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113 Primo febbraio 2010 piano <strong>16</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2013</strong> Primo piano<br />
1<br />
ULIVI SECOLARI: IL CENSIMENTO<br />
CHE LI SALVA E LA DEROGA<br />
CHE LI CONDANNA<br />
M. Maddalena Bitonti pag. 7<br />
NEL SALENTO SEMPRE<br />
PIÙ DITTE INDIVIDUALI<br />
DI IMPRENDITORI STRANIERI<br />
Alessandro Chizzini pag. 8<br />
Un commercio<br />
che non<br />
conosce crisi<br />
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Settimanale<br />
d’informazione del Salento<br />
Anno XII n. 497<br />
<strong>16</strong>.03.<strong>2013</strong><br />
LECCE<br />
Ex inceneritore Saspi, inquinamento<br />
ambientale è l’ipotesi di reato<br />
A cura della redazione pag. 10<br />
POGGIARDO<br />
La città in festa per l’arrivo delle<br />
spoglie di San Giuseppe da Copertino<br />
Alessandro Chizzini pag. 14<br />
CASARANO<br />
Francesca Fersino: “Verde pubblico<br />
e degrado, situazione insostenibile”<br />
Stefano Manca pag. 17
2 <strong>16</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2013</strong>
3 <strong>16</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2013</strong><br />
Editoriale<br />
L’ingorgo<br />
e la svolta<br />
di Giovanni Nuzzo<br />
L’avvio della nuova legislatura stenta a carburare<br />
e l’ingolfamento sulla stabilità aumenta<br />
sempre di più. Al destino politico di questi giorni<br />
si aggiunge anche quello giudiziario e dalle<br />
porte si apre anche l’elezione del Presidente<br />
della Repubblica. Un labirinto senza via d’uscita.<br />
Sembrerebbe che la democrazia sia in pericolo<br />
a causa del continuo corto circuito tra politica e<br />
magistratura sfociato con scontri non solo verbali,<br />
ma anche di piazza che non garantisce il<br />
quieto vivere di ognuno di noi, facendo venir<br />
meno i principi delle istituzioni repubblicane.<br />
Tensioni che evidenziano la mancata governabilità<br />
politica, già inceppata dopo l’ultimo responso<br />
elettorale e che continua senza fine.<br />
Nessuno dei partiti e dei movimenti canta vittoria<br />
piena, tant’è che molti sono tentati di tornare<br />
al voto.<br />
Intanto i cittadini pretendono, dopo le parole<br />
sbandierate ai quattro venti, i proclami e le promesse<br />
elettorali, risultati concreti e veloci, che<br />
tardano ad arrivare. Speriamo che le onde gonfie<br />
sino a trenta giorni fa non si affloscino. La<br />
crisi da affrontare è molto grave e speriamo che<br />
le forze politiche trovino un accordo per formare<br />
un nuovo governo di ampio respiro e che dia ossigeno<br />
alle famiglie e cittadini.<br />
Ci conforta che almeno l’ora della svolta vaticana<br />
si sia conclusa con l’apertura della finestra<br />
dell’ ”Habemus papam”. Dopo un mese<br />
dalla storica rinuncia di Papa Ratzinger, la fumata<br />
bianca tanto attesa dal comignolo della Sistina<br />
ha scelto il successore di Pietro. Anche in<br />
questo campo speriamo che la crisi delle vocazioni,<br />
il dilagare degli scandali Vatileaks, i molteplici<br />
casi di pedofilia nelle sacrestie, i rapporti<br />
tra i diversi dicasteri vaticani, la crisi etica e dei<br />
valori che sta svuotando le chiese, affidati al<br />
nuovo Papa, vengano affrontati e risolti.<br />
La composizione della nuova<br />
Giunta regionale non può evitarmi<br />
alcune considerazioni e<br />
semplici constatazioni politiche,<br />
che sono tutte molto evidenti:<br />
- il “taglio” dei costi e l’abbattimento<br />
del numero degli assessori<br />
interni o esterni non c’è<br />
stato; anzi, un piccolo ridimensionamento<br />
da 14 a 12 si<br />
concretizza maggiormente in<br />
una mossa tutta politica del<br />
Governatore, che “apre” alla<br />
stampella dei centristi assicurando<br />
alla sua fragile maggioranza<br />
in Consiglio il sostegno<br />
dei montiani;<br />
- fatto ancor più importante,<br />
grave e penalizzante il Salento<br />
si vede dimezzato nella rap-<br />
OPINIONI<br />
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Rimpasto-Vendola: sanità bocciata,<br />
Salento dimenticato, risiko alleanze<br />
presentanza all’interno del governo<br />
regionale. Si passa da due<br />
assessori e un’annessa Vicepresidenza<br />
a un assessorato<br />
ridimensionato e stop, senza la<br />
forte rappresentatività della<br />
Vicepresidenza, con l’altro assessorato<br />
centrale (Agricoltura)<br />
che torna appannaggio di altre<br />
espressioni territoriali. Ora un<br />
solo esponente del governo<br />
Vendola è espressione della<br />
provincia di Lecce;<br />
- da Coordinatore Provinciale<br />
del Pdl non posso che prendere<br />
atto del fallimento completo<br />
della disastrosa politica sanitaria<br />
di tagli e chiusure di<br />
ospedali portata avanti da ben<br />
tre assessori alla Sanità negli ul-<br />
timi tre anni;<br />
- sempre da Coordinatore Provinciale<br />
del Pdl non posso che<br />
assistere impotente al regolamento<br />
di conti interno alla<br />
maggioranza del centrosinistra,<br />
da dove vengono allontanate<br />
personalità di spicco,<br />
colpevoli solo di orientamenti<br />
talvolta difformi dalla linea<br />
del Governatore. Non è un segnale<br />
confortante, per una<br />
Giunta regionale che dovrebbe<br />
essere la massima espressione<br />
di collegialità e confronto della<br />
nostra Puglia.<br />
Antonio Gabellone<br />
Coordinatore Provinciale<br />
Pdl Lecce<br />
La lucerna<br />
a cura di fra Roberto Francavilla<br />
“Chi di voi è senza peccato, getti<br />
per primo la pietra contro di<br />
lei”. Gesù, chinatosi scriveva per terra. Quelli, udito<br />
ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando<br />
dai più anziani.<br />
L’ultima domenica di Quaresima incontriamo la<br />
scena drammatica della donna adultera presentata<br />
a Gesù, per sapere quale fosse il suo atteggiamento:<br />
se la condannava alla lapidazione,<br />
come esigeva la legge ebraica, oppure la perdonava<br />
con un discreto silenzio. Il Maestro scelse<br />
un’altra via, quella di rinfacciare agli accusatori<br />
della donna di badare a sé stessi, perché nessuno<br />
è senza peccato! Questi giorni sono decisivi<br />
per l’elezione del nuovo Papa e i vaticanisti hanno<br />
fatto a gara per “spulciare” e “snidare” i particolari<br />
degli eventuali papabili, non tralasciando<br />
informazioni piuttosto pruriginose le quali, anche<br />
se non corrispondono a verità, l’importante è lanciarle.<br />
Mai la risposta del Maestro agli accusatori<br />
dell’adultera risulterebbe così appropriata: “Chi<br />
di voi è senza peccato, getti per primo la pietra…”.<br />
Nella prossimità della Pasqua risulta necessario<br />
un cammino di purificazione non solo per i vertici<br />
della Chiesa, ma anche nella vita di ogni cristiano.<br />
Il Papa Ratzinger, nell’omelia del mercoledì<br />
delle Ceneri, ha affermato con parole accorate:<br />
“Quanti sarebbero pronti a stracciarsi le vesti<br />
per i peccati degli altri, ma non cambierebbero<br />
di un millimetro la propria condotta di vita!”. La<br />
coincidenza della Quaresima con il Conclave per<br />
eleggere il nuovo Papa risulta quanto mai efficace<br />
per ripensare tutte le istituzioni della Chiesa e della<br />
società, per garantire persone chiamate a servire<br />
“la carità nella verità” e non a servirsi delle<br />
persone per la propria scalata al potere. La Chiesa<br />
e la società, per noi che crediamo, devono apprendere<br />
da Cristo unico Maestro, che ha detto<br />
di sé: “Non son venuto per essere servito, ma per<br />
servire e dare la vita in riscatto a molti”.<br />
Nello sprint finale della Quaresima, amici di <strong>Bel</strong>paese,<br />
vi auguro un percorso più sereno non solo<br />
da spettatori ma da protagonisti, senza fermarsi<br />
al Venerdì Santo perché dobbiamo raggiungere<br />
la Pasqua di resurrezione.
4 <strong>16</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2013</strong><br />
in copertina<br />
Un commercio<br />
che non conosce crisi<br />
pçåç=ëÉãéêÉ=Çá=éáª=éìêíêçééç=äÉ=ÇçååÉ=ÅÜÉ=ëìääÉ=ëíê~ÇÉ=É<br />
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ÅçëíêáòáçåÉ=ç=éÉê=ëÅÉäí~I=áä=ãÉëíáÉêÉ=éáª=~åíáÅç=ÇÉä=ãçåÇç<br />
Esiste un’altra città incastrata nel<br />
cuore di Lecce. Una città segreta e<br />
ignorata, che occhieggia attraverso<br />
le fessure delle tende scomposte<br />
dei vicoli poco dietro il Palazzo<br />
del Rettorato. Case vetrina; ritagli<br />
di vita intima confezionati nel<br />
cellophane trasparente, ragazze<br />
per lo più africane e sudamericane,<br />
costrette dalla necessità o da<br />
qualcuno, a vendere l’intimità della<br />
propria pelle per guadagnarsi<br />
quella vita “normale” che sono venute<br />
a cercare in Italia. Uno sfruttamento<br />
che soprattutto nel caso<br />
delle vittime di tratta, agisce su più<br />
livelli, calpestando la dignità e la<br />
libertà delle donne coinvolte. Ma<br />
che rappresenta ugualmente solo<br />
un aspetto del variegato fenomeno<br />
della prostituzione.<br />
L’inchiesta dell’8 <strong>marzo</strong> scorso<br />
che La Repubblica e L’Espresso<br />
hanno dedicato al fenomeno dà<br />
uno spaccato di quello che accade<br />
a livello nazionale. Noi ci siamo<br />
chiesti e abbiamo cercato di capire<br />
cosa accada a Lecce, soprattutto<br />
in questi giorni in cui negli ap-<br />
puntamenti di Itinerario Rosa -rassegna<br />
culturale voluta dall’Amministrazione<br />
Comunale giunta<br />
alla 15esima edizione- si ribadisce<br />
il “no” unanime allo sfruttamento<br />
e alla violenza sulle donne.<br />
Dalla strada alle case, dagli alberghi<br />
agli appartamenti di lusso<br />
delle escort, la prostituzione abbraccia<br />
una pluralità di forme, che<br />
pare rincorrere le infinite declinazioni<br />
della domanda, per soddisfarne<br />
i gusti, anche più esigenti.<br />
Un mercato che smuove cifre da<br />
capogiro. E se le escort richiamano<br />
immediatamente un mondo di<br />
lusso, ricercatezza e bellezza ben riconoscibile<br />
anche grazie alle vicende<br />
che ne hanno attirato l’attenzione<br />
negli ultimi anni, la prostituzione<br />
di strada unita a quella<br />
che si consuma nelle case-vetrina<br />
del centro storico rimane il lato<br />
meno patinato e spesso tragico della<br />
medaglia, a cui si accompagnano<br />
fenomeni come la speculazione<br />
degli affitti, lo sfruttamento da<br />
parte di un crimine organizzato e<br />
la convivenza con mercati illegali<br />
come quello della droga.<br />
Dando origine a una serie di emergenze<br />
d’ordine pubblico che negli<br />
anni hanno attirato l’attenzione<br />
delle autorità in più di una occa-<br />
L'ultima azione delle Forze dell'ordine nel “quadrilatero del sesso” risale al 12 gennaio scorso<br />
e si è conclusa con il sequestro dell'appartamento al numero civico 23 di vico dei Rivola<br />
Dopo diverse segnalazioni, che indicavano<br />
l’edificio in vico dei Rivola<br />
n. 23 come possibile luogo di appuntamenti<br />
clandestini, a gennaio gli<br />
agenti della Polizia municipale hanno<br />
cominciato ad osservare e riprendere<br />
la strada dall’alto di una<br />
piccola stanza presa in prestito al vicinissimo<br />
Rettorato, per studiare il<br />
via vai dei clienti con la dovuta discrezione.<br />
Decine di foto e ore di riprese<br />
video sono così state girate, prima<br />
di bloccare le uscite della strada<br />
e fermare quattro clienti che in orari<br />
diversi avevano fatto visita alla<br />
casa. La sera del 12 gennaio l’irruzione:<br />
all’interno dell’appartamento,<br />
una giovane di 27 anni, originaria di<br />
Santo Domingo e in possesso di regolare<br />
permesso di soggiorno, che<br />
avrebbe dichiarato di essere ospite<br />
della proprietaria. La donna, 38enne<br />
di origine colombiana, ma con cit-<br />
tadinanza italiana, risulta tuttora indagata<br />
per favoreggiamento e sfruttamento<br />
della prostituzione.<br />
Solo pochi mesi prima, il 7 settembre<br />
2012, l’area attorno alle Giravolte<br />
era stata passata al setaccio dalla<br />
Squadra Mobile della Polizia.<br />
Negli appartamenti controllati -la<br />
maggior parte abitati da colombiane-<br />
solo una donna e un trans sono<br />
stati “pizzicati” privi di permesso di<br />
soggiorno e si sono visti notificare il<br />
decreto di espulsione.<br />
Un altro episodio, pochi giorni<br />
dopo, sarebbe invece avvenuto in via<br />
Monteroni, dove cinque persone<br />
(due uomini e tre donne) prontamente<br />
fermati da una volante della<br />
Polizia, avevano cominciato a litigare<br />
animatamente. Accompagnati tutti<br />
in Questura per gli accertamenti, gli<br />
inquirenti hanno scoperto che i documenti<br />
di soggiorno e di affitto pre-<br />
Via Quinto Ennio, angolo vico dei Rivola<br />
sentati -come anche le generalità- erano<br />
falsi, mentre a carico delle donne<br />
risultavano già pendenti dei decreti<br />
di espulsione. Nonostante il lavoro<br />
svolto dalle Forze dell’ordine<br />
per contenere i disordini nell’area, il<br />
problema è sostanzialmente ancora<br />
in sospeso: nessuna sorpresa dunque<br />
se qualcosa dovesse muoversi nei<br />
prossimi mesi. (V.Z.)<br />
sione verso le zone ‘proibite’ del capoluogo.<br />
Uno sguardo a questo mondo sotto<br />
il tappeto: nel pieno svolgimento<br />
dell’Itinerario Rosa, seguendo il<br />
filo conduttore, già iniziato a febbraio<br />
con “Zapatos Rojos” in<br />
piazza Duomo, della lotta alla<br />
violenza di genere.<br />
Valentina Zammarano<br />
Retate, arresti ed espulsioni. Ma il fenomeno sembra inarrestabile<br />
Dalle Giravolte a viale Oronzo Quarta: un itinerario a luci rosse<br />
Via delle Giravolte è famosa per avere ospitato uno dei grandi complessi<br />
settecenteschi ereditati dalle suore Benedettine alla morte<br />
di Antonio Lanzalonga, storico personaggio meglio conosciuto<br />
a Lecce con il nome di “la Mara”. Ed è anche il cuore di quel “quadrilatero<br />
del sesso” che, subito dopo aver superato il Rettorato dell'Università<br />
del Salento si immerge nelle vie poco illuminate di vico<br />
dei Rivola, gira su via Quinto Ennio e poi persevera lungo via Palazzo<br />
Conti di Lecce e via dei Figuli. In queste vie appartamenti al<br />
piano terra, attraverso tende colorate e trasparenti ragazze (per la<br />
maggioranza sudamericane e africane) propongono sé stesse, sdraiate<br />
in abbigliamento succinto su divani colorati.<br />
In ripresa a Lecce è oggi il fenomeno della prostituzione in strada,<br />
forse sotto la spinta della crisi, soprattutto nell'area della Stazione<br />
Fs, fra viale Oronzo Quarta e via Martiri d’Otranto, con una<br />
discreta presenza di ragazze sudamericane e transessuali, e la zona<br />
del piazzale Rudiae, dalle parti del sottopassaggio per Monteroni,<br />
dove diverse segnalazioni hanno registrato delle presenze fuori<br />
dalla canoniche ore notturne. (V.Z.)
