Maggio - numero ventidue - Università degli studi di Cagliari.
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A<br />
lterna mo<strong>di</strong> da gentleman ad altri decisamente<br />
più spicci. A tratti è cor<strong>di</strong>almente<br />
brusco. Diretto e senza fronzoli. Alessandro<br />
Uccheddu, or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> chirurgia e vicepreside<br />
<strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina in commissione “Protocollo<br />
d’intesa”, è impenetrabile. Il professore<br />
ha fama <strong>di</strong> lavoratore indefesso. Un bisturi<br />
d’alta scuola, capace <strong>di</strong> <strong>di</strong>re no anche quando è<br />
scomodo. Amante<br />
<strong>di</strong> un mestiere “che<br />
ti ruba l’anima, ed è<br />
spesso ingrato”, Uccheddu<br />
il granitico è<br />
uno che non cede.<br />
Né alle lusinghe del<br />
potere, né alle banali<br />
scorciatoie dell’in-<br />
anno quattro <strong>numero</strong> <strong>ventidue</strong><br />
“Il Protocollo? Equilibrato<br />
e garante delle parti”<br />
Intervista ad Alessandro Uccheddu<br />
Alessandro Uccheddu<br />
<strong>di</strong> Mario Frongia<br />
bimestrale dell’università <strong>degli</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />
tervista. Ma la sua<br />
non è supponenza.<br />
Fosse così, sarebbe<br />
già più facile. Un apostolo del fare – e lo confermano<br />
i colleghi, sia ospedalieri sia universitari<br />
- per nulla avvezzo alla visibilità o alle sparate<br />
me<strong>di</strong>atiche. La chiacchierata è dello scorso<br />
aprile.<br />
Professor Uccheddu, come nasce l’attrito con<br />
gli ospedalieri?<br />
È una storia vecchia. Un tempo i concorsi ospedalieri<br />
venivano gestiti dagli universitari che collocavano<br />
nelle posizioni ospedaliere persone che non<br />
era opportuno completassero la loro carriera in<br />
ambito universitario. Gli ospedalieri, fino agli<br />
anni ’75, sono andati avanti con questo tipo <strong>di</strong><br />
impostazione.<br />
Insomma, una <strong>di</strong>scriminazione.<br />
L’ospedaliero, in alcuni casi anche molto bravo,<br />
era uno scartato. E non si trattava <strong>di</strong> meriti ma<br />
solo <strong>di</strong> opportunità accademiche, quin<strong>di</strong> il primario<br />
ospedaliero rappresentava un avanzo dal punto<br />
<strong>di</strong> vista della carriera e delle logiche d’ateneo.<br />
Poi, cosa è successo?<br />
Col contratto ospedaliero gli assistenti avevano il<br />
rinnovo continuo sulla base <strong>di</strong> quanto decideva il<br />
primario. E queste sono storie che conosco da ragazzino<br />
in quanto mio padre era primario ospedaliero.<br />
Poi, negli anni ’70 c’è stato un incremento<br />
stipen<strong>di</strong>ale pari al 400 per cento.<br />
In sol<strong>di</strong>ni?<br />
Un primario che prendeva 350 mila lire al mese<br />
passò ad un milione e 200 mila. In quel periodo<br />
gli universitari guadagnavano <strong>di</strong> meno. Fino al<br />
1972, quando venne promulgata la legge De<br />
Maria.<br />
SEGUE ALLE PAGINE DUE E TRE<br />
Intesa tra <strong>Cagliari</strong> e Boise<br />
L<br />
o scorso 5 maggio alle 17<br />
locali, si è svolta a Boise,<br />
capitale dello stato dell’Idaho, la<br />
cerimonia della firma dell’accordo<br />
<strong>di</strong> scambio <strong>di</strong>dattico e <strong>di</strong><br />
ricerca tra l’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />
e la Boise State University. Hanno<br />
firmato per la nostra università<br />
il rettore Pasquale Mistretta,<br />
il preside della facoltà <strong>di</strong><br />
Scienze Roberto Crnjar, il<br />
<strong>di</strong>rettore del <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong><br />
Scienze della terra Antonietta<br />
Cherchi e Paola Pittau,<br />
organizzatrice dell’iniziativa.<br />
L’accordo, nato da<br />
scambi esistenti già da qualche<br />
anno tra i <strong>di</strong>partimenti<br />
<strong>di</strong> Geoscienze delle due<br />
università, è stato siglato in occasione<br />
della partecipazione <strong>di</strong><br />
una nutrita delegazione <strong>di</strong> geologi<br />
cagliaritani al congresso<br />
della Geological Society of America<br />
che si è svolto a Boise. Nell’ambito<br />
del congresso si è tenuta<br />
una speciale sessione de<strong>di</strong>cata alla<br />
geologia della Sardegna (GSA<br />
Session Number 45: Symposium<br />
6). Per la delegazione<br />
americana hanno firmato Bob<br />
Kustra presidente della Boise<br />
State University, Daryl E. Jones<br />
Provost, Philip M. Eastman<br />
Dean del College of Arts and<br />
Sciences e Clyde J. Northrup,<br />
<strong>di</strong>rettore del Department of<br />
Geosciences. Alla cerimonia,<br />
seguita dai mass me<strong>di</strong>a ha anche<br />
maggio 2004<br />
Il rettore Pasquale Mistretta ha siglato un accordo con l’università dell’Idaho.<br />
Didattica e ricerca al centro <strong>degli</strong> scambi curati dal <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Scienze della terra<br />
<strong>di</strong> Roberto Crnjar*<br />
presenziato Jerome<br />
Map, presidente<br />
del City<br />
Council, in rappresentanza<br />
della<br />
Boise (Usa). Da sin. seduti, Pasquale Mistretta e il presidente della Boise<br />
State University, Bob Kustra. In pie<strong>di</strong> gli staff che hanno curato il Protocollo<br />
città <strong>di</strong> Boise. Nel corso dell’iniziativa<br />
il professor Mistretta<br />
sottolineando il fatto che l’università<br />
<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> nonostante la<br />
propria con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> insularità<br />
The Idaho Statesman<br />
si sforzi da tempo con successo<br />
<strong>di</strong> stabilire contatti con realtà accademiche<br />
anche fuori del Me<strong>di</strong>terraneo<br />
(Cina, Brasile, ecc.)<br />
ha tra l’altro auspicato che l’accordo<br />
con Boise possa anche<br />
estendersi ad altri campi accademici<br />
<strong>di</strong> comune interesse<br />
per le due università. Al rettore<br />
ha risposto positivamente<br />
il professor Kustra in<strong>di</strong>cando<br />
tra l’altro l’economia e<br />
l’industria elettronica come<br />
aree <strong>di</strong> grande interesse per la<br />
città <strong>di</strong> Boise. Nella seconda<br />
metà <strong>di</strong> maggio sono attesi anche<br />
quest’anno studenti <strong>di</strong><br />
Boise in visita in Sardegna per<br />
un campo <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o con i loro<br />
docenti. * preside <strong>di</strong> Scienze<br />
L A C URIOSITÀ<br />
Quando si <strong>di</strong>ce dei dettagli: la rafforzata stretta<br />
<strong>di</strong> mano tra l’ateneo <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e quello <strong>di</strong> Boise<br />
cela un aspetto a <strong>di</strong>r poco curioso. Il docente<br />
dell’università americana che ha costruito<br />
con tenacia e passione i passaggi accademici<br />
e scientifici che hanno determinato<br />
il protocollo, si chiama Clau<strong>di</strong>o Spinosa.<br />
Un geologo che gode <strong>di</strong> fama internazionale.<br />
E ha lontane origini sarde.<br />
Per la precisione a Baunei, dove è nato<br />
65 anni fa. “Il professor Spinosa ha lasciato<br />
la Sardegna da bambino. Ci ha raccontato<br />
che il suo è una specie <strong>di</strong> ritorno alle<br />
origini. È andato a Baunei – <strong>di</strong>ce il preside<br />
<strong>di</strong> Scienze Roberto Crnjar – ha chiesto<br />
della sua famiglia ed è stato accolto come<br />
un figlio. E ha persino incontrato alcune<br />
signore che ricordano <strong>di</strong> averlo anche<br />
cullato”.<br />
all’interno<br />
* Accordo con Buoncammino<br />
* Adolfo Lai<br />
* Intesa con Riga<br />
* Protocollo con Valencia<br />
* Master amministrazione d’impresa<br />
* Isabella Castangia<br />
* Franco Marini<br />
* Franco Meloni<br />
* John Douthwaite<br />
* CampusOne<br />
* Comunicazione pubblica<br />
* Giornate <strong>di</strong> orientamento<br />
* Maria Lai honoris causa<br />
* Calaritana<br />
* Bilancio Settimana scientifica<br />
A PAGINA TRE<br />
Gianfranco<br />
Zola ha<br />
incontrato<br />
gli studenti<br />
nell’aula<br />
magna<br />
del polo<br />
umanistico
2<br />
Numero 22<br />
maggio 2004<br />
Accordo tra l’ateneo e il carcere <strong>di</strong> Buoncammino<br />
Siglato un Protocollo d’intesa volto a promuovere opportunità formative per i detenuti<br />
I<br />
l rettore Pasquale Mistretta e<br />
il <strong>di</strong>rettore della Casa circondariale<br />
<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>, Gianfranco<br />
Pala, hanno sottoscritto alla fine <strong>di</strong><br />
aprile un protocollo <strong>di</strong> durata triennale<br />
- operativo a partire dal prossimo<br />
anno accademico - che darà<br />
l’opportunità ai detenuti <strong>di</strong> iscriversi<br />
al nostro ateneo. I firmatari del protocollo<br />
d’intesa - al quale ha collaborato<br />
il professor Valera - si sono<br />
impegnati a «collaborare per<br />
la promozione <strong>di</strong> opportunità formative»<br />
rivolte ai detenuti del carcere<br />
<strong>di</strong> Buoncammino, «nel rispetto<br />
dei <strong>di</strong>ritti fondamentali<br />
della persona e per valorizzare gli<br />
scopi educativi e <strong>di</strong> reinserimento<br />
sociale ai quali anche la pena<br />
deve tendere». Destinatari dell’attività<br />
<strong>di</strong> collaborazione regolata<br />
dal protocollo sono, oltre ai<br />
detenuti e alle detenute, i <strong>di</strong>pendenti<br />
in servizio presso la Casa circondariale<br />
<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>. Le opportunità<br />
formative si riferiscono alla frequenza<br />
<strong>di</strong> corsi <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o universitari,<br />
ma anche a singoli insegnamenti,<br />
come i corsi <strong>di</strong> lingua straniera<br />
o <strong>di</strong> informatica. Oltre all’at-<br />
tività <strong>di</strong>dattica - realizzabile anche<br />
con la modalità dell’appren<strong>di</strong>mento<br />
a <strong>di</strong>stanza - i detenuti potranno<br />
accedere a servizi <strong>di</strong> orientamento,<br />
tutorato e consulenza. Particolarmente<br />
importante, accanto al rapporto<br />
coi docenti, l’ausilio <strong>di</strong> figure<br />
<strong>di</strong> supporto e sostegno <strong>di</strong>dattico,<br />
come i tutor. La gestione <strong>degli</strong> spe-<br />
Da sin. Roberto Valera, Pasquale Mistretta e Gianfranco Pala<br />
cifici progetti formativi realizzati sulla<br />
base del protocollo sarà affidata<br />
a un comitato <strong>di</strong>dattico-organizzativo<br />
composto da rappresentanti dell’università<br />
e della Casa circondariale<br />
<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>, del quale potranno far<br />
parte, con funzioni consultive, an-<br />
Cosa accadde?<br />
Fu un’inversione completa. Lo<br />
stipen<strong>di</strong>o <strong>degli</strong> universitari<br />
venne compensato e da allora<br />
gli ospedalieri ne soffrono.<br />
E adesso.<br />
Intanto, hanno giustamente assunto<br />
autonomia in virtù <strong>di</strong><br />
una forza numerica e profes-<br />
Monserrato. Il Policlinico universitario<br />
sionale. E autorevolezza, dovuta<br />
al fatto che una gran parte<br />
dell’assistenza sanitaria pubblica pesa sulle loro spalle. Morale, lamentano e<br />
manifestano una sorta <strong>di</strong> rancore atavico.<br />
In questo percorso, i baroni che ruolo hanno giocato?<br />
I baroni, in virtù della loro esperienza, hanno pensato <strong>di</strong> essere un fortino inattaccabile.<br />
E quin<strong>di</strong> hanno visto passare profon<strong>di</strong> cambiamenti a cui hanno risposto<br />
infischiandosene. Per loro contava solo mantenere la posizione e la gestione<br />
del potere. Ma hanno sbagliato.<br />
Perché?<br />
Perché hanno perso <strong>di</strong> vista l’evoluzione generale. Mentre prima la torre d’avorio<br />
dell’università significava tutto, oggi, la sanità neanche la guarda. Ci passa<br />
al fianco e va oltre.<br />
Professore, come si recupera la cre<strong>di</strong>bilità?<br />
Sul campo. Con idee, concretezza e progetti seri. Solo partendo da questi presupposti<br />
si può trovare un ottimo accordo con gli ospedalieri.<br />
Intanto il Protocollo è ancora da firmare.<br />
C’è stata grande apertura verso gli ospedalieri. Un accordo serio si può trovare<br />
a patto <strong>di</strong> mettere sul tavolo gli argomenti con molta sincerità.<br />
Vi muovono varie accuse.<br />
Il Protocollo apprezzato in avvio da tutti non è stato affatto stravolto. Sono state<br />
mo<strong>di</strong>ficate solo minimamente alcune voci a tutela del personale universitario<br />
ma ciò non ha danneggiato gli ospedalieri.<br />
E la <strong>di</strong>fferenza d’età pensionabile?<br />
Alessandro Uccheddu<br />
che rappresentanti delle associazioni<br />
<strong>di</strong> volontariato o <strong>di</strong> altri enti coinvolti<br />
nell’attuazione del progetto. Il<br />
personale docente dell’università<br />
parteciperà su base volontaria alle attività<br />
previste dal protocollo. Tra gli<br />
impegni assunti dall’ateneo, lo svolgimento<br />
<strong>degli</strong> esami dei detenuti<br />
presso il carcere <strong>di</strong> Buoncammino,<br />
l’effettuazione in tale sede delle selezioni<br />
per l’accesso ai corsi a <strong>numero</strong><br />
chiuso (alla presenza <strong>di</strong> apposite<br />
commissioni) e l’attivazione<br />
<strong>di</strong> corsi <strong>di</strong> particolare interesse per<br />
i detenuti. Per l’iscrizione ai corsi<br />
universitari è prevista, inoltre,<br />
l’applicazione delle <strong>di</strong>sposizioni<br />
più favorevoli in materia <strong>di</strong> esenzione<br />
da tasse e contributi. In attesa<br />
della definizione <strong>di</strong> successivi<br />
accor<strong>di</strong> attuativi, le ricadute che<br />
il protocollo <strong>di</strong> intesa potrà avere<br />
per la crescita culturale e il recupero<br />
sociale dei detenuti si prospettano<br />
fin d’ora <strong>di</strong> enorme importanza.<br />
Il testo del protocollo è<br />
consultabile in Internet, alla pagina<br />
http://csia.unica.it/ud/territorio<br />
/protocollo_carceri.doc.<br />
Anna Cotza<br />
A UGURI<br />
PROFESSORE<br />
Ha salutato amici, colleghi,<br />
studenti e collaboratori con una<br />
relazione magistrale. E non ha<br />
nascosto un velo <strong>di</strong> emozione.<br />
Antonio Ulzega, or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong><br />
Geografia fisica e geomorfologia<br />
al <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Scienze della<br />
terra, ha tenuto nell’aula magna<br />
<strong>di</strong> via Trentino la lezione<br />
che ha chiuso una carriera accademica<br />
e scientifica <strong>di</strong> primo<br />
piano. Stu<strong>di</strong>oso <strong>di</strong> assoluto rigore,<br />
gran lavoratore, il professor<br />
Ulzega, tra i tanti prestigiosi<br />
incarichi, è stato anche <strong>di</strong>rettore<br />
del Museo <strong>di</strong> Mineralogia<br />
“Leonardo de Prunner”.<br />
Lo prevede la legge Bindy del ’99. Il problema verrà comunque <strong>di</strong>scusso negli<br />
allegati e col <strong>di</strong>rettore generale della futura azienda mista.<br />
Dicono che avete stabilito i generali, universitari, e le truppe, ospedalieri.<br />
Una balla. E ci sono gli esempi: il mio migliore ospedaliero ha vinto un concorso<br />
da ricercatore. Lo stesso preside <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina, il professor Faa, era un <strong>di</strong>rigente<br />
ospedaliero. Le strade per andare avanti ci sono per tutti anche se in qualche<br />
caso possono esserci state prevaricazioni.<br />
Ma il Protocollo garantisce gli uni e gli altri?<br />
Sì. Ma le leggi camminano con le gambe <strong>degli</strong> uomini: se questi sono corretti e<br />
giusti le cose funzionano.<br />
Parliamo <strong>di</strong> posti letto.<br />
Devono essere sufficienti per garantire l’attività <strong>di</strong>dattica e <strong>di</strong> ricerca. I gran<strong>di</strong><br />
numeri non servono e sono controproducenti: io non voglio fare attività assistenziale<br />
concorrenziale su un <strong>numero</strong> <strong>di</strong> ernie ad un ospedale periferico. Mi<br />
interessa invece offrire un servizio e fare un certo <strong>numero</strong> <strong>di</strong> interventi per gli<br />
specializzan<strong>di</strong>.<br />
Come si coniuga ricerca, <strong>di</strong>dattica e servizio sanitario pubblico?<br />
Insegno chirurgia generale e quin<strong>di</strong> seguo varie patologie. Ma negli ultimi due<br />
anni mi sono interessato <strong>di</strong> chirurgia endocrina e ho eseguito oltre 700 interventi<br />
sulla tiroide. Ciò ha determinato la crescita del mio staff e la pubblicazione<br />
dei risultati su riviste internazionali, da un lato. Dall’altro, elementi utili<br />
per la <strong>di</strong>dattica e per la struttura perché ho prodotto una certa positività <strong>di</strong><br />
bilancio.<br />
Come deve nascere la simbiosi tra atenei e ospedalieri?<br />
Con l’università che mette le competenze della formazione e della ricerca. E gli<br />
ospedalieri che portano le esperienze <strong>di</strong> gestione delle strutture complesse e il modo<br />
in cui queste possono inserirsi nel sistema sanitario regionale.<br />
Voltiamo pagina. È d’accordo con quanti sottolineano il deca<strong>di</strong>mento <strong>di</strong><br />
alcune Scuole universitarie?<br />
In parte sì. C’è ancora un’ottima scuola <strong>di</strong> farmacologia, è buona quella <strong>di</strong> pe<strong>di</strong>atria.<br />
In altri settori sono mancate le risorse, gli strumenti, anche legislativi,<br />
e gli uomini per tenere il passo giusto. E forse, è calato un sano e proficuo confronto.
