10.06.2013 Views

Maggio - numero ventidue - Università degli studi di Cagliari.

Maggio - numero ventidue - Università degli studi di Cagliari.

Maggio - numero ventidue - Università degli studi di Cagliari.

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

A<br />

lterna mo<strong>di</strong> da gentleman ad altri decisamente<br />

più spicci. A tratti è cor<strong>di</strong>almente<br />

brusco. Diretto e senza fronzoli. Alessandro<br />

Uccheddu, or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> chirurgia e vicepreside<br />

<strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina in commissione “Protocollo<br />

d’intesa”, è impenetrabile. Il professore<br />

ha fama <strong>di</strong> lavoratore indefesso. Un bisturi<br />

d’alta scuola, capace <strong>di</strong> <strong>di</strong>re no anche quando è<br />

scomodo. Amante<br />

<strong>di</strong> un mestiere “che<br />

ti ruba l’anima, ed è<br />

spesso ingrato”, Uccheddu<br />

il granitico è<br />

uno che non cede.<br />

Né alle lusinghe del<br />

potere, né alle banali<br />

scorciatoie dell’in-<br />

anno quattro <strong>numero</strong> <strong>ventidue</strong><br />

“Il Protocollo? Equilibrato<br />

e garante delle parti”<br />

Intervista ad Alessandro Uccheddu<br />

Alessandro Uccheddu<br />

<strong>di</strong> Mario Frongia<br />

bimestrale dell’università <strong>degli</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />

tervista. Ma la sua<br />

non è supponenza.<br />

Fosse così, sarebbe<br />

già più facile. Un apostolo del fare – e lo confermano<br />

i colleghi, sia ospedalieri sia universitari<br />

- per nulla avvezzo alla visibilità o alle sparate<br />

me<strong>di</strong>atiche. La chiacchierata è dello scorso<br />

aprile.<br />

Professor Uccheddu, come nasce l’attrito con<br />

gli ospedalieri?<br />

È una storia vecchia. Un tempo i concorsi ospedalieri<br />

venivano gestiti dagli universitari che collocavano<br />

nelle posizioni ospedaliere persone che non<br />

era opportuno completassero la loro carriera in<br />

ambito universitario. Gli ospedalieri, fino agli<br />

anni ’75, sono andati avanti con questo tipo <strong>di</strong><br />

impostazione.<br />

Insomma, una <strong>di</strong>scriminazione.<br />

L’ospedaliero, in alcuni casi anche molto bravo,<br />

era uno scartato. E non si trattava <strong>di</strong> meriti ma<br />

solo <strong>di</strong> opportunità accademiche, quin<strong>di</strong> il primario<br />

ospedaliero rappresentava un avanzo dal punto<br />

<strong>di</strong> vista della carriera e delle logiche d’ateneo.<br />

Poi, cosa è successo?<br />

Col contratto ospedaliero gli assistenti avevano il<br />

rinnovo continuo sulla base <strong>di</strong> quanto decideva il<br />

primario. E queste sono storie che conosco da ragazzino<br />

in quanto mio padre era primario ospedaliero.<br />

Poi, negli anni ’70 c’è stato un incremento<br />

stipen<strong>di</strong>ale pari al 400 per cento.<br />

In sol<strong>di</strong>ni?<br />

Un primario che prendeva 350 mila lire al mese<br />

passò ad un milione e 200 mila. In quel periodo<br />

gli universitari guadagnavano <strong>di</strong> meno. Fino al<br />

1972, quando venne promulgata la legge De<br />

Maria.<br />

SEGUE ALLE PAGINE DUE E TRE<br />

Intesa tra <strong>Cagliari</strong> e Boise<br />

L<br />

o scorso 5 maggio alle 17<br />

locali, si è svolta a Boise,<br />

capitale dello stato dell’Idaho, la<br />

cerimonia della firma dell’accordo<br />

<strong>di</strong> scambio <strong>di</strong>dattico e <strong>di</strong><br />

ricerca tra l’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />

e la Boise State University. Hanno<br />

firmato per la nostra università<br />

il rettore Pasquale Mistretta,<br />

il preside della facoltà <strong>di</strong><br />

Scienze Roberto Crnjar, il<br />

<strong>di</strong>rettore del <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong><br />

Scienze della terra Antonietta<br />

Cherchi e Paola Pittau,<br />

organizzatrice dell’iniziativa.<br />

L’accordo, nato da<br />

scambi esistenti già da qualche<br />

anno tra i <strong>di</strong>partimenti<br />

<strong>di</strong> Geoscienze delle due<br />

università, è stato siglato in occasione<br />

della partecipazione <strong>di</strong><br />

una nutrita delegazione <strong>di</strong> geologi<br />

cagliaritani al congresso<br />

della Geological Society of America<br />

che si è svolto a Boise. Nell’ambito<br />

del congresso si è tenuta<br />

una speciale sessione de<strong>di</strong>cata alla<br />

geologia della Sardegna (GSA<br />

Session Number 45: Symposium<br />

6). Per la delegazione<br />

americana hanno firmato Bob<br />

Kustra presidente della Boise<br />

State University, Daryl E. Jones<br />

Provost, Philip M. Eastman<br />

Dean del College of Arts and<br />

Sciences e Clyde J. Northrup,<br />

<strong>di</strong>rettore del Department of<br />

Geosciences. Alla cerimonia,<br />

seguita dai mass me<strong>di</strong>a ha anche<br />

maggio 2004<br />

Il rettore Pasquale Mistretta ha siglato un accordo con l’università dell’Idaho.<br />

Didattica e ricerca al centro <strong>degli</strong> scambi curati dal <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Scienze della terra<br />

<strong>di</strong> Roberto Crnjar*<br />

presenziato Jerome<br />

Map, presidente<br />

del City<br />

Council, in rappresentanza<br />

della<br />

Boise (Usa). Da sin. seduti, Pasquale Mistretta e il presidente della Boise<br />

State University, Bob Kustra. In pie<strong>di</strong> gli staff che hanno curato il Protocollo<br />

città <strong>di</strong> Boise. Nel corso dell’iniziativa<br />

il professor Mistretta<br />

sottolineando il fatto che l’università<br />

<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> nonostante la<br />

propria con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> insularità<br />

The Idaho Statesman<br />

si sforzi da tempo con successo<br />

<strong>di</strong> stabilire contatti con realtà accademiche<br />

anche fuori del Me<strong>di</strong>terraneo<br />

(Cina, Brasile, ecc.)<br />

ha tra l’altro auspicato che l’accordo<br />

con Boise possa anche<br />

estendersi ad altri campi accademici<br />

<strong>di</strong> comune interesse<br />

per le due università. Al rettore<br />

ha risposto positivamente<br />

il professor Kustra in<strong>di</strong>cando<br />

tra l’altro l’economia e<br />

l’industria elettronica come<br />

aree <strong>di</strong> grande interesse per la<br />

città <strong>di</strong> Boise. Nella seconda<br />

metà <strong>di</strong> maggio sono attesi anche<br />

quest’anno studenti <strong>di</strong><br />

Boise in visita in Sardegna per<br />

un campo <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o con i loro<br />

docenti. * preside <strong>di</strong> Scienze<br />

L A C URIOSITÀ<br />

Quando si <strong>di</strong>ce dei dettagli: la rafforzata stretta<br />

<strong>di</strong> mano tra l’ateneo <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e quello <strong>di</strong> Boise<br />

cela un aspetto a <strong>di</strong>r poco curioso. Il docente<br />

dell’università americana che ha costruito<br />

con tenacia e passione i passaggi accademici<br />

e scientifici che hanno determinato<br />

il protocollo, si chiama Clau<strong>di</strong>o Spinosa.<br />

Un geologo che gode <strong>di</strong> fama internazionale.<br />

E ha lontane origini sarde.<br />

Per la precisione a Baunei, dove è nato<br />

65 anni fa. “Il professor Spinosa ha lasciato<br />

la Sardegna da bambino. Ci ha raccontato<br />

che il suo è una specie <strong>di</strong> ritorno alle<br />

origini. È andato a Baunei – <strong>di</strong>ce il preside<br />

<strong>di</strong> Scienze Roberto Crnjar – ha chiesto<br />

della sua famiglia ed è stato accolto come<br />

un figlio. E ha persino incontrato alcune<br />

signore che ricordano <strong>di</strong> averlo anche<br />

cullato”.<br />

all’interno<br />

* Accordo con Buoncammino<br />

* Adolfo Lai<br />

* Intesa con Riga<br />

* Protocollo con Valencia<br />

* Master amministrazione d’impresa<br />

* Isabella Castangia<br />

* Franco Marini<br />

* Franco Meloni<br />

* John Douthwaite<br />

* CampusOne<br />

* Comunicazione pubblica<br />

* Giornate <strong>di</strong> orientamento<br />

* Maria Lai honoris causa<br />

* Calaritana<br />

* Bilancio Settimana scientifica<br />

A PAGINA TRE<br />

Gianfranco<br />

Zola ha<br />

incontrato<br />

gli studenti<br />

nell’aula<br />

magna<br />

del polo<br />

umanistico


2<br />

Numero 22<br />

maggio 2004<br />

Accordo tra l’ateneo e il carcere <strong>di</strong> Buoncammino<br />

Siglato un Protocollo d’intesa volto a promuovere opportunità formative per i detenuti<br />

I<br />

l rettore Pasquale Mistretta e<br />

il <strong>di</strong>rettore della Casa circondariale<br />

<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>, Gianfranco<br />

Pala, hanno sottoscritto alla fine <strong>di</strong><br />

aprile un protocollo <strong>di</strong> durata triennale<br />

- operativo a partire dal prossimo<br />

anno accademico - che darà<br />

l’opportunità ai detenuti <strong>di</strong> iscriversi<br />

al nostro ateneo. I firmatari del protocollo<br />

d’intesa - al quale ha collaborato<br />

il professor Valera - si sono<br />

impegnati a «collaborare per<br />

la promozione <strong>di</strong> opportunità formative»<br />

rivolte ai detenuti del carcere<br />

<strong>di</strong> Buoncammino, «nel rispetto<br />

dei <strong>di</strong>ritti fondamentali<br />

della persona e per valorizzare gli<br />

scopi educativi e <strong>di</strong> reinserimento<br />

sociale ai quali anche la pena<br />

deve tendere». Destinatari dell’attività<br />

<strong>di</strong> collaborazione regolata<br />

dal protocollo sono, oltre ai<br />

detenuti e alle detenute, i <strong>di</strong>pendenti<br />

in servizio presso la Casa circondariale<br />

<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>. Le opportunità<br />

formative si riferiscono alla frequenza<br />

<strong>di</strong> corsi <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o universitari,<br />

ma anche a singoli insegnamenti,<br />

come i corsi <strong>di</strong> lingua straniera<br />

o <strong>di</strong> informatica. Oltre all’at-<br />

tività <strong>di</strong>dattica - realizzabile anche<br />

con la modalità dell’appren<strong>di</strong>mento<br />

a <strong>di</strong>stanza - i detenuti potranno<br />

accedere a servizi <strong>di</strong> orientamento,<br />

tutorato e consulenza. Particolarmente<br />

importante, accanto al rapporto<br />

coi docenti, l’ausilio <strong>di</strong> figure<br />

<strong>di</strong> supporto e sostegno <strong>di</strong>dattico,<br />

come i tutor. La gestione <strong>degli</strong> spe-<br />

Da sin. Roberto Valera, Pasquale Mistretta e Gianfranco Pala<br />

cifici progetti formativi realizzati sulla<br />

base del protocollo sarà affidata<br />

a un comitato <strong>di</strong>dattico-organizzativo<br />

composto da rappresentanti dell’università<br />

e della Casa circondariale<br />

<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>, del quale potranno far<br />

parte, con funzioni consultive, an-<br />

Cosa accadde?<br />

Fu un’inversione completa. Lo<br />

stipen<strong>di</strong>o <strong>degli</strong> universitari<br />

venne compensato e da allora<br />

gli ospedalieri ne soffrono.<br />

E adesso.<br />

Intanto, hanno giustamente assunto<br />

autonomia in virtù <strong>di</strong><br />

una forza numerica e profes-<br />

Monserrato. Il Policlinico universitario<br />

sionale. E autorevolezza, dovuta<br />

al fatto che una gran parte<br />

dell’assistenza sanitaria pubblica pesa sulle loro spalle. Morale, lamentano e<br />

manifestano una sorta <strong>di</strong> rancore atavico.<br />

In questo percorso, i baroni che ruolo hanno giocato?<br />

I baroni, in virtù della loro esperienza, hanno pensato <strong>di</strong> essere un fortino inattaccabile.<br />

E quin<strong>di</strong> hanno visto passare profon<strong>di</strong> cambiamenti a cui hanno risposto<br />

infischiandosene. Per loro contava solo mantenere la posizione e la gestione<br />

del potere. Ma hanno sbagliato.<br />

Perché?<br />

Perché hanno perso <strong>di</strong> vista l’evoluzione generale. Mentre prima la torre d’avorio<br />

dell’università significava tutto, oggi, la sanità neanche la guarda. Ci passa<br />

al fianco e va oltre.<br />

Professore, come si recupera la cre<strong>di</strong>bilità?<br />

Sul campo. Con idee, concretezza e progetti seri. Solo partendo da questi presupposti<br />

si può trovare un ottimo accordo con gli ospedalieri.<br />

Intanto il Protocollo è ancora da firmare.<br />

C’è stata grande apertura verso gli ospedalieri. Un accordo serio si può trovare<br />

a patto <strong>di</strong> mettere sul tavolo gli argomenti con molta sincerità.<br />

Vi muovono varie accuse.<br />

Il Protocollo apprezzato in avvio da tutti non è stato affatto stravolto. Sono state<br />

mo<strong>di</strong>ficate solo minimamente alcune voci a tutela del personale universitario<br />

ma ciò non ha danneggiato gli ospedalieri.<br />

E la <strong>di</strong>fferenza d’età pensionabile?<br />

Alessandro Uccheddu<br />

che rappresentanti delle associazioni<br />

<strong>di</strong> volontariato o <strong>di</strong> altri enti coinvolti<br />

nell’attuazione del progetto. Il<br />

personale docente dell’università<br />

parteciperà su base volontaria alle attività<br />

previste dal protocollo. Tra gli<br />

impegni assunti dall’ateneo, lo svolgimento<br />

<strong>degli</strong> esami dei detenuti<br />

presso il carcere <strong>di</strong> Buoncammino,<br />

l’effettuazione in tale sede delle selezioni<br />

per l’accesso ai corsi a <strong>numero</strong><br />

chiuso (alla presenza <strong>di</strong> apposite<br />

commissioni) e l’attivazione<br />

<strong>di</strong> corsi <strong>di</strong> particolare interesse per<br />

i detenuti. Per l’iscrizione ai corsi<br />

universitari è prevista, inoltre,<br />

l’applicazione delle <strong>di</strong>sposizioni<br />

più favorevoli in materia <strong>di</strong> esenzione<br />

da tasse e contributi. In attesa<br />

della definizione <strong>di</strong> successivi<br />

accor<strong>di</strong> attuativi, le ricadute che<br />

il protocollo <strong>di</strong> intesa potrà avere<br />

per la crescita culturale e il recupero<br />

sociale dei detenuti si prospettano<br />

fin d’ora <strong>di</strong> enorme importanza.<br />

Il testo del protocollo è<br />

consultabile in Internet, alla pagina<br />

http://csia.unica.it/ud/territorio<br />

/protocollo_carceri.doc.<br />

Anna Cotza<br />

A UGURI<br />

PROFESSORE<br />

Ha salutato amici, colleghi,<br />

studenti e collaboratori con una<br />

relazione magistrale. E non ha<br />

nascosto un velo <strong>di</strong> emozione.<br />

Antonio Ulzega, or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong><br />

Geografia fisica e geomorfologia<br />

al <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Scienze della<br />

terra, ha tenuto nell’aula magna<br />

<strong>di</strong> via Trentino la lezione<br />

che ha chiuso una carriera accademica<br />

e scientifica <strong>di</strong> primo<br />

piano. Stu<strong>di</strong>oso <strong>di</strong> assoluto rigore,<br />

gran lavoratore, il professor<br />

Ulzega, tra i tanti prestigiosi<br />

incarichi, è stato anche <strong>di</strong>rettore<br />

del Museo <strong>di</strong> Mineralogia<br />

“Leonardo de Prunner”.<br />

Lo prevede la legge Bindy del ’99. Il problema verrà comunque <strong>di</strong>scusso negli<br />

allegati e col <strong>di</strong>rettore generale della futura azienda mista.<br />

Dicono che avete stabilito i generali, universitari, e le truppe, ospedalieri.<br />

Una balla. E ci sono gli esempi: il mio migliore ospedaliero ha vinto un concorso<br />

da ricercatore. Lo stesso preside <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina, il professor Faa, era un <strong>di</strong>rigente<br />

ospedaliero. Le strade per andare avanti ci sono per tutti anche se in qualche<br />

caso possono esserci state prevaricazioni.<br />

Ma il Protocollo garantisce gli uni e gli altri?<br />

Sì. Ma le leggi camminano con le gambe <strong>degli</strong> uomini: se questi sono corretti e<br />

giusti le cose funzionano.<br />

Parliamo <strong>di</strong> posti letto.<br />

Devono essere sufficienti per garantire l’attività <strong>di</strong>dattica e <strong>di</strong> ricerca. I gran<strong>di</strong><br />

numeri non servono e sono controproducenti: io non voglio fare attività assistenziale<br />

concorrenziale su un <strong>numero</strong> <strong>di</strong> ernie ad un ospedale periferico. Mi<br />

interessa invece offrire un servizio e fare un certo <strong>numero</strong> <strong>di</strong> interventi per gli<br />

specializzan<strong>di</strong>.<br />

Come si coniuga ricerca, <strong>di</strong>dattica e servizio sanitario pubblico?<br />

Insegno chirurgia generale e quin<strong>di</strong> seguo varie patologie. Ma negli ultimi due<br />

anni mi sono interessato <strong>di</strong> chirurgia endocrina e ho eseguito oltre 700 interventi<br />

sulla tiroide. Ciò ha determinato la crescita del mio staff e la pubblicazione<br />

dei risultati su riviste internazionali, da un lato. Dall’altro, elementi utili<br />

per la <strong>di</strong>dattica e per la struttura perché ho prodotto una certa positività <strong>di</strong><br />

bilancio.<br />

Come deve nascere la simbiosi tra atenei e ospedalieri?<br />

Con l’università che mette le competenze della formazione e della ricerca. E gli<br />

ospedalieri che portano le esperienze <strong>di</strong> gestione delle strutture complesse e il modo<br />

in cui queste possono inserirsi nel sistema sanitario regionale.<br />

Voltiamo pagina. È d’accordo con quanti sottolineano il deca<strong>di</strong>mento <strong>di</strong><br />

alcune Scuole universitarie?<br />

In parte sì. C’è ancora un’ottima scuola <strong>di</strong> farmacologia, è buona quella <strong>di</strong> pe<strong>di</strong>atria.<br />

In altri settori sono mancate le risorse, gli strumenti, anche legislativi,<br />

e gli uomini per tenere il passo giusto. E forse, è calato un sano e proficuo confronto.


