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NOTIZIA VERBUM
CARO
HIC
FACTUM
EST
BOMBA BUDELLONI ALLA RISCOSSA
La differenza sostanziale fra le tre religioni
monoteiste, è che nell’ebraismo e nell’islamismo
Dio non entra nel mondo e non impegna
il suo progetto nella storia comunicandosi
attraverso persone, luoghi e situazioni. Le
altre fedi coincidono con una storia malinconica
perché segnata da un’attesa senza riscontro.
Non c’è religione oltre il Cristianesimo
per cui uno possa vedere quei luoghi dove
quel Dio si è reso incontrabile.
Infatti questa è la prima, costante e ultima
considerazione che due cari amici mi raccontano
al ritorno dal loro primo viaggio in Terra
Betlemme,
Grotta
della
Natività
Santa.
Si, perché
in quella terra, mi dicono, tutto parla di Lui.
Dai luoghi più rinomati come il Santo Sepolcro,
il Golgota, la grotta dell’Annunciazione,
fino ai posti più semplici come la spiaggia del
lago di Tiberiade, la città di Cafarnao, le strade
di Nazareth. « Stai camminando dove
camminava Cristo, stai seduto sotto un’olivo,
dove anche Lui riposava ».
Continuano stupiti: « è commovente visitare i
luoghi dove Cristo ha vissuto, dove ha fatto i
miracoli, dove ha chiamato a sé gli apostoli;
fino ad arrivare al luogo dove tutto ha avuto
origine, dove quella ragazzina di 14-15 anni
ha detto quel sì al Mistero ». Sul luogo del-
l’Annunciazione c’è Saverio
Staderini
un altare con scritto
“Verbum caro hic factvm est” ( il Verbo qui si
è fatto carne ).
Come testimoniano i miei due amici, « la cosa
più impressionante, più commovente di
questo viaggio - ci cascavano le lacrime - è
proprio quel “qui” che permea tutti i luoghi
visitati. E ancora più forte è il comprendere
che tutta la nostra storia parte da qui, tutto
quel che noi siamo ha avuto origine qui, tutto
quello di cui noi consistiamo, qui si è reso
incontrabile per la prima volta ».
La nostra fede e la nostra
speranza nascono lì.
La cosa ancor più
straordinaria è accorgersi
che questa storia
non è nata e finita lì
dopo 33 anni.
Questa storia continua
ancora oggi, con la
stessa modalità e intensità
di come l’hanno
vissuta Pietro e Giovanni:
quell’Uomo che
sedeva sugli stessi gradini
dove Luciano ha
trovato la conchiglia
strana, quell’Uomo che
ha percorso la Via Dolorosa
dove anche la
Grazia è inciampata;
quell’Uomo lì ci viene
incontro ancora, tutti i
giorni, con la faccia dell’amico,
del capo, del collega uggioso, della
moglie e dei figli; e anche oggi non ci chiede
granchè, ci chiede solo di lasciarci colpire
dalla sua eccezionalità, salire come Zaccheo,
assetati di verità su quel sicomoro - che esiste
davvero, non è una fantasia della tradizione
popolare - e riconoscere che, allora
come oggi, solo Lui può colmare le nostre
esigenze.
Il viaggio in Terra Santa, dove tutto ha avuto
inizio, aiuta a far memoria di Cristo, cioè a
prendere coscienza di questa Presenza che
inizia nel passato e che è arrivata fino a noi.
Rinvigorisce la speranza, che è riconoscere
una certezza per il futuro che nasce da questa
Presenza.
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