P<br />
er la prima volta in Italia è in via <strong>di</strong> attivazione<br />
un processo <strong>di</strong> valutazione della ricerca<br />
svolta nelle università oltre che nei più importanti<br />
enti <strong>di</strong> ricerca nazionali. Il Miur ha affidato<br />
al Comitato <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo per la valutazione<br />
della ricerca (Civr) l’attuazione e la gestione del<br />
processo <strong>di</strong> valutazione, che in questa fase iniziale,<br />
con l’attivazione <strong>di</strong> una procedura pre<strong>di</strong>sposta<br />
appositamente dal Cineca, riguarderà la<br />
performance scientifica del triennio 2001-<br />
2003. Nel bando <strong>di</strong> partecipazione a questa<br />
valutazione triennale viene in<strong>di</strong>cato come<br />
scopo primario quello <strong>di</strong> poter acquisire<br />
uno strumento utile per la programmazione<br />
e l’attribuzione delle risorse<br />
necessarie per il sostegno e lo sviluppo<br />
delle attività <strong>di</strong> ricerca del Paese. Per<br />
questo motivo, la valutazione della ri-<br />
cerca sarà articolata sulle 14 aree <strong>di</strong>sciplinari<br />
in<strong>di</strong>cate dal Comitato universitario<br />
nazionale (Cun) e su sei aree spe-<br />
ciali, multi<strong>di</strong>sciplinari, che si ispirano ai temi<br />
portanti del VI programma quadro dell’Europa.<br />
Come si recupera?<br />
L’attuale azione del preside Faa è ottima. Più controlli<br />
delle attività scientifiche, con valutazioni non più a<br />
pioggia ma mirate, e con i posti <strong>di</strong> ricercatore e assegnista<br />
dati in funzione <strong>di</strong> quella che è la vera attività universitaria<br />
possono portare a nuove motivazioni e rinnovato<br />
prestigio.<br />
In Commissione sanità siete stati affiancati dal rettore.<br />
Come valuta l’esperienza?<br />
Il rettore è persona estremamente intelligente e grande<br />
lavoratore. Magari, mentre è abilissimo dal punto <strong>di</strong> vista<br />
della trattativa politica, quando ci si addentra negli<br />
aspetti più tecnici, complicate anche per gli addetti<br />
ai lavori, non riesce ad in<strong>di</strong>viduare<br />
alcuni problemi.<br />
E sul Policlinico…<br />
La precedo. Il Policlinico ha ottime<br />
professionalità ma paga una nascita<br />
un po’ da scommessa. Nel frattempo<br />
non si sono attivati gli in<strong>di</strong>spensabili<br />
meccanismi <strong>di</strong> legge,<br />
Gavino Faa<br />
Al via la valutazione della ricerca<br />
Un comitato del Miur al lavoro sulle performance dell’ultimo triennio<br />
Alessandro Uccheddu<br />
<strong>di</strong> Adolfo Lai*<br />
Adolfo Lai<br />
innanzi tutto il Protocollo, per cui<br />
la gestione è ora molto <strong>di</strong>fficile.<br />
Intanto andrebbe completato.<br />
Ad esempio, col Pronto soccorso?<br />
Sì, ma la risposta è la stessa. Il Policlinico è un patrimonio<br />
<strong>di</strong> assoluto livello che va assolutamente salvaguardato.<br />
E lei cosa farebbe?<br />
Chiuderei il Protocollo e poi spererei in un <strong>di</strong>rettore generale<br />
lungimirante facendo un mix con le strutture del<br />
San Giovanni che potrebbero spostarsi a Monserrato.<br />
Professore, cosa traslocherebbe?<br />
Potrebbe essere la chirurgia generale ma anche una specialità.<br />
E i debiti?<br />
Nell’accordo della firma del Protocollo c’è anche la copertura<br />
dell’assessorato regionale alla Sanità dei cre<strong>di</strong>ti<br />
vantati dall’ateneo per il Policlinico. (m.f.)<br />
Per la valutazione verrà selezionato un <strong>numero</strong><br />
limitato <strong>di</strong> prodotti della ricerca (288 per il nostro<br />
ateneo), che verranno identificati in base alla<br />
qualità, rilevanza, originalità e innovazione<br />
della produzione scientifica, internazionalizzazione<br />
e capacità <strong>di</strong> gestire le risorse e <strong>di</strong> valorizzarne<br />
i risultati. Questa fase della procedura della<br />
valutazione è importante poichè è anche <strong>di</strong>retta<br />
a sviluppare nei partecipanti la capacità <strong>di</strong><br />
autovalutare la qualità della propria ricerca,<br />
in previsione del confronto nazionale<br />
e internazionale, che sarà operato dai comitati<br />
<strong>di</strong> esperti italiani e stranieri in via<br />
<strong>di</strong> istituzione da parte del Civr per<br />
ogni area <strong>di</strong>sciplinare. Inoltre, permetterà<br />
<strong>di</strong> definire le migliori strategie<br />
per la crescita e la valorizzazione<br />
delle proprie potenzialità in<br />
vista <strong>di</strong> un possibile inserimento<br />
nei programmi <strong>di</strong> ricerca e sviluppo<br />
comunitari, per i quali le università<br />
sono destinate a ricoprire un ruolo centrale.<br />
In questo modo si aprono nuove prospetti-<br />
ampione <strong>di</strong> genuinità, fenomeno del<br />
parlar chiaro. Gianfranco Zola è salito<br />
in cattedra. Nell’aula magna del polo umanistico,<br />
la mezzala del <strong>Cagliari</strong> calcio ha fatto<br />
l’ennesimo <strong>numero</strong>. Stavolta senza la palla.<br />
Oltre 400 studenti hanno ascoltato i suggerimenti,<br />
le in<strong>di</strong>cazioni, i commenti e le risposte<br />
del giocatore nato ad Oliena nel ’66. “La<br />
sconfitta? Una delle cose da cui trarre lezioni per<br />
il futuro. Non dobbiamo scoraggiarci quando le<br />
cose non vanno bene. Va trovata una via d’uscita<br />
ai momenti <strong>di</strong>fficili: nel calcio, nello <strong>stu<strong>di</strong></strong>o,<br />
nella vita quoti<strong>di</strong>ana. Per cui, non perdete mai<br />
la fiducia e – ha rilanciato Zola - costruite rapporti<br />
leali con gli altri”. E giù applausi. All’incontro<br />
hanno preso parte il preside <strong>di</strong> Scienze<br />
della formazione, Alberto Granese, Gigi Sotgiu<br />
del Centro orientamento d’ateneo, Marco<br />
Guicciar<strong>di</strong>, docente <strong>di</strong> Psicologia dello sport e<br />
Mario Frongia, <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> UnicaNews. “Che<br />
cosa <strong>di</strong>ciamo ai nostri ragazzi quando ci parlano<br />
<strong>di</strong> sportivi come Pantani e Maradona?” Ha<br />
chiesto un’insegnante <strong>di</strong> educazione fisica.<br />
“Ci sono sportivi da imitare e altri da ban<strong>di</strong>re.<br />
I modelli vanno trovati e spiegati con l’aiuto<br />
della famiglia, <strong>di</strong> voi docenti e dell’ambiente:<br />
anche i mass me<strong>di</strong>a devono fare un passo in<strong>di</strong>etro”<br />
ha risposto Magic Box. “Qual è il messaggio<br />
per i giovani che lasciano la Sardegna<br />
per confrontarsi con i mercati delle professioni?”<br />
ha aggiunto il professor Granese. “Io sono<br />
partito per l’Inghilterra e sono approdato in un<br />
mondo sconosciuto. Mi sono proposto come sono,<br />
senza una virgola in più e senza una in meno, e<br />
credo che questo valga ovunque e per qualsiasi<br />
L INEE GUIDA<br />
Numero 22<br />
maggio 2004<br />
Il delegato per la ricerca scientifica, Adolfo<br />
Lai, ha convocato – in collaborazione con<br />
l’area della Ricerca scientifica - i <strong>di</strong>rettori e<br />
segretari amministrativi <strong>di</strong> <strong>di</strong>partimenti e<br />
centri universitari per comunicare le linee<br />
guida per la valutazione della ricerca. Queste<br />
prevedono la valutazione della performance<br />
scientifica <strong>di</strong> strutture e progetti speciali,<br />
finanziati dal Miur nel triennio precedente.<br />
Le finalità che si prefiggono <strong>di</strong> raggiungere<br />
sono quelle <strong>di</strong> mettere in risalto<br />
aspetti nevralgici della performance delle<br />
strutture <strong>di</strong> ricerca quali: qualità e rilevanza<br />
della produzione scientifica, internazionalizzazione<br />
originalità e innovazione, capacità<br />
<strong>di</strong> gestire le risorse (umane, tecnologiche<br />
e finanziarie). (s.m.)<br />
3<br />
ve e opportunità per lo sviluppo e l’innovazione<br />
della ricerca e dell’offerta formativa, e solo se <strong>di</strong>mostreremo<br />
<strong>di</strong> possedere un bagaglio culturale<br />
idoneo e capacità organizzative, contribuiremo<br />
alla costruzione della cosiddetta “Europa della<br />
conoscenza” con l’obiettivo <strong>di</strong> sviluppare processi<br />
economici <strong>di</strong>namici e competitivi.<br />
*delegato del rettore per la ricerca<br />
Zola, fenomeno <strong>di</strong> genuinità<br />
“Massimo impegno, forti anche quando perdete, fiducia nelle vostre qualità”.<br />
Il messaggio del capitano del <strong>Cagliari</strong> agli oltre 400 studenti accorsi all’incontro<br />
C<br />
mestiere. Gli anglosassoni apprezzano particolarmente<br />
la lealtà, le attenzioni al prossimo e il<br />
rispetto delle regole” ha spiegato Zola. In sostanza,<br />
oltre un’ora e mezza <strong>di</strong> botta e risposta<br />
<strong>Cagliari</strong>. Da sin. Gigi Sotgiu, Marco Guicciar<strong>di</strong>, Alberto Granese,<br />
Mario Frongia e Gianfranco Zola<br />
seguiti dalle principali testate giornalistiche,<br />
tv, on line e ra<strong>di</strong>o. Un successo a tutto tondo<br />
anche nel solco <strong>di</strong> un ateneo che trova strade<br />
<strong>di</strong>fferenti dal consueto canovaccio per parlare<br />
con i giovani. “Prendete quel che fate sul serio<br />
ma sappiate riderne quando occorre. Stu<strong>di</strong>are è<br />
faticoso ma dovete essere consapevoli che state<br />
investendo nel migliore dei mo<strong>di</strong> sul vostro futuro.<br />
Io a scuola andavo. Come? Andavo e basta.<br />
Ero uno da sufficienza. Per fortuna, l’educazione<br />
dei miei genitori – ha sottolineato Ganfranco<br />
Zola - mi ha dato la forza per saper stare a<br />
galla in un ambiente complesso come quello del<br />
calcio professionistico”. Umile, concreto e <strong>di</strong>retto<br />
come pochi. Guarda caso, un esempio<br />
da prendere alla lettera non solo per gli studenti<br />
universitari.
4<br />
Numero 22<br />
maggio 2004<br />
Intesa <strong>Cagliari</strong>-Riga<br />
Accordo del Centro <strong>di</strong> relazioni industriali con l’università<br />
lettone. Parte una summer school in materie giuri<strong>di</strong>che<br />
U na delegazione del Centro <strong>stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> relazioni industriali, presieduta L ’<br />
da Gianni Loy - docente <strong>di</strong> Diritto del lavoro nel nostro ateneo e <strong>di</strong>rettore<br />
del Centro <strong>stu<strong>di</strong></strong> - ha incontrato, all’inizio <strong>di</strong> marzo, il preside e lo<br />
staff della facoltà <strong>di</strong> Giurisprudenza <strong>di</strong> Riga, in Lettonia. In tale occasione<br />
è stato firmato un protocollo <strong>di</strong> intesa tra le due strutture universitarie, per<br />
promuovere un rapporto <strong>di</strong> reciproca collaborazione nelle <strong>di</strong>scipline del<br />
<strong>di</strong>ritto del lavoro, della sociologia del lavoro, dell’economia del lavoro e<br />
delle relazioni industriali. Tale collaborazione ha già un importante punto<br />
<strong>di</strong> riferimento nel Master in relazioni industriali organizzato dal Centro<br />
<strong>stu<strong>di</strong></strong>, giunto quest’anno alla do<strong>di</strong>cesima e<strong>di</strong>zione, che ogni anno annovera<br />
tra i propri allievi non soltanto studenti italiani, ma anche studenti stranieri,<br />
provenienti soprattutto da Paesi dell’Europa centrale e orientale. Il protocollo<br />
<strong>di</strong> intesa prevede, in particolare,<br />
la promozione della mobilità internazionale<br />
<strong>di</strong> docenti, studenti e laureati<br />
delle due istituzioni universitarie e l’organizzazione<br />
a Riga, entro il 2004, <strong>di</strong><br />
una summer school in materia <strong>di</strong> relazioni<br />
industriali, rivolta a laurean<strong>di</strong> e laureati<br />
in materie giuri<strong>di</strong>che. Per la facoltà<br />
<strong>di</strong> Giurisprudenza lettone si tratta <strong>di</strong><br />
una <strong>di</strong>sciplina totalmente nuova: anco-<br />
ra, infatti, non vi è un docente titolare<br />
della cattedra <strong>di</strong> relazioni industriali e<br />
l’insegnamento <strong>di</strong> questa materia è affidato<br />
a un giu<strong>di</strong>ce della Corte Costituzionale.<br />
La collaborazione con il Centro <strong>stu<strong>di</strong></strong> dell’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> -<br />
che, al contrario, ha maturato una significativa esperienza scientifica e <strong>di</strong>dattica<br />
nell’ambito delle relazioni industriali - è destinata, pertanto, ad<br />
aprire importanti prospettive allo sviluppo <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>sciplina. Anna Cotza<br />
Al centro, il preside della facoltà <strong>di</strong> Giurisprudenza <strong>di</strong> Riga, Kaspars<br />
Balo<strong>di</strong>s, tra Luca Spissu e Gianni Loy dell’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />
Protocollo con Valencia<br />
Il miglioramento della qualità della <strong>di</strong>dattica e della<br />
ricerca al centro dell’intesa con l’ateneo spagnolo<br />
ampliamento dei rapporti <strong>di</strong> collaborazione e scambio con le università<br />
straniere è uno dei capisal<strong>di</strong> delle politiche per l’università<br />
<strong>di</strong>ffusa portate avanti dal nostro ateneo. In tale contesto si inserisce anche<br />
il protocollo d’intesa recentemente siglato con l’università <strong>di</strong> Valencia:<br />
l’ateneo spagnolo, fondato più <strong>di</strong> cinquecento<br />
anni fa, oggi è una delle istituzioni universitarie più<br />
prestigiose a livello europeo, con più <strong>di</strong> 3000 docenti,<br />
90 <strong>di</strong>partimenti e 14 centri <strong>di</strong> ricerca, 3 campus e<br />
44.000 studenti iscritti alle 14 facoltà dell’ateneo.<br />
Gli insegnamenti <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina, <strong>di</strong>scipline umanistiche,<br />
legge e teologia furono i primi a trovare spazio<br />
nell’università <strong>di</strong> Valencia; col tempo, l’offerta <strong>di</strong>dat-<br />
tica si è ampliata e, attualmente, abbraccia<br />
quasi ogni ramo del sapere. L’iter<br />
che ha portato alla stipulazione del<br />
protocollo <strong>di</strong> intesa con l’università <strong>di</strong><br />
<strong>Università</strong>, filo <strong>di</strong>retto Romania-Sardegna<br />
Importante intesa preliminare siglata dal rettore con l’ateneo rumeno<br />
Francisco Tomás Vert,<br />
rettore dell’università<br />
<strong>di</strong> Valencia<br />
<strong>Cagliari</strong> si è concluso alla fine <strong>di</strong> aprile, in occasione della<br />
presenza a <strong>Cagliari</strong> del professor Francisco Montes, docente<br />
<strong>di</strong> Statistica all’università catalana. Sulla base del<br />
protocollo, i due atenei si impegnano a promuovere «il<br />
miglioramento della qualità della <strong>di</strong>dattica, della ricerca<br />
scientifica e dell’assetto gestionale, anche attraverso la valorizzazione<br />
del personale universitario e la partecipazione<br />
congiunta a programmi <strong>di</strong> cooperazione internazionale,<br />
con particolare riferimento a quelli comunitari». Spetta ai<br />
due referenti in<strong>di</strong>cati dal protocollo (per l’università <strong>di</strong><br />
Valencia, Francisco Montes; per l’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>, Walter Racugno,<br />
docente <strong>di</strong> Statistica nella facoltà <strong>di</strong> Economia) il compito <strong>di</strong> sovrintendere<br />
all’elaborazione dei programmi annuali o pluriennali <strong>di</strong> collaborazione<br />
e <strong>di</strong> promuovere i risultati <strong>di</strong> tali verifiche. (a.c.)<br />
Ingegneria vola<br />
a l’Ecole <strong>di</strong> Rabat<br />
I l 19 aprile scorso la professoressa<br />
Lizica Mihut (nella foto),<br />
rettore dell’università “Aurel Vlaicu”<br />
attività e i <strong>di</strong>scorsi programmatici della<br />
professoressa Mihut, la quale ritiene<br />
che “l’università deve <strong>di</strong>ventare uno<br />
smus, i rapporti col Portogallo. L’<strong>Università</strong><br />
<strong>di</strong> Arad ha coor<strong>di</strong>nato, tramite<br />
i docenti della Facoltà <strong>di</strong> ingegneria ali- U n accordo <strong>di</strong> cooperazione<br />
per promuovere ulterior-<br />
della città <strong>di</strong> Arad (Romania), ha re- dei motori propulsori dello sviluppo mentare, del turismo e della proteziomente i rapporti tra l’Italia e il reso<br />
visita al nostro Ateneo. Durante il regionale” e che “essa deve costituire ne ambientale, il progetto “Insieme per gno del Marocco e incoraggiare il<br />
cor<strong>di</strong>ale incontro avuto col professor un’interfaccia tra l’economia e la il fiume Mures”, finanziato dalla Re- contatto <strong>di</strong>retto tra le due istituzio-<br />
Pasquale Mistretta, i massimi rap- scienza”. L’università statale <strong>di</strong> Arad gione Lombar<strong>di</strong>a e dal Rotary Club Inni: questo il fine del protocollo<br />
presentanti delle due università si so- porta il nome <strong>di</strong> un pioniere dell’aternazionale. Essa è tra i promotori <strong>di</strong> d’intesa siglato recentemente tra il<br />
no scambiati informazioni sia sulla stoviazione mon<strong>di</strong>ale, Aurel Vlaicu (1882- un programma ClipREG dell’Unione nostro ateneo e l’Ecole de Industrie<br />
ria e sull’assetto delle rispet-<br />
1913), pilota, inventore, Europea che si svilupperà in due fasi: Minérale <strong>di</strong> Rabat. Responsabile<br />
tive istituzioni, sia sui pro-<br />
ideatore <strong>di</strong> tecniche aero- la prima (entro il 2007) nel periodo scientifico per la nostra università è<br />
getti e sulle prospettive <strong>di</strong><br />
nautiche e <strong>di</strong> soluzioni ori- <strong>di</strong> preadesione della Romania all’UE, il professor Giacomo Cao, docente<br />
cooperazione internazionale.<br />
ginali. Nell’istituzione a lui la seconda che si concluderà nel <strong>di</strong> ingegneria chimica e ambientale<br />
È stato espresso dalle due<br />
de<strong>di</strong>cata <strong>stu<strong>di</strong></strong>ano attual- 2018. Col programma Phare 2000 è nella facoltà <strong>di</strong> Ingegneria. Il no-<br />
parti il desiderio <strong>di</strong> partecimente<br />
10 mila studenti al- stato finanziato il progetto “Perfeziostro ateneo prosegue il suo impepare<br />
congiuntamente a prol’incirca,<br />
tra cui anche gionamento e riqualifica della forza lavoro gno al parternariato con i paesi in<br />
getti europei. L’ateneo rovani<br />
stranieri. È stata svi- nella regione Arad”. La ricaduta sul ter- via <strong>di</strong> sviluppo. Lo spirito <strong>di</strong> coomeno<br />
retto dalla professoressa Mihut, luppata una politica <strong>di</strong> attrazione <strong>di</strong> doritorio dell’esperienza e delle profesperazione culturale e scientifica fra<br />
la quale è al suo secondo mandato ed centi giovani e capaci. In una regione sionalità acquisite si evidenzia attraverso la nostra università e il Marocco<br />
è la sola donna rettore della Romania, a prevalente vocazione agraria, la pre- consulenze esterne, elaborazione <strong>di</strong> stra- continua. L’ accordo prevede atti-<br />
è un’istituzione statale giovane e <strong>di</strong>senza <strong>di</strong> 11 facoltà e collegi universitegie <strong>di</strong> menagement e marketing, vità <strong>di</strong> ricerche congiunte, scambio<br />
namica, sorta dopo il 1989. L’opiniotari con ramificate relazioni interna- coinvolgimento in politiche culturali <strong>di</strong> informazioni, scambio <strong>di</strong> stune<br />
pubblica e la stampa romene ricozionali (in Europa, America, Asia), in- comuni. La professoressa Mihut e il denti e dottoran<strong>di</strong> e docenti per atnoscono<br />
alla professoressa Mihut serisce il territorio, con notevoli van- professor Mistretta si sono scambiati tività <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o, insegnamento e ri-<br />
gran<strong>di</strong> capacità impren<strong>di</strong>toriali e getaggi per tutte le parti coinvolte, in una <strong>numero</strong>si materiali informativi sui due cerca, tirocini estivi ed internati. Il<br />
stionali, che <strong>di</strong>ventano maggiormen- rete <strong>di</strong> partnership, <strong>di</strong> progetti e <strong>di</strong> atenei al fine <strong>di</strong> aprire l’accesso ad una protocollo avrà la durata <strong>di</strong> cinque<br />
te apprezzabili alla luce della sua for- scambi <strong>di</strong> cui menzioneremo alcuni. migliore conoscenza reciproca delle due anni e sarà rinnovato nel rispetto<br />
mazione filologica e del ruolo <strong>di</strong> do- Per quanto riguarda la mobilità <strong>degli</strong> istituzioni che possa far nascere e con- delle comuni esigenze delle due<br />
