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NOTIZIA ULTIMI GIORNI DI UN CANE<br />
BOMBA BUDELLONI ALLA RISCOSSA<br />
Circa un mese fa, su L’Espresso mi è capitato<br />
sotto gli occhi un articolo di uno scrittore polacco,<br />
una riflessione etica interessante.<br />
Andrzey Stasiuk descrive l’agonia della sua<br />
vecchia cagna (sedici anni), ormai priva di<br />
vista, udito, olfatto. La vecchiaia l’ha ridotta a<br />
non muoversi più dal suo giaciglio di coperte<br />
sporche, poiché, non riuscendo più ad alzare<br />
le zampe paralizzate, vomita e fa i suoi bisogni<br />
lì dove si trova. Ogni tanto abbaia fioca,<br />
forse ai suoi sogni o ai suoi ricordi. Dorme<br />
quasi ininterrottamente e mangia vorace ciò<br />
che le viene messo sotto al naso: l’appetito è<br />
l’unico degli istinti canini che le è rimasto.<br />
Quante volte il padrone ha percorso le campagne<br />
intorno per cercarla, dopo che era<br />
fuggita dietro a qualche altro cane compagno<br />
di scorribande, e tornata con il carico di qualche<br />
cucciolo nel ventre: tutti venuti su come<br />
lei, pelo giallo, muso furbo, vitalità e tenacia<br />
tipiche dei bastardini…eppure Stasiuk dice:”<br />
Ora a volte persino mi irrita. Come se fosse<br />
contro di noi che è diventata vecchia e inetta,<br />
come se lo avesse fatto per dispetto…ci sono<br />
momenti in cui sento pungermi l’impazienza.<br />
Così come se insieme alla sua vita si fossero<br />
raffreddati in me i buoni sentimenti nei suoi<br />
confronti. E’ una sorta di crudeltà involontaria.<br />
Mi chino e la carezzo. Ciò che un tempo era<br />
istintivo ora è diventato un’azione premeditata.”<br />
Tipico dell’essere umano cedere a pensieri di<br />
indifferenza (quando questa non si trasforma<br />
in sopraffazione), verso i propri simili schiacciati<br />
dall’esistenza.<br />
In casi come questi, con gli animali domestici,<br />
il consiglio che ci si sente rivolgere più spesso<br />
da veterinari o conoscenti è che una semplice<br />
iniezione risparmierebbe tanti problemi<br />
al padrone, tante sofferenze alla bestiola.<br />
Strano poi notare la “delicatezza linguistica”<br />
per definire certe pratiche (eutanasia = “dolce<br />
morte”): non si parla di Ylenia Petrini<br />
“uccidere”, ma di “addormentare”:<br />
in fondo la cagna di Stasiuk ormai<br />
fa solo questo, dormire. Sopprimerla non<br />
sarebbe altro che un prolungamento del suo<br />
sonno pesante. Ma lui no. Ha scelto di tenerla<br />
con sé fino alla fine.<br />
Impossibile non pensare a quanti posti esistano<br />
nel mondo, adibiti all’attesa della morte.<br />
Posti in cui persone in camice e guanti vengono<br />
pagate per assistere malati terminali o<br />
infermi non più autosufficienti, nel loro lento<br />
processo di spegnimento; pagate per cambiare<br />
loro il pannolino, le lenzuola, per portar via<br />
i loro escrementi, per respirare quell’odore di<br />
morte che noi, invece, tentiamo di evitare o di<br />
rimandare il più possibile.<br />
Un tempo, lasciar morire i propri cari lontani<br />
dal loro letto era considerato riprovevole,<br />
quasi un disonore. Ora, strutture para-ospedaliere<br />
sono occupate da anziani che non<br />
possono essere assistiti dai parenti: il tempo,<br />
la società odierna non ce lo permettono.<br />
L’aspettativa di vita si è allungata, siamo al<br />
sicuro contro molte brutte malattie, ci proteggiamo<br />
dalla morte, ma di fronte a lei non sappiamo<br />
come comportarci. Non sappiamo più<br />
come gestirla. Inseguiamo un’immortalità<br />
che altro non è se non una solitudine più lunga.<br />
Ma sempre più grande e costosa. “ Di<br />
cosa parlerebbe un immortale con un mortale<br />
che non possa permettersi l’immortalità?”<br />
I bambini non vengono portati al funerale del<br />
nonno, per non impressionarli; i cortei e i riti<br />
funebri sono frettolosi e imbarazzati.<br />
E visto che nell’ultimo secolo siamo diventati<br />
capaci di manipolare la vita, diamoci pure il<br />
diritto di deciderne la fine. Di stabilire, tra le<br />
varie forme di esistenza, quale è inutile e<br />
quale no, quale gravidanza portare a termine<br />
e quale no, quale cuore far cessare di battere<br />
e quale no.<br />
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