5 <strong>16</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2013</strong><br />
in copertina<br />
Alle spalle un licenziamento, un divorzio, una<br />
grave perdita economica. Il passaparola e la<br />
prospettiva dei soldi facili. La scelta di una<br />
vita agiata ma con la quale, tuttavia, si fanno<br />
i conti ogni giorno. Che le si chiami<br />
“escort” o prostitute d’alto bordo, anche a<br />
Lecce queste speciali professioniste che traducono<br />
in soldi sonanti la propria compagnia<br />
sono moltissime, e raggiungibili in pochi<br />
clic di mouse.<br />
Due o tre parole chiave digitate sui motori<br />
di ricerca danno accesso a decine di siti su<br />
cui corpi e abilità si mostrano al desiderio<br />
Un fenomeno sommerso, ma non troppo<br />
Prostitute nelle strade del capoluogo salentino. Ma molte lavorano in<br />
appartamento da un capo all’altro della città, spesso senza sfruttatori<br />
Il fenomeno della prostituzione a<br />
Lecce sembra estendersi come una<br />
ragnatela intricatissima quanto<br />
invisibile. Se le lunghe notti scandite<br />
dal richiamo di anonimi automobilisti<br />
non sono uno scenario<br />
tanto diffuso nel capoluogo salentino,<br />
il mercato del sesso è comunque<br />
un business fiorente. L’affare<br />
parte dagli annunci su internet<br />
o su quotidiani locali, e si conclude<br />
al chiuso di minuscole abitazioni,<br />
spesso bilocali o stanze affittate<br />
nei bed & breakfast. Uno<br />
scambio che, nella maggioranza dei<br />
casi, viene gestito in autonomia<br />
dalle donne, anche se non mancano<br />
forme più elaborate di lucro,<br />
che a volte vanno di pari passo con<br />
ricatti e coercizione.<br />
“A Lecce non abbiamo rilevato forme<br />
di sfruttamento organizzato ma<br />
casi isolati di sfruttatori, sia italiani<br />
Vite da escort nella città del barocco<br />
Una vita apparentemente agiata con guadagni medi da 200 euro l’ora, ma<br />
che spesso nasconde un profondo disagio e il disprezzo verso gli habitué<br />
della “Lecce bene”<br />
clienti. Una pagina dettaglia gli “attributi”<br />
delle ragazze, come un impeccabile catalogo<br />
di magazzino: altezza, peso, numero di<br />
scarpe, coppa di seno e così via. I nomi sono<br />
inventati, “avatar” dalla forte personalità che<br />
proteggono le identità e le vite più varie. Nonostante<br />
la maggior parte di loro non accetti<br />
interviste, in fondo sono cordiali, affettuose,<br />
allenate all’abuso di appellativi intimi<br />
come “tesoro” o “amore”.<br />
I guadagni sono alti e resistere è spesso impossibile:<br />
la tariffa più economica è 100 euro<br />
l’ora, la più costosa 250 euro. Banchieri,<br />
che stranieri -dichiara Michele<br />
Abenante (nella foto), dirigente della<br />
Squadra mobile di Lecce- mentre<br />
molte altre ragazze lavorano in<br />
proprio. E se è così, noi non possiamo<br />
fare nulla, perché in Italia i<br />
reati perseguibili sono quelli dello<br />
sfruttamento e del favoreggiamento<br />
della prostituzione, mentre<br />
la vendita del corpo è una libera<br />
scelta della persona. Ci accorgiamo<br />
dell’assenza di un’organizzazione<br />
da alcuni indizi, ad esempio<br />
dal fatto che le prostitute non occupano<br />
posti fissi in strada, ma si<br />
spostano: questo significa che non<br />
c’è un sistema di controllo che gestisce<br />
il loro lavoro”.<br />
Fino ad alcuni anni fa queste giovani<br />
avevano facce chiare e occhi<br />
azzurri, arrivate in Italia soprattutto<br />
dall’Europa dell’Est -Romania,<br />
Bulgaria, ex Iugoslavia-, men-<br />
tre ora molte<br />
di loro sono<br />
africane e sudamericane.<br />
Le “piazze<br />
del sesso”<br />
sono note<br />
agli habitué, e non difficili da trovare.<br />
“Recentemente, da un paio<br />
di mesi, le prostitute hanno ricominciato<br />
a comparire anche sulla<br />
strada, dopo che, con le telecamere,<br />
il fenomeno nelle strade vicine<br />
alla Stazione ferroviaria si era<br />
praticamente estinto -spiega Abenante-.<br />
Qualcuna è tornata a popolare<br />
i vicoli che portano alla Stazione,<br />
altre si posizionano vicino<br />
alla caserma dei Vigili del fuoco, altre<br />
ancora su viale Gallipoli”. Tra<br />
loro c’è anche qualche trans, ma il<br />
gruppo non supera la decina.<br />
Se il triste spettacolo della strada<br />
è meno diffuso, al contrario la prostituzione<br />
è capillarmente presente<br />
nelle case private, da un capo all’altro<br />
della città. Per chi lavora a<br />
casa non esistono quartieri o strade<br />
privilegiati: dalla periferia al centro<br />
storico qualunque palazzo,<br />
dal più degradato al più signorile,<br />
può divenire sede di un viavai di<br />
clienti. Un quarto d’ora, mezz’ora<br />
al massimo, e “l’affare” è concluso<br />
con il pagamento di poche decine<br />
di euro, di cui una buona parte<br />
finirà nei Paesi di provenienza di<br />
queste giovani donne per sostenere<br />
genitori e spesso figli. Ma non<br />
è escluso che queste “transazioni”<br />
siano a beneficio di sfruttatori<br />
senza scrupoli: è probabile, infat-<br />
commercianti, professionisti,<br />
gente della “Lecce<br />
bene” sono i loro clienti.<br />
Che pagano tanto ma<br />
chiedono di più, e per<br />
questo sono spesso segretamente<br />
disprezzati,<br />
nonostante i sorrisi di<br />
facciata. A volte, anche se<br />
raramente -raccontano le donne al telefonovogliono<br />
solo parlare, spesso perché in città<br />
mancano i “night club” che sono invece<br />
molto diffusi al Nord, altre volte c’è chi compra<br />
un’intera notte di compagnia, dalla cena<br />
al sesso, altre ancora ci si ferma in camera<br />
da letto.<br />
Carla, 38 anni, posa languida su un tappeto<br />
leopardato, sembra aver bisogno di raccontarsi.<br />
“Ho iniziato quattro anni fa per bisogno,<br />
sono rimasta senza lavoro, che potevo<br />
fare? Per fare la cameriera mi hanno offerto<br />
900 euro per 12 ore, ma la rata del mutuo<br />
è di 700 euro”. Una casa da mantenere,<br />
un figlio e nessun marito, Carla ora conduce<br />
una una vita agiata, costruita su tariffe<br />
da 200 euro l’ora, ma la sua esistenza si<br />
divide a metà, tra l’apparenza e quello che<br />
nessuno può sapere, meno di tutti suo figlio.<br />
Mentre parliamo i suoi due o tre telefoni non<br />
smettono mai di squillare, ma lei è un fiu-<br />
“Libera” contro lo<br />
sfruttamento sessuale<br />
Il fenomeno della prostituzione rimane<br />
tuttora una realtà sommersa, difficile<br />
da raccontare e quantificare. L'assessore<br />
provinciale alle Politiche sociali<br />
e di genere Filomena D'Antini Solero,<br />
per noi si è fatta portavoce del<br />
progetto “Libera”, le cui attività permettono<br />
alle vittime della tratta a scopo<br />
sessuale e lavorativo di usufruire<br />
di programmi di protezione speciale,<br />
come previsto dall'art. 18 del Dlgs n.<br />
286/98 del “Testo Unico delle disposizioni<br />
concernenti la disciplina<br />
dell’immigrazione e norme sulla condizione<br />
dello straniero” e dall'art. 13<br />
della Legge n. 228/2003 che cura i<br />
programmi di pronta accoglienza.<br />
“L'idea che abbiamo noi -dichiara la<br />
D’Antini Solero- è limitata alle vittime<br />
della tratta, che ci vengono segnalate<br />
dalla Questura. Il dato che abbiamo<br />
per il 2012 è di 8 donne, sicuramente<br />
un dato in diminuzione rispetto<br />
agli anni precedenti. Con la<br />
presa in carico le vittime riescono a<br />
godere di permessi speciali di soggiorno,<br />
oltre a godere di programmi<br />
di inclusione sociale, lavorativa, assistenza<br />
legale, regolarizzazione delle<br />
pratiche, accompagnamento al<br />
servizio sanitario e consulenza psicologica”.<br />
Valentina Zammarano<br />
ti, che esista un fenomeno sommerso:<br />
“Pochissime denunciano,<br />
quest’anno abbiamo avuto un solo<br />
caso -dichiara il dirigente della Mobile-,<br />
mentre quando sono oggetto<br />
di rapina vengono più facilmente<br />
in Questura”.<br />
Giorgia Salicandro<br />
me in piena. “La categoria maschile fa<br />
schifo, per 200 euro non hai idea di quello<br />
che un uomo può pretendere, ma quando<br />
servono i soldi ti abitui. La prima volta è stato<br />
un trauma, ho pianto tanto dietro la porta,<br />
non avevo il coraggio di farlo ma non avevo<br />
i soldi per fare la spesa. È dura, magari<br />
qualcuna fa questo lavoro perché le piacciono<br />
i vestiti e la bella vita, ma io e le mie<br />
amiche lo facciamo per la sopravvivenza, e<br />
poi purtroppo è facile abituarsi quando il<br />
guadagno è facile”.<br />
Non tutte sono combattute come Carla. Nataly,<br />
russa, e Giulia, venezuelana di 23 anni<br />
specializzata in fetish e bondage, non si pentono<br />
della loro scelta: “Faccio la escort da<br />
un anno e guadagno 250 euro l’ora -dice<br />
Giulia- prima ho lavorato un po’ ovunque<br />
e i soldi non erano paragonabili a quelli di<br />
adesso”.<br />
Non è così per Martina, di origine russa, che<br />
è a Lecce solo per qualche giorno, ospite di<br />
un’amica escort, pratica comune tra coloro<br />
che non vogliono dare troppo nell’occhio.<br />
“Questa non è una vera vita, non è possibile<br />
innamorarsi, fare una famiglia. I clienti sì,<br />
si innamorano, ma non ce è mai uno normale.<br />
Invece, quando arrivano le relazioni<br />
vere va male, gli uomini naturalmente sono<br />
gelosi, e si finisce per evitare legami”. (G.S.)
6 <strong>16</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2013</strong>
7 <strong>16</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2013</strong><br />
primo piano<br />
Ulivi secolari: il censimento che li<br />
salva e la deroga che li condanna<br />
Punteggiano terrazzamenti,<br />
serre e piane, rievocano contorsioni<br />
artistiche e rendono<br />
preziosi frutti: sono i nostri<br />
ulivi, e non a caso uno di essi<br />
campeggia al centro dello<br />
stemma della Regione Puglia.<br />
Le istituzioni hanno approntato<br />
la Legge Regionale<br />
n. 14 del 2007 “Tutela e<br />
valorizzazione del paesaggio<br />
degli ulivi monumentali<br />
della Puglia” per sottolinearne<br />
l’importanza e la connessione<br />
rispetto al territorio<br />
e alla sua storia. Tale Legge<br />
nella parte attuativa prevede<br />
il rilevamento sistematico e la<br />
relativa identificazione degli<br />
ulivi e degli uliveti monumentali<br />
pugliesi.<br />
Oggi i primi risultati importanti:<br />
si legge sul sito web della<br />
Regione Puglia che al termine<br />
di un lungo lavoro è finalmente<br />
disponibile il primo<br />
elenco definitivo delle piante<br />
monumentali. Numeri importanti,<br />
primi passi verso<br />
una mappatura capillare e<br />
completa di tutti gli esemplari,<br />
così sottratti a danneggiamenti<br />
e soprattutto<br />
alla odiosa pratica degli<br />
espianti per il commercio illegale.<br />
Questi esemplari trovano<br />
nell’articolo 6 della<br />
“La Legge salva-ulivi non si tocca”<br />
Gli ambientalisti fanno quadrato attorno all’art.10 e, anzi, spingono su un suo<br />
rafforzamento. Sul censimento: “Sono stati classificati i singoli esemplari, ma<br />
non in maniera capillare. Soprattutto nel Salento”<br />
Sulla Legge regionale<br />
che tutela gli<br />
ulivi monumentali<br />
gli ambientalisti si<br />
mobilitano. Oreste<br />
Caroppo (nella<br />
foto) del Forum<br />
Ambiente e Salute<br />
rilancia la proposta di blindare,<br />
piuttosto che smantellare,<br />
le garanzie poste dalla<br />
Legge che nasce come “salvaulivi”<br />
e rischia di trasformarsi<br />
invece ora in un dispositivo<br />
fantoccio. Ciò peraltro,<br />
in contraddizione con<br />
la Legge nazionale che, come<br />
l’originario testo di quella<br />
regionale, prevedeva l’abbat-<br />
timento di massimo<br />
cinque alberi<br />
d’ulivo ogni biennio<br />
solo qualora<br />
indispensabile per<br />
l’esecuzione di opere<br />
di pubblica utilità<br />
o quando necessario<br />
per la costruzione di fabbricati<br />
destinati ad uso abitativo<br />
(non commerciale o turistico).<br />
“Il censimento proposto<br />
come un punto a favore dei<br />
patriarchi verdi ha delle grosse<br />
falle -sostiene Caroppo-. In<br />
primo luogo è stato fatto in<br />
modo lacunoso: proprio in<br />
Salento non c’è stata una<br />
È di questi giorni la notizia dell'importante elenco di ulivi salvi grazie alle previsioni della Legge regionale<br />
n. 14/2007, mentre in Commissione si discute una proposta che ne mette in discussione l’efficacia<br />
classificazione capillare; in<br />
secondo luogo si limita a<br />
censire i singoli esemplari.<br />
Quest’ultima strategia, se è<br />
utile nella misura in cui tutela<br />
gli ulivi più a rischio sotto<br />
il profilo del commercio illegale,<br />
non considera l’ecosistema<br />
uliveto, importante salvacondotto<br />
alla salubrità del<br />
territorio. In definitiva chiediamo,<br />
di rafforzare e applicare<br />
integralmente la Legge<br />
regionale 14/2007, fermando<br />
le proposte di depauperanti<br />
emendamenti, e di riconoscere<br />
il sistema ulivi come irrinunciabile<br />
elemento paesaggistico,<br />
ma anche e so-<br />
legge e nell’articolo 10, le più<br />
rigide norme di tutela, la<br />
loro ancora di salvezza: per<br />
gli ulivi censiti scattano automaticamente<br />
il vincolo<br />
paesaggistico, le prescrizioni<br />
delle Norme tecniche di attuazione<br />
(NTA) del Piano urbanistico<br />
territoriale tematico<br />
per il paesaggio (PUTT/P),<br />
nonché il veto assoluto di<br />
danneggiamento, abbattimento,<br />
espianto e commercio.<br />
Tuttavia , ultimamente cala<br />
sulle teste -o meglio sulle<br />
chiome- di 60 milioni di<br />
piante stimate (di cui 5 milioni<br />
monumentali) la scure<br />
della deroga all’articolo 10<br />
presentata in Regione, da<br />
parte di esponenti di entrambe<br />
gli schieramenti. Ciò<br />
significherebbe sguarnire i<br />
dispositivi di tutela delle loro<br />
armi migliori, consentendo la<br />
realizzazione di tutti i progetti<br />
edilizi approvati in epoca<br />
antecedente al mese di giugno<br />
del 2007. Per tale via si<br />
aprirebbe il varco ad intere<br />
lottizzazioni in zone agricole,<br />
senza la necessità dell’ottenimento<br />
di alcun parere<br />
paesaggistico. Tale tentativo,<br />
peraltro, era già stato mosso<br />
nel 2011, ma presto accan-<br />
prattutto -continua Caroppocome<br />
‘entità agro-forestale’ da<br />
preservare nella sua integrità.<br />
Fondamentale è sottoporre a<br />
vincolo preventivo tutte le<br />
aree olivetate, al pari di quelle<br />
boschive, come elementi di<br />
forestazione del territorio,<br />
scoraggiando in tal modo<br />
anche gli incendi dolosi a<br />
scopo speculativo. Operare<br />
tonato per la levata di scudi<br />
degli ambientalisti.<br />
La ratio di tale deroga, nasce<br />
soprattutto in relazione alle<br />
istanze dei proprietari di terreni<br />
edificabili. Questi ultimi<br />
a causa dei paletti posti dalla<br />
legge del 2007 non possono<br />
essere utilizzati in base<br />
alla classificazione sotto cui<br />
ricadono, ma nello stesso<br />
tempo soggiacciono agli oneri<br />
per essa previsti, come il<br />
pagamento dell’Imu. Tuttavia<br />
mentre dalla Regione si<br />
attende la decisione sulla<br />
sorte dell’articolo 10, è arrivata<br />
proprio in questi giorni<br />
una sentenza del Consiglio di<br />
Stato, chiamato a pronunciarsi<br />
sull’abbattimento di<br />
1.500 ulivi secolari, sfrattati<br />
per far spazio ad un polo<br />
turistico nelle campagne di<br />
Savelletri. I giudici amministrativi,<br />
appellandosi al valore<br />
primario e assoluto riconosciuto<br />
dalla Costituzione<br />
al paesaggio e all’ambiente,<br />
hanno deciso di salvare<br />
i sempreverdi in quanto<br />
unica entità culturale ed<br />
ambientale dall’elevatissima<br />
valenza monumentale: una<br />
sentenza, la loro, su cui riflettere.<br />
M. Maddalena Bitonti<br />
Ulivi sulla Maglie-Otranto<br />
diversamente vuol dire vanificare<br />
tutte le politiche ecologiche<br />
di tutela del nostro<br />
paesaggio degli ulivi, e trasformare<br />
le misure adottate<br />
dalle istituzioni in leggi fantoccio<br />
-conclude Caroppomascherate<br />
da una disdicevole<br />
e mistificante pubblicità<br />
mediatica”.<br />
M. Maddalena Bitonti<br />
Tutti i numeri<br />
dei “giganti buoni”<br />
di Puglia<br />
Arriva dall’Assessorato regionale<br />
all’Ambiente il primo<br />
elenco definitivo del censimento<br />
delle piante monumentali<br />
di Puglia: gli ulivi secolari.<br />
Migliaia di esemplari,<br />
oggi, grazie a tale opera di catalogazione<br />
avviano operativamente<br />
quel processo di tutela<br />
voluto il 4 giugno del<br />
2007 dal Consiglio regionale<br />
e confluito nella Legge<br />
regionale n. 14. Una stima<br />
complessiva di 60 milioni di<br />
piante su tutto il territorio regionale,<br />
5 milioni di ulivi<br />
monumentali di cui 300.059<br />
censiti ed etichettati, parlano<br />
di numeri importanti. Essi<br />
infatti, contraddistinguono<br />
un territorio quale la Puglia,<br />
definiscono un patrimonio<br />
ambientale e rappresentano<br />
il serbatoio dell’eccellenza<br />
enogastronomica: l’olio extravergine<br />
di oliva.<br />
La Giunta regionale ha approvato<br />
questo elenco, disponibile<br />
per 30 giorni sul<br />
suo sito istituzionale e su<br />
quello dell’Assessorato all’Ambiente,<br />
per favorire la divulgazione<br />
e la massima conoscenza<br />
a tutti i proprietari<br />
interessati. Qui sarà possibile<br />
avere la mappatura<br />
delle sculture arboree di<br />
grande pregio.<br />
Ma a frenare sull’entusiasmo<br />
dell’impatto mediatico<br />
generato dall’operazione censimento,<br />
arriva una proposta<br />
bipartisan, presentata in questi<br />
giorni, e discussa il 12<br />
<strong>marzo</strong> <strong>2013</strong>, che modificherebbe<br />
l’art. 10 della L.R.<br />
14/2007; la proposta consentendo<br />
la deroga ai divieti<br />
di danneggiamento, abbattimento,<br />
espianto e commercio<br />
degli ulivi monumentali,<br />
farebbe da apripista<br />
alla realizzazione di tutti i<br />
progetti edilizi approvati in<br />
epoca antecedente al mese<br />
di giugno 2007. A ciò si aggiunge<br />
il punto di vista degli<br />
ambientalisti di Forum Ambiente<br />
e Salute che a questa<br />
ciclopica catalogazione non<br />
ci credono e svelano tutta la<br />
fragilità dell’impianto legislativo<br />
della L.R. 14/2007.
