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CITTIMM Opuscolo ristampa8.indd - Caritas Diocesana di Verona

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VERONA e<br />

IMMIGRAZIONE:<br />

citta<strong>di</strong>ni imm<br />

guida informativa per i citta<strong>di</strong>ni<br />

01<br />

Rete Citta<strong>di</strong>ni Immigrati


A cura <strong>di</strong>: Rete Citta<strong>di</strong>ni Immigrati e <strong>Caritas</strong> <strong>Diocesana</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />

Coor<strong>di</strong>namento e<strong>di</strong>toriale: U cio Progetti <strong>Caritas</strong> <strong>Diocesana</strong> Veronese<br />

Gra ca e realizzazione: Stefania Zoccatelli<br />

Stampa: Novastampa Divisione Gruppo Siz<br />

© 2007 <strong>Caritas</strong> <strong>Diocesana</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>, Italy<br />

1° E<strong>di</strong>zione - Anno 2007<br />

2° E<strong>di</strong>zione - Anno 2008<br />

3° E<strong>di</strong>zione - Anno 2009<br />

4° E<strong>di</strong>zione - Anno 2010<br />

È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo e ettuata.


VERONa e<br />

IMMIGRaZIONE:<br />

citta<strong>di</strong>ni imm<br />

guida informativa per i citta<strong>di</strong>ni<br />

INDICE<br />

01<br />

Introduzione pag. 03<br />

Iniziare una nuova esperienza <strong>di</strong> vita in Italia pag. 08<br />

Citta<strong>di</strong>ni comunitari: soggiorno legale e permanenza <strong>di</strong> vita in Italia pag. 10<br />

Citta<strong>di</strong>ni stranieri: soggiorno legale e permanenza <strong>di</strong> vita in Italia pag. 18<br />

La vita quoti<strong>di</strong>ana in Italia pag. 33<br />

alcuni consigli in sintesi pag. 61


Introduzione<br />

La presente guida “IMMIGRAZIONE: GUIDA INFORMATIVA PER I CITTADINI” è una<br />

iniziativa a scopo informativo che da avvio alla collana <strong>di</strong> pubblicazioni “Rete<br />

Citta<strong>di</strong>ni Immigrati” nata dal Progetto Citt.Imm.<br />

In particolare la guida fornisce informazioni su:<br />

soggiorno e legale permanenza dei citta<strong>di</strong>ni immigrati in Italia;<br />

su documenti utili da richiedere in Italia o prodotti all’estero;<br />

salute; casa; lavoro e previdenza; istruzione e formazione; trasporti.<br />

La guida non pretende <strong>di</strong> trattare in modo esaustivo gli argomenti<br />

sopra elencati, caratterizzati oltre che da complessità anche da continui<br />

aggiornamenti, ma <strong>di</strong> presentare comunque una prima base informativa,<br />

con particolare riferimento al territorio veronese, che permetta <strong>di</strong> orientarsi e<br />

quin<strong>di</strong> accostarsi con maggior consapevolezza alle pratiche che riguardano<br />

il mondo dell’immigrazione.


IL PROGETTO CITT.IMM<br />

Il Progetto Citta<strong>di</strong>ni Immigrati nasce all’inizio del 2005 su<br />

impulso della <strong>Caritas</strong> <strong>Diocesana</strong> Veronese e del Centro Servizio<br />

<strong>di</strong> Volontariato della provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> con la costituzione<br />

<strong>di</strong> un Tavolo <strong>di</strong> lavoro composto da sette organizzazioni <strong>di</strong><br />

volontariato <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>: Associazione <strong>di</strong> Carità San Zeno Onlus<br />

e Associazione San Benedetto onlus (braccia operative della<br />

<strong>Caritas</strong> <strong>Diocesana</strong> Veronese, capofi la del Progetto), Centro<br />

Diocesano Aiuto Vita, Associazione Famiglia Canossiana<br />

Nuova Primavera, Gruppo <strong>di</strong> Volontariato Vincenziano, Metis<br />

Africa e Vita Virtus.<br />

Tali organizzazioni, pur mantenendo la loro autonomia, lo<br />

scorso 11 maggio 2006 hanno dato vita all’associazione <strong>di</strong><br />

secondo livello Citt.Imm – Citta<strong>di</strong>ni Immigrati onlus al fi ne <strong>di</strong><br />

formalizzare la volontà <strong>di</strong> continuare a lavorare in rete e creare<br />

un interlocutore unico con le istituzioni.<br />

“…preso atto della particolare situazione in cui si trovano i<br />

citta<strong>di</strong>ni immigrati che giungono nel nostro Paese per motivi <strong>di</strong><br />

lavoro, <strong>di</strong> famiglia, per motivi umanitari e per altri motivi non<br />

in contrasto con le leggi dello Stato italiano e le regole della<br />

pacifi ca convivenza tra i popoli, le associazioni sopra citate<br />

si associano, in un ottica <strong>di</strong> continuità con il lavoro iniziato<br />

nell’ambito del Progetto d’intesa “Citta<strong>di</strong>ni immigrati” per<br />

meglio rispondere ai bisogni dei citta<strong>di</strong>ni stranieri e<br />

promuovere attività e servizi a loro rivolti.<br />

L’Associazione si propone:<br />

a) <strong>di</strong> attivare sportelli in <strong>Verona</strong> e provincia, anche in concerto<br />

con altre strutture ed organizzazioni locali, fi nalizzati a fornire<br />

servizi a citta<strong>di</strong>ni immigrati fra cui quelli <strong>di</strong> orientamento<br />

alle risorse del territorio, <strong>di</strong> assistenza e consulenza nella<br />

pre<strong>di</strong>sposizione delle pratiche burocratiche per la permanenza<br />

legale in Italia, la tutela dei <strong>di</strong>ritti e l’esercizio dei doveri;<br />

b) <strong>di</strong> occuparsi della formazione delle persone coinvolte nei<br />

limiti delle fi nalità associative;<br />

c) <strong>di</strong> promuovere e attivare collaborazioni tra istituzioni,<br />

associazioni <strong>di</strong> volontariato e realtà <strong>di</strong> terzo settore in generale;<br />

d) svolgere attività connesse ed affi ni a quelle <strong>di</strong> cui ai punti<br />

precedenti, o comunque utili alla realizzazione degli scopi sociali,<br />

perché integrativi della stessa” (Art. 2 Statuto Associazione Citt.<br />

Imm onlus).”<br />

L’attività del Progetto ha portato alla formalizzazione della<br />

Rete Citt.Imm Citta<strong>di</strong>ni Immigrati con la sigla <strong>di</strong> Protocolli<br />

d’Intesa. Ad oggi hanno aderito: Diocesi <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>/sez. <strong>Caritas</strong>,<br />

Provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>, Anci Veneto, Comune <strong>di</strong> Castelnuovo<br />

del Garda, Comune <strong>di</strong> Legnago, Comune <strong>di</strong> Villafranca <strong>di</strong><br />

<strong>Verona</strong>, Unione dei Comuni <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> Est, Azienda Ulss 22,<br />

Azienda ULSS 21, Casa Circondariale <strong>Verona</strong>, Associazione<br />

La Fraternità, Gruppo <strong>di</strong> Volontariato Vincenziano e Citt.Imm<br />

Citta<strong>di</strong>ni Immigrati Onlus.


L’origine<br />

Citt.Imm. muove dalla convinzione che gli immigrati che<br />

vivono nella nostra città non possono più essere considerati<br />

ospiti, ma citta<strong>di</strong>ni a tutti gli eff etti con <strong>di</strong>ritti e doveri, e come<br />

tali vanno accolti, orientati e facilitati all’inserimento in un<br />

Paese con regole <strong>di</strong> convivenza civile <strong>di</strong>verse da quello <strong>di</strong><br />

provenienza.<br />

Anche gli immigrati, così come i citta<strong>di</strong>ni italiani, hanno la<br />

necessità <strong>di</strong> poter accedere alle informazioni in modo tale da<br />

poter acquisire sempre maggior consapevolezza rispetto alle<br />

esperienze che si trovano a vivere e accrescere così la propria<br />

autonomia, nel rispetto dei <strong>di</strong>ritti e dei doveri propri <strong>di</strong> ogni<br />

citta<strong>di</strong>no.<br />

Il servizio<br />

Il fulcro del Servizio è il valore della persona e l’obiettivo è la<br />

sua piena realizzazione come soggetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti e doveri.<br />

L’attività nasce dalla sinergia tra quanto già esiste nelle realtà<br />

coinvolte nel progetto, sia nella prospettiva <strong>di</strong> miglioramento<br />

del servizio off erto che nella crescita della governance.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista pratico gli Sportelli Citt.Imm si propongono<br />

come porta aperta e bussola:<br />

• per i citta<strong>di</strong>ni immigrati che fanno fatica a orientarsi nelle<br />

maglie della burocrazia, che spesso comporta per loro<br />

questioni <strong>di</strong> letterale sopravvivenza. Lo sportello non è<br />

quin<strong>di</strong> il luogo dove lo straniero va solo ad istruire la pratica,<br />

bensì è il luogo in cui viene ascoltato ed aiutato;<br />

• per i citta<strong>di</strong>ni italiani affi nché possano essere informati<br />

sulla normativa dell’immigrazione al fi ne <strong>di</strong> agevolare<br />

l’instaurazione <strong>di</strong> rapporti con citta<strong>di</strong>ni stranieri, <strong>di</strong> tipo<br />

lavorativo o altro, in un contesto <strong>di</strong> legalità.<br />

Gli Sportelli svolgono la seguente attività:<br />

• fornire una consulenza qualifi cata e supporto ai citta<strong>di</strong>ni<br />

stranieri e italiani in riferimento alle pratiche necessarie per<br />

la permanenza nel nostro Paese ovvero a vario titolo previste<br />

dalla vigente normativa in materia <strong>di</strong> immigrazione;<br />

• aiutare l’immigrato a godere dei propri <strong>di</strong>ritti ed esercitare<br />

i rispettivi doveri;<br />

• dare le informazioni connesse e garantire un ascolto <strong>di</strong><br />

eventuali altri bisogni fornendo una serie <strong>di</strong> informazioni<br />

utili sui servizi del territorio <strong>di</strong> competenza;<br />

• fornire un supporto qualifi cato anche agli enti presenti sul<br />

territorio che si occupano <strong>di</strong> immigrazione.<br />

Il servizio agli sportelli è garantito da operatori volontari<br />

affi ancati da <strong>di</strong>verse fi gure professionali.<br />

A supportare l’attività degli operatori Citt.Imm e degli<br />

utenti che accedono al Servizio sono stati pre<strong>di</strong>sposti<br />

materiali informatizzati e cartacei puntualmente<br />

aggiornati.<br />

Rientrano nella Rete Citt.Imm, ad oggi, gli


Sportelli <strong>di</strong>:<br />

• <strong>Verona</strong>, nella sede della Provincia in via delle Franceschine<br />

n. 10;<br />

• Castelnuovo del Garda, presso la sede del Municipio;<br />

• Unione Comuni <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> est, presso al sede municipale <strong>di</strong><br />

Colognola ai Colli.<br />

Il Servizio, inoltre, promuove Tavoli locali sull’immigrazione<br />

cui partecipano le istituzioni e gli organismi del privato sociale<br />

che operano nel settore. In essi si <strong>di</strong>scute delle problematiche<br />

legate al fenomeno migratorio a livello locale e si concertano<br />

le azioni che si rendono necessarie. Ad oggi sono stati attivati<br />

Tavoli a Legnago, a San Giovanni Lupatoto, a Villafranca <strong>di</strong><br />

<strong>Verona</strong> e all’Unione Comuni <strong>Verona</strong> Est.<br />

Tutti i servizi off erti sono gratuiti per l’utenza.<br />

Lo stile<br />

Il volontariato non ha il compito <strong>di</strong> sopperire alle carenze<br />

dello Stato, tuttavia è chiamato ad intervenire sulle cause<br />

che provocano emarginazione e <strong>di</strong>sagio sociale, siano esse <strong>di</strong><br />

carattere personale, istituzionale o culturale.<br />

Cause personali: osservare, ascoltare, <strong>di</strong>scernere.<br />

È il metodo proposto da <strong>Caritas</strong> per andare<br />

incontro alla persona e che gli operatori e i<br />

volontari hanno fatto proprio nell’accoglienza delle persone<br />

che si rivolgono sul territorio.<br />

Cause strutturali: rete. Lo strumento <strong>di</strong> attuazione del<br />

principio <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà tra pubblico e privato al fi ne <strong>di</strong><br />

progettare insieme azioni <strong>di</strong> reale promozione umana e <strong>di</strong><br />

servizio effi ciente.<br />

Cause culturali: formazione. Per promuovere all’interno dei<br />

contesti territoriali dove il servizio si realizza una cultura <strong>di</strong><br />

accoglienza, confronto e crescita con persone portatrici <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>verse culture.<br />

La formazione<br />

Parte fondante del Progetto Citta<strong>di</strong>ni Immigrati riguarda<br />

iniziative <strong>di</strong> sensibilizzazione e formazione rivolte alla<br />

comunità, all’utenza, ai volontari e agli operatori.<br />

Attraverso il Progetto, infatti, vengono realizzati:<br />

• eventi e momenti d’incontro collettivi aperti all’intera<br />

comunità sui temi della legalità, della <strong>di</strong>versità e della<br />

relazione d’aiuto;<br />

• corsi <strong>di</strong> base per volontari e operatori del territorio,<br />

precedenti l’apertura <strong>di</strong> ogni sportello nell’area geografi ca<br />

interessata, sui temi dell’immigrazione, la relazione d’aiuto<br />

e le risorse del territorio;<br />

• incontri <strong>di</strong> formazione permanente per volontari e operatori<br />

per aumentare le competenze e gli strumenti nella relazione


d’aiuto con l’utente straniero e per rispondere ai bisogni in<br />

modo adeguato e non assistenzialistico.<br />

• percorsi <strong>di</strong> stage e tirocinio presso Questura e Prefettura<br />

per acquisire conoscenze rispetto alla documentazione da<br />

pre<strong>di</strong>sporre per la permanenza legale in Italia del citta<strong>di</strong>no<br />

immigrato;<br />

• formazione e consulenza alle associazioni ed enti che ne<br />

facciano richiesta;<br />

• partecipazione a convegni provinciali o nazionali d’interesse<br />

ai fi ni del Progetto.<br />

Per ulteriori informazioni contattare<br />

<strong>Caritas</strong> <strong>Diocesana</strong> Veronese - Uffi cio Progetti<br />

in Lunga<strong>di</strong>ge Matteotti, 8 - <strong>Verona</strong> - tel 045.8302649<br />

e-mail: uffi cioprogetti@caritas.vr.it .<br />

Per consultare la versione telematica della guida e gli eventuali<br />

aggiornamenti visitare il sito www.cittimm.it .<br />

sportello verona Centro<br />

Via delle Franceschine, 10 - 37122 <strong>Verona</strong><br />

presso il Centro per l’impiego - 2° piano; stanza n° 3 bis<br />

Orario: martedì e giovedì 14.00-17.00<br />

tel.: 045 9288466<br />

E-mail: sportello1@cittimm.it<br />

sportello CasteLnuovo d/G<br />

Piazza degli Alpini, 4 - 37014 Castelnuovo del Garda (Vr)<br />

presso il Municipio - piano terra<br />

Orario: sabato 9.00-12.00<br />

tel.: 045 6459963<br />

E-mail: sportello2@cittimm.it<br />

sportello unione dei Comuni “verona est”<br />

P.zzale Trento, 2 - 37030 Colognola ai Colli (Vr)<br />

presso il Municipio <strong>di</strong> Colognola ai Colli - piano terra<br />

Orario: primo e terzo sabato del mese 9.00-12.00<br />

tel: 045 6151272<br />

E-mail: sportello5@cittimm.it


INIZIaRE UNa NUOVa EsPERIENZa<br />

DI VITa IN ITaLIa<br />

Nelle pagine che seguono proporremo un’introduzione generale sulla normativa relativa<br />

all’immigrazione e sul ruolo degli enti istituzionali <strong>di</strong> particolare riferimento (Questura, Prefettura,<br />

Comuni) che applicano tali normative, per fornire una prima conoscenza dei <strong>di</strong>ritti e dei doveri dei<br />

citta<strong>di</strong>ni immigrati che intendono entrare e soggiornare in Italia.<br />

È necessario premettere che la normativa relativa all’immigrazione è in continuo cambiamento,<br />

sia per le mo<strong>di</strong>fi che apportate alle leggi promulgate dallo Stato Italiano, sia per il recepimento <strong>di</strong><br />

normative Europee. Inoltre la stessa normativa, in alcuni casi, consente interpretazioni <strong>di</strong>verse da<br />

parte <strong>di</strong> chi la deve applicare, con la conseguenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse procedure nei <strong>di</strong>versi territori. Rimane<br />

comunque inevitabile e imprescin<strong>di</strong>bile la necessità <strong>di</strong> fare innanzitutto riferimento alle norme<br />

nazionali ed europee relative all’immigrazione per orientarsi.<br />

Detto ciò, cercheremo <strong>di</strong> dare un’informazione quanto più chiara e completa sulle procedure<br />

e le normative che riguardano il mondo dell’immigrazione. Inoltre è da sottolineare come le<br />

informazioni riportate, sono da considerarsi in<strong>di</strong>cative, poiché gli operatori del settore qualora lo<br />

ritengano opportuno, potranno richiedere ulteriore documentazione in relazione ai singoli casi nei<br />

limiti previsti dalla legge vigente. La guida riporta, inoltre, numeri utili dei <strong>di</strong>versi Enti competenti<br />

per quanto riguarda le <strong>di</strong>verse istanze da presentare per entrare e soggiornare regolarmente in<br />

Italia, nonché per poter esercitare i <strong>di</strong>ritti e i doveri propri <strong>di</strong> ogni citta<strong>di</strong>no.


DEFINIZIONI DI sTRaNIERO, CITTaDINO, aPOLIDE DEFINIZIONE DELLO sPaZIO sCHENGEN<br />

E DELLE FRONTIERE<br />

Per legge italiana:<br />

Citta<strong>di</strong>ni:<br />

sono tutti i citta<strong>di</strong>ni con nazionalità <strong>di</strong> uno degli Stati membri<br />

della Comunità Europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro<br />

Danimarca, Estonia, Finlan<strong>di</strong>a, Francia,Germania, Grecia,<br />

Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Liechtenstein, Lussemburgo,<br />

Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica<br />

Ceca, Portogallo,Regno Unito, Romania, Slovacchia, Slovenia,<br />

Spagna, Svezia e Ungheria). I termini citta<strong>di</strong>no e comunitario<br />

sono equivalenti.<br />

stranieri:<br />

sono i citta<strong>di</strong>ni con nazionalità <strong>di</strong> uno Stato extracomunitario.<br />

I termini straniero ed extracomunitario sono equivalenti.<br />

apoli<strong>di</strong>:<br />

sono coloro che sono privi <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza, quelle persone<br />

cioè che nessuno Stato, secondo la sua propria normativa,<br />

considera suoi citta<strong>di</strong>ni.<br />

Tale <strong>di</strong>stinzione è necessaria, in particolare perchè come vedremo,<br />

i citta<strong>di</strong>ni stranieri, cioè extracomunitari, e i citta<strong>di</strong>ni<br />

comunitari, nonché i loro familiari, sono soggetti a <strong>di</strong>verse<br />

norme.<br />

Lo spazio schengen è l’insieme dei territori nazionali dei<br />

Paesi che applicano la Convenzione: Austria, Belgio, Danimarca,<br />

Finlan<strong>di</strong>a, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo,<br />

Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia, Islanda, Norvegia e<br />

da <strong>di</strong>cembre 2007 anche Estonia, Lettonia, Lituania, Malta,<br />

Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria.<br />

È uno spazio <strong>di</strong> libera circolazione dei citta<strong>di</strong>ni dei paesi<br />

che hanno aderito alla convenzione, all’interno <strong>di</strong> esso sono<br />

eliminati i controlli alle frontiere comuni ed è stato creato un<br />

sistema unico <strong>di</strong> visti e ingressi. Se sei ciitta<strong>di</strong>no straniero in<br />

possesso <strong>di</strong> passaporto e permesso <strong>di</strong> soggiorno vali<strong>di</strong> puoi<br />

trascorrere un periodo massimo <strong>di</strong> 90 giorni in uno dei Paesi<br />

sopra in<strong>di</strong>cati trascorsi i quali devi tornare in Italia. In questo<br />

periodo non puoi lavorare. Se sei titolare <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong><br />

soggiono CE per soggiornanti <strong>di</strong> lungo periodo puoi rimanere<br />

nei paesi dell’area Schengen per più <strong>di</strong> 90 giorni per lavoro,<br />

stu<strong>di</strong>o e formazione professionale, residenza.<br />

Frontiere esterne: è il perimetro esterno dello Spazio<br />

Schengen dai cui valichi <strong>di</strong> frontiera lo straniero può far<br />

ingresso: le frontiere terrestri, le frontiere marittime, gli<br />

aeroporti ed i porti marittimi dei Paesi dello Spazio Schengen<br />

che non siano frontiere interne.<br />

Frontiere interne: sono le frontiere terrestri<br />

comuni dei Paesi dello Spazio Schengen.