P<br />

er la prima volta in Italia è in via <strong>di</strong> attivazione<br />

un processo <strong>di</strong> valutazione della ricerca<br />

svolta nelle università oltre che nei più importanti<br />

enti <strong>di</strong> ricerca nazionali. Il Miur ha affidato<br />

al Comitato <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo per la valutazione<br />

della ricerca (Civr) l’attuazione e la gestione del<br />

processo <strong>di</strong> valutazione, che in questa fase iniziale,<br />

con l’attivazione <strong>di</strong> una procedura pre<strong>di</strong>sposta<br />

appositamente dal Cineca, riguarderà la<br />

performance scientifica del triennio 2001-<br />

2003. Nel bando <strong>di</strong> partecipazione a questa<br />

valutazione triennale viene in<strong>di</strong>cato come<br />

scopo primario quello <strong>di</strong> poter acquisire<br />

uno strumento utile per la programmazione<br />

e l’attribuzione delle risorse<br />

necessarie per il sostegno e lo sviluppo<br />

delle attività <strong>di</strong> ricerca del Paese. Per<br />

questo motivo, la valutazione della ri-<br />

cerca sarà articolata sulle 14 aree <strong>di</strong>sciplinari<br />

in<strong>di</strong>cate dal Comitato universitario<br />

nazionale (Cun) e su sei aree spe-<br />

ciali, multi<strong>di</strong>sciplinari, che si ispirano ai temi<br />

portanti del VI programma quadro dell’Europa.<br />

Come si recupera?<br />

L’attuale azione del preside Faa è ottima. Più controlli<br />

delle attività scientifiche, con valutazioni non più a<br />

pioggia ma mirate, e con i posti <strong>di</strong> ricercatore e assegnista<br />

dati in funzione <strong>di</strong> quella che è la vera attività universitaria<br />

possono portare a nuove motivazioni e rinnovato<br />

prestigio.<br />

In Commissione sanità siete stati affiancati dal rettore.<br />

Come valuta l’esperienza?<br />

Il rettore è persona estremamente intelligente e grande<br />

lavoratore. Magari, mentre è abilissimo dal punto <strong>di</strong> vista<br />

della trattativa politica, quando ci si addentra negli<br />

aspetti più tecnici, complicate anche per gli addetti<br />

ai lavori, non riesce ad in<strong>di</strong>viduare<br />

alcuni problemi.<br />

E sul Policlinico…<br />

La precedo. Il Policlinico ha ottime<br />

professionalità ma paga una nascita<br />

un po’ da scommessa. Nel frattempo<br />

non si sono attivati gli in<strong>di</strong>spensabili<br />

meccanismi <strong>di</strong> legge,<br />

Gavino Faa<br />

Al via la valutazione della ricerca<br />

Un comitato del Miur al lavoro sulle performance dell’ultimo triennio<br />

Alessandro Uccheddu<br />

<strong>di</strong> Adolfo Lai*<br />

Adolfo Lai<br />

innanzi tutto il Protocollo, per cui<br />

la gestione è ora molto <strong>di</strong>fficile.<br />

Intanto andrebbe completato.<br />

Ad esempio, col Pronto soccorso?<br />

Sì, ma la risposta è la stessa. Il Policlinico è un patrimonio<br />

<strong>di</strong> assoluto livello che va assolutamente salvaguardato.<br />

E lei cosa farebbe?<br />

Chiuderei il Protocollo e poi spererei in un <strong>di</strong>rettore generale<br />

lungimirante facendo un mix con le strutture del<br />

San Giovanni che potrebbero spostarsi a Monserrato.<br />

Professore, cosa traslocherebbe?<br />

Potrebbe essere la chirurgia generale ma anche una specialità.<br />

E i debiti?<br />

Nell’accordo della firma del Protocollo c’è anche la copertura<br />

dell’assessorato regionale alla Sanità dei cre<strong>di</strong>ti<br />

vantati dall’ateneo per il Policlinico. (m.f.)<br />

Per la valutazione verrà selezionato un <strong>numero</strong><br />

limitato <strong>di</strong> prodotti della ricerca (288 per il nostro<br />

ateneo), che verranno identificati in base alla<br />

qualità, rilevanza, originalità e innovazione<br />

della produzione scientifica, internazionalizzazione<br />

e capacità <strong>di</strong> gestire le risorse e <strong>di</strong> valorizzarne<br />

i risultati. Questa fase della procedura della<br />

valutazione è importante poichè è anche <strong>di</strong>retta<br />

a sviluppare nei partecipanti la capacità <strong>di</strong><br />

autovalutare la qualità della propria ricerca,<br />

in previsione del confronto nazionale<br />

e internazionale, che sarà operato dai comitati<br />

<strong>di</strong> esperti italiani e stranieri in via<br />

<strong>di</strong> istituzione da parte del Civr per<br />

ogni area <strong>di</strong>sciplinare. Inoltre, permetterà<br />

<strong>di</strong> definire le migliori strategie<br />

per la crescita e la valorizzazione<br />

delle proprie potenzialità in<br />

vista <strong>di</strong> un possibile inserimento<br />

nei programmi <strong>di</strong> ricerca e sviluppo<br />

comunitari, per i quali le università<br />

sono destinate a ricoprire un ruolo centrale.<br />

In questo modo si aprono nuove prospetti-<br />

ampione <strong>di</strong> genuinità, fenomeno del<br />

parlar chiaro. Gianfranco Zola è salito<br />

in cattedra. Nell’aula magna del polo umanistico,<br />

la mezzala del <strong>Cagliari</strong> calcio ha fatto<br />

l’ennesimo <strong>numero</strong>. Stavolta senza la palla.<br />

Oltre 400 studenti hanno ascoltato i suggerimenti,<br />

le in<strong>di</strong>cazioni, i commenti e le risposte<br />

del giocatore nato ad Oliena nel ’66. “La<br />

sconfitta? Una delle cose da cui trarre lezioni per<br />

il futuro. Non dobbiamo scoraggiarci quando le<br />

cose non vanno bene. Va trovata una via d’uscita<br />

ai momenti <strong>di</strong>fficili: nel calcio, nello <strong>stu<strong>di</strong></strong>o,<br />

nella vita quoti<strong>di</strong>ana. Per cui, non perdete mai<br />

la fiducia e – ha rilanciato Zola - costruite rapporti<br />

leali con gli altri”. E giù applausi. All’incontro<br />

hanno preso parte il preside <strong>di</strong> Scienze<br />

della formazione, Alberto Granese, Gigi Sotgiu<br />

del Centro orientamento d’ateneo, Marco<br />

Guicciar<strong>di</strong>, docente <strong>di</strong> Psicologia dello sport e<br />

Mario Frongia, <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> UnicaNews. “Che<br />

cosa <strong>di</strong>ciamo ai nostri ragazzi quando ci parlano<br />

<strong>di</strong> sportivi come Pantani e Maradona?” Ha<br />

chiesto un’insegnante <strong>di</strong> educazione fisica.<br />

“Ci sono sportivi da imitare e altri da ban<strong>di</strong>re.<br />

I modelli vanno trovati e spiegati con l’aiuto<br />

della famiglia, <strong>di</strong> voi docenti e dell’ambiente:<br />

anche i mass me<strong>di</strong>a devono fare un passo in<strong>di</strong>etro”<br />

ha risposto Magic Box. “Qual è il messaggio<br />

per i giovani che lasciano la Sardegna<br />

per confrontarsi con i mercati delle professioni?”<br />

ha aggiunto il professor Granese. “Io sono<br />

partito per l’Inghilterra e sono approdato in un<br />

mondo sconosciuto. Mi sono proposto come sono,<br />

senza una virgola in più e senza una in meno, e<br />

credo che questo valga ovunque e per qualsiasi<br />

L INEE GUIDA<br />

Numero 22<br />

maggio 2004<br />

Il delegato per la ricerca scientifica, Adolfo<br />

Lai, ha convocato – in collaborazione con<br />

l’area della Ricerca scientifica - i <strong>di</strong>rettori e<br />

segretari amministrativi <strong>di</strong> <strong>di</strong>partimenti e<br />

centri universitari per comunicare le linee<br />

guida per la valutazione della ricerca. Queste<br />

prevedono la valutazione della performance<br />

scientifica <strong>di</strong> strutture e progetti speciali,<br />

finanziati dal Miur nel triennio precedente.<br />

Le finalità che si prefiggono <strong>di</strong> raggiungere<br />

sono quelle <strong>di</strong> mettere in risalto<br />

aspetti nevralgici della performance delle<br />

strutture <strong>di</strong> ricerca quali: qualità e rilevanza<br />

della produzione scientifica, internazionalizzazione<br />

originalità e innovazione, capacità<br />

<strong>di</strong> gestire le risorse (umane, tecnologiche<br />

e finanziarie). (s.m.)<br />

3<br />

ve e opportunità per lo sviluppo e l’innovazione<br />

della ricerca e dell’offerta formativa, e solo se <strong>di</strong>mostreremo<br />

<strong>di</strong> possedere un bagaglio culturale<br />

idoneo e capacità organizzative, contribuiremo<br />

alla costruzione della cosiddetta “Europa della<br />

conoscenza” con l’obiettivo <strong>di</strong> sviluppare processi<br />

economici <strong>di</strong>namici e competitivi.<br />

*delegato del rettore per la ricerca<br />

Zola, fenomeno <strong>di</strong> genuinità<br />

“Massimo impegno, forti anche quando perdete, fiducia nelle vostre qualità”.<br />

Il messaggio del capitano del <strong>Cagliari</strong> agli oltre 400 studenti accorsi all’incontro<br />

C<br />

mestiere. Gli anglosassoni apprezzano particolarmente<br />

la lealtà, le attenzioni al prossimo e il<br />

rispetto delle regole” ha spiegato Zola. In sostanza,<br />

oltre un’ora e mezza <strong>di</strong> botta e risposta<br />

<strong>Cagliari</strong>. Da sin. Gigi Sotgiu, Marco Guicciar<strong>di</strong>, Alberto Granese,<br />

Mario Frongia e Gianfranco Zola<br />

seguiti dalle principali testate giornalistiche,<br />

tv, on line e ra<strong>di</strong>o. Un successo a tutto tondo<br />

anche nel solco <strong>di</strong> un ateneo che trova strade<br />

<strong>di</strong>fferenti dal consueto canovaccio per parlare<br />

con i giovani. “Prendete quel che fate sul serio<br />

ma sappiate riderne quando occorre. Stu<strong>di</strong>are è<br />

faticoso ma dovete essere consapevoli che state<br />

investendo nel migliore dei mo<strong>di</strong> sul vostro futuro.<br />

Io a scuola andavo. Come? Andavo e basta.<br />

Ero uno da sufficienza. Per fortuna, l’educazione<br />

dei miei genitori – ha sottolineato Ganfranco<br />

Zola - mi ha dato la forza per saper stare a<br />

galla in un ambiente complesso come quello del<br />

calcio professionistico”. Umile, concreto e <strong>di</strong>retto<br />

come pochi. Guarda caso, un esempio<br />

da prendere alla lettera non solo per gli studenti<br />

universitari.


4<br />

Numero 22<br />

maggio 2004<br />

Intesa <strong>Cagliari</strong>-Riga<br />

Accordo del Centro <strong>di</strong> relazioni industriali con l’università<br />

lettone. Parte una summer school in materie giuri<strong>di</strong>che<br />

U na delegazione del Centro <strong>stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> relazioni industriali, presieduta L ’<br />

da Gianni Loy - docente <strong>di</strong> Diritto del lavoro nel nostro ateneo e <strong>di</strong>rettore<br />

del Centro <strong>stu<strong>di</strong></strong> - ha incontrato, all’inizio <strong>di</strong> marzo, il preside e lo<br />

staff della facoltà <strong>di</strong> Giurisprudenza <strong>di</strong> Riga, in Lettonia. In tale occasione<br />

è stato firmato un protocollo <strong>di</strong> intesa tra le due strutture universitarie, per<br />

promuovere un rapporto <strong>di</strong> reciproca collaborazione nelle <strong>di</strong>scipline del<br />

<strong>di</strong>ritto del lavoro, della sociologia del lavoro, dell’economia del lavoro e<br />

delle relazioni industriali. Tale collaborazione ha già un importante punto<br />

<strong>di</strong> riferimento nel Master in relazioni industriali organizzato dal Centro<br />

<strong>stu<strong>di</strong></strong>, giunto quest’anno alla do<strong>di</strong>cesima e<strong>di</strong>zione, che ogni anno annovera<br />

tra i propri allievi non soltanto studenti italiani, ma anche studenti stranieri,<br />

provenienti soprattutto da Paesi dell’Europa centrale e orientale. Il protocollo<br />

<strong>di</strong> intesa prevede, in particolare,<br />

la promozione della mobilità internazionale<br />

<strong>di</strong> docenti, studenti e laureati<br />

delle due istituzioni universitarie e l’organizzazione<br />

a Riga, entro il 2004, <strong>di</strong><br />

una summer school in materia <strong>di</strong> relazioni<br />

industriali, rivolta a laurean<strong>di</strong> e laureati<br />

in materie giuri<strong>di</strong>che. Per la facoltà<br />

<strong>di</strong> Giurisprudenza lettone si tratta <strong>di</strong><br />

una <strong>di</strong>sciplina totalmente nuova: anco-<br />

ra, infatti, non vi è un docente titolare<br />

della cattedra <strong>di</strong> relazioni industriali e<br />

l’insegnamento <strong>di</strong> questa materia è affidato<br />

a un giu<strong>di</strong>ce della Corte Costituzionale.<br />

La collaborazione con il Centro <strong>stu<strong>di</strong></strong> dell’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> -<br />

che, al contrario, ha maturato una significativa esperienza scientifica e <strong>di</strong>dattica<br />

nell’ambito delle relazioni industriali - è destinata, pertanto, ad<br />

aprire importanti prospettive allo sviluppo <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>sciplina. Anna Cotza<br />

Al centro, il preside della facoltà <strong>di</strong> Giurisprudenza <strong>di</strong> Riga, Kaspars<br />

Balo<strong>di</strong>s, tra Luca Spissu e Gianni Loy dell’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />

Protocollo con Valencia<br />

Il miglioramento della qualità della <strong>di</strong>dattica e della<br />

ricerca al centro dell’intesa con l’ateneo spagnolo<br />

ampliamento dei rapporti <strong>di</strong> collaborazione e scambio con le università<br />

straniere è uno dei capisal<strong>di</strong> delle politiche per l’università<br />

<strong>di</strong>ffusa portate avanti dal nostro ateneo. In tale contesto si inserisce anche<br />

il protocollo d’intesa recentemente siglato con l’università <strong>di</strong> Valencia:<br />

l’ateneo spagnolo, fondato più <strong>di</strong> cinquecento<br />

anni fa, oggi è una delle istituzioni universitarie più<br />

prestigiose a livello europeo, con più <strong>di</strong> 3000 docenti,<br />

90 <strong>di</strong>partimenti e 14 centri <strong>di</strong> ricerca, 3 campus e<br />

44.000 studenti iscritti alle 14 facoltà dell’ateneo.<br />

Gli insegnamenti <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina, <strong>di</strong>scipline umanistiche,<br />

legge e teologia furono i primi a trovare spazio<br />

nell’università <strong>di</strong> Valencia; col tempo, l’offerta <strong>di</strong>dat-<br />

tica si è ampliata e, attualmente, abbraccia<br />

quasi ogni ramo del sapere. L’iter<br />

che ha portato alla stipulazione del<br />

protocollo <strong>di</strong> intesa con l’università <strong>di</strong><br />

<strong>Università</strong>, filo <strong>di</strong>retto Romania-Sardegna<br />

Importante intesa preliminare siglata dal rettore con l’ateneo rumeno<br />

Francisco Tomás Vert,<br />

rettore dell’università<br />

<strong>di</strong> Valencia<br />

<strong>Cagliari</strong> si è concluso alla fine <strong>di</strong> aprile, in occasione della<br />

presenza a <strong>Cagliari</strong> del professor Francisco Montes, docente<br />

<strong>di</strong> Statistica all’università catalana. Sulla base del<br />

protocollo, i due atenei si impegnano a promuovere «il<br />

miglioramento della qualità della <strong>di</strong>dattica, della ricerca<br />

scientifica e dell’assetto gestionale, anche attraverso la valorizzazione<br />

del personale universitario e la partecipazione<br />

congiunta a programmi <strong>di</strong> cooperazione internazionale,<br />

con particolare riferimento a quelli comunitari». Spetta ai<br />

due referenti in<strong>di</strong>cati dal protocollo (per l’università <strong>di</strong><br />

Valencia, Francisco Montes; per l’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>, Walter Racugno,<br />

docente <strong>di</strong> Statistica nella facoltà <strong>di</strong> Economia) il compito <strong>di</strong> sovrintendere<br />

all’elaborazione dei programmi annuali o pluriennali <strong>di</strong> collaborazione<br />

e <strong>di</strong> promuovere i risultati <strong>di</strong> tali verifiche. (a.c.)<br />

Ingegneria vola<br />

a l’Ecole <strong>di</strong> Rabat<br />

I l 19 aprile scorso la professoressa<br />

Lizica Mihut (nella foto),<br />

rettore dell’università “Aurel Vlaicu”<br />

attività e i <strong>di</strong>scorsi programmatici della<br />

professoressa Mihut, la quale ritiene<br />

che “l’università deve <strong>di</strong>ventare uno<br />

smus, i rapporti col Portogallo. L’<strong>Università</strong><br />

<strong>di</strong> Arad ha coor<strong>di</strong>nato, tramite<br />

i docenti della Facoltà <strong>di</strong> ingegneria ali- U n accordo <strong>di</strong> cooperazione<br />

per promuovere ulterior-<br />

della città <strong>di</strong> Arad (Romania), ha re- dei motori propulsori dello sviluppo mentare, del turismo e della proteziomente i rapporti tra l’Italia e il reso<br />

visita al nostro Ateneo. Durante il regionale” e che “essa deve costituire ne ambientale, il progetto “Insieme per gno del Marocco e incoraggiare il<br />

cor<strong>di</strong>ale incontro avuto col professor un’interfaccia tra l’economia e la il fiume Mures”, finanziato dalla Re- contatto <strong>di</strong>retto tra le due istituzio-<br />

Pasquale Mistretta, i massimi rap- scienza”. L’università statale <strong>di</strong> Arad gione Lombar<strong>di</strong>a e dal Rotary Club Inni: questo il fine del protocollo<br />

presentanti delle due università si so- porta il nome <strong>di</strong> un pioniere dell’aternazionale. Essa è tra i promotori <strong>di</strong> d’intesa siglato recentemente tra il<br />

no scambiati informazioni sia sulla stoviazione mon<strong>di</strong>ale, Aurel Vlaicu (1882- un programma ClipREG dell’Unione nostro ateneo e l’Ecole de Industrie<br />

ria e sull’assetto delle rispet-<br />

1913), pilota, inventore, Europea che si svilupperà in due fasi: Minérale <strong>di</strong> Rabat. Responsabile<br />

tive istituzioni, sia sui pro-<br />

ideatore <strong>di</strong> tecniche aero- la prima (entro il 2007) nel periodo scientifico per la nostra università è<br />

getti e sulle prospettive <strong>di</strong><br />

nautiche e <strong>di</strong> soluzioni ori- <strong>di</strong> preadesione della Romania all’UE, il professor Giacomo Cao, docente<br />

cooperazione internazionale.<br />

ginali. Nell’istituzione a lui la seconda che si concluderà nel <strong>di</strong> ingegneria chimica e ambientale<br />

È stato espresso dalle due<br />

de<strong>di</strong>cata <strong>stu<strong>di</strong></strong>ano attual- 2018. Col programma Phare 2000 è nella facoltà <strong>di</strong> Ingegneria. Il no-<br />

parti il desiderio <strong>di</strong> partecimente<br />

10 mila studenti al- stato finanziato il progetto “Perfeziostro ateneo prosegue il suo impepare<br />

congiuntamente a prol’incirca,<br />

tra cui anche gionamento e riqualifica della forza lavoro gno al parternariato con i paesi in<br />

getti europei. L’ateneo rovani<br />

stranieri. È stata svi- nella regione Arad”. La ricaduta sul ter- via <strong>di</strong> sviluppo. Lo spirito <strong>di</strong> coomeno<br />

retto dalla professoressa Mihut, luppata una politica <strong>di</strong> attrazione <strong>di</strong> doritorio dell’esperienza e delle profesperazione culturale e scientifica fra<br />

la quale è al suo secondo mandato ed centi giovani e capaci. In una regione sionalità acquisite si evidenzia attraverso la nostra università e il Marocco<br />

è la sola donna rettore della Romania, a prevalente vocazione agraria, la pre- consulenze esterne, elaborazione <strong>di</strong> stra- continua. L’ accordo prevede atti-<br />

è un’istituzione statale giovane e <strong>di</strong>senza <strong>di</strong> 11 facoltà e collegi universitegie <strong>di</strong> menagement e marketing, vità <strong>di</strong> ricerche congiunte, scambio<br />

namica, sorta dopo il 1989. L’opiniotari con ramificate relazioni interna- coinvolgimento in politiche culturali <strong>di</strong> informazioni, scambio <strong>di</strong> stune<br />

pubblica e la stampa romene ricozionali (in Europa, America, Asia), in- comuni. La professoressa Mihut e il denti e dottoran<strong>di</strong> e docenti per atnoscono<br />

alla professoressa Mihut serisce il territorio, con notevoli van- professor Mistretta si sono scambiati tività <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o, insegnamento e ri-<br />

gran<strong>di</strong> capacità impren<strong>di</strong>toriali e getaggi per tutte le parti coinvolte, in una <strong>numero</strong>si materiali informativi sui due cerca, tirocini estivi ed internati. Il<br />

stionali, che <strong>di</strong>ventano maggiormen- rete <strong>di</strong> partnership, <strong>di</strong> progetti e <strong>di</strong> atenei al fine <strong>di</strong> aprire l’accesso ad una protocollo avrà la durata <strong>di</strong> cinque<br />

te apprezzabili alla luce della sua for- scambi <strong>di</strong> cui menzioneremo alcuni. migliore conoscenza reciproca delle due anni e sarà rinnovato nel rispetto<br />

mazione filologica e del ruolo <strong>di</strong> do- Per quanto riguarda la mobilità <strong>degli</strong> istituzioni che possa far nascere e con- delle comuni esigenze delle due<br />

cente <strong>di</strong> linguistica e <strong>di</strong> letteratura ro- studenti, sono particolarmente vivaci cretizzare interessi <strong>di</strong> collaborazione istituzioni firmatarie.<br />

mene. Una visione europea pervade le e proficui, all’interno dei progetti Era- convergenti. Marinella Lorinczi<br />

Stefania Pinna


Fareturismo, opzioni per il mondo del lavoro<br />

Bilancio positivo da un autorevole evento nazionale sul settore vacanze<br />

<strong>di</strong> Simone Deidda*<br />

L<br />

o scorso marzo si è tenuta a Salerno, nel<br />

complesso monumentale <strong>di</strong> Santa Sofia,<br />

la manifestazione Fareturismo: orientamenti e<br />

opportunità per il mondo del lavoro, organizzata<br />

da Comune, Provincia e Camera <strong>di</strong> commercio<br />

<strong>di</strong> Salerno e regione Campania. Erano presenti<br />

ben 23 università italiane, tra cui quella <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />

– con cinque studenti del corso <strong>di</strong> laurea<br />

in Operatore culturale per il turismo – e 10 tra<br />

accademie e master. I cinque studenti dell’ateneo<br />

cagliaritano, accompagnati dal professor<br />

Roberto Coroneo, presidente del corso, hanno<br />

provveduto all’allestimento dello stand nel piano<br />

“Orientamento” del<br />

complesso salernitano. A<br />

partire dalla mattinata<br />

inaugurale, gli studenti<br />

hanno presentato e <strong>di</strong>stribuito<br />

materiale sul<br />

corso a decine <strong>di</strong> visitatori,<br />

in maggioranza provenienti<br />

da scuole superiori<br />

e istituti universitari. La<br />

rotazione <strong>di</strong> due studenti<br />

a <strong>di</strong>sposizione del pubblico<br />

è stata funzionale<br />

alla partecipazione <strong>degli</strong><br />

altri ad una serie <strong>di</strong> conferenze,<br />

seminari e tavole<br />

<strong>Cagliari</strong>. La facoltà <strong>di</strong> lettere<br />

rotonde che si sono tenute nell’arco delle giornate,<br />

su tematiche attinenti alla presentazione<br />

delle figure professionali, all’orientamento alla<br />

creazione e allo sviluppo <strong>di</strong> attività impren<strong>di</strong>toriali<br />

e <strong>di</strong> lavoro autonomo, alla cultura d’im-<br />

La cultura è una delle<br />

risorse più importanti<br />

del sistema Sardegna.<br />

Valorizzarla e promuoverla anche all’estero può<br />

contribuire a creare un’immagine vincente dell’isola.<br />

È uno <strong>degli</strong> aspetti dell’internazionalizzazione,<br />

un fenomeno molto complesso <strong>di</strong> cui si è<br />

<strong>di</strong>scusso a Nuoro (lo scorso 23 marzo nella sede<br />

della camera <strong>di</strong> commercio) in occasione del seminario<br />

sul progetto A.R.I.A. (Azioni <strong>di</strong> Rete<br />

per gli Italiani all’estero). All’appuntamento a<br />

cui erano presenti fra gli altri il Soprintendente<br />

regionale Paolo Scarpellini e il giornalista-scrittore<br />

Sergio Frau, si è parlato soprattutto delle<br />

gran<strong>di</strong> potenzialità del patrimonio archeologico<br />

e culturale della Sardegna. «Una risorsa che oggi<br />

più che mai va tutelata a valorizzata» ha sottolineato<br />

Scarpellini convinto che con l’incalzare<br />

della globalizzazione si debba puntare sulle specificità<br />

locali. Ma in che modo? La Sardegna ha<br />

già un suo valore si tratta <strong>di</strong> riconoscerlo e “portarlo<br />

fuori”. In questo senso la scuola per prima<br />

ma soprattutto l’<strong>Università</strong> dovrebbero contribuire<br />

nell’opera <strong>di</strong> riappropriazione della memoria<br />

storica, soprattutto da parte delle nuove ge-<br />

presa e qualità, alla formazione e mercato del<br />

lavoro nel campo del turismo. Importante<br />

inoltre sottolineare la presenza, con propri<br />

stand, <strong>di</strong> organizzazioni <strong>di</strong> categoria ed enti per<br />

l’incontro della domanda lavoro quali Confturismo,<br />

Confcommercio, Assoturismo, Confersercenti,<br />

Touring Club Italiano, Isfol, e imprese<br />

turistiche per colloqui <strong>di</strong> selezione quali Valtur,<br />

Gruppo Alpitour e Jolly Hotels, i quali hanno<br />

apportato un rilevante contributo a quella che<br />

può essere considerata, nel complesso, un’esperienza<br />

molto interessante e ricca <strong>di</strong> utili spunti<br />

per ciò che il mondo del lavoro in ambito turistico<br />

può offrire o dai<br />

quali comunque partire<br />

per una qualsiasi attività<br />

<strong>di</strong> genere impren<strong>di</strong>toriale.<br />

In conclusione si può<br />

auspicare che manifestazioni<br />

<strong>di</strong> questo genere,<br />

un giorno non troppo<br />

lontano, vengano promosse<br />

<strong>di</strong>rettamente dalla<br />

nostra Regione. Quando<br />

ciò accadrà, il turismo<br />

sarà <strong>di</strong>ventato veramente<br />

una delle realtà più importanti<br />

della società sarda,<br />

con le opportune implicazioni<br />

economiche e socio-culturali che da<br />

tempo gli spettano.<br />

*Rappresentante <strong>degli</strong> studenti del Corso <strong>di</strong> laurea<br />

in Operatore culturale per il turismo,<br />

Facoltà <strong>di</strong> Lettere e Filosofia<br />

Progetto Aria: internazionalizzazione<br />

e cultura per le nuove imprese<br />

nerazioni. «perché il patrimonio culturale dell’isola<br />

deve essere accessibile ai suoi abitanti e non<br />

solo ai turisti». Un <strong>di</strong>scorso che si estende anche<br />

al resto dell’economia sarda e che mira anche al<br />

coinvolgimento dei sar<strong>di</strong> nel mondo. È l’obiettivo<br />

del progetto ARIA finanziato dal Ministero<br />

<strong>degli</strong> Affari esteri e gestito dal FORMEZ (centro<br />

<strong>di</strong> formazione e <strong>stu<strong>di</strong></strong>) e dal SARDINIA TRADE<br />

NETWORK (società consortile del parco scientifico<br />

e tecnologico). Il progetto nasce per integrare<br />

e valorizzare la rete <strong>di</strong> relazioni tra le pubbliche<br />

amministrazioni, gli attori socio-economici locali<br />

e la comunità <strong>degli</strong> italiani all’estero al fine <strong>di</strong><br />

supportare l’internazionalizzazione dell’economia<br />

sarda. Prima <strong>di</strong> tutto creando una rete dove<br />

far confluire le competenze <strong>degli</strong> attori locali e le<br />

esperienze <strong>degli</strong> impren<strong>di</strong>tori che vivono lontani<br />

dall’isola. In pratica si tratta <strong>di</strong> creare nuove occasioni<br />

<strong>di</strong> sviluppo e <strong>di</strong>ffondere la cultura italiana<br />

all’estero. Lo strumento scelto nell’ambito del<br />

progetto è la comunità on-line <strong>di</strong>sponibile all’in<strong>di</strong>rizzo<br />

http://oss.formez.it/aria dove scambiare<br />

informazioni <strong>di</strong> tipo economico e culturale e<br />

trovare informazioni aggiornate sul progetto.<br />

Silvia Vivanet<br />

Numero 22<br />

maggio 2004<br />

5<br />

A gonfie vele il Master<br />

in amministrazione d’impresa<br />

N<br />

ell’ambito del II corso Master in amministrazione<br />

d’impresa organizzato dal <strong>di</strong>partimento<br />

<strong>di</strong> Ricerche aziendali, i partecipanti<br />

hanno effettuato una visita al Calzificio Queen<br />

spa, leader in Europa nel settore della calzetteria,<br />

con un fatturato superiore ai 30mila euro.<br />

Gli studenti, accompagnati dal <strong>di</strong>rettore del<br />

Master professor Giovanni Melis sono stati ricevuti<br />

dall’amministratore delegato Celso Torri<br />

che ha illustrato le principali problematiche <strong>di</strong><br />

mercato e <strong>di</strong> gestione, nonché l’organizzazione<br />

del processo <strong>di</strong> produzione (dalla filatura, alla<br />

tessitura, al controllo <strong>di</strong> qualità) realizzato con<br />

impianti automatici. L’amministratore si è confrontato<br />

con le richieste <strong>degli</strong> studenti. Il Master<br />

in amministrazione d’impresa, realizzato<br />

con il contributo della SFIRS spa e con la collaborazione<br />

del Bic Sardegna spa, prevede rapporti<br />

<strong>di</strong> collaborazione con il sistema produttivo al<br />

fine <strong>di</strong> migliorare le conoscenze sul piano operativo<br />

dei partecipanti e facilitare il loro colloca-<br />

Macomer. I masterini in visita al Calzificio Queen<br />

mento nel mercato del lavoro. Fra le <strong>di</strong>verse<br />

aziende che hanno già <strong>di</strong>chiarato la propria <strong>di</strong>sponibilità<br />

a realizzare <strong>degli</strong> stage si segnalano: il<br />

Gruppo Ing. G. Cualbu, La Tazza d’oro, Insar,<br />

Isgas, Energit, Sogaer, 3 A Arborea, Confi<strong>di</strong><br />

Sardegna, Zuccherificio Sadam, Isa spa, Trasporti<br />

Fradelloni. Valentina Sechi<br />

S<br />

A c c o rd o c o n i l B ra s i l e<br />

Scambio <strong>di</strong> docenti e studenti, attività<br />

<strong>di</strong> perfezionamento, consulenze scientifiche<br />

e <strong>di</strong>dattiche al centro della convenzione<br />

iglata nel marzo 2004 la convenzione tra<br />

il nostro ateneo e l’università federale del<br />

Ceara del Brasile. L’intento è sviluppare relazioni<br />

<strong>di</strong> cooperazione basate sulla fondazione <strong>di</strong><br />

contatti e mutui intenti, in particolare per sviluppare<br />

scambi accademici e culturali sotto forma<br />

<strong>di</strong> insegnamento e ricerca. I rapporti tra le<br />

due università sono stati curati dal professor<br />

Gaetano Ranieri, docente <strong>di</strong> geofisica nella facoltà<br />

<strong>di</strong> ingegneria. La convenzione favorisce lo<br />

scambio <strong>di</strong> docenti e studenti, l’elaborazione <strong>di</strong><br />

attività comuni <strong>di</strong> ricerca, la partecipazione a seminari<br />

e incontri accademici, programmi accademici<br />

speciali <strong>di</strong> corta durata, attività <strong>di</strong> scambio<br />

culturale, compartecipazioni a corsi internazionali<br />

<strong>di</strong> perfezionamento, offerta <strong>di</strong> attività <strong>di</strong><br />

perfezionamento nei corsi realizzati da entrambe<br />

le parti, offerta <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> consulenza scientifica,<br />

<strong>di</strong>dattica e accademica. L’accordo dura cinque<br />

anni e potrà essere rinnovato. Stefania Pinna


6<br />

D<br />

Numero 22<br />

maggio 2004<br />

La nuova Europa dei 25<br />

Un’integrazione politica, sociale ed economica per 440 milioni <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni<br />

al primo maggio 2004, data<br />

<strong>di</strong> entrata in vigore del trattato<br />

<strong>di</strong> adesione firmato ad Atene il 16<br />

aprile 2003, altri <strong>di</strong>eci Stati, otto paesi<br />

dell’Europa centro-orientale (Ungheria,<br />

Polonia, Repubblica Ceca,<br />

Slovacchia, Lituania, Lettonia, Estonia,<br />

Slovenia) e le due isole me<strong>di</strong>terranee<br />

<strong>di</strong> Cipro e Malta sono membri<br />

dell’Unione europea, che <strong>di</strong>viene<br />

così una comunità <strong>di</strong> 25 Stati, con<br />

oltre 440 milioni <strong>di</strong> abitanti e una<br />

superficie <strong>di</strong> oltre 4 milioni <strong>di</strong> chilometri<br />

quadrati. Si tratta dell’ampliamento<br />

non solo più consistente,<br />

in termini numerici, nella storia dell’Unione<br />

europea, ma anche più significativo<br />

dal punto <strong>di</strong> vista politico,<br />

in quanto l’ingresso dei paesi dell’Europa<br />

centro-orientale sancisce la<br />

fine della <strong>di</strong>visione ideologica del<br />

continente europeo e rappresenta un<br />

passo fondamentale nella costruzione<br />

<strong>di</strong> una Europa riconciliata, pacifica<br />

e democratica dopo la fine della<br />

guerra fredda, facendo intravedere<br />

con maggior concretezza<br />

l’obiettivo della riunificazione<br />

europea perseguito<br />

sin dalle origini del processo<br />

<strong>di</strong> integrazione avviato,<br />

oltre cinquant’anni fa, dai<br />

trattati istitutivi delle Comunità<br />

europee. All’allargamento<br />

si attribuiscono anche<br />

effetti positivi in termini <strong>di</strong><br />

crescita economica complessiva<br />

del mercato interno:<br />

maggiori opportunità impren<strong>di</strong>toriali,<br />

creazione <strong>di</strong> nuovi posti<br />

<strong>di</strong> lavoro, nuove possibilità <strong>di</strong> investimenti,<br />

incremento <strong>di</strong> produttività<br />

e <strong>di</strong> competitività<br />

delle imprese<br />

dell’Unione. Tuttavia,<br />

il fatto che l’allargamento<br />

non sia<br />

stato preceduto, come<br />

da più parti si<br />

auspicava, da una<br />

riforma profonda<br />

delle istituzioni e<br />

del funzionamento<br />

dell’Unione prospetta<br />

anche rischi<br />

connessi ad un processo<br />

decisionale più<br />

lento e complesso,<br />

nonché ai pesanti<br />

riflessi finanziari derivanti<br />

dall’ingresso<br />

<strong>di</strong> paesi ancora molto <strong>di</strong>stanti dal livello<br />

socio-economico raggiunto<br />

dall’Europa dei quin<strong>di</strong>ci. La ricchezza<br />

totale dei nuovi Stati membri rap-<br />

presenta infatti solo il 4,6% <strong>di</strong> quella<br />

complessiva dell’Unione; il prodotto<br />

lordo pro capite nei <strong>di</strong>eci paesi<br />

non raggiunge in me<strong>di</strong>a il 50% <strong>di</strong><br />

quello dei Quin<strong>di</strong>ci, mentre il tasso<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione è <strong>di</strong> oltre il 14%<br />

contro l’8% circa dei<br />

Quin<strong>di</strong>ci. L’integrazione<br />

dei nuovi paesi<br />

richiederà nuove<br />

azioni <strong>di</strong> solidarietà<br />

(si calcola che le spese<br />

sostenute dall’Unione<br />

per l’allargamento<br />

nell’arco <strong>di</strong><br />

tempo che va dal<br />

1990 al 2006 ammontino<br />

a 69,5 miliar<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> euro) nei<br />

confronti delle aree<br />

meno sviluppate dei<br />

nuovi Paesi membri<br />

(per il periodo compreso tra il maggio<br />

2004 e la fine del 2006 sono stati<br />

accantonati 21,7 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro<br />

Una seduta del Parlamento europeo<br />

<strong>di</strong> Isabella Castangia*<br />

<strong>Cagliari</strong>. Giurisprudenza<br />

dei fon<strong>di</strong> strutturali e del fondo <strong>di</strong><br />

coesione dell’Unione europea per i<br />

nuovi Stati, che beneficeranno gradualmente<br />

anche<br />

delle azioni <strong>di</strong> sostegno<br />

nel quadro della<br />

Politica agricola<br />

comune) che andrannoinevitabilmente<br />

a <strong>di</strong>minuire le<br />

risorse destinate alle<br />

aree (come il nostro<br />

Mezzogiorno) meno<br />

sviluppate dei<br />

preesistenti membri<br />

dell’Unione. Al fine<br />

<strong>di</strong> evitare una massiccia<br />

immigrazione<br />

dai paesi dell’est, il<br />

trattato <strong>di</strong> adesione<br />

ha <strong>di</strong>fferito <strong>di</strong> due<br />

anni ancora la completa<br />

liberalizzazione della circolazione<br />

delle persone per quanto riguarda<br />

soprattutto i lavoratori <strong>di</strong>pendenti<br />

e ha inserito la cosiddetta<br />

“clausola restrittiva” in base alla<br />

quale i vecchi Stati membri hanno<br />

la possibilità <strong>di</strong> introdurre limitazioni<br />

temporanee in materia <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto del<br />

lavoro. Solo allo scadere <strong>di</strong> sette anni<br />

dalla data <strong>di</strong> adesione, i 15 Stati<br />

membri non saranno<br />

più autorizzati a richiedere<br />

il permesso<br />

<strong>di</strong> lavoro ai citta<strong>di</strong>ni<br />

provenienti dai nuovi<br />

Stati membri e i<br />

mercati del lavoro sarannocompletamente<br />

liberalizzati. Anche<br />

per quanto riguarda<br />

l’adesione all’euro,<br />

non è previsto un<br />

processo automatico:<br />

pur non beneficiando<br />

<strong>di</strong> una clausola <strong>di</strong><br />

non partecipazione<br />

all’euro (come il Regno Unito e la<br />

Danimarca) i nuovi paesi entreranno<br />

nella zona euro non appena avranno<br />

sod<strong>di</strong>sfatto i parametri dell’Unione<br />

economica e monetaria, ciascuno<br />

secondo una propria tabella <strong>di</strong><br />

marcia, ma certo nessuno<br />

prima del 2006.<br />

I nuovi Stati fanno da<br />

subito parte delle strutture<br />

istituzionali che<br />

governano l’Unione in<br />

un quadro istituzionale<br />

pressoché invariato:<br />

il <strong>numero</strong> dei<br />

parlamentari europei passa da 626 a<br />

732 a scapito <strong>di</strong> una <strong>di</strong>minuzione<br />

(tranne che per la Germania) dei parlamentari<br />

dei quin<strong>di</strong>ci Stati vecchi<br />

(l’Italia scende da 87 a 78); i commissari<br />

passano da 20 a 30 sino al 31<br />

ottobre (data a partire dalla quale <strong>di</strong>venteranno<br />

25), viene mo<strong>di</strong>ficato (a<br />

partire dal 1° gennaio 2005) il sistema<br />

<strong>di</strong> votazioni del Consiglio, aumenta,<br />

proporzionalmente, il <strong>numero</strong><br />

dei giu<strong>di</strong>ci della Corte e del Tribunale<br />

<strong>di</strong> I grado, dei componenti del<br />

Comitato economico e sociale, del<br />

Comitato delle Regioni, della Corte<br />

dei Conti. Tutto ciò in attesa che<br />

si realizzi il processo <strong>di</strong> rifondazione<br />

preannunciato dal “progetto <strong>di</strong><br />

trattato che istituisce una costituzione<br />

per l’Europa”, nel quale sono riposte<br />

le aspettative <strong>di</strong> una Unione europea<br />

non più solo gigante geografico<br />

ed economico, ma anche nuovo<br />

soggetto politico capace <strong>di</strong> affermarsi<br />

sulla scena internazionale.<br />

*docente <strong>di</strong> Diritto internazionale<br />

e dell’Unione europea<br />

e <strong>di</strong> Organizzazione internazionale<br />

presso la facoltà <strong>di</strong> Giurisprudenza<br />

Enlarge your knowledge<br />

information campaign<br />

Quattro convegni a Economia<br />

L<br />

a facoltà <strong>di</strong> Economia ha<br />

ospitato il primo <strong>di</strong> un ciclo<br />

<strong>di</strong> quattro convegni su “Enlarge<br />

your knowledge information campaign”<br />

(Allarga i tuoi orizzonti) dal<br />

titolo “Il sistema educativo europeo:<br />

dal mutuo riconoscimento dei titoli<br />

<strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o ai tirocini formativi. L’educazione<br />

nell’Europa dei 25 - approfon<strong>di</strong>mento<br />

la Polonia”. Su incarico<br />

<strong>di</strong>retto della Commissione<br />

europea il “Movimento europeo” ha<br />

dato via a un progetto d’informazione<br />

sull’evento socio politico economico<br />

che caratterizzerà il 2004.<br />

Belgio, Danimarca, Portogallo,<br />

Germania, Grecia, Finlan<strong>di</strong>a, Francia,<br />

Spagna e Italia, attraverso i volontari<br />

del movimento europeo<br />

pubblicizzeranno il processo <strong>di</strong> allargamento<br />

e presenteranno i nuovi<br />

stati membri (Cipro, Repubblica<br />

Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia,<br />

Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia<br />

e Slovenia) con trasmissioni<br />

televisive e ra<strong>di</strong>ofoniche, conferenze,<br />

<strong>di</strong>battiti. L’Aegee <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />

è stata scelta dal movimento europeo<br />

come partner ufficiale per<br />

l’organizzazione in Italia<br />

<strong>di</strong> eventi utili a promuovere<br />

il progetto.<br />

Istruzione, economia,<br />

società e legislazione sono<br />

i temi scelti per suscitare<br />

l’interesse dell’opinione<br />

pubblica, attraverso<br />

un confronto<br />

aperto con i giovani e docenti, funzionari<br />

delle istituzioni europee, studenti<br />

e giornalisti. Al primo incontro<br />

sono intervenuti il rettore Pasquale<br />

Mistretta e Francesco Floris,<br />

rappresentante del progetto<br />

Tempus. Sabrina Mereu<br />

Cnr, la ricerca del futuro<br />

In <strong>di</strong>retta con la scienza<br />

è il titolo <strong>di</strong> copertina.<br />

E non potrebbe<br />

essere altrimenti: la rivista<br />

del Consiglio nazionale<br />

delle ricerche<br />

descrive un Cnr che “Ricomincia dai<br />

progetti e dai giovani” come <strong>di</strong>ce nell’e<strong>di</strong>toriale<br />

<strong>di</strong> marzo il commissario<br />

straor<strong>di</strong>nario, Adriano De Maio. All’interno<br />

– oltre 130 pagine a colori<br />

– che spaziano il lungo e in largo<br />

per l’Italia che produce ricerca e si<br />

impone nel mondo. In sostanza, una<br />

proficua ere<strong>di</strong>tà per il professor Fabio<br />

Pistella nominato dal Consiglio<br />

dei ministri su in<strong>di</strong>cazione del ministro<br />

Moratti, presidente dell’ente.