cente <strong>di</strong> linguistica e <strong>di</strong> letteratura ro- studenti, sono particolarmente vivaci cretizzare interessi <strong>di</strong> collaborazione istituzioni firmatarie.<br />
mene. Una visione europea pervade le e proficui, all’interno dei progetti Era- convergenti. Marinella Lorinczi<br />
Stefania Pinna
Fareturismo, opzioni per il mondo del lavoro<br />
Bilancio positivo da un autorevole evento nazionale sul settore vacanze<br />
<strong>di</strong> Simone Deidda*<br />
L<br />
o scorso marzo si è tenuta a Salerno, nel<br />
complesso monumentale <strong>di</strong> Santa Sofia,<br />
la manifestazione Fareturismo: orientamenti e<br />
opportunità per il mondo del lavoro, organizzata<br />
da Comune, Provincia e Camera <strong>di</strong> commercio<br />
<strong>di</strong> Salerno e regione Campania. Erano presenti<br />
ben 23 università italiane, tra cui quella <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />
– con cinque studenti del corso <strong>di</strong> laurea<br />
in Operatore culturale per il turismo – e 10 tra<br />
accademie e master. I cinque studenti dell’ateneo<br />
cagliaritano, accompagnati dal professor<br />
Roberto Coroneo, presidente del corso, hanno<br />
provveduto all’allestimento dello stand nel piano<br />
“Orientamento” del<br />
complesso salernitano. A<br />
partire dalla mattinata<br />
inaugurale, gli studenti<br />
hanno presentato e <strong>di</strong>stribuito<br />
materiale sul<br />
corso a decine <strong>di</strong> visitatori,<br />
in maggioranza provenienti<br />
da scuole superiori<br />
e istituti universitari. La<br />
rotazione <strong>di</strong> due studenti<br />
a <strong>di</strong>sposizione del pubblico<br />
è stata funzionale<br />
alla partecipazione <strong>degli</strong><br />
altri ad una serie <strong>di</strong> conferenze,<br />
seminari e tavole<br />
<strong>Cagliari</strong>. La facoltà <strong>di</strong> lettere<br />
rotonde che si sono tenute nell’arco delle giornate,<br />
su tematiche attinenti alla presentazione<br />
delle figure professionali, all’orientamento alla<br />
creazione e allo sviluppo <strong>di</strong> attività impren<strong>di</strong>toriali<br />
e <strong>di</strong> lavoro autonomo, alla cultura d’im-<br />
La cultura è una delle<br />
risorse più importanti<br />
del sistema Sardegna.<br />
Valorizzarla e promuoverla anche all’estero può<br />
contribuire a creare un’immagine vincente dell’isola.<br />
È uno <strong>degli</strong> aspetti dell’internazionalizzazione,<br />
un fenomeno molto complesso <strong>di</strong> cui si è<br />
<strong>di</strong>scusso a Nuoro (lo scorso 23 marzo nella sede<br />
della camera <strong>di</strong> commercio) in occasione del seminario<br />
sul progetto A.R.I.A. (Azioni <strong>di</strong> Rete<br />
per gli Italiani all’estero). All’appuntamento a<br />
cui erano presenti fra gli altri il Soprintendente<br />
regionale Paolo Scarpellini e il giornalista-scrittore<br />
Sergio Frau, si è parlato soprattutto delle<br />
gran<strong>di</strong> potenzialità del patrimonio archeologico<br />
e culturale della Sardegna. «Una risorsa che oggi<br />
più che mai va tutelata a valorizzata» ha sottolineato<br />
Scarpellini convinto che con l’incalzare<br />
della globalizzazione si debba puntare sulle specificità<br />
locali. Ma in che modo? La Sardegna ha<br />
già un suo valore si tratta <strong>di</strong> riconoscerlo e “portarlo<br />
fuori”. In questo senso la scuola per prima<br />
ma soprattutto l’<strong>Università</strong> dovrebbero contribuire<br />
nell’opera <strong>di</strong> riappropriazione della memoria<br />
storica, soprattutto da parte delle nuove ge-<br />
presa e qualità, alla formazione e mercato del<br />
lavoro nel campo del turismo. Importante<br />
inoltre sottolineare la presenza, con propri<br />
stand, <strong>di</strong> organizzazioni <strong>di</strong> categoria ed enti per<br />
l’incontro della domanda lavoro quali Confturismo,<br />
Confcommercio, Assoturismo, Confersercenti,<br />
Touring Club Italiano, Isfol, e imprese<br />
turistiche per colloqui <strong>di</strong> selezione quali Valtur,<br />
Gruppo Alpitour e Jolly Hotels, i quali hanno<br />
apportato un rilevante contributo a quella che<br />
può essere considerata, nel complesso, un’esperienza<br />
molto interessante e ricca <strong>di</strong> utili spunti<br />
per ciò che il mondo del lavoro in ambito turistico<br />
può offrire o dai<br />
quali comunque partire<br />
per una qualsiasi attività<br />
<strong>di</strong> genere impren<strong>di</strong>toriale.<br />
In conclusione si può<br />
auspicare che manifestazioni<br />
<strong>di</strong> questo genere,<br />
un giorno non troppo<br />
lontano, vengano promosse<br />
<strong>di</strong>rettamente dalla<br />
nostra Regione. Quando<br />
ciò accadrà, il turismo<br />
sarà <strong>di</strong>ventato veramente<br />
una delle realtà più importanti<br />
della società sarda,<br />
con le opportune implicazioni<br />
economiche e socio-culturali che da<br />
tempo gli spettano.<br />
*Rappresentante <strong>degli</strong> studenti del Corso <strong>di</strong> laurea<br />
in Operatore culturale per il turismo,<br />
Facoltà <strong>di</strong> Lettere e Filosofia<br />
Progetto Aria: internazionalizzazione<br />
e cultura per le nuove imprese<br />
nerazioni. «perché il patrimonio culturale dell’isola<br />
deve essere accessibile ai suoi abitanti e non<br />
solo ai turisti». Un <strong>di</strong>scorso che si estende anche<br />
al resto dell’economia sarda e che mira anche al<br />
coinvolgimento dei sar<strong>di</strong> nel mondo. È l’obiettivo<br />
del progetto ARIA finanziato dal Ministero<br />
<strong>degli</strong> Affari esteri e gestito dal FORMEZ (centro<br />
<strong>di</strong> formazione e <strong>stu<strong>di</strong></strong>) e dal SARDINIA TRADE<br />
NETWORK (società consortile del parco scientifico<br />
e tecnologico). Il progetto nasce per integrare<br />
e valorizzare la rete <strong>di</strong> relazioni tra le pubbliche<br />
amministrazioni, gli attori socio-economici locali<br />
e la comunità <strong>degli</strong> italiani all’estero al fine <strong>di</strong><br />
supportare l’internazionalizzazione dell’economia<br />
sarda. Prima <strong>di</strong> tutto creando una rete dove<br />
far confluire le competenze <strong>degli</strong> attori locali e le<br />
esperienze <strong>degli</strong> impren<strong>di</strong>tori che vivono lontani<br />
dall’isola. In pratica si tratta <strong>di</strong> creare nuove occasioni<br />
<strong>di</strong> sviluppo e <strong>di</strong>ffondere la cultura italiana<br />
all’estero. Lo strumento scelto nell’ambito del<br />
progetto è la comunità on-line <strong>di</strong>sponibile all’in<strong>di</strong>rizzo<br />
http://oss.formez.it/aria dove scambiare<br />
informazioni <strong>di</strong> tipo economico e culturale e<br />
trovare informazioni aggiornate sul progetto.<br />
Silvia Vivanet<br />
Numero 22<br />
maggio 2004<br />
5<br />
A gonfie vele il Master<br />
in amministrazione d’impresa<br />
N<br />
ell’ambito del II corso Master in amministrazione<br />
d’impresa organizzato dal <strong>di</strong>partimento<br />
<strong>di</strong> Ricerche aziendali, i partecipanti<br />
hanno effettuato una visita al Calzificio Queen<br />
spa, leader in Europa nel settore della calzetteria,<br />
con un fatturato superiore ai 30mila euro.<br />
Gli studenti, accompagnati dal <strong>di</strong>rettore del<br />
Master professor Giovanni Melis sono stati ricevuti<br />
dall’amministratore delegato Celso Torri<br />
che ha illustrato le principali problematiche <strong>di</strong><br />
mercato e <strong>di</strong> gestione, nonché l’organizzazione<br />
del processo <strong>di</strong> produzione (dalla filatura, alla<br />
tessitura, al controllo <strong>di</strong> qualità) realizzato con<br />
impianti automatici. L’amministratore si è confrontato<br />
con le richieste <strong>degli</strong> studenti. Il Master<br />
in amministrazione d’impresa, realizzato<br />
con il contributo della SFIRS spa e con la collaborazione<br />
del Bic Sardegna spa, prevede rapporti<br />
<strong>di</strong> collaborazione con il sistema produttivo al<br />
fine <strong>di</strong> migliorare le conoscenze sul piano operativo<br />
dei partecipanti e facilitare il loro colloca-<br />
Macomer. I masterini in visita al Calzificio Queen<br />
mento nel mercato del lavoro. Fra le <strong>di</strong>verse<br />
aziende che hanno già <strong>di</strong>chiarato la propria <strong>di</strong>sponibilità<br />
a realizzare <strong>degli</strong> stage si segnalano: il<br />
Gruppo Ing. G. Cualbu, La Tazza d’oro, Insar,<br />
Isgas, Energit, Sogaer, 3 A Arborea, Confi<strong>di</strong><br />
Sardegna, Zuccherificio Sadam, Isa spa, Trasporti<br />
Fradelloni. Valentina Sechi<br />
S<br />
A c c o rd o c o n i l B ra s i l e<br />
Scambio <strong>di</strong> docenti e studenti, attività<br />
<strong>di</strong> perfezionamento, consulenze scientifiche<br />
e <strong>di</strong>dattiche al centro della convenzione<br />
iglata nel marzo 2004 la convenzione tra<br />
il nostro ateneo e l’università federale del<br />
Ceara del Brasile. L’intento è sviluppare relazioni<br />
<strong>di</strong> cooperazione basate sulla fondazione <strong>di</strong><br />
contatti e mutui intenti, in particolare per sviluppare<br />
scambi accademici e culturali sotto forma<br />
<strong>di</strong> insegnamento e ricerca. I rapporti tra le<br />
due università sono stati curati dal professor<br />
Gaetano Ranieri, docente <strong>di</strong> geofisica nella facoltà<br />
<strong>di</strong> ingegneria. La convenzione favorisce lo<br />
scambio <strong>di</strong> docenti e studenti, l’elaborazione <strong>di</strong><br />
attività comuni <strong>di</strong> ricerca, la partecipazione a seminari<br />
e incontri accademici, programmi accademici<br />
speciali <strong>di</strong> corta durata, attività <strong>di</strong> scambio<br />
culturale, compartecipazioni a corsi internazionali<br />
<strong>di</strong> perfezionamento, offerta <strong>di</strong> attività <strong>di</strong><br />
perfezionamento nei corsi realizzati da entrambe<br />
le parti, offerta <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> consulenza scientifica,<br />
<strong>di</strong>dattica e accademica. L’accordo dura cinque<br />
anni e potrà essere rinnovato. Stefania Pinna
6<br />
D<br />
Numero 22<br />
maggio 2004<br />
La nuova Europa dei 25<br />
Un’integrazione politica, sociale ed economica per 440 milioni <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni<br />
al primo maggio 2004, data<br />
<strong>di</strong> entrata in vigore del trattato<br />
<strong>di</strong> adesione firmato ad Atene il 16<br />
aprile 2003, altri <strong>di</strong>eci Stati, otto paesi<br />
dell’Europa centro-orientale (Ungheria,<br />
Polonia, Repubblica Ceca,<br />
Slovacchia, Lituania, Lettonia, Estonia,<br />
Slovenia) e le due isole me<strong>di</strong>terranee<br />
<strong>di</strong> Cipro e Malta sono membri<br />
dell’Unione europea, che <strong>di</strong>viene<br />
così una comunità <strong>di</strong> 25 Stati, con<br />
oltre 440 milioni <strong>di</strong> abitanti e una<br />
superficie <strong>di</strong> oltre 4 milioni <strong>di</strong> chilometri<br />
quadrati. Si tratta dell’ampliamento<br />
non solo più consistente,<br />
in termini numerici, nella storia dell’Unione<br />
europea, ma anche più significativo<br />
dal punto <strong>di</strong> vista politico,<br />
in quanto l’ingresso dei paesi dell’Europa<br />
centro-orientale sancisce la<br />
fine della <strong>di</strong>visione ideologica del<br />
continente europeo e rappresenta un<br />
passo fondamentale nella costruzione<br />
<strong>di</strong> una Europa riconciliata, pacifica<br />
e democratica dopo la fine della<br />
guerra fredda, facendo intravedere<br />
con maggior concretezza<br />
l’obiettivo della riunificazione<br />
europea perseguito<br />
sin dalle origini del processo<br />
<strong>di</strong> integrazione avviato,<br />
oltre cinquant’anni fa, dai<br />
trattati istitutivi delle Comunità<br />
europee. All’allargamento<br />
si attribuiscono anche<br />
effetti positivi in termini <strong>di</strong><br />
crescita economica complessiva<br />
del mercato interno:<br />
maggiori opportunità impren<strong>di</strong>toriali,<br />
creazione <strong>di</strong> nuovi posti<br />
<strong>di</strong> lavoro, nuove possibilità <strong>di</strong> investimenti,<br />
incremento <strong>di</strong> produttività<br />
e <strong>di</strong> competitività<br />
delle imprese<br />
dell’Unione. Tuttavia,<br />
il fatto che l’allargamento<br />
non sia<br />
stato preceduto, come<br />
da più parti si<br />
auspicava, da una<br />
riforma profonda<br />
delle istituzioni e<br />
del funzionamento<br />
dell’Unione prospetta<br />
anche rischi<br />
connessi ad un processo<br />
decisionale più<br />
lento e complesso,<br />
nonché ai pesanti<br />
riflessi finanziari derivanti<br />
dall’ingresso<br />
<strong>di</strong> paesi ancora molto <strong>di</strong>stanti dal livello<br />
socio-economico raggiunto<br />
dall’Europa dei quin<strong>di</strong>ci. La ricchezza<br />
totale dei nuovi Stati membri rap-<br />
presenta infatti solo il 4,6% <strong>di</strong> quella<br />
complessiva dell’Unione; il prodotto<br />
lordo pro capite nei <strong>di</strong>eci paesi<br />
non raggiunge in me<strong>di</strong>a il 50% <strong>di</strong><br />
quello dei Quin<strong>di</strong>ci, mentre il tasso<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione è <strong>di</strong> oltre il 14%<br />
contro l’8% circa dei<br />
Quin<strong>di</strong>ci. L’integrazione<br />
dei nuovi paesi<br />
richiederà nuove<br />
azioni <strong>di</strong> solidarietà<br />
(si calcola che le spese<br />
sostenute dall’Unione<br />
per l’allargamento<br />
nell’arco <strong>di</strong><br />
tempo che va dal<br />
1990 al 2006 ammontino<br />
a 69,5 miliar<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> euro) nei<br />
confronti delle aree<br />
meno sviluppate dei<br />
nuovi Paesi membri<br />
(per il periodo compreso tra il maggio<br />
2004 e la fine del 2006 sono stati<br />
accantonati 21,7 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro<br />
Una seduta del Parlamento europeo<br />
<strong>di</strong> Isabella Castangia*<br />
<strong>Cagliari</strong>. Giurisprudenza<br />
dei fon<strong>di</strong> strutturali e del fondo <strong>di</strong><br />
coesione dell’Unione europea per i<br />
nuovi Stati, che beneficeranno gradualmente<br />
anche<br />
delle azioni <strong>di</strong> sostegno<br />
nel quadro della<br />
Politica agricola<br />
comune) che andrannoinevitabilmente<br />
a <strong>di</strong>minuire le<br />
risorse destinate alle<br />
aree (come il nostro<br />
Mezzogiorno) meno<br />
sviluppate dei<br />
preesistenti membri<br />
dell’Unione. Al fine<br />
<strong>di</strong> evitare una massiccia<br />
immigrazione<br />
dai paesi dell’est, il<br />
trattato <strong>di</strong> adesione<br />
ha <strong>di</strong>fferito <strong>di</strong> due<br />
anni ancora la completa<br />
liberalizzazione della circolazione<br />
delle persone per quanto riguarda<br />
soprattutto i lavoratori <strong>di</strong>pendenti<br />
e ha inserito la cosiddetta<br />
“clausola restrittiva” in base alla<br />
quale i vecchi Stati membri hanno<br />
la possibilità <strong>di</strong> introdurre limitazioni<br />
temporanee in materia <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto del<br />
lavoro. Solo allo scadere <strong>di</strong> sette anni<br />
dalla data <strong>di</strong> adesione, i 15 Stati<br />
membri non saranno<br />
più autorizzati a richiedere<br />
il permesso<br />
<strong>di</strong> lavoro ai citta<strong>di</strong>ni<br />
provenienti dai nuovi<br />
Stati membri e i<br />
mercati del lavoro sarannocompletamente<br />
liberalizzati. Anche<br />
per quanto riguarda<br />
l’adesione all’euro,<br />
non è previsto un<br />
processo automatico:<br />
pur non beneficiando<br />
<strong>di</strong> una clausola <strong>di</strong><br />
non partecipazione<br />
all’euro (come il Regno Unito e la<br />
Danimarca) i nuovi paesi entreranno<br />
nella zona euro non appena avranno<br />
sod<strong>di</strong>sfatto i parametri dell’Unione<br />
economica e monetaria, ciascuno<br />
secondo una propria tabella <strong>di</strong><br />
marcia, ma certo nessuno<br />
prima del 2006.<br />
I nuovi Stati fanno da<br />
subito parte delle strutture<br />
istituzionali che<br />
governano l’Unione in<br />
un quadro istituzionale<br />
pressoché invariato:<br />
il <strong>numero</strong> dei<br />
parlamentari europei passa da 626 a<br />
732 a scapito <strong>di</strong> una <strong>di</strong>minuzione<br />
(tranne che per la Germania) dei parlamentari<br />
dei quin<strong>di</strong>ci Stati vecchi<br />
(l’Italia scende da 87 a 78); i commissari<br />
passano da 20 a 30 sino al 31<br />
ottobre (data a partire dalla quale <strong>di</strong>venteranno<br />
25), viene mo<strong>di</strong>ficato (a<br />
partire dal 1° gennaio 2005) il sistema<br />
<strong>di</strong> votazioni del Consiglio, aumenta,<br />
proporzionalmente, il <strong>numero</strong><br />
dei giu<strong>di</strong>ci della Corte e del Tribunale<br />
<strong>di</strong> I grado, dei componenti del<br />
Comitato economico e sociale, del<br />
Comitato delle Regioni, della Corte<br />
dei Conti. Tutto ciò in attesa che<br />
si realizzi il processo <strong>di</strong> rifondazione<br />
preannunciato dal “progetto <strong>di</strong><br />
trattato che istituisce una costituzione<br />
per l’Europa”, nel quale sono riposte<br />
le aspettative <strong>di</strong> una Unione europea<br />
non più solo gigante geografico<br />
ed economico, ma anche nuovo<br />
soggetto politico capace <strong>di</strong> affermarsi<br />
sulla scena internazionale.<br />
*docente <strong>di</strong> Diritto internazionale<br />
e dell’Unione europea<br />
e <strong>di</strong> Organizzazione internazionale<br />
presso la facoltà <strong>di</strong> Giurisprudenza<br />
Enlarge your knowledge<br />
information campaign<br />
Quattro convegni a Economia<br />
L<br />
a facoltà <strong>di</strong> Economia ha<br />
ospitato il primo <strong>di</strong> un ciclo<br />
<strong>di</strong> quattro convegni su “Enlarge<br />
your knowledge information campaign”<br />
(Allarga i tuoi orizzonti) dal<br />
titolo “Il sistema educativo europeo:<br />
dal mutuo riconoscimento dei titoli<br />
<strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o ai tirocini formativi. L’educazione<br />
nell’Europa dei 25 - approfon<strong>di</strong>mento<br />
la Polonia”. Su incarico<br />
<strong>di</strong>retto della Commissione<br />
europea il “Movimento europeo” ha<br />
dato via a un progetto d’informazione<br />
sull’evento socio politico economico<br />
che caratterizzerà il 2004.<br />
Belgio, Danimarca, Portogallo,<br />
Germania, Grecia, Finlan<strong>di</strong>a, Francia,<br />
Spagna e Italia, attraverso i volontari<br />
del movimento europeo<br />
pubblicizzeranno il processo <strong>di</strong> allargamento<br />
e presenteranno i nuovi<br />
stati membri (Cipro, Repubblica<br />
Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia,<br />
Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia<br />
e Slovenia) con trasmissioni<br />
televisive e ra<strong>di</strong>ofoniche, conferenze,<br />
<strong>di</strong>battiti. L’Aegee <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />
è stata scelta dal movimento europeo<br />
come partner ufficiale per<br />
l’organizzazione in Italia<br />
<strong>di</strong> eventi utili a promuovere<br />
il progetto.<br />
Istruzione, economia,<br />
società e legislazione sono<br />
i temi scelti per suscitare<br />
l’interesse dell’opinione<br />
pubblica, attraverso<br />
un confronto<br />
aperto con i giovani e docenti, funzionari<br />
delle istituzioni europee, studenti<br />
e giornalisti. Al primo incontro<br />
sono intervenuti il rettore Pasquale<br />
Mistretta e Francesco Floris,<br />
rappresentante del progetto<br />
Tempus. Sabrina Mereu<br />
Cnr, la ricerca del futuro<br />
In <strong>di</strong>retta con la scienza<br />
è il titolo <strong>di</strong> copertina.<br />
E non potrebbe<br />
essere altrimenti: la rivista<br />
del Consiglio nazionale<br />
delle ricerche<br />
descrive un Cnr che “Ricomincia dai<br />
progetti e dai giovani” come <strong>di</strong>ce nell’e<strong>di</strong>toriale<br />
<strong>di</strong> marzo il commissario<br />
straor<strong>di</strong>nario, Adriano De Maio. All’interno<br />
– oltre 130 pagine a colori<br />
– che spaziano il lungo e in largo<br />
per l’Italia che produce ricerca e si<br />
impone nel mondo. In sostanza, una<br />
proficua ere<strong>di</strong>tà per il professor Fabio<br />
Pistella nominato dal Consiglio<br />
dei ministri su in<strong>di</strong>cazione del ministro<br />
Moratti, presidente dell’ente.