CITTaDINI COMUNITaRI:<br />

sOGGIORNO E LEGaLE<br />

PERMaNENZa IN ITaLIa<br />

DECRETO LEGIsLaTIVO N. 30/2007<br />

(in vigore dall’11 aprile 2007):<br />

Note<br />

Sono equiparati ai citta<strong>di</strong>ni comunitari i citta<strong>di</strong>ni della Svizzera e della Repubblica<br />

<strong>di</strong> San Marino, nonché I citta<strong>di</strong>ni degli stati appartenenti allo Spazio Economico<br />

Europeo - SEE, cioè Norvegia, Islanda e Liechtenstein.<br />

Le norme del decreto legislativo, se più favorevoli, si applicano anche al familiare,<br />

dell’Unione o meno, del citta<strong>di</strong>no italiano.<br />

Casi:<br />

1. Iscrizione anagrafi ca del citta<strong>di</strong>no dell’unione europea avente un<br />

autonomo <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno (artt. 7, 9 e 19 D.lgs. n. 30/2007):<br />

• per il citta<strong>di</strong>no dell’Unione che intenda soggiornare in Italia per i primi tre mesi


<strong>di</strong> soggiorno non sono previste con<strong>di</strong>zioni o formalità;<br />

• per soggiorni superiori ai tre mesi è tenuto ad iscriversi<br />

all’anagrafe della popolazione residente del Comune in cui<br />

vive.<br />

Al momento della richiesta d’iscrizione viene rilasciata<br />

all’interessato una attestazione, contenente il nome, il<br />

cognome, l’in<strong>di</strong>rizzo del luogo <strong>di</strong> <strong>di</strong>mora abituale <strong>di</strong>chiarato e<br />

la data della presentazione dell’istanza d’iscrizione.<br />

Il Comune procederà all’accertamento della <strong>di</strong>mora abituale<br />

e alla verifi ca dei requisiti previsti dal decreto e chiederà la<br />

seguente documentazione:<br />

- originale e fotocopia del Passaporto o altro documento<br />

d’identità valido,<br />

- originale e fotocopia del co<strong>di</strong>ce fi scale.<br />

1.1 Nell’ipotesi <strong>di</strong> soggiorno per motivi <strong>di</strong> lavoro:<br />

documentazione attestante l’attività lavorativa esercitata.<br />

I citta<strong>di</strong>ni della Romania e della Bulgaria, per l’esercizio <strong>di</strong><br />

talune attività lavorative, dovranno anche esibire il nulla osta<br />

rilasciato dallo Sportello Unico per l’Immigrazione.<br />

I.2 Nell’ipotesi <strong>di</strong> soggiorno in italia, senza svolgere un’attività<br />

lavorativa o <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o o <strong>di</strong> formazione professionale, deve<br />

<strong>di</strong>mostrare:<br />

• la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> risorse economiche suffi cienti al<br />

soggiorno, per sé e per i propri familiari. Tale <strong>di</strong>sponibilità è<br />

auto<strong>di</strong>chiarata dall’interessato, ai sensi degli artt. 46 e 47 del<br />

DPR 445/2000. Per la quantifi cazione delle risorse economiche<br />

suffi cienti si utilizza il parametro dell’importo dell’assegno<br />

sociale. Nel calcolo del red<strong>di</strong>to complessivo va tenuto conto<br />

<strong>di</strong> eventuali ulteriori entrate da parte dei familiari conviventi.<br />

• documentazione attestante la titolarità <strong>di</strong> una polizza <strong>di</strong><br />

assicurazione sanitaria che copra le spese sanitarie, almeno<br />

<strong>di</strong> un anno. La tessera sanitaria europea (TEAM) rilasciata dal<br />

Paese <strong>di</strong> provenienza non sostituisce la polizza sanitaria. I<br />

formulari E106 – E120 – E121 (o E33) – E109 (o E37) rilasciati<br />

dallo Stato <strong>di</strong> provenienza, sod<strong>di</strong>sfano invece il requisito della<br />

copertura sanitaria al fi ne dell’iscrizione anagrafi ca.<br />

I.3 Nell’ipotesi <strong>di</strong> soggiorno per motivi <strong>di</strong> istruzione o <strong>di</strong><br />

formazione professionale:<br />

• documentazione attestante l’iscrizione presso un istituto<br />

pubblico o privato riconosciuto;<br />

• la titolarità <strong>di</strong> una polizza <strong>di</strong> assicurazione sanitaria, come<br />

specifi cato nel punto precedente. La durata della polizza<br />

deve essere almeno pari al corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> o <strong>di</strong> formazione<br />

professionali se inferiori all’anno;<br />

• la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> risorse economiche, come specifi cate nel<br />

punto precedente.<br />

Verifi cati i requisiti, a seguito dell’iscrizione<br />

anagrafi ca viene consegnato all’interessato il


elativo certifi cato d’iscrizione e <strong>di</strong> regolarità del soggiorno in<br />

bollo.<br />

In caso <strong>di</strong> rifi uto o <strong>di</strong> revoca del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno (per<br />

mancanza dei requisiti del Decreto Legislativo n.30 del<br />

06/02/2007) è ammesso ricorso al Tribunale in composizione<br />

monocratica del luogo ove <strong>di</strong>mora il richiedente.<br />

Resta ferma la facoltà dell’interessato <strong>di</strong> presentare<br />

ricorso al Prefetto entro 30 giorni dalla comunicazione del<br />

provve<strong>di</strong>mento in caso <strong>di</strong> rigetto dell’istanza per la mancanza<br />

del requisito della <strong>di</strong>mora abituale (Legge 1228/1954 e D.P.R.<br />

n. 223/1989 - Regolamento anagrafi co).<br />

I citta<strong>di</strong>ni comunitari che hanno presentato domanda <strong>di</strong> carta<br />

<strong>di</strong> soggiorno prima dell’11 aprile 2007, che a quella data non<br />

è ancora stata rilasciata, dovranno recarsi in comune per<br />

chiedere l’iscrizione all’anagrafe presentando la ricevuta della<br />

Questura o <strong>di</strong> Poste Italiane e l’autocertifi cazione dei requisiti<br />

richiesti dalla nuova normativa, non potendo la Questura<br />

rilasciare la Carta <strong>di</strong> soggiorno oltre quella data.<br />

2. Iscrizione anagrafi ca del familiare del citta<strong>di</strong>no<br />

dell’unione, avente la citta<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> uno Stato<br />

membro (artt. 2 e 9 D.lgs. n. 30/2007).<br />

I familiari del citta<strong>di</strong>no dell’Unione, già iscritto in<br />

anagrafe o fattane già richiesta, aventi <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno ai<br />

sensi dell’art. 2, punto 2, del decreto legislativo in commento<br />

sono i seguenti:<br />

• il coniuge;<br />

• i <strong>di</strong>scendenti <strong>di</strong>retti (fi gli) <strong>di</strong> età inferiore a 21 anni o a carico<br />

e quelli del coniuge;<br />

• gli ascendenti <strong>di</strong>retti (genitori e nonni) a carico e quelli del<br />

coniuge.<br />

I citta<strong>di</strong>ni dell’Unione in questione devono presentare, per<br />

l’iscrizione anagrafi ca:<br />

• un documento d’identità;<br />

• un documento che attesti la qualità <strong>di</strong> familiare nei sensi<br />

sopra richiamati, o <strong>di</strong> familiare a carico. La qualità <strong>di</strong> vivenza<br />

a carico può essere attestata dall’interessato me<strong>di</strong>ante la<br />

<strong>di</strong>chiarazione sostitutiva <strong>di</strong> cui all’art. 46 del D.P.R. 445/2000.<br />

Il familiare, non compreso fra quelli sopra in<strong>di</strong>cati, del citta<strong>di</strong>no<br />

dell’Unione, già iscritto in anagrafe o fattane già richiesta,<br />

a carico o convivente nel Paese <strong>di</strong> provenienza, o assistito<br />

personalmente dal medesimo citta<strong>di</strong>no per gravi motivi <strong>di</strong><br />

salute, nonché del partner con cui il citta<strong>di</strong>no dell’Unione<br />

abbia una relazione stabile debitamente attestata dallo<br />

Stato del citta<strong>di</strong>no dell’Unione, avente <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno ai<br />

sensi dell’art. 3, per l’iscrizione anagrafi ca deve presentare la<br />

seguente documentazione:<br />

• un documento d’identità;


• documentazione dello Stato del citta<strong>di</strong>no dell’Unione,<br />

titolare del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno, dalla quale risulti il<br />

rapporto parentale ovvero la relazione stabile, registrata<br />

dal medesimo Stato;<br />

• auto<strong>di</strong>chiarazione del citta<strong>di</strong>no dell’Unione della qualità<br />

<strong>di</strong> familaire a carico o convivente, ovvero della sussistenza<br />

<strong>di</strong> gravi motivi <strong>di</strong> salute che impongono l’assistenza<br />

personale da parte del citta<strong>di</strong>no dell’Unione avente<br />

autonomo <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno;<br />

• assicurazione sanitaria ovvero titolo comunque<br />

denominato idoneo a coprire tutti i rischi nel territorio<br />

nazionale (ve<strong>di</strong> punti precedenti);<br />

• auto<strong>di</strong>chiarazione del citta<strong>di</strong>no dell’Unione della<br />

<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> risorse suffi cienti per sè ed il familiare<br />

o il convivente. Per la quantifi cazione delle risorse<br />

economiche suffi cienti si utilizza;<br />

• il parametro dell’importo dell’assegno sociale. Nel calcolo<br />

del red<strong>di</strong>to complessivo va tenuto conto <strong>di</strong> eventuali<br />

ulteriori entrate da parte dei familiari conviventi.<br />

3. Iscrizione anagrafi ca del familiare del citta<strong>di</strong>no<br />

dell’Unione, non avente la citta<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> uno Stato<br />

membro (artt. 9 e 10 D.lgs. n. 30/2007).<br />

• Per i soggiorni <strong>di</strong> durata inferiore ai tre mesi il familiare<br />

extracomunitario non dovrà richiedere né il permesso <strong>di</strong><br />

soggiorno né presentare la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> presenza alla<br />

Questura.<br />

• Per soggiorni superiori a tre mesi, i familiari extracomunitari<br />

del citta<strong>di</strong>no comunitario devono chiedere la carta <strong>di</strong><br />

soggiorno, presentando domanda presso la Questura o<br />

inoltrandola tramite le Poste (kit con banda gialla).<br />

I familiari del citta<strong>di</strong>no dell’Unione aventi <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno<br />

ai sensi dell’art. 2, punto 2, del decreto legislativo in commento<br />

sono i seguenti:<br />

• il coniuge,<br />

• i <strong>di</strong>scendenti <strong>di</strong>retti (fi gli) <strong>di</strong> età inferiore a 21 anni o a carico<br />

e quelli del coniuge,<br />

• gli ascendenti <strong>di</strong>retti (genitori e nonni) a carico e quelli del<br />

coniuge.<br />

I documenti da presentare in Questura per richiedere la Carta<br />

<strong>di</strong> soggiorno sono:<br />

• documento d’identità o passaporto ed eventuale visto<br />

d’ingresso del familiare non comunitario se richiesto;<br />

• documenti che attestino la qualità <strong>di</strong> familiare (se provenienti<br />

dall’estero devono essere tradotti e legalizzati da Autorità<br />

Consolari Italiane del paese <strong>di</strong> provenienza) e, se<br />

necessario, in relazione alla tipologia d’istanza,<br />

<strong>di</strong> familiare a carico. La qualità <strong>di</strong> vivenza a<br />

carico può essere attestata dall’interessato


me<strong>di</strong>ante la <strong>di</strong>chiarazione sostitutiva <strong>di</strong> cui all’art. 46 del<br />

D.P.R. 445/2000;<br />

• l’attestato della richiesta d’iscrizione anagrafi ca del familiare<br />

citta<strong>di</strong>no comunitario o certifi cato <strong>di</strong> residenza rilasciato<br />

dal Comune;<br />

• 4 foto in formato tessera uguali.<br />

Documenti da presentare per la richiesta <strong>di</strong> iscrizione<br />

anagrafi ca in Comune:<br />

• La Carta <strong>di</strong> Soggiorno rilasciata dalla Questura, il passaporto<br />

e il visto d’ingresso quando richiesto.<br />

• Documenti che attestino la qualità <strong>di</strong> familiare (se<br />

provenienti dall’estero devono essere tradotti e legalizzati<br />

da Autorità Consolari Italiane del paese <strong>di</strong> provenienza) e,<br />

se necessario,<br />

• in relazione alla tipologia d’istanza, <strong>di</strong> familiare a carico.<br />

La qualità <strong>di</strong> vivenza a carico può essere attestata<br />

dall’interessato me<strong>di</strong>ante la <strong>di</strong>chiarazione sostitutiva <strong>di</strong> cui<br />

all’art. 46 del D.P.R. 445/2000.<br />

• L’attestato della richiesta d’iscrizione anagrafi ca del familiare<br />

citta<strong>di</strong>no dell’Unione o certifi cato <strong>di</strong> residenza. In proposito<br />

si ritiene che possa essere omessa la presentazione<br />

dell’attestato della richiesta d’iscrizione anagrafi ca del<br />

familiare citta<strong>di</strong>no dell’Unione, in quanto già agli<br />

atti del Comune.<br />

È facoltà del citta<strong>di</strong>no extracomunitario<br />

familiare, presentare domanda <strong>di</strong> iscrizione anagrafi ca anche<br />

prima <strong>di</strong> aver ottenuto la Carta <strong>di</strong> Soggiorno dalla Questura;<br />

in tale caso però il perfezionamento della pratica <strong>di</strong> iscrizione<br />

avverrà solo a seguito presentazione della Carta <strong>di</strong> Soggiorno<br />

soprain<strong>di</strong>cata.<br />

Dopo cinque anni <strong>di</strong> permanenza continuativa, i familiari<br />

stranieri (cioè non della comunità europea) dei citta<strong>di</strong>ni<br />

comunitari potranno chiedere la carta <strong>di</strong> soggiorno<br />

permanente per familiari <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni europei. La richiesta<br />

della carta <strong>di</strong> soggiorno permanente deve essere presentata,<br />

prima della scadenza della carta <strong>di</strong> soggiorno, alla Questura<br />

del luogo <strong>di</strong> residenza.<br />

Il familiare extracomunitario, non compreso fra quelli sopra<br />

in<strong>di</strong>cati, del citta<strong>di</strong>no dell’Unione, già iscritto in anagrafe<br />

o fattane già richiesta, a carico o convivente nel Paese <strong>di</strong><br />

provenienza, o assistito personalmente dal medesimo<br />

citta<strong>di</strong>no per gravi motivi <strong>di</strong> salute, nonché del partner<br />

con cui il citta<strong>di</strong>no dell’Unione abbia una relazione stabile<br />

debitamente attestata dallo Stato del citta<strong>di</strong>no dell’Unione,<br />

avente <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno ai sensi dell’art. 3, che non<br />

sono titolari <strong>di</strong> un autonomo <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno possono<br />

richiedere il rilascio del permesso <strong>di</strong> soggiorno per residenza<br />

elettiva, ai sensi dell’art. 5 del D. Leg. 25 luglio 1998, n. 286.<br />

A tal fi ne il loro ingresso sarà subor<strong>di</strong>nato al rilascio del visto


<strong>di</strong> ingresso per residenza elettiva da parte delle competenti<br />

autorità consolari italiane nei Paesi <strong>di</strong> provenienza.<br />

Rinnovo permesso <strong>di</strong> soggiorno<br />

I citta<strong>di</strong>ni comunitari già residenti nel Comune che hanno<br />

il permesso <strong>di</strong> soggiorno in scadenza devono chiedere il<br />

rinnovo allo sportello anagrafe del Comune presentando i<br />

documenti attestanti la permanenza delle con<strong>di</strong>zioni per il<br />

regolare soggiorno.<br />

Conservazione del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno<br />

(artt. 11, 12,13 D.lgs. n. 30/2007).<br />

Il familiare del citta<strong>di</strong>no dell’Unione che abbia acquisito<br />

il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno permanente o che abbia i requisiti<br />

per <strong>di</strong>venire a sua volta titolare <strong>di</strong> un autonomo <strong>di</strong>rittto <strong>di</strong><br />

soggiorno ai senei dall’articolo 7 comma 1, nonchè i fi gli o il<br />

genitore che ne ha l’affi damento, nel caso in cui i fi gli siano<br />

iscritti in un istituto scolastico e fi no al termine degli stu<strong>di</strong><br />

stessi, conservano il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno nei casi <strong>di</strong>:<br />

- decesso del citta<strong>di</strong>no dell’Unione,<br />

- sua partenza dal territorio nazionale,<br />

- <strong>di</strong>vorzio,<br />

- annullamento del matrimonio.<br />

Il citta<strong>di</strong>no dell’Unione Europea già lavoratore subor<strong>di</strong>nato o<br />

autonomo conserva il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno se:<br />

• è temporaneamente inabile a seguito <strong>di</strong> malattia o<br />

infortunio;<br />

• dopo aver esercitato per oltre un anno un’attività lavorativa<br />

nel territorio nazionale, si trova in stato <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione<br />

involontaria debitamente comprovata, ed è iscritto presso il<br />

Centro per l’impiego, ovvero ha reso la <strong>di</strong>chiarazione ex art. 2,<br />

c. 1, del d. lgs.vo 181/2000 che attesti l’imme<strong>di</strong>ata <strong>di</strong>sponibilità<br />

all’impiego; citta<strong>di</strong>no in stato <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione involontaria;<br />

• al termine <strong>di</strong> un contratto <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> durata inferiore ad un<br />

anno, o si è trovato in stato <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione involontaria<br />

nei primi do<strong>di</strong>ci mesi <strong>di</strong> soggiorno in Italia ed è iscritto presso<br />

il Centro per l’impiego o abbia reso apposita <strong>di</strong>chiarazione<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità all’impiego; citta<strong>di</strong>no che segue un corso <strong>di</strong><br />

formazione professionale.<br />

Diritto <strong>di</strong> soggiorno permanente<br />

(artt. 14, 15,16, 17,18 D.lgs. n. 30/2007)<br />

Il citta<strong>di</strong>no dell’Unione e Non che ha soggiornato legalmente<br />

e in via continuativa, per cinque anni, nel territorio nazionale<br />

acquisisce un <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno permanente. Tale<br />

titolo esonera l’interessato dalla conservazione<br />

dei requisiti previsti dal decreto legislativo per il<br />

riconoscimento del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno.


L’assenza dal territorio nazionale <strong>di</strong> durata superiore a due<br />

anni consecutivi comporta la per<strong>di</strong>ta del <strong>di</strong>ritto.<br />

Per i citta<strong>di</strong>ni dell’Unione, la relativa attestazione è rilasciata<br />

dal Comune <strong>di</strong> residenza entro 30 giorni dalla richiesta<br />

dell’interessato. Per i citta<strong>di</strong>ni extracomunitari, familiari<br />

<strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni dell’Unione, l’attestazione è rilasciata dalla<br />

competente Questura <strong>di</strong> residenza.<br />

La richiesta deve essere corredata dalla documentazione atta<br />

a <strong>di</strong>mostrare la sussistenza delle con<strong>di</strong>zioni previste per la<br />

maturazione del <strong>di</strong>ritto. Si ritiene che la con<strong>di</strong>zione relativa<br />

alla continuità del soggiorno possa essere accertata attraverso<br />

l’iscrizione anagrafi ca dell’interessato.<br />

La con<strong>di</strong>zione che questi abbia soggiornato legalmente deve<br />

intendersi nel senso che nel corso dei cinque anni <strong>di</strong> soggiorno<br />

l’interessato abbia risieduto nel territorio alle con<strong>di</strong>zioni<br />

previste nel decreto legislativo e senza essere stato oggetto<br />

<strong>di</strong> misure <strong>di</strong> allontanamento. La continuità del soggiorno è<br />

invece interrotta dal provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> allontanamento della<br />

persona interessata.<br />

Non pregiu<strong>di</strong>cano la continuità del soggiorno:<br />

• le assenze che non superino complessivamente sei mesi<br />

l’anno;<br />

• ovvero le assenze <strong>di</strong> durata superiore<br />

giustifi cate dall’assolvimento <strong>di</strong> obblighi militari;<br />

• ovvero fi no a do<strong>di</strong>ci mesi consecutivi per<br />

motivi rilevanti quali, a titolo esemplifi cativo:<br />

- la gravidanza e la maternità,<br />

- la malattia grave,<br />

- gli stu<strong>di</strong> o la formazione professionale,<br />

- il <strong>di</strong>stacco per motivi <strong>di</strong> lavoro in un altro Stato membro<br />

o in un Paese terzo.<br />

Si ritiene che tali assenze vadano considerate nel calcolo<br />

del quinquennio previsto per la maturazione del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong><br />

soggiorno permanente, nel senso che i relativi perio<strong>di</strong> debbano<br />

essere computati quali perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> soggiorno nel territorio<br />

nazionale. La continuità del soggiorno è invece interrotta dal<br />

provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> allontanamento della persona interessata.<br />

Maturazione anticipata del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno<br />

permanente (art. 15 D.lgs. n. 30/2007)<br />

Il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno permanente viene maturato prima dei<br />

cinque anni <strong>di</strong> soggiorno per i lavoratori che hanno cessato<br />

la propria attività lavorativa nel territorio nazionale, ed i loro<br />

familiari nei seguenti casi:<br />

Pensionamento dell’interessato<br />

Rientrano in questa ipotesi il lavoratore subor<strong>di</strong>nato o<br />

autonomo che, nel momento in cui cessa l’attività ha raggiunto<br />

l’età prevista per la pensione <strong>di</strong> vecchiaia, nonché il lavoratore<br />

subor<strong>di</strong>nato che cessa <strong>di</strong> svolgere la propria attività a seguito<br />

<strong>di</strong> pensionamento anticipato, qualora abbia svolto in Italia la


propria attività negli ultimi do<strong>di</strong>ci mesi e vi abbia soggiornato<br />

in via continuativa per oltre tre anni. Se il lavoratore non ha<br />

<strong>di</strong>ritto alla pensione <strong>di</strong> vecchiaia, la con<strong>di</strong>zione relativa all’età<br />

è considerata sod<strong>di</strong>sfatta al raggiungimento dei 60 anni.<br />

Sopravvenuta incapacità lavorativa permanente:<br />

il lavoratore subor<strong>di</strong>nato o autonomo che ha soggiornato in<br />

modo continuativo nello Stato per almeno due anni e cessa<br />

<strong>di</strong> lavorare a causa <strong>di</strong> una sopravvenuta incapacità lavorativa<br />

permanente. Non sono poste con<strong>di</strong>zioni legate alla durata del<br />

soggiorno nel caso in cui l’incapacità al lavoro sia dovuta ad<br />

un infortunio sul lavoro o ad una malattia professionale dai<br />

quali consegue il <strong>di</strong>ritto ad una prestazione interamente o<br />

parzialmente a carico <strong>di</strong> un’istituzione dello Stato.<br />

Esercizio dell’attività lavorativa in altro Stato membro.<br />

L’ipotesi in esame si riferisce al lavoratore subor<strong>di</strong>nato o<br />

autonomo che dopo aver espletato tre anni <strong>di</strong> attività e <strong>di</strong><br />

soggiorno continuativi in Italia esercita un’attività subor<strong>di</strong>nata<br />

in altro Stato dell’Unione, permanendo le con<strong>di</strong>zioni per la<br />

sua iscrizione anagrafi ca.<br />

Ai fi ni della maturazione anticipata del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno<br />

permanente si considera periodo <strong>di</strong> occupazione il periodo <strong>di</strong><br />

iscrizione alle liste <strong>di</strong> mobilità o <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione involontaria,<br />

il periodo <strong>di</strong> sospensione dell’attività in<strong>di</strong>pendenti dalla<br />

volontà dell’interessato e l’assenza dal lavoro o la cessazione<br />

dell’attività per malattia o infortunio.<br />

Il <strong>di</strong>ritto al soggiorno permanente maturato anticipatamente<br />

alle con<strong>di</strong>zioni sopraesposte è esteso al familiare che<br />

soggiorna in Italia con il lavoratore subor<strong>di</strong>nato o autonomo<br />

<strong>di</strong> cui sopra. Qualora il lavoratore deceda prima <strong>di</strong> avere<br />

acquisito il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno permanente, il familiare che ha<br />

soggiornato con lui matura il <strong>di</strong>ritto al soggiorno permanente<br />

alle seguenti con<strong>di</strong>zioni: il lavoratore abbia soggiornato per<br />

due anni continuativi in Italia prima del decesso; il decesso<br />

sia avvenuto a seguito <strong>di</strong> infortunio sul lavoro o malattia<br />

professionale; il coniuge abbia perso la citta<strong>di</strong>nanza italiana a<br />

seguito del matrimonio.<br />

Misure <strong>di</strong> allontanamento<br />

(Artt. 8, 13, 20 e 21 D.lgs. n. 30/2007)<br />

Le misure <strong>di</strong> allontanamento sono attualmente soggette a<br />

revisione, si rimanda quin<strong>di</strong> al sito istituzionale del Ministero<br />

dell’Interno per approfon<strong>di</strong>menti e aggiornamenti.<br />

In particolare si segnalano le nuove <strong>di</strong>sposizioni contenute<br />

nella Legge 15 luglio 2009, n. 94, recante “Disposizioni in<br />

materia <strong>di</strong> sicurezza pubblica” in vigore dall’8 agosto<br />

2009.


CITTaDINI sTRaNIERI:<br />

sOGGIORNO E LEGaLE<br />

PERMaNENZa IN ITaLIa<br />

IL VIsTO D’INGREssO PER CITTaDINI sTRaNIERI<br />

Il visto è l’autorizzazione concessa allo straniero per l’ingresso nel territorio della<br />

Repubblica italiana. È stampato su carta adesiva e si applica sul passaporto o<br />

altro valido documento <strong>di</strong> viaggio del richiedente. Alla domanda <strong>di</strong> visto deve<br />

essere allegata una foto formato tessera, un documento <strong>di</strong> viaggio valido e, dove<br />

richiesto, la documentazione specifi ca per il tipo <strong>di</strong> visto richiesto.<br />

Il visto è rilasciato dalle Ambasciate e dai Consolati italiani nello Stato <strong>di</strong> origine<br />

o della stabile residenza dello straniero. Non è possibile il rilascio del visto (né la<br />

proroga) allo straniero che già si trovi in Italia.<br />

I citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> alcuni Paesi non sono obbligati a richiedere il visto d’ingresso per<br />

soggiorni per turismo, missione, aff ari, invito e gara sportiva purché non superiori<br />

a 90 giorni mentre l’obbligo sussiste per i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> altri Paesi, per sapere quali è<br />

possibile consultare il sito del Ministero degli Aff ari Esteri alla pagina<br />

http://www.esteri.it/visti .