8 <strong>16</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2013</strong><br />
primo piano<br />
Nel Salento il commercio<br />
parla sempre più straniero<br />
Un’indagine di Unioncamere ha registrato nel 2012 un forte incremento delle ditte individuali gestite da imprenditori stranieri.<br />
Il commercio al dettaglio è il settore preferito, Senegal e Marocco i paesi più rappresentati<br />
Aumentano in Terra<br />
d’Otranto le attività imprenditoriali<br />
gestite da cittadini<br />
stranieri. È quanto<br />
emerge da uno studio compiuto<br />
da Unioncamere e diffuso<br />
nei giorni scorsi, secondo<br />
il quale in provincia<br />
di Lecce sarebbero 5.912<br />
(pari all’8,11% del totale),<br />
le aziende con alla testa un<br />
cittadino straniero. Occorre<br />
però sottolineare che molte<br />
delle ditte censite da Unioncamere<br />
sono in realtà gestite<br />
da a cittadini italiani nati<br />
all’estero, figli di emigranti<br />
salentini che, soprattutto<br />
negli anni ‘60, hanno cercato<br />
fortuna al di fuori dei<br />
confini nazionali, soprattutto<br />
Svizzera, Germania,<br />
<strong>Bel</strong>gio e Francia. Una scrematura<br />
più dettagliata è<br />
però possibile solo per le imprese<br />
individuali (il 90%<br />
delle aziende gestite da stranieri),<br />
in quanto l’attività<br />
coincide con il singolo titolare,<br />
mentre maggiori difficoltà<br />
presenta l’individuazione<br />
della nazionalità di società.<br />
Secondo queste premesse,<br />
quindi, risulta come in provincia<br />
di Lecce siano 2.776<br />
le imprese individuali gestite<br />
da stranieri, pari al 5,6%<br />
delle ditte individuali iscrit-<br />
te nel Registro delle imprese.<br />
Un anno fa erano 2.452,<br />
con un aumento nell’ultimo<br />
anno di ben 325 aziende (il<br />
13%). Sono cifre che evidenziamo<br />
una elevata dinamicità<br />
imprenditoriale degli<br />
stranieri e la loro voglia di<br />
scommettere sul proprio futuro<br />
nel Salento, nonostante<br />
le difficoltà economiche<br />
che interessano la nostra<br />
provincia come il resto d’Italia.<br />
È il commercio al dettaglio<br />
il settore su cui si concentra<br />
maggiormente l’attenzione<br />
degli imprenditori stranieri:<br />
ben 2.332 aziende individuali<br />
su 2.776 (84%). Gli altri<br />
campi di attività in cui si<br />
sono riversati gli investimenti<br />
di imprenditori non<br />
italiani sono l’edilizia (98<br />
imprese), alloggi e/o ristorazione<br />
(74), manifatturiero<br />
(44, di cui <strong>16</strong> nel settore della<br />
moda), agricoltura (41).<br />
Dal punto di vista della na-<br />
zionalità, invece, Senegal e<br />
Marocco sono gli stati che<br />
danno i natali alla maggior<br />
parte degli imprenditori stranieri<br />
operanti qui, rispettivamente<br />
803 e 742; d’altronde<br />
si tratta di soggetti<br />
che si sono inseriti nel nostro<br />
tessuto economico da più<br />
tempo. Dopo i due paesi<br />
africani, spetta all’Asia rappresentare<br />
le aziende gestite<br />
da imprenditori non italiani:<br />
Cina (240 imprese), India<br />
(<strong>16</strong>4) e Pakistan (125);<br />
ricca anche la presenza di<br />
aziende albanesi (105) e<br />
quelle riconducibili alla Serbia<br />
e Montenegro, prima<br />
della scissione delle due aree<br />
(68). Nel 2012, però, il<br />
maggior incremento è stato<br />
registrato dall’India: dalle 95<br />
unità del 2011, la penisola<br />
indiana è rappresentata<br />
adesso da <strong>16</strong>4 imprese individuali,<br />
con una crescita<br />
del ben 72,6%.<br />
Alessandro Chizzini<br />
Fonte banca dati Stockview-infocamere - elaborazioni: Ufficio Statistica e Studi<br />
Ecco tutti<br />
i dati comune<br />
per comune<br />
La forte presenza straniera<br />
nel tessuto economico salentino<br />
rilevata dall’indagine di<br />
Unioncamere mostra anche<br />
dei dati interessanti che riguardano<br />
i singoli Comuni della<br />
provincia. Come era facile da<br />
prevedere, a Lecce si concentra<br />
il maggior numero di aziende<br />
straniere, 1.282 per la precisione,<br />
corrispondenti al 46%<br />
delle ditte gestite da imprenditori<br />
di nazionalità italiana e<br />
al 20% delle ditte individuali<br />
operanti nel capoluogo di provincia.<br />
Ricca anche la presenza di<br />
queste imprese a Spongano<br />
(<strong>16</strong>,2%), Porto Cesareo<br />
(14,9%), San Cesario (12,4%),<br />
Supersano (10,7%). Più basse<br />
le percentuali negli altri<br />
principali comuni salentini<br />
come Gallipoli (2,5%), Maglie<br />
(1,3%), Tricase (2,6%), Otranto<br />
(1,2%), Casarano (4,8%),<br />
Galatina (3%), Galatone<br />
(3,2%). Nardò (2,4%); abbastanza<br />
alta la quota del 6,2%<br />
di Poggiardo, comune inferiore<br />
per popolazione e numero<br />
totale di imprese a quasi tutti<br />
gli altri appena indicati.<br />
Ad eccezione di Porto Cesareo,<br />
su percentuali simili si attestano<br />
i comuni a vocazione turistica<br />
come Otranto, Tricase,<br />
Gallipoli e Nardò appunto, ma<br />
anche Diso (1%), Santa Cesarea<br />
Terme (2,9%), Melendugno<br />
(2,1%), Gagliano del<br />
Capo (1,8%), Salve (4,6%),<br />
Ugento (2,1%), Alliste (3,3%).<br />
Una piccola eccezione è rappresentata<br />
da Andrano per<br />
cui la presenza di imprese individuali<br />
corrisponde al 7,3%<br />
del totale locale.<br />
Castrignano de’ Greci (0,4%)<br />
Collepasso (0,3%) e Scorrano<br />
(0,3%) rasentano lo zero percentuale,<br />
mentre i comuni di<br />
Caprarica, Giuggianello, Martignano<br />
e Seclì non hanno nessuna<br />
impresa gestita da stranieri<br />
sul loro territorio. (A.C.)
9 <strong>16</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2013</strong>
10 <strong>16</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2013</strong><br />
lecce<br />
Palazzo Carafa, in arrivo nuovi<br />
tagli per 5,6 milioni di euro<br />
La spending review obbliga l’Amministrazione comunale a nuovi sacrifici, che coinvolgeranno tutti i settori. Intanto i<br />
sindacati chiedono a Perrone e a tutti gli amministratori di ridursi le indennità<br />
5 milioni e 600mila euro: a tanto<br />
ammontano nel complesso i<br />
tagli che l’Amministrazione comunale<br />
di Lecce guidata da Paolo<br />
Perrone (nella foto) sarà obbligata<br />
a fare nell’immediato futuro.<br />
E proprio il sindaco ha inviato<br />
ai dirigenti di tutti i settori<br />
di Palazzo Carafa la richiesta<br />
Nell’estate 2007, sulle pagine de “L‘impaziente”,<br />
Michele Frascaro pubblicò un’inchiesta<br />
dal titolo “1967-2007: licenza di uccidere”<br />
che aveva come protagonista l’ex inceneritore<br />
alle porte di Lecce. Quell’inchiesta<br />
risalente a 6 anni fa, che portava la firma<br />
di un giornalista noto per la sua<br />
integrità professionale e a cui è dedicato<br />
un premio per il giornalismo<br />
d’inchiesta, sembra quasi<br />
profetica di quanto sta avvenendo<br />
in questi giorni in cui la il procuratore<br />
aggiunto di Lecce Ennio<br />
Cillo (che da ha ereditato il fascicolo<br />
assegnato in un primo<br />
momento al sostituto Donatina<br />
Buffelli) vuole vederci chiaro su<br />
quella che sembra avere a tutti gli<br />
effetti le caratteristiche di una<br />
“bomba ecologica”, peraltro mai<br />
disinnescata.<br />
Intanto sono in cinque gli ex amministratori<br />
indagati per i reati di<br />
gettito pericoloso di cose, dan-<br />
di redigere, ciascuno per il proprio<br />
ambito di competenza, un<br />
piano dettagliato per la riduzione<br />
della spesa, incluse eventuali<br />
rinegoziazioni di contratti per forniture.<br />
Perrone intanto sta già pensando<br />
a tagli su incentivi e indennità<br />
agli stessi dipendenti<br />
comunali, tagli ovviamente<br />
da concordare con<br />
i sindacati. Le stesse organizzazioni<br />
sindacali<br />
dal canto loro hanno<br />
chiesto al primo cittadino<br />
di intervenire prima<br />
su stipendi e indennità di<br />
dirigenti e amministratori<br />
comunali, a partire<br />
dal suo (5.784 euro lordi<br />
al mese), da quello della<br />
vicesindaco Carmen Tessitore<br />
(4.338,24 euro), degli assessori<br />
(3.470,59 euro) e dei consiglieri<br />
(i gettoni di presenza da 36<br />
euro fino al limite massimo di<br />
1.446 euro al mese.<br />
Ma per il numero uno di Palazzo<br />
Carafa i 5 milioni e 600mila<br />
euro sono stati calcolati su parametri<br />
incompleti, tali da penalizzare<br />
fortemente il Comune<br />
di Lecce. “Siamo obbligati -aggiunge<br />
Perrone- a intervenire<br />
con pesanti tagli in tutti i settori<br />
della nostra amministrazione.<br />
La Lupiae ha fatto un grosso sacrificio<br />
riducendo l’attività del<br />
neggiamento, omessa bonifica e avvelenamento<br />
colposo della falda acquifera sottostante.<br />
Ed è proprio la questione delle bonifiche<br />
mai effettuate il punto centrale dell’inchiesta<br />
che ora è affidata ai carabinieri<br />
del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce e<br />
personale. Abbiamo tagliato contratti<br />
per milioni di euro evitando<br />
di rinnovarne alcuni in scadenza,<br />
come quelli per la disinfestazione<br />
e la pulizia delle spiagge,<br />
delle quali si occuperà proprio<br />
la Lupiae (con un risparmio di<br />
mezzo milione di euro). Abbiamo<br />
tagliato sulla Sgm e stiamo<br />
realizzando importanti economie<br />
anche sulle utenze. Ma la situazione<br />
è ancora difficile e occorre<br />
riequilibrare la nostra spesa. I<br />
dirigenti, in questo senso, hanno<br />
sottoposto soluzioni interessanti”.<br />
Il vero problema di fondo è che<br />
per le casse comunali esiste di fatto<br />
un problema di liquidità:<br />
“Prima -secondo Perrone- i trasferimenti<br />
statali arrivavano a<br />
febbraio e a giugno e, fra Tarsu<br />
e Imu, Palazzo Carafa si assicurava<br />
il 40% delle entrate. Oggi<br />
a malapena, a giugno superiamo<br />
il 5%. Per riuscire ad arrivare indenni<br />
all’estate, in occasione dell’assemblea<br />
dell’Associazione<br />
Nazionale dei Comuni d’Italia<br />
valuteremo la possibilità di chiedere<br />
al Governo di aumentare in<br />
via straordinaria l’anticipazione<br />
di Tesoreria prevista per i Comuni”.<br />
Ex Saspi, inquinamento ambientale è l’ipotesi di reato<br />
Sono cinque gli amministratori dell’ex inceneritore indagati dalla Procura di Lecce per diversi reati legati<br />
alle mancate bonifiche del sito, da tutti considerato una “bomba ecologica”<br />
ai consulenti nominati dalla Procura, il chimico<br />
Mauro Sanna e il geologo Caterina Carocci,<br />
i quali dovranno verificare l’eventuale<br />
inquinamento del suolo e della falda acquifera.<br />
A fare partire l’inchiesta è stato l’esposto di<br />
un proprietario di un terreno limitrofo,<br />
che ha ipotizzato la contaminazione<br />
dell’area, facendo sì<br />
che gli inquirenti iniziassero ad indagare<br />
su quello che contiene il<br />
sottosuolo e anche sulle eventuali<br />
responsabilità dell’Amministrazione<br />
comunale, partendo<br />
dalla verifica delle responsabilità<br />
dei cinque indagati.<br />
L’ex inceneritore per anni ha bruciato<br />
i rifiuti della città di Lecce,<br />
poi è stato dismesso ed è diventato,<br />
di fatto, una discarica a cielo<br />
aperto dove era possibile trovare<br />
qualunque genere di materiale<br />
pericoloso. Nel 2012 il Comune<br />
di Lecce, proprietario del-<br />
Foto: Lecceprima.it<br />
Un teatro “di quartiere”<br />
all’Ammirato Cultural House<br />
Al via il laboratorio<br />
di formazione e produzione<br />
teatrale “Compagnia Ammirata”<br />
diretto da Ippolito Chiarello<br />
Un’utopia o un quartiere reale, pensato a misura<br />
d’uomo, in cui tutti noi vorremmo vivere? Attingendo<br />
al sistema delle relazioni umane e mirando<br />
alla costruzione di un non-teatro, o teatro diffuso<br />
di quartiere, è questo il filone conduttore del laboratorio<br />
teatrale “Compagnia Ammirata”, ideato<br />
e diretto da Ippolito Chiarello che, presentato<br />
in questi giorni, si snoderà per un ciclo di incontri<br />
nei mesi prossimi.<br />
L’iniziativa s’inserisce nel più vasto progetto “Quartiere<br />
Ammirato”, quello in cui sorge la sede di<br />
ACH, in via di Pettorano a Lecce, un lavoro poliedrico<br />
che indaga, attraverso la creatività e la<br />
pratica artistica, le dinamiche sociali e di vita urbana,<br />
esplorando il rapporto esistente tra un<br />
quartiere reale e uno spazio ideale. Esso costituisce<br />
un punto di osservazione per sperimentare<br />
gli spazi urbani e immaginarne un uso differente<br />
a partire dai bisogni intercettati nella comunità,<br />
con cui il progetto mira a intessere una<br />
costante e proficua relazione, e farne rivivere così<br />
le strade, le piazze, i giardini, e tutti i luoghi di<br />
condivisione.<br />
La ricerca è animata da un concetto innovativo<br />
e sperimentale di teatro che si rapporta alla vita<br />
reale di ogni giorno, ai luoghi della quotidianità<br />
e diviene importante luogo d’incontro, opportunità<br />
di discussione, strumento in grado d’incidere<br />
sulla comunità. Di tutto ciò l’attore si fa<br />
attuatore e anche portavoce, introducendo<br />
spunti di riflessione esistenziale, civica e politica.<br />
In tal senso egli svolge una funzione educativa<br />
di responsabilità. È questo un altro concetto chiave<br />
del progetto, il cui obiettivo più alto è quello<br />
di trasmettere consapevolezza anche al pubblico,<br />
che non è passivo spettatore, ma viene attivamente<br />
coinvolto e si rende partecipe delle<br />
complesse dinamiche messe in gioco.<br />
Rosy Paticchio<br />
l’immobile, è riuscito a mettere in sicurezza<br />
l’edificio, impedendo l’accesso incontrollato<br />
e lo sversamento di rifiuti all’interno.<br />
L’esterno, invece, è una vera e propria discarica:<br />
in particolare, a poca distanza dall’inceneritore<br />
si trova una collinetta alta alcuni<br />
metri che conterrebbe circa 100mila<br />
tonnellate di materiali pericolosi, comprese<br />
ceneri di cui si ignora composizione e provenienza.