L’esigenza <strong>di</strong> ricevere un sostegno<br />
orientativo non è<br />
più circoscritta ai tra<strong>di</strong>zionali<br />
momenti <strong>di</strong> transizione dalla<br />
scuola superiore all’università<br />
o al lavoro. Mutamenti<br />
tecnologici ed organizzativi,<br />
nuove modalità <strong>di</strong><br />
funzionamento della scuola<br />
e del mercato del lavoro, caratteristiche <strong>di</strong> flessibilità<br />
presenti nel sistema formativo impongono<br />
al soggetto un <strong>numero</strong> elevato <strong>di</strong> decisioni e <strong>di</strong><br />
“progetti” articolati nell’arco <strong>di</strong> tempo compreso<br />
tra l’obbligo scolastico e l’età pensionabile. Il<br />
master <strong>di</strong> I livello per “Operatori esperti in tecniche<br />
e meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> Orientamento” inaugurato il 15 aprile,<br />
alla presenza del rettore, risponde alla precisa<br />
richiesta del mercato. L’università può e deve in<br />
questo ambito svolgere una funzione attiva e propositiva<br />
per offrire ai propri laureati una concreta<br />
opportunità <strong>di</strong> sbocco professionale e contemporaneamente<br />
offrire alle istituzioni ed alle or-<br />
I<br />
L<br />
Esperti <strong>di</strong> orientamento<br />
Trentuno corsisti al master del <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Psicologia<br />
a collaborazione tra il Centro <strong>stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> relazioni<br />
industriali dell’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>,<br />
il ministero del Lavoro dell’Argentina e<br />
l’associazione argentina <strong>di</strong> Diritto del lavoro e<br />
della Sicurezza sociale si è concretizzata, alla fine<br />
<strong>di</strong> marzo, in un’importante iniziativa: a Buenos<br />
Aires è stato organizzato un corso <strong>di</strong> aggiornamento<br />
rivolto a esperti <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto del lavoro e relazioni<br />
industriali. Alcune lezioni sono state tenute<br />
da docenti del Centro <strong>stu<strong>di</strong></strong>, <strong>di</strong>retto da<br />
Gianni Loy. L’iniziativa, realizzata grazie al contributo<br />
della Regione autonoma della Sardegna,<br />
ha consentito <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re le politiche dell’Unione<br />
Europea nei confronti del Mercosur, il<br />
mercato comune costituito nel 1991 per promuovere<br />
la cooperazione regionale tra Argentina,<br />
Brasile, Uruguay e Paraguay. Il corso realizzato<br />
in Argentina si inserisce nel quadro <strong>degli</strong><br />
scambi culturali già avviati tra il Centro <strong>stu<strong>di</strong></strong><br />
dell’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e l’Argentina e prelude<br />
ad ulteriori collaborazioni tra i due Paesi: esi-<br />
<strong>di</strong> Franco Marini*<br />
Relazioni industriali: si intensifica<br />
la collaborazione tra il Centro <strong>stu<strong>di</strong></strong> e l’Argentina<br />
L’Unione Europea si avvicina al Mercosur<br />
mai <strong>numero</strong>se agenzie presenti sul territorio la <strong>di</strong>sponibilità<br />
<strong>di</strong> risorse qualificate, contribuendo altresì<br />
alla definizione <strong>di</strong> una figura professionale<br />
strategica <strong>di</strong> rilievo. In questa prospettiva i 31 corsisti<br />
ammessi al master (laureati in Scienze della<br />
formazione e Scienze politiche, operatori e insegnanti<br />
laureati già attivi nell’ambito <strong>di</strong> attività <strong>di</strong><br />
orientamento) partecipano, presso il <strong>di</strong>partimento<br />
<strong>di</strong> Psicologia dell’ateneo, all’attività <strong>di</strong>dattica che<br />
prevede 360 ore <strong>di</strong> lezione, articolate in 9 moduli<br />
<strong>di</strong>dattici (<strong>di</strong>scipline <strong>di</strong> base - aspetti generali dell’orientamento<br />
- processo <strong>di</strong> orientamento - accoglienza<br />
e informazioni - bilancio - assessment<br />
- counselling in<strong>di</strong>viduale e <strong>di</strong> gruppo - tecniche<br />
<strong>di</strong> transizione - progettare l’orientamento). Inoltre,<br />
è previsto uno stage <strong>di</strong> 250 ore presso enti e<br />
strutture che operano nell’ambito dell’orientamento,<br />
quali scuole <strong>di</strong> ogni or<strong>di</strong>ne e grado, le agenzie<br />
per l’impiego, i servizi regionali e provinciali<br />
per l’orientamento, gli enti <strong>di</strong> formazione e sviluppo<br />
lavorativo, i centri <strong>di</strong> orientamento, gli informa<br />
giovani. *<strong>di</strong>rettore del master<br />
Cultura, lingua e storia della Sardegna<br />
Il primo master per lo sviluppo <strong>di</strong> una formazione specifica sulla sar<strong>di</strong>tà<br />
l master <strong>di</strong> II livello in cultura, lingua e storia della Sardegna è stato presentato alla fine <strong>di</strong> marzo<br />
nella facoltà <strong>di</strong> lettere del nostro ateneo. Direttore del master è la professoressa Luisa D’Arienzo,<br />
docente <strong>di</strong> paleografia e <strong>di</strong>plomatica nella facoltà <strong>di</strong> lettere. Fine del master è realizzare un percorso formativo<br />
vertente sulle <strong>di</strong>scipline attinenti alla cultura, alla lingua e alla storia sarda con particolare riferimento<br />
alla linguistica sarda, alla scrittura, alla storia politica e sociale, agli archivi e alle biblioteche, alla<br />
popolazione, all’arte, all’antropologia culturale della Sardegna. Il master dura un anno accademico e prevede<br />
65 cre<strong>di</strong>ti. Per la prima volta “1625 ore” interamente de<strong>di</strong>cate a sviluppare una formazione sulla storia<br />
della Sardegna. Come? Preparando figure professionali e <strong>di</strong> operatori culturali che possano svolgere la<br />
propria attività presso istituzioni, scuole, enti culturali pubblici e privati, biblioteche e settori dell’e<strong>di</strong>toria<br />
interessati alla cultura sarda. L’attività <strong>di</strong>dattica si avvale <strong>di</strong> una formazione teorica e pratica, con un<br />
tirocinio obbligatorio in biblioteche, case e<strong>di</strong>trici, istituti, enti o amministrazioni pubbliche. Stefania Pinna<br />
ste già un<br />
protocollo<br />
<strong>di</strong> intesa, siglato<br />
con<br />
l’associazioneargenti-<br />
A sinistra, il ministro del Lavoro, Carlos Tomada;<br />
al centro, Gianni Loy; a destra, il presidente<br />
dell’associazione argentina <strong>di</strong> Diritto del lavoro,<br />
Jorge Rodríguez Mancini<br />
na <strong>di</strong> Diritto del lavoro, e a breve sarà stipulata<br />
una convenzione con la facoltà <strong>di</strong> Giurisprudenza<br />
dell’università <strong>di</strong> Buenos Aires. Oltre all’organizzazione<br />
del corso <strong>di</strong> formazione, la visita<br />
della delegazione cagliaritana ha offerto l’occasione<br />
per rafforzare la presenza del nostro ateneo<br />
in Argentina, in modo particolare all’università<br />
<strong>di</strong> Buenos Aires e a quella <strong>di</strong> Tucumàn,<br />
dove i nostri docenti hanno svolto alcune lezioni,<br />
ricevendo una calorosa accoglienza. La collaborazione<br />
ormai consolidata con il Centro <strong>stu<strong>di</strong></strong><br />
dell’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> è confermata anche<br />
dalla presenza <strong>di</strong> una docente e <strong>di</strong> un allievo <strong>di</strong><br />
nazionalità argentina nell’attuale e<strong>di</strong>zione del<br />
Master in relazioni industriali. Anna Cotza<br />
Numero 22<br />
maggio 2004<br />
7<br />
Fon<strong>di</strong> strutturali<br />
e finanziamenti alle imprese<br />
Un convegno sull’allargamento dell’UE<br />
“<br />
Gli effetti dell’allargamento sulle decisioni dell’Unione<br />
europea: i fon<strong>di</strong> strutturali e i finanziamenti<br />
alle piccole e me<strong>di</strong>e imprese” è il tema del<br />
convegno che si è tenuto lo scorso aprile, nell’aula<br />
A della facoltà <strong>di</strong> Economia. L’iniziativa fa parte <strong>di</strong><br />
un ciclo <strong>di</strong> quattro incontri organizzati nell’ambito<br />
del progetto “Enlarge your knowledge”, avviato dal<br />
Movimento Europeo, su incarico della Commissione<br />
Europea, per informare la comunità sul processo <strong>di</strong><br />
allargamento dell’Unione europea e presentare i nuovi<br />
stati membri, attraverso l’organizzazione <strong>di</strong> conferenze,<br />
<strong>di</strong>battiti, trasmissioni televisive e ra<strong>di</strong>ofoniche.<br />
Al convegno, organizzato in collaborazione<br />
con l’associazione studentesca Aegee <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e<br />
con il supporto del nostro ateneo, sono intervenuti<br />
Giovanni Soffietti, rappresentante del Movimento<br />
Europeo, Carmina Conte, giornalista, Koen Berden,<br />
docente <strong>di</strong> Macroenomia dell’<strong>Università</strong> Erasmus<br />
<strong>di</strong> Rotterdam, Manuela Riccio, rappresentante<br />
della Commissione europea - <strong>di</strong>rezione generale Allargamento,<br />
Raffaele Gallus, membro della <strong>di</strong>rezione<br />
nazionale del Consiglio dei comuni e delle regioni<br />
d’Europa, Aglaia Murgia, consulente del servizio<br />
Fon<strong>di</strong> strutturali del ministero dell’Economia e delle<br />
finanze, Massimo Cugusi, vice presidente dell’Api<br />
Sarda e Loredana Vullo, responsabile della sezione<br />
Finanziamenti europei <strong>di</strong> Tiscali Europa. Al centro<br />
del <strong>di</strong>battito “la vera sfida che l’Unione europea si troverà<br />
ad affrontare nei prossimi anni: tenere sotto controllo<br />
il processo <strong>di</strong> “allungamento”, ossia il progressivo<br />
accentuarsi dei <strong>di</strong>vari tra i livelli <strong>di</strong> sviluppo all’interno<br />
del nuovo mercato europeo”. Erika Pitzalis<br />
La Crui vara UniELearning<br />
È partito “UniELearning”, un<br />
progetto della fondazione<br />
della Conferenza dei rettori<br />
delle università italiane (Crui)<br />
che mira a <strong>di</strong>ventare strumento<br />
per la <strong>di</strong>ffusione delle<br />
informazioni e delle esperienze avviate nel sistema<br />
universitario nel campo appren<strong>di</strong>mento a <strong>di</strong>stanza<br />
attraverso le moderne tecnologie dell’informazione<br />
e comunicazione (Tic). “Flessibilità e innovazione<br />
- si legge nella pagina web de<strong>di</strong>cata all’iniziativa<br />
- sono le parole chiave della nuova <strong>di</strong>dattica.<br />
Grazie alle potenzialità offerte da internet e dalle<br />
tecnologie multime<strong>di</strong>ali, un <strong>numero</strong> sempre più elevato<br />
<strong>di</strong> Atenei italiani si sta attivando per integrare<br />
la propria offerta formativa con valide ed efficaci proposte<br />
<strong>di</strong> e-learning”. L’iniziativa della Crui giunge<br />
ad un anno dalla emanazione del decreto ministeriale<br />
Moratti-Stanca per l’attivazione delle università<br />
telematiche, che ha definito criteri e procedure<br />
<strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento dei corsi <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o a <strong>di</strong>stanza<br />
delle università. Grazie al monitoraggio sistematico<br />
delle attività e alla costruzione <strong>di</strong> una<br />
mappa delle esperienze <strong>di</strong>dattiche d’Ateneo legate<br />
all’uso <strong>di</strong> Tic, UniELearning “rappresenta il primo<br />
passo <strong>di</strong> un percorso che punta alla <strong>di</strong>ffusione<br />
dell’e-learning in ambito universitario”. Sul<br />
web:http://www.crui.it (c.a)
8<br />
Numero 22<br />
maggio 2004<br />
PA,al via il laboratorio regionale<br />
Nuove professionalità per la gestione dei <strong>di</strong>pendenti delle istituzioni pubbliche<br />
Gli uffici del<br />
personale delleamministrazioni<br />
pubbliche<br />
hanno avuto storicamente<br />
la funzione prevalente <strong>di</strong> “amministrazione<br />
del personale”, intesa come<br />
applicazione delle normative <strong>di</strong> legge<br />
e dei contratti <strong>di</strong> lavoro. Gli aspetti<br />
<strong>di</strong> “gestione del personale”, che caratterizzano<br />
la <strong>di</strong>namica<br />
delle relazioni organizzative,<br />
come la formazione e lo<br />
sviluppo del potenziale<br />
umano, la crescita culturale<br />
e professionale connessa<br />
alla realizzazione <strong>degli</strong><br />
obiettivi dell’amministrazione,<br />
non sono stati generalmente<br />
curati dagli uffici<br />
del personale. Nelle <strong>di</strong>verse<br />
p.a. tali funzioni sono state<br />
comunque coperte dal top management<br />
politico, nell’ambito <strong>di</strong> “politiche<br />
del personale”, spesso non esplicitate<br />
in documenti e atti formali. La<br />
contrattualizzazione del rapporto del<br />
personale alle <strong>di</strong>pendenze delle pubbliche<br />
amministrazioni e le trasformazioni<br />
nelle relazioni organizzative<br />
hanno imposto l’adozione <strong>di</strong> politiche<br />
nuove ed esplicite da parte dei vertici<br />
politici e, insieme, determinato l’esigenza<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> <strong>di</strong>rigenti e funzionari<br />
professionalizzati anche rispetto<br />
Franco Meloni<br />
<strong>di</strong> Franco Meloni<br />
agli aspetti <strong>di</strong>namici dei rapporti <strong>di</strong> lavoro.<br />
A tali esigenze non è finora corrisposto<br />
un adeguamento <strong>di</strong> funzioni<br />
e professionalità <strong>degli</strong> operatori, anzi<br />
per molti anni, nonostante le riforme<br />
normative, le p.a. hanno mantenuto<br />
prassi amministrative e stili <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione<br />
inalterati. La formazione per il cambiamento<br />
non si è fatta o se ne è fatta<br />
poca e spesso non a standard <strong>di</strong> accettabile<br />
qualità e <strong>di</strong> riscontrabile<br />
efficacia. Tale<br />
descrizione della situazione<br />
non può essere generalizzata,<br />
perché per fortuna esistono<br />
molte e significative<br />
eccezioni, ma purtroppo è<br />
tuttora realisticamente corrispondente<br />
a molte delle<br />
realtà esistenti. Per correre<br />
ai ripari si sono attivate <strong>di</strong>verse<br />
positive iniziative formative.<br />
Tra queste, quella proposta<br />
congiuntamente dal Formez e dall’Aran<br />
per la formazione <strong>di</strong> una “Comunità<br />
dei responsabili delle risorse<br />
umane delle<br />
p.a. della Sardegna”.<br />
Si tratta<br />
in sostanza<br />
<strong>di</strong> dotare le p.a. sarde <strong>di</strong> uffici per il<br />
personale rispondenti alle nuove esigenze,<br />
dove gli aspetti meramente amministrativi<br />
vengano il più possibile affidati<br />
a procedure informatizzate, li-<br />
C C<br />
antiere Customer satisfaction. “Occorre che le amministrazioni <strong>di</strong>ventino<br />
maggiormente capaci <strong>di</strong> dare valore al punto <strong>di</strong> vista del citta<strong>di</strong>no e occorre<br />
che l’ascolto <strong>di</strong>venti una funzione permanente, pianificata, organizzata e<br />
governata dei servizi pubblici”: è l’in<strong>di</strong>rizzo prioritario della nuova <strong>di</strong>rettiva<br />
dal Ministro della funzione pubblica, con cui il tema della Customer satisfaction<br />
torna prepotentemente alla ribalta. La <strong>di</strong>rettiva costituisce anche un<br />
forte incoraggiamento per la nostra amministrazione che, insieme ad altre<br />
ottantanove, ha aderito lo scorso autunno al Cantiere <strong>di</strong> innovazione sulla<br />
Customer satisfaction, promosso dal <strong>di</strong>partimento con l’intento <strong>di</strong> sostenere<br />
gli enti impegnati nella misurazione della qualità del servizio percepita<br />
dagli utenti. Il servizio scelto dal nostro ateneo per condurre l’indagine è la<br />
formazione del personale. Dopo l’elaborazione del questionario, il percorso<br />
entra ora nella fase cruciale, che prevede la sua somministrazione ad un<br />
campione rappresentativo <strong>degli</strong> utenti che hanno usufruito del servizio nel<br />
2003. Seguirà l’elaborazione e la lettura dati che porterà, entro la fine <strong>di</strong><br />
giugno, alla elaborazione <strong>di</strong> idee per il miglioramento del servizio. Referenti<br />
dell’indagine sono Franco Meloni e Cristina Aresu dell’area Organizzazione,<br />
con il supporto scientifico del <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Ricerche economiche e<br />
sociali <strong>di</strong>retto da Giuseppe Puggioni. L’obiettivo è quello <strong>di</strong> costruire un<br />
sistema integrato <strong>di</strong> ascolto dei bisogni, in<strong>di</strong>spensabile alla riprogettazione<br />
efficace sia delle politiche pubbliche che del sistema <strong>di</strong> erogazione dei servizi.<br />
Sul web http://csia.unica.it/csia/stru/sao/saovp/customer.htm.<br />
berando risorse materiali e personale<br />
in favore delle funzioni <strong>di</strong>namiche. E,<br />
soprattutto, mirare alla formazione <strong>di</strong><br />
una nuova <strong>di</strong>rigenza preposta agli uffici<br />
del personale in grado <strong>di</strong> “gestire”<br />
- non solo “amministrare”- il<br />
personale, sulla base <strong>di</strong><br />
esplicite politiche<br />
con<strong>di</strong>vise tra<br />
vertici politiciamministrativi<br />
e<br />
il personale, anche<br />
con la partecipazione<br />
delle organizzazioni<br />
sindacali. In tale<br />
<strong>di</strong>rezione la Comunità<br />
ha costruito un percorso<br />
<strong>di</strong> laboratorio denominato<br />
“Tra domanda <strong>di</strong> servizi in crescita e<br />
risorse scarse, come gestire il fabbisogno<br />
<strong>di</strong> personale?”, articolato in sei incontri.<br />
La prima giornata <strong>di</strong> lavoro è<br />
stata già realizzata sull’analisi delle modalità<br />
in uso presso le p.a. nella gestione<br />
delle professionalità ed identificazione<br />
della loro efficacia, delle loro criticità<br />
e delle aree <strong>di</strong><br />
miglioramento. Il percorso<br />
<strong>di</strong> laboratorio, al<br />
quale partecipa anche<br />
l’amministrazione universitaria, termina<br />
il 30 novembre 2004. Ulteriori<br />
informazioni sono <strong>di</strong>sponibili nel sitohttp://lavoropubblico.formez.it/gestione_risorse_umane.html.<br />
La classe dei legali ha un suo<br />
proprio gergo, che nessuno capisce,<br />
e nel quale sono scritte tutte le leggi<br />
<strong>di</strong>venute, per speciale loro cura, innumerevoli”,<br />
considerava Jonathan<br />
Swift nei suoi celebri “Viaggi <strong>di</strong> Gulliver”.<br />
E la redazione <strong>di</strong> norme efficaci<br />
e adeguate a intraprendere e guidare<br />
percorsi <strong>di</strong> innovazione è un problema<br />
<strong>di</strong> straor<strong>di</strong>naria attualità per<br />
le amministrazioni pubbliche chiamate,<br />
nell’era dell’autonomia e<br />
della delegificazione, a re<strong>di</strong>gere<br />
le proprie regole <strong>di</strong> organizzazione<br />
e gestirne l’applicazione.<br />
A sostegno <strong>di</strong> questa<br />
nuova funzione (definita<br />
“management delle regole”) è oggi<br />
<strong>di</strong>sponibile il manuale dal titolo<br />
“Regole e regolamenti <strong>di</strong> organizzazione<br />
nelle amministrazioni pubbliche”.<br />
Frutto dei lavori <strong>di</strong> un laboratorio<br />
sperimentale del programma<br />
Cantieri, il volume è in<strong>di</strong>rizzato soprattutto<br />
ai <strong>di</strong>rigenti responsabili<br />
dell’organizzazione ed offre una serie<br />
<strong>di</strong> schemi e modelli <strong>di</strong> riferimento,<br />
senza trascurare la comunicare interna<br />
perché, come ha osservato uno dei<br />
curatori, Renato Ruffini, la scarsa capacità<br />
<strong>di</strong> fare buone regole rende l’organizzazione<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile lettura per i<br />
suoi operatori, con gravi danni sulla<br />
loro motivazione e sull’azione organizzativa<br />
in generale. Il manuale è <strong>di</strong>sponibile<br />
on line sul sito<br />
http://www.cantieripa.it (c.a.)<br />
antiere Benessere organizzativo. Fasi conclusive dell’indagine sul Benessere<br />
organizzativo avviata dal nostro ateneo nell’ambito del progetto<br />
Cantieri <strong>di</strong> innovazione, promosso dal <strong>di</strong>partimento della Funzione pubblica.<br />
Scopo principale del Cantiere è favorire all’interno della PA la <strong>di</strong>ffusione<br />
<strong>di</strong> una cultura attenta al rapporto tra le persone e il loro contesto <strong>di</strong><br />
lavoro, offrire un check-up della “salute interna” dell’organizzazione. Le con<strong>di</strong>zioni<br />
emotive e relazionali dell’ambiente in cui si lavora, un clima che favorisca<br />
la creatività, la crescita professionale e l’appren<strong>di</strong>mento, la sicurezza<br />
<strong>degli</strong> spazi fisici in cui si opera, la promozione <strong>di</strong> scambi, della trasparenza<br />
e della visibilità del lavoro da parte dell’organizzazione sono elementi che favoriscono<br />
il miglioramento delle prestazioni e quin<strong>di</strong> dei servizi offerti. Il<br />
percorso, iniziato lo scorso ottobre, è articolato in <strong>di</strong>verse fasi: somministrazione<br />
<strong>di</strong> un questionario <strong>di</strong> rilevazione elaborato dalla cattedra <strong>di</strong> Psicologia del<br />
lavoro dell’università “La Sapienza” <strong>di</strong> Roma ad un campione <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti;<br />
immissione dei dati emersi in un apposito software messo a <strong>di</strong>sposizione<br />
dal progetto Cantieri; elaborazione, lettura e analisi dei dati; <strong>di</strong>vulgazione<br />
dei risultati; pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> un piano <strong>di</strong> intervento per porre rime<strong>di</strong>o ai<br />
fattori <strong>di</strong> malessere eventualmente riscontrati. Nel nostro ateneo, il questionario<br />
è stato dato al personale del Centro servizi informatici (Csia), Segreteria<br />
studenti Ingegneria e area Organizzazione. I referenti dell’indagine sono<br />
Franco Meloni e Erika Pitzalis dell’area Organizzazione. Sul web<br />
http://csia.unica.it/csia/stru/sao/saovp/benessere.htm.<br />
“<br />
Regole “intelligenti”<br />
per le amministrazioni<br />
Customer satisfaction e benessere organizzativo: il traguardo della Funzione pubblica<br />
Il ministro della Funzione Pubblica, Luigi Mazzella, ha emanato due <strong>di</strong>rettive sulla customer satisfaction (gra<strong>di</strong>mento dell’utente) e sul benessere organizzativo, mettendo<br />
così a frutto il lavoro <strong>di</strong> sperimentazione promosso dal Dipartimento della funzione pubblica con il programma Cantieri. L’emanazione contemporanea delle due <strong>di</strong>rettive<br />
