CITTIMM Opuscolo ristampa8.indd - Caritas Diocesana di Verona
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VERONA e<br />
IMMIGRAZIONE:<br />
citta<strong>di</strong>ni imm<br />
guida informativa per i citta<strong>di</strong>ni<br />
01<br />
Rete Citta<strong>di</strong>ni Immigrati
A cura <strong>di</strong>: Rete Citta<strong>di</strong>ni Immigrati e <strong>Caritas</strong> <strong>Diocesana</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
Coor<strong>di</strong>namento e<strong>di</strong>toriale: U cio Progetti <strong>Caritas</strong> <strong>Diocesana</strong> Veronese<br />
Gra ca e realizzazione: Stefania Zoccatelli<br />
Stampa: Novastampa Divisione Gruppo Siz<br />
© 2007 <strong>Caritas</strong> <strong>Diocesana</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>, Italy<br />
1° E<strong>di</strong>zione - Anno 2007<br />
2° E<strong>di</strong>zione - Anno 2008<br />
3° E<strong>di</strong>zione - Anno 2009<br />
4° E<strong>di</strong>zione - Anno 2010<br />
È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo e ettuata.
VERONa e<br />
IMMIGRaZIONE:<br />
citta<strong>di</strong>ni imm<br />
guida informativa per i citta<strong>di</strong>ni<br />
INDICE<br />
01<br />
Introduzione pag. 03<br />
Iniziare una nuova esperienza <strong>di</strong> vita in Italia pag. 08<br />
Citta<strong>di</strong>ni comunitari: soggiorno legale e permanenza <strong>di</strong> vita in Italia pag. 10<br />
Citta<strong>di</strong>ni stranieri: soggiorno legale e permanenza <strong>di</strong> vita in Italia pag. 18<br />
La vita quoti<strong>di</strong>ana in Italia pag. 33<br />
alcuni consigli in sintesi pag. 61
Introduzione<br />
La presente guida “IMMIGRAZIONE: GUIDA INFORMATIVA PER I CITTADINI” è una<br />
iniziativa a scopo informativo che da avvio alla collana <strong>di</strong> pubblicazioni “Rete<br />
Citta<strong>di</strong>ni Immigrati” nata dal Progetto Citt.Imm.<br />
In particolare la guida fornisce informazioni su:<br />
soggiorno e legale permanenza dei citta<strong>di</strong>ni immigrati in Italia;<br />
su documenti utili da richiedere in Italia o prodotti all’estero;<br />
salute; casa; lavoro e previdenza; istruzione e formazione; trasporti.<br />
La guida non pretende <strong>di</strong> trattare in modo esaustivo gli argomenti<br />
sopra elencati, caratterizzati oltre che da complessità anche da continui<br />
aggiornamenti, ma <strong>di</strong> presentare comunque una prima base informativa,<br />
con particolare riferimento al territorio veronese, che permetta <strong>di</strong> orientarsi e<br />
quin<strong>di</strong> accostarsi con maggior consapevolezza alle pratiche che riguardano<br />
il mondo dell’immigrazione.
IL PROGETTO CITT.IMM<br />
Il Progetto Citta<strong>di</strong>ni Immigrati nasce all’inizio del 2005 su<br />
impulso della <strong>Caritas</strong> <strong>Diocesana</strong> Veronese e del Centro Servizio<br />
<strong>di</strong> Volontariato della provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> con la costituzione<br />
<strong>di</strong> un Tavolo <strong>di</strong> lavoro composto da sette organizzazioni <strong>di</strong><br />
volontariato <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>: Associazione <strong>di</strong> Carità San Zeno Onlus<br />
e Associazione San Benedetto onlus (braccia operative della<br />
<strong>Caritas</strong> <strong>Diocesana</strong> Veronese, capofi la del Progetto), Centro<br />
Diocesano Aiuto Vita, Associazione Famiglia Canossiana<br />
Nuova Primavera, Gruppo <strong>di</strong> Volontariato Vincenziano, Metis<br />
Africa e Vita Virtus.<br />
Tali organizzazioni, pur mantenendo la loro autonomia, lo<br />
scorso 11 maggio 2006 hanno dato vita all’associazione <strong>di</strong><br />
secondo livello Citt.Imm – Citta<strong>di</strong>ni Immigrati onlus al fi ne <strong>di</strong><br />
formalizzare la volontà <strong>di</strong> continuare a lavorare in rete e creare<br />
un interlocutore unico con le istituzioni.<br />
“…preso atto della particolare situazione in cui si trovano i<br />
citta<strong>di</strong>ni immigrati che giungono nel nostro Paese per motivi <strong>di</strong><br />
lavoro, <strong>di</strong> famiglia, per motivi umanitari e per altri motivi non<br />
in contrasto con le leggi dello Stato italiano e le regole della<br />
pacifi ca convivenza tra i popoli, le associazioni sopra citate<br />
si associano, in un ottica <strong>di</strong> continuità con il lavoro iniziato<br />
nell’ambito del Progetto d’intesa “Citta<strong>di</strong>ni immigrati” per<br />
meglio rispondere ai bisogni dei citta<strong>di</strong>ni stranieri e<br />
promuovere attività e servizi a loro rivolti.<br />
L’Associazione si propone:<br />
a) <strong>di</strong> attivare sportelli in <strong>Verona</strong> e provincia, anche in concerto<br />
con altre strutture ed organizzazioni locali, fi nalizzati a fornire<br />
servizi a citta<strong>di</strong>ni immigrati fra cui quelli <strong>di</strong> orientamento<br />
alle risorse del territorio, <strong>di</strong> assistenza e consulenza nella<br />
pre<strong>di</strong>sposizione delle pratiche burocratiche per la permanenza<br />
legale in Italia, la tutela dei <strong>di</strong>ritti e l’esercizio dei doveri;<br />
b) <strong>di</strong> occuparsi della formazione delle persone coinvolte nei<br />
limiti delle fi nalità associative;<br />
c) <strong>di</strong> promuovere e attivare collaborazioni tra istituzioni,<br />
associazioni <strong>di</strong> volontariato e realtà <strong>di</strong> terzo settore in generale;<br />
d) svolgere attività connesse ed affi ni a quelle <strong>di</strong> cui ai punti<br />
precedenti, o comunque utili alla realizzazione degli scopi sociali,<br />
perché integrativi della stessa” (Art. 2 Statuto Associazione Citt.<br />
Imm onlus).”<br />
L’attività del Progetto ha portato alla formalizzazione della<br />
Rete Citt.Imm Citta<strong>di</strong>ni Immigrati con la sigla <strong>di</strong> Protocolli<br />
d’Intesa. Ad oggi hanno aderito: Diocesi <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>/sez. <strong>Caritas</strong>,<br />
Provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>, Anci Veneto, Comune <strong>di</strong> Castelnuovo<br />
del Garda, Comune <strong>di</strong> Legnago, Comune <strong>di</strong> Villafranca <strong>di</strong><br />
<strong>Verona</strong>, Unione dei Comuni <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> Est, Azienda Ulss 22,<br />
Azienda ULSS 21, Casa Circondariale <strong>Verona</strong>, Associazione<br />
La Fraternità, Gruppo <strong>di</strong> Volontariato Vincenziano e Citt.Imm<br />
Citta<strong>di</strong>ni Immigrati Onlus.
L’origine<br />
Citt.Imm. muove dalla convinzione che gli immigrati che<br />
vivono nella nostra città non possono più essere considerati<br />
ospiti, ma citta<strong>di</strong>ni a tutti gli eff etti con <strong>di</strong>ritti e doveri, e come<br />
tali vanno accolti, orientati e facilitati all’inserimento in un<br />
Paese con regole <strong>di</strong> convivenza civile <strong>di</strong>verse da quello <strong>di</strong><br />
provenienza.<br />
Anche gli immigrati, così come i citta<strong>di</strong>ni italiani, hanno la<br />
necessità <strong>di</strong> poter accedere alle informazioni in modo tale da<br />
poter acquisire sempre maggior consapevolezza rispetto alle<br />
esperienze che si trovano a vivere e accrescere così la propria<br />
autonomia, nel rispetto dei <strong>di</strong>ritti e dei doveri propri <strong>di</strong> ogni<br />
citta<strong>di</strong>no.<br />
Il servizio<br />
Il fulcro del Servizio è il valore della persona e l’obiettivo è la<br />
sua piena realizzazione come soggetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti e doveri.<br />
L’attività nasce dalla sinergia tra quanto già esiste nelle realtà<br />
coinvolte nel progetto, sia nella prospettiva <strong>di</strong> miglioramento<br />
del servizio off erto che nella crescita della governance.<br />
Dal punto <strong>di</strong> vista pratico gli Sportelli Citt.Imm si propongono<br />
come porta aperta e bussola:<br />
• per i citta<strong>di</strong>ni immigrati che fanno fatica a orientarsi nelle<br />
maglie della burocrazia, che spesso comporta per loro<br />
questioni <strong>di</strong> letterale sopravvivenza. Lo sportello non è<br />
quin<strong>di</strong> il luogo dove lo straniero va solo ad istruire la pratica,<br />
bensì è il luogo in cui viene ascoltato ed aiutato;<br />
• per i citta<strong>di</strong>ni italiani affi nché possano essere informati<br />
sulla normativa dell’immigrazione al fi ne <strong>di</strong> agevolare<br />
l’instaurazione <strong>di</strong> rapporti con citta<strong>di</strong>ni stranieri, <strong>di</strong> tipo<br />
lavorativo o altro, in un contesto <strong>di</strong> legalità.<br />
Gli Sportelli svolgono la seguente attività:<br />
• fornire una consulenza qualifi cata e supporto ai citta<strong>di</strong>ni<br />
stranieri e italiani in riferimento alle pratiche necessarie per<br />
la permanenza nel nostro Paese ovvero a vario titolo previste<br />
dalla vigente normativa in materia <strong>di</strong> immigrazione;<br />
• aiutare l’immigrato a godere dei propri <strong>di</strong>ritti ed esercitare<br />
i rispettivi doveri;<br />
• dare le informazioni connesse e garantire un ascolto <strong>di</strong><br />
eventuali altri bisogni fornendo una serie <strong>di</strong> informazioni<br />
utili sui servizi del territorio <strong>di</strong> competenza;<br />
• fornire un supporto qualifi cato anche agli enti presenti sul<br />
territorio che si occupano <strong>di</strong> immigrazione.<br />
Il servizio agli sportelli è garantito da operatori volontari<br />
affi ancati da <strong>di</strong>verse fi gure professionali.<br />
A supportare l’attività degli operatori Citt.Imm e degli<br />
utenti che accedono al Servizio sono stati pre<strong>di</strong>sposti<br />
materiali informatizzati e cartacei puntualmente<br />
aggiornati.<br />
Rientrano nella Rete Citt.Imm, ad oggi, gli
Sportelli <strong>di</strong>:<br />
• <strong>Verona</strong>, nella sede della Provincia in via delle Franceschine<br />
n. 10;<br />
• Castelnuovo del Garda, presso la sede del Municipio;<br />
• Unione Comuni <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> est, presso al sede municipale <strong>di</strong><br />
Colognola ai Colli.<br />
Il Servizio, inoltre, promuove Tavoli locali sull’immigrazione<br />
cui partecipano le istituzioni e gli organismi del privato sociale<br />
che operano nel settore. In essi si <strong>di</strong>scute delle problematiche<br />
legate al fenomeno migratorio a livello locale e si concertano<br />
le azioni che si rendono necessarie. Ad oggi sono stati attivati<br />
Tavoli a Legnago, a San Giovanni Lupatoto, a Villafranca <strong>di</strong><br />
<strong>Verona</strong> e all’Unione Comuni <strong>Verona</strong> Est.<br />
Tutti i servizi off erti sono gratuiti per l’utenza.<br />
Lo stile<br />
Il volontariato non ha il compito <strong>di</strong> sopperire alle carenze<br />
dello Stato, tuttavia è chiamato ad intervenire sulle cause<br />
che provocano emarginazione e <strong>di</strong>sagio sociale, siano esse <strong>di</strong><br />
carattere personale, istituzionale o culturale.<br />
Cause personali: osservare, ascoltare, <strong>di</strong>scernere.<br />
È il metodo proposto da <strong>Caritas</strong> per andare<br />
incontro alla persona e che gli operatori e i<br />
volontari hanno fatto proprio nell’accoglienza delle persone<br />
che si rivolgono sul territorio.<br />
Cause strutturali: rete. Lo strumento <strong>di</strong> attuazione del<br />
principio <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà tra pubblico e privato al fi ne <strong>di</strong><br />
progettare insieme azioni <strong>di</strong> reale promozione umana e <strong>di</strong><br />
servizio effi ciente.<br />
Cause culturali: formazione. Per promuovere all’interno dei<br />
contesti territoriali dove il servizio si realizza una cultura <strong>di</strong><br />
accoglienza, confronto e crescita con persone portatrici <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>verse culture.<br />
La formazione<br />
Parte fondante del Progetto Citta<strong>di</strong>ni Immigrati riguarda<br />
iniziative <strong>di</strong> sensibilizzazione e formazione rivolte alla<br />
comunità, all’utenza, ai volontari e agli operatori.<br />
Attraverso il Progetto, infatti, vengono realizzati:<br />
• eventi e momenti d’incontro collettivi aperti all’intera<br />
comunità sui temi della legalità, della <strong>di</strong>versità e della<br />
relazione d’aiuto;<br />
• corsi <strong>di</strong> base per volontari e operatori del territorio,<br />