Lo straniero già residente in uno Stato Schengen e titolare <strong>di</strong><br />

permesso <strong>di</strong> soggiorno, è esente da visto per soggiorni non<br />

superiori a 3 mesi, a con<strong>di</strong>zione che l’ingresso in Italia non<br />

avvenga per motivi <strong>di</strong> lavoro subor<strong>di</strong>nato, lavoro autonomo<br />

o tirocinio. Sono 20 le tipologie <strong>di</strong> visto d’ingresso: adozione,<br />

aff ari, cure me<strong>di</strong>che, <strong>di</strong>plomatico, familiare al seguito, gara<br />

sportiva, invito, lavoro autonomo, lavoro subor<strong>di</strong>nato,<br />

missione, motivi religiosi, reingresso, residenza elettiva,<br />

ricongiungimento familiare, stu<strong>di</strong>o, transito aeroportuale,<br />

transito, trasporto, turismo, vacanze-lavoro.<br />

Tra questi i visti possono essere:<br />

• Visto per soggiorni brevi fi no a 90 giorni (Visto Schengen<br />

uniforme): il visto Schengen consente il transito o il breve<br />

soggiorno fi no a 90 giorni.<br />

• Visto per soggiorni <strong>di</strong> lunga durata (Nazionali): per tutti i<br />

soggiorni <strong>di</strong> lunga durata (oltre 90 giorni) gli stranieri devono<br />

avere sempre il visto, anche se citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Paesi non soggetti<br />

ad obbligo <strong>di</strong> visto per transito o per breve soggiorno. Questi<br />

tipi <strong>di</strong> visto sono vali<strong>di</strong> per soggiorni superiori a 90 giorni<br />

con uno o più ingressi in Italia e per l’eventuale transito (per<br />

non più <strong>di</strong> cinque giorni) attraverso il territorio degli Stati<br />

Schengen.<br />

- Visto tipo A: transito aeroportuale.<br />

- Visto tipo B: transito.<br />

- Visto tipo C: soggiorni <strong>di</strong> breve durata o <strong>di</strong> viaggio fi no a 90<br />

giorni, con uno o più ingressi.<br />

- Visto tipo D: soggiorni superiori a 90 giorni.<br />

Lo straniero che entra legalmente in Italia per soggiorni<br />

superiori ai 90 giorni, entro otto giorni lavorativi, deve<br />

richiedere il titolo <strong>di</strong> soggiorno. Il documento avrà una<br />

motivazione identica a quella in<strong>di</strong>cata nel visto.<br />

L’ingresso nel territorio italiano è consentito soltanto agli<br />

stranieri che:<br />

• si presentano attraverso un valico <strong>di</strong> frontiera;<br />

• siano in possesso <strong>di</strong> un passaporto o <strong>di</strong> altro documento<br />

<strong>di</strong> viaggio equivalente riconosciuto valido per<br />

l’attraversamento delle frontiere;<br />

• abbiano un visto <strong>di</strong> ingresso o <strong>di</strong> transito, nei casi in cui è<br />

richiesto;<br />

• non siano segnalati al sistema informativo Schengen ai fi ni<br />

della non ammissione;<br />

• non siano considerati pericolosi per l’or<strong>di</strong>ne pubblico, la<br />

sicurezza nazionale o le relazioni internazionali;<br />

• <strong>di</strong>mostrino <strong>di</strong> avere mezzi fi nanziari per il loro sostentamento<br />

e abbiano a <strong>di</strong>sposizione la somma necessaria al rimpatrio,<br />

eventualmente <strong>di</strong>mostrabile con l’esibizione del<br />

biglietto <strong>di</strong> ritorno.<br />

Gli stranieri in ingresso sono sottoposti ai controlli<br />

<strong>di</strong> frontiera, doganali, valutari e sanitari.


Lo straniero sprovvisto anche solo <strong>di</strong> uno dei requisiti richiesti<br />

può essere respinto alla frontiera. Il provve<strong>di</strong>mento può essere<br />

attuato dalle Autorità <strong>di</strong> Frontiera anche in presenza <strong>di</strong> regolare<br />

visto d’ingresso o <strong>di</strong> transito.<br />

Vengono espulsi o accompagnati alla frontiera gli extracomunitari<br />

che non hanno un regolare visto <strong>di</strong> ingresso o un permesso <strong>di</strong><br />

soggiorno.<br />

Sono defi niti clandestini gli stranieri entrati in Italia senza<br />

regolare visto <strong>di</strong> ingresso, mentre sono irregolari gli stranieri<br />

che hanno perduto i requisiti necessari per la permanenza sul<br />

territorio nazionale <strong>di</strong> cui erano però in possesso all’ingresso<br />

in Italia. La Legge 94/2009 stabilisce che, salvo che il fatto<br />

costituisca più grave reato, lo straniero che fa ingresso ovvero si<br />

trattiene nel territorio dello Stato, in violazione delle <strong>di</strong>sposizioni<br />

del Testo Unico nonché <strong>di</strong> quelle <strong>di</strong> cui all’articolo 1 della legge<br />

28 maggio 2007, n. 68, è punito con I’ammenda da 5.000 a<br />

10.000 euro.<br />

Non possono essere espulsi imme<strong>di</strong>atamente se occorre prestare<br />

loro soccorso, occorre compiere accertamenti sulla loro identità<br />

o nazionalità, occorre preparare i documenti per il viaggio, non<br />

è <strong>di</strong>sponibile un mezzo <strong>di</strong> trasporto idoneo, devono essere<br />

trattenuti, previo provve<strong>di</strong>mento del questore convalidato<br />

dal magistrato, presso appositi centri <strong>di</strong> permanenza<br />

temporanea e assistenza (art.14 del Testo Unico n.<br />

286/98) per il tempo strettamente necessario per<br />

la loro identifi cazione ed espulsione.<br />

INGREssO PER LaVORO<br />

sUBORDINaTO, sTaGIONaLE, aUTONOMO<br />

Lavoro subor<strong>di</strong>nato<br />

Il datore <strong>di</strong> lavoro italiano o straniero regolarmente<br />

soggiornante, che intenda instaurare un rapporto <strong>di</strong><br />

lavoro subor<strong>di</strong>nato a tempo indeterminato, determinato<br />

o stagionale con un citta<strong>di</strong>no extracomunitario residente<br />

all’estero deve presentare, nell’ambito del Decreto Flussi,<br />

una specifi ca richiesta nominativa nulla osta allo Sportello<br />

Unico per l’immigrazione presso le Prefetture - Utg della<br />

provincia competente per il luogo in cui l’attività lavorativa<br />

dovrà eff ettuarsi. Le domande possono essere presentate,<br />

su apposita modulistica, soltanto dalla data e secondo le<br />

modalità stabilite dal Decreto Flussi.<br />

Lo Sportello unico, fatte le verifi che previste dalla normativa,<br />

rilascia il nulla osta al lavoro al datore <strong>di</strong> lavoro che, al momento<br />

del ritiro, sottoscrive il contratto <strong>di</strong> soggiorno dandone<br />

comunicazione per via telematica alla rappresentanza<br />

Consolare competente.<br />

Il citta<strong>di</strong>no straniero deve:<br />

• entro 6 mesi dal rilascio del nulla osta presentarsi presso la<br />

Ambasciate ed i Consolati italiani competenti dello Stato <strong>di</strong><br />

origine o della stabile residenza per la richiesta e il ritiro del<br />

relativo visto <strong>di</strong> ingresso<br />

• al momento dell’ingresso in Italia:<br />

- possedere il visto per motivi <strong>di</strong> lavoro<br />

- entro 8 giorni dall’ingresso deve presentarsi allo Sportello


Unico competente per sottoscrivere il contratto <strong>di</strong><br />

soggiorno, ritirare il co<strong>di</strong>ce fi scale e il modulo relativo alla<br />

domanda <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno.<br />

Lavoro stagionale<br />

Vale la stessa procedura descritta per il lavoro subor<strong>di</strong>nato.<br />

L’autorizzazione al lavoro stagionale, rilasciata nell’ambito <strong>di</strong><br />

specifi co Decreto Flussi per lavoro stagionale, ha una vali<strong>di</strong>tà<br />

minima <strong>di</strong> venti giorni e massima <strong>di</strong> sei o nove mesi (in base<br />

alla durata del lavoro stagionale o anche con riferimento a<br />

lavori <strong>di</strong> più breve periodo da svolgere presso <strong>di</strong>versi datori<br />

<strong>di</strong> lavoro).<br />

Il titolare <strong>di</strong> un permesso <strong>di</strong> soggiorno per lavoro stagionale,<br />

purché abbia ottenuto l’anno precedente un permesso <strong>di</strong><br />

soggiorno per motivi <strong>di</strong> lavoro stagionale e, alla scadenza,<br />

abbia fatto rientro nello Stato <strong>di</strong> provenienza, può svolgere<br />

attività <strong>di</strong> lavoro subor<strong>di</strong>nato a tempo indeterminato dopo<br />

aver chiesto e ottenuto la conversione del permesso <strong>di</strong><br />

soggiorno in permesso <strong>di</strong> lavoro nell’ambito del decreto fl ussi<br />

non stagionale.<br />

É inoltre possibile presentare richiesta <strong>di</strong> nulla osta al<br />

lavoro per un citta<strong>di</strong>no straniero residente all´estero,<br />

per le particolari categorie <strong>di</strong> lavoro previste dall´articolo<br />

27, I comma del Testo unico che non rientrano nella<br />

programmazione annuale dei fl ussi d´ingresso.<br />

Lavoro autonomo<br />

Lo straniero che intende esercitare in Italia un’attività non<br />

occasionale <strong>di</strong> lavoro autonomo, industriale, professionale,<br />

artigianale o commerciale o intende costituire una società<br />

<strong>di</strong> capitali o <strong>di</strong> persone o accedere a cariche societarie deve<br />

possedere i requisiti morali e professionali richiesti dalla<br />

legge ai citta<strong>di</strong>ni italiani per l’esercizio delle singole attività,<br />

compresi i requisiti per l’iscrizione ad albi o registri ove<br />

necessari e deve:<br />

• richiedere, anche tramite un proprio procuratore, alla<br />

competente autorità amministrativa una <strong>di</strong>chiarazione che<br />

non sussistono motivi che impe<strong>di</strong>scono il rilascio del titolo<br />

abilitativo o autorizzatorio, comunque denominato (ad<br />

es. alla Camera <strong>di</strong> commercio per l’iscrizione nel Registro<br />

esercenti il Commercio, al Comune nel caso <strong>di</strong> attività per il<br />

commercio per il cui avvio è necessario solo presentare una<br />

previa comunicazione al Comune stesso). Per l’esercizio<br />

<strong>di</strong> una professione è necessario il riconoscimento del<br />

titolo professionale straniero conseguito in un Paese non<br />

appartenente all’Unione europea. Per quanto concerne<br />

una professione sanitaria, anche a carattere occasionale,<br />

è richiesto il preventivo riconoscimento da parte<br />

del Ministero della Sanità. Per le professioni<br />

sottoposte alla vigilanza del Ministero della<br />

Giustizia, il proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> riconoscimento


del titolo avviene presso la Direzione generale degli Aff ari<br />

civili - Uffi cio VII - Reparto internazionale. Tra le professioni<br />

<strong>di</strong> competenza del predetto Ministero rientrano le seguenti:<br />

attuario, avvocato, commercialista, biologo, chimico,<br />

agronomo e forestale, geologo, ingegnere, agente <strong>di</strong><br />

cambio, psicologo, assistente sociale, consulente del lavoro,<br />

agrotecnico, geometra, perito agrario, perito industriale,<br />

giornalista. La <strong>di</strong>chiarazione deve avere data non anteriore<br />

a tre mesi dalla richiesta;<br />

• richiedere un’attestazione dei parametri sulla <strong>di</strong>sponibilità<br />

delle risorse occorrenti per l’esercizio dell’attività che<br />

si vuole intraprendere. Questa viene rilasciata dalla<br />

Camera <strong>di</strong> commercio competente per territorio, purché<br />

l’attività che si intende svolgere abbia il carattere <strong>di</strong><br />

attività impren<strong>di</strong>toriale. L’attestazione è fornita anche dai<br />

competenti or<strong>di</strong>ni professionali, per le attività soggette a<br />

iscrizione negli or<strong>di</strong>ni stessi;<br />

• poter <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> una idonea sistemazione alloggiativa:<br />

per questo si dovrà esibire un contratto <strong>di</strong> acquisto o <strong>di</strong><br />

locazione dell’immobile (ai sensi degli artt. 2 e 4 della legge<br />

4/1/1968, n. 15) una <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> un citta<strong>di</strong>no italiano o<br />

straniero regolarmente soggiornante in Italia che attesti <strong>di</strong><br />

aver messo a <strong>di</strong>sposizione dello straniero un alloggio<br />

idoneo.<br />

IL PERMEssO DI sOGGIORNO<br />

Il Ministero dell’interno, al fi ne <strong>di</strong> garantire l’accesso<br />

all’informazione ha pubblicato la guida “in italia in regola”. La<br />

guida è tradotta in sette lingue: inglese, francese, spagnolo,<br />

albanese, russo, cinese e arabo. In essa vengono date le<br />

informazioni relative a permessi <strong>di</strong> soggiorno, anagrafe, scuola,<br />

assistenza sanitaria e citta<strong>di</strong>nanza. Pertanto nella presente guida<br />

si farà soltanto un accenno agli istituti in questione rinviando alla<br />

guida ministeriale l’approfon<strong>di</strong>mento delle questioni.<br />

Il permesso <strong>di</strong> soggiorno è un’autorizzazione che rilascia il Questore<br />

e che da allo straniero il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno sul territorio dello<br />

Stato. La Legge 94/2009 prevede per il citta<strong>di</strong>no non comunitario<br />

la sottoscrizione <strong>di</strong> un Accordo <strong>di</strong> integrazione, articolato per<br />

cre<strong>di</strong>ti, per poter ottenere il rilascio del permesso <strong>di</strong> soggiorno. La<br />

per<strong>di</strong>ta integrale dei cre<strong>di</strong>ti determina la revoca del permesso <strong>di</strong><br />

soggiorno e l’espulsione dello straniero dal territorio dello Stato,<br />

ad eccezione dello straniero titolare <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno<br />

per asilo, richiesta <strong>di</strong> asilo, per protezione sussi<strong>di</strong>aria, per motivi<br />

umanitari, per motivi familiari, <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno CE per<br />

soggiornanti <strong>di</strong> lungo periodo, <strong>di</strong> carta <strong>di</strong> soggiorno per familiare<br />

straniero <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>no dell’Unione europea, nonché dello straniero<br />

titolare <strong>di</strong> altro permesso <strong>di</strong> soggiorno che ha esercitato il <strong>di</strong>ritto al<br />

ricongiungimento familiare. Il Governo, entro 180 giorni dalla data<br />

<strong>di</strong> entrata in vigore della Legge deve adottare un regolamento in cui<br />

sono stabiliti i criteri e le modalità per la sottoscrizione dell’accordo<br />

<strong>di</strong> integrazione. I titoli <strong>di</strong> soggiorno sono:


1. Per soggiorni brevi: fi no a 90 giorni.<br />

Per i citta<strong>di</strong>ni stranieri, nei casi d’ingresso in Italia per soggiorni<br />

brevi per visite, aff ari, turismo e stu<strong>di</strong>o (previo rilascio <strong>di</strong> apposito<br />

visto <strong>di</strong> ingresso laddove previsto) non è più necessario richiedere<br />

il permesso <strong>di</strong> soggiorno qualora la durata del soggiorno non sia<br />

superiore a tre mesi come previsto dalla legge 28/5/2007, n. 68.<br />

Sono previsti però altri adempimenti.<br />

Il Decreto 26/7/2007 del Ministero dell’Interno prevede che lo<br />

straniero, proveniente da Paesi che non applicano l’accordo<br />

Schengen, assolva l’obbligo <strong>di</strong> rendere la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong><br />

presenza all’atto del suo ingresso nel territorio dello Stato,<br />

presentandosi ai valichi <strong>di</strong> frontiera, ove è apposta l’impronta del<br />

timbro uniforme Schengen sul documento <strong>di</strong> viaggio.<br />

Mentre lo straniero proveniente da Paesi che applicano l’accordo<br />

Schengen, deve rendere la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> presenza entro 8<br />

giorni dall’ingresso in Italia, al Questore della Provincia in cui si<br />

trova.<br />

Qualora però alloggi in una struttura ricettiva (es. albergo, ...)<br />

assolve l’obbligo <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> presenza registrando la<br />

propria presenza presso la struttura prescelta, che dovrà rilasciare<br />

idonea certifi cazione.<br />

L’inosservanza da parte dello straniero della procedura in<strong>di</strong>cata,<br />

salvo i casi <strong>di</strong> forza maggiore, ne determina l’espulsione; questa<br />

sanzione sarà applicata anche nel caso in cui lo straniero si sia<br />

trattenuto in Italia oltre i tre mesi o il minor termine stabilito nel<br />

visto d’ingresso.<br />

2. Ingresso per turismo e/o visita a familiare<br />

Il citta<strong>di</strong>no presente in Italia può presentare lettera <strong>di</strong> invito<br />

(<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> ospitalità) a favore <strong>di</strong> un familiare o conoscente<br />

straniero alle competenti autorità consolari italiane nel Paese<br />

<strong>di</strong> stabile residenza dello straniero stesso affi nché gli venga<br />

concesso regolare visto <strong>di</strong> ingresso per turismo laddove è<br />

richiesto. Lo straniero che arriva in Italia per motivi <strong>di</strong> turismo<br />

può soggiornarvi per il periodo in<strong>di</strong>cato sul visto o al massimo 90<br />

giorni. Il titolo <strong>di</strong> soggiorno per turismo non permette <strong>di</strong> lavorare<br />

e non può essere convertito in permesso per motivi <strong>di</strong> lavoro.<br />

Per soggiorni <strong>di</strong> lunga durata<br />

<strong>di</strong> durata superiore a 90 giorni<br />

• La Legge 94/2009 prevede che la richiesta <strong>di</strong> rilascio e <strong>di</strong> rinnovo<br />

del permesso <strong>di</strong> soggiorno sia sottoposta al versamento <strong>di</strong><br />

un contributo il cui importo sarà fi ssato fra un minimo <strong>di</strong><br />

80,00 e un massimo <strong>di</strong> 200,00 euro con decreto del Ministro<br />

dell’Economia e delle Finanze, <strong>di</strong> concerto con il Ministro<br />

dell’Interno, che stabilirà altresì le modalità del versamento.<br />

Non è richiesto il versamento del contributo per il rilascio ed<br />

il rinnovo del permesso <strong>di</strong> soggiorno per asilo, per richiesta <strong>di</strong><br />

asilo, per protezione sussi<strong>di</strong>aria, per motivi umanitari.<br />

• L’istanza <strong>di</strong> primo rilascio <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno<br />

per lavoro subor<strong>di</strong>nato nonché <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong><br />

soggiorno per ricongiungimento familiare viene


tipo permesso durata rinnovo note<br />

lavoro subor<strong>di</strong>nato massimo 2 anni (1 anno se lavoro a<br />

tempo determinato)<br />

si può essere convertito e può essere utilizzato anche per lavoro<br />

autonomo per stu<strong>di</strong>o<br />

lavoro autonomo massimo 2 anni si può essere convertito e può essere utilizzato anche per lavoro<br />

subor<strong>di</strong>nato e per stu<strong>di</strong>o<br />

lavoro stagionale uguale al visto o al massimo 9 mesi no dopo il secondo ingresso per motivi stagionali può essere<br />

convertito in lavoro<br />

lavoro – art. 27 t.u. massimo 2 anni si, nell’ambito dello stesso rapporto <strong>di</strong> lavoro.<br />

non può superare i 2 anni per il personale<br />

altamente specializzato in <strong>di</strong>stacco sono 5 anni.<br />

stu<strong>di</strong>o o formazione massimo 1 anno si, ma per non più <strong>di</strong> tre anni oltre la durata<br />

del corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong><br />

non può essere convertito<br />

permette <strong>di</strong> lavorare per non più <strong>di</strong> 20 ore settimanali;<br />

è convertibile<br />

attesa occupazione fino a 6 mesi no - permette l’utilizzo per stu<strong>di</strong>o<br />

- convertibile in permesso per lavoro e altri permessi <strong>di</strong> cui si ha titolo<br />

motivi familiari uguale al soggiorno <strong>di</strong> chi ha chiesto il<br />

ricongiungimento<br />

motivi religiosi massimo 2 anni si, finchè dura l’affiliazione presso l’or<strong>di</strong>ne<br />

religioso<br />

cure me<strong>di</strong>che - salute<br />

e accompagnatore<br />

si, con chi ha chiesto il ricongiungimento può essere utilizzato per lavoro autonomo, subor<strong>di</strong>nato e stu<strong>di</strong>o<br />

e può essere convertito nei relativi permessi<br />

non può essere convertito<br />

è uguale alla durata delle cure si, per la durata delle cure non può essere convertito<br />

protezione sociale 6 mesi si,fino ad 1 anno o per il periodo necessario<br />

alle esigenze <strong>di</strong> giustizia<br />

protezione umanitaria 1 anno si, <strong>di</strong>pende dalla valutazione della<br />

commissione territoriale<br />

- può essere convertito in permesso per stu<strong>di</strong>o o lavoro<br />

- può essere usato per lavoro subor<strong>di</strong>nato e stu<strong>di</strong>o<br />

- può essere convertito nel permesso relativo all’attività svolta<br />

- permette <strong>di</strong> svolgere attività lavorativa<br />

richiesta asilo 1 – 3 mesi si, fino alla conclusione della procedura - non può essere convertito<br />

- permette <strong>di</strong> svolgere attività lavorativa se la decisione in<br />

merito all’asilo non viene adottata entro 6 mesi<br />

asilo politico 2 anni si permette <strong>di</strong> svolgere attività lavorativa o stu<strong>di</strong>o


tipo permesso durata rinnovo note<br />

integrazione minore 1 anno fi no alla maggiore età - è convertibile<br />

- permette <strong>di</strong> svolgere attività lavorativa o stu<strong>di</strong>o<br />

assistenza minore pari a quella stabilita dal tribunale si non può essere convertito<br />

richiesta citta<strong>di</strong>nanza pari alla durata presunta<br />

del proce<strong>di</strong>mento<br />

pre<strong>di</strong>sposta e stampata <strong>di</strong>rettamente dallo Sportello Unico per<br />

l’Immigrazione, che ha già emesso il necessario nulla osta, e<br />

consegnata allo straniero unitamente alla busta da usare per<br />

l’inoltro all’Uffi cio Postale.<br />

• Chi è in Italia e ha il permesso <strong>di</strong> soggiorno in scadenza, deve<br />

chiederne il rinnovo al Questore della Provincia in cui <strong>di</strong>mora<br />

almeno 60 giorni prima della scadenza e comunque non oltre<br />

60 giorni dalla scadenza stessa.<br />

1. Istanze da presentare presso gli uffi ci postali<br />

Devono esser presentate presso gli uffi ci postali contrassegnati<br />

dal logo Sportello Amico, compilando gli appositi kit <strong>di</strong>stribuiti<br />

gratuitamente agli stranieri, le richieste <strong>di</strong> rilascio e rinnovo (salvo<br />

dove <strong>di</strong>versamente specifi cato), nonché le richieste relative<br />

alla conversione del permesso <strong>di</strong> soggiorno da altra tipologia<br />

a lavoro subor<strong>di</strong>nato, autonomo, famiglia, stu<strong>di</strong>o, residenza<br />

elettiva, inerenti alle sotto riportate tipologie <strong>di</strong> permessi-carte <strong>di</strong><br />

soggiorno:<br />

si, fi nchè la procedura non è conclusa non può essere convertito<br />

motivi <strong>di</strong> giustizia massimo 3 mesi si, per il periodo della durata iniziale e<br />

solo se persistono i requisiti che avevano<br />

determinato il rilascio<br />

non può essere convertito<br />

• Affi damento,<br />

• Motivi Religiosi,<br />

• Residenza elettiva,<br />

• Stu<strong>di</strong>o (per perio<strong>di</strong> superiori a tre mesi),<br />

• Missione,<br />

• Asilo politico (rinnovo),<br />

• Tirocinio formazione professionale,<br />

• Attesa riacquisto citta<strong>di</strong>nanza,<br />

• Attesa occupazione,<br />

• Carta <strong>di</strong> soggiorno stranieri (ora “permesso <strong>di</strong> soggiorno CE per<br />

soggiornanti <strong>di</strong> lungo periodo”),<br />

• Lavoro Autonomo,<br />

• Lavoro Subor<strong>di</strong>nato,<br />

• Lavoro sub-stagionale,<br />

• Famiglia,<br />

• Famiglia minore 14-18 anni,<br />

• Soggiorno lavoro (art. 27),<br />

• Richiesta dello Status <strong>di</strong> apoli<strong>di</strong>a (rinnovo).