sottolinea l’approccio integrato al cambiamento che il Dipartimento promuove nelle PA: attraverso il miglioramento del clima organizzativo e il coinvolgimento <strong>degli</strong> utenti<br />
dei servizi e delle politiche pubbliche, cresce la capacità delle amministrazioni <strong>di</strong> produrre politiche efficaci e <strong>di</strong> erogare servizi efficienti. Sul web www.cantieripa.it
L ’<br />
ufficio Formazione dell’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>,<br />
sotto la <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Franco<br />
Meloni, e il Centro linguistico <strong>di</strong> ateneo, <strong>di</strong>retto<br />
da John Douthwaite, hanno realizzato in quest’anno<br />
accademico una sperimentazione unica<br />
nel suo genere in tutta la Sardegna. Sotto la supervisione<br />
della responsabile Laura Mura, è stato<br />
attivato un corso <strong>di</strong> inglese – absolute beginners<br />
– della durata <strong>di</strong> 50 ore,<br />
rivolto al personale tecnicoamministrativo<br />
<strong>di</strong> categoria<br />
B dell’università, nel quale<br />
sono stati inseriti <strong>di</strong>pendenti<br />
non udenti. Si è reso, dunque,<br />
necessario affiancare alla<br />
titolare del corso, Sabrina<br />
Sirigu (preparatore linguistico),<br />
una figura ulteriore<br />
esperta nella Lingua dei segni<br />
italiana (LIS), Veronica<br />
Cocco (laureanda in Scienze<br />
dell’educazione), che ha assunto<br />
la funzione <strong>di</strong> assistente<br />
<strong>di</strong>dattica. Pensare ad una metodologia <strong>di</strong>dattica<br />
per l’insegnamento della lingua inglese a<br />
<strong>di</strong>scenti affetti da un deficit u<strong>di</strong>tivo si è configurato<br />
come una vera e propria sfida, dal momento<br />
che l’appren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> una lingua mette in<br />
gioco quattro abilità: ascoltare, parlare, leggere e<br />
scrivere. Per le persone non udenti, l’appren<strong>di</strong>mento<br />
della stessa lingua italiana, per la quale<br />
esiste una corrispondenza <strong>di</strong> forma tra il parlato<br />
e lo scritto, avviene con ritmi più lenti <strong>di</strong> quanto<br />
non avvenga per le persone che non sono affette<br />
dallo stesso deficit, e gli errori permangono;<br />
la mancanza della corrispondenza tra la forma<br />
parlata e scritta dell’inglese, a maggior ragione<br />
in soggetti che non possono esercitare il proprio<br />
apparato fono-articolatorio attraverso un<br />
feedback u<strong>di</strong>tivo, può ingenerare una serie <strong>di</strong> ulteriori<br />
<strong>di</strong>fficoltà. Alla luce <strong>di</strong> tali oggettive <strong>di</strong>ffi-<br />
L ’<br />
Inglese per tutti<br />
Eccellente sperimentazione <strong>di</strong>dattica per udenti e non udenti<br />
Gli allievi del corso <strong>di</strong> inglese<br />
attività <strong>di</strong> fund raising - ovvero la strategia<br />
<strong>di</strong> raccolta fon<strong>di</strong> - richiama subito<br />
alla mente le università americane e anglosassoni,<br />
dove questa metodologia è ormai consolidata:<br />
vi sono, ad esempio, associazioni <strong>di</strong> exstudenti<br />
attivissime nella raccolta <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> da<br />
destinare alle università <strong>di</strong> provenienza e non è<br />
raro che donazioni o lasciti <strong>di</strong> privati<br />
citta<strong>di</strong>ni abbiano come beneficiarie<br />
le università. In Italia questa<br />
cultura è ancora poco <strong>di</strong>ffusa, ma<br />
con tutta probabilità la situazione è<br />
destinata a cambiare nel prossimo<br />
futuro, soprattutto alla luce della<br />
drastica riduzione dei finanziamenti<br />
pubblici destinati alle università<br />
registratasi negli ultimi anni, che<br />
rende pressoché inevitabile il ricorso<br />
a fonti alternative <strong>di</strong> finanziamento. È opportuno,<br />
pertanto, che le università conoscano<br />
queste nuove opportunità <strong>di</strong> acquisizione <strong>di</strong><br />
coltà è stata prestata attenzione alla tipologia <strong>di</strong><br />
utenza del corso, alla raccolta <strong>di</strong> informazioni<br />
dell’ambiente sociale e lavorativo e <strong>di</strong> precedenti<br />
esperienze formative mirate all’appren<strong>di</strong>mento<br />
<strong>di</strong> una lingua. Per quanto attiene alla definizione<br />
<strong>degli</strong> obiettivi <strong>di</strong>dattici ed alle finalità del corso,<br />
considerata la particolare composizione della<br />
classe, il lavoro è stato incentrato, in primo luogo,<br />
sul raggiungimento <strong>di</strong><br />
un livello <strong>di</strong> conoscenza <strong>di</strong><br />
base della lingua, che fosse<br />
omogeneo per tutti i <strong>di</strong>scenti.<br />
Tra le abilità, si è sviluppata<br />
in particolare la capacità<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo, attraverso la<br />
tecnica del drill comunicativo,<br />
e la ripetizione corale. In<br />
secondo luogo, si è operato<br />
per l’integrazione e l’interazione<br />
in classe tra i <strong>di</strong>scenti,<br />
cercando <strong>di</strong> superare le barriere<br />
“mentali” che spesso si<br />
innescano nei rapporti tra<br />
normodotati e <strong>di</strong>versamente abili; sono stati incentivati<br />
e stimolati la collaborazione ed il coinvolgimento<br />
reciproco. Nella valutazione finale<br />
dei risultati, l’esito della sperimentazione ha ampiamente<br />
sod<strong>di</strong>sfatto gli obiettivi definiti durante<br />
la fase iniziale. Oltre a valori oggettivamente<br />
alti sul test, all’interno della classe si è creato un<br />
clima <strong>di</strong> armonia ed accettazione. La sperimentazione<br />
condotta avvalora le recenti proposte in<br />
ambito educativo e formativo rivolte a non<br />
udenti, riferite all’appren<strong>di</strong>mento della lingua<br />
dei segni, della lingua madre parlata e <strong>di</strong> una<br />
lingua straniera in parallelo, quale strategia vincente<br />
per il rafforzamento delle competenze e<br />
delle abilità linguistiche, che continuano ad essere<br />
carenti in una significativa percentuale dei<br />
non udenti. John Douthwaite, Veronica Cocco,<br />
Laura Mura, Sabrina Sirigu<br />
Fund raising, raccolta fon<strong>di</strong> per le università<br />
Pierluigi Sacco<br />
fon<strong>di</strong> e siano in grado <strong>di</strong> utilizzarle al meglio.<br />
A tal fine, il servizio Formazione del nostro<br />
ateneo ha organizzato due giornate <strong>di</strong> formazione<br />
relative al fund raising: la prima, <strong>di</strong> carattere<br />
generale, de<strong>di</strong>cata a “Principi e tecniche <strong>di</strong><br />
fund raising”, la seconda, relativa alle “Strategie<br />
<strong>di</strong> raccolta fon<strong>di</strong> per le università”, in<strong>di</strong>rizzata<br />
al personale più <strong>di</strong>rettamente<br />
coinvolto nella progettazione e nella<br />
realizzazione delle iniziative <strong>di</strong><br />
raccolta fon<strong>di</strong>. Nel corso delle due<br />
giornate sono state analizzate le<br />
modalità <strong>di</strong> attuazione <strong>di</strong> una efficace<br />
strategia <strong>di</strong> raccolta fon<strong>di</strong> ed<br />
esaminate alcune esperienze <strong>di</strong> eccellenza<br />
realizzate da università europee<br />
ed extra-europee in materia<br />
<strong>di</strong> fund raising. Le lezioni, svoltesi<br />
all’inizio <strong>di</strong> aprile, sono state tenute da Pierluigi<br />
Sacco, <strong>di</strong>rettore della “Fund raising<br />
school” dell’università <strong>di</strong> Bologna. Anna Cotza<br />
I<br />
Numero 22<br />
maggio 2004<br />
9<br />
CampusOne, sul web<br />
per gli studenti<br />
l progetto CampusOne ha reso <strong>di</strong>sponibili sul<br />
sito http://campusone.unica.it una serie <strong>di</strong> servizi<br />
de<strong>di</strong>cati agli studenti della coorte in sperimentazione,<br />
tra cui rivestono un particolare interesse la<br />
Curricula on-line ed i servizi ECDL. La Curricula online<br />
ha come obiettivo la realizzazione <strong>di</strong> una banca<br />
dati <strong>di</strong> laurean<strong>di</strong> che intendono effettuare, all’interno<br />
del percorso formativo, un tirocinio obbligatorio<br />
nelle aziende: con l’ausilio dei manager <strong>di</strong>dattici <strong>di</strong><br />
corsi <strong>di</strong> laurea, i dati del singolo studente vengono<br />
raccolti in una skill <strong>di</strong>sponibile in un’area riservata<br />
del sito, consultabile dalle aziende registrate. Il vantaggio<br />
è duplice: da un lato, il progetto monitora l’andamento<br />
<strong>degli</strong> stage ed un più facile collocamento<br />
delle professionalità. Dall’altro, si tende a intensificare<br />
i rapporti tra università e mondo del lavoro. Il<br />
servizio è stato presentato anche ai responsabili delle<br />
realtà impren<strong>di</strong>toriali del territorio del comitato<br />
<strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo (Confindustria, API Sarda). I servizi ECDL<br />
sono de<strong>di</strong>cati agli studenti della coorte, impegnati nel<br />
conseguimento della patente europea per l’uso del<br />
computer. Per la gestione dei vari aspetti dell’iniziativa,<br />
è stata sviluppata una procedura via web che consente<br />
la prenotazione dei singoli moduli da sostenere,<br />
la consultazione dei risultati delle prove e l’elaborazione<br />
delle statistiche <strong>di</strong> andamento <strong>di</strong> ogni corso<br />
<strong>di</strong> laurea coinvolto. L’accesso a tali funzionalità, è<br />
<strong>di</strong>sponibile in un’area riservata, alla quale gli studenti<br />
possono accedere <strong>di</strong>etro autenticazione. Accomuna<br />
i servizi presentati il rilascio a tutti gli studenti <strong>di</strong> un<br />
co<strong>di</strong>ce riservato (Co<strong>di</strong>ceCampus), col quale poter accedere<br />
alle varie iniziative del progetto. L’integrazione<br />
col sistema informativo in dotazione ai manager<br />
<strong>di</strong>dattici, consente inoltre <strong>di</strong> rendere <strong>di</strong>sponibili sul<br />
sito le statistiche <strong>di</strong> avanzamento dell’azione ECDL;<br />
è possibile così monitorare in qualunque istante l’andamento<br />
<strong>degli</strong> studenti. Le statistiche sono visibili all’in<strong>di</strong>rizzohttp://campusone.unica.it/monitoraggio.htm.<br />
Cristiano Melis<br />
L’eLearning <strong>di</strong> Diesis<br />
Fase cruciale del progetto pilota sull’elearning,<br />
una delle aree d’intervento <strong>di</strong><br />
“Diesis-Digital Sar<strong>di</strong>nia!”, programma<br />
<strong>di</strong> azioni innovative promosso dalla Regione<br />
e cofinanziato dal Fondo europeo<br />
<strong>di</strong> sviluppo regionale. “È giunto il momento <strong>di</strong> dare<br />
forma agli <strong>stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> fattibilità e <strong>di</strong> re<strong>di</strong>gere progetti<br />
concreti”, ha detto Javier Ossandon <strong>di</strong> Ancinet<br />
al seminario “Le proposte <strong>di</strong> Diesis nelle aree strategiche<br />
e-learning e knowledge management”. In riferimento<br />
al progetto pilota e-learning, la proposta<br />
<strong>di</strong> Diesis consiste nella presentazione <strong>di</strong> un programma<br />
generale <strong>di</strong> formazione rispondente ai bisogni<br />
effettivi delle pubbliche amministrazione isolane.<br />
“Nonostante le pur meritorie iniziative dei singoli<br />
- ha evidenziato il responsabile <strong>di</strong> progetto, Salvatore<br />
Marras del Formez - il <strong>di</strong>vario <strong>di</strong>gitale e la<br />
mancanza <strong>di</strong> analisi integrate dei <strong>di</strong>fferenti bisogni<br />
tra amministrazioni, unita alla carenza <strong>di</strong> professionisti<br />
specializzati e insegnanti, rende <strong>di</strong>fficile la programmazione<br />
<strong>di</strong> una valida strategia formativa”. L’idea<br />
è quella <strong>di</strong> realizzare un sistema per la formazione<br />
a <strong>di</strong>stanza della PA che permetta, attraverso<br />
la circolazione <strong>di</strong> metodologie e contenuti, la capitalizzazione<br />
delle esperienze e gli investimenti, in<br />
un’ottica <strong>di</strong> integrazione delle competenze. (c.a.)
10<br />
Numero 22<br />
maggio 2004<br />
Il futuro della Comunicazione pubblica<br />
Alessandro Rovinetti: “Finalmente gli atenei hanno scoperto la necessità <strong>di</strong> comunicare”<br />
L<br />
a legge 150/2000, che <strong>di</strong>sciplina<br />
le attività <strong>di</strong> informazione<br />
e <strong>di</strong> comunicazione delle<br />
pubbliche amministrazioni, compie<br />
quattro anni. Abbiamo chiesto<br />
ad Alessandro Rovinetti, segretario<br />
generale dell’Associazione italiana<br />
della Comunicazione pubblica<br />
e istituzionale, <strong>di</strong> tracciare<br />
un bilancio.<br />
Stato dell’arte della comunicazione<br />
pubblica in Italia.<br />
La comunicazione segue lo stesso destino<br />
delle nuove tecnologie e della<br />
semplificazione<br />
amministrativa.<br />
Si tratta <strong>di</strong> questioni<br />
destinate a<br />
cambiare profon-<br />
Alessandro Rovinetti<br />
damente la natura<br />
e la logica delleamministra-<br />
zioni pubbliche e quin<strong>di</strong> il loro<br />
cammino è irto <strong>di</strong> ostacoli e resistenze<br />
da parte <strong>di</strong> coloro che, dentro e<br />
fuori le Istituzioni, si oppongono ai<br />
L<br />
a Sala <strong>degli</strong> affreschi della<br />
Crui (Conferenza dei rettori) <strong>di</strong><br />
Roma ha ospitato lo scorso aprile il<br />
seminario <strong>di</strong> formazione “La nuova<br />
università e i suoi pubblici: strategie,<br />
forme e contenuti della comunicazione”.<br />
Organizzato dall’Aicun e articolato<br />
in tre sessioni, l’incontro è servito<br />
per mettere in evidenza tutte le<br />
<strong>di</strong>fficoltà che i comunicatori universitari<br />
incontrano nell’espletamento delle<br />
loro funzioni. Alcuni dei relatori intervenuti,<br />
in particolare Luciano<br />
Russi, docente della Sapienza <strong>di</strong> Roma,<br />
e Gaetano Serafino, <strong>di</strong>rettore amministrativo<br />
a Pavia, hanno manifestato<br />
la loro considerazione per il lavoro<br />
dei comunicatori e li hanno esortati<br />
a non mollare, nella speranza che<br />
gran<strong>di</strong> processi <strong>di</strong> innovazione e<br />
modernizzazione della pubblica<br />
amministrazione. Tuttavia il percorso<br />
avviato con la legge 150 non si<br />
potrà arrestare e sono certo che entro<br />
pochi anni verranno riconosciute le<br />
funzioni strategiche della comunicazione,<br />
si realizzeranno le strutture<br />
necessarie al suo <strong>di</strong>spiegarsi e si legittimeranno<br />
le conseguenti professionalità.<br />
Si parla tanto <strong>di</strong> comunicazione<br />
esterna. E <strong>di</strong> quella interna?<br />
Se ne parla ancora poco e la si pratica<br />
ancora meno perché la comunicazione<br />
interna rappresenta un ulteriore<br />
asse<strong>di</strong>o ad una delle ultime<br />
roccaforti della burocrazia: l’uso <strong>di</strong>scriminante<br />
della <strong>di</strong>ffusione, della<br />
conoscenza e delle informazioni nelle<br />
singole organizzazioni. La comunicazione<br />
interna deve essere pensata<br />
e praticata come una risorsa per<br />
lavorare in modo nuovo, per far<br />
partecipare i <strong>di</strong>pendenti alla realizzazione<br />
dei progetti, per rendere<br />
con<strong>di</strong>visibili i valori propri della<br />
pubblica amministrazione.<br />
Le <strong>Università</strong> italiane sanno comunicare?<br />
Le <strong>Università</strong> italiane, intanto,<br />
hanno definitivamente scoperto la<br />
necessità <strong>di</strong> comunicare. Questo, per<br />
quanto mi riguarda, è ancor più<br />
importante che dare voti o stilare<br />
graduatorie su come comunicano.<br />
Non è sempre facile convincere queste<br />
istituzioni, così rappresentative<br />
ed autorevoli, della necessità <strong>di</strong><br />
aprire canali informativi <strong>di</strong>retti al<br />
proprio interno e con la società. Anche<br />
per questo, il processo in atto per<br />
affermare, nel sistema universitario,<br />
percorsi e professioni della comunicazione<br />
deve essere incoraggiato e sostenuto.<br />
Il problema vero è quello <strong>di</strong><br />
riuscire a superare un’idea superficiale<br />
<strong>di</strong> comunicazione intesa come<br />
pubblicità per farne, al contrario,<br />
un’attività permanente <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo e<br />
<strong>di</strong> crescita culturale <strong>di</strong> ogni ateneo.<br />
L’Aicun e la pubblicità d’ateneo<br />
er garantire una <strong>di</strong>ffusione più capillare<br />
delle attività <strong>di</strong> Orientamento rivolte alle<br />
scuole, l’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> ha deciso <strong>di</strong><br />
puntare su manifestazioni decentrate nel territorio,<br />
a cominciare dalle province <strong>di</strong> Oristano<br />
e Nuoro. È nata così una nuova tipologia <strong>di</strong> intervento<br />
denominato “<strong>Università</strong> @ Scuola, Incontri<br />
<strong>di</strong> Orientamento”. Il primo appuntamento<br />
si è tenuto a Oristano, nella suggestiva<br />
sede del Chiostro del Carmine che ospita il Consorzio<br />
Uno, che gestisce i corsi <strong>di</strong> laurea delle<br />
presto possa cambiare il clima intorno<br />
a questo importante tassello del<br />
puzzle universitario. Negli altri interventi,<br />
Dario De Cesaris, responsabile<br />
della comunicazione Crui, ha illustrato<br />
gli aspetti e le metodologie del<br />
suo gruppo <strong>di</strong> lavoro. Paolo Mancini,<br />
docente a Perugia, ha riba<strong>di</strong>to l’importanza<br />
del piano <strong>di</strong> comunicazione<br />
come strumento strategico centrale<br />
per le relazioni con i pubblici. Mario<br />
Morcellini, presidente del corso <strong>di</strong> laurea<br />
in Scienze della comunicazione<br />
della Sapienza <strong>di</strong> Roma, ha affrontato<br />
il rapporto tra la riforma universitaria<br />
e i portatori d’interessi (cosiddetti<br />
stakeholders). Maria Paola Borio, responsabile<br />
Urp a Torino, ha riba<strong>di</strong>to<br />
il ruolo <strong>degli</strong> uffici relazioni con il pub-<br />
Erika Pitzalis<br />
blici negli atenei. Roberto Piovan, <strong>di</strong>rigente<br />
nell’area Comunicazione e<br />
promozione marketing a Firenze, ha<br />
spiegato il ruolo della pubblicità nella<br />
comunicazione d’ateneo, in particolare<br />
riferita al principale target <strong>degli</strong><br />
studenti. A margine dei lavori si è<br />
tenuta l’annuale assemblea dei soci che<br />
ha rinnovato le cariche. Per il consiglio<br />
<strong>di</strong>rettivo sono stati eletti: Alessandro<br />
Ciarlo, Bocconi <strong>di</strong> Milano<br />
(presidente), Brunella Marchione,<br />
Parma (vicepresidente), Antonio Lezzi,<br />
Lecce (tesoriere), Paola Scioli, De<br />
Agostini <strong>di</strong> Milano (segretario), Antonella<br />
Maraviglia, Firenze (rapporti<br />
con la stampa), Simonetta Pattuglia,<br />
Tor Vergata <strong>di</strong> Roma, e Paola Fusi,<br />
Trento. Stefano Cocumelli<br />
L’Orientamento vara <strong>Università</strong>@Scuola<br />
Gli studenti delle province <strong>di</strong> Oristano e Nuoro coinvolti in due eventi<br />
P<br />
università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e Sassari, il 4 e 5 maggio<br />
scorso. Docenti dei vari corsi <strong>di</strong> laurea, tutors<br />
esperti, psicologi e addetti del Centro Orientamento<br />
erano a <strong>di</strong>sposizione <strong>degli</strong> studenti per<br />
presentare l’offerta formativa delle facoltà universitarie<br />
<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e <strong>di</strong>stribuire materiale informativo.<br />
Per le due giornate a Oristano si è registrata<br />
una presenza <strong>di</strong> circa 800 studenti provenienti<br />
da 15 scuole della zona. Nella giornata<br />
inaugurale il sindaco Barberio ha visitato la<br />
manifestazione esprimendo il plauso dell’am-<br />
Eletta la delegazione<br />
isolana dell’Associazione<br />
Comunicazione Pubblica<br />
E<br />
letta alla fine <strong>di</strong> aprile, nella sala<br />
consiliare del Comune <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>,<br />
la delegazione sarda dell’Associazione<br />
italiana della Comunicazione<br />
pubblica e istituzionale. Le elezioni<br />
si sono svolte nell’ambito <strong>di</strong> un incontro<br />
sul tema “Attuazione della legge<br />
150: funzioni, strutture e ruoli pro-<br />
fessionali”, alla presenza del segretario<br />
generale dell’associazione, Alessandro<br />
Rovinetti. Il gruppo incaricato è composto<br />
dal delegato regionale, Gianfranco<br />
Quartu, capo ufficio stampa<br />
del comune <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e da un comitato<br />
<strong>di</strong>rettivo, costituito da Liliana<br />
Recino (Asl 1 Sassari), Carla Zirottu<br />
(Camera <strong>di</strong> Commercio Nuoro),<br />
Anna Clau<strong>di</strong>a Abis (Formez),<br />
Paolo Piras (consulente), Elena Catte<br />
(Regione Sardegna), Silvia Tidu<br />
(Urp Comune <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>), Angela<br />
Ricco Cabras (Ministero del Tesoro),<br />
Sandro Murtas (Comune <strong>di</strong> Gonnesa),<br />
Mario Frongia (<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>),<br />
Clau<strong>di</strong>a Onnis (Formez). Tra<br />
gli obiettivi della delegazione, innanzitutto,<br />
la costituzione <strong>di</strong> una rete<br />
<strong>di</strong> rapporti tra operatori della comunicazione<br />
e dell’informazione nella<br />
nostra regione. (e. p.)<br />
Roma. La Sala <strong>degli</strong> affreschi alla Crui<br />
ministrazione civica <strong>di</strong> Oristano per la scelta dell’ateneo<br />
cagliaritano. All’incirca gli stessi numeri<br />
<strong>di</strong> studenti e scuole sono stati registrati per l’incontro<br />
organizzato a Nuoro il 12 e 13 maggio<br />
presso le sale dell’Euro Hotel. Qualche <strong>di</strong>fficoltà<br />
legata anche al periodo troppo avanzato in cui<br />
si è tenuta la manifestazione ma anche la sod<strong>di</strong>sfazione<br />
<strong>di</strong> registrare la presenza <strong>di</strong> scuole <strong>di</strong><br />
paesi <strong>di</strong>stanti come Desulo e Orosei. Con l’occasione<br />
si sono tenute a Oristano e Nuoro anche<br />
le riunioni della “Consulta scolastica provinciale”,<br />
un nuovo organismo promosso dall’<strong>Università</strong>,<br />
che raggruppa tutti i docenti delegati<br />
dalle rispettive scuole per occuparsi <strong>di</strong><br />
orientamento e garantire il raccordo con l’<strong>Università</strong>.<br />
(l.s.)