precedenti l’apertura <strong>di</strong> ogni sportello nell’area geografi ca<br />
interessata, sui temi dell’immigrazione, la relazione d’aiuto<br />
e le risorse del territorio;<br />
• incontri <strong>di</strong> formazione permanente per volontari e operatori<br />
per aumentare le competenze e gli strumenti nella relazione
d’aiuto con l’utente straniero e per rispondere ai bisogni in<br />
modo adeguato e non assistenzialistico.<br />
• percorsi <strong>di</strong> stage e tirocinio presso Questura e Prefettura<br />
per acquisire conoscenze rispetto alla documentazione da<br />
pre<strong>di</strong>sporre per la permanenza legale in Italia del citta<strong>di</strong>no<br />
immigrato;<br />
• formazione e consulenza alle associazioni ed enti che ne<br />
facciano richiesta;<br />
• partecipazione a convegni provinciali o nazionali d’interesse<br />
ai fi ni del Progetto.<br />
Per ulteriori informazioni contattare<br />
<strong>Caritas</strong> <strong>Diocesana</strong> Veronese - Uffi cio Progetti<br />
in Lunga<strong>di</strong>ge Matteotti, 8 - <strong>Verona</strong> - tel 045.8302649<br />
e-mail: uffi cioprogetti@caritas.vr.it .<br />
Per consultare la versione telematica della guida e gli eventuali<br />
aggiornamenti visitare il sito www.cittimm.it .<br />
sportello verona Centro<br />
Via delle Franceschine, 10 - 37122 <strong>Verona</strong><br />
presso il Centro per l’impiego - 2° piano; stanza n° 3 bis<br />
Orario: martedì e giovedì 14.00-17.00<br />
tel.: 045 9288466<br />
E-mail: sportello1@cittimm.it<br />
sportello CasteLnuovo d/G<br />
Piazza degli Alpini, 4 - 37014 Castelnuovo del Garda (Vr)<br />
presso il Municipio - piano terra<br />
Orario: sabato 9.00-12.00<br />
tel.: 045 6459963<br />
E-mail: sportello2@cittimm.it<br />
sportello unione dei Comuni “verona est”<br />
P.zzale Trento, 2 - 37030 Colognola ai Colli (Vr)<br />
presso il Municipio <strong>di</strong> Colognola ai Colli - piano terra<br />
Orario: primo e terzo sabato del mese 9.00-12.00<br />
tel: 045 6151272<br />
E-mail: sportello5@cittimm.it
INIZIaRE UNa NUOVa EsPERIENZa<br />
DI VITa IN ITaLIa<br />
Nelle pagine che seguono proporremo un’introduzione generale sulla normativa relativa<br />
all’immigrazione e sul ruolo degli enti istituzionali <strong>di</strong> particolare riferimento (Questura, Prefettura,<br />
Comuni) che applicano tali normative, per fornire una prima conoscenza dei <strong>di</strong>ritti e dei doveri dei<br />
citta<strong>di</strong>ni immigrati che intendono entrare e soggiornare in Italia.<br />
È necessario premettere che la normativa relativa all’immigrazione è in continuo cambiamento,<br />
sia per le mo<strong>di</strong>fi che apportate alle leggi promulgate dallo Stato Italiano, sia per il recepimento <strong>di</strong><br />
normative Europee. Inoltre la stessa normativa, in alcuni casi, consente interpretazioni <strong>di</strong>verse da<br />
parte <strong>di</strong> chi la deve applicare, con la conseguenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse procedure nei <strong>di</strong>versi territori. Rimane<br />
comunque inevitabile e imprescin<strong>di</strong>bile la necessità <strong>di</strong> fare innanzitutto riferimento alle norme<br />
nazionali ed europee relative all’immigrazione per orientarsi.<br />
Detto ciò, cercheremo <strong>di</strong> dare un’informazione quanto più chiara e completa sulle procedure<br />
e le normative che riguardano il mondo dell’immigrazione. Inoltre è da sottolineare come le<br />
informazioni riportate, sono da considerarsi in<strong>di</strong>cative, poiché gli operatori del settore qualora lo<br />
ritengano opportuno, potranno richiedere ulteriore documentazione in relazione ai singoli casi nei<br />
limiti previsti dalla legge vigente. La guida riporta, inoltre, numeri utili dei <strong>di</strong>versi Enti competenti<br />
per quanto riguarda le <strong>di</strong>verse istanze da presentare per entrare e soggiornare regolarmente in<br />
Italia, nonché per poter esercitare i <strong>di</strong>ritti e i doveri propri <strong>di</strong> ogni citta<strong>di</strong>no.
DEFINIZIONI DI sTRaNIERO, CITTaDINO, aPOLIDE DEFINIZIONE DELLO sPaZIO sCHENGEN<br />
E DELLE FRONTIERE<br />
Per legge italiana:<br />
Citta<strong>di</strong>ni:<br />
sono tutti i citta<strong>di</strong>ni con nazionalità <strong>di</strong> uno degli Stati membri<br />
della Comunità Europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro<br />
Danimarca, Estonia, Finlan<strong>di</strong>a, Francia,Germania, Grecia,<br />
Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Liechtenstein, Lussemburgo,<br />
Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica<br />
Ceca, Portogallo,Regno Unito, Romania, Slovacchia, Slovenia,<br />
Spagna, Svezia e Ungheria). I termini citta<strong>di</strong>no e comunitario<br />
sono equivalenti.<br />
stranieri:<br />
sono i citta<strong>di</strong>ni con nazionalità <strong>di</strong> uno Stato extracomunitario.<br />
I termini straniero ed extracomunitario sono equivalenti.<br />
apoli<strong>di</strong>:<br />
sono coloro che sono privi <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza, quelle persone<br />
cioè che nessuno Stato, secondo la sua propria normativa,<br />
considera suoi citta<strong>di</strong>ni.<br />
Tale <strong>di</strong>stinzione è necessaria, in particolare perchè come vedremo,<br />
i citta<strong>di</strong>ni stranieri, cioè extracomunitari, e i citta<strong>di</strong>ni<br />
comunitari, nonché i loro familiari, sono soggetti a <strong>di</strong>verse<br />
norme.<br />
Lo spazio schengen è l’insieme dei territori nazionali dei<br />
Paesi che applicano la Convenzione: Austria, Belgio, Danimarca,<br />
Finlan<strong>di</strong>a, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo,<br />
Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia, Islanda, Norvegia e<br />
da <strong>di</strong>cembre 2007 anche Estonia, Lettonia, Lituania, Malta,<br />
Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria.<br />
È uno spazio <strong>di</strong> libera circolazione dei citta<strong>di</strong>ni dei paesi<br />
che hanno aderito alla convenzione, all’interno <strong>di</strong> esso sono<br />
eliminati i controlli alle frontiere comuni ed è stato creato un<br />
sistema unico <strong>di</strong> visti e ingressi. Se sei ciitta<strong>di</strong>no straniero in<br />
possesso <strong>di</strong> passaporto e permesso <strong>di</strong> soggiorno vali<strong>di</strong> puoi<br />
trascorrere un periodo massimo <strong>di</strong> 90 giorni in uno dei Paesi<br />
sopra in<strong>di</strong>cati trascorsi i quali devi tornare in Italia. In questo<br />
periodo non puoi lavorare. Se sei titolare <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong><br />
soggiono CE per soggiornanti <strong>di</strong> lungo periodo puoi rimanere<br />
nei paesi dell’area Schengen per più <strong>di</strong> 90 giorni per lavoro,<br />
stu<strong>di</strong>o e formazione professionale, residenza.<br />
Frontiere esterne: è il perimetro esterno dello Spazio<br />
Schengen dai cui valichi <strong>di</strong> frontiera lo straniero può far<br />
ingresso: le frontiere terrestri, le frontiere marittime, gli<br />
aeroporti ed i porti marittimi dei Paesi dello Spazio Schengen<br />
che non siano frontiere interne.<br />
Frontiere interne: sono le frontiere terrestri<br />
comuni dei Paesi dello Spazio Schengen.
CITTaDINI COMUNITaRI:<br />
sOGGIORNO E LEGaLE<br />
PERMaNENZa IN ITaLIa<br />
DECRETO LEGIsLaTIVO N. 30/2007<br />
(in vigore dall’11 aprile 2007):<br />
Note<br />
Sono equiparati ai citta<strong>di</strong>ni comunitari i citta<strong>di</strong>ni della Svizzera e della Repubblica<br />
<strong>di</strong> San Marino, nonché I citta<strong>di</strong>ni degli stati appartenenti allo Spazio Economico<br />
Europeo - SEE, cioè Norvegia, Islanda e Liechtenstein.<br />
Le norme del decreto legislativo, se più favorevoli, si applicano anche al familiare,<br />
dell’Unione o meno, del citta<strong>di</strong>no italiano.<br />
Casi:<br />
1. Iscrizione anagrafi ca del citta<strong>di</strong>no dell’unione europea avente un<br />
autonomo <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno (artt. 7, 9 e 19 D.lgs. n. 30/2007):<br />
• per il citta<strong>di</strong>no dell’Unione che intenda soggiornare in Italia per i primi tre mesi
<strong>di</strong> soggiorno non sono previste con<strong>di</strong>zioni o formalità;<br />
• per soggiorni superiori ai tre mesi è tenuto ad iscriversi<br />
all’anagrafe della popolazione residente del Comune in cui<br />
vive.<br />
Al momento della richiesta d’iscrizione viene rilasciata<br />
all’interessato una attestazione, contenente il nome, il<br />
cognome, l’in<strong>di</strong>rizzo del luogo <strong>di</strong> <strong>di</strong>mora abituale <strong>di</strong>chiarato e<br />
la data della presentazione dell’istanza d’iscrizione.<br />
Il Comune procederà all’accertamento della <strong>di</strong>mora abituale<br />
e alla verifi ca dei requisiti previsti dal decreto e chiederà la<br />
seguente documentazione:<br />
- originale e fotocopia del Passaporto o altro documento<br />
d’identità valido,<br />
- originale e fotocopia del co<strong>di</strong>ce fi scale.<br />
1.1 Nell’ipotesi <strong>di</strong> soggiorno per motivi <strong>di</strong> lavoro:<br />
documentazione attestante l’attività lavorativa esercitata.<br />
I citta<strong>di</strong>ni della Romania e della Bulgaria, per l’esercizio <strong>di</strong><br />
talune attività lavorative, dovranno anche esibire il nulla osta<br />
rilasciato dallo Sportello Unico per l’Immigrazione.<br />
I.2 Nell’ipotesi <strong>di</strong> soggiorno in italia, senza svolgere un’attività<br />
lavorativa o <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o o <strong>di</strong> formazione professionale, deve<br />
<strong>di</strong>mostrare:<br />
• la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> risorse economiche suffi cienti al<br />
soggiorno, per sé e per i propri familiari. Tale <strong>di</strong>sponibilità è<br />
auto<strong>di</strong>chiarata dall’interessato, ai sensi degli artt. 46 e 47 del<br />
DPR 445/2000. Per la quantifi cazione delle risorse economiche<br />
suffi cienti si utilizza il parametro dell’importo dell’assegno<br />
sociale. Nel calcolo del red<strong>di</strong>to complessivo va tenuto conto<br />
<strong>di</strong> eventuali ulteriori entrate da parte dei familiari conviventi.<br />
• documentazione attestante la titolarità <strong>di</strong> una polizza <strong>di</strong><br />
assicurazione sanitaria che copra le spese sanitarie, almeno<br />
<strong>di</strong> un anno. La tessera sanitaria europea (TEAM) rilasciata dal<br />
Paese <strong>di</strong> provenienza non sostituisce la polizza sanitaria. I<br />
formulari E106 – E120 – E121 (o E33) – E109 (o E37) rilasciati<br />
dallo Stato <strong>di</strong> provenienza, sod<strong>di</strong>sfano invece il requisito della<br />
copertura sanitaria al fi ne dell’iscrizione anagrafi ca.<br />
I.3 Nell’ipotesi <strong>di</strong> soggiorno per motivi <strong>di</strong> istruzione o <strong>di</strong><br />
formazione professionale:<br />
• documentazione attestante l’iscrizione presso un istituto<br />
pubblico o privato riconosciuto;<br />
• la titolarità <strong>di</strong> una polizza <strong>di</strong> assicurazione sanitaria, come<br />
specifi cato nel punto precedente. La durata della polizza<br />
deve essere almeno pari al corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> o <strong>di</strong> formazione<br />
professionali se inferiori all’anno;<br />
• la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> risorse economiche, come specifi cate nel<br />
punto precedente.<br />
Verifi cati i requisiti, a seguito dell’iscrizione<br />
anagrafi ca viene consegnato all’interessato il
elativo certifi cato d’iscrizione e <strong>di</strong> regolarità del soggiorno in<br />
bollo.<br />
In caso <strong>di</strong> rifi uto o <strong>di</strong> revoca del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno (per<br />
mancanza dei requisiti del Decreto Legislativo n.30 del<br />
06/02/2007) è ammesso ricorso al Tribunale in composizione<br />
monocratica del luogo ove <strong>di</strong>mora il richiedente.<br />
Resta ferma la facoltà dell’interessato <strong>di</strong> presentare<br />
ricorso al Prefetto entro 30 giorni dalla comunicazione del<br />
provve<strong>di</strong>mento in caso <strong>di</strong> rigetto dell’istanza per la mancanza<br />
del requisito della <strong>di</strong>mora abituale (Legge 1228/1954 e D.P.R.<br />
n. 223/1989 - Regolamento anagrafi co).<br />
I citta<strong>di</strong>ni comunitari che hanno presentato domanda <strong>di</strong> carta<br />
<strong>di</strong> soggiorno prima dell’11 aprile 2007, che a quella data non<br />