L’esigenza <strong>di</strong> ricevere un sostegno<br />

orientativo non è<br />

più circoscritta ai tra<strong>di</strong>zionali<br />

momenti <strong>di</strong> transizione dalla<br />

scuola superiore all’università<br />

o al lavoro. Mutamenti<br />

tecnologici ed organizzativi,<br />

nuove modalità <strong>di</strong><br />

funzionamento della scuola<br />

e del mercato del lavoro, caratteristiche <strong>di</strong> flessibilità<br />

presenti nel sistema formativo impongono<br />

al soggetto un <strong>numero</strong> elevato <strong>di</strong> decisioni e <strong>di</strong><br />

“progetti” articolati nell’arco <strong>di</strong> tempo compreso<br />

tra l’obbligo scolastico e l’età pensionabile. Il<br />

master <strong>di</strong> I livello per “Operatori esperti in tecniche<br />

e meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> Orientamento” inaugurato il 15 aprile,<br />

alla presenza del rettore, risponde alla precisa<br />

richiesta del mercato. L’università può e deve in<br />

questo ambito svolgere una funzione attiva e propositiva<br />

per offrire ai propri laureati una concreta<br />

opportunità <strong>di</strong> sbocco professionale e contemporaneamente<br />

offrire alle istituzioni ed alle or-<br />

I<br />

L<br />

Esperti <strong>di</strong> orientamento<br />

Trentuno corsisti al master del <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Psicologia<br />

a collaborazione tra il Centro <strong>stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> relazioni<br />

industriali dell’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>,<br />

il ministero del Lavoro dell’Argentina e<br />

l’associazione argentina <strong>di</strong> Diritto del lavoro e<br />

della Sicurezza sociale si è concretizzata, alla fine<br />

<strong>di</strong> marzo, in un’importante iniziativa: a Buenos<br />

Aires è stato organizzato un corso <strong>di</strong> aggiornamento<br />

rivolto a esperti <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto del lavoro e relazioni<br />

industriali. Alcune lezioni sono state tenute<br />

da docenti del Centro <strong>stu<strong>di</strong></strong>, <strong>di</strong>retto da<br />

Gianni Loy. L’iniziativa, realizzata grazie al contributo<br />

della Regione autonoma della Sardegna,<br />

ha consentito <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re le politiche dell’Unione<br />

Europea nei confronti del Mercosur, il<br />

mercato comune costituito nel 1991 per promuovere<br />

la cooperazione regionale tra Argentina,<br />

Brasile, Uruguay e Paraguay. Il corso realizzato<br />

in Argentina si inserisce nel quadro <strong>degli</strong><br />

scambi culturali già avviati tra il Centro <strong>stu<strong>di</strong></strong><br />

dell’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e l’Argentina e prelude<br />

ad ulteriori collaborazioni tra i due Paesi: esi-<br />

<strong>di</strong> Franco Marini*<br />

Relazioni industriali: si intensifica<br />

la collaborazione tra il Centro <strong>stu<strong>di</strong></strong> e l’Argentina<br />

L’Unione Europea si avvicina al Mercosur<br />

mai <strong>numero</strong>se agenzie presenti sul territorio la <strong>di</strong>sponibilità<br />

<strong>di</strong> risorse qualificate, contribuendo altresì<br />

alla definizione <strong>di</strong> una figura professionale<br />

strategica <strong>di</strong> rilievo. In questa prospettiva i 31 corsisti<br />

ammessi al master (laureati in Scienze della<br />

formazione e Scienze politiche, operatori e insegnanti<br />

laureati già attivi nell’ambito <strong>di</strong> attività <strong>di</strong><br />

orientamento) partecipano, presso il <strong>di</strong>partimento<br />

<strong>di</strong> Psicologia dell’ateneo, all’attività <strong>di</strong>dattica che<br />

prevede 360 ore <strong>di</strong> lezione, articolate in 9 moduli<br />

<strong>di</strong>dattici (<strong>di</strong>scipline <strong>di</strong> base - aspetti generali dell’orientamento<br />

- processo <strong>di</strong> orientamento - accoglienza<br />

e informazioni - bilancio - assessment<br />

- counselling in<strong>di</strong>viduale e <strong>di</strong> gruppo - tecniche<br />

<strong>di</strong> transizione - progettare l’orientamento). Inoltre,<br />

è previsto uno stage <strong>di</strong> 250 ore presso enti e<br />

strutture che operano nell’ambito dell’orientamento,<br />

quali scuole <strong>di</strong> ogni or<strong>di</strong>ne e grado, le agenzie<br />

per l’impiego, i servizi regionali e provinciali<br />

per l’orientamento, gli enti <strong>di</strong> formazione e sviluppo<br />

lavorativo, i centri <strong>di</strong> orientamento, gli informa<br />

giovani. *<strong>di</strong>rettore del master<br />

Cultura, lingua e storia della Sardegna<br />

Il primo master per lo sviluppo <strong>di</strong> una formazione specifica sulla sar<strong>di</strong>tà<br />

l master <strong>di</strong> II livello in cultura, lingua e storia della Sardegna è stato presentato alla fine <strong>di</strong> marzo<br />

nella facoltà <strong>di</strong> lettere del nostro ateneo. Direttore del master è la professoressa Luisa D’Arienzo,<br />

docente <strong>di</strong> paleografia e <strong>di</strong>plomatica nella facoltà <strong>di</strong> lettere. Fine del master è realizzare un percorso formativo<br />

vertente sulle <strong>di</strong>scipline attinenti alla cultura, alla lingua e alla storia sarda con particolare riferimento<br />

alla linguistica sarda, alla scrittura, alla storia politica e sociale, agli archivi e alle biblioteche, alla<br />

popolazione, all’arte, all’antropologia culturale della Sardegna. Il master dura un anno accademico e prevede<br />

65 cre<strong>di</strong>ti. Per la prima volta “1625 ore” interamente de<strong>di</strong>cate a sviluppare una formazione sulla storia<br />

della Sardegna. Come? Preparando figure professionali e <strong>di</strong> operatori culturali che possano svolgere la<br />

propria attività presso istituzioni, scuole, enti culturali pubblici e privati, biblioteche e settori dell’e<strong>di</strong>toria<br />

interessati alla cultura sarda. L’attività <strong>di</strong>dattica si avvale <strong>di</strong> una formazione teorica e pratica, con un<br />

tirocinio obbligatorio in biblioteche, case e<strong>di</strong>trici, istituti, enti o amministrazioni pubbliche. Stefania Pinna<br />

ste già un<br />

protocollo<br />

<strong>di</strong> intesa, siglato<br />

con<br />

l’associazioneargenti-<br />

A sinistra, il ministro del Lavoro, Carlos Tomada;<br />

al centro, Gianni Loy; a destra, il presidente<br />

dell’associazione argentina <strong>di</strong> Diritto del lavoro,<br />

Jorge Rodríguez Mancini<br />

na <strong>di</strong> Diritto del lavoro, e a breve sarà stipulata<br />

una convenzione con la facoltà <strong>di</strong> Giurisprudenza<br />

dell’università <strong>di</strong> Buenos Aires. Oltre all’organizzazione<br />

del corso <strong>di</strong> formazione, la visita<br />

della delegazione cagliaritana ha offerto l’occasione<br />

per rafforzare la presenza del nostro ateneo<br />

in Argentina, in modo particolare all’università<br />

<strong>di</strong> Buenos Aires e a quella <strong>di</strong> Tucumàn,<br />

dove i nostri docenti hanno svolto alcune lezioni,<br />

ricevendo una calorosa accoglienza. La collaborazione<br />

ormai consolidata con il Centro <strong>stu<strong>di</strong></strong><br />

dell’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> è confermata anche<br />

dalla presenza <strong>di</strong> una docente e <strong>di</strong> un allievo <strong>di</strong><br />

nazionalità argentina nell’attuale e<strong>di</strong>zione del<br />

Master in relazioni industriali. Anna Cotza<br />

Numero 22<br />

maggio 2004<br />

7<br />

Fon<strong>di</strong> strutturali<br />

e finanziamenti alle imprese<br />

Un convegno sull’allargamento dell’UE<br />

“<br />

Gli effetti dell’allargamento sulle decisioni dell’Unione<br />

europea: i fon<strong>di</strong> strutturali e i finanziamenti<br />

alle piccole e me<strong>di</strong>e imprese” è il tema del<br />

convegno che si è tenuto lo scorso aprile, nell’aula<br />

A della facoltà <strong>di</strong> Economia. L’iniziativa fa parte <strong>di</strong><br />

un ciclo <strong>di</strong> quattro incontri organizzati nell’ambito<br />

del progetto “Enlarge your knowledge”, avviato dal<br />

Movimento Europeo, su incarico della Commissione<br />

Europea, per informare la comunità sul processo <strong>di</strong><br />

allargamento dell’Unione europea e presentare i nuovi<br />

stati membri, attraverso l’organizzazione <strong>di</strong> conferenze,<br />

<strong>di</strong>battiti, trasmissioni televisive e ra<strong>di</strong>ofoniche.<br />

Al convegno, organizzato in collaborazione<br />

con l’associazione studentesca Aegee <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e<br />

con il supporto del nostro ateneo, sono intervenuti<br />

Giovanni Soffietti, rappresentante del Movimento<br />

Europeo, Carmina Conte, giornalista, Koen Berden,<br />

docente <strong>di</strong> Macroenomia dell’<strong>Università</strong> Erasmus<br />

<strong>di</strong> Rotterdam, Manuela Riccio, rappresentante<br />

della Commissione europea - <strong>di</strong>rezione generale Allargamento,<br />

Raffaele Gallus, membro della <strong>di</strong>rezione<br />

nazionale del Consiglio dei comuni e delle regioni<br />

d’Europa, Aglaia Murgia, consulente del servizio<br />

Fon<strong>di</strong> strutturali del ministero dell’Economia e delle<br />

finanze, Massimo Cugusi, vice presidente dell’Api<br />

Sarda e Loredana Vullo, responsabile della sezione<br />

Finanziamenti europei <strong>di</strong> Tiscali Europa. Al centro<br />

del <strong>di</strong>battito “la vera sfida che l’Unione europea si troverà<br />

ad affrontare nei prossimi anni: tenere sotto controllo<br />

il processo <strong>di</strong> “allungamento”, ossia il progressivo<br />

accentuarsi dei <strong>di</strong>vari tra i livelli <strong>di</strong> sviluppo all’interno<br />

del nuovo mercato europeo”. Erika Pitzalis<br />

La Crui vara UniELearning<br />

È partito “UniELearning”, un<br />

progetto della fondazione<br />

della Conferenza dei rettori<br />

delle università italiane (Crui)<br />

che mira a <strong>di</strong>ventare strumento<br />

per la <strong>di</strong>ffusione delle<br />

informazioni e delle esperienze avviate nel sistema<br />

universitario nel campo appren<strong>di</strong>mento a <strong>di</strong>stanza<br />

attraverso le moderne tecnologie dell’informazione<br />

e comunicazione (Tic). “Flessibilità e innovazione<br />

- si legge nella pagina web de<strong>di</strong>cata all’iniziativa<br />

- sono le parole chiave della nuova <strong>di</strong>dattica.<br />

Grazie alle potenzialità offerte da internet e dalle<br />

tecnologie multime<strong>di</strong>ali, un <strong>numero</strong> sempre più elevato<br />

<strong>di</strong> Atenei italiani si sta attivando per integrare<br />

la propria offerta formativa con valide ed efficaci proposte<br />

<strong>di</strong> e-learning”. L’iniziativa della Crui giunge<br />

ad un anno dalla emanazione del decreto ministeriale<br />

Moratti-Stanca per l’attivazione delle università<br />

telematiche, che ha definito criteri e procedure<br />

<strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento dei corsi <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o a <strong>di</strong>stanza<br />

delle università. Grazie al monitoraggio sistematico<br />

delle attività e alla costruzione <strong>di</strong> una<br />

mappa delle esperienze <strong>di</strong>dattiche d’Ateneo legate<br />

all’uso <strong>di</strong> Tic, UniELearning “rappresenta il primo<br />

passo <strong>di</strong> un percorso che punta alla <strong>di</strong>ffusione<br />

dell’e-learning in ambito universitario”. Sul<br />

web:http://www.crui.it (c.a)


8<br />

Numero 22<br />

maggio 2004<br />

PA,al via il laboratorio regionale<br />

Nuove professionalità per la gestione dei <strong>di</strong>pendenti delle istituzioni pubbliche<br />

Gli uffici del<br />

personale delleamministrazioni<br />

pubbliche<br />

hanno avuto storicamente<br />

la funzione prevalente <strong>di</strong> “amministrazione<br />

del personale”, intesa come<br />

applicazione delle normative <strong>di</strong> legge<br />

e dei contratti <strong>di</strong> lavoro. Gli aspetti<br />

<strong>di</strong> “gestione del personale”, che caratterizzano<br />

la <strong>di</strong>namica<br />

delle relazioni organizzative,<br />

come la formazione e lo<br />

sviluppo del potenziale<br />

umano, la crescita culturale<br />

e professionale connessa<br />

alla realizzazione <strong>degli</strong><br />

obiettivi dell’amministrazione,<br />

non sono stati generalmente<br />

curati dagli uffici<br />

del personale. Nelle <strong>di</strong>verse<br />

p.a. tali funzioni sono state<br />

comunque coperte dal top management<br />

politico, nell’ambito <strong>di</strong> “politiche<br />

del personale”, spesso non esplicitate<br />

in documenti e atti formali. La<br />

contrattualizzazione del rapporto del<br />

personale alle <strong>di</strong>pendenze delle pubbliche<br />

amministrazioni e le trasformazioni<br />

nelle relazioni organizzative<br />

hanno imposto l’adozione <strong>di</strong> politiche<br />

nuove ed esplicite da parte dei vertici<br />

politici e, insieme, determinato l’esigenza<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> <strong>di</strong>rigenti e funzionari<br />

professionalizzati anche rispetto<br />

Franco Meloni<br />

<strong>di</strong> Franco Meloni<br />

agli aspetti <strong>di</strong>namici dei rapporti <strong>di</strong> lavoro.<br />

A tali esigenze non è finora corrisposto<br />

un adeguamento <strong>di</strong> funzioni<br />

e professionalità <strong>degli</strong> operatori, anzi<br />

per molti anni, nonostante le riforme<br />

normative, le p.a. hanno mantenuto<br />

prassi amministrative e stili <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione<br />

inalterati. La formazione per il cambiamento<br />

non si è fatta o se ne è fatta<br />

poca e spesso non a standard <strong>di</strong> accettabile<br />

qualità e <strong>di</strong> riscontrabile<br />

efficacia. Tale<br />

descrizione della situazione<br />

non può essere generalizzata,<br />

perché per fortuna esistono<br />

molte e significative<br />

eccezioni, ma purtroppo è<br />

tuttora realisticamente corrispondente<br />

a molte delle<br />

realtà esistenti. Per correre<br />

ai ripari si sono attivate <strong>di</strong>verse<br />

positive iniziative formative.<br />

Tra queste, quella proposta<br />

congiuntamente dal Formez e dall’Aran<br />

per la formazione <strong>di</strong> una “Comunità<br />

dei responsabili delle risorse<br />

umane delle<br />

p.a. della Sardegna”.<br />

Si tratta<br />

in sostanza<br />

<strong>di</strong> dotare le p.a. sarde <strong>di</strong> uffici per il<br />

personale rispondenti alle nuove esigenze,<br />

dove gli aspetti meramente amministrativi<br />

vengano il più possibile affidati<br />

a procedure informatizzate, li-<br />

C C<br />

antiere Customer satisfaction. “Occorre che le amministrazioni <strong>di</strong>ventino<br />

maggiormente capaci <strong>di</strong> dare valore al punto <strong>di</strong> vista del citta<strong>di</strong>no e occorre<br />

che l’ascolto <strong>di</strong>venti una funzione permanente, pianificata, organizzata e<br />

governata dei servizi pubblici”: è l’in<strong>di</strong>rizzo prioritario della nuova <strong>di</strong>rettiva<br />

dal Ministro della funzione pubblica, con cui il tema della Customer satisfaction<br />

torna prepotentemente alla ribalta. La <strong>di</strong>rettiva costituisce anche un<br />

forte incoraggiamento per la nostra amministrazione che, insieme ad altre<br />

ottantanove, ha aderito lo scorso autunno al Cantiere <strong>di</strong> innovazione sulla<br />

Customer satisfaction, promosso dal <strong>di</strong>partimento con l’intento <strong>di</strong> sostenere<br />

gli enti impegnati nella misurazione della qualità del servizio percepita<br />

dagli utenti. Il servizio scelto dal nostro ateneo per condurre l’indagine è la<br />

formazione del personale. Dopo l’elaborazione del questionario, il percorso<br />

entra ora nella fase cruciale, che prevede la sua somministrazione ad un<br />

campione rappresentativo <strong>degli</strong> utenti che hanno usufruito del servizio nel<br />

2003. Seguirà l’elaborazione e la lettura dati che porterà, entro la fine <strong>di</strong><br />

giugno, alla elaborazione <strong>di</strong> idee per il miglioramento del servizio. Referenti<br />

dell’indagine sono Franco Meloni e Cristina Aresu dell’area Organizzazione,<br />

con il supporto scientifico del <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Ricerche economiche e<br />

sociali <strong>di</strong>retto da Giuseppe Puggioni. L’obiettivo è quello <strong>di</strong> costruire un<br />

sistema integrato <strong>di</strong> ascolto dei bisogni, in<strong>di</strong>spensabile alla riprogettazione<br />

efficace sia delle politiche pubbliche che del sistema <strong>di</strong> erogazione dei servizi.<br />

Sul web http://csia.unica.it/csia/stru/sao/saovp/customer.htm.<br />

berando risorse materiali e personale<br />

in favore delle funzioni <strong>di</strong>namiche. E,<br />

soprattutto, mirare alla formazione <strong>di</strong><br />

una nuova <strong>di</strong>rigenza preposta agli uffici<br />

del personale in grado <strong>di</strong> “gestire”<br />

- non solo “amministrare”- il<br />

personale, sulla base <strong>di</strong><br />

esplicite politiche<br />

con<strong>di</strong>vise tra<br />

vertici politiciamministrativi<br />

e<br />

il personale, anche<br />

con la partecipazione<br />

delle organizzazioni<br />

sindacali. In tale<br />

<strong>di</strong>rezione la Comunità<br />

ha costruito un percorso<br />

<strong>di</strong> laboratorio denominato<br />

“Tra domanda <strong>di</strong> servizi in crescita e<br />

risorse scarse, come gestire il fabbisogno<br />

<strong>di</strong> personale?”, articolato in sei incontri.<br />

La prima giornata <strong>di</strong> lavoro è<br />

stata già realizzata sull’analisi delle modalità<br />

in uso presso le p.a. nella gestione<br />

delle professionalità ed identificazione<br />

della loro efficacia, delle loro criticità<br />

e delle aree <strong>di</strong><br />

miglioramento. Il percorso<br />

<strong>di</strong> laboratorio, al<br />

quale partecipa anche<br />

l’amministrazione universitaria, termina<br />

il 30 novembre 2004. Ulteriori<br />

informazioni sono <strong>di</strong>sponibili nel sitohttp://lavoropubblico.formez.it/gestione_risorse_umane.html.<br />

La classe dei legali ha un suo<br />

proprio gergo, che nessuno capisce,<br />

e nel quale sono scritte tutte le leggi<br />

<strong>di</strong>venute, per speciale loro cura, innumerevoli”,<br />

considerava Jonathan<br />

Swift nei suoi celebri “Viaggi <strong>di</strong> Gulliver”.<br />

E la redazione <strong>di</strong> norme efficaci<br />

e adeguate a intraprendere e guidare<br />

percorsi <strong>di</strong> innovazione è un problema<br />

<strong>di</strong> straor<strong>di</strong>naria attualità per<br />

le amministrazioni pubbliche chiamate,<br />

nell’era dell’autonomia e<br />

della delegificazione, a re<strong>di</strong>gere<br />

le proprie regole <strong>di</strong> organizzazione<br />

e gestirne l’applicazione.<br />

A sostegno <strong>di</strong> questa<br />

nuova funzione (definita<br />

“management delle regole”) è oggi<br />

<strong>di</strong>sponibile il manuale dal titolo<br />

“Regole e regolamenti <strong>di</strong> organizzazione<br />

nelle amministrazioni pubbliche”.<br />

Frutto dei lavori <strong>di</strong> un laboratorio<br />

sperimentale del programma<br />

Cantieri, il volume è in<strong>di</strong>rizzato soprattutto<br />

ai <strong>di</strong>rigenti responsabili<br />

dell’organizzazione ed offre una serie<br />

<strong>di</strong> schemi e modelli <strong>di</strong> riferimento,<br />

senza trascurare la comunicare interna<br />

perché, come ha osservato uno dei<br />

curatori, Renato Ruffini, la scarsa capacità<br />

<strong>di</strong> fare buone regole rende l’organizzazione<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile lettura per i<br />

suoi operatori, con gravi danni sulla<br />

loro motivazione e sull’azione organizzativa<br />

in generale. Il manuale è <strong>di</strong>sponibile<br />

on line sul sito<br />

http://www.cantieripa.it (c.a.)<br />

antiere Benessere organizzativo. Fasi conclusive dell’indagine sul Benessere<br />

organizzativo avviata dal nostro ateneo nell’ambito del progetto<br />

Cantieri <strong>di</strong> innovazione, promosso dal <strong>di</strong>partimento della Funzione pubblica.<br />

Scopo principale del Cantiere è favorire all’interno della PA la <strong>di</strong>ffusione<br />

<strong>di</strong> una cultura attenta al rapporto tra le persone e il loro contesto <strong>di</strong><br />

lavoro, offrire un check-up della “salute interna” dell’organizzazione. Le con<strong>di</strong>zioni<br />

emotive e relazionali dell’ambiente in cui si lavora, un clima che favorisca<br />

la creatività, la crescita professionale e l’appren<strong>di</strong>mento, la sicurezza<br />

<strong>degli</strong> spazi fisici in cui si opera, la promozione <strong>di</strong> scambi, della trasparenza<br />

e della visibilità del lavoro da parte dell’organizzazione sono elementi che favoriscono<br />

il miglioramento delle prestazioni e quin<strong>di</strong> dei servizi offerti. Il<br />

percorso, iniziato lo scorso ottobre, è articolato in <strong>di</strong>verse fasi: somministrazione<br />

<strong>di</strong> un questionario <strong>di</strong> rilevazione elaborato dalla cattedra <strong>di</strong> Psicologia del<br />

lavoro dell’università “La Sapienza” <strong>di</strong> Roma ad un campione <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti;<br />

immissione dei dati emersi in un apposito software messo a <strong>di</strong>sposizione<br />

dal progetto Cantieri; elaborazione, lettura e analisi dei dati; <strong>di</strong>vulgazione<br />

dei risultati; pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> un piano <strong>di</strong> intervento per porre rime<strong>di</strong>o ai<br />

fattori <strong>di</strong> malessere eventualmente riscontrati. Nel nostro ateneo, il questionario<br />

è stato dato al personale del Centro servizi informatici (Csia), Segreteria<br />

studenti Ingegneria e area Organizzazione. I referenti dell’indagine sono<br />

Franco Meloni e Erika Pitzalis dell’area Organizzazione. Sul web<br />

http://csia.unica.it/csia/stru/sao/saovp/benessere.htm.<br />

“<br />

Regole “intelligenti”<br />

per le amministrazioni<br />

Customer satisfaction e benessere organizzativo: il traguardo della Funzione pubblica<br />

Il ministro della Funzione Pubblica, Luigi Mazzella, ha emanato due <strong>di</strong>rettive sulla customer satisfaction (gra<strong>di</strong>mento dell’utente) e sul benessere organizzativo, mettendo<br />

così a frutto il lavoro <strong>di</strong> sperimentazione promosso dal Dipartimento della funzione pubblica con il programma Cantieri. L’emanazione contemporanea delle due <strong>di</strong>rettive<br />

sottolinea l’approccio integrato al cambiamento che il Dipartimento promuove nelle PA: attraverso il miglioramento del clima organizzativo e il coinvolgimento <strong>degli</strong> utenti<br />

dei servizi e delle politiche pubbliche, cresce la capacità delle amministrazioni <strong>di</strong> produrre politiche efficaci e <strong>di</strong> erogare servizi efficienti. Sul web www.cantieripa.it


L ’<br />

ufficio Formazione dell’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>,<br />

sotto la <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Franco<br />

Meloni, e il Centro linguistico <strong>di</strong> ateneo, <strong>di</strong>retto<br />

da John Douthwaite, hanno realizzato in quest’anno<br />

accademico una sperimentazione unica<br />

nel suo genere in tutta la Sardegna. Sotto la supervisione<br />

della responsabile Laura Mura, è stato<br />

attivato un corso <strong>di</strong> inglese – absolute beginners<br />

– della durata <strong>di</strong> 50 ore,<br />

rivolto al personale tecnicoamministrativo<br />

<strong>di</strong> categoria<br />

B dell’università, nel quale<br />

sono stati inseriti <strong>di</strong>pendenti<br />

non udenti. Si è reso, dunque,<br />

necessario affiancare alla<br />

titolare del corso, Sabrina<br />

Sirigu (preparatore linguistico),<br />

una figura ulteriore<br />

esperta nella Lingua dei segni<br />

italiana (LIS), Veronica<br />

Cocco (laureanda in Scienze<br />

dell’educazione), che ha assunto<br />

la funzione <strong>di</strong> assistente<br />

<strong>di</strong>dattica. Pensare ad una metodologia <strong>di</strong>dattica<br />

per l’insegnamento della lingua inglese a<br />

<strong>di</strong>scenti affetti da un deficit u<strong>di</strong>tivo si è configurato<br />

come una vera e propria sfida, dal momento<br />

che l’appren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> una lingua mette in<br />

gioco quattro abilità: ascoltare, parlare, leggere e<br />

scrivere. Per le persone non udenti, l’appren<strong>di</strong>mento<br />

della stessa lingua italiana, per la quale<br />

esiste una corrispondenza <strong>di</strong> forma tra il parlato<br />

e lo scritto, avviene con ritmi più lenti <strong>di</strong> quanto<br />

non avvenga per le persone che non sono affette<br />

dallo stesso deficit, e gli errori permangono;<br />

la mancanza della corrispondenza tra la forma<br />

parlata e scritta dell’inglese, a maggior ragione<br />

in soggetti che non possono esercitare il proprio<br />

apparato fono-articolatorio attraverso un<br />

feedback u<strong>di</strong>tivo, può ingenerare una serie <strong>di</strong> ulteriori<br />