“<br />
Giornate <strong>di</strong> successo<br />
Oltre seimila studenti delle superiori hanno visitato le strutture dell’ateneo<br />
D<br />
opo un anno <strong>di</strong> sospensione sono tornate le<br />
“Giornate <strong>di</strong> Orientamento”. L’<strong>Università</strong> si<br />
è aperta agli studenti delle scuole superiori il 5, 6 e<br />
7 aprile nella Cittadella <strong>di</strong> Monserrato. La forte richiesta<br />
<strong>di</strong> partecipazione ha indotto gli organizzatori<br />
a limitare la partecipazione agli studenti della<br />
sola provincia <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e a curare analoghe manifestazioni<br />
anche a Oristano e Nuoro. Alle “Giornate<br />
2004” hanno preso parte 6000 studenti, provenienti<br />
da 50 istituti, <strong>di</strong> cui 20<br />
<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e 30 della provincia.<br />
Lunghi viaggi in pullman – arrivavano<br />
anche da Muravera, Sorgono<br />
e Ghilarza – un po’ <strong>di</strong> clima<br />
da gita scolastica, comitive <strong>di</strong><br />
studenti comunque preparati a<br />
una full immersion nella vita universitaria.<br />
La cittadella <strong>di</strong> Monserrato<br />
si è <strong>di</strong>mostrata ideale per<br />
l’evento perché consente una libertà <strong>di</strong> manovra agli<br />
studenti che possono muoversi anche senza la guida<br />
dell’insegnante ma all’interno <strong>di</strong> una struttura raccolta<br />
e ben organizzata. Gli studenti hanno potuto<br />
avere così una prima conoscenza <strong>di</strong>retta dell’organizzazione<br />
universitaria: docenti e aule, laboratori,<br />
musei, biblioteche, mensa, palestra ecc. Complessivamente<br />
i giovani hanno <strong>di</strong>mostrato grande interesse<br />
e partecipazione a tutte le iniziative. Le giornate<br />
si snodavano attraverso un percorso <strong>di</strong> presentazioni,<br />
tre al giorno, <strong>di</strong> tutti i corsi <strong>di</strong> laurea rag-<br />
Il favismo in Sardegna: credenze popolari<br />
e acquisizioni scientifiche” è stata la relazione<br />
del professor Ugo Carcassi (nella foto), per oltre<br />
venti anni preside <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina a <strong>Cagliari</strong> <strong>di</strong> cui oggi<br />
è professore emerito, che ha insegnato anche alla<br />
Sapienza <strong>di</strong> Roma.<br />
Professore, cosa <strong>di</strong>cevano le credenze popolari?<br />
Il malessere veniva attribuito a cause esterne: il gufo,<br />
la civetta o il barbagianni. Come misura <strong>di</strong> cura sino<br />
all’’800 era <strong>di</strong>ffusa la<br />
pratica del “principio <strong>degli</strong><br />
uguali”, venivano arrostite<br />
delle fave sulle tegole nella<br />
brace e somministrate ai<br />
malati; si preparavano anche decotti o ceneri <strong>di</strong> fave<br />
utilizzando la salsiccia secca come elemento potenziante.<br />
Ai primi del ‘900 era <strong>di</strong>ffusa la pratica <strong>di</strong><br />
infilare il paziente in una buca ripiena <strong>di</strong> letame e<br />
fieno e lasciarcelo per tutta la notte.<br />
E la scienza me<strong>di</strong>ca?<br />
Ho cominciato a occuparmene a Sassari dopo la laurea:<br />
in quel periodo scoprimmo che il favismo poteva<br />
derivare anche dalla<br />
inalazione del polline. Si<br />
ebbe la conferma <strong>di</strong> quanto<br />
Pitagora pre<strong>di</strong>cava già<br />
nel 400 A.C., quando raccomandava<br />
agli allievi <strong>di</strong><br />
non attraversare campi <strong>di</strong><br />
fave in fiore e <strong>di</strong> non mangiarle.<br />
In quegli anni si<br />
gruppati nelle rispettive facoltà, tenute da docenti<br />
appositamente delegati. All’interno <strong>di</strong> una ampia<br />
struttura allestita dal Centro orientamento sono state<br />
collocate le postazioni <strong>di</strong> tutte le facoltà, con la<br />
presenza <strong>di</strong> tutors esperti che completavano la presentazione<br />
dei corsi proponendo non solo materiali<br />
ma anche utili consigli e suggerimenti. Nel programma<br />
erano previste anche visite guidate a laboratori<br />
e musei e qualche novità rispetto alle precedenti<br />
e<strong>di</strong>zioni. Sono state curate delle<br />
conferenze <strong>di</strong>vulgative tenute da<br />
docenti <strong>di</strong> fama, che hanno riscosso<br />
un <strong>di</strong>screto successo anche se l’iniziativa<br />
è ancora da perfezionare. Le<br />
“neuroscienze” spiegate da Gessa e la<br />
“comunicazione” proposta da<br />
Douthwaite sono apparsi gli argomenti<br />
più gettonati dagli studenti.<br />
Inoltre, per la prima volta, è stato presentato<br />
agli studenti il servizio <strong>di</strong> consulenza psicologica<br />
attivo da quasi un anno presso l’università<br />
<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>. L’iniziativa, che ha scontato una prevista<br />
fase <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffidenza iniziale da parte dei giovani,<br />
ha incontrato l’interesse <strong>di</strong> molti studenti che hanno<br />
compilato le schede proposte dagli psicologi. Uno<br />
strumento teso a favorire tra i giovani l’inizio <strong>di</strong> un<br />
percorso <strong>di</strong> riflessione sulle scelte da compiere dopo<br />
il <strong>di</strong>ploma, sulle motivazioni allo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o, sul loro<br />
futuro in generale. “Grande sod<strong>di</strong>sfazione” per<br />
il risultato delle giornate è stata espressa da Fabri-<br />
Sanità, in<strong>di</strong>spensabile un confronto continuo<br />
Riba<strong>di</strong>ta all’Or<strong>di</strong>ne dei me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> l’importanza delle esperienze passate<br />
<strong>di</strong>ede inizio a una raccolta sistematica <strong>di</strong> dati e venne<br />
elaborato un questionario inviato a tutti i me<strong>di</strong>ci<br />
della Sardegna. Si ebbe per la prima volta un quadro<br />
clinico preciso e tante informazioni sulla <strong>di</strong>stribuzione<br />
della malattia.<br />
In seguito lei si è trasferito a <strong>Cagliari</strong><br />
È stato un periodo molto fervido: in quegli anni abbiamo<br />
approfon<strong>di</strong>to gli <strong>stu<strong>di</strong></strong> sul quadro acuto, ragionando<br />
sulla notizia arrivata dagli Stati Uniti che<br />
persone <strong>di</strong> colore che utilizzavano un farmaco<br />
antimalarico manifestavano<br />
medesimi sintomi. Abbiamo<br />
<strong>stu<strong>di</strong></strong>ato le caratteristiche del globulo<br />
rosso che, nei soggetti<br />
fabici, ha mostrato caratteristiche<br />
<strong>di</strong> familiarità e labilità, minore<br />
resistenza agli “insulti” tossici.<br />
Le anemie si manifestano in maniera<br />
più grave e frequente nei maschi<br />
che hanno un solo cromosoma<br />
x, rispetto alle donne che hanno due<br />
cromosomi e presentano quin<strong>di</strong> un quadro <strong>di</strong> gravità<br />
<strong>di</strong>fferente. In quegli anni abbiamo costituito il Centro<br />
del CNR “Talassemie e Favismo”.<br />
Qual è la situazione attuale del favismo?<br />
La frequenza oggi tende a <strong>di</strong>minuire in conseguenza<br />
dell’arrivo <strong>di</strong> soggetti dal nord dell’Italia e dell’Europa;<br />
interviene però il cosiddetto “fenomeno <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>luizione” legato all’arrivo anche <strong>di</strong> una quota <strong>di</strong><br />
africani. I rischi legati alla presenza del <strong>di</strong>fetto sono<br />
comunque sovrastimati, la <strong>di</strong>struzione dei globuli ros-<br />
Oristano. Foto <strong>di</strong> gruppo delle matricole<br />
Numero 22<br />
maggio 2004<br />
STORIA DELLA MEDICINA<br />
11<br />
zia Biggio (nella foto con il sindaco <strong>di</strong> Oristano Barberio<br />
e Luigi Sotgiu). La <strong>di</strong>rigente dell’area Didattica<br />
e orientamento, ha detto: “Nel 2003 si è deciso<br />
<strong>di</strong> non organizzare le “Giornate” e limitarsi alle visite<br />
nelle scuole. Si è sentita la mancanza <strong>di</strong> un appuntamento<br />
come questo, che incontra il gra<strong>di</strong>mento<br />
<strong>degli</strong> studenti perchè hanno la possibilità <strong>di</strong> conoscere<br />
<strong>di</strong>rettamente più <strong>di</strong> una facoltà. Dopo la presentazione<br />
<strong>di</strong> corsi <strong>di</strong> laurea si vedevano i ragazzi sod<strong>di</strong>sfatti<br />
che venivano allo stand a parlare con i tutors e ritirare<br />
materiali: la presenza contemporanea <strong>di</strong> docenti<br />
e tutors è il valore aggiunto <strong>di</strong> questa manifestazione.<br />
Una novità rilevante <strong>di</strong> quest’anno è stata poi la presenza<br />
massiccia <strong>di</strong> studenti delle quarte classi. Questa<br />
tendenza va incoraggiata, l’obiettivo è quello <strong>di</strong> orientare<br />
prima gli studenti in modo che l’ultimo anno delle<br />
superiori sia de<strong>di</strong>cato anche a un maggiore approfon<strong>di</strong>mento<br />
del settore <strong>di</strong>sciplinare scelto per gli <strong>stu<strong>di</strong></strong><br />
universitari. Di questi argomenti si <strong>di</strong>scute nel gruppo<br />
<strong>di</strong> lavoro misto tra docenti universitari e delle scuole<br />
superiori e nelle Consulte scolastiche provinciali che<br />
abbiamo recentemente costituito”. Luigi Sotgiu<br />
La me<strong>di</strong>cina ultraspecialistica e ipertecnologica<br />
<strong>di</strong> oggi viene spesso accusata <strong>di</strong> occuparsi<br />
dei singoli organi trascurando l’uomo nella sua<br />
interezza. I congressi <strong>di</strong> storia della me<strong>di</strong>cina<br />
sono utili per ricondurre a unità le varie problematiche<br />
e approfon<strong>di</strong>re le modalità utilizzate<br />
nel tempo dall’uomo nella sua inesauribile<br />
ricerca <strong>di</strong> salute e benessere. Si è tenuto a<br />
<strong>Cagliari</strong>, nella nuova sede dell’Or<strong>di</strong>ne dei me<strong>di</strong>ci,<br />
il “II congresso <strong>di</strong> Storia della Me<strong>di</strong>cina<br />
in Sardegna”. Aperto dal presidente Raimondo<br />
Ibba, l’appuntamento biennale - curato dall’Or<strong>di</strong>ne<br />
e dall’associazione Clemente Susini -<br />
ha visto la pubblicazione <strong>degli</strong> atti del I congresso<br />
del 2002. Al congresso hanno partecipato<br />
autorevoli relatori: tra essi Guido Filogamo,<br />
docente <strong>di</strong> Anatomia a Torino,<br />
Bruno Zanobio, presidente della<br />
Società italiana <strong>di</strong> Storia della me<strong>di</strong>cina,<br />
l’urologo Mohamed Ayyoub<br />
che ha parlato della legislazione me<strong>di</strong>ca<br />
nella società islamica. Il professor<br />
Alessandro Riva, docente <strong>di</strong> Anatomia<br />
a <strong>Cagliari</strong>, ha presentato in anteprima<br />
le tavole anatomiche <strong>di</strong> Fabrizio<br />
d’Acquapendente del 1600, prima rappresentazione<br />
a colori dell’anatomia umana.<br />
si è autolimitata e la necessità <strong>di</strong> trasfusione interviene<br />
solamente a livelli estremi <strong>di</strong> anemizzazione.<br />
Molti dei portatori possono utilizzare i farmaci senza<br />
grossi rischi e potrebbero anche fare il servizio militare,<br />
come avviene infatti in America. Luigi Sotgiu
12<br />
Numero 22<br />
maggio 2004<br />
Maria Lai, la grande artista bambina<br />
Laurea honoris causa in Lettere all’intellettuale <strong>di</strong> Ulassai<br />
Eccola Maria Lai. Avvolta<br />
nella toga nera, la grande<br />
artista bambina, scultrice<br />
<strong>di</strong> libri, narratrice <strong>di</strong> fiabe<br />
e leggende, giganteggia<br />
nell’aula magna del rettorato<br />
dove è appena stata<br />
insignita della laurea honoris<br />
causa in Lettere.<br />
Con la presentazione della<br />
tesi “Sguardo, opera,<br />
pensiero.L’ar-<br />
te visiva strumento <strong>di</strong> pensiero”<br />
ha affascinato una platea<br />
attenta e in primis il rettore<br />
Pasquale Mistretta, che ha accolto<br />
con entusiasmo la proposta<br />
dell’intellettuale <strong>di</strong> Ulassai<br />
<strong>di</strong> de<strong>di</strong>care in tutti i luoghi<br />
primari della cultura, scuole e<br />
università, uno spazio, quasi<br />
un tabernacolo, da destinare<br />
all’esposizione <strong>di</strong> un’opera<br />
d’arte da osservare in silenzio,<br />
senza <strong>di</strong>strazioni. La solenne<br />
cerimonia è aperta dal preside<br />
della facoltà <strong>di</strong> Lettere Giulio<br />
Paulis, cui seguono due appassionati<br />
ritratti. Quello della<br />
donna artista Maria Lai è tracciato<br />
da Marisa Frongia, docente<br />
<strong>di</strong> Storia dell’arte contemporanea,<br />
che ne ha ripercorso<br />
l’iter artistico. Quello <strong>di</strong><br />
Giovanna Cerina, docente <strong>di</strong><br />
Semeiotica del testo, si è invece<br />
soffermato sulla scrittrice <strong>di</strong><br />
fiabe “dalle ra<strong>di</strong>ci non ostinatamente fisse ma capaci<br />
<strong>di</strong> attecchire da qualunque parte del mondo<br />
un concetto <strong>di</strong> identità molto interessante”. Profili<br />
accolti dalla laureanda con un can<strong>di</strong>do senso <strong>di</strong><br />
Bere bene per pensare bene: uno slogan straor<strong>di</strong>nario quello scelto<br />
dall’Enoteca Italiana <strong>di</strong> Siena. L’occasione era unica. Infatti,<br />
per la prima volta è approdata in città la manifestazione itinerante<br />
“Per Bacco, ragazzi!!! Promosso da una campagna nazionale<br />
del ministero delle Politiche agricole e forestali, l’evento<br />
ha avuto un ottimo successo.<br />
“Per trascorrere insieme<br />
una simpatica giornata<br />
all’insegna della cultura del vino”,<br />
incipit della brochure <strong>di</strong> presentazione,<br />
ha avuto per scenario il polo umanistico.<br />
Al mattino un convegno nell’aula<br />
magna <strong>di</strong> Lettere con alcuni dei<br />
massimi esperti nazionali del settore. A<br />
seguire una degustazione a <strong>numero</strong><br />
chiuso nelle aule abitualmente utilizzate<br />
dalle facoltà <strong>di</strong> Scienze della formazione e <strong>di</strong> Lingue. Al pomeriggio,<br />
una degustazione libera negli spazi del “corpo aggiunto”, patrimonio<br />
comune delle tra facoltà. E infine, a mezza sera, tutti a cantare e saltare con<br />
estraneità: “Il ritratto che avete tracciato <strong>di</strong> me,<br />
<strong>di</strong>ce, è bellissimo e inverosimile, come è inverosimile<br />
quello che sta accadendo oggi... spero che mi rimanga<br />
abbastanza tempo per costruire quello che<br />
avete detto <strong>di</strong> me”. Poi, con dolcezza <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>,<br />
toccato alcuni punti nevralgici della sua tesi. A<br />
partire da un auspicio, quasi una preghiera: che<br />
l’arte, con il suo potere <strong>di</strong> “aprire e <strong>di</strong>latare la coscienza”,<br />
trovi uno spazio maggiore nella vita<br />
quoti<strong>di</strong>ana e possa permeare la formazione <strong>degli</strong><br />
in<strong>di</strong>vidui fin dalla più tenera età. Infatti, denun-<br />
B IOGRAFIA<br />
Nata a Ulassai nel 1919, Maria Lai si forma,<br />
come artista, tra <strong>Cagliari</strong>, Roma e Venezia.<br />
Nel capoluogo sardo frequenta le scuole secondarie<br />
e incontra il maestro e amico Salvatore<br />
Cambosu, che le fa scoprire e amare il<br />
mondo della poesia, una passione in seguito<br />
approfon<strong>di</strong>ta anche grazie all’amicizia con lo<br />
scrittore Giuseppe Dessì. Nel 1939 si trasferisce<br />
a Roma per frequentare il Liceo artistico,<br />
dove <strong>stu<strong>di</strong></strong>a con Marino Mazzacurati. Incontro<br />
determinante, così come quelli con Arturo<br />
Martini e Alberto Viani, suoi mentori all’Accademia<br />
<strong>di</strong> Belle arti <strong>di</strong> Venezia negli anni della<br />
seconda guerra mon<strong>di</strong>ale. Talento manifesto<br />
sin dalla giovinezza, negli anni Settanta<br />
Maria Lai ha sviluppato un linguaggio originale<br />
ampliando il campo della sperimentazione<br />
con l’uso <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi strumenti e materiali<br />
come telai, libri e tele cucite, pani e terracotte.<br />
Di particolare impatto sono le tele cucite, che<br />
generano scritture illeggibili, evocative <strong>di</strong> pensieri<br />
e stati d’animo. A partire dagli anni Ottanta,<br />
la sua ricerca artistica assume una più<br />
accentuata connotazione ambientale, attraverso<br />
l’elaborazione <strong>di</strong> azioni teatrali originali e<br />
altre forme <strong>di</strong> intervento sul territorio.<br />
cia la Lai, nonostante<br />
il moltiplicarsi<br />
<strong>di</strong> mostre e<br />
musei, nella societàcontemporanea<br />
l’arte visiva è<br />
fatta oggetto <strong>di</strong><br />
isolamento e <strong>di</strong>ffidenza.<br />
Inoltre,<br />
l’insegnamento<br />
delle Belle arti si<br />
limita alle tecniche<br />
e non contempla<br />
“l’esercizio<br />
creativo della lettura<br />
delle opere, che<br />
restano mute così<br />
nelle mostre, nei<br />
musei, negli spazi<br />
all’aperto”. A questo<br />
può servire appunto<br />
il tabernacolo,<br />
richiesto<br />
energicamente <strong>di</strong><br />
fronte ad ogni interlocutoreistituzionale.<br />
Per soste-<br />
nere lo sviluppo della coscienza critica e perché,<br />
magari con l’ausilio <strong>di</strong> qualcuno, ogni in<strong>di</strong>viduo<br />
possa seguire un percorso <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento del<br />
linguaggio dell’arte. (c.a.)<br />
Per Bacco, ragazzi!!!, festa della cultura<br />
L’ateneo ha ospitato l’evento promosso dal ministero dell’Agricoltura<br />
I maestri della pittura sarda<br />
nella Collezione Piloni<br />
L<br />
a Collezione Sarda Luigi Piloni prende il suo<br />
nome dal donatore N.H. dott. Luigi Piloni<br />
che ha ceduto all’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> buona parte<br />
della sua collezione privata, messa insieme in tanti<br />
anni <strong>di</strong> oculata raccolta <strong>di</strong> pezzi <strong>di</strong> particolare interesse<br />
e valore per la storia e la cultura sarda. La<br />
Collezione Piloni viene definita “Sarda” in quanto<br />
comprende stampe <strong>di</strong> personaggi illustri sar<strong>di</strong>,<br />
quadri dei maggiori pittori isolani, da Cavaro a Ballero,<br />
da Contini a Fois, gioielli d’argento, tappeti<br />
e bisacce, stampe <strong>di</strong> carte geografiche e stampe raffiguranti<br />
i costumi <strong>di</strong> <strong>numero</strong>si paesi della Sardegna.<br />
La donazione è avvenuta nel 1980 e quattro<br />
anni dopo la Collezione Piloni è stata inaugurata<br />
anche se non aperta al pubblico come richiesto nell’atto<br />
<strong>di</strong> donazione. Dal mese <strong>di</strong> febbraio 2003 la<br />
Collezione è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì,<br />
dalle 10 alle 13. In questi<br />
orari è anche <strong>di</strong>sponibile<br />
un servizio <strong>di</strong><br />
guida svolto da Alessandro<br />
Ruggeri. Durante<br />
tutto il 2003 la<br />
Collezione Piloni è stata<br />
regolarmente visitata<br />
dal personale della Soprintendenza<br />
che ha<br />
<strong>Cagliari</strong>. Il rettorato<br />
provveduto alla catalogazione<br />
<strong>di</strong> tutto il materiale.<br />
Siamo partico-<br />
larmente orgogliosi sia dell’apertura al pubblico che<br />
della catalogazione in quanto per entrambi gli eventi<br />
l’università era in ritardo <strong>di</strong> circa vent’anni. Presto<br />
si pagherà anche un biglietto d’ingresso ed è nostro<br />
inten<strong>di</strong>mento rendere la Collezione trainante<br />
per l’apertura <strong>di</strong> tutti i musei universitari, nonché<br />
centro culturale dove possano svolgersi conferenze,<br />
presentazione <strong>di</strong> libri, concerti ecc. Per ora sono<br />
solo progetti in embrione, ma all’origine <strong>di</strong> ogni<br />
evento, si sa, c’è sempre un concepimento <strong>di</strong> idee<br />
nuove e noi dell’area Risorse materiali lavoreremo<br />
perché i nostri desideri ed i nostri entusiasmi si trasformino<br />
in fatti concreti. Antonello Angioni<br />
un grande e applau<strong>di</strong>tissimo<br />
Edoardo Bennato<br />
in concerto live<br />
nel piazzale compreso<br />
tra gli impianti del<br />
Cus <strong>Cagliari</strong> e le<br />
strutture dell’Ersu.<br />
Insomma, una giornata che ha coinvolto nel senso più proficuo<br />
del termine, il cuore dell’ateneo cagliaritano. Ma se i complimenti<br />
vanno allo staff <strong>di</strong> Enoteca Italiana, con Silvana Lilli e Giovanni Senatore<br />
su tutti, anche il contributo dell’assessorato regionale all’Agricoltura<br />
è stato determinante per la buona riuscita della manifestazione.<br />
Il settore guidato da Rosa La Piana, coa<strong>di</strong>uvata dai collaboratori<br />
Gigi Usai ed Elisabetta Mosino ha mostrato professionalità<br />
e competenza. Ma anche l’università ha risposto al meglio.<br />
Le funzionarie Fernanda Sitzia e Angela Cardone hanno offerto<br />
una preziosa collaborazione agli organizzatori. Il convegno, moderato<br />
dal giornalista Emanuele Dessì, è stato aperto dal preside <strong>di</strong> Scienze, Roberto<br />
Crnjar (il secondo da destra nella foto).