è ancora stata rilasciata, dovranno recarsi in comune per<br />
chiedere l’iscrizione all’anagrafe presentando la ricevuta della<br />
Questura o <strong>di</strong> Poste Italiane e l’autocertifi cazione dei requisiti<br />
richiesti dalla nuova normativa, non potendo la Questura<br />
rilasciare la Carta <strong>di</strong> soggiorno oltre quella data.<br />
2. Iscrizione anagrafi ca del familiare del citta<strong>di</strong>no<br />
dell’unione, avente la citta<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> uno Stato<br />
membro (artt. 2 e 9 D.lgs. n. 30/2007).<br />
I familiari del citta<strong>di</strong>no dell’Unione, già iscritto in<br />
anagrafe o fattane già richiesta, aventi <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno ai<br />
sensi dell’art. 2, punto 2, del decreto legislativo in commento<br />
sono i seguenti:<br />
• il coniuge;<br />
• i <strong>di</strong>scendenti <strong>di</strong>retti (fi gli) <strong>di</strong> età inferiore a 21 anni o a carico<br />
e quelli del coniuge;<br />
• gli ascendenti <strong>di</strong>retti (genitori e nonni) a carico e quelli del<br />
coniuge.<br />
I citta<strong>di</strong>ni dell’Unione in questione devono presentare, per<br />
l’iscrizione anagrafi ca:<br />
• un documento d’identità;<br />
• un documento che attesti la qualità <strong>di</strong> familiare nei sensi<br />
sopra richiamati, o <strong>di</strong> familiare a carico. La qualità <strong>di</strong> vivenza<br />
a carico può essere attestata dall’interessato me<strong>di</strong>ante la<br />
<strong>di</strong>chiarazione sostitutiva <strong>di</strong> cui all’art. 46 del D.P.R. 445/2000.<br />
Il familiare, non compreso fra quelli sopra in<strong>di</strong>cati, del citta<strong>di</strong>no<br />
dell’Unione, già iscritto in anagrafe o fattane già richiesta,<br />
a carico o convivente nel Paese <strong>di</strong> provenienza, o assistito<br />
personalmente dal medesimo citta<strong>di</strong>no per gravi motivi <strong>di</strong><br />
salute, nonché del partner con cui il citta<strong>di</strong>no dell’Unione<br />
abbia una relazione stabile debitamente attestata dallo<br />
Stato del citta<strong>di</strong>no dell’Unione, avente <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno ai<br />
sensi dell’art. 3, per l’iscrizione anagrafi ca deve presentare la<br />
seguente documentazione:<br />
• un documento d’identità;
• documentazione dello Stato del citta<strong>di</strong>no dell’Unione,<br />
titolare del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno, dalla quale risulti il<br />
rapporto parentale ovvero la relazione stabile, registrata<br />
dal medesimo Stato;<br />
• auto<strong>di</strong>chiarazione del citta<strong>di</strong>no dell’Unione della qualità<br />
<strong>di</strong> familaire a carico o convivente, ovvero della sussistenza<br />
<strong>di</strong> gravi motivi <strong>di</strong> salute che impongono l’assistenza<br />
personale da parte del citta<strong>di</strong>no dell’Unione avente<br />
autonomo <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno;<br />
• assicurazione sanitaria ovvero titolo comunque<br />
denominato idoneo a coprire tutti i rischi nel territorio<br />
nazionale (ve<strong>di</strong> punti precedenti);<br />
• auto<strong>di</strong>chiarazione del citta<strong>di</strong>no dell’Unione della<br />
<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> risorse suffi cienti per sè ed il familiare<br />
o il convivente. Per la quantifi cazione delle risorse<br />
economiche suffi cienti si utilizza;<br />
• il parametro dell’importo dell’assegno sociale. Nel calcolo<br />
del red<strong>di</strong>to complessivo va tenuto conto <strong>di</strong> eventuali<br />
ulteriori entrate da parte dei familiari conviventi.<br />
3. Iscrizione anagrafi ca del familiare del citta<strong>di</strong>no<br />
dell’Unione, non avente la citta<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> uno Stato<br />
membro (artt. 9 e 10 D.lgs. n. 30/2007).<br />
• Per i soggiorni <strong>di</strong> durata inferiore ai tre mesi il familiare<br />
extracomunitario non dovrà richiedere né il permesso <strong>di</strong><br />
soggiorno né presentare la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> presenza alla<br />
Questura.<br />
• Per soggiorni superiori a tre mesi, i familiari extracomunitari<br />
del citta<strong>di</strong>no comunitario devono chiedere la carta <strong>di</strong><br />
soggiorno, presentando domanda presso la Questura o<br />
inoltrandola tramite le Poste (kit con banda gialla).<br />
I familiari del citta<strong>di</strong>no dell’Unione aventi <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno<br />
ai sensi dell’art. 2, punto 2, del decreto legislativo in commento<br />
sono i seguenti:<br />
• il coniuge,<br />
• i <strong>di</strong>scendenti <strong>di</strong>retti (fi gli) <strong>di</strong> età inferiore a 21 anni o a carico<br />
e quelli del coniuge,<br />
• gli ascendenti <strong>di</strong>retti (genitori e nonni) a carico e quelli del<br />
coniuge.<br />
I documenti da presentare in Questura per richiedere la Carta<br />
<strong>di</strong> soggiorno sono:<br />
• documento d’identità o passaporto ed eventuale visto<br />
d’ingresso del familiare non comunitario se richiesto;<br />
• documenti che attestino la qualità <strong>di</strong> familiare (se provenienti<br />
dall’estero devono essere tradotti e legalizzati da Autorità<br />
Consolari Italiane del paese <strong>di</strong> provenienza) e, se<br />
necessario, in relazione alla tipologia d’istanza,<br />
<strong>di</strong> familiare a carico. La qualità <strong>di</strong> vivenza a<br />
carico può essere attestata dall’interessato
me<strong>di</strong>ante la <strong>di</strong>chiarazione sostitutiva <strong>di</strong> cui all’art. 46 del<br />
D.P.R. 445/2000;<br />
• l’attestato della richiesta d’iscrizione anagrafi ca del familiare<br />
citta<strong>di</strong>no comunitario o certifi cato <strong>di</strong> residenza rilasciato<br />
dal Comune;<br />
• 4 foto in formato tessera uguali.<br />
Documenti da presentare per la richiesta <strong>di</strong> iscrizione<br />
anagrafi ca in Comune:<br />
• La Carta <strong>di</strong> Soggiorno rilasciata dalla Questura, il passaporto<br />
e il visto d’ingresso quando richiesto.<br />
• Documenti che attestino la qualità <strong>di</strong> familiare (se<br />
provenienti dall’estero devono essere tradotti e legalizzati<br />
da Autorità Consolari Italiane del paese <strong>di</strong> provenienza) e,<br />
se necessario,<br />
• in relazione alla tipologia d’istanza, <strong>di</strong> familiare a carico.<br />
La qualità <strong>di</strong> vivenza a carico può essere attestata<br />
dall’interessato me<strong>di</strong>ante la <strong>di</strong>chiarazione sostitutiva <strong>di</strong> cui<br />
all’art. 46 del D.P.R. 445/2000.<br />
• L’attestato della richiesta d’iscrizione anagrafi ca del familiare<br />
citta<strong>di</strong>no dell’Unione o certifi cato <strong>di</strong> residenza. In proposito<br />
si ritiene che possa essere omessa la presentazione<br />
dell’attestato della richiesta d’iscrizione anagrafi ca del<br />
familiare citta<strong>di</strong>no dell’Unione, in quanto già agli<br />
atti del Comune.<br />
È facoltà del citta<strong>di</strong>no extracomunitario<br />
familiare, presentare domanda <strong>di</strong> iscrizione anagrafi ca anche<br />
prima <strong>di</strong> aver ottenuto la Carta <strong>di</strong> Soggiorno dalla Questura;<br />
in tale caso però il perfezionamento della pratica <strong>di</strong> iscrizione<br />
avverrà solo a seguito presentazione della Carta <strong>di</strong> Soggiorno<br />
soprain<strong>di</strong>cata.<br />
Dopo cinque anni <strong>di</strong> permanenza continuativa, i familiari<br />
stranieri (cioè non della comunità europea) dei citta<strong>di</strong>ni<br />
comunitari potranno chiedere la carta <strong>di</strong> soggiorno<br />
permanente per familiari <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni europei. La richiesta<br />
della carta <strong>di</strong> soggiorno permanente deve essere presentata,<br />
prima della scadenza della carta <strong>di</strong> soggiorno, alla Questura<br />
del luogo <strong>di</strong> residenza.<br />
Il familiare extracomunitario, non compreso fra quelli sopra<br />
in<strong>di</strong>cati, del citta<strong>di</strong>no dell’Unione, già iscritto in anagrafe<br />
o fattane già richiesta, a carico o convivente nel Paese <strong>di</strong><br />
provenienza, o assistito personalmente dal medesimo<br />
citta<strong>di</strong>no per gravi motivi <strong>di</strong> salute, nonché del partner<br />
con cui il citta<strong>di</strong>no dell’Unione abbia una relazione stabile<br />
debitamente attestata dallo Stato del citta<strong>di</strong>no dell’Unione,<br />
avente <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno ai sensi dell’art. 3, che non<br />
sono titolari <strong>di</strong> un autonomo <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno possono<br />
richiedere il rilascio del permesso <strong>di</strong> soggiorno per residenza<br />
elettiva, ai sensi dell’art. 5 del D. Leg. 25 luglio 1998, n. 286.<br />
A tal fi ne il loro ingresso sarà subor<strong>di</strong>nato al rilascio del visto
<strong>di</strong> ingresso per residenza elettiva da parte delle competenti<br />
autorità consolari italiane nei Paesi <strong>di</strong> provenienza.<br />
Rinnovo permesso <strong>di</strong> soggiorno<br />
I citta<strong>di</strong>ni comunitari già residenti nel Comune che hanno<br />
il permesso <strong>di</strong> soggiorno in scadenza devono chiedere il<br />
rinnovo allo sportello anagrafe del Comune presentando i<br />
documenti attestanti la permanenza delle con<strong>di</strong>zioni per il<br />
regolare soggiorno.<br />
Conservazione del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno<br />
(artt. 11, 12,13 D.lgs. n. 30/2007).<br />
Il familiare del citta<strong>di</strong>no dell’Unione che abbia acquisito<br />
il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno permanente o che abbia i requisiti<br />
per <strong>di</strong>venire a sua volta titolare <strong>di</strong> un autonomo <strong>di</strong>rittto <strong>di</strong><br />
soggiorno ai senei dall’articolo 7 comma 1, nonchè i fi gli o il<br />
genitore che ne ha l’affi damento, nel caso in cui i fi gli siano<br />
iscritti in un istituto scolastico e fi no al termine degli stu<strong>di</strong><br />
stessi, conservano il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno nei casi <strong>di</strong>:<br />
- decesso del citta<strong>di</strong>no dell’Unione,<br />
- sua partenza dal territorio nazionale,<br />
- <strong>di</strong>vorzio,<br />
- annullamento del matrimonio.<br />
Il citta<strong>di</strong>no dell’Unione Europea già lavoratore subor<strong>di</strong>nato o<br />
autonomo conserva il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno se:<br />
• è temporaneamente inabile a seguito <strong>di</strong> malattia o<br />
infortunio;<br />
• dopo aver esercitato per oltre un anno un’attività lavorativa<br />
nel territorio nazionale, si trova in stato <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione<br />
involontaria debitamente comprovata, ed è iscritto presso il<br />
Centro per l’impiego, ovvero ha reso la <strong>di</strong>chiarazione ex art. 2,<br />
c. 1, del d. lgs.vo 181/2000 che attesti l’imme<strong>di</strong>ata <strong>di</strong>sponibilità<br />
all’impiego; citta<strong>di</strong>no in stato <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione involontaria;<br />
• al termine <strong>di</strong> un contratto <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> durata inferiore ad un<br />
anno, o si è trovato in stato <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione involontaria<br />
nei primi do<strong>di</strong>ci mesi <strong>di</strong> soggiorno in Italia ed è iscritto presso<br />
il Centro per l’impiego o abbia reso apposita <strong>di</strong>chiarazione<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità all’impiego; citta<strong>di</strong>no che segue un corso <strong>di</strong><br />
formazione professionale.<br />
Diritto <strong>di</strong> soggiorno permanente<br />
(artt. 14, 15,16, 17,18 D.lgs. n. 30/2007)<br />
Il citta<strong>di</strong>no dell’Unione e Non che ha soggiornato legalmente<br />
e in via continuativa, per cinque anni, nel territorio nazionale<br />
acquisisce un <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno permanente. Tale<br />
titolo esonera l’interessato dalla conservazione<br />
dei requisiti previsti dal decreto legislativo per il<br />
riconoscimento del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno.