<strong>di</strong>fficoltà. Alla luce <strong>di</strong> tali oggettive <strong>di</strong>ffi-<br />

L ’<br />

Inglese per tutti<br />

Eccellente sperimentazione <strong>di</strong>dattica per udenti e non udenti<br />

Gli allievi del corso <strong>di</strong> inglese<br />

attività <strong>di</strong> fund raising - ovvero la strategia<br />

<strong>di</strong> raccolta fon<strong>di</strong> - richiama subito<br />

alla mente le università americane e anglosassoni,<br />

dove questa metodologia è ormai consolidata:<br />

vi sono, ad esempio, associazioni <strong>di</strong> exstudenti<br />

attivissime nella raccolta <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> da<br />

destinare alle università <strong>di</strong> provenienza e non è<br />

raro che donazioni o lasciti <strong>di</strong> privati<br />

citta<strong>di</strong>ni abbiano come beneficiarie<br />

le università. In Italia questa<br />

cultura è ancora poco <strong>di</strong>ffusa, ma<br />

con tutta probabilità la situazione è<br />

destinata a cambiare nel prossimo<br />

futuro, soprattutto alla luce della<br />

drastica riduzione dei finanziamenti<br />

pubblici destinati alle università<br />

registratasi negli ultimi anni, che<br />

rende pressoché inevitabile il ricorso<br />

a fonti alternative <strong>di</strong> finanziamento. È opportuno,<br />

pertanto, che le università conoscano<br />

queste nuove opportunità <strong>di</strong> acquisizione <strong>di</strong><br />

coltà è stata prestata attenzione alla tipologia <strong>di</strong><br />

utenza del corso, alla raccolta <strong>di</strong> informazioni<br />

dell’ambiente sociale e lavorativo e <strong>di</strong> precedenti<br />

esperienze formative mirate all’appren<strong>di</strong>mento<br />

<strong>di</strong> una lingua. Per quanto attiene alla definizione<br />

<strong>degli</strong> obiettivi <strong>di</strong>dattici ed alle finalità del corso,<br />

considerata la particolare composizione della<br />

classe, il lavoro è stato incentrato, in primo luogo,<br />

sul raggiungimento <strong>di</strong><br />

un livello <strong>di</strong> conoscenza <strong>di</strong><br />

base della lingua, che fosse<br />

omogeneo per tutti i <strong>di</strong>scenti.<br />

Tra le abilità, si è sviluppata<br />

in particolare la capacità<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo, attraverso la<br />

tecnica del drill comunicativo,<br />

e la ripetizione corale. In<br />

secondo luogo, si è operato<br />

per l’integrazione e l’interazione<br />

in classe tra i <strong>di</strong>scenti,<br />

cercando <strong>di</strong> superare le barriere<br />

“mentali” che spesso si<br />

innescano nei rapporti tra<br />

normodotati e <strong>di</strong>versamente abili; sono stati incentivati<br />

e stimolati la collaborazione ed il coinvolgimento<br />

reciproco. Nella valutazione finale<br />

dei risultati, l’esito della sperimentazione ha ampiamente<br />

sod<strong>di</strong>sfatto gli obiettivi definiti durante<br />

la fase iniziale. Oltre a valori oggettivamente<br />

alti sul test, all’interno della classe si è creato un<br />

clima <strong>di</strong> armonia ed accettazione. La sperimentazione<br />

condotta avvalora le recenti proposte in<br />

ambito educativo e formativo rivolte a non<br />

udenti, riferite all’appren<strong>di</strong>mento della lingua<br />

dei segni, della lingua madre parlata e <strong>di</strong> una<br />

lingua straniera in parallelo, quale strategia vincente<br />

per il rafforzamento delle competenze e<br />

delle abilità linguistiche, che continuano ad essere<br />

carenti in una significativa percentuale dei<br />

non udenti. John Douthwaite, Veronica Cocco,<br />

Laura Mura, Sabrina Sirigu<br />

Fund raising, raccolta fon<strong>di</strong> per le università<br />

Pierluigi Sacco<br />

fon<strong>di</strong> e siano in grado <strong>di</strong> utilizzarle al meglio.<br />

A tal fine, il servizio Formazione del nostro<br />

ateneo ha organizzato due giornate <strong>di</strong> formazione<br />

relative al fund raising: la prima, <strong>di</strong> carattere<br />

generale, de<strong>di</strong>cata a “Principi e tecniche <strong>di</strong><br />

fund raising”, la seconda, relativa alle “Strategie<br />

<strong>di</strong> raccolta fon<strong>di</strong> per le università”, in<strong>di</strong>rizzata<br />

al personale più <strong>di</strong>rettamente<br />

coinvolto nella progettazione e nella<br />

realizzazione delle iniziative <strong>di</strong><br />

raccolta fon<strong>di</strong>. Nel corso delle due<br />

giornate sono state analizzate le<br />

modalità <strong>di</strong> attuazione <strong>di</strong> una efficace<br />

strategia <strong>di</strong> raccolta fon<strong>di</strong> ed<br />

esaminate alcune esperienze <strong>di</strong> eccellenza<br />

realizzate da università europee<br />

ed extra-europee in materia<br />

<strong>di</strong> fund raising. Le lezioni, svoltesi<br />

all’inizio <strong>di</strong> aprile, sono state tenute da Pierluigi<br />

Sacco, <strong>di</strong>rettore della “Fund raising<br />

school” dell’università <strong>di</strong> Bologna. Anna Cotza<br />

I<br />

Numero 22<br />

maggio 2004<br />

9<br />

CampusOne, sul web<br />

per gli studenti<br />

l progetto CampusOne ha reso <strong>di</strong>sponibili sul<br />

sito http://campusone.unica.it una serie <strong>di</strong> servizi<br />

de<strong>di</strong>cati agli studenti della coorte in sperimentazione,<br />

tra cui rivestono un particolare interesse la<br />

Curricula on-line ed i servizi ECDL. La Curricula online<br />

ha come obiettivo la realizzazione <strong>di</strong> una banca<br />

dati <strong>di</strong> laurean<strong>di</strong> che intendono effettuare, all’interno<br />

del percorso formativo, un tirocinio obbligatorio<br />

nelle aziende: con l’ausilio dei manager <strong>di</strong>dattici <strong>di</strong><br />

corsi <strong>di</strong> laurea, i dati del singolo studente vengono<br />

raccolti in una skill <strong>di</strong>sponibile in un’area riservata<br />

del sito, consultabile dalle aziende registrate. Il vantaggio<br />

è duplice: da un lato, il progetto monitora l’andamento<br />

<strong>degli</strong> stage ed un più facile collocamento<br />

delle professionalità. Dall’altro, si tende a intensificare<br />

i rapporti tra università e mondo del lavoro. Il<br />

servizio è stato presentato anche ai responsabili delle<br />

realtà impren<strong>di</strong>toriali del territorio del comitato<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo (Confindustria, API Sarda). I servizi ECDL<br />

sono de<strong>di</strong>cati agli studenti della coorte, impegnati nel<br />

conseguimento della patente europea per l’uso del<br />

computer. Per la gestione dei vari aspetti dell’iniziativa,<br />

è stata sviluppata una procedura via web che consente<br />

la prenotazione dei singoli moduli da sostenere,<br />

la consultazione dei risultati delle prove e l’elaborazione<br />

delle statistiche <strong>di</strong> andamento <strong>di</strong> ogni corso<br />

<strong>di</strong> laurea coinvolto. L’accesso a tali funzionalità, è<br />

<strong>di</strong>sponibile in un’area riservata, alla quale gli studenti<br />

possono accedere <strong>di</strong>etro autenticazione. Accomuna<br />

i servizi presentati il rilascio a tutti gli studenti <strong>di</strong> un<br />

co<strong>di</strong>ce riservato (Co<strong>di</strong>ceCampus), col quale poter accedere<br />

alle varie iniziative del progetto. L’integrazione<br />

col sistema informativo in dotazione ai manager<br />

<strong>di</strong>dattici, consente inoltre <strong>di</strong> rendere <strong>di</strong>sponibili sul<br />

sito le statistiche <strong>di</strong> avanzamento dell’azione ECDL;<br />

è possibile così monitorare in qualunque istante l’andamento<br />

<strong>degli</strong> studenti. Le statistiche sono visibili all’in<strong>di</strong>rizzohttp://campusone.unica.it/monitoraggio.htm.<br />

Cristiano Melis<br />

L’eLearning <strong>di</strong> Diesis<br />

Fase cruciale del progetto pilota sull’elearning,<br />

una delle aree d’intervento <strong>di</strong><br />

“Diesis-Digital Sar<strong>di</strong>nia!”, programma<br />

<strong>di</strong> azioni innovative promosso dalla Regione<br />

e cofinanziato dal Fondo europeo<br />

<strong>di</strong> sviluppo regionale. “È giunto il momento <strong>di</strong> dare<br />

forma agli <strong>stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> fattibilità e <strong>di</strong> re<strong>di</strong>gere progetti<br />

concreti”, ha detto Javier Ossandon <strong>di</strong> Ancinet<br />

al seminario “Le proposte <strong>di</strong> Diesis nelle aree strategiche<br />

e-learning e knowledge management”. In riferimento<br />

al progetto pilota e-learning, la proposta<br />

<strong>di</strong> Diesis consiste nella presentazione <strong>di</strong> un programma<br />

generale <strong>di</strong> formazione rispondente ai bisogni<br />

effettivi delle pubbliche amministrazione isolane.<br />

“Nonostante le pur meritorie iniziative dei singoli<br />

- ha evidenziato il responsabile <strong>di</strong> progetto, Salvatore<br />

Marras del Formez - il <strong>di</strong>vario <strong>di</strong>gitale e la<br />

mancanza <strong>di</strong> analisi integrate dei <strong>di</strong>fferenti bisogni<br />

tra amministrazioni, unita alla carenza <strong>di</strong> professionisti<br />

specializzati e insegnanti, rende <strong>di</strong>fficile la programmazione<br />

<strong>di</strong> una valida strategia formativa”. L’idea<br />

è quella <strong>di</strong> realizzare un sistema per la formazione<br />

a <strong>di</strong>stanza della PA che permetta, attraverso<br />

la circolazione <strong>di</strong> metodologie e contenuti, la capitalizzazione<br />

delle esperienze e gli investimenti, in<br />

un’ottica <strong>di</strong> integrazione delle competenze. (c.a.)


10<br />

Numero 22<br />

maggio 2004<br />

Il futuro della Comunicazione pubblica<br />

Alessandro Rovinetti: “Finalmente gli atenei hanno scoperto la necessità <strong>di</strong> comunicare”<br />

L<br />

a legge 150/2000, che <strong>di</strong>sciplina<br />

le attività <strong>di</strong> informazione<br />

e <strong>di</strong> comunicazione delle<br />

pubbliche amministrazioni, compie<br />

quattro anni. Abbiamo chiesto<br />

ad Alessandro Rovinetti, segretario<br />

generale dell’Associazione italiana<br />

della Comunicazione pubblica<br />

e istituzionale, <strong>di</strong> tracciare<br />

un bilancio.<br />

Stato dell’arte della comunicazione<br />

pubblica in Italia.<br />

La comunicazione segue lo stesso destino<br />

delle nuove tecnologie e della<br />

semplificazione<br />

amministrativa.<br />

Si tratta <strong>di</strong> questioni<br />

destinate a<br />

cambiare profon-<br />

Alessandro Rovinetti<br />

damente la natura<br />

e la logica delleamministra-<br />

zioni pubbliche e quin<strong>di</strong> il loro<br />

cammino è irto <strong>di</strong> ostacoli e resistenze<br />

da parte <strong>di</strong> coloro che, dentro e<br />

fuori le Istituzioni, si oppongono ai<br />

L<br />

a Sala <strong>degli</strong> affreschi della<br />

Crui (Conferenza dei rettori) <strong>di</strong><br />

Roma ha ospitato lo scorso aprile il<br />

seminario <strong>di</strong> formazione “La nuova<br />

università e i suoi pubblici: strategie,<br />

forme e contenuti della comunicazione”.<br />

Organizzato dall’Aicun e articolato<br />

in tre sessioni, l’incontro è servito<br />

per mettere in evidenza tutte le<br />

<strong>di</strong>fficoltà che i comunicatori universitari<br />

incontrano nell’espletamento delle<br />

loro funzioni. Alcuni dei relatori intervenuti,<br />

in particolare Luciano<br />

Russi, docente della Sapienza <strong>di</strong> Roma,<br />

e Gaetano Serafino, <strong>di</strong>rettore amministrativo<br />

a Pavia, hanno manifestato<br />

la loro considerazione per il lavoro<br />

dei comunicatori e li hanno esortati<br />

a non mollare, nella speranza che<br />

gran<strong>di</strong> processi <strong>di</strong> innovazione e<br />

modernizzazione della pubblica<br />

amministrazione. Tuttavia il percorso<br />

avviato con la legge 150 non si<br />

potrà arrestare e sono certo che entro<br />

pochi anni verranno riconosciute le<br />

funzioni strategiche della comunicazione,<br />

si realizzeranno le strutture<br />

necessarie al suo <strong>di</strong>spiegarsi e si legittimeranno<br />

le conseguenti professionalità.<br />

Si parla tanto <strong>di</strong> comunicazione<br />

esterna. E <strong>di</strong> quella interna?<br />

Se ne parla ancora poco e la si pratica<br />

ancora meno perché la comunicazione<br />

interna rappresenta un ulteriore<br />

asse<strong>di</strong>o ad una delle ultime<br />

roccaforti della burocrazia: l’uso <strong>di</strong>scriminante<br />

della <strong>di</strong>ffusione, della<br />

conoscenza e delle informazioni nelle<br />

singole organizzazioni. La comunicazione<br />

interna deve essere pensata<br />

e praticata come una risorsa per<br />

lavorare in modo nuovo, per far<br />

partecipare i <strong>di</strong>pendenti alla realizzazione<br />

dei progetti, per rendere<br />

con<strong>di</strong>visibili i valori propri della<br />

pubblica amministrazione.<br />

Le <strong>Università</strong> italiane sanno comunicare?<br />

Le <strong>Università</strong> italiane, intanto,<br />

hanno definitivamente scoperto la<br />

necessità <strong>di</strong> comunicare. Questo, per<br />

quanto mi riguarda, è ancor più<br />

importante che dare voti o stilare<br />

graduatorie su come comunicano.<br />

Non è sempre facile convincere queste<br />

istituzioni, così rappresentative<br />

ed autorevoli, della necessità <strong>di</strong><br />

aprire canali informativi <strong>di</strong>retti al<br />

proprio interno e con la società. Anche<br />

per questo, il processo in atto per<br />

affermare, nel sistema universitario,<br />

percorsi e professioni della comunicazione<br />

deve essere incoraggiato e sostenuto.<br />

Il problema vero è quello <strong>di</strong><br />

riuscire a superare un’idea superficiale<br />

<strong>di</strong> comunicazione intesa come<br />

pubblicità per farne, al contrario,<br />

un’attività permanente <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogo e<br />

<strong>di</strong> crescita culturale <strong>di</strong> ogni ateneo.<br />

L’Aicun e la pubblicità d’ateneo<br />

er garantire una <strong>di</strong>ffusione più capillare<br />

delle attività <strong>di</strong> Orientamento rivolte alle<br />

scuole, l’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> ha deciso <strong>di</strong><br />

puntare su manifestazioni decentrate nel territorio,<br />

a cominciare dalle province <strong>di</strong> Oristano<br />

e Nuoro. È nata così una nuova tipologia <strong>di</strong> intervento<br />

denominato “<strong>Università</strong> @ Scuola, Incontri<br />

<strong>di</strong> Orientamento”. Il primo appuntamento<br />

si è tenuto a Oristano, nella suggestiva<br />

sede del Chiostro del Carmine che ospita il Consorzio<br />

Uno, che gestisce i corsi <strong>di</strong> laurea delle<br />

presto possa cambiare il clima intorno<br />

a questo importante tassello del<br />

puzzle universitario. Negli altri interventi,<br />

Dario De Cesaris, responsabile<br />

della comunicazione Crui, ha illustrato<br />

gli aspetti e le metodologie del<br />

suo gruppo <strong>di</strong> lavoro. Paolo Mancini,<br />

docente a Perugia, ha riba<strong>di</strong>to l’importanza<br />

del piano <strong>di</strong> comunicazione<br />

come strumento strategico centrale<br />

per le relazioni con i pubblici. Mario<br />

Morcellini, presidente del corso <strong>di</strong> laurea<br />

in Scienze della comunicazione<br />

della Sapienza <strong>di</strong> Roma, ha affrontato<br />

il rapporto tra la riforma universitaria<br />

e i portatori d’interessi (cosiddetti<br />

stakeholders). Maria Paola Borio, responsabile<br />

Urp a Torino, ha riba<strong>di</strong>to<br />

il ruolo <strong>degli</strong> uffici relazioni con il pub-<br />

Erika Pitzalis<br />

blici negli atenei. Roberto Piovan, <strong>di</strong>rigente<br />

nell’area Comunicazione e<br />

promozione marketing a Firenze, ha<br />

spiegato il ruolo della pubblicità nella<br />

comunicazione d’ateneo, in particolare<br />

riferita al principale target <strong>degli</strong><br />

studenti. A margine dei lavori si è<br />

tenuta l’annuale assemblea dei soci che<br />

ha rinnovato le cariche. Per il consiglio<br />

<strong>di</strong>rettivo sono stati eletti: Alessandro<br />

Ciarlo, Bocconi <strong>di</strong> Milano<br />

(presidente), Brunella Marchione,<br />

Parma (vicepresidente), Antonio Lezzi,<br />

Lecce (tesoriere), Paola Scioli, De<br />

Agostini <strong>di</strong> Milano (segretario), Antonella<br />

Maraviglia, Firenze (rapporti<br />

con la stampa), Simonetta Pattuglia,<br />

Tor Vergata <strong>di</strong> Roma, e Paola Fusi,<br />

Trento. Stefano Cocumelli<br />

L’Orientamento vara <strong>Università</strong>@Scuola<br />

Gli studenti delle province <strong>di</strong> Oristano e Nuoro coinvolti in due eventi<br />

P<br />

università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e Sassari, il 4 e 5 maggio<br />

scorso. Docenti dei vari corsi <strong>di</strong> laurea, tutors<br />

esperti, psicologi e addetti del Centro Orientamento<br />

erano a <strong>di</strong>sposizione <strong>degli</strong> studenti per<br />

presentare l’offerta formativa delle facoltà universitarie<br />

<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e <strong>di</strong>stribuire materiale informativo.<br />

Per le due giornate a Oristano si è registrata<br />

una presenza <strong>di</strong> circa 800 studenti provenienti<br />

da 15 scuole della zona. Nella giornata<br />

inaugurale il sindaco Barberio ha visitato la<br />

manifestazione esprimendo il plauso dell’am-<br />

Eletta la delegazione<br />

isolana dell’Associazione<br />

Comunicazione Pubblica<br />

E<br />

letta alla fine <strong>di</strong> aprile, nella sala<br />

consiliare del Comune <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>,<br />

la delegazione sarda dell’Associazione<br />

italiana della Comunicazione<br />

pubblica e istituzionale. Le elezioni<br />

si sono svolte nell’ambito <strong>di</strong> un incontro<br />

sul tema “Attuazione della legge<br />

150: funzioni, strutture e ruoli pro-<br />

fessionali”, alla presenza del segretario<br />

generale dell’associazione, Alessandro<br />

Rovinetti. Il gruppo incaricato è composto<br />

dal delegato regionale, Gianfranco<br />

Quartu, capo ufficio stampa<br />

del comune <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e da un comitato<br />

<strong>di</strong>rettivo, costituito da Liliana<br />

Recino (Asl 1 Sassari), Carla Zirottu<br />

(Camera <strong>di</strong> Commercio Nuoro),<br />

Anna Clau<strong>di</strong>a Abis (Formez),<br />

Paolo Piras (consulente), Elena Catte<br />

(Regione Sardegna), Silvia Tidu<br />

(Urp Comune <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>), Angela<br />

Ricco Cabras (Ministero del Tesoro),<br />

Sandro Murtas (Comune <strong>di</strong> Gonnesa),<br />

Mario Frongia (<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>),<br />

Clau<strong>di</strong>a Onnis (Formez). Tra<br />

gli obiettivi della delegazione, innanzitutto,<br />

la costituzione <strong>di</strong> una rete<br />

<strong>di</strong> rapporti tra operatori della comunicazione<br />

e dell’informazione nella<br />

nostra regione. (e. p.)<br />

Roma. La Sala <strong>degli</strong> affreschi alla Crui<br />

ministrazione civica <strong>di</strong> Oristano per la scelta dell’ateneo<br />

cagliaritano. All’incirca gli stessi numeri<br />

<strong>di</strong> studenti e scuole sono stati registrati per l’incontro<br />

organizzato a Nuoro il 12 e 13 maggio<br />

presso le sale dell’Euro Hotel. Qualche <strong>di</strong>fficoltà<br />

legata anche al periodo troppo avanzato in cui<br />

si è tenuta la manifestazione ma anche la sod<strong>di</strong>sfazione<br />

<strong>di</strong> registrare la presenza <strong>di</strong> scuole <strong>di</strong><br />

paesi <strong>di</strong>stanti come Desulo e Orosei. Con l’occasione<br />

si sono tenute a Oristano e Nuoro anche<br />

le riunioni della “Consulta scolastica provinciale”,<br />

un nuovo organismo promosso dall’<strong>Università</strong>,<br />

che raggruppa tutti i docenti delegati<br />

dalle rispettive scuole per occuparsi <strong>di</strong><br />

orientamento e garantire il raccordo con l’<strong>Università</strong>.<br />

(l.s.)