Il cuore della botanica<br />
Gli Orti fondamentali per la conservazione della specie<br />
N<br />
ell’aula B della facoltà <strong>di</strong> Economia si è tenuto il convegno “Orti botanici<br />
e conservazione” organizzato dal <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Scienze botaniche<br />
del nostro ateneo, dalla sezione sarda della Società botanica italiana<br />
e dall’assessorato Tutela ambiente della provincia <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>. I lavori, aperti<br />
con il saluto dell’assessore Gianluca Grosso, sono stati introdotti dal <strong>di</strong>rettore<br />
del <strong>di</strong>partimento Luigi Mossa e sono proseguiti con gli interventi <strong>di</strong><br />
Carlo Blasi, docente della Sapienza <strong>di</strong> Roma e presidente della Società italiana<br />
<strong>di</strong> Fitosociologia; <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>a Perini, docente a Siena e delegata della<br />
Sbi per il progetto Planta Europa; <strong>di</strong> Mauro Ballero, docente del <strong>di</strong>partimento<br />
promotore dell’iniziativa. Gli orti botanici, intesi come strutture universitarie<br />
de<strong>di</strong>te alla ricerca scientifica, nascono in Italia verso la metà del ‘500<br />
e costituiscono i primi esempi <strong>di</strong> spazi realizzati a supporto delle indagini in<br />
campo me<strong>di</strong>co e farmaceutico. Sin dalla nascita hanno svolto un importante<br />
ruolo per la conservazione della bio<strong>di</strong>versità. Nel tempo hanno subito mo<strong>di</strong>ficazioni<br />
strutturali e funzionali, fino a <strong>di</strong>ventare<br />
i più importanti centri per la conservazione<br />
ex situ della <strong>di</strong>versità vegetale. Le<br />
banche del germoplasma, che costituiscono<br />
una delle iniziative che vanno in questa<br />
<strong>di</strong>rezione, nascono dalle mutate funzioni <strong>degli</strong><br />
orti botanici e attualmente rivestono un<br />
ruolo preminente nello <strong>stu<strong>di</strong></strong>o delle bio<strong>di</strong>versità.<br />
In parallelo, sono state create altre<br />
strutture aventi le stesse finalità e spesso fortemente<br />
legate alle banche del germoplasma,<br />
com’è il caso delle roccaglie o <strong>degli</strong> spazi a<strong>di</strong>-<br />
biti alla moltiplicazione, conservazione ed<br />
esposizione delle specie in pericolo d’estinzione<br />
o <strong>di</strong> particolare interesse fitogeogra-<br />
fico per un dato territorio. Oggi, gli orti botanici, rappresentano i principali<br />
centri per lo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o, la conservazione e la gestione della <strong>di</strong>versità vegetale,<br />
così come i giar<strong>di</strong>ni zoologici costituiscono il punto <strong>di</strong> riferimento per lo<br />
<strong>stu<strong>di</strong></strong>o e la conservazione della <strong>di</strong>versità animale. Stefano Cocumelli<br />
N<br />
el gennaio 2002 si tenne il convegno interfacoltà “Genesi storica e spirito<br />
monetario tra lingua, immagine e propaganda”, importante occasione<br />
per una riflessione storico-culturale sul decennale della firma del trattato <strong>di</strong> Maastricht<br />
(7 febbraio 1992) che segnava la nascita della moneta unica europea.<br />
Gli atti <strong>di</strong> quel convegno sono stati ora pubblicati a cura <strong>di</strong> Sonia Laconi, docente<br />
<strong>di</strong> Filologia latina nel <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Filologia classica, per i tipi della<br />
romana Herder E<strong>di</strong>trice e Libreria, grazie alla sinergia e all’impegno <strong>di</strong> qualificati<br />
<strong>stu<strong>di</strong></strong>osi nonché ai contributi finanziari del nostro ateneo, della Regione,<br />
della Fondazione del Banco <strong>di</strong> Sardegna e della Banca d’Italia. In un’elegante<br />
veste grafica, le relazioni <strong>degli</strong> intervenuti, provenienti dai <strong>di</strong>partimenti <strong>di</strong> Filosofia<br />
e Teoria delle Scienze Umane, Architettura, Filologia classica, sono presentate<br />
con un nutrito e suggestivo contributo <strong>di</strong> immagini.<br />
Antonio Aste (cultore della materia corsi Letteratura latina e Storia del teatro greco e latino)<br />
I<br />
<strong>Cagliari</strong>. L’orto botanico<br />
I <strong>di</strong>eci anni <strong>di</strong> Maastricht<br />
Convegno: Sonia Laconi ha pubblicato gli atti<br />
Sangue blu a Sa Duchessa<br />
l toponimo “Sa Duchessa” pare derivi dal titolo nobiliare dell’antica<br />
proprietaria <strong>di</strong> tutta quella zona. Negli anni ‘60 vi prese corpo la facoltà<br />
<strong>di</strong> Lettere (originariamente ubicata nell’ex collegio dei Padri Gesuiti<br />
in via Corte d’Appello) su progetto dell’architetto Salvatore Rassu e dell’ingegnere<br />
Enrico Mandolesi. L’opera, eseguita dall’impresa Lasic, su commissione<br />
dell’università, soprattutto nell’ultimo decennio è stata oggetto <strong>di</strong><br />
interventi che ne hanno migliorato la fruibilità.<br />
Al primo piano è il busto <strong>di</strong> Giordano<br />
Bruno dello scultore Bozzano, innalzato<br />
il 21 settembre 1913 dalle logge<br />
massoniche cagliaritane e, a seguito del Concordato<br />
tra Chiesa e Stato, trasferito dalla<br />
via Mazzini alla suddetta facoltà. (a.s.)<br />
S<br />
l CSIA, Centro servizi informatici<br />
amministrativi, <strong>di</strong>retto<br />
da Paolo Bullita, in collaborazione<br />
con l’Area della Didattica,<br />
<strong>di</strong>retta da Fabrizia Biggio, ha<br />
aggiunto un altro tassello<br />
alle funzionalità che, in<br />
moderna ottica e-government,<br />
avvicinano sempre<br />
più gli studenti ai servizi<br />
d’Ateneo usufruibili via<br />
internet. Tale nuova funzionalità<br />
sperimentale, realizzata<br />
dal settore Progettazione<br />
e sviluppo, <strong>di</strong> cui è<br />
responsabile Alessandro<br />
Corrias, in collaborazione<br />
con le altre professionalità<br />
presenti presso il CSIA,<br />
permette agli studenti <strong>di</strong> visualizzare<br />
tramite il PIN, identificativo<br />
personale segreto già sperimentato<br />
con successo con le autocertificazioni<br />
online, la situazione<br />
del saldo tasse con i relativi<br />
estremi e <strong>di</strong> recarsi in banca per<br />
il pagamento <strong>degli</strong> importi dovuti.<br />
Grazie alle nuove tecnologie, recentemente<br />
acquisite presso il<br />
CSIA, sarà possibile mettere a<br />
punto altre funzionalità innovative<br />
per migliorare ulteriormente le<br />
prestazioni fornite agli studenti e<br />
Numero 22<br />
maggio 2004<br />
Il Best young investigator<br />
al biologo Enzo Tramontano<br />
i parla tanto <strong>di</strong> fuga <strong>di</strong> cervelli,<br />
ma qualcuno per fortuna non<br />
fugge. Enzo Tramontano, ricercatore<br />
della classe <strong>di</strong> Biologia della facoltà<br />
<strong>di</strong> Scienze è stato premiato quale “Best<br />
Young Investigator” per i risultati<br />
della sua ricerca che ha presentato al<br />
17esimo congresso dell’ISAR (International<br />
Society for Antiviral Research)<br />
tenutosi a Tucson (AZ) dal 2<br />
al 6 maggio 2003. L’I-<br />
SAR, la società che riunisce<br />
virologi provenienti<br />
da ogni continente<br />
e che sono particolarmente<br />
de<strong>di</strong>cati<br />
allo sviluppo <strong>di</strong> farmaci<br />
antivirali, ha vo-<br />
luto attribuire al dottor<br />
Tramontano il primo<br />
premio, dell’importo<br />
<strong>di</strong> $1000, per la ricerca volta<br />
alla identificazione <strong>di</strong> nuovi agenti anti-HIV<br />
mirati a bloccare una fase della<br />
replicazione del virus fino ad oggi<br />
poco esplorata, la funzione ribonucleasi<br />
H della trascrittasi inversa.<br />
Il Presidente dell’ISAR, John Secrist III<br />
13<br />
Il saldo delle tasse? Su internet<br />
Dal Csia un nuovo servizio web per gli studenti<br />
I<br />
del Southern Research Institute <strong>di</strong><br />
Birmingham (AL), nel consegnare il<br />
premio (assegnato da una commissione<br />
<strong>di</strong> cinque scienziati, americani<br />
ed europei, e presieduta dal professor<br />
Nair della University of Georgia)<br />
si è congratulato con il ricercatore cagliaritano<br />
per “l’importanza e la novità<br />
della sua ricerca nel campo delle<br />
nuove terapie per l’AIDS”. “Sono<br />
molto onorato, orgoglioso<br />
e felice” ha<br />
detto Enzo Tramontanocommentando<br />
il significativoriconoscimento<br />
che gli è<br />
stato attribuito da<br />
una così illustre<br />
Enzo Tramontano (a des.) e John Secrist società scientifica.<br />
“Questo premio -<br />
ha aggiunto - è anche un riconoscimento<br />
del livello <strong>di</strong> eccellenza scientifica<br />
dell’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>, dove ho<br />
<strong>stu<strong>di</strong></strong>ato e attualmente insegno, e, in<br />
particolare, della scuola <strong>di</strong> Microbiologia<br />
coor<strong>di</strong>nata dal professor La Colla,<br />
dove svolgo la mia ricerca”.<br />
all’amministrazione universitaria.<br />
Tra le attività future si prevedono,<br />
ad esempio, il consolidamento e<br />
la messa a regime <strong>di</strong> un’applicazione<br />
per la segnalazione via web<br />
Sergio Corda, Alessandro Corrias, Renato Soccol e Mauro<br />
Cadelano del settore Progettazione e sviluppo del Csia<br />
<strong>di</strong> malfunzionamenti informatici<br />
o, relativamente agli studenti,<br />
l’accesso a servizi amministrativi<br />
attualmente <strong>di</strong>sponibili me<strong>di</strong>ante<br />
i terminali self service, (certificazione,<br />
visura della carriera, mo<strong>di</strong>fica<br />
<strong>di</strong> alcuni dati) senza la necessità<br />
<strong>di</strong> recarsi presso le segreterie<br />
studenti. Ancora una volta, professionalità,<br />
<strong>di</strong>sponibilità e collaborazione,<br />
opportunamente coniugate,<br />
riescono a produrre innovazione<br />
nei servizi.
14<br />
Numero 22<br />
maggio 2004<br />
Un ateneo al microscopio<br />
Anche un’istituzione complessa,<br />
martoriata e viva come l’<strong>Università</strong><br />
può mettersi a nudo e<br />
confrontarsi con il mondo<br />
esterno, senza filtri.<br />
Un mondo esterno rappresentato<br />
da due giornalisti<br />
e una fotografa che<br />
hanno sezionato con intelligenza ogni<br />
particolare dell’ateneo citta<strong>di</strong>no, senza<br />
censure. I frutti <strong>di</strong> questa indagine a 360<br />
gra<strong>di</strong> voluta dal rettore Pasquale Mistretta<br />
è Calaritana. L’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />
tra oggi e domani (Tema e<strong>di</strong>tore,<br />
296 pagine). Giorgio Pisano, cronista<br />
per vocazione, Paolo Fadda, storico non<br />
ufficiale e Daniela Zedda, artista del<br />
bianco e nero, hanno sciorinato vizi e<br />
virtù <strong>di</strong> una fabbrica del sapere che molti<br />
vorrebbero vendere al miglior offerente<br />
ma che resta un patrimonio insostituibile<br />
della collettività. «In questo lungo racconto si è<br />
Da sin. Il sindaco <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> Emilio Floris, il prefetto Efisio Orrù, i presi<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> Economia e Ingegneria, Roberto Malavasi e Francesco Ginesu<br />
cercato <strong>di</strong> sfuggire ad ogni tentazione agiografica<br />
- scrive Fadda - avendo ben presente che<br />
s’andava a raccontare le vicende d’una <strong>Università</strong><br />
minore, geograficamente isolata dai più<br />
importanti centri del sapere». Ma nel contempo<br />
aperta «che si muove, che ricerca da <strong>Cagliari</strong><br />
nuove opportunità d’inserimento nell’ambiente<br />
continentale. Che è interessata ad entrare<br />
nel mercato della<br />
ricerca d’eccellenza».<br />
Sono una ventina<br />
i consorzi interuniversitari<br />
e altrettante<br />
le società con<br />
partecipazione dell’ateneo<br />
la cui fama<br />
ha ben più che varcato<br />
i ristretti confini<br />
isolani. Il <strong>di</strong>fficile<br />
rapporto con la co-<br />
Piero Tosi legge UnicaNews<br />
Piero Tosi: “Senza risorse le università pubbliche muoiono”<br />
munità locale non<br />
ha mai agevolato<br />
questo «lungo cam-<br />
mino verso l’eccellenza». Pochi sol<strong>di</strong> dallo Stato,<br />
quasi nulla da Regione e Comune. «Una<br />
continuità <strong>di</strong> spilorceria che unisce i fondatori<br />
spagnoli del ‘600 ai governanti regionali <strong>di</strong><br />
adesso», aggiunge Giorgio Pisano. Per lui Calaritana<br />
è un libro un po’ bizzarro ma assolutamente<br />
trasparente: «Ho intervistato un centi-<br />
<strong>Cagliari</strong>. Aula magna del rettorato. Da sin. Daniela Zedda, Piero Tosi, Pasquale<br />
Mistretta, Paolo Fadda e Giorgio Pisano<br />
naio <strong>di</strong> persone, scritto <strong>di</strong> alloggi, ricerca, ricerca<br />
avanzata e raccolto anche molti giu<strong>di</strong>zi critici<br />
nei confronti del mio committente, il rettore.<br />
Ebbene, ho riportato tutto con precisione,<br />
tranne un caso <strong>di</strong> pentitismo. Mistretta non ha<br />
spostato nemmeno una virgola». Alla recente<br />
presentazione del volume che si è svolta nell’aula<br />
magna <strong>di</strong> via <strong>Università</strong> ha partecipato<br />
quale ospite d’onore, Piero Tosi, presidente<br />
della Conferenza dei rettori italiani. Inequivocabile<br />
il suo grido d’allarme: «O cerchiamo <strong>di</strong><br />
ottenere una programmazione delle risorse o le<br />
<strong>Università</strong> in quanto pubbliche moriranno. Se<br />
consideriamo le <strong>Università</strong> un bene della collettività<br />
ne deriva che lo Stato deve provvedere<br />
alle risorse. Ma la verità è che i nostri atenei<br />
non sono assistiti come dovrebbe essere dallo<br />
Il rettore Pasquale Mistretta (a des.) e il suo predecessore Duilio Casula<br />
Stato, dai privati, dalle regioni e da molti rappresentanti<br />
della società». L’<strong>Università</strong> pubblica,<br />
aperta a tutti e che funziona è una conquista<br />
dei Paesi civili, sinonimo <strong>di</strong> crescita, vivacità<br />
culturale, confronto, inter<strong>di</strong>sciplinarietà,<br />
autonomia. Rinunciarci significherebbe tornare<br />
in<strong>di</strong>etro <strong>di</strong> secoli, quando gli <strong>stu<strong>di</strong></strong> specialistici<br />
erano riservati solo all’élite. Il monito <strong>di</strong><br />
Tosi non può essere ignorato: «L’<strong>Università</strong><br />
non è un prodotto da vendere al mercato. L’accesso<br />
alla conoscenza deve essere aperto e libero.<br />
Non siamo un’azienda». Walter Falgio<br />
La Sardegna in un libro<br />
Da Macomer un plauso per l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong>ffusa<br />
D al 21 al 26 aprile scorso si è tenuta a Macomer,<br />
nell’area fieristica Monte S. Antonio,<br />
la quarta e<strong>di</strong>zione della mostra regionale del<br />
libro. Fitto il calendario <strong>degli</strong> appuntamenti con<br />
convegni, presentazioni, incontri, approfon<strong>di</strong>menti<br />
e <strong>di</strong>battiti per promuovere l’e<strong>di</strong>toria regionale<br />
ed offrire al pubblico, in spazi rinnovati,<br />
una esposizione libraria <strong>di</strong> tremila titoli per<br />
quarantadue e<strong>di</strong>tori regionali. La mostra è stata<br />
organizzata dal Comune <strong>di</strong> Macomer, dall’assessorato<br />
regionale alla cultura e dall’Associazione<br />
E<strong>di</strong>tori Sar<strong>di</strong>. Una grande varietà <strong>di</strong> argomenti<br />
raddoppiano i titoli esposti nelle passate e<strong>di</strong>zioni<br />
della manifestazione: dall’arte, all’archeologia,<br />
alla storia, narrativa<br />
e poesia, ambiente,<br />
comprese<br />
le ultimissime<br />
novità riunite in<br />
un settore “freschi<br />
<strong>di</strong> stampa”,<br />
con un occhio anche agli scrittori sar<strong>di</strong> che pubblicano<br />
oltre i confini dell’Isola e a ciò che <strong>di</strong> Sardegna<br />
si scrive a livello nazionale. La mostra del<br />
libro <strong>di</strong> Macomer è inserita nel panorama <strong>degli</strong><br />
eventi culturali <strong>di</strong> maggior rilievo nell’Isola e <strong>di</strong>venta<br />
un punto <strong>di</strong> partenza nel viaggio della cultura<br />
sarda oltre il mare, che annovera tra le altre<br />
tappe, la Fiera del libro per ragazzi a Bologna,<br />
il Salone del libro <strong>di</strong> Torino e la Fiera del<br />
libro <strong>di</strong> Francoforte dove, da tempo, vengono rappresentate<br />
la cultura e la letteratura isolana. Hanno<br />
inaugurato la manifestazione il sindaco <strong>di</strong> Macomer,<br />
Marco Mura, l’assessore regionale della<br />
P.I., Beni Culturali, Tonino Falchi, il Presidente<br />
della Amministrazione provinciale <strong>di</strong> Nuoro,<br />
Francesco Licheri, il presidente della Comunità<br />
montana Marghine-Planargia, Giovanni Soro, e<br />
il presidente dell’Associazione e<strong>di</strong>tori sar<strong>di</strong> Mario<br />
Argiolas. Il nostro ateneo è stato citato favorevolmente<br />
per l’importanza della sua “università<br />
<strong>di</strong>ffusa nel territorio” proprio dal presidente<br />
della comunità montana Marghine-Planargia,<br />
Giovanni Soro, durante la conferenza<br />
inaugurale della mostra. (s.p.)<br />
Un’altra veduta dell’aula magna gremita per la presentazione del volume<br />
Calaritana. Da sinistra, in prima fila i presi<strong>di</strong> <strong>di</strong> Scienze e<br />
Scienze politiche, Roberto Crnjar e Raffaele Paci, e gli ex rettori<br />
Giuseppe Aymerich e Duilio Casula
C o l e s t e r o l o e d i n t o r n i<br />
Un saggio <strong>di</strong> due docenti cagliaritane desta grande interesse nella comunità scientifica internazionale<br />
D<br />
a quando, circa 50 anni fa, si<br />
è scoperto che alti livelli <strong>di</strong> colesterolo<br />
plasmatico accelerano la formazione<br />
delle placche aterosclerotiche<br />
portando ad infarto del miocar<strong>di</strong>o<br />
e stroke, tutti gli aspetti relativi<br />
al metabolismo del colesterolo,<br />
la sua produzione, il trasporto e la<br />
<strong>di</strong>stribuzione nell’organismo sono<br />
stati oggetto <strong>di</strong> sempre più <strong>numero</strong>si<br />
e approfon<strong>di</strong>ti <strong>stu<strong>di</strong></strong>. In anni più recenti,<br />
alterazioni del metabolismo del<br />
colesterolo sono state riscontrate anche<br />
nei tumori, e <strong>numero</strong>se evidenze<br />
sperimentali supportano oramai<br />
un ruolo attivo <strong>di</strong> questa molecola<br />
biologica in funzioni fondamentali<br />
della cellula, quali trasduzione del segnale<br />
e regolazione della crescita. Il<br />
metabolismo del colesterolo è stato<br />
oggetto <strong>di</strong> intensi <strong>stu<strong>di</strong></strong> nella sezione<br />
<strong>di</strong> Patologia sperimentale del <strong>di</strong>partimento<br />
<strong>di</strong> Scienze biome<strong>di</strong>che e<br />
Biotecnologie (Barbara Batetta e<br />
Sandra Dessì), inizialmente<br />
in modelli<br />
tumorali sperimentali<br />
e in seguito<br />
anche in <strong>di</strong>fferenti<br />
tipi <strong>di</strong> tumori<br />
umani. Queste ricerche<br />
hanno evidenziato<br />
la costante presenza<br />
<strong>di</strong> peculiari alterazioni<br />
del metabolismo del<br />
colesterolo nella patologia<br />
neoplastica, ed in particolare<br />
un accumulo intracellulare<br />
<strong>di</strong> esteri del colesterolo ed una<br />
Al via The First Global Me<strong>di</strong>terranean Conference<br />
Il Centro Ricerca Cetacei propone una<br />
partecipazione alla prima Me<strong>di</strong>terranean<br />
Conference, che si terrà in collaborazione<br />