11 <strong>16</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2013</strong>
12 <strong>16</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2013</strong><br />
maglie<br />
Attenti al mercato<br />
I commercianti manifestano il loro disappunto, dopo un altro incidente nell’area mercatale.<br />
Dal Comune l’impegno a mettere in sicurezza buche, avvallamenti e tombini pericolosi<br />
il grillo sparlante<br />
di Carlo Toma<br />
Responsabile a chi?<br />
Alcuni si ricorderanno di me<br />
per pregresse esperienze politiche.<br />
Slegate da logiche partitiche.<br />
Mosse da amore per questa<br />
terra, e la sua tutela ambientale.<br />
Si dice che vista da<br />
dentro la politica sia altro.<br />
L’esperienza è mediata dall’obiettività.<br />
In virtù di questo<br />
sento il dovere di esprimermi. Gli<br />
effetti della politica ci stanno addosso.<br />
Per i politici è improvvisamente<br />
di moda la Responsabilità.<br />
Scagliata minacciosa<br />
verso nuovi intrusi. Messaggio<br />
chiaro: la politica è Cosa Nostra.<br />
State fuori. Accade che il ”fuo-<br />
ri” sia entrato dentro.<br />
Anche a Maglie un gruppo di ragazzi,<br />
professionisti, soprattutto<br />
cittadini, ha formato il Meet<br />
up M5S. Maglie: realtà emblematica.<br />
Potentato politico. Feudo<br />
di ferro. Cosa muove questi<br />
ragazzi ad esporsi, bypassando<br />
la tipica rassegnazione? Orgoglio.<br />
Valori senza astrazioni.<br />
Una lezione per ciascuno di<br />
noi. Ma verifico quotidianamente<br />
quanto per altri sia problema<br />
ammettere in pubblico<br />
una nuova scelta elettorale. È<br />
grave. Il codice per cui al massimo<br />
la schiena dritta si tiene in<br />
privato. In pubblico si è timorosi<br />
delle proprie scelte. Proprio<br />
dove si fortifica il tessuto sociale,<br />
dove i diritti passano da<br />
teorici a pratici.<br />
Attenzione: il vero faro puntato<br />
non è sui politici. È su noi. Abbiamo<br />
il dovere di alzare tutti la<br />
testa. Senza ipocrisie. Manifestare<br />
scelte senza dannosi pudori.<br />
Uscite dal “DELEGAREstando-a-GUARDARE”.<br />
Dalle<br />
ideologie. Nessuna di esse ha<br />
mai migliorato la vostra vita.<br />
Semmai la prostituisce. Apprezzate<br />
chi apprende lavorando.<br />
Usate i Meet up, le Sedi,<br />
come luoghi di Riferimento VO-<br />
STRI. Proponete. Segnalate. Il<br />
nostro comportamento È politica.<br />
È questa Terra. Sostituite il<br />
pronome Loro con Noi. Se aveste<br />
dubbi chiedetevi: quale motivazione<br />
è più forte di una vita<br />
dove capacità, ma anche difficoltà,<br />
non siano offese, svendute?<br />
E con esse le Vostre Vite,<br />
quelle di chi vi sta accanto.<br />
Smettete di illudervi che così<br />
non sia. Sappiate, più nessuna<br />
scusa: è Nostra la responsabilità<br />
se ciò non accadrà. Nostra.<br />
Spazio autogestito a pagamento<br />
“Un’area minata”. Così viene considerata dai<br />
commercianti e dai cittadini l’area mercatale<br />
di Maglie. Sabato scorso un cittadino di<br />
Cutrofiano in giro per il mercato ha subìto<br />
un incidente al piede: l’uomo si è soffermato<br />
a guardare una bancarella mettendo un<br />
piede sopra il tombino che, sotto il suo piede,<br />
si è disintegrato causando all’uomo una<br />
frattura al piede. Questo incidente ha fatto<br />
crescere il malumore dei cittadini e dei commercianti<br />
che lamentano da tempo una pessima<br />
tenuta del fondo stradale dovuta non<br />
solo ai tombini difettosi, ma anche al manto<br />
trasformatosi in una serie di avvallamenti.<br />
In uno di questi in passato un altro cliente<br />
è rovinato per terra.<br />
I commercianti sembrano essere sul piede di<br />
guerra spaventati anche dal pericolo che i<br />
clienti possano allontanarsi dal mercato. Secondo<br />
Marco Sticchi, assessore con delega ai<br />
mercati del Comune di Maglie, “non c’è pericolo<br />
che la situazione peggiori o rimanga<br />
tale perché ci siamo già mossi per migliorare<br />
la situazione dell’area mercatale. I tombini<br />
realizzati in cemento non hanno supportato<br />
a lungo il peso dei carri e si frantumano<br />
facilmente. Il comune si sta adoperando per<br />
sostituirli con tombini realizzati in ghisa o acciaio,<br />
senza dubbio più sicuri e resistenti”. Se<br />
al posto dell’uomo ci fosse stato un anziano<br />
infatti i danni sarebbero stati più gravi.<br />
La sostituzione necessaria dei tombini, a detta<br />
dell’assessore, sarà a spese dell’Amministrazione:<br />
“Il costo dei tombini ricade sull’Amministrazione<br />
perché la ditta che ha realizzato<br />
i lavori ha risposto che sono stati realizzati<br />
secondo le indicazioni dei progettisti,<br />
mentre i lavori di sistemazione degli avvallamenti<br />
saranno a loro spese”. Quando è avvenuto<br />
l’incidente l’assessore Sticchi, il sindaco<br />
di Maglie e l’ingegnere Puce hanno realizzato<br />
un sopralluogo assieme alla ditta per<br />
riscontrare i problemi della strada e le lamentele<br />
dei commercianti: “La ditta ha<br />
preso atto dei problemi esistenti e si è incaricata<br />
del ripristino delle parti che le competono,<br />
molti degli avvallamenti sono riscontrabili<br />
nelle zone delle aiuole. Ci sono altre<br />
modifiche che verranno compiute nel-<br />
La processione del Venerdì<br />
Santo va a Brooklyn<br />
La United Pugliesi Federation<br />
ha selezionato la manifestazione<br />
magliese per la mostra “I riti<br />
della Settimana Santa in Puglia”<br />
Le tradizioni magliesi<br />
sbarcano a<br />
Brooklyn. Un’associazione,<br />
la United<br />
Pugliesi Federation,<br />
che ha<br />
sede nel quartiere<br />
di New York e riunisce<br />
tutti gli italiani<br />
che vivono<br />
nell’area metropolitana<br />
di questa<br />
città, ha scelto la<br />
processione del<br />
Venerdì Santo a<br />
Maglie come manifestazione da inserire nella<br />
mostra “I riti della Settimana Santa in Puglia”, che<br />
si tiene nella metropoli statunitense nella settimana<br />
dal 25 al 31 <strong>marzo</strong>.<br />
Si tratta di un’occasione per far conoscere anche<br />
all’estero le nostre tradizioni popolari, tanto che la<br />
Giunta comunale ha deliberato di offrire il patrocinio<br />
alla manifestazione e un piccolo contributo<br />
di 200 euro per spese organizzative, come da richiesta<br />
dei responsabili di Altamura. “Abbiamo preso<br />
in esame -si legge sulla delibera- l’istanza avanzata<br />
dal presidente della United Pugliesi Federation<br />
con sede a Brooklyn. Nell’istanza, i referenti di<br />
Altamura, nell’ambito della Settimana Pugliese che<br />
si svolgerà a New York dal 25 al 31 <strong>marzo</strong>, hanno<br />
inserito all’interno della loro mostra la processione<br />
del Venerdì Santo, scegliendola tra le numerose<br />
manifestazioni che si svolgono sul territorio per<br />
la sua originale suggestività”.<br />
l’area, le strade avranno un nome di fantasia<br />
con una mappa ed una legenda all’entrata<br />
che aiuterà i clienti a localizzare meglio i commercianti”.<br />
Oriana Rausa
13 <strong>16</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2013</strong><br />
tricase<br />
L’8 agosto sarà la “Giornata<br />
degli emigranti vittime del lavoro”<br />
L'Amministrazione Comunale ha fissato la data per la commemorazione di tutti gli emigranti italiani morti sul lavoro. Contro lo sfruttamento e ogni forma di razzismo<br />
Tutto nasce dalla tragica data dell’8<br />
agosto 1956, quando uno scoppio<br />
nella miniera di carbone del “Bois<br />
du Cazier” a Marcinelle, sobborgo<br />
operaio di Charleroi in <strong>Bel</strong>gio, procurò<br />
la morte a 262 minatori, 136<br />
dei quali italiani, in gran parte dalle<br />
regioni meridionali e dal Salento.<br />
A seguito di che quel terribile evento<br />
l’Italia prese coscienza delle penose<br />
condizioni nelle quali versavano<br />
i nostri connazionali, costretti<br />
a lavorare, lontani dai propri affetti,<br />
tra mille rischi ed innumerevoli<br />
disagi.<br />
Nel territorio salentino è nata così<br />
l’Associazione Italiani del mondo,<br />
presieduta da Fernando Villani,<br />
fondatore della sezione di Specchia,<br />
che rappresenta e testimonia il<br />
grande sacrificio dei nostri connazionali<br />
e da circa dieci anni persegue<br />
l’ obiettivo di informare e sensibilizzare<br />
l’opinione pubblica sul fenomeno<br />
migratorio. Il sindaco Antonio<br />
Coppola e il Consiglio comunale<br />
di Tricase, rilevata l’importanza<br />
della richiesta dell’associazione,<br />
soprattutto che nel passato<br />
è stata terra di emigrazione nei paesi<br />
del Nord Europa quali Svizzera,<br />
Germania e <strong>Bel</strong>gio, hanno stabilito<br />
di depositare ogni anno nella giornata<br />
dell’8 agosto una corona di fiori<br />
al Monumento dei Caduti. La relazione<br />
introduttiva nell’assise consiliare<br />
di Palazzo Gallone è stata tenuta<br />
dal consigliere Vincenzo Fornaro<br />
che ha citato i nomi dei lavoratori<br />
tricasini coinvolti nella tragedia<br />
evidenziando anche “le penose<br />
condizioni nelle quali versavano i<br />
nostri connazionali, costretti a lavorare<br />
lontani dai propri affetti, tra<br />
i mille rischi ed innumerevoli disagi<br />
nelle viscere della terra”.<br />
Favorevole all’iniziativa anche il capogruppo<br />
di opposizione di centrodestra<br />
Nunzio Dell’Abate, anche<br />
se con un pizzico di polemica. “Sì<br />
-dice il consigliere-, ma il 28 settembre<br />
scorso abbiamo avuto, proprio<br />
in questa sede, una grande<br />
Soffia sempre più forte il “Vento dell’Est”<br />
Si apre una nuova stagione dal ricco programma<br />
di esperienza musicale, attraverso<br />
una vetrina che vede protagonisti giovani<br />
artisti qualificati che esprimono i propri<br />
sentimenti in continua crescita. Da 18<br />
anni la band, tra i gruppi più professionali<br />
nel panorama musicale salentino, nazionale<br />
e non solo, propone un percorso che<br />
comprende oltre ad un repertorio dei Nomadi,<br />
anche brani di altri gruppi musicali<br />
degli anni ‘60/’70 come i Creedence, Ribelli,<br />
Corvi, Pfm, Orme, Bisonti e di proprio<br />
repertorio. Alla luce della nuova formazione<br />
il complesso musicale, con ar-<br />
tisti di spessore, si presenta al pubblico,<br />
come sempre, con una musica non evasiva,<br />
ma coinvolgente ed emozionante interpretando<br />
il sentimento di Augusto<br />
Daolio dei Nomadi, le cui canzoni la band<br />
interpreterà durante i concerti del “Ventotour<br />
<strong>2013</strong>”.<br />
Gli spettacoli live si avvalgono della collaborazione<br />
professionale dell’Elettronica<br />
2000 Service di Renato Longo che accompagna<br />
artisti di livello nazionale<br />
come Neffa, Giuliano Palma, Ron, Après<br />
la Classe, Mario Biondi e tanti altri. La band<br />
è composta dal leader e fondatore stori-<br />
chance per fare risultato e non<br />
solo celebrazioni, ma di applicare<br />
l’aliquota IMU nella forma agevolata<br />
della prima casa agli immobili<br />
di proprietà dei nostri compaesani<br />
iscritti nel registro anagrafico<br />
A.I.R.E. del Comune in quanto<br />
formalmente residenti all’estero per<br />
motivi di lavoro. Una discriminazione<br />
aberrante”.<br />
Giovanni Nuzzo<br />
co del gruppo Antonio Riso, voce e chitarra,<br />
da Mimino Marzo al pianoforte, Antonio<br />
Minonne al basso, Salvatore Mariano alla<br />
chitarra, Rocco Marzo alla chitarra ritmica,<br />
Davide Accogli (in foto) batteria. Info<br />
348.6503917, 0836.904384. (G.N.)
