubblico Ministero l‟11 settembre<br />
2006 e 2 dicembre 2006, rispetto alle<br />
quali le patologie riscontrate risultino astrattamente<br />
compatibili con <strong>la</strong> intossicazione da<br />
mercurio. La somma complessiva che <strong>la</strong> società<br />
è disposta ad erogare è pari a<br />
4.500.000.€”. Ora ci chiediamo: per quale<br />
ragione l‟avv. Randazzo, allorchè sono state<br />
gettate ombre e sospetti su un‟operazione<br />
del tutto lecita e che rappresentava un successo<br />
per <strong>la</strong> <strong>Procura</strong> di Siracusa, non ha avvertito<br />
il dovere morale di prendere posizione<br />
pubblicamente dicendo le cose come stavano.<br />
Tanto più che, come visto, l‟avv. Ettore<br />
Randazzo era perfettamente consapevole<br />
di tale operazione avendo gestito in prima<br />
persone transazioni quasi per 5 milioni di<br />
euro. Non riusciamo, d‟altra parte, a capire<br />
cosa avrebbe avuto da temere il predetto avvocato.<br />
Ettore Randazzo, in<strong>fatti</strong>, è conosciuto<br />
e apprezzato come uno dei migliori professionisti<br />
del<strong>la</strong> provincia di Siracusa e siamo<br />
totalmente convinti che egli abbia gestito<br />
tale cospicue operazioni con assoluto rig<br />
o r e e c o r r e t t e z z a .<br />
Perché l‟avvocato Randazzo ha taciuto?
Stranamente dalle nostre parti non<br />
si trova una riga, non si vede una<br />
chiacchiera televisiva, riguardante<br />
<strong>la</strong> pericolosa crisi economica che<br />
viviamo. Come se <strong>la</strong> provincia di<br />
Siracusa non avesse nul<strong>la</strong> a che vedere<br />
con le cose del mondo,<br />
dell‟Europa o dell‟Italia. Dalle nostre<br />
parti al massimo si riesce a legare<br />
<strong>la</strong> paro<strong>la</strong> crisi al<strong>la</strong> urgenza di<br />
fare un rigassificatore. Dalle nostre<br />
parti si esulta per il fatto che Siracusa<br />
risale qualche posto nel<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssica<br />
del Sole 24 Ore e ci si dimentica<br />
di dire che <strong>la</strong> nostra zona industriale<br />
fornisce il petrolio a quasi<br />
tutta <strong>la</strong> nazione eppure sul territorio non resta neanche una<br />
bricio<strong>la</strong>. Neanche un misero sconto sui carburanti alle stazioni<br />
di rifornimento che si trovano praticamente attaccate<br />
agli stoccaggi del<strong>la</strong> Erg. L‟on. Pippo Gianni ha chiesto<br />
(question time di mercoledì) come mai il sito di interesse<br />
nazionale di Priolo è tra le 57 aree industriali da bonificare<br />
che però non è stato ammesso al re<strong>la</strong>tivo finanziamento. Il<br />
Ministro dell‟Ambiente ha risposto in diretta tv che <strong>la</strong> colpa<br />
non è sua ma di chi lo ha preceduto (leggasi Stefania Prestigiacomo)<br />
e che avrebbe cercato future soluzioni. Cosa<br />
difficile da digerire e da credere. I siracusani sarebbero brava<br />
gente che si limita a respirare i veleni delle industrie e<br />
che non meritano niente, non <strong>la</strong> dichiarazione di “zona franca”<br />
chiesta dall‟on Gianni come minimo riconoscimento al<br />
territorio. Sul<strong>la</strong> scia del c<strong>la</strong>ssico “Piove governo <strong>la</strong>dro” si<br />
potrebbe dire che in realtà i politici locali, al massimo, alle<br />
industrie hanno chiesto qualche posto di <strong>la</strong>voro e nul<strong>la</strong> più.<br />
E anche questo, purtroppo, è vero! Intanto <strong>la</strong> fame, quel<strong>la</strong><br />