Per la compilazione della domanda segui le in<strong>di</strong>cazioni contenute<br />

nel kit . Per la compilazione del kit puoi avvalerti a titolo gratuito dei<br />

Comuni che hanno aderito alla sperimentazione o dei Patronati.<br />

In questo caso non sarà necessario ritirare presso gli uffi ci postali<br />

il kit cartaceo, poichè sarà il Patronato a fornire la busta e i moduli<br />

per la spe<strong>di</strong>zione.<br />

Se sei familiare straniero <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>no italiano o <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>no<br />

dell’Unione e chie<strong>di</strong> la carta <strong>di</strong> soggiorno per familiare <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>no<br />

UE puoi scegliere <strong>di</strong> presentare la domanda tramite l’uffi cio postale<br />

o <strong>di</strong>rettamente in Questura. Il kit deve essere consegnato negli<br />

Uffi ci Postali con Sportello Amico, in busta aperta. Alla consegna<br />

devi esibire il passaporto e consegnare una copia del permesso <strong>di</strong><br />

soggiorno da rinnovare. L’operatore dell’Uffi cio Postale ti rilascia<br />

una ricevuta che, allegata al permesso scaduto, sostituisce e ha il<br />

valore della ricevuta precedentemente rilasciata dalla Questura.<br />

I costi per la presentazione dell’istanza sono:<br />

• 27,50 euro, da pagare con bollettino <strong>di</strong> conto corrente postale<br />

se richie<strong>di</strong> il permesso <strong>di</strong> soggiorno superiore a 90 giorni. Il<br />

bollettino lo trovi presso l’Uffi cio Postale con Sportello Amico.<br />

• 14,62 euro per marca da bollo.<br />

• 30,00 euro da versare all’operatore dell’Uffi cio Postale quando<br />

consegni la domanda compilata.<br />

• se sei familiare straniero <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>no italiano o <strong>di</strong><br />

citta<strong>di</strong>no dell’Unione e chie<strong>di</strong> la carta <strong>di</strong> soggiorno<br />

per familiare <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>no UE, non devi allegare né la<br />

marca da bollo né il bollettino per il pagamento del permesso<br />

<strong>di</strong> soggiorno elettronico.<br />

L’Uffi cio Immigrazione della Questura ti convocherà, per i<br />

rilievi fotodattiloscopici, con lettera raccomandata e con sms<br />

all’in<strong>di</strong>rizzo e al recapito telefonico in<strong>di</strong>cati nella domanda e ti<br />

darà l’appuntamento per ritirare il permesso <strong>di</strong> soggiorno.<br />

2. Istanze da presentare presso le questure<br />

Per tutte le tipologie <strong>di</strong> permessi <strong>di</strong> seguito elencate, salvo <strong>di</strong>versa<br />

specifi ca in<strong>di</strong>cazione, le richieste <strong>di</strong> rilascio / rinnovo / duplicato<br />

/ aggiornamento / conversione devono essere presentate<br />

esclusivamente <strong>di</strong>rettamente presso le Questure:<br />

• Cure Me<strong>di</strong>che,<br />

• Gara sportiva,<br />

• Motivi Umanitari,<br />

• Asilo politico (Richiesta <strong>di</strong> rilascio),<br />

• Minore età,<br />

• Giustizia,<br />

• Richiesta Status <strong>di</strong> apolide (Richiesta <strong>di</strong> rilascio),<br />

• Integrazione minore.<br />

Tutte le istanze connesse a qualsiasi ulteriore tipologia <strong>di</strong><br />

soggiorno, della quale non è stata fatta esplicita menzione<br />

nell’elenco relativo alle istanze da presentare con kit alle Poste,<br />

dovranno essere depositate presso le Questure ivi comprese le


istanze <strong>di</strong> rilascio del permesso <strong>di</strong> soggiorno per famiglia ai sensi<br />

dell’Art. 19 del D.L.VO 286/98 e successive mo<strong>di</strong>fi che relative alle<br />

seguenti casistiche: rilascio permesso <strong>di</strong> soggiorno per famiglia a<br />

citta<strong>di</strong>no straniero convivente con parenti entro il secondo grado<br />

<strong>di</strong> nazionalità italiana; rilascio del permesso <strong>di</strong> soggiorno per<br />

cure me<strong>di</strong>che a donne straniere in stato <strong>di</strong> gravidanza e al marito<br />

convivente, per il periodo della gestazione e fi no ai sei mesi<br />

successivi alla nascita del fi glio non rinnovabile.<br />

Le istanze concernenti il rinnovo, nei casi in cui è consentito,<br />

<strong>di</strong> quest’ultima tipologia dovranno invece, essere presentate<br />

attraverso il kit delle Poste.<br />

Ricor<strong>di</strong>amo inoltre che, se sei familiare straniero <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>no<br />

italiano o <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>no dell’Unione e chie<strong>di</strong> la carta <strong>di</strong> soggiorno per<br />

familiare <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>no UE puoi scegliere <strong>di</strong> presentare la domanda<br />

tramite l’uffi cio postale o <strong>di</strong>rettamente in Questura.<br />

3. Istanze da presentare presso lo sportello unico per<br />

l´immigrazione, istituito presso la prefettura<br />

L’istanza <strong>di</strong> primo rilascio <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno per lavoro<br />

subor<strong>di</strong>nato rilasciato nell’ambito del Decreto Flussi, nonché <strong>di</strong><br />

permesso <strong>di</strong> soggiorno per ricongiungimento familiare viene<br />

pre<strong>di</strong>sposta e stampata <strong>di</strong>rettamente dallo Sportello Unico<br />

per l’Immigrazione, che ha già emesso il necessario nulla osta,<br />

e consegnata allo straniero unitamente alla busta da usare per<br />

l’inoltro all’Uffi cio Postale.<br />

Permesso <strong>di</strong> soggiorno CE per soggiornanti <strong>di</strong> lungo periodo<br />

(già carta <strong>di</strong> soggiorno)<br />

Il permesso <strong>di</strong> soggiorno CE per soggiornanti <strong>di</strong> lungo<br />

periodo(S.L.P):<br />

1. è a tempo indeterminato;<br />

2. è valido come documento <strong>di</strong> identifi cazione personale per 5<br />

anni (successivamente il richiedente può chiederne il rinnovo<br />

producendo nuove fotografi e);<br />

3. non può essere rilasciato allo straniero pericoloso per la<br />

sicurezza dello Stato e l’or<strong>di</strong>ne pubblico;<br />

4. non può essere richiesto dai titolari <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno<br />

per stu<strong>di</strong>o, formazione professionale, protezione temporanea,<br />

motivi umanitari, richiesta asilo quando il relativo status non<br />

è ancora riconosciuto, né dai titolari <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno<br />

<strong>di</strong> breve periodo, inoltre gli stranieri che sono: <strong>di</strong>plomatici,<br />

consoli, soggetti che godono <strong>di</strong> funzioni equiparate e i<br />

membri <strong>di</strong> rappresentanze accre<strong>di</strong>tate presso organizzazioni<br />

internazionali <strong>di</strong> carattere universale.<br />

5. La Legge 94/2009 prevede che il rilascio del permesso <strong>di</strong><br />

soggiorno CE per soggiornanti <strong>di</strong> lungo periodo sia subor<strong>di</strong>nato<br />

al superamento, da parte del richiedente, <strong>di</strong> un test <strong>di</strong><br />

conoscenza della lingua italiana, le cui modalità <strong>di</strong><br />

svolgimento saranno determinate con decreto del<br />

Ministro dell’Interno, <strong>di</strong> concerto con il Ministro<br />

delI’Istruzione dell’Università e della Ricerca.


È possibile richiedere il Permesso <strong>di</strong> Soggiorno per Soggiornanti<br />

<strong>di</strong> Lungo Periodo, per sé e per i propri familiari, se:<br />

• si è titolare <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno e regolarmente<br />

soggiornante in Italia da almeno 5 anni;<br />

• il richiedente ha la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> un red<strong>di</strong>to lecito non inferiore<br />

all’importo annuo dell’assegno sociale per sé, aumentato della<br />

metà dell’importo per ogni familiare. Per la richiesta relativa a<br />

due o più fi gli <strong>di</strong> età inferiore a 14 anni o a due o più familiari<br />

dei titolari dello status <strong>di</strong> protezione sussi<strong>di</strong>aria sarà necessario<br />

un red<strong>di</strong>to non inferiore al doppio dell’assegno sociale annuo.<br />

Al fi ne <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare la <strong>di</strong>sponibilità del red<strong>di</strong>to si tiene conto,<br />

non solo del red<strong>di</strong>to specifi co del richiedente, ma anche <strong>di</strong><br />

quello prodotto dai familiari conviventi (opportunamente<br />

documentato).<br />

Il ricongiungimento familiare<br />

Il <strong>di</strong>ritto a mantenere o riacquistare l’unità familiare nei confronti<br />

dei familiari stranieri è riconosciuto agli stranieri titolari <strong>di</strong> carta <strong>di</strong><br />

soggiorno, permesso <strong>di</strong> soggiorno <strong>di</strong> durata non inferiore ad un anno,<br />

rilasciato per lavoro subor<strong>di</strong>nato o per lavoro autonomo ovvero per<br />

asilo, stu<strong>di</strong>o e per motivi religiosi e per motivi <strong>di</strong> famiglia, in corso <strong>di</strong><br />

vali<strong>di</strong>tà, o per il quale sia stata presentata istanza <strong>di</strong> rinnovo<br />

nei termini previsti dalla norma.<br />

Dal 5 novembre 2008, con l’entrata in vigore Decreto<br />

Legislativo n. 160 del 3 ottobre 2008, sussistono<br />

nuove regole per il ricongiungimento familiare. In particolare<br />

è possibile richiedere il ricongiungimento con i sotto in<strong>di</strong>cati<br />

familiari residenti all’estero:<br />

• coniuge maggiorenne non legalmente separato;<br />

• fi gli minori non coniugati (anche del coniuge o nati fuori<br />

del matrimonio), a con<strong>di</strong>zione che l’altro genitore, qualora<br />

esistente, abbia dato il suo consenso;<br />

• fi gli maggiorenni a carico, qualora per ragioni oggettive non<br />

possano provvedere alle proprie in<strong>di</strong>spensabili esigenze <strong>di</strong><br />

vita in ragione del loro stato <strong>di</strong> salute che comporti invali<strong>di</strong>tà<br />

totale;<br />

• genitori a carico, qualora non abbiano altri fi gli nel<br />

Paese <strong>di</strong> origine o <strong>di</strong> provenienza, ovvero genitori<br />

ultrasessantacinquenni, qualora gli altri fi gli siano<br />

impossibilitati al loro sostentamento per gravi documentati<br />

motivi <strong>di</strong> salute.<br />

Se si è in possesso <strong>di</strong> tutti i requisiti richiesti, è possibile presentare<br />

domanda <strong>di</strong> ricongiungimento familiare utilizzando l’apposita<br />

procedura informatizzata <strong>di</strong>sponibile sul sito del Ministero<br />

dell’Interno www.interno.it<br />

Per favorire la coesione e l’unità familiare, se sei titolare <strong>di</strong> visto <strong>di</strong><br />

ingresso per lavoro subor<strong>di</strong>nato, collegato a contratto <strong>di</strong> durata<br />

non inferiore a un anno per lavoro autonomo non occasionale,<br />

ovvero per stu<strong>di</strong>o o per motivi religiosi, è consentito l’ingresso al<br />

tuo seguito degli stessi familiari con i quali è possibile attuare il


icongiungimento.<br />

Per i familiari al seguito, si applica la stessa procedura prevista per<br />

il ricongiungimento ed è necessaria la stessa documentazione.<br />

Il familiare straniero <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>no italiano o comunitario non deve<br />

richiedere il nulla osta allo sportello unico, ma <strong>di</strong>rettamente il visto<br />

in ambasciata. In particolare anche i citta<strong>di</strong>ni stranieri coniugati<br />

con citta<strong>di</strong>ni italiani, che intendono ricongiungere familiari a<br />

carico, non devono presentare istanza <strong>di</strong> ricongiungimento<br />

familiare presso gli Sportelli Unici, ma gli interessati devono<br />

chiedere specifi co visto d’ingresso presso le Rappresentanze<br />

Consolari Italiani competenti.<br />

Richiesta <strong>di</strong> asilo<br />

Puoi richiedere lo status <strong>di</strong> rifugiato se nel tuo Paese sei stato<br />

oggetto <strong>di</strong> persecuzioni <strong>di</strong>rette e personali per motivi <strong>di</strong> razza,<br />

religione, nazionalità, appartenenza a determinati gruppi sociali<br />

o per le tue opinioni politiche o se hai fondato e provato motivo<br />

<strong>di</strong> ritenere che potresti essere perseguitato in caso <strong>di</strong> ritorno in<br />

patria (in base alla Convenzione <strong>di</strong> Ginevra) .<br />

Non puoi chiedere lo status <strong>di</strong> rifugiato in italia se:<br />

• sei già stato riconosciuto rifugiato in un altro Stato;<br />

• provieni da uno Stato, <strong>di</strong>verso da quello <strong>di</strong> appartenenza, che<br />

abbia aderito alla Convenzione <strong>di</strong> Ginevra e nel quale, avendo<br />

soggiornato per un signifi cativo periodo <strong>di</strong> tempo, non hai<br />

richiesto il riconoscimento dello status <strong>di</strong> rifugiato;<br />

• hai subìto in Italia condanne per delitti contro la personalità o<br />

la sicurezza dello Stato, contro l’incolumità pubblica, ovvero<br />

reati <strong>di</strong> riduzione in schiavitù, furto, rapina, devastazione e<br />

saccheggio, o comunque connessi alla ven<strong>di</strong>ta e al traffi co<br />

illegale <strong>di</strong> armi o <strong>di</strong> sostanze stupefacenti, o, infi ne, <strong>di</strong><br />

associazione mafi osa o <strong>di</strong> appartenenza ad organizzazioni<br />

terroristiche;<br />

• hai commesso reati <strong>di</strong> crimini <strong>di</strong> Guerra ovvero contro la Pace<br />

o contro l’Umanità.<br />

Si richiede:<br />

• all’Uffi cio <strong>di</strong> polizia <strong>di</strong> frontiera, al momento dell’ingresso in Italia,<br />

oppure<br />

• all’ l’Uffi cio immigrazione della Questura competente per<br />

territorio laddove sul posto non sia presente un Uffi cio <strong>di</strong><br />

Polizia <strong>di</strong> Frontiera.<br />

Conversione del permesso <strong>di</strong> soggiorno<br />

Lo straniero già presente in Italia ad altro titolo può, in particolari<br />

circostanze, svolgere un’attività lavorativa chiedendo la conversione<br />

del proprio titolo <strong>di</strong> soggiorno. In particolare è possibile chiedere<br />

la conversione, qualora in possesso dei specifi ci requisiti<br />

richiesti, secondo le modalità in<strong>di</strong>cate dal Ministero<br />

dell’Interno, nei seguenti casi:<br />

• Conversione permesso <strong>di</strong> soggiorno per stu<strong>di</strong>o


e per lavoro stagionale in permesso <strong>di</strong> soggiorno per lavoro<br />

subor<strong>di</strong>nato<br />

• Conversione permesso <strong>di</strong> soggiorno per stu<strong>di</strong>o in permesso <strong>di</strong><br />

soggiorno per lavoro subor<strong>di</strong>nato o per lavoro autonomo<br />

• Richiesta <strong>di</strong> certifi cazione attestante i requisiti previsti per<br />

lavoro autonomo.<br />

La citta<strong>di</strong>nanza<br />

La citta<strong>di</strong>nanza italiana si basa sul principio dello ius sanguinis per il<br />

quale è italiano il fi glio nato da padre italiano e/o da madre italiana.<br />

Ai citta<strong>di</strong>ni immigrati, tuttavia, la citta<strong>di</strong>nanza può essere concessa,<br />

se in possesso <strong>di</strong> tutti i requisiti richiesti, in caso <strong>di</strong>:<br />

A. Matrimonio con citta<strong>di</strong>ni italiani<br />

La Legge 94/2009 prevede che il coniuge, straniero o apolide, <strong>di</strong><br />

citta<strong>di</strong>no italiano possa acquistare Ia citta<strong>di</strong>nanza italiana quando,<br />

dopo il matrimonio, risieda legalmente da almeno due anni nel<br />

territorio della Repubblica, oppure dopo tre anni dalla data del<br />

matrimonio se residente all’estero, qualora non sia intervenuto<br />

lo scioglimento, I’annullamento o la cessazione degli eff etti<br />

civili del matrimonio e non sussista la separazione personale dei<br />

coniugi. I termini sono ridotti della metà in presenza <strong>di</strong> fi<br />

gli nati o adottati dai coniugi.<br />

B. Residenza in Italia<br />

La domanda <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza va presentata alla<br />

Prefettura del luogo <strong>di</strong> residenza compilata sull’apposito modello<br />

ove va apposta una marca da bollo da 14,62 euro. Documentazione<br />

richiesta:<br />

• estratto dell’atto <strong>di</strong> nascita, tradotto e completo <strong>di</strong> tutte le generalità<br />

(esclusa l’ipotesi <strong>di</strong> nascita in Italia) nonché legalizzato secondo<br />

le in<strong>di</strong>cazioni contenute nell’apposito modello <strong>di</strong> domanda che<br />

presenterai in Prefettura;<br />

• certifi cato penale del Paese <strong>di</strong> origine, debitamente tradotto e<br />

legalizzato, secondo le in<strong>di</strong>cazioni contenute nel modello <strong>di</strong> domanda;<br />

• residenza anagrafi ca attuale e storica;<br />

• composizione del nucleo familiare;<br />

• posizione giu<strong>di</strong>ziaria sul territorio italiano;<br />

• red<strong>di</strong>to degli ultimi 3 anni.<br />

C. Riconoscimento della citta<strong>di</strong>nanza italiana in base a leggi speciali<br />

Ai sensi dell’art. 1 della legge n.379/2000 è previsto il riconoscimento<br />

della citta<strong>di</strong>nanza italiana alle persone nate e già residenti nei<br />

territori dell’ex Impero Austro-ungarico ed ai loro <strong>di</strong>scendenti.<br />

La legge n. 124/06 recante “Mo<strong>di</strong>fi che alla legge n.91/92, concernenti<br />

il riconoscimento della citta<strong>di</strong>nanza italiana ai connazionali<br />

dell’Istria, <strong>di</strong> Fiume e della Dalmazia e ai loro <strong>di</strong>scendenti” prevede<br />

il riconoscimento della citta<strong>di</strong>nanza italiana ai soggetti che hanno<br />

perso il nostro status civitatis a seguito dei Trattati <strong>di</strong> Parigi del<br />

10/02/1947 e <strong>di</strong> Osimo del 10/11/1975 nonché ai loro <strong>di</strong>scendenti.<br />

L’istanza intesa ad ottenere il riconoscimento della citta<strong>di</strong>nanza<br />

italiana è presentata all’Autorità <strong>di</strong>plomatico-consolare italiana


se il richiedente risiede all’estero oppure all’Uffi ciale <strong>di</strong> stato<br />

civile del Comune se il richiedente risiede in Italia. In ambedue<br />

le ipotesi l’istanza, unitamente a documentazione idonea a<br />

comprovare i requisiti <strong>di</strong> cui sopra, va trasmessa alla Commissione<br />

Interministeriale, istituita presso il Ministero dell’Interno, che<br />

esprime il proprio parere in or<strong>di</strong>ne alla sussistenza dei requisiti<br />

richiesti dalla legge.<br />

D. Casi particolari <strong>di</strong> riacquisto dello status <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>no italiano<br />

(Art. 13 della legge n.91/92)<br />

Su domanda:<br />

• stabilendo la residenza in Italia entro un anno dalla <strong>di</strong>chiarazione<br />

<strong>di</strong> riacquisto;<br />

• assumendo un pubblico impiego alle <strong>di</strong>pendenze dello Stato.<br />

Automaticamente:<br />

• entro un anno dalla fi ssazione della residenza in Italia se non vi è<br />

stata rinuncia espressa da parte dell’interessato.<br />

La richiesta <strong>di</strong> riacquisto citta<strong>di</strong>nanza Iure sanguinis può invece<br />

essere presentata presso il consolato italiano nel Paese straniero<br />

<strong>di</strong> residenza o presso il Comune <strong>di</strong> residenza in Italia, se già<br />

regolarmente soggiornanti, presentando la documentazione<br />

richiesta. La Legge 94/2009 prevede che le istanze o <strong>di</strong>chiarazioni<br />

<strong>di</strong> elezione acquisto, riacquisto, rinuncia o concessione della<br />

citta<strong>di</strong>nanza siano soggette al pagamento <strong>di</strong> un contributo <strong>di</strong><br />

importo pari a 200 euro.<br />

Numeri utili<br />

Questura <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />

Lunga<strong>di</strong>ge Galatrossa, 11 - 37113 <strong>Verona</strong><br />

Centralino 045.8090411 - Fax 045.8090490<br />

Uffi cio Immigrazione della Questura<br />

Tel. 045 8090533 – Fax 045 8090502<br />

Orari <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />

dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00<br />

(Escluso sistema Poste Italiane per il quale è previsto <strong>di</strong>verso accesso, il<br />

presente orario è da riferirsi a tutte le altre pratiche <strong>di</strong> competenza della<br />

Questura, fi no ad esaurimento numeri <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione quoti<strong>di</strong>ana.)<br />

Uffi cio Relazioni con il Pubblico (U.R.P.)<br />

Tel. 045 8090533/693 - Fax 045 8090690<br />

E-mail: urp.vr@polizia<strong>di</strong>stato.it<br />

Orari <strong>di</strong> apertura: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.30<br />

- il martedì e giovedì anche dalle 15.00 alle 16.30.<br />

Prefettura <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />

Via Santa Maria Antica,1 - 37121 <strong>Verona</strong><br />

Centralino 045 8673411 - Fax 045 8673610<br />

E-mail: pref.prefverona@interbusiness.it


Sportello Unico per l´Immigrazione<br />

Via Pontida, 22 – <strong>Verona</strong><br />

Orario <strong>di</strong> apertura:<br />

Tutti i giorni dal Lunedì al Venerdì solo su appuntamento.<br />

Per informazioni:<br />

RICONGIUNGIMENTI FAMILIARI<br />

Tel. 045 8673928 solo il venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00<br />

FLUSSI E INFORMAZIONI<br />

Tel. 045 8673938 dal lunedì al venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00<br />

Uffi cio citta<strong>di</strong>nanza<br />

presso Prefettura <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />

Via S.Maria Antica, 1 – <strong>Verona</strong><br />

Orari <strong>di</strong> ricevimento del pubblico:<br />

dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 (stanza 11)<br />

Orario ricevimento telefonate del pubblico:<br />

dal lunedì al venerdì dalle ore 10.30 alle ore 12.30 - tel. 045-8673516<br />

Uffi cio legalizzazione documenti<br />

presso Prefettura <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />

Via S.Maria Antica, 1 – <strong>Verona</strong><br />

Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />

dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 13.30<br />

Tel. 045 8673525<br />

Sul Portale Immigrazione www.portaleimmigrazione.it<br />

puoi trovare:<br />

• informazioni generali sulla procedura;<br />

• in<strong>di</strong>rizzi dei Comuni e dei Patronati abilitati;<br />

• in<strong>di</strong>rizzi degli Uffi ci Postali con Sportello Amico;<br />

• stato <strong>di</strong> avanzamento della tua pratica inserendo in un’area<br />

riservata user id e password riportati sulla ricevuta rilasciata dalle<br />

Poste al momento della presentazione della domanda.<br />

Sul Portale www.Cittimm.it puoi trovare i recapiti degli sportelli<br />

Citt.imm.<br />

Puoi avvalerti dei seguenti numeri utili:<br />

• 800.309.309 (gratuito) gestito in collaborazione con Anci per<br />

informazioni generali e l’in<strong>di</strong>rizzo dei Comuni e dei Patronati<br />

abilitati. Attivo tutti i giorni, 24 ore su 24, è in italiano, inglese,<br />

spagnolo, arabo e francese.<br />

• 803.160 (gratuito) <strong>di</strong> Poste Italiane per conoscere l’in<strong>di</strong>rizzo degli<br />

Uffi ci Postali con Sportello Amico. Attivo dal lunedì al sabato, con<br />

orario 8-20.<br />

• 848.855.888 (tariff a urbana), per informazioni sullo stato <strong>di</strong><br />

avanzamento della tua pratica. Attivo dal lunedì al venerdì con<br />

orario 8-20.