14 <strong>16</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2013</strong><br />
poggiardo<br />
La città in festa per l’arrivo<br />
delle spoglie del Santo dei voli<br />
Tanta attesa e un ricco calendario di eventi per celebrare<br />
l’arrivo dell’urna di San Giuseppe da Copertino nella<br />
città dove fu ordinato sacerdote<br />
Altissimo momento spirituale<br />
per il comune di Poggiardo. I<br />
prossimi 22 e 23 <strong>marzo</strong> la comunità<br />
della cittadina salentina<br />
accoglierà le spoglie di San Giuseppe<br />
di Copertino, nell’Anno<br />
della Fede, in occasione del 350°<br />
Anniversario del Transito del<br />
Santo dei voli e del 385° Anniversario<br />
dell’Ordinazione Sacerdotale,<br />
avvenuta proprio a Poggiardo<br />
nel <strong>16</strong>28 e per il quale è il<br />
Santo Patrono secondario della<br />
città.<br />
Ricchissimo il programma della<br />
due giorni stilato dalla Parrocchia<br />
con la collaborazione dell’Amministrazione<br />
comunale. L’urna<br />
con le sacre spoglie arriverà il 22<br />
<strong>marzo</strong> alle 17.30 in piazza Falcone;<br />
dopo la cerimonia di accoglienza,<br />
si procederà con la Processione<br />
verso la Chiesa Madre<br />
dove alle 19.30 verrà celebrata la<br />
Santa Messa; a partire dalle 22,<br />
la veglia di preghiera con i giovani<br />
della Parrocchia e dalle 23.30 la<br />
Chiesa Madre resterà aperta per<br />
la venerazione del Santo.<br />
La mattina del 23 <strong>marzo</strong> inizierà<br />
con la Santa Messa, seguite<br />
dalla venerazione delle spoglie da<br />
parte degli studenti; la seconda celebrazione<br />
della Messa avverrà<br />
alle 10 con la presenza degli studenti<br />
degli Istituti di Istruzione Secondaria<br />
di 2° grado; alle 11.30<br />
l’Arcivescovo di Otranto, monsignor<br />
Donato Negro, celebrerà<br />
l’Eucarestia insieme ai sacerdoti<br />
dell’Arcidiocesi e con la partecipazione<br />
di fedeli inabili e ammalati.<br />
Per tutta la giornata la chiesa resterà<br />
aperta per la venerazione<br />
delle Sacre Spoglie; in quelle ore<br />
i ragazzi del Catechismo della Parrocchia<br />
di Poggiardo si uniranno<br />
in preghiera (alle <strong>16</strong>), mentre alle<br />
18 si celebreranno i Primi Vespri<br />
della Domenica delle Palme. La<br />
cerimonia di commiato, infine, è<br />
prevista alle 18.30 in piazza Umberto<br />
I.<br />
Per l’arrivo delle spoglie di San<br />
Giuseppe, l’Amministrazione comunale<br />
ha poi pensato ad altri<br />
eventi collaterali. Domenica 17<br />
<strong>marzo</strong>, alle 19.30, presso la Chiesa<br />
Madre verrà presentato l’Inno<br />
a San Giuseppe, a cura dei cori<br />
parrocchiali di Poggiardo; seguirà<br />
lo spettacolo teatrale sulla<br />
vita del Santo dal titolo Giuseppe<br />
Boccaperta, diretto da Ivan<br />
Raganato e musicato da Primo<br />
Alemanno. Il 19 <strong>marzo</strong>, invece,<br />
il Palazzo della Cultura ospiterà<br />
alle 19.30 una conferenza dal titolo<br />
“Il modello di Santità di San<br />
Giuseppe da Copertino”. Una<br />
mostra fotografica iconografica<br />
(ad aprile) del professor Franco<br />
Copparo e una mostra itinerante<br />
(a maggio) curata da ArcheoclubCopertino<br />
completeranno le<br />
celebrazioni dedicate al Santo.<br />
(A.C.)<br />
vignacatrisi<br />
“Incontri d’autore” con Vittoria Coppola e Immagina la gioia<br />
Vittoria Coppola, l’autrice rivelazione<br />
del 2011 con Gli occhi di<br />
mia figlia, nominato libro dell’anno<br />
dalla rubrica del Tg 1 Rai<br />
Billy: il vizio di leggere, sarà la<br />
protagonista, domenica 17 <strong>marzo</strong><br />
alle 18.30, con Immagina la<br />
gioia (Lupo Editore) del terzo incontro<br />
della rassegna “Incontri<br />
d’autore”, organizzato dall’Assessorato<br />
alla Cultura del Comune<br />
di Ortelle presso la Biblioteca<br />
“Maria Paiano” di Vignacastrisi.<br />
Dopo due big del panorama<br />
culturale italiano come Mi-<br />
galatone<br />
Un torta speciale per Daniele Greco<br />
chele Mirabella e Pierluigi Celli è<br />
la vota della giovanissima e talentuosa<br />
autrice salentina, scoperta<br />
dall’editore Cosimo Lupo,<br />
presentare il suo nuovo romanzo<br />
in cui affronta ancora una volta<br />
i sentimenti familiari con la scrittura<br />
semplice e diretta che l’ha cosi<br />
tanto fatta apprezzare.<br />
Immagina la gioia racconta l’inquietudine<br />
di Eva, una giovane<br />
donna schiva ma curiosa del<br />
mondo, abituata ad esprimere la<br />
propria creatività nella scrittura e<br />
a mascherare la fragilità sotto l’ab-<br />
Lunga 17,70 metri, ha caratterizzato<br />
la calorosa festa<br />
tributata da Galatone al neo<br />
campione europeo di salto triplo<br />
Daniele Greco. Oltre agli<br />
omaggi floreali ed ai riconoscimenti,<br />
l'azzurro ha tagliato<br />
una torta speciale ideata<br />
da quattro pasticcerie galatonesi<br />
a base di pan di spagna,<br />
crema chantilly e cioccolato<br />
a forma di pedana di<br />
salto triplo. Addirittura è stato<br />
creato in pasta di cioccolato<br />
l’atleta in miniatura (di<br />
quasi 2 kg) che centra il traguardo. <br />
bigliamento colorato che sceglie<br />
con attenzione quasi maniacale.<br />
È nella casa avita di Sciacca, su<br />
suggerimento di nonna Annina,<br />
che la ragazza cerca la giusta ispirazione<br />
per portare a termine il<br />
suo romanzo. Ma la vita spariglia<br />
le carte e nel giro di pochi mesi la<br />
realtà si impone sulle fantasie e sul<br />
tranquillo scorrere del tempo,<br />
mentre nuove presenze e vecchi segreti<br />
spuntati da cassetti polverosi<br />
aprono gli occhi e il cuore di Eva.<br />
Info: 329.2740780, www.comune.ortelle.le.it.<br />
Al via i lavori di rigenerazione urbana.<br />
Le opere riguardano nella frazione<br />
di Marittima, dove già è aperto il<br />
cantiere, la riqualificazione di via Cellini,<br />
piazza della Vittoria (nella foto),<br />
i vicoli Galliano, XXIV maggio e<br />
Leonardo da Vinci del borgo antico,<br />
mentre a Diso la sistemazione dell’area<br />
intorno alla chiesetta di Santa<br />
Maria di Costantinopoli e via di collegamento col<br />
centro urbano.<br />
Raddoppia così una parte della piazza in Marittima<br />
con la rimozione del manto bituminoso e l’eliminazione<br />
dei marciapiedi, con sede stradale realizzata<br />
da basolato in pietra di Apricena e l’installazione di<br />
nuovi corpi luminosi con lampioni artistici e fioriere<br />
ai lati delle corsie. A Diso invece sarà data priorità alla<br />
san cassiano<br />
Tavola, Focara e musica<br />
dal vivo per celebrare<br />
San Giuseppe<br />
È tutto pronto per uno degli appuntamenti dell’anno<br />
più attesi dalla comunità di San Cassiano<br />
e seguito da numerosi altri abitanti dei paesi<br />
limitrofi. Sabato <strong>16</strong> <strong>marzo</strong> torna la Sagra di San<br />
Giuseppe, evento organizzato dal Comune di San<br />
Cassiano - Assessorato a Cultura, Sport e Spettacolo<br />
e giunto alla sua 37esima edizione.<br />
L’inizio delle celebrazioni è fissato per le 19 con<br />
la benedizione della Tavola di San Giuseppe realizzata<br />
e allestita dal locale Circolo delle Donne;<br />
il momento forse più atteso della serata è invece<br />
previsto alle 19.30 con l’accensione della famosa<br />
Focara che arderà tutta la notte e realizzata<br />
con le fascine raccolte casa per casa a partire<br />
dai primi giorni di <strong>marzo</strong>. Dopo l’accensione<br />
si procederà all’apertura degli stand dei piatti che<br />
riempiono la Tavola di San Giuseppe.<br />
Non solo Focara e Tavola però nella serata del <strong>16</strong><br />
<strong>marzo</strong>: la Sagra di San Giuseppe di San Cassiano<br />
è anche musica, con l’esibizione di una serie di<br />
artisti rappresentanti di generi musicali diversi così<br />
da abbracciare un ampio ventaglio di gusti. Si comincerà<br />
con l’orchestra live “Il Trio dell’Allegria”,<br />
a cui seguirà lo spettacolo del gruppo “Io, Te e Puccia”<br />
insieme al cantante Cesko, in una particolare<br />
esibizione che coniuga tradizione e innovazione<br />
musicale. L’ultimo appuntamento musicale<br />
della serata è previsto per le 22.30 con il concerto<br />
dei Crifiu, noto gruppo musicale salentino,<br />
fresco del successo della scorsa estate con il singolo<br />
Rock & Raï. (A.C.)<br />
Errata corrige<br />
Nello scorso numero, a pag. 15, per errore<br />
nel titolo dellʼarticolo di Ortelle andava scritto<br />
che alla poetessa Mimy Pede è stato conferito<br />
il 1° Premio Internazionale di Cultura<br />
con la poesia "Solo a Meditare" e non come<br />
indicato il premio "G. Quarta". Ce ne scusiamo<br />
con i lettori.<br />
La redazione di <strong>Bel</strong>paese<br />
diso<br />
In arrivo basolato e verde pubblico per il centro storico<br />
riqualificazione dell’area verde “Padula”<br />
dove saranno sistemate panchine<br />
e punti luce innovativi.<br />
Gli interventi ammontano a circa<br />
400mila euro erogati con fondi<br />
Fers della Regione Puglia, appaltati<br />
dal Comune di Diso all’impresa<br />
“Elle lavori Srl” sotto il controllo tecnico<br />
del geometra Cosimo Minonne<br />
e del direttore dei lavori architetto Marco Miglietta.<br />
“L’amministrazione comunale -spiega l’assessore ai<br />
Lavori pubblici, Luigi Minonne- ha intenzione di proseguire<br />
la nuova pavimentazione anche su di un tratto<br />
di via Convento, migliorando la qualità urbana in<br />
vista della prossima stagione estiva”. Soddisfazione<br />
per le opere che si stanno eseguendo è stata espressa<br />
anche dal sindaco Antonella Carrozzo. (G.N.)
15 <strong>16</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2013</strong><br />
La festa di San Giuseppe, a Uggiano<br />
La Chiesa e Casamassella, è un’ antica<br />
tradizione religiosa che deriva dai<br />
festeggiamenti medievali che coincidevano<br />
con l’equinozio di primavera<br />
e gli antichi riti di purificazione<br />
agraria per salutare l’inverno che finiva.<br />
Un rito straordinario, colmo di<br />
fede verso un Santo molto amato, che<br />
si ripete ogni anno in questo piccolo<br />
centro del Salento.<br />
Nel periodo che precede la festa, le<br />
devote preparano in grande quantità<br />
la “Massa”, una pasta ricavata da<br />
una sfoglia di farina di grano duro<br />
impastata con acqua, tagliata a striscioline<br />
lunghe e strette che viene mescolata<br />
a ceci e cavoli e condita con<br />
olio di oliva sfumato con cipollotto<br />
fresco (o “spunzale”), aromatizzata<br />
con pepe e cannella ed infine completata<br />
dall’aggiunta di tagliolini<br />
fritti. È proprio in cucina che ha inizio<br />
il rito: è consuetudine, infatti, rivolgersi<br />
a San Giuseppe con antiche<br />
preghiere fin dal primo gesto sino alla<br />
la distribuzione a tutti i vicini, parenti<br />
o chi è nelle vicinanze. Inoltre vengono<br />
distribuite le tradizionali “pucce<br />
de San Giuseppe”. Secondo la tradizione,<br />
chi riceve la puccia non<br />
deve dire “grazie” ma ringraziare con<br />
la tipica frase: “San Giuseppe te l’aggia<br />
‘nsettu” (“San Giuseppe te ne renda<br />
grazie, o secondo la tua intenzione”).<br />
Oltre a questo da segnalare che da oltre<br />
20 anni nel piccolo centro di Casamassella<br />
si svolge la “Sagra di San<br />
Giuseppe”, con la Tavola all’aperto<br />
organizzata dalla sede locale della<br />
Fratres che è una buona occasione per<br />
assaggiare i piatti tipici che contraddistinguono<br />
questo evento.<br />
Negli ultimissimi giorni che precedono<br />
la festa vera e propria ha inizio<br />
la preparazione delle Tavole del 19<br />
<strong>marzo</strong>. Si scelgono le tovaglie più belle<br />
e preziose, i fiori più profumati e<br />
gli oggetti che orneranno e abbelliranno<br />
il tutto. Intanto s‘impasta la farina<br />
per fare i “vermiceddhri”, si met-<br />
speciale TAVOLE DI SAN GIUSEPPE<br />
Le “Taule” della festa a Uggiano<br />
La Chiesa e Casamassella<br />
In occasione della ricorrenza di San Giuseppe, nell’entroterra idruntino si celebra un rituale dove protagonisti sono la fede e il cibo<br />
tono a bagno i lampascioni e lo stoccafisso,<br />
si puliscono rape, cavoli e cavolfiori,<br />
si cucinano i ceci e si passano<br />
i fritti nel miele; in ultimo si cucinano<br />
le verdure, lo stoccafisso, la pasta<br />
con il miele, il pesce e si friggono<br />
le pittole.<br />
I devoti che organizzano l’evento lo<br />
fanno per dimostrare l’amore e la<br />
fede verso il Santo, a volte per chiedere<br />
l’intercessione verso un familiare<br />
che non è in buona salute, oppure per<br />
ringraziare a seguito di una grazia ricevuta.<br />
Deciso il numero dei “santi”<br />
si procede all’allestimento della tavola.<br />
In una stanza, in genere la più<br />
grande, viene allestito una specie di<br />
altare ricoperto di lini ricamati su cui<br />
domina la figura o la statua del Santo<br />
circondata dai fiori e lumi accesi.<br />
Tutto intorno, vengono posizionati i<br />
piatti tradizionali per un numero di<br />
commensali che, di solito varia da 3<br />
a 13 ma può arrivare sino a 21 (il numero<br />
deve essere sempre dispari). Secondo<br />
la tradizione i commensali rap-<br />
presentano la Sacra Famiglia (San<br />
Giuseppe, la Madonna e Gesù Bambino)<br />
e i vari Santi: Sant’Anna, San<br />
Gioacchino, Sant’Elisabetta, ecc.<br />
Dopo essere state benedette dal parroco,<br />
nel pomeriggio del 18, vengono<br />
aperte le porte delle abitazioni ai<br />
visitatori e ai fedeli che hanno il desiderio<br />
e la curiosità di ammirare questi<br />
veri e propri capolavori di devozione<br />
nella loro unica e totale bellezza.<br />
Anche essi partecipano al rito pregando<br />
e ricevendo in dono i fritti<br />
(porciddhruzzi), cipollacci col ciuffo<br />
(pampasciuni o lampasciuni) e piccoli<br />
pani votivi (puccette). Il giorno<br />
19 si possono ancora visitare ma<br />
solo fino alle 12: a tale ora, infatti, i<br />
commensali (santi) si accomoderanno<br />
in un ordine ben definito e cominceranno<br />
il rito della consumazione<br />
che rappresenta il convito eterno<br />
del cielo al quale si spera che un<br />
giorno tutti vi parteciperanno.<br />
Per info: Pro Loco di Uggiano La<br />
Chiesa e Casamassella - 328/4692989.<br />
Dall Pro Loco tante iniziative per la promozione del territorio<br />
La Pro Loco di Uggiano e Casamassella,<br />
istituita legalmente il 20 <strong>marzo</strong><br />
1988, aderisce all’UNPLI (Unione<br />
nazionale Pro Loco d’Italia). È<br />
un’associazione di volontariato, senza<br />
fini di lucro, con valenza di pubblica<br />
utilità sociale e con rilevanza di<br />
interesse pubblico. Opera su tutto il<br />
territorio di Uggiano la Chiesa e Casamassella,<br />
e propone eventi di<br />
spettacolo, manifestazioni culturali<br />
e naturistiche. Particolare attenzione<br />
è rivolta alla valorizzazione di<br />
alcuni prodotti tipici dell’enogastronomia,<br />
le tradizioni popolari, la<br />
tutela e la salvaguardia dei patrimoni<br />
storico-artistici, architettonici<br />
e ambientali.<br />
Durante la stagione estiva organiz-<br />
za vari eventi che spaziano dalla “Festa<br />
del Pomodoro da Pendula e<br />
della Ficalindia” alla manifestazione<br />
canora dilettantistica per bambini<br />