L’assenza dal territorio nazionale <strong>di</strong> durata superiore a due<br />
anni consecutivi comporta la per<strong>di</strong>ta del <strong>di</strong>ritto.<br />
Per i citta<strong>di</strong>ni dell’Unione, la relativa attestazione è rilasciata<br />
dal Comune <strong>di</strong> residenza entro 30 giorni dalla richiesta<br />
dell’interessato. Per i citta<strong>di</strong>ni extracomunitari, familiari<br />
<strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni dell’Unione, l’attestazione è rilasciata dalla<br />
competente Questura <strong>di</strong> residenza.<br />
La richiesta deve essere corredata dalla documentazione atta<br />
a <strong>di</strong>mostrare la sussistenza delle con<strong>di</strong>zioni previste per la<br />
maturazione del <strong>di</strong>ritto. Si ritiene che la con<strong>di</strong>zione relativa<br />
alla continuità del soggiorno possa essere accertata attraverso<br />
l’iscrizione anagrafi ca dell’interessato.<br />
La con<strong>di</strong>zione che questi abbia soggiornato legalmente deve<br />
intendersi nel senso che nel corso dei cinque anni <strong>di</strong> soggiorno<br />
l’interessato abbia risieduto nel territorio alle con<strong>di</strong>zioni<br />
previste nel decreto legislativo e senza essere stato oggetto<br />
<strong>di</strong> misure <strong>di</strong> allontanamento. La continuità del soggiorno è<br />
invece interrotta dal provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> allontanamento della<br />
persona interessata.<br />
Non pregiu<strong>di</strong>cano la continuità del soggiorno:<br />
• le assenze che non superino complessivamente sei mesi<br />
l’anno;<br />
• ovvero le assenze <strong>di</strong> durata superiore<br />
giustifi cate dall’assolvimento <strong>di</strong> obblighi militari;<br />
• ovvero fi no a do<strong>di</strong>ci mesi consecutivi per<br />
motivi rilevanti quali, a titolo esemplifi cativo:<br />
- la gravidanza e la maternità,<br />
- la malattia grave,<br />
- gli stu<strong>di</strong> o la formazione professionale,<br />
- il <strong>di</strong>stacco per motivi <strong>di</strong> lavoro in un altro Stato membro<br />
o in un Paese terzo.<br />
Si ritiene che tali assenze vadano considerate nel calcolo<br />
del quinquennio previsto per la maturazione del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong><br />
soggiorno permanente, nel senso che i relativi perio<strong>di</strong> debbano<br />
essere computati quali perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> soggiorno nel territorio<br />
nazionale. La continuità del soggiorno è invece interrotta dal<br />
provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> allontanamento della persona interessata.<br />
Maturazione anticipata del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno<br />
permanente (art. 15 D.lgs. n. 30/2007)<br />
Il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno permanente viene maturato prima dei<br />
cinque anni <strong>di</strong> soggiorno per i lavoratori che hanno cessato<br />
la propria attività lavorativa nel territorio nazionale, ed i loro<br />
familiari nei seguenti casi:<br />
Pensionamento dell’interessato<br />
Rientrano in questa ipotesi il lavoratore subor<strong>di</strong>nato o<br />
autonomo che, nel momento in cui cessa l’attività ha raggiunto<br />
l’età prevista per la pensione <strong>di</strong> vecchiaia, nonché il lavoratore<br />
subor<strong>di</strong>nato che cessa <strong>di</strong> svolgere la propria attività a seguito<br />
<strong>di</strong> pensionamento anticipato, qualora abbia svolto in Italia la
propria attività negli ultimi do<strong>di</strong>ci mesi e vi abbia soggiornato<br />
in via continuativa per oltre tre anni. Se il lavoratore non ha<br />
<strong>di</strong>ritto alla pensione <strong>di</strong> vecchiaia, la con<strong>di</strong>zione relativa all’età<br />
è considerata sod<strong>di</strong>sfatta al raggiungimento dei 60 anni.<br />
Sopravvenuta incapacità lavorativa permanente:<br />
il lavoratore subor<strong>di</strong>nato o autonomo che ha soggiornato in<br />
modo continuativo nello Stato per almeno due anni e cessa<br />
<strong>di</strong> lavorare a causa <strong>di</strong> una sopravvenuta incapacità lavorativa<br />
permanente. Non sono poste con<strong>di</strong>zioni legate alla durata del<br />
soggiorno nel caso in cui l’incapacità al lavoro sia dovuta ad<br />
un infortunio sul lavoro o ad una malattia professionale dai<br />
quali consegue il <strong>di</strong>ritto ad una prestazione interamente o<br />
parzialmente a carico <strong>di</strong> un’istituzione dello Stato.<br />
Esercizio dell’attività lavorativa in altro Stato membro.<br />
L’ipotesi in esame si riferisce al lavoratore subor<strong>di</strong>nato o<br />
autonomo che dopo aver espletato tre anni <strong>di</strong> attività e <strong>di</strong><br />
soggiorno continuativi in Italia esercita un’attività subor<strong>di</strong>nata<br />
in altro Stato dell’Unione, permanendo le con<strong>di</strong>zioni per la<br />
sua iscrizione anagrafi ca.<br />
Ai fi ni della maturazione anticipata del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno<br />
permanente si considera periodo <strong>di</strong> occupazione il periodo <strong>di</strong><br />
iscrizione alle liste <strong>di</strong> mobilità o <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione involontaria,<br />
il periodo <strong>di</strong> sospensione dell’attività in<strong>di</strong>pendenti dalla<br />
volontà dell’interessato e l’assenza dal lavoro o la cessazione<br />
dell’attività per malattia o infortunio.<br />
Il <strong>di</strong>ritto al soggiorno permanente maturato anticipatamente<br />
alle con<strong>di</strong>zioni sopraesposte è esteso al familiare che<br />
soggiorna in Italia con il lavoratore subor<strong>di</strong>nato o autonomo<br />
<strong>di</strong> cui sopra. Qualora il lavoratore deceda prima <strong>di</strong> avere<br />
acquisito il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno permanente, il familiare che ha<br />
soggiornato con lui matura il <strong>di</strong>ritto al soggiorno permanente<br />
alle seguenti con<strong>di</strong>zioni: il lavoratore abbia soggiornato per<br />
due anni continuativi in Italia prima del decesso; il decesso<br />
sia avvenuto a seguito <strong>di</strong> infortunio sul lavoro o malattia<br />
professionale; il coniuge abbia perso la citta<strong>di</strong>nanza italiana a<br />
seguito del matrimonio.<br />
Misure <strong>di</strong> allontanamento<br />
(Artt. 8, 13, 20 e 21 D.lgs. n. 30/2007)<br />
Le misure <strong>di</strong> allontanamento sono attualmente soggette a<br />
revisione, si rimanda quin<strong>di</strong> al sito istituzionale del Ministero<br />
dell’Interno per approfon<strong>di</strong>menti e aggiornamenti.<br />
In particolare si segnalano le nuove <strong>di</strong>sposizioni contenute<br />
nella Legge 15 luglio 2009, n. 94, recante “Disposizioni in<br />
materia <strong>di</strong> sicurezza pubblica” in vigore dall’8 agosto<br />
2009.
CITTaDINI sTRaNIERI:<br />
sOGGIORNO E LEGaLE<br />
PERMaNENZa IN ITaLIa<br />
IL VIsTO D’INGREssO PER CITTaDINI sTRaNIERI<br />
Il visto è l’autorizzazione concessa allo straniero per l’ingresso nel territorio della<br />
Repubblica italiana. È stampato su carta adesiva e si applica sul passaporto o<br />
altro valido documento <strong>di</strong> viaggio del richiedente. Alla domanda <strong>di</strong> visto deve<br />
essere allegata una foto formato tessera, un documento <strong>di</strong> viaggio valido e, dove<br />
richiesto, la documentazione specifi ca per il tipo <strong>di</strong> visto richiesto.<br />
Il visto è rilasciato dalle Ambasciate e dai Consolati italiani nello Stato <strong>di</strong> origine<br />
o della stabile residenza dello straniero. Non è possibile il rilascio del visto (né la<br />
proroga) allo straniero che già si trovi in Italia.<br />
I citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> alcuni Paesi non sono obbligati a richiedere il visto d’ingresso per<br />
soggiorni per turismo, missione, aff ari, invito e gara sportiva purché non superiori<br />
a 90 giorni mentre l’obbligo sussiste per i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> altri Paesi, per sapere quali è<br />
possibile consultare il sito del Ministero degli Aff ari Esteri alla pagina<br />
http://www.esteri.it/visti .
Lo straniero già residente in uno Stato Schengen e titolare <strong>di</strong><br />
permesso <strong>di</strong> soggiorno, è esente da visto per soggiorni non<br />
superiori a 3 mesi, a con<strong>di</strong>zione che l’ingresso in Italia non<br />
avvenga per motivi <strong>di</strong> lavoro subor<strong>di</strong>nato, lavoro autonomo<br />
o tirocinio. Sono 20 le tipologie <strong>di</strong> visto d’ingresso: adozione,<br />
aff ari, cure me<strong>di</strong>che, <strong>di</strong>plomatico, familiare al seguito, gara<br />
sportiva, invito, lavoro autonomo, lavoro subor<strong>di</strong>nato,<br />
missione, motivi religiosi, reingresso, residenza elettiva,<br />
ricongiungimento familiare, stu<strong>di</strong>o, transito aeroportuale,<br />
transito, trasporto, turismo, vacanze-lavoro.<br />
Tra questi i visti possono essere:<br />
• Visto per soggiorni brevi fi no a 90 giorni (Visto Schengen<br />
uniforme): il visto Schengen consente il transito o il breve<br />
soggiorno fi no a 90 giorni.<br />
• Visto per soggiorni <strong>di</strong> lunga durata (Nazionali): per tutti i<br />
soggiorni <strong>di</strong> lunga durata (oltre 90 giorni) gli stranieri devono<br />
avere sempre il visto, anche se citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> Paesi non soggetti<br />
ad obbligo <strong>di</strong> visto per transito o per breve soggiorno. Questi<br />
tipi <strong>di</strong> visto sono vali<strong>di</strong> per soggiorni superiori a 90 giorni<br />
con uno o più ingressi in Italia e per l’eventuale transito (per<br />
non più <strong>di</strong> cinque giorni) attraverso il territorio degli Stati<br />
Schengen.<br />
- Visto tipo A: transito aeroportuale.<br />
- Visto tipo B: transito.<br />
- Visto tipo C: soggiorni <strong>di</strong> breve durata o <strong>di</strong> viaggio fi no a 90<br />
giorni, con uno o più ingressi.<br />
- Visto tipo D: soggiorni superiori a 90 giorni.<br />
Lo straniero che entra legalmente in Italia per soggiorni<br />
superiori ai 90 giorni, entro otto giorni lavorativi, deve<br />
richiedere il titolo <strong>di</strong> soggiorno. Il documento avrà una<br />
motivazione identica a quella in<strong>di</strong>cata nel visto.<br />
L’ingresso nel territorio italiano è consentito soltanto agli<br />
stranieri che:<br />
• si presentano attraverso un valico <strong>di</strong> frontiera;<br />
• siano in possesso <strong>di</strong> un passaporto o <strong>di</strong> altro documento<br />
<strong>di</strong> viaggio equivalente riconosciuto valido per<br />
l’attraversamento delle frontiere;<br />
• abbiano un visto <strong>di</strong> ingresso o <strong>di</strong> transito, nei casi in cui è<br />
richiesto;<br />
• non siano segnalati al sistema informativo Schengen ai fi ni<br />
della non ammissione;<br />
• non siano considerati pericolosi per l’or<strong>di</strong>ne pubblico, la<br />
sicurezza nazionale o le relazioni internazionali;<br />
• <strong>di</strong>mostrino <strong>di</strong> avere mezzi fi nanziari per il loro sostentamento<br />
e abbiano a <strong>di</strong>sposizione la somma necessaria al rimpatrio,<br />
eventualmente <strong>di</strong>mostrabile con l’esibizione del<br />
biglietto <strong>di</strong> ritorno.<br />
Gli stranieri in ingresso sono sottoposti ai controlli<br />
<strong>di</strong> frontiera, doganali, valutari e sanitari.