La VITa QUOTIDIaNa IN ITaLIa<br />

DOCUMENTI UTILI<br />

La cessione <strong>di</strong> fabbricato (art. 12 del D. L. 59/78)<br />

Chi cede la proprietà o consente a qualunque altro titolo l’uso <strong>di</strong> un fabbricato<br />

o parte <strong>di</strong> esso, per un periodo superiore ad un mese (30 giorni), deve darne<br />

comunicazione all’autorità <strong>di</strong> Polizia <strong>di</strong> Stato.<br />

Tale comunicazione deve avvenire entro 48 ore dalla consegna dell’immobile e<br />

può essere eff ettuata sia da persona fi sica che giuri<strong>di</strong>ca.<br />

Per le persone residenti a <strong>Verona</strong> la comunicazione deve essere presentata,<br />

me<strong>di</strong>ante modulo, presso la Questura oppure spe<strong>di</strong>ta per posta tramite<br />

raccomandata con ricevuta <strong>di</strong> ritorno.<br />

Per le persone residenti in Comuni della provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> la comunicazione<br />

deve essere presentata presso il Comune stesso.


La <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> ospitalità<br />

(art. 7 D. Leg. 286/1998)<br />

L’articolo 7 del D. Lgs. 286/1998 prevede l’obbligo per chiunque da<br />

alloggio, ospitalità ovvero cede la proprietà od il go<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> un<br />

immobile ad uno straniero, cioè citta<strong>di</strong>no extracomunitario, anche<br />

se per un periodo inferiore a 30 giorni, <strong>di</strong> comunicare il fatto entro<br />

48 ore all’Autorità Locale <strong>di</strong> Pubblica Sicurezza (anche in questo caso<br />

per i comuni della provincia la <strong>di</strong>chiarazione deve essere presentata<br />

presso il Comune stesso).<br />

L’idoneità alloggiativa<br />

Si defi nisce “alloggio idoneo” l’abitazione che rientra nei parametri<br />

<strong>di</strong> idoneità igienico-sanitaria previsti dalla legge regionale <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia<br />

residenziale pubblica.<br />

Il certifi cato <strong>di</strong> idoneità alloggiativa attesta il numero delle persone<br />

che possono risiedere in un appartamento sulla base <strong>di</strong> parametri<br />

tecnici stabiliti dalla legge regionale per gli alloggi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia<br />

residenziale pubblica e che fanno riferimento in primo luogo alla<br />

superfi cie calpestabile dell’alloggio medesimo.<br />

La normativa prevede che lo straniero <strong>di</strong>sponga <strong>di</strong> un alloggio<br />

idoneo nei casi <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno Ce per<br />

soggiornanti <strong>di</strong> lungo periodo (già carta <strong>di</strong> soggiorno),<br />

per sè e per i propri familiari conviventi, <strong>di</strong> richiesta<br />

<strong>di</strong> primo rilascio <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno per<br />

lavoro autonomo e subor<strong>di</strong>nato e per richiesta <strong>di</strong> ricongiungimento<br />

familiare o <strong>di</strong> coesione familiare ovvero <strong>di</strong> ingresso <strong>di</strong> familiare al<br />

seguito.<br />

Si precisa inoltre che, per i minori <strong>di</strong> anni 14, al seguito <strong>di</strong> uno dei<br />

genitori, è prevista una <strong>di</strong>sciplina specifi ca all’art. 29 del D.lgs.<br />

n.286/98 e pertanto un minore <strong>di</strong> anni 14 può essere inserito<br />

nell’alloggio idoneo per il suo nucleo familiare senza considerare la<br />

sua presenza qualora vi sia il consenso del proprietario dell’alloggio<br />

Il certifi cato <strong>di</strong> idoneità igienico-sanitaria è rilasciato dall’Uffi cio<br />

Tecnico del Comune o dalla ASL competente per territorio.<br />

Il co<strong>di</strong>ce fi scale<br />

Il co<strong>di</strong>ce fi scale è un numero che identifi ca il citta<strong>di</strong>no nel momento<br />

in cui entra in contatto con gli enti e le amministrazioni pubbliche. il<br />

co<strong>di</strong>ce fi scale, riportato anche sulla tessera sanitaria, è un documento<br />

in<strong>di</strong>spensabile e serve per:<br />

• iscriversi al servizio sanitario nazionale,<br />

• essere assunti come lavoratori <strong>di</strong>pendenti,<br />

• iniziare un’attività lavorativa autonoma,<br />

• concludere contratti,<br />

• aprire un conto corrente bancario o postale.<br />

Se sei citta<strong>di</strong>no comunitari devi presentare un documento <strong>di</strong><br />

identità.<br />

Se sei citta<strong>di</strong>no extracomunitaro, invece, devi portare con te il


passaporto e il permesso <strong>di</strong> soggiorno. Se hai fatto ingresso in italia<br />

con visto per lavoro subor<strong>di</strong>nato o visto per ricongiungimento<br />

familiare, potrai ricevere il co<strong>di</strong>ce fiscale <strong>di</strong>rettamente dallo sportello<br />

unico per l’immigrazione, dove dovrai presentarti entro 8 giorni<br />

dall’ingresso in italia.<br />

Per ottenere il co<strong>di</strong>ce fiscale devi rivolgerti all’agenzia delle entrate<br />

della tua zona con un documento <strong>di</strong> riconoscimento.<br />

La partita iva<br />

Se svolgi attività <strong>di</strong> lavoro autonomo con partita iva entro 30<br />

giorni dall’inizio dell’attività o dalla costituzione della società<br />

devi richiedere all’Agenzia delle Entrate competente per<br />

territorio l’apertura <strong>di</strong> partita IVA.<br />

Possono chiedere l’attribuzione della Partita IVA :<br />

- gli impren<strong>di</strong>tori in<strong>di</strong>viduali,<br />

- le società <strong>di</strong> persone (anche artigiani).<br />

La richiesta per il rilascio viene fatta con apposito modulo<br />

assieme all’eventuale domanda <strong>di</strong> iscrizione al Registro delle<br />

Imprese. La partita IVA deve essere in<strong>di</strong>cata in tutti gli atti<br />

della nuova impresa o attività.<br />

Se<strong>di</strong> locali dell’Agenzia delle Entrate:<br />

Agenzia <strong>di</strong> CAPRINO VERONESE<br />

Piazza Unità d’Italia, 8 - 37013<br />

Tel.: 045/6230817 Fax: 045/6239616<br />

Agenzia <strong>di</strong> LEGNAGO<br />

Via A. Diaz, 14 - 37045<br />

Tel.: 0442/631711 Fax: 0442/631702<br />

Agenzia <strong>di</strong> SOAVE<br />

Via Manzoni, 4 - 37038<br />

Tel.: 045/6192111 Fax: 045/6192126<br />

Ufficio Locale delle Entrate <strong>di</strong> VERONA 1<br />

<strong>Verona</strong>, Via Luigi Da Porto, 1 - 37122<br />

Tel.: 045/8679011 Fax: 045/8066443<br />

Competenza territoriale:<br />

Bussolengo, Castel D’Azzano, Catelnuovo del Garda, Dolcè,<br />

Erbè, Fumane, Mozzecane, Nogara, Nogarole Rocca, Pastrengo,<br />

Pescantina, Peschiera del Garda, Povegliano Veronese, San Pietro<br />

Incariano, Sant’Ambrogio <strong>di</strong> Valpolicella, Sommacampagna, Sona,<br />

Sorgà, Trevenzuolo, Valeggio sul Mincio, <strong>Verona</strong>, Vigasio, Villafranca<br />

<strong>di</strong> <strong>Verona</strong>.<br />

Ufficio Locale delle Entrate <strong>di</strong> VERONA 1 (sezione staccata <strong>di</strong><br />

VILLAFRANCA DI VERONA)<br />

Villafranca <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>, Via Postumia (zona industriale) - 37100<br />

Tel.: 045/6300455 Fax: 045/6303789<br />

Ufficio Locale delle Entrate <strong>di</strong> VERONA 2<br />

<strong>Verona</strong>, Lunga<strong>di</strong>ge Capuleti, 11 - 37122<br />

Tel. 045/8674888 Fax: 045/596716<br />

Competenza territoriale:<br />

Bosco Chiesanuova, Bovolone, Buttapietra, Cerro Veronese, Erbezzo,


Grezzana, Isola della Scala, Isola Rizza, Lavagno, Marano <strong>di</strong> Valpolicella,<br />

Negrar, Oppeano, Palù, Ronco All’A<strong>di</strong>ge, Roverè Veronese, Salizzole,<br />

San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo, Sant’Anna<br />

d’Alfaedo, Velo Veronese, <strong>Verona</strong>, Zevio.<br />

La patente<br />

Patente rilasciata da stati appartenenti all’Unione<br />

Europea<br />

Le patenti <strong>di</strong> guida rilasciate dagli Stati membri dell’Unione<br />

Europea sono equiparate alle corrispondenti patenti <strong>di</strong> guida<br />

italiane. Il titolare può guidare in Italia senza limiti <strong>di</strong> tempo e<br />

senza alcun rischio <strong>di</strong> sanzioni con la patente <strong>di</strong> guida rilasciata<br />

dallo stato <strong>di</strong> appartenenza.<br />

Se sei titolare <strong>di</strong> una patente <strong>di</strong> guida <strong>di</strong> un altro Stato membro<br />

della UE ed acquisisci in Italia la residenza puoi comunque:<br />

1) convertire la patente <strong>di</strong> guida nell’equipollente patente<br />

italiana entro un anno dall’acquisizione della residenza;<br />

2) conservare la tua patente originaria facendola riconoscere,<br />

ma solo entro i 90 giorni dall’acquisizione della residenza in<br />

Italia. Con le medesime modalità previste per il riconoscimento<br />

puoi ottenere, presso gli Uffi ci del Dipartimento<br />

Trasporti Terrestri anche il rinnovo della patente<br />

comunitaria.<br />

Patente straniera <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> stati non appartenenti<br />

all’Unione Europea ma con accor<strong>di</strong> sulla conversione <strong>di</strong><br />

patenti<br />

I conducenti <strong>di</strong> uno Stato estero non appartenente all’Unione<br />

Europea, ma che abbia fi rmato accor<strong>di</strong> in merito con l’Italia,<br />

può guidare in Italia se provvisto <strong>di</strong> Patente Internazionale.<br />

Nel caso in cui desideri acquisire la residenza anagrafi ca in<br />

Italia o se risie<strong>di</strong> in Italia da più <strong>di</strong> un anno devi convertire la<br />

patente in italiana. La conversione è automatica grazie agli<br />

stessi accor<strong>di</strong>. Il rilascio avviene previo controllo del possesso<br />

da parte del richiedente dei requisiti psichici, fi sici stabiliti<br />

dal Co<strong>di</strong>ce della strada, ma senza sostenere alcun esame <strong>di</strong><br />

guida.<br />

L’elenco degli Stati per i quali è possibile ottenere la conversione<br />

delle patenti è consultabile presso l’uffi cio provinciale della<br />

motorizzazione civile.<br />

Permesso internazionale <strong>di</strong> guida<br />

È il documento che permette al citta<strong>di</strong>no straniero, già titolare<br />

<strong>di</strong> patente <strong>di</strong> guida in corso <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà del proprio Stato <strong>di</strong><br />

appartenenza, e che non abbia la residenza in Italia, <strong>di</strong> guidare<br />

nel nostro Paese. Viene rilasciato dalle Autorità dello Stato <strong>di</strong><br />

appartenenza.


Patente straniera <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> stati non appartenenti<br />

all’Unione Europea senza accor<strong>di</strong> sulla conversione <strong>di</strong><br />

patenti<br />

Se sei citta<strong>di</strong>no straniero ed il tuo stato <strong>di</strong> appartenenza non<br />

ha fi rmato accor<strong>di</strong> con l’Italia devi guidare in Italia provvisto:<br />

1. della tua Patente;<br />

2. della Patente Internazionale (che consiste nella semplice<br />

traduzione della patente originale da eff ettuarsi presso<br />

la rappresentanza <strong>di</strong>plomatica italiana nel paese <strong>di</strong><br />

appartenenza o, viceversa, presso la rappresentanza<br />

<strong>di</strong>plomatica del proprio paese <strong>di</strong> appartenenza in Italia).<br />

Se soggiorni in Italia da oltre un anno, occorre chiedere la<br />

residenza in Italia e prendere la patente italiana, sostenendo<br />

gli esami per conseguirla.<br />

La Motorizzazione Civile con una Circolare del 14 settembre<br />

2007 ha chiarito che la ricevuta, postale o rilasciata dalle<br />

competenti autorità <strong>di</strong> P.S., attestante la presentazione<br />

della richiesta <strong>di</strong> primo rilascio o <strong>di</strong> rinnovo del permesso <strong>di</strong><br />

soggiorno deve ritenersi utile al fi ne:<br />

• della ammissione e dello svolgimento degli esami, sia<br />

teorici sia pratici, per il conseguimento della abilitazione<br />

alla guida <strong>di</strong> veicoli;<br />

• del rilascio dei documenti <strong>di</strong> abilitazione alla guida (fogli<br />

rosa, patenti <strong>di</strong> guida, certifi cati <strong>di</strong> idoneità alla guida <strong>di</strong><br />

ciclomotori, ecc.), ivi compresa l’ipotesi <strong>di</strong> rilascio a seguito<br />

<strong>di</strong> conversione <strong>di</strong> patenti estere;<br />

• del rinnovo <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà e dell’aggiornamento dei documenti<br />

<strong>di</strong> abilitazione alla guida;<br />

• del rilascio dei duplicati dei documenti <strong>di</strong> abilitazione alla<br />

guida;<br />

• del rilascio dei documenti <strong>di</strong> circolazione (carte <strong>di</strong><br />

circolazione, certifi cati <strong>di</strong> circolazione per ciclomotori,<br />

ecc.);<br />

• l’aggiornamento e la duplicazione dei documenti <strong>di</strong><br />

circolazione.<br />

Uffi cio motorizzazione civile <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />

Via Apollo n. 2<br />

37100 <strong>Verona</strong><br />

tel. 045 8283511 Fax 045 8283576


DOCUMENTI PRODOTTI aLL’EsTERO<br />

La legalizzazione dei documenti prodotti<br />

all’estero<br />

La legalizzazione dei documenti provenienti dai Paesi <strong>di</strong><br />

origine è un problema che riguarda tutti i citta<strong>di</strong>ni immigrati<br />

che hanno la necessità <strong>di</strong> farli valere in Italia non potendo<br />

procedere alla cosiddetta autocertifi cazione.<br />

Un citta<strong>di</strong>no straniero può – alle stesse con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> un<br />

citta<strong>di</strong>no italiano – autocertifi care determinate circostanze,<br />

ma a con<strong>di</strong>zione che siano già uffi cialmente note e acquisite<br />

presso un uffi cio pubblico italiano competente. Se questo<br />

non è possibile dovrà applicarsi la <strong>di</strong>sposizione del comma 2<br />

dell’art. 2 dello stesso regolamento, la quale stabilisce che ciò<br />

che non è autocertifi cabile dovrà essere certifi cato me<strong>di</strong>ante<br />

documenti che devono essere legalizzati presso il consolato<br />

italiano del Paese <strong>di</strong> provenienza.<br />

La legalizzazione <strong>di</strong> atti e documenti formati all’estero e da<br />

valere in Italia deve essere eff ettuata dalla rappresentanza<br />

<strong>di</strong>plomatica o consolare italiana presente nel Paese che ha<br />

redatto il documento.<br />

Cos’è in altre parole la legalizzazione<br />

La procedura della legalizzazione, in pratica,<br />

serve ad attribuire vali<strong>di</strong>tà secondo la legge<br />

italiana ad un certifi cato straniero: esso deve quin<strong>di</strong> essere<br />

preventivamente tradotto da un interprete accre<strong>di</strong>tato dal<br />

consolato italiano e poi controllato dall’autorità consolare<br />

italiana, allo scopo <strong>di</strong> verifi care che il documento sia stato<br />

formalizzato nel rispetto della legislazione del Paese <strong>di</strong> origine,<br />

ovvero che sia stato rilasciato da parte dell’uffi cio competente<br />

<strong>di</strong> quel paese.<br />

L’apostille<br />

Questa possibilità non esiste in via generale, ma è prevista solo<br />

per i citta<strong>di</strong>ni provenienti dai Paesi che hanno sottoscritto la<br />

Convenzione dell’Aia del 5 ottobre 1961 relativa all’abolizione<br />

della legalizzazione <strong>di</strong> atti pubblici stranieri. Nel corso degli<br />

anni è stata ratifi cata e resa esecutiva da molti Stati e prevede<br />

che non sia necessario procedere alla legalizzazione dei<br />

certifi cati presso le autorità consolari, potendo la stessa essere<br />

sostituita dalla cosiddetta apostille (in italiano postilla).<br />

Si tratta <strong>di</strong> una specifi ca annotazione che deve essere fatta<br />

sull’originale del certifi cato rilasciato dalle autorità competenti<br />

del Paese interessato, da parte <strong>di</strong> una autorità nazionale<br />

identifi cata dalla legge <strong>di</strong> ratifi ca del Trattato stesso. L’apostille<br />

sostituisce la legalizzazione presso l’ambasciata.<br />

Altra opportunità: i modelli internazionali plurilingue<br />

Sulla base <strong>di</strong> alcune convenzioni multilaterali sottoscritte<br />

dall’Italia è possibile ottenere l’estratto plurilingue <strong>di</strong> un


atto <strong>di</strong> stato civile: come <strong>di</strong>ce la parola, esso non necessita <strong>di</strong><br />

traduzione.<br />

I modelli internazionali plurilingue vengono riconosciuti tra<br />

i Paesi che hanno aderito alla Commissione Internazionale<br />

<strong>di</strong> Stato Civile (CIEC) e sono esenti da legalizzazione. L’unica<br />

formalità che può essere richiesta è l’apposizione dell’apostille<br />

(<strong>di</strong> cui sopra). Tali atti hanno vali<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> 6 mesi. Se allo scadere<br />

dei sei mesi le informazioni in esse contenute non sono<br />

variate, gli interessati potranno <strong>di</strong>chiararlo in calce all’atto<br />

senza l’obbligo <strong>di</strong> autenticare la fi rma.<br />

Riconoscimento dei titoli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

Deve essere richiesta l’attestazione <strong>di</strong> valore al consolato<br />

italiano presente nel paese <strong>di</strong> provenienza o al consolato <strong>di</strong><br />

riferimento.<br />

Documenti prodotti da consolati stranieri presenti in<br />

Italia<br />

La Prefettura - Uffi cio Territoriale del Governo, provvede, per<br />

delega del Ministro degli Aff ari Esteri, alla legalizzazione delle<br />

fi rme dei documenti rilasciati da Autorità estere presenti in<br />

Italia (anche le rappresentanze <strong>di</strong>plomatiche e consolari)<br />

affi nché abbiano valore in Italia e i documenti e atti prodotti<br />

in Italia affi nché abbiano valore all’estero. La “legalizzazione”<br />

consiste nell’attestazione della qualità legale del pubblico<br />

uffi ciale che ha apposto la propria fi rma su un documento,<br />

nonché dell’autenticità della fi rma stessa.<br />

La procedura <strong>di</strong> legalizzazione e’ imme<strong>di</strong>ata: l’uffi cio della<br />

Prefettura - U.T.G. controlla che la fi rma che appare sul<br />

documento da legalizzare sia depositata in un apposito<br />

registro. In caso aff ermativo, viene subito apposto il timbro <strong>di</strong><br />

legalizzazione. In caso negativo, viene richiesto via fax all’ente<br />

che ha emanato l’atto il nominativo della persona autorizzata<br />

alla fi rma e, una volta conosciute le informazioni necessarie,<br />

viene <strong>di</strong>sposta la legalizzazione del documento.<br />

La legalizzazione <strong>di</strong> atti fi rmati dagli Uffi ciali <strong>di</strong> stato civile<br />

dei Comuni, dai Notai e dai Funzionari <strong>di</strong> Cancelleria e dagli<br />

Uffi ci Giu<strong>di</strong>ziari è invece <strong>di</strong> competenza della Procura della<br />

Repubblica.