“Note di Stelle”. Da segnalare<br />
l’evento culturale “T’AMU” che è<br />
dedicato ad artisti e scrittori, in<br />
qualche misura legati a questo territorio,<br />
e che prende il nome da una<br />
famosa poesia di don Antonio Sforza,<br />
dedicata proprio a Uggiano. Dal<br />
2010 è titolare, grazie ad un finanziamento<br />
di “Bollenti Spiriti” della<br />
Regione Puglia, del progetto Na-<br />
Touristico. Tale progetto ci impegna<br />
nel valorizzare il territorio, esplorandone<br />
i luoghi-simbolo attraverso<br />
percorsi di cicloturismo. A tal proposito,<br />
in collaborazione con l’Am-<br />
ministrazione comunale, si sta realizzando<br />
un programma triennale<br />
che riguarda visite guidate ed escursioni<br />
a piedi e con biciclette nel territorio<br />
che ci circonda (per info:<br />
328.4692989, natouristico@gmail.com).<br />
Importante anche l’impegno sotto<br />
l’aspetto sportivo. Infatti la nostra associazione<br />
è partner ufficiale della<br />
“Società Sportiva Volley Uggiano”<br />
che istituisce dei corsi di avviamento<br />
alla Pallavolo per bambini e<br />
bambine da 6 a 15 anni partecipando<br />
a manifestazioni sportive provinciali.<br />
Inoltre, cosa che ci rende particolarmente<br />
orgogliosi, gareggia<br />
con due squadre (maschile e femminile)<br />
nei rispettivi campionati di<br />
1^ Divisione con il nome di “Pro<br />
Informazione pubblicitaria<br />
Loco Volley Uggiano”.<br />
Nel 25° anniversario della costituzione<br />
di questa associazione il Direttivo<br />
coglie l’occasione per ringraziare<br />
tutti i soci e i cittadini che<br />
collaborano affinché questa realtà associativa<br />
possa continuare ad operare<br />
nell’interesse della comunità e<br />
del territorio.<br />
Claudio Leone<br />
Presidente della Pro Loco di Uggiano<br />
La Chiesa e Casamassella
<strong>16</strong> <strong>16</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2013</strong><br />
Il 18 e 19 <strong>marzo</strong> rivivrà il rito delle Tavolate in onore del Santo<br />
L’esistenza delle Tavole, nei<br />
tempi che furono, era dovuta<br />
a gesti di generosità delle persone<br />
più abbienti del paese nei<br />
confronti dei poveri. Ciò è testimoniato<br />
dal fatto che, mezzo<br />
secolo fa, la data del 19 <strong>marzo</strong><br />
colmava soprattutto quell’infinito<br />
languore lasciato dall’indigenza<br />
generale, tant’è<br />
che, al di là dell’aspetto religioso,<br />
l’occasione rappresentava<br />
un vero e proprio servizio<br />
di “mensa per i poveri”. Per gli<br />
abitanti del tempo, tale data costituiva<br />
una festa, e, in quanto<br />
tale, diveniva una necessità<br />
per colmare le pochezze<br />
materiali di ciascun indigente.<br />
Oggi la devozione per San<br />
Giuseppe si esplica a Giurdignano<br />
nella tradizione delle<br />
Tavole, divenendo simbolo di<br />
ospitalità verso tutti, turisti<br />
compresi. Si distingue tra tavola<br />
per voto e tavola per lascito,<br />
a seconda che essa sia allestita<br />
da chi ha contratto il vincolo<br />
con il Santo oppure da un<br />
parente impossibilitato a perpetuare<br />
la tradizione.<br />
Le Tavole vengono preparate<br />
in case private e offerte, dunque,<br />
a San Giuseppe per ricevere<br />
la sua protezione, per<br />
chiedere una particolare grazia,<br />
o per adempiere a un<br />
voto. La promessa può non<br />
avere seguito per motivi non<br />
strettamente economici ma,<br />
talvolta, legati ad altre situazioni,<br />
ad es. un lutto che ha colpito<br />
la devota: non è raro che,<br />
anche in tal caso, il Santo esprima<br />
in sogno il suo desiderio<br />
che la tradizione della tavola<br />
non venga interrotta.<br />
La famiglia devota sceglie,<br />
poi, alcune persone, fra parenti<br />
ed amici, chiamate a consumare<br />
ritualmente il pasto, se-<br />
condo il detto “S. Giuseppe invita<br />
i soi soi”. Questi, dovranno<br />
impersonare la Sacra<br />
Famiglia e non potranno essere<br />
cambiati di anno in anno, se<br />
non per loro rinuncia. Non<br />
sempre il banchetto viene rappresentato<br />
da tre elementi ma<br />
molto spesso, infatti, a seconda<br />
delle possibilità, i personaggi<br />
sono più numerosi e<br />
simboleggiano alcuni santi.<br />
La Tavola sarà, quindi, formata<br />
dalle tre alle tredici “figure”<br />
(sempre in numero dispari)<br />
per richiamare e il numero<br />
della Sacra Famiglia e il numero<br />
degli apostoli partecipanti<br />
all’ultima cena. Alla vigilia<br />
della festa, la Tavola è<br />
pronta e cominciano ad arrivare<br />
i visitatori. All’origine le<br />
pietanze, costituite da pesce<br />
fritto, stoccafisso, lamponi,<br />
fritti, pittule, maccheroni col<br />
miele, ceci con olio, vino, erano<br />
“cotte”, ma, di recente, per<br />
motivi logistici, si è avuta la diffusione<br />
di “tavole crude”, con<br />
le medesime pietanze, non<br />
cucinate, alle quali si aggiungono<br />
olio, farina e miele. Una<br />
volta esisteva anche la “tavola<br />
pezzente”, così chiamata perché<br />
i devoti, non avendo i<br />
mezzi necessari per preparare<br />
i cibi suddetti, si rimettevano<br />
alla generosità di coloro che offrivano<br />
il proprio contributo.<br />
Ma il vero protagonista delle<br />
tavole è il pane: viene preparato<br />
a forma di enorme ciambella<br />
dal peso di 4-5 kg e riporta<br />
su di sé i simboli di ogni<br />
Santo: quello di San Giuseppe<br />
ha il bastone, quello della Madonna<br />
ha il rosario, quello di<br />
Gesù ha 3 cerchi che simboleggiano<br />
la Trinità, e così via.<br />
Poiché le tavole hanno anzitutto<br />
un significato religioso, la<br />
speciale TAVOLE DI SAN GIUSEPPE<br />
A Giurdignano si rinnova un’antica<br />
e suggestiva tradizione di fede<br />
vigilia del 19 <strong>marzo</strong>, il sacerdote,<br />
durante la processione, fa<br />
visita alle Tavole e le benedice.<br />
Anche quest’anno, si rinnova<br />
l’impegno costante e l’entusiasmo<br />
contagioso nella valorizzazione<br />
di questa tradizione<br />
locale della Pro Loco “Sant’Arcangelo<br />
de Casulis”, che<br />
intende riproporre, il 18 e 19<br />
<strong>marzo</strong>, la tradizionale grande<br />
Tavola di San Giuseppe, che<br />
verrà allestita in piazza Municipio,<br />
con l’obiettivo di dare<br />
maggiore risalto alla tematica<br />
dell’Anno europeo <strong>2013</strong>, proclamato<br />
dal Parlamento Europeo<br />
come “l’Anno della cittadinanza<br />
europea”, al fine di<br />
promuovere una società più<br />
coesa dove sia pensiero comune<br />
l’abbattimento della povertà<br />
come beneficio collettivo.<br />
Tale tematica ben si concilia<br />
con il rituale delle Tavole, in relazione<br />
al fatto che San Giuseppe<br />
è il santo protettore di<br />
coloro che nei loro occhi hanno<br />
sì il mondo intero, ma non<br />
il tempo, come se passato presente<br />
e futuro si fossero incrociati<br />
ed annullati, divenendo,<br />
in un soffio, essi stessi semplici<br />
corpi inerti.<br />
Tra le personalità presenti attorno<br />
al rituale della Grande<br />
Tavola rammentiamo: il dottor<br />
Massimo Salomone, segretario<br />
generale del corpo consolare<br />
di Puglia e console per<br />
l’Olanda; la dottoressa Bolognini<br />
Pinar Ugursal, console<br />
per la Turchia; la professoressa<br />
Maria Estrella Altuzarra<br />
Esteban, docente di lingua<br />
spagnola presso il Liceo linguistico<br />
internazionale “Francesca<br />
Capece” di Maglie; la signora<br />
Parlotto, belga, presidente<br />
del Museo del minatore<br />
di Casarano.<br />
Informazione pubblicitaria
17 <strong>16</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2013</strong><br />
casarano<br />
Verde pubblico e degrado:<br />
“Situazione insostenibile”<br />
A denunciarlo è Francesca Fersino, consigliera<br />
comunale di opposizione, che chiede un intervento<br />
immediato del primo cittadino<br />
Anche quest’anno Casarano<br />
avrà il suo “nonno-vigile”. Da<br />
due settimane in città circola un<br />
annuncio col quale il comandante<br />
dei Vigili Urbani Gabriele<br />
Marra e l’Assessore alla Polizia<br />
Municipale Adamo Fracasso<br />
chiedono ai “nonni” casaranesi<br />
di farsi avanti. Si tratta<br />
di una figura che si occuperà,<br />
a titolo gratuito, del servizio<br />
di vigilanza e viabilità nei pressi<br />
degli attraversamenti pedonali.<br />
In particolare ad essere<br />
controllate saranno le arterie<br />
stradali vicine agli istituti sco-<br />
galatina<br />
Un provvedimento del Ministero dell’Ambiente<br />
ha fatto scatenare la polemica. Oggetto<br />
del contendere, la possibilità di “Utilizzo<br />
di combustibili solidi secondari (Css)<br />
in cementifici soggetti al regime dell’autorizzazione<br />
integrata ambientale”. È un progetto<br />
che prevede la parziale sostituzione dei<br />
combustibili fossili utilizzati nei cementifici<br />
con il Css, ovvero un ricavato dalla frazione<br />
secca dei rifiuti.<br />
Secondo diverse associazioni ambientaliste<br />
le “nuove” combustioni create dai rifiuti<br />
muteranno in peggio le emissioni ma, proprio<br />
su questo tema il fronte ambientalista<br />
si è spaccato. Per Legambiente infatti “bruciare<br />
Css nei cementifici non peggiora le<br />
emissioni inquinanti”. Ma cosa accadrà nel<br />
Salento a seguito di questa decisione del go-<br />
lastici, tra i giovanissimi studenti<br />
delle scuole elementari e medie.<br />
I destinatari di questo annuncio<br />
sono i casaranesi di età compresa<br />
tra i 50 e i 75 anni. Unici<br />
requisiti richiesti: un buono<br />
stato di salute e la fedina penale<br />
pulita. Le modalità di svolgimento<br />
del servizio saranno<br />
concordate con il Comando di<br />
Polizia Locale. Nessun problema,<br />
fanno sapere dal Comune,<br />
per turni da incastrare in base<br />
a esigenze personali: l’organizzazione<br />
sarà stabilita in base alle<br />
richieste dei volontari e al nu-<br />
Colacem e l’incognita rifiuti<br />
Intervento a sorpresa di Legambiente, per la quale “bruciare<br />
combustibili ricavati da rifiuti nei cementifici non peggiora le<br />
emissioni inquinanti”. Ma non tutti concordano<br />
mero di adesioni raccolte. È una<br />
originale forma di volontariato<br />
civico, quella del “Nonno vigile”,<br />
che già in passato ha portato<br />
i suoi frutti. Già nel 2012<br />
infatti Casarano ha “assunto”<br />
(le virgolette sono d’obbligo<br />
visto che, va ripetuto, si tratta<br />
di un’attività non retribuita) i<br />
propri anziani nel corpo della<br />
polizia municipale. Così, dopo<br />
un apposito corso di formazione,<br />
i “nonni-vigili” con entusiasmo<br />
e sorprendente professionalità<br />
hanno saputo mettersi<br />
in gioco (anzi, al lavoro). Inoltre<br />
la figura del “nonno-vigile”<br />
è espressamente prevista da alcune<br />
circolari prefettizie. In<br />
maniera particolare è richiesta<br />
quando i poliziotti municipali<br />
verno? In provincia di<br />
Lecce il cementificio che<br />
brucia rifiuti è la Colacem<br />
di Galatina. Si tratta<br />
di marchio che rappresenta<br />
un colosso internazionale<br />
del cemento<br />
e quello di Galatina è<br />
solo uno degli otto stabilimenti<br />
a ciclo completo<br />
sparsi in Italia. Gli altri si trovano tra Tunisia,<br />
Albania, Spagna, Giamaica, Canada,<br />
Repubblica Dominicana e Haiti. Stabilimenti<br />
che nel 2010 hanno fatturato complessivamente<br />
oltre 408 milioni di euro. Da sempre<br />
nel Salento i camini della Colacem sono osservati<br />
con attenzione da istituzioni, associazioni<br />
e cittadini. Alla fine del 2010, ad<br />
non possono coprire tutte le<br />
scuole della città.<br />
Ma tale attività, oltre a rappresentare<br />
un servizio per i cittadini,<br />
è anche un modo sano e<br />
vivace per coinvolgere gli anziani<br />
casaranesi nella vita del<br />
paese. E dopo il successo di un<br />
anno fa, Marra e Fracasso lanciano<br />
così l’iniziativa per il<br />
<strong>2013</strong>: “Manifestiamo pubblicamente<br />
i sinceri ringraziamenti<br />
per coloro che attualmente da<br />
più di un anno stanno svolgendo<br />
egregiamente e gratuitamente<br />
l’incarico di Nonno vigile,<br />
auspicando che possano<br />
continuare a farlo anche in futuro<br />
con analogo spirito di profusione<br />
per il bene della città”.<br />
Stefano Manca<br />
esempio, il Consiglio provinciale di Lecce<br />
diede all’unanimità parere favorevole (dopo<br />
un primo parere negativo della Commissione<br />
Ambiente) all’attività di coincenerimento<br />
di Combustibile Derivato dai Rifiuti<br />
(Cdr) da parte di Colacem. All’epoca ad<br />
esprimere contrarietà a tale iniziativa, oltre<br />
a diversi comuni confinanti con Galatina,<br />
nardò<br />
A Castellino le eco-balle<br />
di Cavallino.<br />
E l’opposizione insorge<br />
Bonifica e messa in sicurezza della discarica di Cavallino:<br />
risale allo scorso 6 febbraio l’accordo siglato<br />
tra il sindaco Marcello Risi ed il primo cittadino<br />
di Cavallino, Michele Lombardi, al fine di “impiegare<br />
materiale secco per le attività di colmamento<br />
dei vuoti esistenti presso la discarica di Nardò”.<br />
I due sindaci chiedono così a Provincia e Regione<br />
di adottare una soluzione che preveda “la<br />
rimozione del materiale secco depositato presso<br />
la piattaforma di località Guarini (Cavallino) ed il<br />
suo trasferimento (previe verifiche) presso la discarica<br />
di Castellino (Nardò)”.<br />
L’accordo-proposta di Risi e Lombardi ha scatenato<br />
in città le reazioni dell’opposizione. In una nota<br />
infatti i consiglieri comunali Pippi Mellone, Paolo<br />
Maccagnano e Oronzo Capoti definiscono “ingiustificabile<br />
la scorrettezza politica del sindaco Risi<br />
che ha dato il proprio assenso allo scellerato accordo<br />
con Cavallino senza aver informato né la città<br />
né la sua maggioranza”.<br />
La replica del sindaco, che proprio in questi giorni<br />
è stato nominato vicepresidente dell’Ato Lecce,<br />
non si è fatta attendere: “Quando una discarica<br />
chiude si deve affrontare il problema della sua bonifica.<br />
A Cavallino ci sono eco-balle da 8 anni. Se<br />
le portassimo a Nardò, come abbiamo proposto,<br />
la città potrebbe ottenere un finanziamento di 4<br />
milioni di euro”. Infine Risi lancia un’idea: “Chiederò<br />
che il progetto di messa in sicurezza di Castellino<br />
sia sottoposto a referendum ai sensi dell’articolo<br />
45 dello statuto Comunale”. Un’ipotesi<br />
che non dispiace allo stesso Mellone, a patto che<br />
non si tratti di una “trovata pubblicitaria”. (S.M.)<br />
era una fitta rete dell’associazionismo salentino,<br />
dal Forum Ambiente e Salute a<br />
Nuova Messapia, da Gaia a Lilt, da Cittadinanza<br />
Attiva a Legambiente.<br />
Intanto Andrea Gizzi, manager di Aitec<br />
(l’Associazione italiana dei cementieri), fa<br />
sapere che “nei cementifici non arriveranno<br />
mai rifiuti tali e quali. Quindi nessun<br />
danno per la salute.”. Non la pensa così<br />
l’Associazione “Medici Per l’Ambiente”, secondo<br />
la quale studi scientifici internazionali<br />
hanno dimostrato che la combustione<br />
di rifiuti nei cementifici comporta una variazione<br />
delle emissioni, in particolare diossine<br />
e metalli pesanti.<br />
(S.M.)