vera che fa rumoreggiare lo stomaco dei siracusani aumenta.<br />
Nelle pagine dei quotidiani locali non fa più notizia una<br />
manifestazione di persone che non riescono a mettere insieme<br />
il pranzo e <strong>la</strong> cena. Per i giornalisti più sensibili ( si vede<br />
che i giornalisti locali non hanno mai fame) si tratterebbe<br />
al massimo di “manifestazione al Comune di cittadini<br />
indigenti”, che vogliono dal sindaco dei “buoni acquisto”. Il<br />
buon Salvo Fruciano tenta di far passare il messaggio sul<br />
TG3 regionale che vede i siracusani in difficoltà di fare acquisti<br />
al mercato di Ortigia e i negozianti che ammettono<br />
che >. Peccato che nessuno osserva o realizza<br />
qualche servizio sul fatto che davanti ai supermercati<br />
aretusei non si contano coloro che tendono <strong>la</strong> mano per<br />
chiedere qualche spicciolo a chi può ancora permettersi di<br />
fare spesa. Sfugge ai più che per le strade e in ogni punto<br />
<strong>contro</strong>mano<br />
del<strong>la</strong> città c‟è sempre qualcuno che chiede elemosina, e che<br />
non sempre <strong>la</strong> Caritas riesce ad assicurare un pasto ai tanti poveri<br />
che vivono a Siracusa. Nessuna mini inchiesta sul numero<br />
di poveri in aumento che vive, in silenzio e in grandissima dignità,<br />
<strong>la</strong> fame in famiglia e che a niente vale cercare quel <strong>la</strong>voro<br />
che nessuno può dare loro. Nessuno riesce a collegare tutto<br />
ciò al<strong>la</strong> “manovra Monti” che ci avvicinerà al disastro sociale<br />
che già si avverte nell‟aria e che <strong>la</strong>scia intravvedere un numero<br />
crescente di cittadini che entrano nel dramma del<strong>la</strong> cosiddetta<br />
soglia di povertà. Si tratta di cose ritrite e che i media nazionali<br />
riportano fino a far perdere consistenza al<strong>la</strong> realtà, però, dobbiamo<br />
fare diventare notizia il fatto che anche a Siracusa il numero<br />
dei poveri indigenti rischia di superare l‟immaginazione<br />
che ci porta a vedere gente che scruta nei cassonetti dei rifiuti.<br />
Chi fa l‟elemosina non senta però <strong>la</strong> coscienza a posto per il<br />
gesto compiuto in nome del<strong>la</strong> cristianità. A Siracusa tra chi non<br />
si sottrae mai dal fare elemosina ci sono molti politici. >. Ma questo<br />
non deve bastare a tranquillizzarci sull‟umanità del<strong>la</strong> nostra<br />
politica, ecco perché sentiamo l‟obbligo di interrogarci, almeno<br />
sul piano filosofico, se in linea di principio può esistere il politico<br />
povero, e quale potrebbe essere <strong>la</strong> sca<strong>la</strong> del<strong>la</strong> povertà applicabile<br />
ai politici? L‟esperienza ci fornisce il dato che il politico,<br />
anche il più povero, resta sempre un socialmente privilegiato.<br />
Non abbiamo mai conosciuto un politico povero con difficoltà<br />
economiche da fame, ma, qualcuno che vive da povero,<br />
magari per scelta personale legata ai riflessi elettorali, invece<br />
sì. Se è vero il detto che dobbiamo<br />
dedurre perciò che chi prende 20 mi<strong>la</strong> euro al mese o<br />
chi si crede uno svantaggiato solo perché riesce a portarne a<br />
casa so<strong>la</strong>mente 5.000 (“si ma lorde”) non riuscirà mai a vedere<br />
il dramma del<strong>la</strong> povertà che avanza anche nel<strong>la</strong> società<br />
siracusana. Dobbiamo supporre ancora che il politico siracusa-<br />
www.i<strong>fatti</strong>del<strong>la</strong>domenica.it<br />