con enti pubblici e privati: -<br />
The First Global Me<strong>di</strong>terranean Conference,<br />
in collaborazione con enti pubblici e privati,<br />
conferenza sullo status del ricerca nel mar Me<strong>di</strong>terraneo<br />
e relazioni con le attività <strong>di</strong> ricerca nel mondo -<br />
“La Rotta dei delfini”, imbarcazione a vela che percorre<br />
le coste italiane svolgendo ricerca ambientale e accogliendo<br />
a bordo stampa e televisione - “La Via dei<br />
Parchi”, percorso via terra che congiunge i Parchi nazionali<br />
d’Italia e le Aree marine protette, con lo scopo<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere una corrette conoscenza dell’ambiente<br />
naturale italiano e che sarà seguita da una collana <strong>di</strong><br />
pubblicazioni e trasmissioni televisive Le tre iniziative<br />
verranno seguite da testate televisive, stampa, e<strong>di</strong>toriali,<br />
oltre che da iniziative locali, in collaborazione con<br />
enti pubblici e privati. Carattere <strong>di</strong>stintivo del Centro<br />
è un ampio programma <strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgazione al grande<br />
pubblico, articolato su più livelli: - Stampa: articoli e<br />
testi <strong>di</strong>vulgativi in collaborazione con le maggiori te-<br />
concomitante riduzione dei livelli<br />
plasmatici <strong>di</strong> colesterolo legato alla<br />
classe lipoproteica delle HDL sono<br />
stati riscontrati in tutti i modelli sperimentali<br />
e in tutti i pazienti neoplastici<br />
esaminati. Da qui è nata l’i-<br />
potesi che potesse<br />
esistere una correlazione<br />
<strong>di</strong>retta tra accumulo<br />
<strong>di</strong> esteri del<br />
colesterolo e la velocità<br />
<strong>di</strong> crescita cellulare<br />
e che ha portato<br />
alla stretta collaborazione<br />
con la<br />
professoressa Alessandra<br />
Pani. I <strong>numero</strong>si<br />
<strong>stu<strong>di</strong></strong> condotti<br />
“in vitro” su<br />
colture cellulari derivate<br />
da leucemie,<br />
tumori soli<strong>di</strong> umani<br />
e tessuti ateroscleroticisembrerebberoconfermare<br />
un ruolo<br />
attivo del processo <strong>di</strong> esterificazione<br />
del colesterolo nel regolare<br />
la velocità <strong>di</strong> crescita delle<br />
cellule. È stato osservato<br />
“in vitro” che inibitori dell’esterificazione<br />
del colesterolo<br />
producono un effetto<br />
antiproliferativo:<br />
ovviamente sono necessari<br />
ulteriori <strong>stu<strong>di</strong></strong> per verificare<br />
un possibile riscontro nella pratica<br />
clinica. Su queste ricerche sono<br />
stati pubblicati <strong>di</strong>versi articoli scien-<br />
tifici e forse la lettura <strong>di</strong> questi lavori<br />
ha indotto l’e<strong>di</strong>tore Ron Landes a<br />
proporci <strong>di</strong> scrivere un libro sulla crescita<br />
cellulare e gli esteri del colesterolo.<br />
Dopo un primo momento <strong>di</strong><br />
perplessità abbiamo deciso <strong>di</strong> buttarci<br />
Un libro pubblicato <strong>di</strong> recente negli Stati Uniti da<br />
due docenti della nostra università, entrambe biologhe<br />
e molto impegnate nella ricerca, ha destato<br />
grande interesse nella comunità scientifica internazionale.<br />
Si tratta <strong>di</strong> “Cell growth and cholesterol<br />
esters” (Proliferazione cellulare ed esteri del colesterolo),<br />
scritto da Sandra Dessì, docente presso la<br />
sezione <strong>di</strong> Patologia generale del <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong><br />
Scienze biome<strong>di</strong>che e Biotecnologie e da Alessandra<br />
Pani, professore associato presso la sezione <strong>di</strong><br />
Microbiologia del <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Scienze e tecnologie<br />
biome<strong>di</strong>che. Il libro è coe<strong>di</strong>to da due prestigiose<br />
case e<strong>di</strong>trici: la Kuwer Academic Press <strong>di</strong> New<br />
York e la Landes Biosciences.Tra le pubblicazioni<br />
relative all’argomento colesterolo il libro delle due<br />
ricercatrici sarde figura tra i più richiesti. Nonostante<br />
il prezzo <strong>di</strong> copertina sia <strong>di</strong> 130 euro risultano<br />
già vendute on line più <strong>di</strong> mille copie. La professoressa<br />
Dessi ci racconta la genesi del volume. (l.s.)<br />
in questa avventura, che è durata due<br />
anni e si è conclusa nello scorso <strong>di</strong>cembre.<br />
Nonostante la gravosità<br />
dell’impegno, risultato superiore alle<br />
previsioni iniziali, scrivere questo<br />
libro è stata una esperienza non solo<br />
stimolante da un punto <strong>di</strong> vista<br />
scientifico ma anche molto <strong>di</strong>vertente.<br />
Averlo oggi tra le mani è una<br />
grande sod<strong>di</strong>sfazione e ci fa ricordare<br />
le innumerevoli e accese <strong>di</strong>scussioni<br />
su un argomento molto attuale e<br />
complesso. Sandra Dessì<br />
state giornalistiche italiane; - E<strong>di</strong>toria: singoli volumi<br />
e collane de<strong>di</strong>cate ai delfini, l’ambiente, i parchi nazionali<br />
e le coste italiane, e sviluppo <strong>di</strong> una collaborazione<br />
e<strong>di</strong>toriale con i principali e<strong>di</strong>tori istituzionali e<br />
le maggiori case e<strong>di</strong>trici italiane; - Ra<strong>di</strong>o: accor<strong>di</strong> con<br />
le principali emittenti; - Televisione: partecipazione a<br />
programmi televisivi, sviluppo <strong>di</strong> progetti redazionali<br />
de<strong>di</strong>cati all’ambiente e ai delfini con le maggiori emittenti,<br />
collegamento televisivo in occasione <strong>di</strong> eventi e<br />
interventi per emergenze ambientali lungo le coste italiane<br />
ed europee; - Scuole e università: è stato allestito<br />
un ampio programma <strong>di</strong> pubblicazioni, seminari e<br />
collaborazioni; - Eventi: partecipazione a eventi pubblici<br />
e privati, quali l’organizzazione <strong>di</strong> conferenze internazionali<br />
e l’iniziativa http://www.centroricercacetacei.org/laro.htm.<br />
Il Centro Ricerca Cetacei è frutto<br />
della collaborazione fra ricercatori, autori e enti pubblici<br />
e privati. È una società privata che sviluppa un<br />
programma <strong>di</strong> ricerca finalizzata alla conservazione<br />
dei delfini e, più in generale, dei Cetacei e l’ambiente<br />
marino, collaborando con i principali enti europei.<br />
Per contattarci info@centroricercacetacei.org.<br />
Numero 22<br />
maggio 2004<br />
Al centro dei lavori lo status della ricerca nel mare nostrum e l’emergenza ambiente Inaugurata al castello <strong>di</strong><br />
15<br />
La brochure <strong>di</strong> Farmacia<br />
Do<strong>di</strong>ci pagine che raccontano<br />
la facoltà. Gli<br />
in<strong>di</strong>rizzi e i numeri <strong>di</strong><br />
telefono, le date dell’immatricolazione,<br />
la<br />
durata e i programmi<br />
dei corsi <strong>di</strong> laurea. La<br />
brochure realizzata dalla<br />
facoltà presieduta da<br />
Gaetano Di Chiara ha<br />
dalla sua una veste grafia<br />
ed e<strong>di</strong>toriale <strong>di</strong>versa da pubblicazioni<br />
simili. Rettangolare,<br />
con un uso equilibrato del bianco<br />
e la ricerca delle massima chiarezza<br />
nell’impaginazione ne fanno<br />
uno strumento in<strong>di</strong>spensabile<br />
per quanti hanno a che fare con<br />
la facoltà. In più, vengono presentate<br />
un insieme <strong>di</strong> “news” <strong>di</strong> indubbio<br />
aiuto per gli studenti. Il totale<br />
dei cre<strong>di</strong>ti, ad esempio, viene<br />
spiegato nei dettagli. Gli ambiti<br />
occupazionali e gli obiettivi formativi<br />
specifici sono presentati con<br />
una serie <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazioni fondamentali<br />
per quanti pensano <strong>di</strong> intraprendere<br />
gli <strong>stu<strong>di</strong></strong> farmaceutici.<br />
Lo stesso può <strong>di</strong>rsi <strong>degli</strong> esami:<br />
a ciascun appuntamento viene<br />
abbinato il relativo “peso” in<br />
cre<strong>di</strong>ti formativi. Insomma, per la<br />
laurea in Scienze e tecnologie erboristiche,<br />
in Tossicologia dell’ambiente,<br />
del farmaco e <strong>degli</strong> alimenti,<br />
in Chimica e tecnologia<br />
farmaceutica e in Farmacia, dopo<br />
aver sfogliato la brochure se ne può<br />
sapere quanto basta. E se occorre<br />
qualche altra informazione c’è il<br />
web: www.farmacia.unica.it.<br />
Al castello <strong>di</strong> San Michele<br />
la pittura emiliana<br />
San Michele <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>,<br />
la mostra itinerante “La<br />
pittura emiliana tra ‘500 e<br />
‘700” promossa dalla Banca popolare<br />
dell’Emilia Romagna, in collaborazione<br />
con il Banco <strong>di</strong> Sardegna e<br />
con l’assessorato alla Cultura del Comune<br />
<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>. L’esposizione<br />
comprende trenta opere che vanno<br />
dal Manierismo <strong>di</strong> Girolamo da Carpi<br />
al Classicismo <strong>di</strong> Ludovico Carracci.<br />
L’iniziativa intende favorire un<br />
più profondo rapporto tra cultura e<br />
territorio, attraverso la promozione e<br />
la <strong>di</strong>ffusione della conoscenza <strong>di</strong> rilevanti<br />
opere <strong>di</strong> interesse artistico e<br />
storico, in possesso delle banche italiane.<br />
Presenti all’inaugurazione, tra<br />
gli altri, Lucia Peruzzi, curatrice della<br />
mostra, Antonio Sassu, presidente<br />
del Banco <strong>di</strong> Sardegna e Carlo Baldoni,<br />
vice presidente della Banca popolare<br />
dell’Emilia Romagna. (e.p.)
16<br />
“<br />
Numero 22<br />
maggio 2004<br />
XIV Settimana scientifica, bilancio positivo<br />
Grande attenzione per ambiente, energia e clima, temi scelti dal Miur<br />
I cambiamenti climatici”, “Il<br />
problema dell’energia nella<br />
società moderna”, “La vita umana<br />
s’allunga: prospettive e problemi”. Si<br />
è svolta nel marzo scorso ed è stata<br />
I L COMMENTO<br />
“Una bella impresa”.<br />
Giovanni Biggio (nella<br />
foto), corresponsabile<br />
scientifico della<br />
Settimana con il professor<br />
Alberto Anedda,<br />
tira un bilancio<br />
positivo. Ma avverte:<br />
“Per renderla più appetibile<br />
bisognerebbe programmare con largo<br />
anticipi gli eventi. Solo così si possono<br />
coinvolgere testimonial <strong>di</strong> rilievo internazionale”.<br />
Il coor<strong>di</strong>natore della laurea specialistica<br />
in Neuropsicobiologia aggiunge:<br />
“Mi sono piaciute in particolare le iniziative<br />
curate dalla professoressa Alessandra<br />
Fanni del <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Ingegneria<br />
elettrica: le due tavole rotonde, sull’energia<br />
alternativa e sui modelli <strong>di</strong> neuroinformatica,<br />
hanno avuto un grande apprezzamento<br />
e sono state <strong>di</strong> elevato spessore scientifico<br />
e accademico”. Un rammarico? Il<br />
professor Biggio non ha dubbi: “Poteva<br />
andare molto meglio l’incontro-<strong>di</strong>battito<br />
con il rettore. Purtroppo ha patito una<br />
mancanza <strong>di</strong> programmazione”.<br />
caratterizzata dai tre temi scelti dal<br />
MIUR: la XIV Settimana della Cultura<br />
Scientifica e Tecnologica ha avuto<br />
per ingre<strong>di</strong>enti tavole rotonde, seminari,<br />
incontri, <strong>di</strong>battiti, mostre.<br />
Eventi che hanno posto l’attenzione<br />
sulle problematiche legate all’am-<br />
Da sin. Raffaele Paci, Gavino Faa, Francesco Ginesu<br />
e Roberto Crnjar, presi<strong>di</strong> <strong>di</strong> Scienze politiche,<br />
Me<strong>di</strong>cina, Ingegneria e Scienze<br />
biente, all’energia ed alla salute, considerate<br />
<strong>di</strong> rilevante interesse non solo<br />
in ambito nazionale ed europeo<br />
ma anche internazionale. La partecipazione<br />
alle tavole rotonde <strong>di</strong> illustri<br />
<strong>stu<strong>di</strong></strong>osi ed esperti <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>scipline,<br />
provenienti da autorevoli<br />
centri <strong>di</strong> ricerca come l’EURATOM,<br />
l’ENEA e il CNR, ha richiamato l’attenzione<br />
<strong>di</strong> un vasto pubblico, fra cui<br />
studenti, giovani ricercatori, docenti<br />
e comuni citta<strong>di</strong>ni. In particolare<br />
hanno suscitato molto interesse il<br />
tema de<strong>di</strong>cato alle energie innovative,<br />
dove si è <strong>di</strong>scusso <strong>di</strong> prospettive<br />
energetiche della fusione nucleare, <strong>di</strong><br />
strategie nazionali ed internazionali<br />
<strong>di</strong> ricerca e sviluppo sull’idrogeno e <strong>di</strong><br />
fabbisogno energetico mon<strong>di</strong>ale,<br />
e il tema de<strong>di</strong>cato al-<br />
l’inquinamentoelettromagnetico, analizzato sotto l’aspetto<br />
scientifico, normativo<br />
e tecnico. Ma si è <strong>di</strong>scusso<br />
anche <strong>di</strong> alterazioni<br />
del clima e dell’impatto<br />
che tali fenomeni<br />
provocano<br />
sull’ambiente, dove sono<br />
stati fra l’altro evidenziati<br />
i risultati delle<br />
ricerche in atto e<br />
presentate le nuove tec-<br />
nologie <strong>di</strong> telerilevamento<br />
adottate dai climatoligi.Nell’elegante<br />
cornice della Sala<br />
dei ritratti a Palazzo<br />
Siotto, si è svolta la tavola<br />
rotonda de<strong>di</strong>cata al tema<br />
sull’allungamento della vita<br />
umana. La riflessione sulle<br />
problematiche connesse all’aumento<br />
della popolazione<br />
anziana è stata a più voci<br />
poiché si sono confrontati<br />
un filosofo, uno psicologo,<br />
uno storico,<br />
un sociologo, un<br />
demografo e un esperto<br />
<strong>di</strong> linguistica. Ha stimolato<br />
la curiosità del<br />
pubblico, formato in<br />
gran parte da scolaresche<br />
che hanno affollato<br />
l’aula a Monserrato,<br />
lo spettacolo “Dobbiamo<br />
avere paura dell’elettrosmog?”,<br />
dove con<br />
spettacolari e coinvolgenti<br />
esperimenti dal<br />
vivo si è spiegato se si<br />
deve avere paura o meno<br />
dei campi elettromagnetici.<br />
L’Ateneo ha<br />
aperto le porte ai visitatori<br />
organizzando visite<br />
guidate presso tutte<br />
le strutture museali,<br />
i laboratori <strong>di</strong> ricerca e<br />
le biblioteche, che hanno<br />
coinvolto soprattutto<br />
le scolaresche, a<br />
cominciare dalle scuole<br />
elementari. L’affluenza<br />
è stata notevole<br />
presso tutti i musei e<br />
i laboratori, ma in particolar<br />
modo hanno registrato<br />
un considere-<br />
vole afflusso il museo <strong>di</strong> Fisica con<br />
circa 2000 visitatori, il museo sardo<br />
<strong>di</strong> Antropologia ed Etnografia<br />
(700) e l’Orto Botanico (700), dove<br />
è stata anche allestita la mostra sui<br />
Bioin<strong>di</strong>catori climatici della Sardegna,<br />
con lo scopo <strong>di</strong> far conoscere le specie<br />
del bacino Me<strong>di</strong>terraneo presenti<br />
e <strong>di</strong>stribuite in Sardegna secondo il<br />
fattore ambientale “clima”. L’esito<br />
della manifestazione è stato più che<br />
<strong>Cagliari</strong>. Il rettore Pasquale Mistretta all’inaugurazione della<br />
Settimana. Al suo fianco il preside <strong>di</strong> Giurisprudenza<br />
Francesco Sitzia, il responsabile del Nucleo <strong>di</strong> valutazione<br />
Armando Buccellato<br />
sod<strong>di</strong>sfacente vista la partecipazione<br />
delle tantissime scolaresche (circa<br />
6000 studenti), provenienti da<br />
tutte le parti dell’isola (Donori, Senorbì,<br />
Carbonia, Villacidro, Muravera,<br />
Oristano, Isili, Macomer, Ozieri,<br />
Calangianus, Sassari), alle <strong>numero</strong>se<br />
iniziative organizzate durante<br />
la Settimana. Li<strong>di</strong>a Melis<br />
Direttore e<strong>di</strong>toriale Pasquale Mistretta<br />
Direttore responsabile Mario Frongia<br />
Redazione: Stefano Cocumelli, Sabrina Mereu, Anna Cotza,<br />
Cristina Aresu, Erika Pitzalis, Stefania Pinna, Cristiana<br />
Pani, Luigi Sotgiu.<br />
Hanno collaborato: Antonello Angioni, Paolo Bullita, Fabrizio<br />
Cherchi, Tiziana Cubeddu, Paolo Labieni, Marinella<br />
Lorinczi, Gino Manca, Giovanni Marini, Monica Melis,<br />
Franco Meloni, Mariella Muggiolu, Giampaolo Orgiana,<br />
Gianluca Susini, Donatella Tore, Elisabetta Tuveri, Antonio<br />
Pillai, Andrea Simoncini, Sandra Giordano, Li<strong>di</strong>a Melis,<br />
Walter Falgio, Isabella Castangia, Silvia Vivanet, Cristiano<br />
Melis.<br />
Foto: Pierluigi Sacco, archivio UnicaNews, Elisabetta Messina,<br />
Archivio Cus, Priamo Tolu, Mario Rosas, Nicola Belillo,<br />
Daniela Zedda, Paolo Labieni.<br />
Impaginazione grafica e stampa: Sigma Schede Sarda<br />
Tiratura 3500 copie - Chiuso in tipografia il 18 maggio 2004.<br />
UnicaNews n. 22, maggio 2004<br />
Registrazione Tribunale <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> n. 464-27/10/83<br />
Spe<strong>di</strong>zione in abbonamento postale<br />
art. 2 comma 20/c L. 662/96 filiale <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />
Redazione:<br />
rettorato, via <strong>Università</strong> 40, 09124 <strong>Cagliari</strong><br />
tel. 0706752079 - 0706752114,<br />
fax 0706752079<br />
E-mail:<br />
mariofrongia@amm.unica.it - unicanews@amm.unica.it<br />
Sito web: http://csia.unica.it/unicanews<br />
brevine<br />
Le nomine della Moratti<br />
Il Consiglio dei Ministri, su proposta<br />
del Ministro Letizia Moratti,<br />
ha nominato il professor<br />
Fabio Pistella a presidente del<br />
Consiglio nazionale delle ricerche.<br />
Il Ministro ha ringraziato il<br />
professor Adriano De Maio per<br />
l’attività svolta come commissario<br />
dell’ente. Unitamente al prof.<br />
Pistella ha altresì invitato il prof.<br />
De Maio, che ha accettato, a<br />
presiedere il Consiglio scientifico<br />
generale dell’ente. Sempre su<br />
proposta del Ministro Moratti, il<br />
Consiglio dei Ministri ha inoltre<br />
confermato il prof. Enzo Boschi<br />
a presidente dell’Istituto nazionale<br />
<strong>di</strong> geofisica e vulcanologia e<br />
ha nominato il prof. Roberto<br />
Petronzio a presidente dell’Istituto<br />
nazionale <strong>di</strong> fisica nucleare.<br />
Ha nominato Edoardo Mensi<br />
presidente dell’Istituto nazionale<br />
della montagna.<br />
<strong>Cagliari</strong> al cinema<br />
L’evoluzione<br />
del cinema nel<br />
Novecento e la<br />
storia <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />
si intreccianonell’opera<br />
<strong>di</strong> Giuseppe<br />
Podda, recentemente<br />
e<strong>di</strong>ta da Aipsa nella collana<br />
Riquadri: “<strong>Cagliari</strong> al cinema.<br />
Il Novecento, secolo del cinema.<br />
Storie, <strong>di</strong>vi, registi <strong>di</strong> ieri e <strong>di</strong> oggi”.<br />
Il volume chiude una trilogia<br />
de<strong>di</strong>cata alle origini del cinema a<br />
<strong>Cagliari</strong> - dalle origini alla seconda<br />
Guerra mon<strong>di</strong>ale (vol.1) e dal dopoguerra<br />
al Sessantotto (vol.2) - e<br />
offre un originale punto <strong>di</strong> osservazione<br />
della storia della Città.<br />
Cruc, torneo tennis<br />
Si è aperto il 10 maggio il torneo<br />
<strong>di</strong> doppio <strong>di</strong> tennis organizzato<br />
dal circolo ricreativo d’ateneo. La<br />
classifica sociale è la seguente: 1<br />
Atzori 2 Celli 3 Di Martino 4<br />
Manconi 5 Frongia 6 Maddaloni<br />
7 Piras 8 Cocumelli 9 Pili 10 Simbula<br />
11 Porcu 12 Damasco 13<br />
Marongiu 14 Garau 15 Nicolosi<br />
16 Sanna U. 17 Locci 18 Fanfani<br />
19 Piras A. 20 Vernier 21 Moi 22<br />
Rais 23 Sotgiu 24 Massa 25 Canino<br />
26 Banni 27 Casanova 28 Loy<br />
29 Marchetti. La finale è prevista<br />
nella prima metà <strong>di</strong> giugno.