18 <strong>16</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2013</strong><br />
Doppio appuntamento con la<br />
grande musica italiana alle<br />
Officine Cantelmo di Lecce,<br />
i prossimi 28 e 30 <strong>marzo</strong>. Si<br />
esibiranno infatti in quelle<br />
date i Marlene Kuntz e i<br />
Modena City Ramblers (nella<br />
foto). Ma non finisce qui,<br />
perché saliranno sul anche le<br />
band iscritte al portale<br />
www.o ficinede lamusica.org.<br />
Il progetto Officine della Musica<br />
riparte con un doppio<br />
concerto che darà la possibilità<br />
a quattro band iscritte al<br />
di esibirsi con i due gruppi sopra<br />
citati.<br />
Dopo aver suonato per gli ultimi<br />
tre anni con assetto molto<br />
rock e molto elettrico, i<br />
Marlene Kuntz tornano a<br />
esibirsi in alcuni spettacoli intimi<br />
con una inedita formazione<br />
a tre (Luca Bergia, Cristiano<br />
Godano, Riccardo Tesio):<br />
le canzoni saranno eseguite<br />
nella loro forma originaria<br />
e letture di testi con sottofondo<br />
ammaliante creeranno<br />
l’ossatura di un concerto<br />
intenso e fascinosamente<br />
particolare.<br />
L’appuntamento con il concerto<br />
dei Modena City Ramblers,<br />
la storica band emiliana<br />
in tour per presentare<br />
spettacolo<br />
^ääÉ=lÑÑáÅáåÉ=ÇÉää~=jìëáÅ~=~êêáî~åç=<br />
j~êäÉåÉ=hìåíò=É=jçÇÉå~=`áíó=o~ãÄäÉêë=<br />
I due gruppi si esibiranno rispettivamente il 28 e il 30 <strong>marzo</strong> alle<br />
Cantelmo. Insieme a loro, in qualità di supporter, le band iscritte al<br />
portale www.officinedellamusica.org<br />
LIBRO<br />
l’ultimo lavoro discografico<br />
Niente di nuovo sul fronte occidentale<br />
è organizzato dalla<br />
Free Pass di Pino Spano. Il disco,<br />
uscito lo scorso 5 febbraio<br />
per Mescal/MCRecords<br />
con distribuzione Universal,<br />
è un doppio cd dalla duplice<br />
anima: un “Lato A” elettrico<br />
e aggressivo, con cavalcate<br />
combat-folk e canzoni rock<br />
meticce, quasi sperimentali,<br />
che fa da contraltare a un<br />
“Lato B” più tradizionale<br />
fatto di ballad e suggestioni<br />
acustiche e cantautorali. Il<br />
13esimo capitolo firmato dalla<br />
band, si compone di un totale<br />
di 18 brani che raccontano<br />
le storie del nostro <strong>Paese</strong><br />
e l’attualità di questi giorni.<br />
Vicende talvolta drammatiche,<br />
talvolta eroiche, talora<br />
allegre e commoventi, in<br />
qualche caso narrazioni più<br />
mediate e metaforiche.<br />
Officine della Musica nasce<br />
all’interno delle Officine Cantelmo<br />
di Lecce per dare vita<br />
a una casa della musica indipendente<br />
dove far crescere i<br />
giovani musicisti salentini e<br />
ospitare piccoli e grandi concerti.<br />
Officine della Musica è<br />
anche una scuola, un luogo di<br />
formazione dove entrare in<br />
Le recensioni di Libri&Musica<br />
Educazione siberiana - Nicolai Lilin<br />
Nicolai Lilin, scrittore russo,<br />
documenta con questa autobiografia<br />
una realtà sociale risalente<br />
a trenta anni fa, nella<br />
quale i concetti di etica, appartenenza<br />
ad un gruppo e rispetto<br />
del prossimo convivono<br />
strettamente con la criminalità.<br />
Il romanzo, fatto di<br />
una sconfinata quantità di<br />
racconti quanti i personaggi<br />
coinvolti, è ambientato in<br />
Transnistria, una regione dell’ex<br />
URSS, autoproclamatasi<br />
contatto con i mestieri legati<br />
al mondo della musica, un<br />
censimento delle nuove realtà<br />
musicali presenti sul territorio,<br />
una vetrina per tutte le<br />
band indipendenti partecipanti<br />
al progetto. Prevendite<br />
presso Officine Cantelmo di<br />
Lecce e circuito Booking<br />
Show.<br />
Angela Leucci<br />
indipendente, ma non riconosciuta<br />
da alcuno Stato. Educazione<br />
siberiana racconta<br />
con un linguaggio cruento e<br />
con uno stile intenso ed<br />
espressivo, un mondo ai confini<br />
della realtà nel quale i ragazzi,<br />
per sopravvivere, imparano<br />
regole di trattativa<br />
con la polizia, ad usare presto<br />
le armi, a costruire una vita al<br />
limite tra onestà e crimine, tra<br />
ferocia e altruismo. Una storia<br />
spiazzante, da leggere.<br />
Il Duca Bianco è tornato:<br />
alcuni pensavano<br />
che ormai si fosse<br />
ritirato, data anche<br />
l’operazione al cuore<br />
del 2004. Invece è di<br />
nuovo qui, anzi “ancora<br />
qui” come lui<br />
stesso ha dichiarato<br />
nella conferenza<br />
stampa per la presentazione<br />
del suo nuovo album<br />
The next day. È lo scorrere del tempo<br />
il tema centrale dei brani contenuti<br />
in questo lavoro, realizzato grazie<br />
alla storica collaborazione con il<br />
Per segnalazioni:<br />
spettacolo@belpaeseweb.it<br />
a cura di<br />
Claudia Mangione<br />
Ascanio Celestini a Nardò con Pro Patria<br />
La condizione dei carcerati in una pièce teatrale d'autore da non perdere<br />
Il teatro comunale di Nardò<br />
propone il nuovo spettacolo di<br />
Ascanio Celestini il 20 <strong>marzo</strong><br />
alle 21. La pièce si intitola Pro<br />
Patria e parla della vita dei<br />
carcerati come condizione universale<br />
italiana. Il nuovo spettacolo<br />
di Celestini porta in scena<br />
infatti un’Italia piccola, ottenebrata<br />
dalle proprie battaglie<br />
interne, figlia di relazioni adultere<br />
e immorali, meticcia Italia<br />
dei cromosomi di ogni potere<br />
forte che l’ha dominata. Quest’Italia<br />
è vituperata da un secolo<br />
che l’ha ridotta in catene,<br />
ma anche desiderosa di affermare<br />
la propria discendenza il-<br />
CD<br />
lustre, pur senza nascondere<br />
sanguinosi e crudeli risvolti, né<br />
le tante viltà che ne sono fondamento.<br />
Sullo sfondo di questo intento<br />
c’è un progetto più antico che<br />
chiude -dopo la fabbrica, i manicomi,<br />
i call center- la ricerca<br />
sull’istituzione che Celestini<br />
porta avanti dai suoi esordi: la<br />
prigione che a ben pensare è il<br />
simbolo immutabile di intere generazioni<br />
che hanno attraversato<br />
il nostro paese da prima<br />
che fosse una nazione fino ad<br />
oggi che una nazione non è più.<br />
Celestini, immaginando di preparare<br />
un discorso, si rivolge a<br />
The next day - David Bowie<br />
Giuseppe Mazzini, con esso rivolgendosi<br />
al grande rimosso<br />
della costruzione unitaria, l’ideale<br />
tradito.<br />
La scelta stilistica è come sempre<br />
il monologo, alle spalle una<br />
scenografia composta di un<br />
pannello con affissi i manifesti<br />
del discorso che sarà, con il viso<br />
di Celestini di profilo, lui ultimo<br />
italiano che deve dirne cosa è<br />
stato fin qui, un comizio di chi<br />
resta alla fine di tutto e ne dovrà<br />
dichiarare fallimento. Lo<br />
spunto di partenza è quella<br />
grande avventura, subito sopita,<br />
che fu la Repubblica Romana<br />
del 3 luglio 1849 e se ne<br />
produttore Tony Visconti.<br />
Dopo dieci anni<br />
da Reality, Bowie regala<br />
al pubblico musicale<br />
un onirico riassunto<br />
di tutti i generi<br />
che ha attraversato<br />
nella sua carriera e<br />
che rivivono in brani<br />
inediti: si passa dalle<br />
sonorità degli anni ’80<br />
con il brano che dà il titolo all’album,<br />
alla psichedelica dei ’60 con I’d rather<br />
be high, al blues di Dirty boys al<br />
dance di Dancing out in space. Un ritorno<br />
capolavoro.<br />
avverte il curioso sentimento,<br />
ad ascoltarne gli obiettivi e le<br />
idee, di trovarsi come di fronte<br />
a qualcuno che narri nel “<strong>Paese</strong><br />
dei Balocchi”: questo disegno<br />
sviluppa la sensazione di<br />
trovarci in un’autobiografia della<br />
Repubblica Italiana, ma vista<br />
dal carcere, il vero cuore dello<br />
Stato. (A.Leu.)<br />
A cura di<br />
Francesca<br />
Rinaldi<br />
Informazione pubblicitaria<br />
MAGLIE Via Indipendenza<br />
Tel. 0836.485642<br />
info@libriemusica.it
19 <strong>16</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2013</strong><br />
appuntamenti_eventi_curiosità<br />
Venerdì 22<br />
Il nuovo spettacolo<br />
di Uccio De Santis<br />
LECCE, Teatro Politeama<br />
Greco - ore 20.30<br />
Arriva a Lecce l’esilarante<br />
comicità dello spettacolo<br />
teatrale dello showman<br />
barese Uccio De Santis, È<br />
una vita che faccio questa<br />
vita, scritto a quattro mani<br />
con Antonio De Santis.<br />
Lo show racconta, in forma<br />
di monologo e di<br />
sketch a due, la vita di un<br />
comico per vocazione. Un<br />
viaggio nei ricordi che dipinge tanti gustosi quadretti<br />
familiari, ma anche uno spettacolo che racconta il<br />
presente con divertenti siparietti sulla vita di ogni giorno<br />
in cui ognuno si può identificare e ridere di gusto.<br />
Uccio De Santis sarà affiancato dall’attrice Antonella<br />
Genga, anche lei presente in tutte le edizioni<br />
del “Mudù”. Info: 0832.241468.<br />
ROCA NEL MEDITERRANEO<br />
VERNOLE, Castello di Acaya – ore 9.30/12.30 e 15.30/18.30<br />
La mostra “Roca nel Mediterraneo” è suddivisa in due sezioni:<br />
una introduttiva, che illustra le motivazioni storiche e<br />
culturali che stanno dietro alla scelta del Castello di Acaya,<br />
e un’altra tematica in cui sono esposti i temi nodali attraverso<br />
una scansione temporale delle principali fasi evolutive<br />
dell’abitato. Info: 0832.683363.<br />
PORNOGRAFICA<br />
LECCE, Officine Culturali Ergot - ore 17/22<br />
In mostra presso i disegni e i dipinti di Orodè Deoro e le fotografie<br />
di Andrea Laudisa. Ad unire i due artisti la ricerca da<br />
anni sul tema della pornografia, dal greco πόρνη, “prostituta”,<br />
e γραφή, “disegno” e “scritto”, e quindi letteralmente<br />
“scrivere riguardo” o “disegnare” prostitute. Fino al 2 aprile.<br />
Ingresso gratuito. Info: 0832.246074.<br />
NERD? THE SOCIAL PARTY<br />
LECCE, Black Betty - ore 21.30<br />
Ultimo appuntamento del “Nerd? The social party” prima delle<br />
festività pasquali. Dopo la bellissima serata con Fillppiakos<br />
from Ballarock, questa settimana spazio a Plk&Raggio<br />
per un pazzo dj-set tra rock, folk, rockabilly, electro rock, ska<br />
e indie. Ingresso libero. Info: 327.5906111.<br />
SABATO <strong>16</strong><br />
3 FAMIGLIE<br />
LECCE, Cantieri Teatrali Koreja - ore 20.45<br />
Relazioni tra parenti, mogli, mariti, fratelli, genitori e figli. Generazioni<br />
a confronto, che si trovano comicamente intrappolate<br />
nell’incapacità di comunicare. Come ogni famiglia,<br />
anche quelle rappresentate nei tre atti unici di Israel Horovitz,<br />
vivono affetti e amori complicati, scontri generazionali,<br />
segreti, paure, sogni e aspettative. Info: 0832.242000.<br />
AFTERHOURS IN CONCERTO<br />
TREPUZZI, Livello 11/8 - ore 22<br />
Dopo i numerosi riconoscimenti raccolti nel 2012 con Padania,<br />
gli Afterhours annunciano il “Club Tour <strong>2013</strong>”, che<br />
passerà dal Livello 11/8 nell’unica e imperdibile data pugliese.<br />
Prima e dopo il live sul palco ci sarà il Ballarock dj/vj<br />
set, che farà due tipi di selezioni, ovviamente rock. Info:<br />
333.5215389.<br />
90'S STATE OF MIND<br />
CAVALLINO, Womb - ore 22<br />
Il Womb si trasforma in un contenitore musicale unico con<br />
un party che promette di accendere il cuore di tutti gli appassionati<br />
di musica. Al suo interno, a fare da padrone, le<br />
più belle sonorità anni ’90 con i dj Luciano Esse, Flavio Santoro<br />
e Chico Perulli in consolle. Info: 345.2259964.<br />
HABITAT & DIS-HABITAT<br />
LECCE, Castello Carlo V - ore 9/13 e <strong>16</strong>.30/20.30<br />
Si chiama “Habitat & Dis-Habitat” il nuovo ciclo di lavori<br />
su tela di Valeri Tarasov, artista russo, pugliese d’adozione,<br />
che riunisce 18 tele di eloquenti dimensioni e dai soggetti<br />
comuni, ambienti, case, rifugi, spazi senza confini, senza<br />
separazione espressi in flussi di simboli e cromie.<br />
Ingresso libero. Info: 335.6642251.<br />
DISPARITION<br />
LECCE, Cantieri Teatrali Koreja - ore 17<br />
Doppia personale di Francesca Loprieno e Alessia Rollo<br />
a “Senso Plurimo 4”, la rassegna di arti visive, curata da<br />
Marinilde Giannandrea. “Disparition” è un video e una serie<br />
di dittici fotografici che ci consegnano le immagini di<br />
giovani donne ritratte nella formula tradizionale delle foto<br />
segnaletiche. Info: 0832.242000.<br />
RITRATTI<br />
ARADEO, Club Gallery Arci - ore 21<br />
Mostra personale della pittrice pugliese Emilia Ruggiero.<br />
I ritratti sono una mappa della complessità dell'umano,<br />
con cui l'artista indaga i volti di chi la circonda con una<br />
cifra stilistica frutto di un lunga ricerca pittorica.<br />
Info: 349.0965233.<br />
I CRIFIU PER SAN GIUSEPPE<br />
SAN CASSIANO, centro storico - ore 21<br />
In occasione della Focara di San Giuseppe, un concerto<br />
che farà ballare ed emozionare con una scaletta che accoglie<br />
i brani del nuovo disco Cuori e Confini, prodotto da<br />
Dilinò. Un lavoro originale e contemporaneo, che mescola<br />
i suoni e i ritmi del Mediterraneo alla potenza del rock e<br />
dell’elettronica. Info: 339.4313397.<br />
DOMENICA 17 LUNEDI 18<br />
VERBA VOLANT - FESTIVAL DELL’ASCOLTO<br />
RACALE, centro storico - ore <strong>16</strong><br />
Al via la prima edizione di “Verba volant”, il progetto culturale<br />
a km0 ideato dalla neonata Polybyus/Associazione culturale.<br />
Il pubblico degli ascoltatori fluirà per le vie del centro<br />
alla ricerca dei numerosi scrittori da conoscere. Ingresso<br />
libero. Info: 320.4894076.<br />
LABORATORI MUSICALI OPEN DAY<br />
TREPUZZI, zona Artigianale - ore <strong>16</strong><br />
Taglio del nastro per i Laboratori Musicali, nuova struttura polifunzionale<br />
che ospiterà corsi di musica, digital art, sale prove,<br />
sale regia e un open space per conferenze, proiezioni, incontri<br />
e spettacoli. Uno spazio di ben 1000 mq concepito<br />
dall’Associazione Culturale Zero Frequenze per vivere l’espressione<br />
musicale in tutte le sue forme. Info: 0832.756021.<br />
LABORATORIO DI DIDATTICA DELL’ARTE<br />
LECCE, Must - ore <strong>16</strong>.30/18<br />
Partendo dai colori primari ed avendo a disposizione una vasta<br />
gamma di oggetti, ognuno di un colore diverso, i bambini<br />
sperimenteranno quante tonalità esistono e come queste<br />
possano efficacemente tradurre un nostro stato d’animo.<br />
E apprenderanno, inoltre, il modo in cui gli artisti si esprimono,<br />
usando i colori al posto delle parole. Info: 329.8035498.<br />
SCHIZZI E IMMAGINI D'ARCHIVIO<br />
LECCE, Samà Salotto Culturale - ore 18.30<br />
Il Salotto Culturale Samà presenta “Schizzi e immagini d’archivi”,<br />
mostra dedicata alla pittura e alla fotografia, in cui<br />
si potranno ammirare gli scatti inediti di Mauro Ragosta,<br />
conosciuto anche come scrittore, e gli acquerelli di Marina<br />
Colucci, giovane artista dallo stile inconfondibile. Visitabile<br />
su prenotazione. Ingresso libero.<br />
Info: 340.0866591.<br />
IL SEGNO INCISO<br />
NARDÒ, Galleria L’Osanna - ore 19<br />
A distanza di 8 anni, Angelo Rizzelli, incisore e maestro<br />
dell'incisione nella Scuola di Grafica di Matera, torna ad<br />
esporre nella Galleria L'Osanna con una personale di circa<br />
30 incisioni che raccontano il suo percorso artistico<br />
dagli inizi degli anni ‘80 ad oggi. Info: 0833.562906.<br />
NUOVA STAGIONE POLITICA<br />
VIGNACASTRISI, Biblioteca “Maria Paiano” - ore 19<br />
Incontro-dibattito con il professor Enrico Cuccodoro, docente<br />
di Diritto Costituzionale presso l’Università del Salento,<br />
con il quale si discuterà dei contenuti del libro Lettera<br />
e spirito dei poteri. Idee di organizzazione costituzionale.<br />
La custodia dell’Unità Nazionale. Identità e coesione.<br />
CORO DE LA REGINA PAZA<br />
LECCE, Manifatture Knos - ore 20<br />
Tutti i lunedì di <strong>marzo</strong>, dalle 20 alle 21.30, continua il progetto<br />
“Coro de la Regina Paza” di e con Enza Pagliara, che<br />
mira alla creazione di un’orchestra vocale popolare composta<br />
da donne e uomini, giovani, adulti e anziani attraverso<br />
un repertorio di canti politici e di lotta, di canti d’amore<br />
e di emigrazione. Info: 328.7236152.<br />
BULLI E PUPE, IL MUSICAL<br />
LECCE, Teatro Politeama Greco - ore 20.45<br />
Bulli e Pupe, il celebre e divertente musical di Broadway,<br />
è la nuova produzione, in esclusiva per l’Italia della Compagnia<br />
“Corrado Abbati”. Un nuovo grande spettacolo che<br />
vedrà in scena un cast di oltre 20 artisti.<br />
Info: 0832.309901.<br />
CORSO DI TANGO ARGENTINO<br />
CAVALLINO, Womb - ore 21<br />
Organizzato da Womb in collaborazione con l’Associazione<br />
culturale “Tango Lecce”, il corso è tenuto dalla maestra<br />
Anna Rita Grande ed è rivolto a tutti: singoli, coppie,<br />
ballerini esperti e curiosi desiderosi di muovere i primi passi.<br />
Gli incontri si terranno il lunedì e il mercoledì alle 21,<br />
con un costo mensile di 30 euro. Info: 345.2259964.<br />
MARTEDI 19 MERCOLEDI 20<br />
GIOVEDI 21 VENERDI 22<br />
È on line www.leccesette.it,<br />
il nuovo portale di informazione del Salento.<br />
Notizie quotidiane, inchieste, curiosità e video<br />
in un unico sito web di informazione a 360 gradi,<br />
dedicato a Lecce e provincia.<br />
Passaparola!<br />
Mail: redazione@leccesette.it Facebook: www.facebook.com/LecceSette<br />
Sabato <strong>16</strong><br />
PAPAVERI ROSSI - TRIBUTO A FABRIZIO DE ANDRÉ<br />
MURO LECCESE, La Bussola - ore 21<br />
Imperdibile tributo al grande Faber. I Papaveri Rossi ripercorrono<br />
il suo patrimonio artistico, mettendo al centro i capisaldi<br />
della sua arte: la musica e la potenza della sua poesia<br />
e dei suoi messaggi. Una poesia che coniuga la tenerezza<br />
con l’indignazione, il sarcasmo con l’invettiva, la pietà<br />
con l’amore, il sogno con l’anarchia. Info: 340.2731537.<br />
SALENTO FULL MONTY<br />
MAGLIE, The Club – ore 21<br />
Nuova replica per lo spettacolo della Corte de’ Miracoli. Ispirato<br />
al film Full Monty, racconta di sette uomini normalissimi,<br />
che per uscire dalla crisi economica escogitano l’impensabile:<br />
uno strip maschile integrale.<br />
Info: 348.4988323.<br />
CITY LIGHTS: OMAGGIO ALLA BEAT GENERATION<br />
LECCE, La gatta al lardo - ore 21.30<br />
La “culla” del movimento Beat, la libreria “City Lights”, compie<br />
60 anni e per celebrare questa ricorrenza, l'attore Simone<br />
Franco ha dato vita a questo omaggio in cui le parole<br />
vengono contrappuntate dal flauto di Gianluca Milanese<br />
e dalla chitarra di Massimo Donno. Ingresso libero.<br />
Info: 347.4417421.