8<br />
Domenica 18 dicembre 2011<br />
La processione sbagliata del cardinale<br />
Il Cardinale Bernard Francis Law quando<br />
era arcivescovo di Boston, recita Wikipedia,<br />
è stato “accusato di aver permesso a<br />
diversi preti – già accusati di abusi<br />
sessuali su minori – di continuare ad esercitare<br />
<strong>la</strong> propria opera in parrocchie non informate<br />
delle denunce pendenti sugli stessi<br />
sacerdoti, fu costretto a rassegnare le dimissioni<br />
nelle mani di Giovanni Paolo II il 13<br />
dicembre 2002 (in un primo tempo respinte<br />
dallo stesso pontefice), dopo essersi scusato<br />
pubblicamente e aver fornito all'autorità<br />
giudiziaria i nomi di 90 sacerdoti responsabili<br />
di molestie a danno di minori. Il tribunale<br />
ordinò <strong>la</strong> consegna di migliaia di documenti<br />
del<strong>la</strong> Chiesa di Boston che rive<strong>la</strong>vano<br />
decenni di abusi sessuali da parte di sacerdoti.<br />
A seguito delle richieste di risarcimento,<br />
tre diocesi avviarono in pochi mesi <strong>la</strong><br />
procedura di bancarotta: l'arcidiocesi di<br />
Port<strong>la</strong>nd, <strong>la</strong> diocesi di Tucson e <strong>la</strong> diocesi di<br />
Spokane . I numerosi casi di pedofilia, riguardanti<br />
abusi compiuti durante vari decenni<br />
precedenti, ottennero presto attenzione<br />
da parte dei maggiori mezzi di informazione<br />
statunitensi, sino a raggiungere un<br />
notevole rilievo anche internazionale”.<br />
Il Cardinale Bernard Francis Law è stato<br />
arcivescovo metropolita di Boston dall'11<br />
gennaio 1984 al, come ci ha informato<br />
“Wiki”, 13 dicembre 2002. Il 13 dicembre,<br />
giorno di Santa Lucia.<br />
E poi dicono le coincidenze.<br />
Il Cardinale Bernard Francis Law due anni<br />
dopo aver <strong>la</strong>sciato (non proprio coperto di<br />
gloria) <strong>la</strong> sua diocesi americana è stato eletto<br />
arciprete del<strong>la</strong> Papale Basilica Liberiana<br />
di Santa Maria Maggiore, che, per<br />
capirci, è una delle quattro basiliche romane,<br />
mica una parrocchia di campagna. Co-<br />
me dire visto che hai dimostrato che non sai<br />
guidare bene una 500, ti faccio guidare una<br />
Ferrari. Il Cardinale Bernard Francis Law,<br />
per ricordare il nono anniversario del suo<br />
prematuro abbandono del<strong>la</strong> diocesi bostoniana,<br />
è stato invitato quest‟anno al<strong>la</strong> festa<br />
di Santa Lucia. Nel sito www.santiebeati.it<br />
(url: www. santiebeati.it/dettaglio/88044) si<br />
legge che “nel governo pastorale dell'Arcidiocesi,<br />
fin dall'inizio ha evidenziato gli obiettivi<br />
del rinnovamento spirituale personale<br />
dei fedeli, dell'evangelizzazione, del<strong>la</strong><br />
giustizia sociale e del<strong>la</strong> pace, dell'istruzione<br />
cattolica e delle vocazioni. La sua prima<br />
lettera pastorale sottolineava il suo interesse<br />
per l'animazione del<strong>la</strong> vita parrocchiale,<br />
trattando del tema del<strong>la</strong> liturgia come cuore<br />
del<strong>la</strong> parrocchia. L‟Arcivescovo di Boston è<br />
stato spesso il portavoce dei cattolici statunitensi<br />
per <strong>la</strong> causa dell'unione dei cristiani<br />
e per il progresso delle re<strong>la</strong>zioni cattolicoebraiche.<br />
La grande esperienza acquisita in<br />
questo campo è stata messa a disposizione<br />
del<strong>la</strong> Chiesa universale sia come<br />