COsa CHIEDERE aL COMUNE IN CUI RIsIEDI<br />

Residenza<br />

Se vi siete appena trasferiti in Italia, o se vi trasferite da un<br />

altro comune, dovrete recarvi all’Uffi cio Anagrafe (presso il<br />

Municipio) del comune in cui volete stabilirvi e richiedere la<br />

residenza.<br />

La <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> cambio residenza può essere fatta da<br />

qualsiasi componente della famiglia, purché maggiorenne.<br />

La Legge 94/2009 prevede che l’iscrizione e la richiesta <strong>di</strong><br />

variazione anagrafi ca possono dar luogo alla verifi ca, da parte<br />

dei competenti uffi ci comunali, delle con<strong>di</strong>zioni igienicosanitarie<br />

dell’immobile in cui il richiedente intende fi ssare la<br />

propria residenza, ai sensi delle vigenti norme sanitarie.<br />

Per richiedere la residenza, in genere, i documenti da presentare<br />

per ogni componente della famiglia sono i seguenti:<br />

1. Per i citta<strong>di</strong>ni non appartenenti all’Unione Europea:<br />

Passaporto valido (i dati contenuti nel passaporto devono<br />

corrispondere a quelli contenuti nel permesso <strong>di</strong> soggiorno)<br />

Permesso <strong>di</strong> soggiorno valido<br />

Co<strong>di</strong>ce fi scale<br />

Eventuali altri documenti attestanti lo stato <strong>di</strong> famiglia, i<br />

rapporti <strong>di</strong> parentela, matrimoni ecc…. Tali documenti<br />

dovranno essere rilasciati dalle autorità consolari<br />

del Paese <strong>di</strong> origine con fi rma legalizzata della<br />

Prefettura o dall’autorità dello stato in cui si è<br />

verifi cato l’evento; in tal caso vanno tradotti e legalizzati.<br />

Estremi relativi all’eventuale patente <strong>di</strong> guida<br />

2. Per i citta<strong>di</strong>ni comunitari:<br />

Documento <strong>di</strong> riconoscimento valido<br />

Co<strong>di</strong>ce fi scale<br />

Requisiti previsti dal D. Leg. N. 30/07<br />

Eventuali altri documenti ed estremi relativi all’eventuale<br />

patente <strong>di</strong> guida<br />

Se risiedete in una struttura <strong>di</strong> accoglienza o in una comunità,<br />

occorre una <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> residenza sottoscritta dal<br />

responsabile della struttura.<br />

Al momento della richiesta dovrete in<strong>di</strong>care tutti i dati relativi<br />

alla nuova sede <strong>di</strong> residenza (in<strong>di</strong>rizzo, numero civico, scala,<br />

piano, interno). Sarete poi contattati dai vigili, che dovranno<br />

accertare la vostra presenza nell’alloggio in cui avete <strong>di</strong>chiarato<br />

<strong>di</strong> risiedere. Dopo la visita dei vigili e dopo che il vostro<br />

comune d’origine avrà cancellato la residenza precedente,<br />

sarete uffi cialmente residenti nel nuovo comune.<br />

Se vi siete trasferiti all’interno dello stesso comune, dovrete<br />

comunque presentarvi all’Uffi cio Anagrafe della zona e<br />

<strong>di</strong>chiarare il vostro trasferimento.<br />

Ricordatevi che dovrete presentare (anche nel caso <strong>di</strong> cambio


<strong>di</strong> residenza o in<strong>di</strong>rizzo) denuncia alla Direzione Tributi<br />

del Comune <strong>di</strong> residenza relativamente alla tassa per lo<br />

smaltimento dei rifi uti soli<strong>di</strong> urbani.<br />

Iscrizione all’anagrafe a seguito <strong>di</strong> ricongiungimento<br />

familiare<br />

Se siete arrivati in Italia per ricongiungimento familiare, oltre<br />

ai documenti sopraelencati, dovrete presentare anche la<br />

documentazione che attesta il rapporti <strong>di</strong> parentela con le<br />

persone che avete raggiunto.<br />

La cancellazione anagrafi ca avviene<br />

• Quando il citta<strong>di</strong>no si è trasferito presso altro comune o<br />

all’estero (la cancellazione avviene automaticamente).<br />

• Quando il citta<strong>di</strong>no si rende irreperibile.<br />

• Quando non si rinnova la <strong>di</strong>mora abituale nel comune.<br />

Dimora abituale<br />

Quando otterrete il rinnovo del permesso o la carta <strong>di</strong><br />

soggiorno, dovrete presentarvi entro 60 giorni all’Uffi cio<br />

Anagrafe con il permesso originale e <strong>di</strong>chiarare la vostra<br />

<strong>di</strong>mora abituale. Questa operazione è importante, perché<br />

non farlo potrebbe implicare la cancellazione dall’Anagrafe<br />

del vostro comune.<br />

Carta d’identità<br />

Dopo aver ottenuto la residenza, potrete richiedere la carta <strong>di</strong><br />

identità all’Uffi cio Anagrafe del Comune. La carta <strong>di</strong> identità è<br />

un documento <strong>di</strong> identifi cazione e non permette <strong>di</strong> rimanere<br />

in Italia se non si è in possesso del permesso <strong>di</strong> soggiorno o<br />

se è scaduto.<br />

Per avere la carta d’identità devi portare:<br />

Citta<strong>di</strong>ni non appartenenti all’Unione Europea<br />

• Passaporto valido<br />

• Permesso <strong>di</strong> soggiorno o domanda <strong>di</strong> rinnovo del permesso<br />

scaduto<br />

• Tre fototessere uguali, recenti e a capo scoperto<br />

Citta<strong>di</strong>ni comunitari<br />

• Documento <strong>di</strong> riconoscimento valido<br />

• Carta <strong>di</strong> soggiorno<br />

• Tre fototessere uguali, recenti e a capo scoperto<br />

Devi ricordare che la carta d’identità:<br />

• ha una vali<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci anni;<br />

• non è considerata documento valido per l’espatrio;<br />

• non è valida per l’espatrio, né legittima la<br />

permanenza dello straniero in Italia in<br />

mancanza o alla scadenza del permesso


<strong>di</strong> soggiorno, salvo che eventuali convenzioni o accor<strong>di</strong><br />

internazionali <strong>di</strong>spongano <strong>di</strong>versamente.<br />

• viene rilasciato dal Comune a tutti i citta<strong>di</strong>ni che abbiano<br />

compiuto i 15 anni;<br />

• se smarrisci la carta <strong>di</strong> identità, devi rivolgerti alle Forze<br />

dell’Or<strong>di</strong>ne e denunciare il fatto, portando con te un altro<br />

documento <strong>di</strong> riconoscimento oppure due testimoni.<br />

Denuncia <strong>di</strong> nascita<br />

La denuncia <strong>di</strong> nascita è un documento che attesta<br />

uffi cialmente la nascita <strong>di</strong> un bambino agli uffi ci anagrafi ci<br />

del Comune. La denuncia può essere fatta da un solo genitore<br />

se il bambino è nato all’interno del matrimonio; se invece i<br />

genitori non sono sposati, la denuncia dovrà essere eff ettuata<br />

da entrambi.<br />

Al momento della nascita, è possibile scegliere se <strong>di</strong>chiarare<br />

l’evento alla Direzione Sanitaria dell’ospedale in cui è avvenuta<br />

(entro 3 giorni), oppure <strong>di</strong>rettamente all’Uffi cio Anagrafe<br />

(entro 10 giorni). In quest’ultimo caso, la denuncia va fatta<br />

presso il comune <strong>di</strong> residenza dei genitori; se i genitori hanno<br />

la residenza in due comuni <strong>di</strong>versi, dovranno recarsi<br />

presso quello della madre.<br />

Per ottenere altri documenti relativi al bambino,<br />

bisognerà recarsi all’Uffi cio Anagrafe. Alcuni<br />

Uffi ci (come quello <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>) consegnano <strong>di</strong>rettamente il<br />

co<strong>di</strong>ce fi scale del bambino, senza che ci sia il bisogno <strong>di</strong> recarsi<br />

all’Agenzia delle Entrate.<br />

Documenti da presentare:<br />

• attestazione <strong>di</strong> nascita rilasciata dall’ostetrica o dal me<strong>di</strong>co<br />

cha ha assistito al parto;<br />

• documento <strong>di</strong> identità valido. Per i genitori stranieri non<br />

titolari <strong>di</strong> carta <strong>di</strong> identità, passaporto e permesso <strong>di</strong><br />

soggiorno.<br />

Matrimonio: pubblicazioni, matrimonio civile<br />

I citta<strong>di</strong>ni stranieri possono contrarre matrimonio in italia, sia<br />

con rito civile italiano, sia con rito religioso valido agli eff etti<br />

civili secondo i culti ammessi dallo stato.<br />

Per celebrare un matrimonio, è necessario presentare<br />

un documento, il nulla osta, che certifi chi l’inesistenza <strong>di</strong><br />

impe<strong>di</strong>menti all’unione (ad esempio, se siete già sposati). La<br />

Legge 94/2009 prevede che lo straniero che vuole contrarre<br />

matrimonio deve inoltre presentare all’uffi ciale dello Stato<br />

Civile un documento attestante la regolarità del soggiorno<br />

nel territorio italiano.<br />

Per lo stato italiano, è possibile unirsi in matrimonio<br />

in<strong>di</strong>pendentemente dall’appartenenza religiosa.


Come fare:<br />

Gli sposi si dovranno recare presso i rispettivi comuni <strong>di</strong><br />

residenza, dove fi rmeranno una autocertifi cazione con tutti i<br />

loro dati personali. Successivamente, i futuri sposi dovranno<br />

prestare giuramento alla presenza <strong>di</strong> due testimoni. Infi ne, si<br />

fi rmeranno le pubblicazioni <strong>di</strong> matrimonio, un elenco uffi ciale<br />

contente i nomi delle due persone che intendono sposarsi.<br />

i citta<strong>di</strong>ni non appartenenti all’unione europea dovranno far<br />

autenticare la fi rma del console o dell’ambasciatore del proprio<br />

paese in prefettura e avranno bisogno <strong>di</strong> due testimoni (non<br />

uno) per il giorno del giuramento.<br />

I rifugiati politici dovranno richiedere il nulla osta all’alto<br />

commissariato delle nazioni unite per i rifugiati.<br />

Se siete minorenni, per sposarvi dovete avere almeno 16 anni<br />

ed è necessaria l’autorizzazione del tribunale dei minorenni<br />

competente che viene data a con<strong>di</strong>zione che il giu<strong>di</strong>ce<br />

abbia accertato la maturità psico fi sicahica del minore e che<br />

incorrano gravi motivi.<br />

servizi sociali<br />

I Servizi Sociali sono servizi messi a <strong>di</strong>sposizione dal Comune<br />

che hanno come fi nalità quella <strong>di</strong> venire incontro alle esigenze<br />

<strong>di</strong> benessere dei citta<strong>di</strong>ni. Off rono informazioni utili su:<br />

• assistenza domiciliare agli anziani, ai minori, ai portatori <strong>di</strong><br />

han<strong>di</strong>cap;<br />

• sostegno economico alla famiglia e alla persona;<br />

• assistenza per l’alloggio;<br />

• inserimento dei minori in strutture residenziali;<br />

• adozione nazionale e internazionale;<br />

• contrassegni parcheggio per le persone <strong>di</strong>sabili;<br />

• tariff e agevolate per il trasporto pubblico;<br />

• autorizzazione mensa sociale e/o accoglienza notturna,<br />

ecc.<br />

A chi sono rivolti<br />

A tutti i citta<strong>di</strong>ni italiani, comunitari e stranieri in possesso<br />

del titolo <strong>di</strong> soggiorno e residenti in una circoscrizione ed ai<br />

minori stranieri privi del permesso <strong>di</strong> soggiorno.<br />

A chi rivolgersi<br />

Per chi deve aff rontare un problema <strong>di</strong> rilevanza sociale che<br />

riguarda ad esempio anziani, <strong>di</strong>sabili, adulti in <strong>di</strong>ffi coltà,<br />

minori ecc… la fi gura <strong>di</strong> riferimento è l’assistente sociale del<br />

comune <strong>di</strong> residenza.


saLUTE E IsCRIZIONE aL sERVIZIO saNITaRIO<br />

NaZIONaLE DEI CITTaDINI sTRaNIERI<br />

Per benefi ciare dell’assistenza sanitaria prevista dal nostro<br />

or<strong>di</strong>namento, è necessario essere iscritti al Servizio Sanitario<br />

Nazionale. Il SSN è un sistema pubblico che garantisce<br />

l’assistenza sanitaria a tutti i citta<strong>di</strong>ni in<strong>di</strong>pendentemente<br />

dalla loro provenienza.<br />

L’iscrizione al SSN si fa presso l’ULSS (Unità Locale Socio<br />

Sanitaria) della propria zona <strong>di</strong> residenza e presentando tutti<br />

i documenti richiesti. L’ULSS vi rilascerà una tessera sanitaria,<br />

che contiene anche il co<strong>di</strong>ce fi scale, e che vi darà <strong>di</strong>ritto ad<br />

accedere a tutti i servizi <strong>di</strong> cura pubblici.<br />

Iscriversi al SSN non è obbligatorio per tutti. Hanno l’obbligo<br />

<strong>di</strong> iscriversi:<br />

• I citta<strong>di</strong>ni stranieri che possiedono il permesso <strong>di</strong> soggiorno<br />

e che svolgono lavoro subor<strong>di</strong>nato, autonomo o sono<br />

iscritti alle liste <strong>di</strong> collocamento;<br />

• I citta<strong>di</strong>ni stranieri regolarmente soggiornanti o coloro che<br />

abbiano richiesto il rinnovo del permesso <strong>di</strong> soggiorno per<br />

lavoro subor<strong>di</strong>nato, autonomo, per motivi familiari, asilo,<br />

richiesta <strong>di</strong> asilo, attesa adozione, affi damento, acquisto<br />

della citta<strong>di</strong>nanza o per motivi religiosi;<br />

• I familiari a carico regolarmente soggiornanti dei citta<strong>di</strong>ni<br />

stranieri sopraelencati.<br />

I documenti richiesti per ottenere la tessera<br />

sanitaria sono:<br />

- Documento <strong>di</strong> identità,<br />

- Co<strong>di</strong>ce fi scale,<br />

- Permesso <strong>di</strong> soggiorno,<br />

- Autocertifi cazione <strong>di</strong> residenza o <strong>di</strong>mora.<br />

Quando vi iscriverete, potrete scegliere il vostro me<strong>di</strong>co <strong>di</strong><br />

famiglia e il pe<strong>di</strong>atra per i vostri fi gli.<br />

L’iscrizione al SSN è valida per tutta la durata del permesso<br />

<strong>di</strong> soggiorno e può essere rinnovata presentando all’ULSS la<br />

richiesta <strong>di</strong> rinnovo del permesso.<br />

Se nel vostro caso l’iscrizione non è obbligatoria e siete<br />

regolarmente soggiornanti in Italia, avete due possibilità:<br />

• iscrivervi ugualmente al SSN ;<br />

• assicurarvi contro il rischio <strong>di</strong> malattie, infortunio e per la<br />

maternità attraverso una polizza assicurativa.<br />

Vi saranno garantite comunque alcune prestazioni:<br />

• tutela sociale della gravidanza e della maternità,<br />

• tutela della salute del minore,<br />

• vaccinazioni,<br />

• interventi <strong>di</strong> prevenzione internazionale,<br />

• prevenzione, <strong>di</strong>agnosi e cura <strong>di</strong> malattie infettive.<br />

Se siete irregolari, avete comunque <strong>di</strong>ritto alle cure urgenti


ed essenziali. Per ottenere questo tipo <strong>di</strong> cure, dovrete<br />

recarvi all’ULSS e richiedere il tesserino STP (Straniero<br />

Temporaneamente Residente). Per ottenere questa tessera<br />

dovrete <strong>di</strong>chiarare solamente le vostre generalità e <strong>di</strong> non<br />

possedere le risorse economiche suffi cienti.<br />

Per accedere ai servizi del SSN è necessario pagare un<br />

contributo (ticket). Tuttavia, sono previste delle esenzioni.<br />

Le ULSS competenti per la zona <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> e provincia sono<br />

l’ULSS 20, l’ULSS 21 e l’ULSS 22. Ogni ULSS è sud<strong>di</strong>visa in<br />

<strong>di</strong>stretti territoriali.<br />

ULSS 20 - URP<br />

Via Poloni 1, <strong>Verona</strong><br />

Tel: 045 807 56 56<br />

Numero verde: 800 250 802<br />

Dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30<br />

ULSS 21 - URP<br />

Via Gianella 1, Legnago (VR)<br />

Tel: 0442 63 26 92 / 0442 263 27 65<br />

Dal lunedì al giovedì<br />

dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 16;<br />

il venerdì dalle 9 alle 14<br />

ULSS22 - URP<br />

Via Ospedale 28, Bussolengo (VR)<br />

Tel: 045 671 26 66 / 045 671 26 67<br />

Dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12;<br />

il martedì e il giovedì anche dalle 13.30 alle 17<br />

INGRESSO E SOGGIORNO PER OTTENERE CURE MEDICHE<br />

Dove e come si richiede il visto d’ingresso<br />

Se inten<strong>di</strong> ricevere cure me<strong>di</strong>che in Italia puoi richiedere,<br />

insieme eventualmente ad un accompagnatore, uno specifi co<br />

visto d’ingresso alla competente rappresentanza <strong>di</strong>plomatica<br />

o consolare italiana presente nel tuo Paese.<br />

Una volta entrato nel territorio dello Stato, entro 8 giorni, devi<br />

richiedere lo specifi co permesso <strong>di</strong> soggiorno alla Questura<br />

del luogo dove inten<strong>di</strong> usufruire delle cure. Se non lo farai, la<br />

tua posizione sarà considerata irregolare.<br />

Documentazione necessaria<br />

Devi a tal fi ne produrre la seguente documentazione:<br />

• certifi cazione sanitaria, attestante la tua patologia;<br />

• <strong>di</strong>chiarazione della struttura sanitaria italiana prescelta,<br />

pubblica o privata appositamente accre<strong>di</strong>tata,<br />

che in<strong>di</strong>chi tipo <strong>di</strong> cura, data d’inizio e durata<br />

presumibile della stessa e dell’eventuale<br />

degenza prevista;


• attestazione dell’avvenuto deposito, a favore della<br />

struttura prescelta, <strong>di</strong> una somma cauzionale (30% del<br />

costo complessivo) sulla base del costo presumibile delle<br />

prestazioni richieste;<br />

• documentazione comprovante la <strong>di</strong>sponibilità in Italia <strong>di</strong><br />

risorse sufficienti per l’integrale pagamento delle spese<br />

sanitarie e <strong>di</strong> quelle <strong>di</strong> vitto e alloggio fuori dalla struttura<br />

sanitaria;<br />

• documentazione comprovante la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> risorse<br />

sufficienti per il viaggio <strong>di</strong> rimpatrio per te e per il tuo<br />

eventuale accompagnatore.<br />

N.B.:La certificazione rilasciata all’estero deve essere corredata<br />

<strong>di</strong> traduzione in lingua italiana.<br />

Emergenze<br />

Nel momento in cui vi trovate in una situazione <strong>di</strong> emergenza,<br />

per esempio in seguito a un incidente o a un malore<br />

improvviso, potrete contattare telefonicamente il Pronto<br />

Soccorso dell’ospedale più vicino grazie al numero gratuito e<br />

valido su tutto il territorio italiano 118. Il servizio garantisce<br />

un soccorso tempestivo. In alternativa, potete anche recarvi<br />

<strong>di</strong>rettamente al Pronto Soccorso, dove attenderete il vostro<br />

turno. Ad ogni caso <strong>di</strong> emergenza verrà attribuito un co<strong>di</strong>ce<br />

che va dal rosso al bianco. Se il co<strong>di</strong>ce è bianco, dovrete<br />

pagare un ticket.<br />

Se avete bisogno del vostro me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia in un orario in<br />

cui non è in servizio (ad esempio durate la notte o nei giorni<br />

festivi) potete rivolgervi alla Guar<strong>di</strong>a Me<strong>di</strong>ca. Il numero della<br />

Guar<strong>di</strong>a Me<strong>di</strong>ca varia a seconda della zona in cui abitate e si<br />

può trovare sulla rubrica telefonica.<br />

Me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> base<br />

Il me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia si occupa della salute dei suoi pazienti<br />

nel complesso; le sue visite non si svolgono all’ospedale, ma<br />

nell’ambulatorio del me<strong>di</strong>co stesso. Ogni citta<strong>di</strong>no ha il <strong>di</strong>ritto<br />

<strong>di</strong> scegliere il suo me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia presente nella zona <strong>di</strong><br />

residenza. I citta<strong>di</strong>ni non residenti possono scegliere il me<strong>di</strong>co<br />

<strong>di</strong> famiglia per un periodo che parte da un minimo <strong>di</strong> tre mesi<br />

fino al massimo <strong>di</strong> un anno.<br />

Me<strong>di</strong>cine<br />

Se il vostro me<strong>di</strong>co lo riterrà opportuno, vi prescriverà delle<br />

me<strong>di</strong>cine e vi darà una cura da seguire. Alcune me<strong>di</strong>cine,<br />

come per esempio gli antibiotici, si possono acquistare solo<br />

presentando in farmacia la ricetta me<strong>di</strong>ca. Le parafarmacie<br />

non sono autorizzate a vendere me<strong>di</strong>cine che necessitano <strong>di</strong><br />

ricetta me<strong>di</strong>ca.


Vaccinazioni<br />

Le vaccinazioni aiutano a proteggersi contro una o più malattie.<br />

In Italia, i bambini sono obbligati a sottoporsi ad alcune<br />

vaccinazioni, e cioè quella antipolio, antitetica, anti<strong>di</strong>fterica<br />

e contro l’epatite; per gli adulti, alcune sono consigliate.<br />

Per alcune attività lavorative specifiche, è necessario essere<br />

vaccinati. Le vaccinazioni vengono eseguite presso i <strong>di</strong>stretti<br />

sanitari competenti.<br />

Nei perio<strong>di</strong> invernale è possibile trovare in farmacia il vaccino<br />

antinfluenzale per adulti ed è gratuito per anziani.<br />

Consultorio<br />

Il Consultorio Familiare è un servizio pubblico presso il quale<br />

è possibile accedere a servizi <strong>di</strong> vario tipo come ad esempio<br />

consulenze psicologiche, consulenze e terapie sessuali,<br />

assistenza durante la gravidanza, pap test, prevenzione<br />

e <strong>di</strong>agnosi dei tumori dell’apparato genitale femminile,<br />

vaccinazioni contro la rosolia ecc… I servizi <strong>di</strong> consultori in<br />

genere sono gratuiti.<br />

Coor<strong>di</strong>namento Consultori Familiari Azienda Ulss 20 <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> Azienda<br />

Ulss 20, Settore Sociale, Corso Palio,30 – 37122 <strong>Verona</strong><br />

Tel 045-8013236 / 045-8010499<br />

e-mail coord.consultori@ulss20.verona.it<br />

Consultorio Familiare <strong>di</strong> Bovolone<br />

Zevio Via Cappa, 1 - comune <strong>di</strong> Bovolone (VR)<br />

Tel. 045-6999652 / 045-6999650<br />

Consultorio Familiare <strong>di</strong> Bussolengo<br />

Via Ospedale,28 Comune <strong>di</strong> Bussolengo (VR) Tel. 045- 6712649<br />

Consultorio Familiare <strong>di</strong> Caprino<br />

Via Ospedale - Comune <strong>di</strong> Caprino (VR) Tel. 045-6207222<br />

Consultorio Familiare <strong>di</strong> Domegliara<br />

Via Stazione - Comune <strong>di</strong> S. Ambrogio <strong>di</strong> Valpolicella (VR)<br />

Tel. 045-6864211 / 6864212<br />

Consultorio Familiare <strong>di</strong> Legnago - Porto Via Ragazzi del 99<br />

Comune <strong>di</strong> Legnago (VR)<br />

Tel. 0422-637535 / 0422637541<br />

Consultorio Familiare <strong>di</strong> Nogara Cerea<br />

Via Raffa Tel. 0422-537730 / 0422-537831<br />

Consultorio Familiare <strong>di</strong> Villafranca<br />

Via Vittorio Emanuele, 169<br />

Comune <strong>di</strong> Villafranca (VR) Tel. 045-6338476


Sul territorio veronese sono presenti, inoltre, Consultori<br />

familiari <strong>di</strong> ispirazione cristiana che fanno un servizio<br />

pubblico e che offrono consulenza psicologica, ginecologica,<br />

legale e sociale. Anche presso questi consultori i servizi in<br />

genere sono gratuiti.<br />

Consultorio familiare <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />

in P.zza Vescovado, 5 - tel. 0458032079<br />

Consultorio familiare <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />

in Via Bresciani, 2 tel 0458340074<br />

Consultorio familiare <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />

in Via Calvi, 4 – tel. 045583480<br />

Consultorio familiare <strong>di</strong> Porto Legnago<br />

in Via Don Bosco, 3 – tel. 044223555<br />

Consultorio familiare <strong>di</strong> Isola della Scala<br />

in Via Caour, 8/b – tel. 0457301157<br />

Consultorio familiare <strong>di</strong> Grezzana<br />

in Via Roma, 128 – tel 045908384<br />

Consultorio familiare <strong>di</strong> Villafranca <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />

in Via Bellotti 4/B – tel. 0456302800<br />

Consultorio familiare <strong>di</strong> Zevio<br />

in Piazza Toscana, 19 – tel. 0456050035<br />

Consultorio familiare <strong>di</strong> Garda<br />

in Via Marco Polo, 32 – tel. 0457256682<br />

Consultorio familiare <strong>di</strong> Cerea<br />

in P.zza Sammariva, 1 – e-mail: consultoriolarete@pssf.it<br />

La Casa<br />

Lo straniero per soggiornare in Italia deve avere la garanzia <strong>di</strong><br />

un alloggio.<br />

Si può avere un alloggio:<br />

• per ospitaliatà,<br />

• prendendo casa in locazione (affitto),<br />

• acquistando casa,<br />

• usufruendo <strong>di</strong> un alloggio presso un centro <strong>di</strong> accoglienza.<br />