20 <strong>16</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2013</strong>
21 <strong>16</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2013</strong><br />
sport<br />
I salentini si presentano in casa del Portogruaro, dopo<br />
il 5-0 sul Lumezzane. Jeda: “Se giochiamo per come<br />
sappiamo, possiamo vincere tutte le partite restanti”<br />
Una “manita” per spingere nel ritorno<br />
al primato. Dopo la notte da<br />
incubo contro il Trapani, il Lecce si<br />
riscatta con il 5-0 sul Lumezzane al<br />
“Via del Mare” e si riprende la vetta<br />
del girone A di Lega Pro di Prima<br />
Divisione. Ed in vista della trasferta<br />
di domenica in casa del Portogruaro,<br />
la squadra “tomaniana”<br />
ha riacceso la passione della piazza,<br />
vista la larga vittoria contro un<br />
avversario che punta ai playoff.<br />
L’amministratore delegato Antonio<br />
Tesoro ha avvertito: “In questo<br />
campionato ci vuole equilibrio. All’inizio<br />
tutto lasciava poteva essere<br />
considerato facile. Ma non lo è, neanche<br />
dopo un successo del genere”.<br />
Il 4-3-3 annunciato in maniera<br />
astuta dal tecnico Antonio Toma<br />
alla vigilia della sfida di sabato scorso<br />
non è stato altro che un 4-2-4<br />
“mascherato”. E c’è stato il ritorno<br />
al gol con una bella doppietta<br />
dell’attaccante Jeda.<br />
“La vittoria sul Lumezzane? È stata<br />
la risposta che ci siamo e non<br />
molleremo nulla fino alla fine -afferma<br />
Jeda dal sito web ufficiale<br />
dell’Us Lecce-. Sono stati tre punti<br />
di grande sostanza. La prestazione<br />
di tutta la squadra è stata di<br />
quelle importanti. Siamo stati concreti,<br />
avevamo dentro di noi la giu-<br />
TENNIS<br />
jçê~=É=mê~íÉëá=îáåÅçåç=áä=íêçÑÉç=bÇáäíÉêãáÅ~JråÇÉê=NO=Çá=j~ÖäáÉ<br />
sta rabbia. Per il proseguo della stagione<br />
bisogna essere cinici e continuare<br />
a macinare il gioco”. E sui<br />
gol, il brasiliano aggiunge: “Ovviamente<br />
sono contento per la<br />
doppietta, ma quello che mi sono<br />
ripromesso di fare è quello di cercare<br />
sempre la prestazione, che<br />
possa aiutare la squadra. Le occasioni<br />
da rete le creiamo sempre, poi<br />
posso segnare io o un altro mio<br />
compagno, è lo stesso. Quello che<br />
penso è che se giochiamo per come<br />
sappiamo, possiamo vincere tutte<br />
le partite restanti. Abbiamo nel nostro<br />
Dna di non buttare la palla.<br />
Dobbiamo credere in quello che<br />
facciamo, giocando a calcio con la<br />
a cura di<br />
Pasquale Marzotta<br />
Il Lecce riconquista il primato<br />
e punta alla serie B<br />
cattiveria giusta”.<br />
Intanto è stata anticipata a sabato<br />
23 <strong>marzo</strong> alle 20.30 la sfida al “Via<br />
del Mare” del Lecce contro il Pavia<br />
(diretta Sportitalia). Il Lecce ha<br />
fatto valere le proprie ragioni in<br />
Lega, dopo il no all’anticipo a venerdì<br />
22.<br />
Sport, ambiente e turismo: ecco il 2° “Marathon del Salento-Città di Casarano”<br />
In questo fine settimana si corre la seconda edizione<br />
della “Marathon del Salento-Città di Casarano Trofeo dei<br />
Parchi <strong>2013</strong>”. Si tratta di un evento sportivo che vedrà<br />
protagonisti bikers (già oltre 600 iscritti) che si metteranno<br />
alla prova in percorsi nel Salento tra aree umide<br />
e palustri, macchia mediterranea e uliveti secolari.<br />
Il tracciato si sviluppa all’interno del Parco Regionale Litorale<br />
di Ugento e nelle sue marine. Gli obiettivi della tre<br />
giorni: valorizzare il patrimonio ambientale attraverso lo<br />
sport; diffondere nei visitatori le risorse e le peculiarità<br />
di ogni singolo parco; sviluppare nuove forme di turismo<br />
ambientale.<br />
La Betitaly Maglie<br />
pensa al Casoli per<br />
una nuovo trionfo<br />
La Betitaly Maglie inanella una vittoria<br />
per 3-0 sul Turi e si presenta ad<br />
una nuova tappa importante del torneo<br />
di B2 di domenica prossima sul<br />
campo del Casoli (compagine alla disperata<br />
ricerca di punti salvezza). La<br />
squadra di Solombrino non si distrae<br />
ed avanza in modo solido e coriaceo.<br />
Anna Paola Greco, ancora una volta<br />
si è confermata top-scorer dell’incontro<br />
contro il Turi con 14 punti.<br />
Interessante il ritorno in campo di<br />
Ilaria Barbaro, a partire dalla metà<br />
del secondo set, quando ha rilevato<br />
la bulgara Spassova, alla quale è<br />
stato concesso di rifiatare e risparmiare<br />
qualche energia. Ma l’applauso<br />
più forte è stato tributato dal<br />
folto pubblico magliese al capitano<br />
rossoblu Alessandra Labate, impaziente<br />
di farsi rivedere in panchina<br />
dopo aver tolto nei giorni precedenti<br />
il gesso che le bloccava il piede.<br />
Per le magliesi parte un tour de force<br />
per il salto di categoria. Ed i tifosi<br />
potranno seguire le gesta della<br />
propria squadra nelle gare in streaming<br />
su www.betitaly.it e www.pianetalecce.it,<br />
grazie proprio all’impegno<br />
ed alla passione profusi dal<br />
main sponsor magliese. Domenica<br />
a Casoli le ragazze di Solombrino dovranno<br />
mettere in campo soprattutto<br />
il carattere e la rabbia agonistica dei<br />
giorni migliori.
22 <strong>16</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2013</strong><br />
Il tratto principale del tuo carattere.<br />
La perseveranza.<br />
Il tuo principale difetto.<br />
Il non saper dire no nei momenti<br />
giusti.<br />
La qualità che preferisci in una donna?<br />
L’eleganza.<br />
E in un uomo?<br />
La generosità.<br />
Cosa ci vuole per esserti amico?<br />
La sincerità.<br />
Cos’è la felicità?<br />
È poter dire sempre la verità, senza<br />
paura.<br />
L’ultima volta che hai pianto?<br />
Mi sfogo spesso, fa bene.<br />
Di cosa hai paura?<br />
Della scomparsa dei miei cari.<br />
Canzone che canti sotto la doccia?<br />
Falling Slowly di Glen Hansard.<br />
Musicisti o cantanti preferiti?<br />
Glen Hansard e Damien Rice.<br />
Poeti preferiti?<br />
io io<br />
PROPRIO<br />
di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust<br />
E. A. Poe.<br />
Autori preferiti in prosa?<br />
E. A. Poe.<br />
Libri preferiti.<br />
Le undicimila verghe di Apollinaire.<br />
Attori e attrici preferiti.<br />
Gary Oldman e Jeanne Moreau.<br />
Chi potrebbe interpretarti sul grande<br />
schermo?<br />
Bentivoglio.<br />
Film preferiti.<br />
Blade Runner, Eternal Sunshine of<br />
the spotless mind e Once.<br />
I tuoi pittori preferiti.<br />
Modigliani e Klimt.<br />
Il colore che preferisci.<br />
Cyan.<br />
Se fossi un animale, saresti?<br />
Un pipistrello.<br />
Cosa sognavi di fare da grande?<br />
Quello che faccio.<br />
L’incontro che ti ha cambiato la<br />
vita?<br />
Ogni incontro ti stravolge i piani.<br />
Alessio<br />
Fortunato<br />
Nasce in Germania, a Trossingen, nel 1968. Dopo l’Istituto d’Arte si iscrive<br />
all’Accademia delle <strong>Bel</strong>le Arti di Bari. Da sempre appassionato di fumetto,<br />
decide che sarà la sua professione quando nel 1989 legge il suo primo Dylan<br />
Dog. Si diploma nel 1995 e nello stesso anno vince il Concorso per Giovani<br />
Autori organizzato dal Salone del Fumetto Expocomics di Bari e comincia<br />
a pubblicare su fanzine locali. L’anno seguente lo sceneggiatore Ade Capone,<br />
uno degli autori di “Mistero” su Italia Uno, lo inserisce nello staff<br />
della piccola casa indipendente Liberty, per la quale pubblica diversi personaggi<br />
creati dallo stesso Capone. Nel 1997 entra a far parte della Star Comics,<br />
esordendo con uno speciale di Lazarus per il decennale della casa<br />
editrice. Dal 1998 al 2002 illustra dodici albi della serie. Nel 2003 diventa<br />
parte del team di disegnatori dell’Eura Editoriale, per la quale illustra sette<br />
albi del celeberrimo John Doe, oltre a storie brevi su Skorpio, uno dei magazine<br />
della casa. Nel frattempo illustra tre albi della miniserie di vampiri<br />
Maisha per la casa editrice Arcadia di Bergamo. Il 2009 segna il suo ingresso<br />
nella “Casa delle Idee”, la Sergio Bonelli Editore. Attualmente è nello<br />
staff di Dampyr, serie ideata e sceneggiata da Mauro Boselli, curatore e<br />
sceneggiatore anche di Tex; finora sono tre gli albi che ha illustrato, l’ultimo<br />
dei quali sarà in edicola a primavera inoltrata.<br />
La persona a cui chiederesti consiglio<br />
in un momento difficile?<br />
A mio fratello.<br />
Quel che detesti più di tutto.<br />
L’indolenza e la cialtroneria.<br />
Quanto tempo dedichi alla cura del<br />
tuo corpo?<br />
Poco.<br />
Piatto preferito.<br />
Amo i dolci.<br />
Il profumo preferito.<br />
Il profumo della vaniglia.<br />
Il fiore che ami.<br />
Rosa.<br />
La tua stagione preferita?<br />
Autunno.<br />
Il paese dove vorresti vivere?<br />
Francia (Parigi, naturalmente).<br />
In quale epoca ti sarebbe piaciuto<br />
vivere?<br />
Fine ‘800 a Parigi.<br />
Personaggi storici che ammiri di<br />
più.<br />
Tutti quelli che hanno combattuto<br />
per la nostra libertà.<br />
Personaggi storici detestati.<br />
Hitler, Mussolini, Stalin…<br />
Cosa faresti per sostenere ciò in cui<br />
credi?<br />
Tutto quello che posso e sono in<br />
grado di fare di tutto e di più!<br />
Chi è il tuo eroe vivente?<br />
Tutta la mia famiglia.<br />
Il tuo sogno ad occhi aperti?<br />
Perenne serenità per chi mi sta intorno.<br />
Il tuo rimpianto più grande?<br />
Al momento, nessuno.<br />
Cos’è l’amore?<br />
L’inferno e il paradiso in una unica<br />
soluzione.<br />
Stato attuale del tuo animo.<br />
Dicotomico.<br />
Il tuo motto.<br />
“Si... può…fare!”. (Gene Wilder in<br />
Frankenstein Jr.).<br />
Come vorresti morire?<br />
Mentre disegno.<br />
Anno XI - n. 497<br />
Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002<br />
Direttore Responsabile<br />
Giovanni Nuzzo<br />
Gli articoli non firmati si intendono<br />
a cura della redazione<br />
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<strong>Bel</strong>paese è un settimanale distribuito<br />
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per il contenuto di dette inserzioni<br />
e comunicazioni.<br />
Periodico associato all’Unione<br />
Stampa Periodica Italiana<br />
Tessera n. 14594
23 <strong>16</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2013</strong>
24 <strong>16</strong> <strong>marzo</strong> <strong>2013</strong>