consultore del<strong>la</strong> Commissione<br />
per i rapporti religiosi<br />
con l'ebraismo (1976-1981) sia<br />
come membro del Segretariato<br />
per l'unione dei Cristiani”.<br />
Ma santiebeati.it è avaro di<br />
riconoscimenti nei confronti<br />
del vecchio Bernard. In<strong>fatti</strong> <strong>la</strong><br />
puntuale Wikipedia ci rammenta<br />
che “è stato membro del<strong>la</strong><br />
Pontificio Consiglio per <strong>la</strong><br />
Famiglia, del<strong>la</strong> Congregazione<br />
p e r i l C l e r o , d e l -<br />
<strong>la</strong> Congregazione per i Vescovi,<br />
del<strong>la</strong> Congregazione per le<br />
Chiese Orientali , del<strong>la</strong><br />
Congregazione per il Culto Divino e <strong>la</strong><br />
Disciplina dei Sacramenti, del<strong>la</strong><br />
Congregazione per gli Istituti di Vita<br />
Consacrata e le Società di Vita Apostolica,<br />
del<strong>la</strong> Congregazione per l'Educazione Cattolica,<br />
del<strong>la</strong> Congregazione per l'Evangelizzazione<br />
dei Popoli.”<br />
Io sono certo che sto scrivendo banalità.<br />
Quando leggerete questo articolo sui Fatti<br />
sarà almeno il 17 dicembre (io scrivo nel<br />
giorno di Santa Lucia) e i giornali siracusani<br />
avranno fatto paginate su paginate sul<br />
“caso” del cardinale accusato di aver coperto<br />
i preti pedofili invitato a gridare con<br />
i fedeli in processione “sarausana jè”.<br />
Però, da lontano e da <strong>la</strong>ico devoto del<strong>la</strong><br />
Santa, vorrei che restasse gli atti il senso<br />
di disagio che provo da Siracusano a leggere<br />
sul<strong>la</strong> stampa nazionale che <strong>la</strong> mia città<br />
nel<strong>la</strong> sua ricorrenza religiosa più sentita<br />
dal<strong>la</strong> gente ospita un sacerdote che qualche<br />
perplessità l‟ha destata (per usare un<br />
sobrio eufemismo).<br />
Le “Luci”?<br />
Vergogna!<br />
E mi ha fatto piacere vedere il video delle<br />
contestazioni al Cardinale sul sagrato del<strong>la</strong><br />
mia cattedrale e sentire le parole dei miei<br />
amici Allessandro Spicuglia e Francesca<br />
Cianci che dicevano le cose che forse avrei<br />
detto anche io se fossi stato li.<br />
Ma sono qui e posso solo scriverlo il mio<br />
disagio. E siccome cammino, e passo praticamente<br />
ogni giorno davanti a Santa Maria<br />
Maggiore, confesso che proverò lo stesso<br />
disagio da domani dinanzi a quel<strong>la</strong> chiesa<br />
meravigliosa pensando che è stata data in<br />
premio a Bernard Law.<br />
Questo, sia chiaro, non è un ragionamento<br />
razionale, ma di pancia. Non conosco<br />
l‟uomo, non conosco abbastanza i <strong>fatti</strong>, mi<br />
rendo conto che ci sono ragioni diverse che<br />
possono indurre una istituzione come <strong>la</strong><br />
Chiesa a coprire e sopire per auto proteggersi.<br />
E‟ successo in passato e succederà in<br />
futuro. E‟ una prerogativa di quasi tutti i<br />
regimi autoreferenziali politici, religiosi,<br />
corporativi che siano.<br />
Quindi non mi ergo a giudice, ruolo che<br />
detesto.<br />
Ma sono padre, padre anche di un ragazzino<br />
disabile, quindi più debole, più indifeso,<br />
e non posso farci niente se quando sento<br />
par<strong>la</strong>re di pedofilia mi sale il sangue agli<br />
occhi, mi viene una sorta di oscura paura<br />
dentro.<br />
E pensare che a Siracusa, appresso al<strong>la</strong><br />
Santa possa aver trovato posto un uomo<br />
anche solo sfiorato dal sospetto, e Law non<br />