“<br />

Giornate <strong>di</strong> successo<br />

Oltre seimila studenti delle superiori hanno visitato le strutture dell’ateneo<br />

D<br />

opo un anno <strong>di</strong> sospensione sono tornate le<br />

“Giornate <strong>di</strong> Orientamento”. L’<strong>Università</strong> si<br />

è aperta agli studenti delle scuole superiori il 5, 6 e<br />

7 aprile nella Cittadella <strong>di</strong> Monserrato. La forte richiesta<br />

<strong>di</strong> partecipazione ha indotto gli organizzatori<br />

a limitare la partecipazione agli studenti della<br />

sola provincia <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e a curare analoghe manifestazioni<br />

anche a Oristano e Nuoro. Alle “Giornate<br />

2004” hanno preso parte 6000 studenti, provenienti<br />

da 50 istituti, <strong>di</strong> cui 20<br />

<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e 30 della provincia.<br />

Lunghi viaggi in pullman – arrivavano<br />

anche da Muravera, Sorgono<br />

e Ghilarza – un po’ <strong>di</strong> clima<br />

da gita scolastica, comitive <strong>di</strong><br />

studenti comunque preparati a<br />

una full immersion nella vita universitaria.<br />

La cittadella <strong>di</strong> Monserrato<br />

si è <strong>di</strong>mostrata ideale per<br />

l’evento perché consente una libertà <strong>di</strong> manovra agli<br />

studenti che possono muoversi anche senza la guida<br />

dell’insegnante ma all’interno <strong>di</strong> una struttura raccolta<br />

e ben organizzata. Gli studenti hanno potuto<br />

avere così una prima conoscenza <strong>di</strong>retta dell’organizzazione<br />

universitaria: docenti e aule, laboratori,<br />

musei, biblioteche, mensa, palestra ecc. Complessivamente<br />

i giovani hanno <strong>di</strong>mostrato grande interesse<br />

e partecipazione a tutte le iniziative. Le giornate<br />

si snodavano attraverso un percorso <strong>di</strong> presentazioni,<br />

tre al giorno, <strong>di</strong> tutti i corsi <strong>di</strong> laurea rag-<br />

Il favismo in Sardegna: credenze popolari<br />

e acquisizioni scientifiche” è stata la relazione<br />

del professor Ugo Carcassi (nella foto), per oltre<br />

venti anni preside <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina a <strong>Cagliari</strong> <strong>di</strong> cui oggi<br />

è professore emerito, che ha insegnato anche alla<br />

Sapienza <strong>di</strong> Roma.<br />

Professore, cosa <strong>di</strong>cevano le credenze popolari?<br />

Il malessere veniva attribuito a cause esterne: il gufo,<br />

la civetta o il barbagianni. Come misura <strong>di</strong> cura sino<br />

all’’800 era <strong>di</strong>ffusa la<br />

pratica del “principio <strong>degli</strong><br />

uguali”, venivano arrostite<br />

delle fave sulle tegole nella<br />

brace e somministrate ai<br />

malati; si preparavano anche decotti o ceneri <strong>di</strong> fave<br />

utilizzando la salsiccia secca come elemento potenziante.<br />

Ai primi del ‘900 era <strong>di</strong>ffusa la pratica <strong>di</strong><br />

infilare il paziente in una buca ripiena <strong>di</strong> letame e<br />

fieno e lasciarcelo per tutta la notte.<br />

E la scienza me<strong>di</strong>ca?<br />

Ho cominciato a occuparmene a Sassari dopo la laurea:<br />

in quel periodo scoprimmo che il favismo poteva<br />

derivare anche dalla<br />

inalazione del polline. Si<br />

ebbe la conferma <strong>di</strong> quanto<br />

Pitagora pre<strong>di</strong>cava già<br />

nel 400 A.C., quando raccomandava<br />

agli allievi <strong>di</strong><br />

non attraversare campi <strong>di</strong><br />

fave in fiore e <strong>di</strong> non mangiarle.<br />

In quegli anni si<br />

gruppati nelle rispettive facoltà, tenute da docenti<br />

appositamente delegati. All’interno <strong>di</strong> una ampia<br />

struttura allestita dal Centro orientamento sono state<br />

collocate le postazioni <strong>di</strong> tutte le facoltà, con la<br />

presenza <strong>di</strong> tutors esperti che completavano la presentazione<br />

dei corsi proponendo non solo materiali<br />

ma anche utili consigli e suggerimenti. Nel programma<br />

erano previste anche visite guidate a laboratori<br />

e musei e qualche novità rispetto alle precedenti<br />

e<strong>di</strong>zioni. Sono state curate delle<br />

conferenze <strong>di</strong>vulgative tenute da<br />

docenti <strong>di</strong> fama, che hanno riscosso<br />

un <strong>di</strong>screto successo anche se l’iniziativa<br />

è ancora da perfezionare. Le<br />

“neuroscienze” spiegate da Gessa e la<br />

“comunicazione” proposta da<br />

Douthwaite sono apparsi gli argomenti<br />

più gettonati dagli studenti.<br />

Inoltre, per la prima volta, è stato presentato<br />

agli studenti il servizio <strong>di</strong> consulenza psicologica<br />

attivo da quasi un anno presso l’università<br />

<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>. L’iniziativa, che ha scontato una prevista<br />

fase <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffidenza iniziale da parte dei giovani,<br />

ha incontrato l’interesse <strong>di</strong> molti studenti che hanno<br />

compilato le schede proposte dagli psicologi. Uno<br />

strumento teso a favorire tra i giovani l’inizio <strong>di</strong> un<br />

percorso <strong>di</strong> riflessione sulle scelte da compiere dopo<br />

il <strong>di</strong>ploma, sulle motivazioni allo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o, sul loro<br />

futuro in generale. “Grande sod<strong>di</strong>sfazione” per<br />

il risultato delle giornate è stata espressa da Fabri-<br />

Sanità, in<strong>di</strong>spensabile un confronto continuo<br />

Riba<strong>di</strong>ta all’Or<strong>di</strong>ne dei me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> l’importanza delle esperienze passate<br />

<strong>di</strong>ede inizio a una raccolta sistematica <strong>di</strong> dati e venne<br />

elaborato un questionario inviato a tutti i me<strong>di</strong>ci<br />

della Sardegna. Si ebbe per la prima volta un quadro<br />

clinico preciso e tante informazioni sulla <strong>di</strong>stribuzione<br />

della malattia.<br />

In seguito lei si è trasferito a <strong>Cagliari</strong><br />

È stato un periodo molto fervido: in quegli anni abbiamo<br />

approfon<strong>di</strong>to gli <strong>stu<strong>di</strong></strong> sul quadro acuto, ragionando<br />

sulla notizia arrivata dagli Stati Uniti che<br />

persone <strong>di</strong> colore che utilizzavano un farmaco<br />

antimalarico manifestavano<br />

medesimi sintomi. Abbiamo<br />

<strong>stu<strong>di</strong></strong>ato le caratteristiche del globulo<br />

rosso che, nei soggetti<br />

fabici, ha mostrato caratteristiche<br />

<strong>di</strong> familiarità e labilità, minore<br />

resistenza agli “insulti” tossici.<br />

Le anemie si manifestano in maniera<br />

più grave e frequente nei maschi<br />

che hanno un solo cromosoma<br />

x, rispetto alle donne che hanno due<br />

cromosomi e presentano quin<strong>di</strong> un quadro <strong>di</strong> gravità<br />

<strong>di</strong>fferente. In quegli anni abbiamo costituito il Centro<br />

del CNR “Talassemie e Favismo”.<br />

Qual è la situazione attuale del favismo?<br />

La frequenza oggi tende a <strong>di</strong>minuire in conseguenza<br />

dell’arrivo <strong>di</strong> soggetti dal nord dell’Italia e dell’Europa;<br />

interviene però il cosiddetto “fenomeno <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>luizione” legato all’arrivo anche <strong>di</strong> una quota <strong>di</strong><br />

africani. I rischi legati alla presenza del <strong>di</strong>fetto sono<br />

comunque sovrastimati, la <strong>di</strong>struzione dei globuli ros-<br />

Oristano. Foto <strong>di</strong> gruppo delle matricole<br />

Numero 22<br />

maggio 2004<br />

STORIA DELLA MEDICINA<br />

11<br />

zia Biggio (nella foto con il sindaco <strong>di</strong> Oristano Barberio<br />

e Luigi Sotgiu). La <strong>di</strong>rigente dell’area Didattica<br />

e orientamento, ha detto: “Nel 2003 si è deciso<br />

<strong>di</strong> non organizzare le “Giornate” e limitarsi alle visite<br />

nelle scuole. Si è sentita la mancanza <strong>di</strong> un appuntamento<br />

come questo, che incontra il gra<strong>di</strong>mento<br />

<strong>degli</strong> studenti perchè hanno la possibilità <strong>di</strong> conoscere<br />

<strong>di</strong>rettamente più <strong>di</strong> una facoltà. Dopo la presentazione<br />

<strong>di</strong> corsi <strong>di</strong> laurea si vedevano i ragazzi sod<strong>di</strong>sfatti<br />

che venivano allo stand a parlare con i tutors e ritirare<br />

materiali: la presenza contemporanea <strong>di</strong> docenti<br />

e tutors è il valore aggiunto <strong>di</strong> questa manifestazione.<br />

Una novità rilevante <strong>di</strong> quest’anno è stata poi la presenza<br />

massiccia <strong>di</strong> studenti delle quarte classi. Questa<br />

tendenza va incoraggiata, l’obiettivo è quello <strong>di</strong> orientare<br />

prima gli studenti in modo che l’ultimo anno delle<br />

superiori sia de<strong>di</strong>cato anche a un maggiore approfon<strong>di</strong>mento<br />

del settore <strong>di</strong>sciplinare scelto per gli <strong>stu<strong>di</strong></strong><br />

universitari. Di questi argomenti si <strong>di</strong>scute nel gruppo<br />

<strong>di</strong> lavoro misto tra docenti universitari e delle scuole<br />

superiori e nelle Consulte scolastiche provinciali che<br />

abbiamo recentemente costituito”. Luigi Sotgiu<br />

La me<strong>di</strong>cina ultraspecialistica e ipertecnologica<br />

<strong>di</strong> oggi viene spesso accusata <strong>di</strong> occuparsi<br />

dei singoli organi trascurando l’uomo nella sua<br />

interezza. I congressi <strong>di</strong> storia della me<strong>di</strong>cina<br />

sono utili per ricondurre a unità le varie problematiche<br />

e approfon<strong>di</strong>re le modalità utilizzate<br />

nel tempo dall’uomo nella sua inesauribile<br />

ricerca <strong>di</strong> salute e benessere. Si è tenuto a<br />

<strong>Cagliari</strong>, nella nuova sede dell’Or<strong>di</strong>ne dei me<strong>di</strong>ci,<br />

il “II congresso <strong>di</strong> Storia della Me<strong>di</strong>cina<br />

in Sardegna”. Aperto dal presidente Raimondo<br />

Ibba, l’appuntamento biennale - curato dall’Or<strong>di</strong>ne<br />

e dall’associazione Clemente Susini -<br />

ha visto la pubblicazione <strong>degli</strong> atti del I congresso<br />

del 2002. Al congresso hanno partecipato<br />

autorevoli relatori: tra essi Guido Filogamo,<br />

docente <strong>di</strong> Anatomia a Torino,<br />

Bruno Zanobio, presidente della<br />

Società italiana <strong>di</strong> Storia della me<strong>di</strong>cina,<br />

l’urologo Mohamed Ayyoub<br />

che ha parlato della legislazione me<strong>di</strong>ca<br />

nella società islamica. Il professor<br />

Alessandro Riva, docente <strong>di</strong> Anatomia<br />

a <strong>Cagliari</strong>, ha presentato in anteprima<br />

le tavole anatomiche <strong>di</strong> Fabrizio<br />

d’Acquapendente del 1600, prima rappresentazione<br />

a colori dell’anatomia umana.<br />

si è autolimitata e la necessità <strong>di</strong> trasfusione interviene<br />

solamente a livelli estremi <strong>di</strong> anemizzazione.<br />

Molti dei portatori possono utilizzare i farmaci senza<br />

grossi rischi e potrebbero anche fare il servizio militare,<br />

come avviene infatti in America. Luigi Sotgiu


12<br />

Numero 22<br />

maggio 2004<br />

Maria Lai, la grande artista bambina<br />

Laurea honoris causa in Lettere all’intellettuale <strong>di</strong> Ulassai<br />

Eccola Maria Lai. Avvolta<br />

nella toga nera, la grande<br />

artista bambina, scultrice<br />

<strong>di</strong> libri, narratrice <strong>di</strong> fiabe<br />

e leggende, giganteggia<br />

nell’aula magna del rettorato<br />

dove è appena stata<br />

insignita della laurea honoris<br />

causa in Lettere.<br />

Con la presentazione della<br />

tesi “Sguardo, opera,<br />

pensiero.L’ar-<br />

te visiva strumento <strong>di</strong> pensiero”<br />

ha affascinato una platea<br />

attenta e in primis il rettore<br />

Pasquale Mistretta, che ha accolto<br />

con entusiasmo la proposta<br />

dell’intellettuale <strong>di</strong> Ulassai<br />

<strong>di</strong> de<strong>di</strong>care in tutti i luoghi<br />

primari della cultura, scuole e<br />

università, uno spazio, quasi<br />

un tabernacolo, da destinare<br />

all’esposizione <strong>di</strong> un’opera<br />

d’arte da osservare in silenzio,<br />

senza <strong>di</strong>strazioni. La solenne<br />

cerimonia è aperta dal preside<br />

della facoltà <strong>di</strong> Lettere Giulio<br />

Paulis, cui seguono due appassionati<br />

ritratti. Quello della<br />

donna artista Maria Lai è tracciato<br />

da Marisa Frongia, docente<br />

<strong>di</strong> Storia dell’arte contemporanea,<br />

che ne ha ripercorso<br />

l’iter artistico. Quello <strong>di</strong><br />

Giovanna Cerina, docente <strong>di</strong><br />

Semeiotica del testo, si è invece<br />

soffermato sulla scrittrice <strong>di</strong><br />

fiabe “dalle ra<strong>di</strong>ci non ostinatamente fisse ma capaci<br />

<strong>di</strong> attecchire da qualunque parte del mondo<br />

un concetto <strong>di</strong> identità molto interessante”. Profili<br />

accolti dalla laureanda con un can<strong>di</strong>do senso <strong>di</strong><br />

Bere bene per pensare bene: uno slogan straor<strong>di</strong>nario quello scelto<br />

dall’Enoteca Italiana <strong>di</strong> Siena. L’occasione era unica. Infatti,<br />

per la prima volta è approdata in città la manifestazione itinerante<br />

“Per Bacco, ragazzi!!! Promosso da una campagna nazionale<br />

del ministero delle Politiche agricole e forestali, l’evento<br />

ha avuto un ottimo successo.<br />

“Per trascorrere insieme<br />

una simpatica giornata<br />

all’insegna della cultura del vino”,<br />

incipit della brochure <strong>di</strong> presentazione,<br />

ha avuto per scenario il polo umanistico.<br />

Al mattino un convegno nell’aula<br />

magna <strong>di</strong> Lettere con alcuni dei<br />

massimi esperti nazionali del settore. A<br />

seguire una degustazione a <strong>numero</strong><br />

chiuso nelle aule abitualmente utilizzate<br />

dalle facoltà <strong>di</strong> Scienze della formazione e <strong>di</strong> Lingue. Al pomeriggio,<br />

una degustazione libera negli spazi del “corpo aggiunto”, patrimonio<br />

comune delle tra facoltà. E infine, a mezza sera, tutti a cantare e saltare con<br />

estraneità: “Il ritratto che avete tracciato <strong>di</strong> me,<br />

<strong>di</strong>ce, è bellissimo e inverosimile, come è inverosimile<br />

quello che sta accadendo oggi... spero che mi rimanga<br />

abbastanza tempo per costruire quello che<br />

avete detto <strong>di</strong> me”. Poi, con dolcezza <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>,<br />

toccato alcuni punti nevralgici della sua tesi. A<br />

partire da un auspicio, quasi una preghiera: che<br />

l’arte, con il suo potere <strong>di</strong> “aprire e <strong>di</strong>latare la coscienza”,<br />

trovi uno spazio maggiore nella vita<br />

quoti<strong>di</strong>ana e possa permeare la formazione <strong>degli</strong><br />

in<strong>di</strong>vidui fin dalla più tenera età. Infatti, denun-<br />

B IOGRAFIA<br />

Nata a Ulassai nel 1919, Maria Lai si forma,<br />

come artista, tra <strong>Cagliari</strong>, Roma e Venezia.<br />

Nel capoluogo sardo frequenta le scuole secondarie<br />

e incontra il maestro e amico Salvatore<br />

Cambosu, che le fa scoprire e amare il<br />

mondo della poesia, una passione in seguito<br />

approfon<strong>di</strong>ta anche grazie all’amicizia con lo<br />

scrittore Giuseppe Dessì. Nel 1939 si trasferisce<br />

a Roma per frequentare il Liceo artistico,<br />

dove <strong>stu<strong>di</strong></strong>a con Marino Mazzacurati. Incontro<br />

determinante, così come quelli con Arturo<br />

Martini e Alberto Viani, suoi mentori all’Accademia<br />

<strong>di</strong> Belle arti <strong>di</strong> Venezia negli anni della<br />

seconda guerra mon<strong>di</strong>ale. Talento manifesto<br />

sin dalla giovinezza, negli anni Settanta<br />

Maria Lai ha sviluppato un linguaggio originale<br />

ampliando il campo della sperimentazione<br />

con l’uso <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi strumenti e materiali<br />

come telai, libri e tele cucite, pani e terracotte.<br />

Di particolare impatto sono le tele cucite, che<br />

generano scritture illeggibili, evocative <strong>di</strong> pensieri<br />

e stati d’animo. A partire dagli anni Ottanta,<br />

la sua ricerca artistica assume una più<br />

accentuata connotazione ambientale, attraverso<br />

l’elaborazione <strong>di</strong> azioni teatrali originali e<br />

altre forme <strong>di</strong> intervento sul territorio.<br />

cia la Lai, nonostante<br />

il moltiplicarsi<br />

<strong>di</strong> mostre e<br />

musei, nella societàcontemporanea<br />

l’arte visiva è<br />

fatta oggetto <strong>di</strong><br />

isolamento e <strong>di</strong>ffidenza.<br />

Inoltre,<br />

l’insegnamento<br />

delle Belle arti si<br />

limita alle tecniche<br />

e non contempla<br />

“l’esercizio<br />

creativo della lettura<br />

delle opere, che<br />

restano mute così<br />

nelle mostre, nei<br />

musei, negli spazi<br />

all’aperto”. A questo<br />

può servire appunto<br />

il tabernacolo,<br />

richiesto<br />

energicamente <strong>di</strong><br />

fronte ad ogni interlocutoreistituzionale.<br />

Per soste-<br />

nere lo sviluppo della coscienza critica e perché,<br />

magari con l’ausilio <strong>di</strong> qualcuno, ogni in<strong>di</strong>viduo<br />

possa seguire un percorso <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento del<br />

linguaggio dell’arte. (c.a.)<br />

Per Bacco, ragazzi!!!, festa della cultura<br />

L’ateneo ha ospitato l’evento promosso dal ministero dell’Agricoltura<br />

I maestri della pittura sarda<br />

nella Collezione Piloni<br />

L<br />

a Collezione Sarda Luigi Piloni prende il suo<br />

nome dal donatore N.H. dott. Luigi Piloni<br />

che ha ceduto all’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> buona parte<br />

della sua collezione privata, messa insieme in tanti<br />

anni <strong>di</strong> oculata raccolta <strong>di</strong> pezzi <strong>di</strong> particolare interesse<br />

e valore per la storia e la cultura sarda. La<br />

Collezione Piloni viene definita “Sarda” in quanto<br />

comprende stampe <strong>di</strong> personaggi illustri sar<strong>di</strong>,<br />

quadri dei maggiori pittori isolani, da Cavaro a Ballero,<br />

da Contini a Fois, gioielli d’argento, tappeti<br />

e bisacce, stampe <strong>di</strong> carte geografiche e stampe raffiguranti<br />

i costumi <strong>di</strong> <strong>numero</strong>si paesi della Sardegna.<br />

La donazione è avvenuta nel 1980 e quattro<br />

anni dopo la Collezione Piloni è stata inaugurata<br />

anche se non aperta al pubblico come richiesto nell’atto<br />

<strong>di</strong> donazione. Dal mese <strong>di</strong> febbraio 2003 la<br />

Collezione è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì,<br />

dalle 10 alle 13. In questi<br />

orari è anche <strong>di</strong>sponibile<br />

un servizio <strong>di</strong><br />

guida svolto da Alessandro<br />

Ruggeri. Durante<br />

tutto il 2003 la<br />

Collezione Piloni è stata<br />

regolarmente visitata<br />

dal personale della Soprintendenza<br />

che ha<br />

<strong>Cagliari</strong>. Il rettorato<br />

provveduto alla catalogazione<br />

<strong>di</strong> tutto il materiale.<br />

Siamo partico-<br />

larmente orgogliosi sia dell’apertura al pubblico che<br />

della catalogazione in quanto per entrambi gli eventi<br />

l’università era in ritardo <strong>di</strong> circa vent’anni. Presto<br />

si pagherà anche un biglietto d’ingresso ed è nostro<br />

inten<strong>di</strong>mento rendere la Collezione trainante<br />

per l’apertura <strong>di</strong> tutti i musei universitari, nonché<br />

centro culturale dove possano svolgersi conferenze,<br />

presentazione <strong>di</strong> libri, concerti ecc. Per ora sono<br />

solo progetti in embrione, ma all’origine <strong>di</strong> ogni<br />

evento, si sa, c’è sempre un concepimento <strong>di</strong> idee<br />

nuove e noi dell’area Risorse materiali lavoreremo<br />

perché i nostri desideri ed i nostri entusiasmi si trasformino<br />

in fatti concreti. Antonello Angioni<br />

un grande e applau<strong>di</strong>tissimo<br />

Edoardo Bennato<br />

in concerto live<br />

nel piazzale compreso<br />

tra gli impianti del<br />

Cus <strong>Cagliari</strong> e le<br />

strutture dell’Ersu.<br />

Insomma, una giornata che ha coinvolto nel senso più proficuo<br />

del termine, il cuore dell’ateneo cagliaritano. Ma se i complimenti<br />

vanno allo staff <strong>di</strong> Enoteca Italiana, con Silvana Lilli e Giovanni Senatore<br />

su tutti, anche il contributo dell’assessorato regionale all’Agricoltura<br />

è stato determinante per la buona riuscita della manifestazione.<br />

Il settore guidato da Rosa La Piana, coa<strong>di</strong>uvata dai collaboratori<br />

Gigi Usai ed Elisabetta Mosino ha mostrato professionalità<br />

e competenza. Ma anche l’università ha risposto al meglio.<br />

Le funzionarie Fernanda Sitzia e Angela Cardone hanno offerto<br />

una preziosa collaborazione agli organizzatori. Il convegno, moderato<br />

dal giornalista Emanuele Dessì, è stato aperto dal preside <strong>di</strong> Scienze, Roberto<br />

Crnjar (il secondo da destra nella foto).