Lo straniero sprovvisto anche solo <strong>di</strong> uno dei requisiti richiesti<br />
può essere respinto alla frontiera. Il provve<strong>di</strong>mento può essere<br />
attuato dalle Autorità <strong>di</strong> Frontiera anche in presenza <strong>di</strong> regolare<br />
visto d’ingresso o <strong>di</strong> transito.<br />
Vengono espulsi o accompagnati alla frontiera gli extracomunitari<br />
che non hanno un regolare visto <strong>di</strong> ingresso o un permesso <strong>di</strong><br />
soggiorno.<br />
Sono defi niti clandestini gli stranieri entrati in Italia senza<br />
regolare visto <strong>di</strong> ingresso, mentre sono irregolari gli stranieri<br />
che hanno perduto i requisiti necessari per la permanenza sul<br />
territorio nazionale <strong>di</strong> cui erano però in possesso all’ingresso<br />
in Italia. La Legge 94/2009 stabilisce che, salvo che il fatto<br />
costituisca più grave reato, lo straniero che fa ingresso ovvero si<br />
trattiene nel territorio dello Stato, in violazione delle <strong>di</strong>sposizioni<br />
del Testo Unico nonché <strong>di</strong> quelle <strong>di</strong> cui all’articolo 1 della legge<br />
28 maggio 2007, n. 68, è punito con I’ammenda da 5.000 a<br />
10.000 euro.<br />
Non possono essere espulsi imme<strong>di</strong>atamente se occorre prestare<br />
loro soccorso, occorre compiere accertamenti sulla loro identità<br />
o nazionalità, occorre preparare i documenti per il viaggio, non<br />
è <strong>di</strong>sponibile un mezzo <strong>di</strong> trasporto idoneo, devono essere<br />
trattenuti, previo provve<strong>di</strong>mento del questore convalidato<br />
dal magistrato, presso appositi centri <strong>di</strong> permanenza<br />
temporanea e assistenza (art.14 del Testo Unico n.<br />
286/98) per il tempo strettamente necessario per<br />
la loro identifi cazione ed espulsione.<br />
INGREssO PER LaVORO<br />
sUBORDINaTO, sTaGIONaLE, aUTONOMO<br />
Lavoro subor<strong>di</strong>nato<br />
Il datore <strong>di</strong> lavoro italiano o straniero regolarmente<br />
soggiornante, che intenda instaurare un rapporto <strong>di</strong><br />
lavoro subor<strong>di</strong>nato a tempo indeterminato, determinato<br />
o stagionale con un citta<strong>di</strong>no extracomunitario residente<br />
all’estero deve presentare, nell’ambito del Decreto Flussi,<br />
una specifi ca richiesta nominativa nulla osta allo Sportello<br />
Unico per l’immigrazione presso le Prefetture - Utg della<br />
provincia competente per il luogo in cui l’attività lavorativa<br />
dovrà eff ettuarsi. Le domande possono essere presentate,<br />
su apposita modulistica, soltanto dalla data e secondo le<br />
modalità stabilite dal Decreto Flussi.<br />
Lo Sportello unico, fatte le verifi che previste dalla normativa,<br />
rilascia il nulla osta al lavoro al datore <strong>di</strong> lavoro che, al momento<br />
del ritiro, sottoscrive il contratto <strong>di</strong> soggiorno dandone<br />
comunicazione per via telematica alla rappresentanza<br />
Consolare competente.<br />
Il citta<strong>di</strong>no straniero deve:<br />
• entro 6 mesi dal rilascio del nulla osta presentarsi presso la<br />
Ambasciate ed i Consolati italiani competenti dello Stato <strong>di</strong><br />
origine o della stabile residenza per la richiesta e il ritiro del<br />
relativo visto <strong>di</strong> ingresso<br />
• al momento dell’ingresso in Italia:<br />
- possedere il visto per motivi <strong>di</strong> lavoro<br />
- entro 8 giorni dall’ingresso deve presentarsi allo Sportello
Unico competente per sottoscrivere il contratto <strong>di</strong><br />
soggiorno, ritirare il co<strong>di</strong>ce fi scale e il modulo relativo alla<br />
domanda <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno.<br />
Lavoro stagionale<br />
Vale la stessa procedura descritta per il lavoro subor<strong>di</strong>nato.<br />
L’autorizzazione al lavoro stagionale, rilasciata nell’ambito <strong>di</strong><br />
specifi co Decreto Flussi per lavoro stagionale, ha una vali<strong>di</strong>tà<br />
minima <strong>di</strong> venti giorni e massima <strong>di</strong> sei o nove mesi (in base<br />
alla durata del lavoro stagionale o anche con riferimento a<br />
lavori <strong>di</strong> più breve periodo da svolgere presso <strong>di</strong>versi datori<br />
<strong>di</strong> lavoro).<br />
Il titolare <strong>di</strong> un permesso <strong>di</strong> soggiorno per lavoro stagionale,<br />
purché abbia ottenuto l’anno precedente un permesso <strong>di</strong><br />
soggiorno per motivi <strong>di</strong> lavoro stagionale e, alla scadenza,<br />
abbia fatto rientro nello Stato <strong>di</strong> provenienza, può svolgere<br />
attività <strong>di</strong> lavoro subor<strong>di</strong>nato a tempo indeterminato dopo<br />
aver chiesto e ottenuto la conversione del permesso <strong>di</strong><br />
soggiorno in permesso <strong>di</strong> lavoro nell’ambito del decreto fl ussi<br />
non stagionale.<br />
É inoltre possibile presentare richiesta <strong>di</strong> nulla osta al<br />
lavoro per un citta<strong>di</strong>no straniero residente all´estero,<br />
per le particolari categorie <strong>di</strong> lavoro previste dall´articolo<br />
27, I comma del Testo unico che non rientrano nella<br />
programmazione annuale dei fl ussi d´ingresso.<br />
Lavoro autonomo<br />
Lo straniero che intende esercitare in Italia un’attività non<br />
occasionale <strong>di</strong> lavoro autonomo, industriale, professionale,<br />
artigianale o commerciale o intende costituire una società<br />
<strong>di</strong> capitali o <strong>di</strong> persone o accedere a cariche societarie deve<br />
possedere i requisiti morali e professionali richiesti dalla<br />
legge ai citta<strong>di</strong>ni italiani per l’esercizio delle singole attività,<br />
compresi i requisiti per l’iscrizione ad albi o registri ove<br />
necessari e deve:<br />
• richiedere, anche tramite un proprio procuratore, alla<br />
competente autorità amministrativa una <strong>di</strong>chiarazione che<br />
non sussistono motivi che impe<strong>di</strong>scono il rilascio del titolo<br />
abilitativo o autorizzatorio, comunque denominato (ad<br />
es. alla Camera <strong>di</strong> commercio per l’iscrizione nel Registro<br />
esercenti il Commercio, al Comune nel caso <strong>di</strong> attività per il<br />
commercio per il cui avvio è necessario solo presentare una<br />
previa comunicazione al Comune stesso). Per l’esercizio<br />
<strong>di</strong> una professione è necessario il riconoscimento del<br />
titolo professionale straniero conseguito in un Paese non<br />
appartenente all’Unione europea. Per quanto concerne<br />
una professione sanitaria, anche a carattere occasionale,<br />
è richiesto il preventivo riconoscimento da parte<br />
del Ministero della Sanità. Per le professioni<br />
sottoposte alla vigilanza del Ministero della<br />
Giustizia, il proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> riconoscimento
del titolo avviene presso la Direzione generale degli Aff ari<br />
civili - Uffi cio VII - Reparto internazionale. Tra le professioni<br />
<strong>di</strong> competenza del predetto Ministero rientrano le seguenti:<br />
attuario, avvocato, commercialista, biologo, chimico,<br />
agronomo e forestale, geologo, ingegnere, agente <strong>di</strong><br />
cambio, psicologo, assistente sociale, consulente del lavoro,<br />
agrotecnico, geometra, perito agrario, perito industriale,<br />
giornalista. La <strong>di</strong>chiarazione deve avere data non anteriore<br />
a tre mesi dalla richiesta;<br />
• richiedere un’attestazione dei parametri sulla <strong>di</strong>sponibilità<br />
delle risorse occorrenti per l’esercizio dell’attività che<br />
si vuole intraprendere. Questa viene rilasciata dalla<br />
Camera <strong>di</strong> commercio competente per territorio, purché<br />
l’attività che si intende svolgere abbia il carattere <strong>di</strong><br />
attività impren<strong>di</strong>toriale. L’attestazione è fornita anche dai<br />
competenti or<strong>di</strong>ni professionali, per le attività soggette a<br />
iscrizione negli or<strong>di</strong>ni stessi;<br />
• poter <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> una idonea sistemazione alloggiativa:<br />
per questo si dovrà esibire un contratto <strong>di</strong> acquisto o <strong>di</strong><br />
locazione dell’immobile (ai sensi degli artt. 2 e 4 della legge<br />
4/1/1968, n. 15) una <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> un citta<strong>di</strong>no italiano o<br />
straniero regolarmente soggiornante in Italia che attesti <strong>di</strong><br />
aver messo a <strong>di</strong>sposizione dello straniero un alloggio<br />
idoneo.<br />
IL PERMEssO DI sOGGIORNO<br />
Il Ministero dell’interno, al fi ne <strong>di</strong> garantire l’accesso<br />
all’informazione ha pubblicato la guida “in italia in regola”. La<br />
guida è tradotta in sette lingue: inglese, francese, spagnolo,<br />
albanese, russo, cinese e arabo. In essa vengono date le<br />
informazioni relative a permessi <strong>di</strong> soggiorno, anagrafe, scuola,<br />
assistenza sanitaria e citta<strong>di</strong>nanza. Pertanto nella presente guida<br />
si farà soltanto un accenno agli istituti in questione rinviando alla<br />
guida ministeriale l’approfon<strong>di</strong>mento delle questioni.<br />
Il permesso <strong>di</strong> soggiorno è un’autorizzazione che rilascia il Questore<br />
e che da allo straniero il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> soggiorno sul territorio dello<br />
Stato. La Legge 94/2009 prevede per il citta<strong>di</strong>no non comunitario<br />
la sottoscrizione <strong>di</strong> un Accordo <strong>di</strong> integrazione, articolato per<br />
cre<strong>di</strong>ti, per poter ottenere il rilascio del permesso <strong>di</strong> soggiorno. La<br />
per<strong>di</strong>ta integrale dei cre<strong>di</strong>ti determina la revoca del permesso <strong>di</strong><br />
soggiorno e l’espulsione dello straniero dal territorio dello Stato,<br />
ad eccezione dello straniero titolare <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno<br />
per asilo, richiesta <strong>di</strong> asilo, per protezione sussi<strong>di</strong>aria, per motivi<br />
umanitari, per motivi familiari, <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno CE per<br />
soggiornanti <strong>di</strong> lungo periodo, <strong>di</strong> carta <strong>di</strong> soggiorno per familiare<br />
straniero <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>no dell’Unione europea, nonché dello straniero<br />
titolare <strong>di</strong> altro permesso <strong>di</strong> soggiorno che ha esercitato il <strong>di</strong>ritto al<br />
ricongiungimento familiare. Il Governo, entro 180 giorni dalla data<br />
<strong>di</strong> entrata in vigore della Legge deve adottare un regolamento in cui<br />
sono stabiliti i criteri e le modalità per la sottoscrizione dell’accordo<br />
<strong>di</strong> integrazione. I titoli <strong>di</strong> soggiorno sono:
1. Per soggiorni brevi: fi no a 90 giorni.<br />
Per i citta<strong>di</strong>ni stranieri, nei casi d’ingresso in Italia per soggiorni<br />
brevi per visite, aff ari, turismo e stu<strong>di</strong>o (previo rilascio <strong>di</strong> apposito<br />
visto <strong>di</strong> ingresso laddove previsto) non è più necessario richiedere<br />
il permesso <strong>di</strong> soggiorno qualora la durata del soggiorno non sia<br />
superiore a tre mesi come previsto dalla legge 28/5/2007, n. 68.<br />
Sono previsti però altri adempimenti.<br />
Il Decreto 26/7/2007 del Ministero dell’Interno prevede che lo<br />
straniero, proveniente da Paesi che non applicano l’accordo<br />
Schengen, assolva l’obbligo <strong>di</strong> rendere la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong><br />
presenza all’atto del suo ingresso nel territorio dello Stato,<br />
presentandosi ai valichi <strong>di</strong> frontiera, ove è apposta l’impronta del<br />
timbro uniforme Schengen sul documento <strong>di</strong> viaggio.<br />
Mentre lo straniero proveniente da Paesi che applicano l’accordo<br />
Schengen, deve rendere la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> presenza entro 8<br />
giorni dall’ingresso in Italia, al Questore della Provincia in cui si<br />
trova.<br />
Qualora però alloggi in una struttura ricettiva (es. albergo, ...)<br />
assolve l’obbligo <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> presenza registrando la<br />
propria presenza presso la struttura prescelta, che dovrà rilasciare<br />
idonea certifi cazione.<br />
L’inosservanza da parte dello straniero della procedura in<strong>di</strong>cata,<br />
salvo i casi <strong>di</strong> forza maggiore, ne determina l’espulsione; questa<br />
sanzione sarà applicata anche nel caso in cui lo straniero si sia<br />
trattenuto in Italia oltre i tre mesi o il minor termine stabilito nel<br />
visto d’ingresso.<br />
2. Ingresso per turismo e/o visita a familiare<br />
Il citta<strong>di</strong>no presente in Italia può presentare lettera <strong>di</strong> invito<br />
(<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> ospitalità) a favore <strong>di</strong> un familiare o conoscente<br />
straniero alle competenti autorità consolari italiane nel Paese<br />
<strong>di</strong> stabile residenza dello straniero stesso affi nché gli venga<br />
concesso regolare visto <strong>di</strong> ingresso per turismo laddove è<br />
richiesto. Lo straniero che arriva in Italia per motivi <strong>di</strong> turismo<br />
può soggiornarvi per il periodo in<strong>di</strong>cato sul visto o al massimo 90<br />
giorni. Il titolo <strong>di</strong> soggiorno per turismo non permette <strong>di</strong> lavorare<br />
e non può essere convertito in permesso per motivi <strong>di</strong> lavoro.<br />
Per soggiorni <strong>di</strong> lunga durata<br />
<strong>di</strong> durata superiore a 90 giorni<br />