Uno dei mo<strong>di</strong> per entrare in contatto con chi vuole vendere<br />

o affittare una casa è leggere le riviste specializzate che<br />

pubblicano annunci. Altrimenti, potete rivolgervi alle agenzie<br />

immobiliari, alle cooperative sociali ed alle Associazioni del<br />

settore.<br />

Se vuoi acquistare la casa e non hai a <strong>di</strong>sposizione l’intera cifra<br />

che ti viene richiesta per l’acquisto ti puoi rivolgere a banche<br />

o a poste italiane per chiedere un prestito (mutuo). Ricordati<br />

prima <strong>di</strong> accendere un mutuo <strong>di</strong> valutare attentamente le<br />

con<strong>di</strong>zioni che la banca ti propone (tasso <strong>di</strong> interesse, tempi<br />

<strong>di</strong> restituzione, ipoteca della casa….)<br />

Per coloro che si trovano in <strong>di</strong>fficoltà economica e sono in<br />

possesso <strong>di</strong> determinati requisiti possono partecipare a ban<strong>di</strong><br />

pubblici per l’assegnazione <strong>di</strong> alloggi a prezzi agevolati.<br />

L’assegnazione <strong>di</strong> alloggi a <strong>Verona</strong> è gestita dai seguenti enti<br />

pubblici: AGEC e ATER.<br />

Per accedere a questi alloggi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia pubblica bisogna


presentare domanda al Comune <strong>di</strong> residenza. Il comune<br />

assegna gli alloggi in base a una graduatoria pubblica.<br />

Chi può fare domanda<br />

Gli stranieri in possesso <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno CE per<br />

soggiornanti <strong>di</strong> lungo periodo o <strong>di</strong> un regolare permesso <strong>di</strong><br />

soggiorno almeno biennale, che sono iscritti ai Centri per<br />

l’Impiego o che esercitano una regolare attività <strong>di</strong> lavoro<br />

subor<strong>di</strong>nato o autonomo.<br />

ATER <strong>di</strong> VERONA<br />

In<strong>di</strong>rizzo: Piazza Pozza 1/c,d,e, Numero verde: 800 189 678<br />

Uffi cio Relazioni con il Pubblico: Tel.: 045 806 24 23<br />

Orario <strong>di</strong> ricevimento: Lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore 9.30 alle<br />

ore 12.30. Lunedì pomeriggio dalle ore 15.30 alle ore 17.30<br />

Per l’utenza del Basso Veronese è aperto al pubblico un punto<br />

d’informazione, presso la Sede del Municipio <strong>di</strong> Legnago, palazzo<br />

Stefani, via XX Settembre 29, tel. 0442 634964 che riceve il lunedì<br />

dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16,30<br />

AGEC<br />

In<strong>di</strong>rizzo: Palazzo dei Diamanti, Via Enrico Noris 1, <strong>Verona</strong><br />

Tel: 045 805 13 11<br />

Orari <strong>di</strong> ricevimento per gli utenti degli e<strong>di</strong>fi ci gestiti dall’azienda:<br />

lunedì, mercoledì, venerdì dalle 8,30 alle 11,30; il lunedì anche dalle<br />

14,30 alle 16,30.<br />

Si consiglia <strong>di</strong> telefonare per prenotare.<br />

Centri <strong>di</strong> accoglienza<br />

A <strong>Verona</strong>, in caso <strong>di</strong> emergenza, è possibile tramite i servizi<br />

sociali richiedere un alloggio temporaneo presso un Centro<br />

<strong>di</strong> Accoglienza.<br />

I Centri <strong>di</strong> Accoglienza possono essere gratuiti o possono<br />

richiedere il pagamento <strong>di</strong> un rimborso spese in base al tipo<br />

<strong>di</strong> accoglienza.<br />

Per entrare in un Centro <strong>di</strong> accoglienza potete rivolgervi a:<br />

Sportello Unico – Accoglienza<br />

presso Il Samaritano<br />

Via Silvestrini, 24 <strong>Verona</strong><br />

Tel 0458401324<br />

Gas, acqua, elettricità<br />

Per attivare nella propria casa gas ed elettricità, si può decidere<br />

da quale azienda comprare la fornitura. Ciò permetterà <strong>di</strong><br />

scegliere l’off erta che più si adatta alle vostre esigenze.<br />

Il servizio <strong>di</strong> acquedotto e il servizio <strong>di</strong> fognatura e depurazione<br />

a <strong>Verona</strong> e provincia sono gestiti dal Consorzio Acque Veronesi<br />

o altri consorzi locali. Per attivare una fornitura<br />

<strong>di</strong> acqua nella vostra casa, dovrete fi rmare un<br />

contratto con il consorzio che, a seconda dei<br />

vostri consumi, vi manderà una bolletta con il


corrispettivo da pagare.<br />

Se abiti a <strong>Verona</strong> contatta il Consorzio presso:<br />

AGSM VERONA S.P.A. (ingresso da Via Campo Marzo)<br />

Lunedì e mercoledì dalle 7,45 alle 16,00 (continuato); martedì,<br />

giovedì e venerdì dalle 7,45 alle 13,00<br />

Se abiti in uno dei Paesi della Provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> chie<strong>di</strong> al<br />

Comune <strong>di</strong> residenza a chi ti devi rivolgere.<br />

Rifi uti<br />

Ogni comune affi da la raccolta e lo smaltimento <strong>di</strong> rifi uti ad<br />

aziende specializzate. In alcuni comuni, è prevista la raccolta<br />

<strong>di</strong>ff erenziata obbligatoria. Sarà il Comune <strong>di</strong> residenza ad<br />

informarti sulle regole da rispettare per la raccolta dei rifi uti.<br />

Normalmente si possono trovare cassonetti per la carta, per il<br />

vetro e per i rifi uti non riciclabili, per i vestiti usati. Il riciclaggio<br />

permette <strong>di</strong> recuperare e riutilizzare i rifi uti in modo che non<br />

si <strong>di</strong>sperdano nell’ambiente e lo inquinino, danneggiando la<br />

nostra salute.<br />

Telefono<br />

Se hai bisogno <strong>di</strong> un telefono personale puoi:<br />

• attivare una linea telefonica fi ssa presso la tua casa. Per<br />

fare questo devi fi rmare un contratto con una compagnia<br />

telefonica e pagare regolarmente la bolletta telefonica<br />

che si riferisce ai vostri consumi e che vi viene recapitata<br />

a casa;<br />

• acquistare un telefono cellulare. Ricordati che quanto<br />

acquisti puoi scegliere <strong>di</strong> prendere una tessera prepagata<br />

o farti mandare a casa la bolletta.<br />

Attenzione<br />

Quando stipuli il contratto valuta attentamente le con<strong>di</strong>zioni<br />

e ciò che esse implicano:<br />

• ricordati che il mancato pagamento delle bollette comporta<br />

l’interruzione della linea telefonica;<br />

• ricordati che telefonare all’estero può essere molto caro; in<br />

questi casi è consigliabile comprare delle carte prepagate<br />

che vi permettono <strong>di</strong> controllare le vostre spese.


LaVORO E PREVIDENZa<br />

Tipologie <strong>di</strong> lavoro<br />

Lavoro autonomo<br />

Il lavoratore autonomo è colui che si obbliga a compiere,<br />

verso corrispettivo, un’opera o un servizio con lavoro proprio<br />

e senza subor<strong>di</strong>nazione, nei confronti <strong>di</strong> un committente (art.<br />

2222 co<strong>di</strong>ce civile).<br />

Gli adempimenti essenziali per il citta<strong>di</strong>no straniero, già in<br />

possesso <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno, che intenda svolgere<br />

in Italia un’attività non occasionale <strong>di</strong> lavoro autonomo,<br />

industriale, artigianale o commerciale oppure intenda<br />

costituire una società <strong>di</strong> capitali o <strong>di</strong> persone, sono i seguenti:<br />

• per esercitare una attività professionale per la quale<br />

è richiesto un titolo o abilitazione, occorre ottenere il<br />

riconoscimento del titolo professionale conseguito in un<br />

Paese non appartenente all’Unione Europea e provvedere<br />

all’iscrizione all’apposito or<strong>di</strong>ne o albo;<br />

• per lo svolgimento delle attività lavorative per le quali è prevista<br />

l’iscrizione ad appositi ruoli o elenchi è necessario richiedere<br />

detta iscrizione (es. ruolo degli agenti <strong>di</strong> commercio);<br />

• per esercitare attività <strong>di</strong> impresa sia in forma collettiva<br />

(società) sia in<strong>di</strong>viduale è prevista, entro 30 giorni,<br />

l’iscrizione nel Registro delle Imprese tenuto dalla Camera<br />

<strong>di</strong> Commercio attraverso l’apposita modulistica corredata<br />

dalla documentazione richiesta (artt. 2195 - 2196 co<strong>di</strong>ce<br />

civile);<br />

• se l’impresa si qualifi ca come artigiana, l’iscrizione va<br />

eff ettuata, sempre entro 30 giorni, all’Albo delle Imprese<br />

Artigiane tenuto dalla Camera <strong>di</strong> Commercio;<br />

• una volta iniziata l’attività, occorre richiedere il rilascio del<br />

numero <strong>di</strong> Partita Iva alla Agenzia delle Entrate nella cui<br />

circoscrizione si trova il domicilio fi scale;<br />

• si fa presente che a seconda del tipo <strong>di</strong> attività esercitata<br />

sono <strong>di</strong>verse le autorizzazioni o licenze necessarie rilasciate<br />

dal comune o da altri enti (es. autorizzazione del comune<br />

per commercio su aree pubbliche o commercio ambulante;<br />

autorizzazione ASL per produzione e commercio <strong>di</strong> beni<br />

alimentari).<br />

Lavoro subor<strong>di</strong>nato (o <strong>di</strong>pendente)<br />

Ai sensi dell’articolo 2094 cod. civ., è lavoratore subor<strong>di</strong>nato<br />

colui che “si obbliga me<strong>di</strong>ante retribuzione a collaborare<br />

nell’impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale<br />

alle <strong>di</strong>pendenze e sotto la <strong>di</strong>rezione dell’impren<strong>di</strong>tore”.<br />

Il rapporto <strong>di</strong> lavoro subor<strong>di</strong>nato è <strong>di</strong>sciplinato dal co<strong>di</strong>ce civile<br />

(artt. dal 2094 al 2129), da leggi speciali (es. legge sul contratto<br />

a termine, legge sul licenziamento ecc.) e dal contratto<br />

collettivo nazionale (CCNL) che normalmente è<br />

in<strong>di</strong>cato nella lettera <strong>di</strong> assunzione, talvolta anche<br />

dal contratto collettivo aziendale.


Lavoro parasubor<strong>di</strong>nato<br />

Il lavoratore parasubor<strong>di</strong>nato è un lavoratore autonomo che<br />

svolge la sua attività prevalentemente personale collaborando<br />

con il committente (art. 409 c.p.c. n. 3). Tipico esempio <strong>di</strong><br />

parasubor<strong>di</strong>nazione, oltre al rapporto <strong>di</strong> agenzia, è il lavoro<br />

a progetto (D. Lgs. 276/2003 artt. 61 - 69) che consiste in un<br />

rapporto <strong>di</strong> collaborazione coor<strong>di</strong>nata e continuativa, volto al<br />

raggiungimento <strong>di</strong> un risultato determinato dal committente<br />

e realizzato dal collaboratore autonomamente (senza obblighi<br />

<strong>di</strong> orario e con un compenso stabilito in<strong>di</strong>pendentemente dal<br />

tempo impiegato). In mancanza <strong>di</strong> uno specifi co progetto<br />

o programma <strong>di</strong> lavoro, il rapporto <strong>di</strong> lavoro si presume<br />

subor<strong>di</strong>nato e a tempo indeterminato.<br />

Il contratto <strong>di</strong> soggiorno<br />

(Art. 5, comma 3 bis e art. 5 bis T.U. Immigrazione - artt. 8 bis,<br />

13, comma 2 bis, 35 e 36 bis D.P.R. 31 agosto 1999, n. 394)<br />

Al fi ne del rilascio o del rinnovo del permesso <strong>di</strong> soggiorno<br />

per lavoro subor<strong>di</strong>nato, tra datore <strong>di</strong> lavoro e lavoratore<br />

straniero deve essere obbligatoriamente stipulato il contratto<br />

<strong>di</strong> soggiorno:<br />

• per tutti i rapporti <strong>di</strong> lavoro già in essere al 25<br />

febbraio 2005;<br />

• per tutti i rapporti <strong>di</strong> lavoro instaurati<br />

successivamente a tale data (anche per i nuovi contratti<br />

successivi al primo, siano essi stipulati con lo stesso datore <strong>di</strong><br />

lavoro o con uno nuovo).<br />

Il contratto <strong>di</strong> soggiorno va compilato in due copie: una resta<br />

al lavoratore straniero, l’altra va spe<strong>di</strong>ta dal datore <strong>di</strong> lavoro<br />

allo Sportello Unico Immigrazione in Prefettura con lettera<br />

raccomandata con avviso <strong>di</strong> ricevimento entro 5 giorni<br />

dall’assunzione (Sportello Unico Immigrazione c/o Prefettura<br />

<strong>di</strong> <strong>Verona</strong>, Corso S. Anastasia, 12 – 37121 <strong>Verona</strong>).<br />

Per i rapporti <strong>di</strong> lavoro già instaurati al 25 febbraio 2005, deve<br />

essere utilizzato il modello R, mentre per i rapporti <strong>di</strong> lavoro<br />

stipulati successivamente deve essere utilizzato il modello Q<br />

(<strong>di</strong>sponibili sul sito del Ministero dell’Interno, www.interno.<br />

it).<br />

L’obbligo <strong>di</strong> stipula del contratto <strong>di</strong> soggiorno sussiste soltanto<br />

ai fi ni del rilascio e del rinnovo del permesso <strong>di</strong> soggiorno per<br />

lavoro subor<strong>di</strong>nato.<br />

Non va, quin<strong>di</strong>, stipulato per lavoratori in possesso <strong>di</strong> carta <strong>di</strong><br />

soggiorno o <strong>di</strong> permessi <strong>di</strong> soggiorno che, pur permettendo<br />

<strong>di</strong> lavorare, sono stati rilasciati per altri motivi come permesso<br />

<strong>di</strong> soggiorno per stu<strong>di</strong>o, per motivi <strong>di</strong> famiglia, per motivi<br />

umanitari e asilo politico (va, invece, compilato nel caso si<br />

richieda la conversione <strong>di</strong> detti titoli in permesso per lavoro<br />

subor<strong>di</strong>nato).<br />

Ai fi ni del rilascio e del rinnovo del permesso <strong>di</strong> soggiorno<br />

per lavoro subor<strong>di</strong>nato, il citta<strong>di</strong>no straniero deve allegare


agli appositi moduli copia del contratto <strong>di</strong> soggiorno e copia<br />

dell’avviso <strong>di</strong> ricevimento della raccomandata con cui lo stesso<br />

è stato spe<strong>di</strong>to allo Sportello Unico Immigrazione da cui siano<br />

visibili numero della raccomandata e data <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zione.<br />

Previdenza - pagamento dei contrubuti<br />

previdenziali<br />

Lavoratori autonomi: gli artigiani, i commercianti e i<br />

lavoratori autonomi agricoli sono tenuti ad iscriversi alla<br />

gestione speciale INPS; i liberi professionisti sono tenuti<br />

ad iscriversi alla apposita cassa <strong>di</strong> previdenza oppure alla<br />

gestione separata INPS se sono senza cassa.<br />

Lavoratori subor<strong>di</strong>nati: i contributi a carico del lavoratore<br />

sono trattenuti dalla busta paga ad opera del datore <strong>di</strong> lavoro<br />

che li versa mensilmente alla gestione generale obbligatoria<br />

INPS (i contributi sono determinati in misura percentuale sulla<br />

retribuzione, una parte a carico del datore <strong>di</strong> lavoro e una<br />

parte a carico del lavoratore).<br />

Lavoratori parasubor<strong>di</strong>nati: i contributi a carico del<br />

collaboratore sono trattenuti dal committente che li versa alla<br />

gestione separata INPS (il contributo è determinato in misura<br />

percentuale, 2/3 a carico del committente, 1/3 a carico del<br />

collaboratore).<br />

Estratto conto assicurativo: è il riepilogo dei contributi che<br />

risultano registrati negli archivi dell’INPS a favore <strong>di</strong> ciascun<br />

lavoratore iscritto fi n dall’inizio della sua vita lavorativa. Tutti<br />

i lavoratori <strong>di</strong>pendenti e autonomi iscritti all’INPS possono<br />

richiedere l’estratto conto agli uffi ci INPS al fi ne <strong>di</strong> controllare<br />

la correttezza delle registrazioni e segnalare eventuali<br />

anomalie.<br />

Lavoro subor<strong>di</strong>nato<br />

Prestazioni a sostegno del red<strong>di</strong>to a carico dell’INPS<br />

Tra le varie prestazioni a sostegno del red<strong>di</strong>to (consultabili sul<br />

sito www.inps.it) le più frequenti sono:<br />

Disoccupazione: è un’indennità erogata dall’INPS ai lavoratori<br />

(assicurati contro la <strong>di</strong>soccupazione) che siano stati licenziati<br />

o che si siano <strong>di</strong>messi non volontariamente (<strong>di</strong>missioni per<br />

giusta causa). I requisiti necessari e le modalità <strong>di</strong> richiesta<br />

sono <strong>di</strong>verse a seconda si tratti <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione or<strong>di</strong>naria o<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione a requisiti ridotti.<br />

Assegno per il nucleo familiare: è una prestazione a sostegno<br />

delle famiglie con red<strong>di</strong>ti inferiori a determinati limiti<br />

stabiliti ogni anno dalla legge. La richiesta si eff ettua<br />

presentando l’apposito modulo compilato al<br />

datore <strong>di</strong> lavoro (lavoratori <strong>di</strong>pendenti) o<br />

<strong>di</strong>rettamente all’INPS (<strong>di</strong>soccupati, pensionati).


Malattia: è la somma che viene pagata, in sostituzione alla<br />

retribuzione, ai lavoratori che si ammalano. I primi tre giorni<br />

sono a carico del datore <strong>di</strong> lavoro, dal quarto giorno in poi<br />

provvede l’INPS. Il lavoratore deve trasmettere agli uffi ci INPS<br />

e al datore <strong>di</strong> lavoro il certifi cato redatto dal me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia<br />

entro due giorni dalla data <strong>di</strong> compilazione.<br />

Le prestazioni a carico dell’INAIL<br />

Infortunio: in caso <strong>di</strong> infortunio o <strong>di</strong> malattia professionale<br />

i lavoratori sono tutelati dall’INAIL che garantisce loro le<br />

prestazioni economiche per il periodo <strong>di</strong> assenza. E’ obbligo<br />

del lavoratore informare imme<strong>di</strong>atamente il datore <strong>di</strong> lavoro<br />

dell’infortunio occorsogli.<br />

Ricerca del lavoro<br />

Esistono varie modalità per cercare un impiego, elenchiamo<br />

le più frequenti:<br />

• iscrizione al Centro per l’Impiego;<br />

• iscrizione presso agenzie per il lavoro private (agenzie <strong>di</strong><br />

somministrazione);<br />

• consultazione <strong>di</strong> annunci su giornali specializzati o<br />

quoti<strong>di</strong>ani con apposite rubriche;<br />

• invio <strong>di</strong> can<strong>di</strong>dature spontanee (curriculum)<br />

presso aziende.<br />

Il Centro per l’Impiego (D. lgs. 469/1997)<br />

Il Centro per l’Impiego è una struttura <strong>di</strong> natura pubblicistica<br />

con varie funzioni tra cui alcune importanti in materia <strong>di</strong><br />

politica attiva del lavoro come l’interme<strong>di</strong>azione tra domanda<br />

e off erta <strong>di</strong> lavoro. In particolare, il Centro per l’Impiego:<br />

• consente <strong>di</strong> iscriversi <strong>di</strong>chiarando la propria <strong>di</strong>sponibilità a<br />

lavorare (è necessario rivolgersi al Centro per l’Impiego <strong>di</strong><br />

riferimento in base al Comune in cui si risiede);<br />

• con i dati personali <strong>di</strong> ciascun utente re<strong>di</strong>ge una scheda<br />

professionale contenente informazioni sul lavoratore<br />

(come ad es. esperienze lavorative precedenti, esperienze<br />

formative, ecc.);<br />

• consente agli utenti <strong>di</strong> consultare appositi elenchi con<br />

annunci <strong>di</strong> lavoro e corsi <strong>di</strong> formazione;<br />

• accerta lo status <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione (ossia la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong><br />

un soggetto privo <strong>di</strong> lavoro e imme<strong>di</strong>atamente <strong>di</strong>sponibile<br />

a svolgere attività lavorativa).<br />

I Centri per l’Impiego della Provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>, con orario <strong>di</strong><br />

apertura al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30,<br />

sono:


Centro per l’impiego <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />

Via delle Franceschine, 10 – 37122 <strong>Verona</strong><br />

tel. 0459288465 – 470 – 481 fax 0459288458<br />

Centro per l’impiego <strong>di</strong> Affi<br />

Località Cà Nove – 37010 Affi<br />

tel. 0456261056 – fax 0456261094<br />

Centro per l’impiego <strong>di</strong> San Bonifacio<br />

Via C. Battisti, 5 – 37047 San Bonifacio<br />

tel. 0457610210 – fax 0456101350<br />

Centro per l’impiego <strong>di</strong> Villafranca <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />

Piazza IV Novembre- 37069 Villafranca <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />

tel. 0457900377 – fax 0456303271<br />

Centro per l’impiego <strong>di</strong> Bovolone<br />

Via IV Novembre, 1 – 37051 Bovolone<br />

tel. 0457100123 – fax 0456900522<br />

Centro per l’impiego <strong>di</strong> Legnago<br />

Via G. Matteotti, 6 – 37045 Legnago<br />

tel. 044220277 – fax 0442601010<br />

IsTRUZIONE E FORMaZIONE<br />

Or<strong>di</strong>namento scolastico italiano<br />

In Italia, l’obbligo scolastico va dai 6 ai 16 anni. Durante<br />

questo periodo, i vostri fi gli avranno <strong>di</strong>ritto all’istruzione<br />

gratuita. Durante la scuola primaria anche i libri sono gratuiti,<br />

successivamente devi acquistarli. Se possedete la con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> red<strong>di</strong>to richieste è possibile richiedere il rimborso delle<br />

spese sostenute partecipando al Bando regionale <strong>di</strong> cui potete<br />

chiedere informazioni al Comune <strong>di</strong> residenza.<br />

I minori stranieri, anche se irregolari, hanno <strong>di</strong>ritto<br />

all’istruzione obbligatoria.<br />

La scuola italiana è così organizzata:<br />

Scuola dell’infanzia (o scuola materna): <strong>di</strong> durata triennale.<br />

Non è obbligatoria ed è destinata a tutti i bambini dai 3 ai 5<br />

anni.<br />

Per iscrivere i vostri fi gli alla scuola dell’infanzia, è necessario<br />

recarsi presso il Dipartimento dei Servizi Scolastici del vostro<br />

Comune. Il costo varia a seconda della situazione economica<br />

<strong>di</strong> ogni famiglia.<br />

Primo ciclo. Sud<strong>di</strong>viso in:<br />

• scuola primaria della durata <strong>di</strong> cinque anni,<br />

• scuola secondaria <strong>di</strong> primo grado della<br />

durata <strong>di</strong> tre anni.