è stato sfiorato è stato preso in pieno, mi fa<br />
rabbia e, seppure il verbo ormai è tanto<br />
abusato, mi indigna.<br />
Hasta Alessandro e Francesca siempre<br />
Joe Strummer<br />
no tipo non smetterà di portare avanti le solite iniziative tendenti<br />
allo sciupio di denaro pubblico. Sarebbe bene ricordare<br />
che <strong>la</strong> grande crisi del 1929 (quel<strong>la</strong> del venerdì nero di Wall<br />
Street per intenderci ndr) aveva in nuce <strong>la</strong> seconda guerra<br />
mondiale, e che bisogna temere quel<strong>la</strong> attuale che si annuncia<br />
ancor più grave perché non ci mostra dove potrà condurre<br />
il mondo globalizzato. Gli amministratori pubblici del nostro<br />
territorio dovrebbe cominciare a pensare di dovere fare <strong>la</strong><br />
loro parte attraverso scelte amministrative col senso<br />
d‟austerità. Potrebbero, ad esempio, attuare scelte che potremmo<br />
definire del tipo . Ci spieghiamo<br />
meglio con qualche esempio pratico. Se un Comune intende<br />
abbellire <strong>la</strong> propria piazza principale per rendere il clima di<br />
festività, non dovrebbe spendere 30 o 40 mi<strong>la</strong> euro per<br />
l‟albero di Natale. Oggi sarebbe da considerare non un lusso,<br />
bensì un affronto ai tanti poveri che vanno al<strong>la</strong> ricerca del<strong>la</strong><br />
pasta e del pane quotidiano. Il clima di festa potrebbe essere<br />
creato diversamente: magari mettendo al posto dell‟albero un<br />
messaggio (illuminato e con stelle di Natale made in China,<br />
ovviamente) che informi <strong>la</strong> cittadinanza che >. Ci piacerebbe<br />
guardare in faccia gli scontenti di una simile iniziativa... politica.<br />
Altro esempio di sperpero finalizzato al niente di pubblico<br />
interesse. Ammettiamo che in una Città qualunque patrimonio<br />
dell‟Umanità, si debba, costretti da un medico, fare<br />
una manifestazione denominata che<br />
usa come finalità il turismo che non c‟è. E se le in<br />
questione prevedessero (ipoteticamente) un forsennato costo<br />
di 800 mi<strong>la</strong> euro da spendere in tricche e bal<strong>la</strong>cche, frizzi e<br />
<strong>la</strong>zzi, ovviamente di preteso taglio culturale, si potrebbe non<br />
gridare allo scandalo e (considerati i tempi) al delitto sociale?<br />
Quante cibarie si potrebbero comprare con 800 mi<strong>la</strong> euro,<br />
quante specialità siciliane e siracusane si potrebbero mettere<br />
a disposizione dei turisti ogni giorno, per giunta gratis? Altro<br />
che manifestazioni di serie D che non interessano a nessuno.<br />
Convinti che al posto di… “Luci a Siracusa” si potrebbe fare<br />
tanto per <strong>la</strong> Città e <strong>la</strong> sua gente, ci chiediamo perché non interviene<br />
un uomo di chiesa (un buon arcivescovo farebbe<br />
proprio il suo mestiere) per dire che, ogni euro sprecato in<br />
simili occasioni, dovrebbe essere considerato un peccato gravissimo<br />
da scontare in terra, attraverso il pubblico ludibrio, e<br />
poi in cielo. Se fossimo populisti potremmo gridare in faccia<br />
ai noti politici spendaccioni in dispregio del<strong>la</strong> povertà, un<br />
c<strong>la</strong>ssico . Però ci asteniamo dalle gratuità<br />
limitandoci ad un invito: Per favore fermatevi, guardate al<br />
disagio del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione e consideratene i bisogni. Perché<br />
le persone soffrono ed esistono anche quando non ci sono<br />
campagne elettorali in corso.