• La Legge 94/2009 prevede che la richiesta <strong>di</strong> rilascio e <strong>di</strong> rinnovo<br />
del permesso <strong>di</strong> soggiorno sia sottoposta al versamento <strong>di</strong><br />
un contributo il cui importo sarà fi ssato fra un minimo <strong>di</strong><br />
80,00 e un massimo <strong>di</strong> 200,00 euro con decreto del Ministro<br />
dell’Economia e delle Finanze, <strong>di</strong> concerto con il Ministro<br />
dell’Interno, che stabilirà altresì le modalità del versamento.<br />
Non è richiesto il versamento del contributo per il rilascio ed<br />
il rinnovo del permesso <strong>di</strong> soggiorno per asilo, per richiesta <strong>di</strong><br />
asilo, per protezione sussi<strong>di</strong>aria, per motivi umanitari.<br />
• L’istanza <strong>di</strong> primo rilascio <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno<br />
per lavoro subor<strong>di</strong>nato nonché <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong><br />
soggiorno per ricongiungimento familiare viene
tipo permesso durata rinnovo note<br />
lavoro subor<strong>di</strong>nato massimo 2 anni (1 anno se lavoro a<br />
tempo determinato)<br />
si può essere convertito e può essere utilizzato anche per lavoro<br />
autonomo per stu<strong>di</strong>o<br />
lavoro autonomo massimo 2 anni si può essere convertito e può essere utilizzato anche per lavoro<br />
subor<strong>di</strong>nato e per stu<strong>di</strong>o<br />
lavoro stagionale uguale al visto o al massimo 9 mesi no dopo il secondo ingresso per motivi stagionali può essere<br />
convertito in lavoro<br />
lavoro – art. 27 t.u. massimo 2 anni si, nell’ambito dello stesso rapporto <strong>di</strong> lavoro.<br />
non può superare i 2 anni per il personale<br />
altamente specializzato in <strong>di</strong>stacco sono 5 anni.<br />
stu<strong>di</strong>o o formazione massimo 1 anno si, ma per non più <strong>di</strong> tre anni oltre la durata<br />
del corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong><br />
non può essere convertito<br />
permette <strong>di</strong> lavorare per non più <strong>di</strong> 20 ore settimanali;<br />
è convertibile<br />
attesa occupazione fino a 6 mesi no - permette l’utilizzo per stu<strong>di</strong>o<br />
- convertibile in permesso per lavoro e altri permessi <strong>di</strong> cui si ha titolo<br />
motivi familiari uguale al soggiorno <strong>di</strong> chi ha chiesto il<br />
ricongiungimento<br />
motivi religiosi massimo 2 anni si, finchè dura l’affiliazione presso l’or<strong>di</strong>ne<br />
religioso<br />
cure me<strong>di</strong>che - salute<br />
e accompagnatore<br />
si, con chi ha chiesto il ricongiungimento può essere utilizzato per lavoro autonomo, subor<strong>di</strong>nato e stu<strong>di</strong>o<br />
e può essere convertito nei relativi permessi<br />
non può essere convertito<br />
è uguale alla durata delle cure si, per la durata delle cure non può essere convertito<br />
protezione sociale 6 mesi si,fino ad 1 anno o per il periodo necessario<br />
alle esigenze <strong>di</strong> giustizia<br />
protezione umanitaria 1 anno si, <strong>di</strong>pende dalla valutazione della<br />
commissione territoriale<br />
- può essere convertito in permesso per stu<strong>di</strong>o o lavoro<br />
- può essere usato per lavoro subor<strong>di</strong>nato e stu<strong>di</strong>o<br />
- può essere convertito nel permesso relativo all’attività svolta<br />
- permette <strong>di</strong> svolgere attività lavorativa<br />
richiesta asilo 1 – 3 mesi si, fino alla conclusione della procedura - non può essere convertito<br />
- permette <strong>di</strong> svolgere attività lavorativa se la decisione in<br />
merito all’asilo non viene adottata entro 6 mesi<br />
asilo politico 2 anni si permette <strong>di</strong> svolgere attività lavorativa o stu<strong>di</strong>o
tipo permesso durata rinnovo note<br />
integrazione minore 1 anno fi no alla maggiore età - è convertibile<br />
- permette <strong>di</strong> svolgere attività lavorativa o stu<strong>di</strong>o<br />
assistenza minore pari a quella stabilita dal tribunale si non può essere convertito<br />
richiesta citta<strong>di</strong>nanza pari alla durata presunta<br />
del proce<strong>di</strong>mento<br />
pre<strong>di</strong>sposta e stampata <strong>di</strong>rettamente dallo Sportello Unico per<br />
l’Immigrazione, che ha già emesso il necessario nulla osta, e<br />
consegnata allo straniero unitamente alla busta da usare per<br />
l’inoltro all’Uffi cio Postale.<br />
• Chi è in Italia e ha il permesso <strong>di</strong> soggiorno in scadenza, deve<br />
chiederne il rinnovo al Questore della Provincia in cui <strong>di</strong>mora<br />
almeno 60 giorni prima della scadenza e comunque non oltre<br />
60 giorni dalla scadenza stessa.<br />
1. Istanze da presentare presso gli uffi ci postali<br />
Devono esser presentate presso gli uffi ci postali contrassegnati<br />
dal logo Sportello Amico, compilando gli appositi kit <strong>di</strong>stribuiti<br />
gratuitamente agli stranieri, le richieste <strong>di</strong> rilascio e rinnovo (salvo<br />
dove <strong>di</strong>versamente specifi cato), nonché le richieste relative<br />
alla conversione del permesso <strong>di</strong> soggiorno da altra tipologia<br />
a lavoro subor<strong>di</strong>nato, autonomo, famiglia, stu<strong>di</strong>o, residenza<br />
elettiva, inerenti alle sotto riportate tipologie <strong>di</strong> permessi-carte <strong>di</strong><br />
soggiorno:<br />
si, fi nchè la procedura non è conclusa non può essere convertito<br />
motivi <strong>di</strong> giustizia massimo 3 mesi si, per il periodo della durata iniziale e<br />
solo se persistono i requisiti che avevano<br />
determinato il rilascio<br />
non può essere convertito<br />
• Affi damento,<br />
• Motivi Religiosi,<br />
• Residenza elettiva,<br />
• Stu<strong>di</strong>o (per perio<strong>di</strong> superiori a tre mesi),<br />
• Missione,<br />
• Asilo politico (rinnovo),<br />
• Tirocinio formazione professionale,<br />
• Attesa riacquisto citta<strong>di</strong>nanza,<br />
• Attesa occupazione,<br />
• Carta <strong>di</strong> soggiorno stranieri (ora “permesso <strong>di</strong> soggiorno CE per<br />
soggiornanti <strong>di</strong> lungo periodo”),<br />
• Lavoro Autonomo,<br />
• Lavoro Subor<strong>di</strong>nato,<br />
• Lavoro sub-stagionale,<br />
• Famiglia,<br />
• Famiglia minore 14-18 anni,<br />
• Soggiorno lavoro (art. 27),<br />
• Richiesta dello Status <strong>di</strong> apoli<strong>di</strong>a (rinnovo).
Per la compilazione della domanda segui le in<strong>di</strong>cazioni contenute<br />
nel kit . Per la compilazione del kit puoi avvalerti a titolo gratuito dei<br />
Comuni che hanno aderito alla sperimentazione o dei Patronati.<br />
In questo caso non sarà necessario ritirare presso gli uffi ci postali<br />
il kit cartaceo, poichè sarà il Patronato a fornire la busta e i moduli<br />
per la spe<strong>di</strong>zione.<br />
Se sei familiare straniero <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>no italiano o <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>no<br />
dell’Unione e chie<strong>di</strong> la carta <strong>di</strong> soggiorno per familiare <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>no<br />
UE puoi scegliere <strong>di</strong> presentare la domanda tramite l’uffi cio postale<br />
o <strong>di</strong>rettamente in Questura. Il kit deve essere consegnato negli<br />
Uffi ci Postali con Sportello Amico, in busta aperta. Alla consegna<br />
devi esibire il passaporto e consegnare una copia del permesso <strong>di</strong><br />
soggiorno da rinnovare. L’operatore dell’Uffi cio Postale ti rilascia<br />
una ricevuta che, allegata al permesso scaduto, sostituisce e ha il<br />
valore della ricevuta precedentemente rilasciata dalla Questura.<br />
I costi per la presentazione dell’istanza sono:<br />
• 27,50 euro, da pagare con bollettino <strong>di</strong> conto corrente postale<br />
se richie<strong>di</strong> il permesso <strong>di</strong> soggiorno superiore a 90 giorni. Il<br />
bollettino lo trovi presso l’Uffi cio Postale con Sportello Amico.<br />
• 14,62 euro per marca da bollo.<br />
• 30,00 euro da versare all’operatore dell’Uffi cio Postale quando<br />
consegni la domanda compilata.<br />
• se sei familiare straniero <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>no italiano o <strong>di</strong><br />
citta<strong>di</strong>no dell’Unione e chie<strong>di</strong> la carta <strong>di</strong> soggiorno<br />
per familiare <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>no UE, non devi allegare né la<br />
marca da bollo né il bollettino per il pagamento del permesso<br />
<strong>di</strong> soggiorno elettronico.<br />
L’Uffi cio Immigrazione della Questura ti convocherà, per i<br />
rilievi fotodattiloscopici, con lettera raccomandata e con sms<br />
all’in<strong>di</strong>rizzo e al recapito telefonico in<strong>di</strong>cati nella domanda e ti<br />
darà l’appuntamento per ritirare il permesso <strong>di</strong> soggiorno.<br />
2. Istanze da presentare presso le questure<br />
Per tutte le tipologie <strong>di</strong> permessi <strong>di</strong> seguito elencate, salvo <strong>di</strong>versa<br />
specifi ca in<strong>di</strong>cazione, le richieste <strong>di</strong> rilascio / rinnovo / duplicato<br />
/ aggiornamento / conversione devono essere presentate<br />
esclusivamente <strong>di</strong>rettamente presso le Questure:<br />
• Cure Me<strong>di</strong>che,<br />
• Gara sportiva,<br />
• Motivi Umanitari,<br />
• Asilo politico (Richiesta <strong>di</strong> rilascio),<br />
• Minore età,<br />
• Giustizia,<br />
• Richiesta Status <strong>di</strong> apolide (Richiesta <strong>di</strong> rilascio),<br />
• Integrazione minore.<br />
Tutte le istanze connesse a qualsiasi ulteriore tipologia <strong>di</strong><br />
soggiorno, della quale non è stata fatta esplicita menzione<br />
nell’elenco relativo alle istanze da presentare con kit alle Poste,<br />
dovranno essere depositate presso le Questure ivi comprese le
istanze <strong>di</strong> rilascio del permesso <strong>di</strong> soggiorno per famiglia ai sensi<br />
dell’Art. 19 del D.L.VO 286/98 e successive mo<strong>di</strong>fi che relative alle<br />
seguenti casistiche: rilascio permesso <strong>di</strong> soggiorno per famiglia a<br />
citta<strong>di</strong>no straniero convivente con parenti entro il secondo grado<br />
<strong>di</strong> nazionalità italiana; rilascio del permesso <strong>di</strong> soggiorno per<br />
cure me<strong>di</strong>che a donne straniere in stato <strong>di</strong> gravidanza e al marito<br />
convivente, per il periodo della gestazione e fi no ai sei mesi<br />
successivi alla nascita del fi glio non rinnovabile.<br />
Le istanze concernenti il rinnovo, nei casi in cui è consentito,<br />
<strong>di</strong> quest’ultima tipologia dovranno invece, essere presentate<br />
attraverso il kit delle Poste.<br />
Ricor<strong>di</strong>amo inoltre che, se sei familiare straniero <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>no<br />
italiano o <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>no dell’Unione e chie<strong>di</strong> la carta <strong>di</strong> soggiorno per<br />
familiare <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>no UE puoi scegliere <strong>di</strong> presentare la domanda<br />
tramite l’uffi cio postale o <strong>di</strong>rettamente in Questura.<br />
3. Istanze da presentare presso lo sportello unico per<br />
l´immigrazione, istituito presso la prefettura<br />
L’istanza <strong>di</strong> primo rilascio <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno per lavoro<br />
subor<strong>di</strong>nato rilasciato nell’ambito del Decreto Flussi, nonché <strong>di</strong><br />
permesso <strong>di</strong> soggiorno per ricongiungimento familiare viene<br />
pre<strong>di</strong>sposta e stampata <strong>di</strong>rettamente dallo Sportello Unico<br />
per l’Immigrazione, che ha già emesso il necessario nulla osta,<br />
e consegnata allo straniero unitamente alla busta da usare per<br />
l’inoltro all’Uffi cio Postale.<br />
Permesso <strong>di</strong> soggiorno CE per soggiornanti <strong>di</strong> lungo periodo<br />
(già carta <strong>di</strong> soggiorno)<br />
Il permesso <strong>di</strong> soggiorno CE per soggiornanti <strong>di</strong> lungo<br />
periodo(S.L.P):<br />
1. è a tempo indeterminato;<br />
2. è valido come documento <strong>di</strong> identifi cazione personale per 5<br />
anni (successivamente il richiedente può chiederne il rinnovo<br />
producendo nuove fotografi e);<br />
3. non può essere rilasciato allo straniero pericoloso per la<br />
sicurezza dello Stato e l’or<strong>di</strong>ne pubblico;<br />
4. non può essere richiesto dai titolari <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno<br />
per stu<strong>di</strong>o, formazione professionale, protezione temporanea,<br />
motivi umanitari, richiesta asilo quando il relativo status non<br />
è ancora riconosciuto, né dai titolari <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno<br />
<strong>di</strong> breve periodo, inoltre gli stranieri che sono: <strong>di</strong>plomatici,<br />
consoli, soggetti che godono <strong>di</strong> funzioni equiparate e i<br />
membri <strong>di</strong> rappresentanze accre<strong>di</strong>tate presso organizzazioni<br />
internazionali <strong>di</strong> carattere universale.<br />
5. La Legge 94/2009 prevede che il rilascio del permesso <strong>di</strong><br />
soggiorno CE per soggiornanti <strong>di</strong> lungo periodo sia subor<strong>di</strong>nato<br />
al superamento, da parte del richiedente, <strong>di</strong> un test <strong>di</strong><br />
conoscenza della lingua italiana, le cui modalità <strong>di</strong><br />
svolgimento saranno determinate con decreto del<br />
Ministro dell’Interno, <strong>di</strong> concerto con il Ministro<br />
delI’Istruzione dell’Università e della Ricerca.