La frequenza alla scuola primaria è obbligatoria per tutti i<br />

ragazzi italiani e stranieri che abbiano compiuto sei anni <strong>di</strong><br />

età entro il 31 agosto. Chi vuole, può iscrivere il proprio fi glio<br />

anche a 5 anni e mezzo, purché compia 6 anni entro il 30<br />

aprile.<br />

La frequenza alla scuola secondaria <strong>di</strong> primo grado è<br />

obbligatoria per tutti i ragazzi italiani e stranieri che abbiano<br />

concluso il percorso della scuola primaria.<br />

Il primo ciclo <strong>di</strong> istruzione si conclude con un esame <strong>di</strong> Stato,<br />

il cui superamento costituisce titolo <strong>di</strong> accesso al secondo<br />

ciclo.<br />

Per maggiori informazioni, potrete rivolgervi alla Direzione<br />

Didattica della scuola competente per la vostra zona <strong>di</strong><br />

residenza.<br />

Il secondo ciclo inizia all’età <strong>di</strong> 14 anni. Attualmente, il secondo<br />

ciclo comprende la scuola secondaria <strong>di</strong> secondo grado ed è<br />

sud<strong>di</strong>viso in:<br />

• licei,<br />

• istruzione-formazione professionale.<br />

I licei durano 5 anni, al termine dei quali si dovrà sostenere un<br />

esame <strong>di</strong> stato che servirà per ottenere un <strong>di</strong>ploma.<br />

Il periodo <strong>di</strong> istruzione-formazione<br />

professionale, invece, dura 4 anni, al termine<br />

dei quali sarà possibile ottenere qualifi che<br />

riconosciute in Italia e in Europa e che permettono <strong>di</strong> accedere<br />

al mondo del lavoro. Se vorrete iscrivervi all’università dopo i<br />

4 anni, sarà necessario frequentare un anno <strong>di</strong> preparazione<br />

all’esame <strong>di</strong> stato. Il <strong>di</strong>ploma che otterrete una volta concluso<br />

il periodo <strong>di</strong> istruzione-formazione professionale permette<br />

anche <strong>di</strong> accedere all’istruzione e formazione tecnica<br />

superiore.<br />

Scuole pubbliche e scuole private<br />

È possibile iscrivere i propri fi gli in scuole pubbliche o private.<br />

Le scuole private sono a pagamento.<br />

Asili nido<br />

Per i bambini <strong>di</strong> età compresa fra i 3 mesi e i 3 anni sono<br />

presenti nel territorio asili nido pubblici e privati. Per accedere<br />

alle strutture pubbliche è sempre necessario presentare una<br />

domanda, che verrà inserita in una graduatoria basata sulla<br />

situazione socio-economica della famiglia che determinerà la<br />

quota da pagare.<br />

Per informazioni sul sistema scolastico e sulle iscrizioni:<br />

Uffi cio Scolastico Provinciale <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />

In<strong>di</strong>rizzo: Viale Caduti del Lavoro, 3 - 37124 VERONA<br />

Tel: 045 8086511


Istruzione per adulti<br />

Presso i CTP è possibile conseguire il titolo <strong>di</strong> primo ciclo.<br />

Istruzione e formazione tecnica superiore<br />

Si tratta <strong>di</strong> un percorso che ha come obiettivo quello <strong>di</strong> fornire<br />

una preparazione <strong>di</strong> alta competenza tecnica e professionale.<br />

L’istruzione e formazione tecnica superiore è gestita dalle<br />

Regioni ed è completamente gratuita.<br />

Per essere ammessi a uno <strong>di</strong> questi corsi è necessario:<br />

• un buon livello <strong>di</strong> lingua italiana,<br />

• aver terminato il percorso <strong>di</strong> istruzione e formazione<br />

professionale,<br />

• avere almeno 15 anni.<br />

Università<br />

Dopo aver concluso il secondo ciclo, è possibile iscriversi<br />

all’università. In Italia vi è un’ampia scelta <strong>di</strong> percorsi<br />

universitari. Lo stu<strong>di</strong>o universitario è attualmente articolato in<br />

due livelli:<br />

• laurea breve che hanno durata triennale Al termine <strong>di</strong><br />

questo primo ciclo, si ottiene una laurea che può essere<br />

utilizzata per entrare nel mondo del lavoro, per accedere<br />

a master <strong>di</strong> primo livello, a corsi <strong>di</strong> specializzazione, alla<br />

laurea specialistica;<br />

• laurea specialistica, <strong>di</strong> secondo livello e <strong>di</strong> durata biennale,<br />

che rilasciano una qualifi ca più alta in un ambito specifi co.<br />

Dopo questa laurea, è possibile proseguire gli stu<strong>di</strong> con<br />

master <strong>di</strong> secondo livello, scuole <strong>di</strong> specializzazione o<br />

dottorato <strong>di</strong> ricerca.<br />

Alcuni corsi <strong>di</strong> laurea, quelli a ciclo unico, non presentano<br />

questa sud<strong>di</strong>visione, ma prevedono una frequenza<br />

continuativa <strong>di</strong> 5 o 6 anni, ad esempio il corso <strong>di</strong> laurea in<br />

Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia.<br />

L’iscrizione all’università ha un costo a volte elevato. Tuttavia,<br />

è possibile fare richiesta <strong>di</strong> borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o presso la Segreteria<br />

Studenti.<br />

Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />

Via dell’Artigliere 8, 37129 <strong>Verona</strong><br />

Tel.: +39 045 8028111<br />

Per informazioni su altre Università:<br />

www.miur.it<br />

Riconoscimento qualifi che precedenti e titolo<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

Riconoscimento titoli universitari<br />

Se avete già ottenuto un titolo accademico nel vostro<br />

paese d’origine, avete la possibilità <strong>di</strong> richiedere<br />

che questo sia considerato equivalente a un<br />

titolo italiano corrispondente.


Come procedere:<br />

Per prima cosa, dovrete cercare un ateneo che abbia un<br />

corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> comparabile con il vostro. A questo punto, sarà<br />

necessario inviare una domanda al Rettore dell’università,<br />

allegando, generalmente, i seguenti documenti:<br />

• fotocopia del <strong>di</strong>ploma tradotto, legalizzato e con<br />

<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> valore della Rappresentanza Diplomatica<br />

Consolare italiana;<br />

• fotocopia del <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> laurea tradotto, legalizzato e con<br />

<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> valore della Rappresentanza Diplomatica<br />

Consolare italiana;<br />

• originale <strong>di</strong> un certifi cato con <strong>di</strong>chiarazione dei corsi seguiti<br />

e degli esami sostenuti per quel corso <strong>di</strong> laurea tradotto e<br />

legalizzato;<br />

• programmi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> tutte le <strong>di</strong>scipline presentati in<br />

carta intestata o avvalorati dall’università, con relativa<br />

traduzione e autenticazione da parte della Rappresentanza<br />

Diplomatica o Consolare italiana;<br />

• due fototessere, <strong>di</strong> cui una autenticata;<br />

• fotocopia del documento <strong>di</strong> identità o permesso <strong>di</strong><br />

soggiorno.<br />

Dopo aver ricevuto la domanda, l’università<br />

può decidere <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarare l’equivalenza del<br />

vostro titolo con quello italiano, oppure può<br />

riconoscere solo alcuni esami. In questo caso, dovrete iscrivervi<br />

all’università per completare gli esami mancanti.<br />

Il vostro titolo può anche essere riconosciuto grazie a<br />

specifi che convenzioni o accor<strong>di</strong> stipulati con altri paesi.<br />

Per avere ulteriori informazioni, potete rivolgervi alla Segreteria<br />

Studenti o all’uffi cio per gli studenti stranieri dell’università.<br />

Riconoscimento titoli professionali<br />

Per chiedere il riconoscimento dei titoli professionali, dovrete<br />

presentare domanda al ministero competente per la vostra<br />

professione.<br />

Dove imparare la lingua italiana<br />

La scuola pubblica italiana organizza corsi <strong>di</strong> alfabetizzazione<br />

alla lingua italiana presso i CTP - Centri Territoriali Permanenti<br />

per l’istruzione e la formazione degli adulti, collocati presso<br />

se<strong>di</strong> <strong>di</strong> scuole elementari e me<strong>di</strong>e.<br />

Presso i CTP è possibile:<br />

• frequentare corsi <strong>di</strong> lingua italiana;<br />

• conseguire un titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> licenza elementare o<br />

me<strong>di</strong>a;<br />

• frequentare corsi <strong>di</strong> informatica, <strong>di</strong> lingue straniere, <strong>di</strong><br />

cultura generale.


I CTP sono <strong>di</strong>stribuiti su tutto il territorio della provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> e<br />

sono i seguenti:<br />

Vr circolo <strong>di</strong>dattico (st.) 1 Circolo Milani<br />

<strong>di</strong> SAN BONIFACIO<br />

via Fiume, 61/c - 37047 - San Bonifacio<br />

Tel/fax: 045.761160 / 045.6130675<br />

Sede dei corsi: varie<br />

Vr Istituto Comprensivo (st.) L.Da Vinci<br />

<strong>di</strong> BUSSOLENGO<br />

via Carlo Alberto dalla Chiesa, 13 - 37012 - Bussolengo<br />

Tel/fax: 045. 6702909 / 045.6701185<br />

Sede dei corsi: Bussolengo, Peri, Domegliara, Negrar<br />

Vr Istituto Comprensivo (st.) Don A. Moretto <strong>di</strong> MALCESINE<br />

via Campogrande, 1 - 37018 - Malcesine<br />

Tel/fax: 045.7400157 / 045.6570669<br />

Sede dei corsi: Malcesine, Peschiera del Garda, Caprino<br />

Vr Istituto Comprensivo (st.) Cavalchini-Moro<br />

<strong>di</strong> VILLAFRANCA DI VERONA<br />

Corso Vittorio Emanuele, 113 - 37069 - Villafranca <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />

Tel/fax: 045.7900158 / 0456309094<br />

Sede dei corsi: Comuni facenti parte del <strong>di</strong>stretto n. 40:<br />

Castel d’Azzano, Mozzecane, Nogarole Rocca, Povegliano,<br />

Sommacampagna, Valeggio, Vigasio, Villafranca<br />

Vr Istituto Comprensivo (st.) 11 B.go Roma Ovest<br />

<strong>di</strong> VERONA<br />

via U<strong>di</strong>ne, 2 - 37135 - <strong>Verona</strong><br />

Tel/fax : 045.501349 / 045.582044<br />

Sede dei corsi : L. Ariosto, M. Mazza<br />

Vr Istituto Comprensivo (st.) 18<br />

Veronetta e Porto <strong>di</strong> VERONA<br />

via Trezza, 13 - 37129 - <strong>Verona</strong><br />

Tel/fax: 045.8002922 / 045.8008787<br />

Sede dei corsi: 4<br />

Vr Istituto Comprensivo (st.) 15 B.go Venezia<br />

<strong>di</strong> VERONA<br />

via Betteloni, 21 - 37131 - <strong>Verona</strong><br />

Tel/fax: 045.525551 / 045.8402225<br />

Sede dei corsi: I.C. 15° - casa circondariale – se<strong>di</strong> est<br />

Vr Istituto Comprensivo (st.) 03 S. Bernar<strong>di</strong>no B.go Trento <strong>di</strong><br />

VERONA<br />

via C: Camozzini, 5 - 37126 - <strong>Verona</strong><br />

Tel/fax: 045.8349055 / 045.8344488<br />

Sede dei corsi: S.S. 1° GRADO<br />

Vr Scuola Secondaria <strong>di</strong> I (st.) Frattini-Barbieri-Cavalcaselle <strong>di</strong><br />

LEGNAGO<br />

via XX Settembre, 39 - 37045- Legnago<br />

Tel/fax: 0442.20609 / 044.2601617<br />

Sede dei corsi: SM Legnago, Bogara, Cologna Veneta, Isola<br />

Vr Scuola Secondaria <strong>di</strong> I (st.) G. Marconi<br />

<strong>di</strong> SAN GIOVANNI LUPATOTO<br />

via U. Foscolo, 13-37057 - San Giovanni Lupatoto<br />

Tel/fax: 045.546418 / 045.9251311<br />

Sede dei corsi: Zevio, Bovolone, San Giovanni Lupatoto


COME sPOsTaRsI a VERONa E PROVINCIa<br />

autobus<br />

La ATV (Azienda Trasporti <strong>Verona</strong>) gestisce tutti i trasporti <strong>di</strong><br />

<strong>Verona</strong> e provincia. Per salire su un autobus <strong>di</strong> linea, dovrete<br />

comprare il biglietto e poi convalidarlo all’interno dell’autobus.<br />

Se non si convalida il biglietto, si potrà pagare una multa a<br />

partire da 22 euro. Il biglietto si può comprare in tabaccheria,<br />

presso i punti ven<strong>di</strong>ta dei giornali, in stazione ecc… a volte, si<br />

può comprare <strong>di</strong>rettamente sull’autobus. Il costo del biglietto<br />

è <strong>di</strong> 1 euro a corsa.<br />

Se dovrete utilizzare l’autobus regolarmente, è possibile<br />

richiedere un abbonamento, che permette <strong>di</strong> risparmiare sul<br />

prezzo dei biglietti.<br />

Per abbonamenti:<br />

<strong>Verona</strong><br />

Biglietteria P.ta Nuova<br />

045 805 79 11<br />

Legnago<br />

Biglietteria Legnago<br />

0442 205 56<br />

60<br />

Treno<br />

Il treno è un ottimo mezzo <strong>di</strong> trasporto se si ha bisogno <strong>di</strong><br />

spostarsi spesso per andare al lavoro lontano da casa, ma<br />

anche per percorrere <strong>di</strong>stanze più gran<strong>di</strong>. Evita ingorghi<br />

dovuti al traffi co delle automobili e permette <strong>di</strong> viaggiare<br />

in tranquillità. I prezzi del treno in Italia sono abbastanza<br />

contenuti rispetto alla me<strong>di</strong>a europea e per persone che<br />

utilizzano spesso questa risorsa, sono previsti degli sconti.<br />

Per informazioni sulle agevolazioni previste, visitare il sito<br />

www.ferroviedellostato.it oppure rivolgersi allo sportello<br />

informazioni della stazione più vicina alla vostra zona <strong>di</strong><br />

residenza.<br />

automobile<br />

Si può comprare una nuova auto presso le concessionarie<br />

autorizzate presenti nel territorio. Altrimenti, potrete<br />

consultare i giornali del settore per trovare off erte <strong>di</strong> macchine<br />

usate. È inoltre possibile noleggiare tramite le compagnie <strong>di</strong><br />

noleggio.<br />

Biciclette<br />

Se non avete eccessive <strong>di</strong>stanze da percorrere, una buona<br />

idea è affi darsi alla bicicletta. La bicicletta è un mezzo <strong>di</strong>


trasporto economico, ecologico e permette <strong>di</strong> entrare dove<br />

le automobili non possono. Inoltre evita ingorghi e per<strong>di</strong>te <strong>di</strong><br />

tempo. Alcuni Comuni, come quello <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>, hanno cercato<br />

<strong>di</strong> attrezzare il loro territorio con piste ciclabili nelle zone più<br />

pericolose. Quando vedrete il simbolo<br />

signifi ca che potete percorrere una strada de<strong>di</strong>cata solo alle<br />

biciclette.<br />

Se invece state guidando, ricordatevi sempre che le biciclette<br />

sono in transito insieme a voi; quando vedrete il simbolo<br />

Rallentate.<br />

aLCUNI CONsIGLI UTILI IN sINTEsI<br />

Se sei citta<strong>di</strong>no straniero e sei arrivato in Italia per un<br />

soggiorno breve, quin<strong>di</strong> non superiore ai 90 giorni per visite,<br />

aff ari, turismo o stu<strong>di</strong>o non devi più richiedere il permesso<br />

<strong>di</strong> soggiorno ma dovrai rendere la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> presenza.<br />

Nel caso tu provenga da Paesi che non applicano l’accordo<br />

Schengen, assolverai l’obbligo <strong>di</strong> rendere la <strong>di</strong>chiarazione<br />

<strong>di</strong> presenza all’atto del tuo ingresso nel territorio dello<br />

Stato, presentandoti ai valichi <strong>di</strong> frontiera, ove è apposta<br />

l’impronta del timbro uniforme Schengen sul documento <strong>di</strong><br />

viaggio. Mentre se provieni da Paesi che applicano l’accordo<br />

Schengen, dovrai rendere la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> presenza entro 8<br />

giorni dall’ingresso in Italia, al Questore della Provincia in cui<br />

ti trovi.<br />

Qualora però alloggi in una struttura ricettiva (es. albergo, ...)<br />

assolverai l’obbligo <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> presenza registrando la<br />

tua presenza presso la struttura prescelta, che dovrà rilasciare<br />

idonea certifi cazione.<br />

L’inosservanza della procedura in<strong>di</strong>cata, salvo i casi <strong>di</strong> forza<br />

maggiore, determina l’espulsione. Questa sanzione sarà<br />

applicata anche nel caso in cui lo straniero si sia trattenuto<br />

in Italia oltre i tre mesi o il minor termine stabilito nel visto<br />

d’ingresso.<br />

Se sei citta<strong>di</strong>no straniero, arrivato in Italia per<br />

un soggiorno superiore ai 90 giorni leggi<br />

attentamente quanto riportato a pag. 23 e


seguenti, e ricorda che, entro otto giorni lavorativi, dovrai<br />

richiedere il titolo <strong>di</strong> soggiorno secondo le modalità previste in<br />

base al tipo <strong>di</strong> permesso a cui hai <strong>di</strong>ritto. Il titolo <strong>di</strong> soggiorno<br />

avrà una motivazione identica a quella in<strong>di</strong>cata nel visto.<br />

Entro 48 ore rivolgiti all’Uffi cio Anagrafe del Comune in cui<br />

stabilisci la tua <strong>di</strong>mora per comunicare la tua presenza ed<br />

eventualmente richiedere la residenza, qualora tu ne abbia<br />

<strong>di</strong>ritto. Ricorda che la persona che ti ospita è tenuta entro 48<br />

ore a presentare la Dichiarazione <strong>di</strong> ospitalità qualora tu sia<br />

citta<strong>di</strong>no extracomunitario ed eventualmente la Cessione <strong>di</strong><br />

fabbricato se ti trattieni per più <strong>di</strong> 30 giorni qualunque sia il<br />

tuo paese <strong>di</strong> origine (ve<strong>di</strong> pag. 33).<br />

Richie<strong>di</strong> il co<strong>di</strong>ce fi scale (ve<strong>di</strong> pag. 34).<br />

Chie<strong>di</strong> la tessera sanitaria qualora il tuo titolo <strong>di</strong> soggiorno ne<br />

consenta il rilascio (ve<strong>di</strong> pag. 44 e seguenti).<br />

Ricorda <strong>di</strong> comunicare all’Uffi cio Anagrafe del Comune in cui<br />

risie<strong>di</strong> che hai richiesto il rinnovo del tuo titolo <strong>di</strong> soggiorno,<br />

esibendo la ricevuta che lo prova. Ricorda inoltre che entro<br />

60 giorni dal rinnovo del permesso <strong>di</strong> soggiorno, hai<br />

l’obbligo <strong>di</strong> riba<strong>di</strong>re all’Uffi cio Anagrafe del Comune<br />

la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>mora abituale, allegando la<br />

copia del nuovo permesso <strong>di</strong> soggiorno. In caso<br />

contrario potrai essere cancellato dalle liste della popolazione<br />

residente nel Comune.<br />

Fai sempre una copia dei documenti che consegni o invii agli<br />

uffi ci pubblici e conserva sempre la ricevuta che prova l’invio<br />

e la consegna dei documenti stessi.<br />

Numeri utili<br />

Qui <strong>di</strong> seguito sono elencati i numeri utili per <strong>Verona</strong> e provincia<br />

e alcuni numeri ver<strong>di</strong> messi a <strong>di</strong>sposizione dai Ministeri.<br />

Emergenza<br />

113<br />

Soccorso pubblico <strong>di</strong> emergenza<br />

113<br />

Carabinieri<br />

112<br />

Vigili del fuoco<br />

115<br />

Emergenza sanitaria<br />

118<br />

Ambulanze - Croce Bianca<br />

045.8001111<br />

Ambulanze - Croce Verde<br />

045.582222<br />

Ambulanze - <strong>Verona</strong><br />

Emergenza<br />

045.8071111<br />

Ospedale Civico Maggiore<br />

Borgo Trento<br />

045.8071111<br />

Ospedale Policlinico<br />

Borgo Roma<br />

045.8011148<br />

Farmacie <strong>di</strong> Turno<br />

045.8011148


Pubblica utilità<br />

117<br />

Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza<br />

1515<br />

Servizio antincen<strong>di</strong> boschivo<br />

del corpo forestale dello Stato<br />

049.9925409<br />

A.R.P.A.V. Azienda Regionale<br />

per la prevenzione e la protezione<br />

ambientale del Veneto<br />

0436.6780007<br />

Polizia Stradale <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />

045.8090711<br />

Polizia Municipale <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />

045.8078411<br />

Comune <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />

045.8077111<br />

Drogatel<br />

19696<br />

Telefono Azzurro<br />

803803<br />

Soccorso stradale<br />

803116<br />

CCISS Viaggiare informati<br />

045.8095666<br />

Aeroporto <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />

Villafranca<br />

892021<br />

Difensore Civico<br />

045.807 73 72<br />

Ministero della Salute<br />

800424242<br />

(Fornisce informazioni utili per<br />

partecipare agli screening per<br />

la prevenzione del tumore alla<br />

mammella, alla cervice uterina, al<br />

colon retto)<br />

Telefono verde AIDS<br />

800861061<br />

Telefono verde alcol<br />

800 63 2000<br />

Telefono verde contro il fumo<br />

800 55 40 88<br />

Telefono antiviolenza donna<br />

1522<br />

Informativa Bonus Bebé<br />

800863223<br />

Punto cliente INAIL:<br />

803164<br />

La patente punto per punto<br />

848 782782<br />

Numero verde sul<br />

funzionamento<br />

del Servizio Sanitario<br />

Nazionale<br />

800 571661<br />

Numero verde per<br />

informazioni<br />

su Politiche del Lavoro e<br />

Politiche Sociali<br />

800 196 196<br />

Comando Carabinieri Tutela<br />

Ambiente<br />

800 253608<br />

Informazioni Antracket e<br />

Antiusura<br />

800 999000<br />

siti istituzionali<br />

<strong>di</strong> riferimento<br />

www.interno.it<br />

www.polizia<strong>di</strong>stato.it<br />

www.portaleimmigrazione.it<br />

www.esteri.it<br />

www.solidarietasociale.gov.it<br />

www.pariopportunita.gov.it<br />

www.venetoimmigrazione.it<br />

Siti non istituzionali<br />

<strong>di</strong> riferimento:<br />

www.stranieriinitalia.it<br />

www.meltingpot.org<br />

www.cittimm.it


Note


Il presente opuscolo è aggiornato ad ottobre 2009.<br />

È possibile contribuire all’aggiornamento della presente guida<br />

segnalando le vostre osservazioni a:<br />

u cioprogetti@caritas.vr.it .<br />

01<br />

Rete Citta<strong>di</strong>ni Immigrati


Partners della Rete Citt.Imm:<br />

Con il contributo <strong>di</strong>:<br />

COMUNE DI VILLAFRANCA<br />

DI VERONA<br />

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA<br />

Casa circondariale <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> Montorio<br />

Rete Citta<strong>di</strong>ni Immigrati<br />

<strong>Caritas</strong> <strong>Diocesana</strong> Veronese<br />

L.ge Matteotti, 8 - 37126 <strong>Verona</strong><br />

Tel. 045.8302649

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