Il cuore della botanica<br />

Gli Orti fondamentali per la conservazione della specie<br />

N<br />

ell’aula B della facoltà <strong>di</strong> Economia si è tenuto il convegno “Orti botanici<br />

e conservazione” organizzato dal <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Scienze botaniche<br />

del nostro ateneo, dalla sezione sarda della Società botanica italiana<br />

e dall’assessorato Tutela ambiente della provincia <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>. I lavori, aperti<br />

con il saluto dell’assessore Gianluca Grosso, sono stati introdotti dal <strong>di</strong>rettore<br />

del <strong>di</strong>partimento Luigi Mossa e sono proseguiti con gli interventi <strong>di</strong><br />

Carlo Blasi, docente della Sapienza <strong>di</strong> Roma e presidente della Società italiana<br />

<strong>di</strong> Fitosociologia; <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>a Perini, docente a Siena e delegata della<br />

Sbi per il progetto Planta Europa; <strong>di</strong> Mauro Ballero, docente del <strong>di</strong>partimento<br />

promotore dell’iniziativa. Gli orti botanici, intesi come strutture universitarie<br />

de<strong>di</strong>te alla ricerca scientifica, nascono in Italia verso la metà del ‘500<br />

e costituiscono i primi esempi <strong>di</strong> spazi realizzati a supporto delle indagini in<br />

campo me<strong>di</strong>co e farmaceutico. Sin dalla nascita hanno svolto un importante<br />

ruolo per la conservazione della bio<strong>di</strong>versità. Nel tempo hanno subito mo<strong>di</strong>ficazioni<br />

strutturali e funzionali, fino a <strong>di</strong>ventare<br />

i più importanti centri per la conservazione<br />

ex situ della <strong>di</strong>versità vegetale. Le<br />

banche del germoplasma, che costituiscono<br />

una delle iniziative che vanno in questa<br />

<strong>di</strong>rezione, nascono dalle mutate funzioni <strong>degli</strong><br />

orti botanici e attualmente rivestono un<br />

ruolo preminente nello <strong>stu<strong>di</strong></strong>o delle bio<strong>di</strong>versità.<br />

In parallelo, sono state create altre<br />

strutture aventi le stesse finalità e spesso fortemente<br />

legate alle banche del germoplasma,<br />

com’è il caso delle roccaglie o <strong>degli</strong> spazi a<strong>di</strong>-<br />

biti alla moltiplicazione, conservazione ed<br />

esposizione delle specie in pericolo d’estinzione<br />

o <strong>di</strong> particolare interesse fitogeogra-<br />

fico per un dato territorio. Oggi, gli orti botanici, rappresentano i principali<br />

centri per lo <strong>stu<strong>di</strong></strong>o, la conservazione e la gestione della <strong>di</strong>versità vegetale,<br />

così come i giar<strong>di</strong>ni zoologici costituiscono il punto <strong>di</strong> riferimento per lo<br />

<strong>stu<strong>di</strong></strong>o e la conservazione della <strong>di</strong>versità animale. Stefano Cocumelli<br />

N<br />

el gennaio 2002 si tenne il convegno interfacoltà “Genesi storica e spirito<br />

monetario tra lingua, immagine e propaganda”, importante occasione<br />

per una riflessione storico-culturale sul decennale della firma del trattato <strong>di</strong> Maastricht<br />

(7 febbraio 1992) che segnava la nascita della moneta unica europea.<br />

Gli atti <strong>di</strong> quel convegno sono stati ora pubblicati a cura <strong>di</strong> Sonia Laconi, docente<br />

<strong>di</strong> Filologia latina nel <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Filologia classica, per i tipi della<br />

romana Herder E<strong>di</strong>trice e Libreria, grazie alla sinergia e all’impegno <strong>di</strong> qualificati<br />

<strong>stu<strong>di</strong></strong>osi nonché ai contributi finanziari del nostro ateneo, della Regione,<br />

della Fondazione del Banco <strong>di</strong> Sardegna e della Banca d’Italia. In un’elegante<br />

veste grafica, le relazioni <strong>degli</strong> intervenuti, provenienti dai <strong>di</strong>partimenti <strong>di</strong> Filosofia<br />

e Teoria delle Scienze Umane, Architettura, Filologia classica, sono presentate<br />

con un nutrito e suggestivo contributo <strong>di</strong> immagini.<br />

Antonio Aste (cultore della materia corsi Letteratura latina e Storia del teatro greco e latino)<br />

I<br />

<strong>Cagliari</strong>. L’orto botanico<br />

I <strong>di</strong>eci anni <strong>di</strong> Maastricht<br />

Convegno: Sonia Laconi ha pubblicato gli atti<br />

Sangue blu a Sa Duchessa<br />

l toponimo “Sa Duchessa” pare derivi dal titolo nobiliare dell’antica<br />

proprietaria <strong>di</strong> tutta quella zona. Negli anni ‘60 vi prese corpo la facoltà<br />

<strong>di</strong> Lettere (originariamente ubicata nell’ex collegio dei Padri Gesuiti<br />

in via Corte d’Appello) su progetto dell’architetto Salvatore Rassu e dell’ingegnere<br />

Enrico Mandolesi. L’opera, eseguita dall’impresa Lasic, su commissione<br />

dell’università, soprattutto nell’ultimo decennio è stata oggetto <strong>di</strong><br />

interventi che ne hanno migliorato la fruibilità.<br />

Al primo piano è il busto <strong>di</strong> Giordano<br />

Bruno dello scultore Bozzano, innalzato<br />

il 21 settembre 1913 dalle logge<br />

massoniche cagliaritane e, a seguito del Concordato<br />

tra Chiesa e Stato, trasferito dalla<br />

via Mazzini alla suddetta facoltà. (a.s.)<br />

S<br />

l CSIA, Centro servizi informatici<br />

amministrativi, <strong>di</strong>retto<br />

da Paolo Bullita, in collaborazione<br />

con l’Area della Didattica,<br />

<strong>di</strong>retta da Fabrizia Biggio, ha<br />

aggiunto un altro tassello<br />

alle funzionalità che, in<br />

moderna ottica e-government,<br />

avvicinano sempre<br />

più gli studenti ai servizi<br />

d’Ateneo usufruibili via<br />

internet. Tale nuova funzionalità<br />

sperimentale, realizzata<br />

dal settore Progettazione<br />

e sviluppo, <strong>di</strong> cui è<br />

responsabile Alessandro<br />

Corrias, in collaborazione<br />

con le altre professionalità<br />

presenti presso il CSIA,<br />

permette agli studenti <strong>di</strong> visualizzare<br />

tramite il PIN, identificativo<br />

personale segreto già sperimentato<br />

con successo con le autocertificazioni<br />

online, la situazione<br />

del saldo tasse con i relativi<br />

estremi e <strong>di</strong> recarsi in banca per<br />

il pagamento <strong>degli</strong> importi dovuti.<br />

Grazie alle nuove tecnologie, recentemente<br />

acquisite presso il<br />

CSIA, sarà possibile mettere a<br />

punto altre funzionalità innovative<br />

per migliorare ulteriormente le<br />

prestazioni fornite agli studenti e<br />

Numero 22<br />

maggio 2004<br />

Il Best young investigator<br />

al biologo Enzo Tramontano<br />

i parla tanto <strong>di</strong> fuga <strong>di</strong> cervelli,<br />

ma qualcuno per fortuna non<br />

fugge. Enzo Tramontano, ricercatore<br />

della classe <strong>di</strong> Biologia della facoltà<br />

<strong>di</strong> Scienze è stato premiato quale “Best<br />

Young Investigator” per i risultati<br />

della sua ricerca che ha presentato al<br />

17esimo congresso dell’ISAR (International<br />

Society for Antiviral Research)<br />

tenutosi a Tucson (AZ) dal 2<br />

al 6 maggio 2003. L’I-<br />

SAR, la società che riunisce<br />

virologi provenienti<br />

da ogni continente<br />

e che sono particolarmente<br />

de<strong>di</strong>cati<br />

allo sviluppo <strong>di</strong> farmaci<br />

antivirali, ha vo-<br />

luto attribuire al dottor<br />

Tramontano il primo<br />

premio, dell’importo<br />

<strong>di</strong> $1000, per la ricerca volta<br />

alla identificazione <strong>di</strong> nuovi agenti anti-HIV<br />

mirati a bloccare una fase della<br />

replicazione del virus fino ad oggi<br />

poco esplorata, la funzione ribonucleasi<br />

H della trascrittasi inversa.<br />

Il Presidente dell’ISAR, John Secrist III<br />

13<br />

Il saldo delle tasse? Su internet<br />

Dal Csia un nuovo servizio web per gli studenti<br />

I<br />

del Southern Research Institute <strong>di</strong><br />

Birmingham (AL), nel consegnare il<br />

premio (assegnato da una commissione<br />

<strong>di</strong> cinque scienziati, americani<br />

ed europei, e presieduta dal professor<br />

Nair della University of Georgia)<br />

si è congratulato con il ricercatore cagliaritano<br />

per “l’importanza e la novità<br />

della sua ricerca nel campo delle<br />

nuove terapie per l’AIDS”. “Sono<br />

molto onorato, orgoglioso<br />

e felice” ha<br />

detto Enzo Tramontanocommentando<br />

il significativoriconoscimento<br />

che gli è<br />

stato attribuito da<br />

una così illustre<br />

Enzo Tramontano (a des.) e John Secrist società scientifica.<br />

“Questo premio -<br />

ha aggiunto - è anche un riconoscimento<br />

del livello <strong>di</strong> eccellenza scientifica<br />

dell’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>, dove ho<br />

<strong>stu<strong>di</strong></strong>ato e attualmente insegno, e, in<br />

particolare, della scuola <strong>di</strong> Microbiologia<br />

coor<strong>di</strong>nata dal professor La Colla,<br />

dove svolgo la mia ricerca”.<br />

all’amministrazione universitaria.<br />

Tra le attività future si prevedono,<br />

ad esempio, il consolidamento e<br />

la messa a regime <strong>di</strong> un’applicazione<br />

per la segnalazione via web<br />

Sergio Corda, Alessandro Corrias, Renato Soccol e Mauro<br />

Cadelano del settore Progettazione e sviluppo del Csia<br />

<strong>di</strong> malfunzionamenti informatici<br />

o, relativamente agli studenti,<br />

l’accesso a servizi amministrativi<br />

attualmente <strong>di</strong>sponibili me<strong>di</strong>ante<br />

i terminali self service, (certificazione,<br />

visura della carriera, mo<strong>di</strong>fica<br />

<strong>di</strong> alcuni dati) senza la necessità<br />

<strong>di</strong> recarsi presso le segreterie<br />

studenti. Ancora una volta, professionalità,<br />

<strong>di</strong>sponibilità e collaborazione,<br />

opportunamente coniugate,<br />

riescono a produrre innovazione<br />

nei servizi.


14<br />

Numero 22<br />

maggio 2004<br />

Un ateneo al microscopio<br />

Anche un’istituzione complessa,<br />

martoriata e viva come l’<strong>Università</strong><br />

può mettersi a nudo e<br />

confrontarsi con il mondo<br />

esterno, senza filtri.<br />

Un mondo esterno rappresentato<br />

da due giornalisti<br />

e una fotografa che<br />

hanno sezionato con intelligenza ogni<br />

particolare dell’ateneo citta<strong>di</strong>no, senza<br />

censure. I frutti <strong>di</strong> questa indagine a 360<br />

gra<strong>di</strong> voluta dal rettore Pasquale Mistretta<br />

è Calaritana. L’<strong>Università</strong> <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />

tra oggi e domani (Tema e<strong>di</strong>tore,<br />

296 pagine). Giorgio Pisano, cronista<br />

per vocazione, Paolo Fadda, storico non<br />

ufficiale e Daniela Zedda, artista del<br />

bianco e nero, hanno sciorinato vizi e<br />

virtù <strong>di</strong> una fabbrica del sapere che molti<br />

vorrebbero vendere al miglior offerente<br />

ma che resta un patrimonio insostituibile<br />

della collettività. «In questo lungo racconto si è<br />

Da sin. Il sindaco <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> Emilio Floris, il prefetto Efisio Orrù, i presi<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> Economia e Ingegneria, Roberto Malavasi e Francesco Ginesu<br />

cercato <strong>di</strong> sfuggire ad ogni tentazione agiografica<br />

- scrive Fadda - avendo ben presente che<br />

s’andava a raccontare le vicende d’una <strong>Università</strong><br />

minore, geograficamente isolata dai più<br />

importanti centri del sapere». Ma nel contempo<br />

aperta «che si muove, che ricerca da <strong>Cagliari</strong><br />

nuove opportunità d’inserimento nell’ambiente<br />

continentale. Che è interessata ad entrare<br />

nel mercato della<br />

ricerca d’eccellenza».<br />

Sono una ventina<br />

i consorzi interuniversitari<br />

e altrettante<br />

le società con<br />

partecipazione dell’ateneo<br />

la cui fama<br />

ha ben più che varcato<br />

i ristretti confini<br />

isolani. Il <strong>di</strong>fficile<br />

rapporto con la co-<br />

Piero Tosi legge UnicaNews<br />

Piero Tosi: “Senza risorse le università pubbliche muoiono”<br />

munità locale non<br />

ha mai agevolato<br />

questo «lungo cam-<br />

mino verso l’eccellenza». Pochi sol<strong>di</strong> dallo Stato,<br />

quasi nulla da Regione e Comune. «Una<br />

continuità <strong>di</strong> spilorceria che unisce i fondatori<br />

spagnoli del ‘600 ai governanti regionali <strong>di</strong><br />

adesso», aggiunge Giorgio Pisano. Per lui Calaritana<br />

è un libro un po’ bizzarro ma assolutamente<br />

trasparente: «Ho intervistato un centi-<br />

<strong>Cagliari</strong>. Aula magna del rettorato. Da sin. Daniela Zedda, Piero Tosi, Pasquale<br />

Mistretta, Paolo Fadda e Giorgio Pisano<br />

naio <strong>di</strong> persone, scritto <strong>di</strong> alloggi, ricerca, ricerca<br />

avanzata e raccolto anche molti giu<strong>di</strong>zi critici<br />

nei confronti del mio committente, il rettore.<br />

Ebbene, ho riportato tutto con precisione,<br />

tranne un caso <strong>di</strong> pentitismo. Mistretta non ha<br />

spostato nemmeno una virgola». Alla recente<br />

presentazione del volume che si è svolta nell’aula<br />

magna <strong>di</strong> via <strong>Università</strong> ha partecipato<br />

quale ospite d’onore, Piero Tosi, presidente<br />

della Conferenza dei rettori italiani. Inequivocabile<br />

il suo grido d’allarme: «O cerchiamo <strong>di</strong><br />

ottenere una programmazione delle risorse o le<br />

<strong>Università</strong> in quanto pubbliche moriranno. Se<br />

consideriamo le <strong>Università</strong> un bene della collettività<br />

ne deriva che lo Stato deve provvedere<br />

alle risorse. Ma la verità è che i nostri atenei<br />

non sono assistiti come dovrebbe essere dallo<br />

Il rettore Pasquale Mistretta (a des.) e il suo predecessore Duilio Casula<br />

Stato, dai privati, dalle regioni e da molti rappresentanti<br />

della società». L’<strong>Università</strong> pubblica,<br />

aperta a tutti e che funziona è una conquista<br />

dei Paesi civili, sinonimo <strong>di</strong> crescita, vivacità<br />

culturale, confronto, inter<strong>di</strong>sciplinarietà,<br />

autonomia. Rinunciarci significherebbe tornare<br />

in<strong>di</strong>etro <strong>di</strong> secoli, quando gli <strong>stu<strong>di</strong></strong> specialistici<br />

erano riservati solo all’élite. Il monito <strong>di</strong><br />

Tosi non può essere ignorato: «L’<strong>Università</strong><br />

non è un prodotto da vendere al mercato. L’accesso<br />

alla conoscenza deve essere aperto e libero.<br />

Non siamo un’azienda». Walter Falgio<br />

La Sardegna in un libro<br />

Da Macomer un plauso per l’<strong>Università</strong> <strong>di</strong>ffusa<br />

D al 21 al 26 aprile scorso si è tenuta a Macomer,<br />

nell’area fieristica Monte S. Antonio,<br />

la quarta e<strong>di</strong>zione della mostra regionale del<br />

libro. Fitto il calendario <strong>degli</strong> appuntamenti con<br />

convegni, presentazioni, incontri, approfon<strong>di</strong>menti<br />

e <strong>di</strong>battiti per promuovere l’e<strong>di</strong>toria regionale<br />

ed offrire al pubblico, in spazi rinnovati,<br />

una esposizione libraria <strong>di</strong> tremila titoli per<br />

quarantadue e<strong>di</strong>tori regionali. La mostra è stata<br />

organizzata dal Comune <strong>di</strong> Macomer, dall’assessorato<br />

regionale alla cultura e dall’Associazione<br />

E<strong>di</strong>tori Sar<strong>di</strong>. Una grande varietà <strong>di</strong> argomenti<br />

raddoppiano i titoli esposti nelle passate e<strong>di</strong>zioni<br />

della manifestazione: dall’arte, all’archeologia,<br />

alla storia, narrativa<br />

e poesia, ambiente,<br />

comprese<br />

le ultimissime<br />

novità riunite in<br />

un settore “freschi<br />

<strong>di</strong> stampa”,<br />

con un occhio anche agli scrittori sar<strong>di</strong> che pubblicano<br />

oltre i confini dell’Isola e a ciò che <strong>di</strong> Sardegna<br />

si scrive a livello nazionale. La mostra del<br />

libro <strong>di</strong> Macomer è inserita nel panorama <strong>degli</strong><br />

eventi culturali <strong>di</strong> maggior rilievo nell’Isola e <strong>di</strong>venta<br />

un punto <strong>di</strong> partenza nel viaggio della cultura<br />

sarda oltre il mare, che annovera tra le altre<br />

tappe, la Fiera del libro per ragazzi a Bologna,<br />

il Salone del libro <strong>di</strong> Torino e la Fiera del<br />

libro <strong>di</strong> Francoforte dove, da tempo, vengono rappresentate<br />

la cultura e la letteratura isolana. Hanno<br />

inaugurato la manifestazione il sindaco <strong>di</strong> Macomer,<br />

Marco Mura, l’assessore regionale della<br />

P.I., Beni Culturali, Tonino Falchi, il Presidente<br />

della Amministrazione provinciale <strong>di</strong> Nuoro,<br />

Francesco Licheri, il presidente della Comunità<br />

montana Marghine-Planargia, Giovanni Soro, e<br />

il presidente dell’Associazione e<strong>di</strong>tori sar<strong>di</strong> Mario<br />

Argiolas. Il nostro ateneo è stato citato favorevolmente<br />

per l’importanza della sua “università<br />

<strong>di</strong>ffusa nel territorio” proprio dal presidente<br />

della comunità montana Marghine-Planargia,<br />

Giovanni Soro, durante la conferenza<br />

inaugurale della mostra. (s.p.)<br />

Un’altra veduta dell’aula magna gremita per la presentazione del volume<br />

Calaritana. Da sinistra, in prima fila i presi<strong>di</strong> <strong>di</strong> Scienze e<br />

Scienze politiche, Roberto Crnjar e Raffaele Paci, e gli ex rettori<br />

Giuseppe Aymerich e Duilio Casula


C o l e s t e r o l o e d i n t o r n i<br />

Un saggio <strong>di</strong> due docenti cagliaritane desta grande interesse nella comunità scientifica internazionale<br />

D<br />

a quando, circa 50 anni fa, si<br />

è scoperto che alti livelli <strong>di</strong> colesterolo<br />

plasmatico accelerano la formazione<br />

delle placche aterosclerotiche<br />

portando ad infarto del miocar<strong>di</strong>o<br />

e stroke, tutti gli aspetti relativi<br />

al metabolismo del colesterolo,<br />

la sua produzione, il trasporto e la<br />

<strong>di</strong>stribuzione nell’organismo sono<br />

stati oggetto <strong>di</strong> sempre più <strong>numero</strong>si<br />

e approfon<strong>di</strong>ti <strong>stu<strong>di</strong></strong>. In anni più recenti,<br />

alterazioni del metabolismo del<br />

colesterolo sono state riscontrate anche<br />

nei tumori, e <strong>numero</strong>se evidenze<br />

sperimentali supportano oramai<br />

un ruolo attivo <strong>di</strong> questa molecola<br />

biologica in funzioni fondamentali<br />

della cellula, quali trasduzione del segnale<br />

e regolazione della crescita. Il<br />

metabolismo del colesterolo è stato<br />

oggetto <strong>di</strong> intensi <strong>stu<strong>di</strong></strong> nella sezione<br />

<strong>di</strong> Patologia sperimentale del <strong>di</strong>partimento<br />