È possibile richiedere il Permesso <strong>di</strong> Soggiorno per Soggiornanti<br />
<strong>di</strong> Lungo Periodo, per sé e per i propri familiari, se:<br />
• si è titolare <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno e regolarmente<br />
soggiornante in Italia da almeno 5 anni;<br />
• il richiedente ha la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> un red<strong>di</strong>to lecito non inferiore<br />
all’importo annuo dell’assegno sociale per sé, aumentato della<br />
metà dell’importo per ogni familiare. Per la richiesta relativa a<br />
due o più fi gli <strong>di</strong> età inferiore a 14 anni o a due o più familiari<br />
dei titolari dello status <strong>di</strong> protezione sussi<strong>di</strong>aria sarà necessario<br />
un red<strong>di</strong>to non inferiore al doppio dell’assegno sociale annuo.<br />
Al fi ne <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare la <strong>di</strong>sponibilità del red<strong>di</strong>to si tiene conto,<br />
non solo del red<strong>di</strong>to specifi co del richiedente, ma anche <strong>di</strong><br />
quello prodotto dai familiari conviventi (opportunamente<br />
documentato).<br />
Il ricongiungimento familiare<br />
Il <strong>di</strong>ritto a mantenere o riacquistare l’unità familiare nei confronti<br />
dei familiari stranieri è riconosciuto agli stranieri titolari <strong>di</strong> carta <strong>di</strong><br />
soggiorno, permesso <strong>di</strong> soggiorno <strong>di</strong> durata non inferiore ad un anno,<br />
rilasciato per lavoro subor<strong>di</strong>nato o per lavoro autonomo ovvero per<br />
asilo, stu<strong>di</strong>o e per motivi religiosi e per motivi <strong>di</strong> famiglia, in corso <strong>di</strong><br />
vali<strong>di</strong>tà, o per il quale sia stata presentata istanza <strong>di</strong> rinnovo<br />
nei termini previsti dalla norma.<br />
Dal 5 novembre 2008, con l’entrata in vigore Decreto<br />
Legislativo n. 160 del 3 ottobre 2008, sussistono<br />
nuove regole per il ricongiungimento familiare. In particolare<br />
è possibile richiedere il ricongiungimento con i sotto in<strong>di</strong>cati<br />
familiari residenti all’estero:<br />
• coniuge maggiorenne non legalmente separato;<br />
• fi gli minori non coniugati (anche del coniuge o nati fuori<br />
del matrimonio), a con<strong>di</strong>zione che l’altro genitore, qualora<br />
esistente, abbia dato il suo consenso;<br />
• fi gli maggiorenni a carico, qualora per ragioni oggettive non<br />
possano provvedere alle proprie in<strong>di</strong>spensabili esigenze <strong>di</strong><br />
vita in ragione del loro stato <strong>di</strong> salute che comporti invali<strong>di</strong>tà<br />
totale;<br />
• genitori a carico, qualora non abbiano altri fi gli nel<br />
Paese <strong>di</strong> origine o <strong>di</strong> provenienza, ovvero genitori<br />
ultrasessantacinquenni, qualora gli altri fi gli siano<br />
impossibilitati al loro sostentamento per gravi documentati<br />
motivi <strong>di</strong> salute.<br />
Se si è in possesso <strong>di</strong> tutti i requisiti richiesti, è possibile presentare<br />
domanda <strong>di</strong> ricongiungimento familiare utilizzando l’apposita<br />
procedura informatizzata <strong>di</strong>sponibile sul sito del Ministero<br />
dell’Interno www.interno.it<br />
Per favorire la coesione e l’unità familiare, se sei titolare <strong>di</strong> visto <strong>di</strong><br />
ingresso per lavoro subor<strong>di</strong>nato, collegato a contratto <strong>di</strong> durata<br />
non inferiore a un anno per lavoro autonomo non occasionale,<br />
ovvero per stu<strong>di</strong>o o per motivi religiosi, è consentito l’ingresso al<br />
tuo seguito degli stessi familiari con i quali è possibile attuare il
icongiungimento.<br />
Per i familiari al seguito, si applica la stessa procedura prevista per<br />
il ricongiungimento ed è necessaria la stessa documentazione.<br />
Il familiare straniero <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>no italiano o comunitario non deve<br />
richiedere il nulla osta allo sportello unico, ma <strong>di</strong>rettamente il visto<br />
in ambasciata. In particolare anche i citta<strong>di</strong>ni stranieri coniugati<br />
con citta<strong>di</strong>ni italiani, che intendono ricongiungere familiari a<br />
carico, non devono presentare istanza <strong>di</strong> ricongiungimento<br />
familiare presso gli Sportelli Unici, ma gli interessati devono<br />
chiedere specifi co visto d’ingresso presso le Rappresentanze<br />
Consolari Italiani competenti.<br />
Richiesta <strong>di</strong> asilo<br />
Puoi richiedere lo status <strong>di</strong> rifugiato se nel tuo Paese sei stato<br />
oggetto <strong>di</strong> persecuzioni <strong>di</strong>rette e personali per motivi <strong>di</strong> razza,<br />
religione, nazionalità, appartenenza a determinati gruppi sociali<br />
o per le tue opinioni politiche o se hai fondato e provato motivo<br />
<strong>di</strong> ritenere che potresti essere perseguitato in caso <strong>di</strong> ritorno in<br />
patria (in base alla Convenzione <strong>di</strong> Ginevra) .<br />
Non puoi chiedere lo status <strong>di</strong> rifugiato in italia se:<br />
• sei già stato riconosciuto rifugiato in un altro Stato;<br />
• provieni da uno Stato, <strong>di</strong>verso da quello <strong>di</strong> appartenenza, che<br />
abbia aderito alla Convenzione <strong>di</strong> Ginevra e nel quale, avendo<br />
soggiornato per un signifi cativo periodo <strong>di</strong> tempo, non hai<br />
richiesto il riconoscimento dello status <strong>di</strong> rifugiato;<br />
• hai subìto in Italia condanne per delitti contro la personalità o<br />
la sicurezza dello Stato, contro l’incolumità pubblica, ovvero<br />
reati <strong>di</strong> riduzione in schiavitù, furto, rapina, devastazione e<br />
saccheggio, o comunque connessi alla ven<strong>di</strong>ta e al traffi co<br />
illegale <strong>di</strong> armi o <strong>di</strong> sostanze stupefacenti, o, infi ne, <strong>di</strong><br />
associazione mafi osa o <strong>di</strong> appartenenza ad organizzazioni<br />
terroristiche;<br />
• hai commesso reati <strong>di</strong> crimini <strong>di</strong> Guerra ovvero contro la Pace<br />
o contro l’Umanità.<br />
Si richiede:<br />
• all’Uffi cio <strong>di</strong> polizia <strong>di</strong> frontiera, al momento dell’ingresso in Italia,<br />
oppure<br />
• all’ l’Uffi cio immigrazione della Questura competente per<br />
territorio laddove sul posto non sia presente un Uffi cio <strong>di</strong><br />
Polizia <strong>di</strong> Frontiera.<br />
Conversione del permesso <strong>di</strong> soggiorno<br />
Lo straniero già presente in Italia ad altro titolo può, in particolari<br />
circostanze, svolgere un’attività lavorativa chiedendo la conversione<br />
del proprio titolo <strong>di</strong> soggiorno. In particolare è possibile chiedere<br />
la conversione, qualora in possesso dei specifi ci requisiti<br />
richiesti, secondo le modalità in<strong>di</strong>cate dal Ministero<br />
dell’Interno, nei seguenti casi:<br />
• Conversione permesso <strong>di</strong> soggiorno per stu<strong>di</strong>o
e per lavoro stagionale in permesso <strong>di</strong> soggiorno per lavoro<br />
subor<strong>di</strong>nato<br />
• Conversione permesso <strong>di</strong> soggiorno per stu<strong>di</strong>o in permesso <strong>di</strong><br />
soggiorno per lavoro subor<strong>di</strong>nato o per lavoro autonomo<br />
• Richiesta <strong>di</strong> certifi cazione attestante i requisiti previsti per<br />
lavoro autonomo.<br />
La citta<strong>di</strong>nanza<br />
La citta<strong>di</strong>nanza italiana si basa sul principio dello ius sanguinis per il<br />
quale è italiano il fi glio nato da padre italiano e/o da madre italiana.<br />
Ai citta<strong>di</strong>ni immigrati, tuttavia, la citta<strong>di</strong>nanza può essere concessa,<br />
se in possesso <strong>di</strong> tutti i requisiti richiesti, in caso <strong>di</strong>:<br />
A. Matrimonio con citta<strong>di</strong>ni italiani<br />
La Legge 94/2009 prevede che il coniuge, straniero o apolide, <strong>di</strong><br />
citta<strong>di</strong>no italiano possa acquistare Ia citta<strong>di</strong>nanza italiana quando,<br />
dopo il matrimonio, risieda legalmente da almeno due anni nel<br />
territorio della Repubblica, oppure dopo tre anni dalla data del<br />
matrimonio se residente all’estero, qualora non sia intervenuto<br />
lo scioglimento, I’annullamento o la cessazione degli eff etti<br />
civili del matrimonio e non sussista la separazione personale dei<br />
coniugi. I termini sono ridotti della metà in presenza <strong>di</strong> fi<br />
gli nati o adottati dai coniugi.<br />
B. Residenza in Italia<br />
La domanda <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza va presentata alla<br />
Prefettura del luogo <strong>di</strong> residenza compilata sull’apposito modello<br />
ove va apposta una marca da bollo da 14,62 euro. Documentazione<br />
richiesta:<br />
• estratto dell’atto <strong>di</strong> nascita, tradotto e completo <strong>di</strong> tutte le generalità<br />
(esclusa l’ipotesi <strong>di</strong> nascita in Italia) nonché legalizzato secondo<br />
le in<strong>di</strong>cazioni contenute nell’apposito modello <strong>di</strong> domanda che<br />
presenterai in Prefettura;<br />
• certifi cato penale del Paese <strong>di</strong> origine, debitamente tradotto e<br />
legalizzato, secondo le in<strong>di</strong>cazioni contenute nel modello <strong>di</strong> domanda;<br />
• residenza anagrafi ca attuale e storica;<br />
• composizione del nucleo familiare;<br />
• posizione giu<strong>di</strong>ziaria sul territorio italiano;<br />
• red<strong>di</strong>to degli ultimi 3 anni.<br />
C. Riconoscimento della citta<strong>di</strong>nanza italiana in base a leggi speciali<br />
Ai sensi dell’art. 1 della legge n.379/2000 è previsto il riconoscimento<br />
della citta<strong>di</strong>nanza italiana alle persone nate e già residenti nei<br />
territori dell’ex Impero Austro-ungarico ed ai loro <strong>di</strong>scendenti.<br />
La legge n. 124/06 recante “Mo<strong>di</strong>fi che alla legge n.91/92, concernenti<br />
il riconoscimento della citta<strong>di</strong>nanza italiana ai connazionali<br />
dell’Istria, <strong>di</strong> Fiume e della Dalmazia e ai loro <strong>di</strong>scendenti” prevede<br />
il riconoscimento della citta<strong>di</strong>nanza italiana ai soggetti che hanno<br />
perso il nostro status civitatis a seguito dei Trattati <strong>di</strong> Parigi del<br />
10/02/1947 e <strong>di</strong> Osimo del 10/11/1975 nonché ai loro <strong>di</strong>scendenti.<br />
L’istanza intesa ad ottenere il riconoscimento della citta<strong>di</strong>nanza<br />
italiana è presentata all’Autorità <strong>di</strong>plomatico-consolare italiana
se il richiedente risiede all’estero oppure all’Uffi ciale <strong>di</strong> stato<br />
civile del Comune se il richiedente risiede in Italia. In ambedue<br />
le ipotesi l’istanza, unitamente a documentazione idonea a<br />
comprovare i requisiti <strong>di</strong> cui sopra, va trasmessa alla Commissione<br />
Interministeriale, istituita presso il Ministero dell’Interno, che<br />
esprime il proprio parere in or<strong>di</strong>ne alla sussistenza dei requisiti<br />
richiesti dalla legge.<br />
D. Casi particolari <strong>di</strong> riacquisto dello status <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>no italiano<br />