<strong>di</strong> Scienze biome<strong>di</strong>che e<br />

Biotecnologie (Barbara Batetta e<br />

Sandra Dessì), inizialmente<br />

in modelli<br />

tumorali sperimentali<br />

e in seguito<br />

anche in <strong>di</strong>fferenti<br />

tipi <strong>di</strong> tumori<br />

umani. Queste ricerche<br />

hanno evidenziato<br />

la costante presenza<br />

<strong>di</strong> peculiari alterazioni<br />

del metabolismo del<br />

colesterolo nella patologia<br />

neoplastica, ed in particolare<br />

un accumulo intracellulare<br />

<strong>di</strong> esteri del colesterolo ed una<br />

Al via The First Global Me<strong>di</strong>terranean Conference<br />

Il Centro Ricerca Cetacei propone una<br />

partecipazione alla prima Me<strong>di</strong>terranean<br />

Conference, che si terrà in collaborazione<br />

con enti pubblici e privati: -<br />

The First Global Me<strong>di</strong>terranean Conference,<br />

in collaborazione con enti pubblici e privati,<br />

conferenza sullo status del ricerca nel mar Me<strong>di</strong>terraneo<br />

e relazioni con le attività <strong>di</strong> ricerca nel mondo -<br />

“La Rotta dei delfini”, imbarcazione a vela che percorre<br />

le coste italiane svolgendo ricerca ambientale e accogliendo<br />

a bordo stampa e televisione - “La Via dei<br />

Parchi”, percorso via terra che congiunge i Parchi nazionali<br />

d’Italia e le Aree marine protette, con lo scopo<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere una corrette conoscenza dell’ambiente<br />

naturale italiano e che sarà seguita da una collana <strong>di</strong><br />

pubblicazioni e trasmissioni televisive Le tre iniziative<br />

verranno seguite da testate televisive, stampa, e<strong>di</strong>toriali,<br />

oltre che da iniziative locali, in collaborazione con<br />

enti pubblici e privati. Carattere <strong>di</strong>stintivo del Centro<br />

è un ampio programma <strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgazione al grande<br />

pubblico, articolato su più livelli: - Stampa: articoli e<br />

testi <strong>di</strong>vulgativi in collaborazione con le maggiori te-<br />

concomitante riduzione dei livelli<br />

plasmatici <strong>di</strong> colesterolo legato alla<br />

classe lipoproteica delle HDL sono<br />

stati riscontrati in tutti i modelli sperimentali<br />

e in tutti i pazienti neoplastici<br />

esaminati. Da qui è nata l’i-<br />

potesi che potesse<br />

esistere una correlazione<br />

<strong>di</strong>retta tra accumulo<br />

<strong>di</strong> esteri del<br />

colesterolo e la velocità<br />

<strong>di</strong> crescita cellulare<br />

e che ha portato<br />

alla stretta collaborazione<br />

con la<br />

professoressa Alessandra<br />

Pani. I <strong>numero</strong>si<br />

<strong>stu<strong>di</strong></strong> condotti<br />

“in vitro” su<br />

colture cellulari derivate<br />

da leucemie,<br />

tumori soli<strong>di</strong> umani<br />

e tessuti ateroscleroticisembrerebberoconfermare<br />

un ruolo<br />

attivo del processo <strong>di</strong> esterificazione<br />

del colesterolo nel regolare<br />

la velocità <strong>di</strong> crescita delle<br />

cellule. È stato osservato<br />

“in vitro” che inibitori dell’esterificazione<br />

del colesterolo<br />

producono un effetto<br />

antiproliferativo:<br />

ovviamente sono necessari<br />

ulteriori <strong>stu<strong>di</strong></strong> per verificare<br />

un possibile riscontro nella pratica<br />

clinica. Su queste ricerche sono<br />

stati pubblicati <strong>di</strong>versi articoli scien-<br />

tifici e forse la lettura <strong>di</strong> questi lavori<br />

ha indotto l’e<strong>di</strong>tore Ron Landes a<br />

proporci <strong>di</strong> scrivere un libro sulla crescita<br />

cellulare e gli esteri del colesterolo.<br />

Dopo un primo momento <strong>di</strong><br />

perplessità abbiamo deciso <strong>di</strong> buttarci<br />

Un libro pubblicato <strong>di</strong> recente negli Stati Uniti da<br />

due docenti della nostra università, entrambe biologhe<br />

e molto impegnate nella ricerca, ha destato<br />

grande interesse nella comunità scientifica internazionale.<br />

Si tratta <strong>di</strong> “Cell growth and cholesterol<br />

esters” (Proliferazione cellulare ed esteri del colesterolo),<br />

scritto da Sandra Dessì, docente presso la<br />

sezione <strong>di</strong> Patologia generale del <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong><br />

Scienze biome<strong>di</strong>che e Biotecnologie e da Alessandra<br />

Pani, professore associato presso la sezione <strong>di</strong><br />

Microbiologia del <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Scienze e tecnologie<br />

biome<strong>di</strong>che. Il libro è coe<strong>di</strong>to da due prestigiose<br />

case e<strong>di</strong>trici: la Kuwer Academic Press <strong>di</strong> New<br />

York e la Landes Biosciences.Tra le pubblicazioni<br />

relative all’argomento colesterolo il libro delle due<br />

ricercatrici sarde figura tra i più richiesti. Nonostante<br />

il prezzo <strong>di</strong> copertina sia <strong>di</strong> 130 euro risultano<br />

già vendute on line più <strong>di</strong> mille copie. La professoressa<br />

Dessi ci racconta la genesi del volume. (l.s.)<br />

in questa avventura, che è durata due<br />

anni e si è conclusa nello scorso <strong>di</strong>cembre.<br />

Nonostante la gravosità<br />

dell’impegno, risultato superiore alle<br />

previsioni iniziali, scrivere questo<br />

libro è stata una esperienza non solo<br />

stimolante da un punto <strong>di</strong> vista<br />

scientifico ma anche molto <strong>di</strong>vertente.<br />

Averlo oggi tra le mani è una<br />

grande sod<strong>di</strong>sfazione e ci fa ricordare<br />

le innumerevoli e accese <strong>di</strong>scussioni<br />

su un argomento molto attuale e<br />

complesso. Sandra Dessì<br />

state giornalistiche italiane; - E<strong>di</strong>toria: singoli volumi<br />

e collane de<strong>di</strong>cate ai delfini, l’ambiente, i parchi nazionali<br />

e le coste italiane, e sviluppo <strong>di</strong> una collaborazione<br />

e<strong>di</strong>toriale con i principali e<strong>di</strong>tori istituzionali e<br />

le maggiori case e<strong>di</strong>trici italiane; - Ra<strong>di</strong>o: accor<strong>di</strong> con<br />

le principali emittenti; - Televisione: partecipazione a<br />

programmi televisivi, sviluppo <strong>di</strong> progetti redazionali<br />

de<strong>di</strong>cati all’ambiente e ai delfini con le maggiori emittenti,<br />

collegamento televisivo in occasione <strong>di</strong> eventi e<br />

interventi per emergenze ambientali lungo le coste italiane<br />

ed europee; - Scuole e università: è stato allestito<br />

un ampio programma <strong>di</strong> pubblicazioni, seminari e<br />

collaborazioni; - Eventi: partecipazione a eventi pubblici<br />

e privati, quali l’organizzazione <strong>di</strong> conferenze internazionali<br />

e l’iniziativa http://www.centroricercacetacei.org/laro.htm.<br />

Il Centro Ricerca Cetacei è frutto<br />

della collaborazione fra ricercatori, autori e enti pubblici<br />

e privati. È una società privata che sviluppa un<br />

programma <strong>di</strong> ricerca finalizzata alla conservazione<br />

dei delfini e, più in generale, dei Cetacei e l’ambiente<br />

marino, collaborando con i principali enti europei.<br />

Per contattarci info@centroricercacetacei.org.<br />

Numero 22<br />

maggio 2004<br />

Al centro dei lavori lo status della ricerca nel mare nostrum e l’emergenza ambiente Inaugurata al castello <strong>di</strong><br />

15<br />

La brochure <strong>di</strong> Farmacia<br />

Do<strong>di</strong>ci pagine che raccontano<br />

la facoltà. Gli<br />

in<strong>di</strong>rizzi e i numeri <strong>di</strong><br />

telefono, le date dell’immatricolazione,<br />

la<br />

durata e i programmi<br />

dei corsi <strong>di</strong> laurea. La<br />

brochure realizzata dalla<br />

facoltà presieduta da<br />

Gaetano Di Chiara ha<br />

dalla sua una veste grafia<br />

ed e<strong>di</strong>toriale <strong>di</strong>versa da pubblicazioni<br />

simili. Rettangolare,<br />

con un uso equilibrato del bianco<br />

e la ricerca delle massima chiarezza<br />

nell’impaginazione ne fanno<br />

uno strumento in<strong>di</strong>spensabile<br />

per quanti hanno a che fare con<br />

la facoltà. In più, vengono presentate<br />

un insieme <strong>di</strong> “news” <strong>di</strong> indubbio<br />

aiuto per gli studenti. Il totale<br />

dei cre<strong>di</strong>ti, ad esempio, viene<br />

spiegato nei dettagli. Gli ambiti<br />

occupazionali e gli obiettivi formativi<br />

specifici sono presentati con<br />

una serie <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazioni fondamentali<br />

per quanti pensano <strong>di</strong> intraprendere<br />

gli <strong>stu<strong>di</strong></strong> farmaceutici.<br />

Lo stesso può <strong>di</strong>rsi <strong>degli</strong> esami:<br />

a ciascun appuntamento viene<br />

abbinato il relativo “peso” in<br />

cre<strong>di</strong>ti formativi. Insomma, per la<br />

laurea in Scienze e tecnologie erboristiche,<br />

in Tossicologia dell’ambiente,<br />

del farmaco e <strong>degli</strong> alimenti,<br />

in Chimica e tecnologia<br />

farmaceutica e in Farmacia, dopo<br />

aver sfogliato la brochure se ne può<br />

sapere quanto basta. E se occorre<br />

qualche altra informazione c’è il<br />

web: www.farmacia.unica.it.<br />

Al castello <strong>di</strong> San Michele<br />

la pittura emiliana<br />

San Michele <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>,<br />

la mostra itinerante “La<br />

pittura emiliana tra ‘500 e<br />

‘700” promossa dalla Banca popolare<br />

dell’Emilia Romagna, in collaborazione<br />

con il Banco <strong>di</strong> Sardegna e<br />

con l’assessorato alla Cultura del Comune<br />

<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>. L’esposizione<br />

comprende trenta opere che vanno<br />

dal Manierismo <strong>di</strong> Girolamo da Carpi<br />

al Classicismo <strong>di</strong> Ludovico Carracci.<br />

L’iniziativa intende favorire un<br />

più profondo rapporto tra cultura e<br />

territorio, attraverso la promozione e<br />

la <strong>di</strong>ffusione della conoscenza <strong>di</strong> rilevanti<br />

opere <strong>di</strong> interesse artistico e<br />

storico, in possesso delle banche italiane.<br />

Presenti all’inaugurazione, tra<br />

gli altri, Lucia Peruzzi, curatrice della<br />

mostra, Antonio Sassu, presidente<br />

del Banco <strong>di</strong> Sardegna e Carlo Baldoni,<br />

vice presidente della Banca popolare<br />

dell’Emilia Romagna. (e.p.)


16<br />

“<br />

Numero 22<br />

maggio 2004<br />

XIV Settimana scientifica, bilancio positivo<br />

Grande attenzione per ambiente, energia e clima, temi scelti dal Miur<br />

I cambiamenti climatici”, “Il<br />

problema dell’energia nella<br />

società moderna”, “La vita umana<br />

s’allunga: prospettive e problemi”. Si<br />

è svolta nel marzo scorso ed è stata<br />

I L COMMENTO<br />

“Una bella impresa”.<br />

Giovanni Biggio (nella<br />

foto), corresponsabile<br />

scientifico della<br />

Settimana con il professor<br />

Alberto Anedda,<br />

tira un bilancio<br />

positivo. Ma avverte:<br />

“Per renderla più appetibile<br />

bisognerebbe programmare con largo<br />

anticipi gli eventi. Solo così si possono<br />

coinvolgere testimonial <strong>di</strong> rilievo internazionale”.<br />

Il coor<strong>di</strong>natore della laurea specialistica<br />

in Neuropsicobiologia aggiunge:<br />

“Mi sono piaciute in particolare le iniziative<br />

curate dalla professoressa Alessandra<br />

Fanni del <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Ingegneria<br />

elettrica: le due tavole rotonde, sull’energia<br />

alternativa e sui modelli <strong>di</strong> neuroinformatica,<br />

hanno avuto un grande apprezzamento<br />

e sono state <strong>di</strong> elevato spessore scientifico<br />

e accademico”. Un rammarico? Il<br />

professor Biggio non ha dubbi: “Poteva<br />

andare molto meglio l’incontro-<strong>di</strong>battito<br />

con il rettore. Purtroppo ha patito una<br />

mancanza <strong>di</strong> programmazione”.<br />

caratterizzata dai tre temi scelti dal<br />

MIUR: la XIV Settimana della Cultura<br />

Scientifica e Tecnologica ha avuto<br />

per ingre<strong>di</strong>enti tavole rotonde, seminari,<br />

incontri, <strong>di</strong>battiti, mostre.<br />

Eventi che hanno posto l’attenzione<br />

sulle problematiche legate all’am-<br />

Da sin. Raffaele Paci, Gavino Faa, Francesco Ginesu<br />

e Roberto Crnjar, presi<strong>di</strong> <strong>di</strong> Scienze politiche,<br />

Me<strong>di</strong>cina, Ingegneria e Scienze<br />

biente, all’energia ed alla salute, considerate<br />

<strong>di</strong> rilevante interesse non solo<br />

in ambito nazionale ed europeo<br />

ma anche internazionale. La partecipazione<br />

alle tavole rotonde <strong>di</strong> illustri<br />

<strong>stu<strong>di</strong></strong>osi ed esperti <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>scipline,<br />

provenienti da autorevoli<br />

centri <strong>di</strong> ricerca come l’EURATOM,<br />

l’ENEA e il CNR, ha richiamato l’attenzione<br />

<strong>di</strong> un vasto pubblico, fra cui<br />

studenti, giovani ricercatori, docenti<br />

e comuni citta<strong>di</strong>ni. In particolare<br />

hanno suscitato molto interesse il<br />

tema de<strong>di</strong>cato alle energie innovative,<br />

dove si è <strong>di</strong>scusso <strong>di</strong> prospettive<br />

energetiche della fusione nucleare, <strong>di</strong><br />

strategie nazionali ed internazionali<br />

<strong>di</strong> ricerca e sviluppo sull’idrogeno e <strong>di</strong><br />

fabbisogno energetico mon<strong>di</strong>ale,<br />

e il tema de<strong>di</strong>cato al-<br />

l’inquinamentoelettromagnetico, analizzato sotto l’aspetto<br />

scientifico, normativo<br />

e tecnico. Ma si è <strong>di</strong>scusso<br />

anche <strong>di</strong> alterazioni<br />

del clima e dell’impatto<br />

che tali fenomeni<br />

provocano<br />

sull’ambiente, dove sono<br />

stati fra l’altro evidenziati<br />

i risultati delle<br />

ricerche in atto e<br />

presentate le nuove tec-<br />

nologie <strong>di</strong> telerilevamento<br />

adottate dai climatoligi.Nell’elegante<br />

cornice della Sala<br />

dei ritratti a Palazzo<br />

Siotto, si è svolta la tavola<br />

rotonda de<strong>di</strong>cata al tema<br />

sull’allungamento della vita<br />

umana. La riflessione sulle<br />

problematiche connesse all’aumento<br />

della popolazione<br />

anziana è stata a più voci<br />

poiché si sono confrontati<br />

un filosofo, uno psicologo,<br />

uno storico,<br />

un sociologo, un<br />

demografo e un esperto<br />

<strong>di</strong> linguistica. Ha stimolato<br />

la curiosità del<br />

pubblico, formato in<br />

gran parte da scolaresche<br />

che hanno affollato<br />

l’aula a Monserrato,<br />

lo spettacolo “Dobbiamo<br />

avere paura dell’elettrosmog?”,<br />

dove con<br />

spettacolari e coinvolgenti<br />

esperimenti dal<br />

vivo si è spiegato se si<br />

deve avere paura o meno<br />

dei campi elettromagnetici.<br />

L’Ateneo ha<br />

aperto le porte ai visitatori<br />

organizzando visite<br />

guidate presso tutte<br />

le strutture museali,<br />

i laboratori <strong>di</strong> ricerca e<br />

le biblioteche, che hanno<br />

coinvolto soprattutto<br />

le scolaresche, a<br />

cominciare dalle scuole<br />

elementari. L’affluenza<br />

è stata notevole<br />

presso tutti i musei e<br />

i laboratori, ma in particolar<br />

modo hanno registrato<br />

un considere-<br />

vole afflusso il museo <strong>di</strong> Fisica con<br />

circa 2000 visitatori, il museo sardo<br />

<strong>di</strong> Antropologia ed Etnografia<br />

(700) e l’Orto Botanico (700), dove<br />

è stata anche allestita la mostra sui<br />

Bioin<strong>di</strong>catori climatici della Sardegna,<br />

con lo scopo <strong>di</strong> far conoscere le specie<br />

del bacino Me<strong>di</strong>terraneo presenti<br />

e <strong>di</strong>stribuite in Sardegna secondo il<br />

fattore ambientale “clima”. L’esito<br />

della manifestazione è stato più che<br />

<strong>Cagliari</strong>. Il rettore Pasquale Mistretta all’inaugurazione della<br />

Settimana. Al suo fianco il preside <strong>di</strong> Giurisprudenza<br />

Francesco Sitzia, il responsabile del Nucleo <strong>di</strong> valutazione<br />

Armando Buccellato<br />

sod<strong>di</strong>sfacente vista la partecipazione<br />

delle tantissime scolaresche (circa<br />

6000 studenti), provenienti da<br />

tutte le parti dell’isola (Donori, Senorbì,<br />

Carbonia, Villacidro, Muravera,<br />

Oristano, Isili, Macomer, Ozieri,<br />

Calangianus, Sassari), alle <strong>numero</strong>se<br />

iniziative organizzate durante<br />

la Settimana. Li<strong>di</strong>a Melis<br />

Direttore e<strong>di</strong>toriale Pasquale Mistretta<br />

Direttore responsabile Mario Frongia<br />

Redazione: Stefano Cocumelli, Sabrina Mereu, Anna Cotza,<br />

Cristina Aresu, Erika Pitzalis, Stefania Pinna, Cristiana<br />

Pani, Luigi Sotgiu.<br />

Hanno collaborato: Antonello Angioni, Paolo Bullita, Fabrizio<br />

Cherchi, Tiziana Cubeddu, Paolo Labieni, Marinella<br />

Lorinczi, Gino Manca, Giovanni Marini, Monica Melis,<br />

Franco Meloni, Mariella Muggiolu, Giampaolo Orgiana,<br />

Gianluca Susini, Donatella Tore, Elisabetta Tuveri, Antonio<br />

Pillai, Andrea Simoncini, Sandra Giordano, Li<strong>di</strong>a Melis,<br />

Walter Falgio, Isabella Castangia, Silvia Vivanet, Cristiano<br />

Melis.<br />

Foto: Pierluigi Sacco, archivio UnicaNews, Elisabetta Messina,<br />

Archivio Cus, Priamo Tolu, Mario Rosas, Nicola Belillo,<br />

Daniela Zedda, Paolo Labieni.<br />

Impaginazione grafica e stampa: Sigma Schede Sarda<br />

Tiratura 3500 copie - Chiuso in tipografia il 18 maggio 2004.<br />

UnicaNews n. 22, maggio 2004<br />

Registrazione Tribunale <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> n. 464-27/10/83<br />

Spe<strong>di</strong>zione in abbonamento postale<br />

art. 2 comma 20/c L. 662/96 filiale <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />

Redazione:<br />

rettorato, via <strong>Università</strong> 40, 09124 <strong>Cagliari</strong><br />

tel. 0706752079 - 0706752114,<br />

fax 0706752079<br />

E-mail:<br />

mariofrongia@amm.unica.it - unicanews@amm.unica.it<br />

Sito web: http://csia.unica.it/unicanews<br />

brevine<br />

Le nomine della Moratti<br />

Il Consiglio dei Ministri, su proposta<br />

del Ministro Letizia Moratti,<br />

ha nominato il professor<br />

Fabio Pistella a presidente del<br />

Consiglio nazionale delle ricerche.<br />

Il Ministro ha ringraziato il<br />

professor Adriano De Maio per<br />

l’attività svolta come commissario<br />

dell’ente. Unitamente al prof.<br />

Pistella ha altresì invitato il prof.<br />

De Maio, che ha accettato, a<br />

presiedere il Consiglio scientifico<br />

generale dell’ente. Sempre su<br />

proposta del Ministro Moratti, il<br />

Consiglio dei Ministri ha inoltre<br />

confermato il prof. Enzo Boschi<br />

a presidente dell’Istituto nazionale<br />

<strong>di</strong> geofisica e vulcanologia e<br />

ha nominato il prof. Roberto<br />

Petronzio a presidente dell’Istituto<br />

nazionale <strong>di</strong> fisica nucleare.<br />

Ha nominato Edoardo Mensi<br />

presidente dell’Istituto nazionale<br />

della montagna.<br />

<strong>Cagliari</strong> al cinema<br />

L’evoluzione<br />

del cinema nel<br />

Novecento e la<br />

storia <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />

si intreccianonell’opera<br />

<strong>di</strong> Giuseppe<br />

Podda, recentemente<br />

e<strong>di</strong>ta da Aipsa nella collana<br />

Riquadri: “<strong>Cagliari</strong> al cinema.<br />

Il Novecento, secolo del cinema.<br />

Storie, <strong>di</strong>vi, registi <strong>di</strong> ieri e <strong>di</strong> oggi”.<br />

Il volume chiude una trilogia<br />

de<strong>di</strong>cata alle origini del cinema a<br />

<strong>Cagliari</strong> - dalle origini alla seconda<br />

Guerra mon<strong>di</strong>ale (vol.1) e dal dopoguerra<br />

al Sessantotto (vol.2) - e<br />

offre un originale punto <strong>di</strong> osservazione<br />

della storia della Città.<br />

Cruc, torneo tennis<br />

Si è aperto il 10 maggio il torneo<br />

<strong>di</strong> doppio <strong>di</strong> tennis organizzato<br />

dal circolo ricreativo d’ateneo. La<br />

classifica sociale è la seguente: 1<br />

Atzori 2 Celli 3 Di Martino 4<br />

Manconi 5 Frongia 6 Maddaloni<br />

7 Piras 8 Cocumelli 9 Pili 10 Simbula<br />

11 Porcu 12 Damasco 13<br />

Marongiu 14 Garau 15 Nicolosi<br />

16 Sanna U. 17 Locci 18 Fanfani<br />

19 Piras A. 20 Vernier 21 Moi 22<br />

Rais 23 Sotgiu 24 Massa 25 Canino<br />

26 Banni 27 Casanova 28 Loy<br />

29 Marchetti. La finale è prevista<br />

nella prima metà <strong>di</strong> giugno.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!