(Art. 13 della legge n.91/92)<br />
Su domanda:<br />
• stabilendo la residenza in Italia entro un anno dalla <strong>di</strong>chiarazione<br />
<strong>di</strong> riacquisto;<br />
• assumendo un pubblico impiego alle <strong>di</strong>pendenze dello Stato.<br />
Automaticamente:<br />
• entro un anno dalla fi ssazione della residenza in Italia se non vi è<br />
stata rinuncia espressa da parte dell’interessato.<br />
La richiesta <strong>di</strong> riacquisto citta<strong>di</strong>nanza Iure sanguinis può invece<br />
essere presentata presso il consolato italiano nel Paese straniero<br />
<strong>di</strong> residenza o presso il Comune <strong>di</strong> residenza in Italia, se già<br />
regolarmente soggiornanti, presentando la documentazione<br />
richiesta. La Legge 94/2009 prevede che le istanze o <strong>di</strong>chiarazioni<br />
<strong>di</strong> elezione acquisto, riacquisto, rinuncia o concessione della<br />
citta<strong>di</strong>nanza siano soggette al pagamento <strong>di</strong> un contributo <strong>di</strong><br />
importo pari a 200 euro.<br />
Numeri utili<br />
Questura <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
Lunga<strong>di</strong>ge Galatrossa, 11 - 37113 <strong>Verona</strong><br />
Centralino 045.8090411 - Fax 045.8090490<br />
Uffi cio Immigrazione della Questura<br />
Tel. 045 8090533 – Fax 045 8090502<br />
Orari <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00<br />
(Escluso sistema Poste Italiane per il quale è previsto <strong>di</strong>verso accesso, il<br />
presente orario è da riferirsi a tutte le altre pratiche <strong>di</strong> competenza della<br />
Questura, fi no ad esaurimento numeri <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione quoti<strong>di</strong>ana.)<br />
Uffi cio Relazioni con il Pubblico (U.R.P.)<br />
Tel. 045 8090533/693 - Fax 045 8090690<br />
E-mail: urp.vr@polizia<strong>di</strong>stato.it<br />
Orari <strong>di</strong> apertura: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.30<br />
- il martedì e giovedì anche dalle 15.00 alle 16.30.<br />
Prefettura <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
Via Santa Maria Antica,1 - 37121 <strong>Verona</strong><br />
Centralino 045 8673411 - Fax 045 8673610<br />
E-mail: pref.prefverona@interbusiness.it
Sportello Unico per l´Immigrazione<br />
Via Pontida, 22 – <strong>Verona</strong><br />
Orario <strong>di</strong> apertura:<br />
Tutti i giorni dal Lunedì al Venerdì solo su appuntamento.<br />
Per informazioni:<br />
RICONGIUNGIMENTI FAMILIARI<br />
Tel. 045 8673928 solo il venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00<br />
FLUSSI E INFORMAZIONI<br />
Tel. 045 8673938 dal lunedì al venerdì dalle ore 11.00 alle ore 13.00<br />
Uffi cio citta<strong>di</strong>nanza<br />
presso Prefettura <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
Via S.Maria Antica, 1 – <strong>Verona</strong><br />
Orari <strong>di</strong> ricevimento del pubblico:<br />
dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 (stanza 11)<br />
Orario ricevimento telefonate del pubblico:<br />
dal lunedì al venerdì dalle ore 10.30 alle ore 12.30 - tel. 045-8673516<br />
Uffi cio legalizzazione documenti<br />
presso Prefettura <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
Via S.Maria Antica, 1 – <strong>Verona</strong><br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 13.30<br />
Tel. 045 8673525<br />
Sul Portale Immigrazione www.portaleimmigrazione.it<br />
puoi trovare:<br />
• informazioni generali sulla procedura;<br />
• in<strong>di</strong>rizzi dei Comuni e dei Patronati abilitati;<br />
• in<strong>di</strong>rizzi degli Uffi ci Postali con Sportello Amico;<br />
• stato <strong>di</strong> avanzamento della tua pratica inserendo in un’area<br />
riservata user id e password riportati sulla ricevuta rilasciata dalle<br />
Poste al momento della presentazione della domanda.<br />
Sul Portale www.Cittimm.it puoi trovare i recapiti degli sportelli<br />
Citt.imm.<br />
Puoi avvalerti dei seguenti numeri utili:<br />
• 800.309.309 (gratuito) gestito in collaborazione con Anci per<br />
informazioni generali e l’in<strong>di</strong>rizzo dei Comuni e dei Patronati<br />
abilitati. Attivo tutti i giorni, 24 ore su 24, è in italiano, inglese,<br />
spagnolo, arabo e francese.<br />
• 803.160 (gratuito) <strong>di</strong> Poste Italiane per conoscere l’in<strong>di</strong>rizzo degli<br />
Uffi ci Postali con Sportello Amico. Attivo dal lunedì al sabato, con<br />
orario 8-20.<br />
• 848.855.888 (tariff a urbana), per informazioni sullo stato <strong>di</strong><br />
avanzamento della tua pratica. Attivo dal lunedì al venerdì con<br />
orario 8-20.
La VITa QUOTIDIaNa IN ITaLIa<br />
DOCUMENTI UTILI<br />
La cessione <strong>di</strong> fabbricato (art. 12 del D. L. 59/78)<br />
Chi cede la proprietà o consente a qualunque altro titolo l’uso <strong>di</strong> un fabbricato<br />
o parte <strong>di</strong> esso, per un periodo superiore ad un mese (30 giorni), deve darne<br />
comunicazione all’autorità <strong>di</strong> Polizia <strong>di</strong> Stato.<br />
Tale comunicazione deve avvenire entro 48 ore dalla consegna dell’immobile e<br />
può essere eff ettuata sia da persona fi sica che giuri<strong>di</strong>ca.<br />
Per le persone residenti a <strong>Verona</strong> la comunicazione deve essere presentata,<br />
me<strong>di</strong>ante modulo, presso la Questura oppure spe<strong>di</strong>ta per posta tramite<br />
raccomandata con ricevuta <strong>di</strong> ritorno.<br />
Per le persone residenti in Comuni della provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> la comunicazione<br />
deve essere presentata presso il Comune stesso.
La <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> ospitalità<br />
(art. 7 D. Leg. 286/1998)<br />
L’articolo 7 del D. Lgs. 286/1998 prevede l’obbligo per chiunque da<br />
alloggio, ospitalità ovvero cede la proprietà od il go<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> un<br />
immobile ad uno straniero, cioè citta<strong>di</strong>no extracomunitario, anche<br />
se per un periodo inferiore a 30 giorni, <strong>di</strong> comunicare il fatto entro<br />
48 ore all’Autorità Locale <strong>di</strong> Pubblica Sicurezza (anche in questo caso<br />
per i comuni della provincia la <strong>di</strong>chiarazione deve essere presentata<br />
presso il Comune stesso).<br />
L’idoneità alloggiativa<br />
Si defi nisce “alloggio idoneo” l’abitazione che rientra nei parametri<br />
<strong>di</strong> idoneità igienico-sanitaria previsti dalla legge regionale <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia<br />
residenziale pubblica.<br />
Il certifi cato <strong>di</strong> idoneità alloggiativa attesta il numero delle persone<br />
che possono risiedere in un appartamento sulla base <strong>di</strong> parametri<br />
tecnici stabiliti dalla legge regionale per gli alloggi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia<br />
residenziale pubblica e che fanno riferimento in primo luogo alla<br />
superfi cie calpestabile dell’alloggio medesimo.<br />
La normativa prevede che lo straniero <strong>di</strong>sponga <strong>di</strong> un alloggio<br />
idoneo nei casi <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno Ce per<br />
soggiornanti <strong>di</strong> lungo periodo (già carta <strong>di</strong> soggiorno),<br />
per sè e per i propri familiari conviventi, <strong>di</strong> richiesta<br />
<strong>di</strong> primo rilascio <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno per<br />
lavoro autonomo e subor<strong>di</strong>nato e per richiesta <strong>di</strong> ricongiungimento<br />
familiare o <strong>di</strong> coesione familiare ovvero <strong>di</strong> ingresso <strong>di</strong> familiare al<br />
seguito.<br />
Si precisa inoltre che, per i minori <strong>di</strong> anni 14, al seguito <strong>di</strong> uno dei<br />
genitori, è prevista una <strong>di</strong>sciplina specifi ca all’art. 29 del D.lgs.<br />
n.286/98 e pertanto un minore <strong>di</strong> anni 14 può essere inserito<br />
nell’alloggio idoneo per il suo nucleo familiare senza considerare la<br />
sua presenza qualora vi sia il consenso del proprietario dell’alloggio<br />
Il certifi cato <strong>di</strong> idoneità igienico-sanitaria è rilasciato dall’Uffi cio<br />
Tecnico del Comune o dalla ASL competente per territorio.<br />
Il co<strong>di</strong>ce fi scale<br />
Il co<strong>di</strong>ce fi scale è un numero che identifi ca il citta<strong>di</strong>no nel momento<br />
in cui entra in contatto con gli enti e le amministrazioni pubbliche. il<br />
co<strong>di</strong>ce fi scale, riportato anche sulla tessera sanitaria, è un documento<br />
in<strong>di</strong>spensabile e serve per:<br />
• iscriversi al servizio sanitario nazionale,<br />
• essere assunti come lavoratori <strong>di</strong>pendenti,<br />
• iniziare un’attività lavorativa autonoma,<br />
• concludere contratti,<br />
• aprire un conto corrente bancario o postale.<br />
Se sei citta<strong>di</strong>no comunitari devi presentare un documento <strong>di</strong><br />
identità.<br />
Se sei citta<strong>di</strong>no extracomunitaro, invece, devi portare con te il
passaporto e il permesso <strong>di</strong> soggiorno. Se hai fatto ingresso in italia<br />
con visto per lavoro subor<strong>di</strong>nato o visto per ricongiungimento<br />
familiare, potrai ricevere il co<strong>di</strong>ce fiscale <strong>di</strong>rettamente dallo sportello<br />
unico per l’immigrazione, dove dovrai presentarti entro 8 giorni<br />
dall’ingresso in italia.<br />
Per ottenere il co<strong>di</strong>ce fiscale devi rivolgerti all’agenzia delle entrate<br />
della tua zona con un documento <strong>di</strong> riconoscimento.<br />
La partita iva<br />
Se svolgi attività <strong>di</strong> lavoro autonomo con partita iva entro 30<br />
giorni dall’inizio dell’attività o dalla costituzione della società<br />
devi richiedere all’Agenzia delle Entrate competente per<br />
territorio l’apertura <strong>di</strong> partita IVA.<br />
Possono chiedere l’attribuzione della Partita IVA :<br />
- gli impren<strong>di</strong>tori in<strong>di</strong>viduali,<br />
- le società <strong>di</strong> persone (anche artigiani).<br />
La richiesta per il rilascio viene fatta con apposito modulo<br />
assieme all’eventuale domanda <strong>di</strong> iscrizione al Registro delle<br />
Imprese. La partita IVA deve essere in<strong>di</strong>cata in tutti gli atti<br />
della nuova impresa o attività.<br />
Se<strong>di</strong> locali dell’Agenzia delle Entrate:<br />
Agenzia <strong>di</strong> CAPRINO VERONESE<br />
Piazza Unità d’Italia, 8 - 37013<br />
Tel.: 045/6230817 Fax: 045/6239616<br />
Agenzia <strong>di</strong> LEGNAGO<br />
Via A. Diaz, 14 - 37045<br />
Tel.: 0442/631711 Fax: 0442/631702<br />
Agenzia <strong>di</strong> SOAVE<br />
Via Manzoni, 4 - 37038<br />
Tel.: 045/6192111 Fax: 045/6192126<br />
Ufficio Locale delle Entrate <strong>di</strong> VERONA 1<br />
<strong>Verona</strong>, Via Luigi Da Porto, 1 - 37122<br />
Tel.: 045/8679011 Fax: 045/8066443<br />
Competenza territoriale:<br />
Bussolengo, Castel D’Azzano, Catelnuovo del Garda, Dolcè,<br />
Erbè, Fumane, Mozzecane, Nogara, Nogarole Rocca, Pastrengo,<br />
Pescantina, Peschiera del Garda, Povegliano Veronese, San Pietro<br />
Incariano, Sant’Ambrogio <strong>di</strong> Valpolicella, Sommacampagna, Sona,<br />
Sorgà, Trevenzuolo, Valeggio sul Mincio, <strong>Verona</strong>, Vigasio, Villafranca<br />
<strong>di</strong> <strong>Verona</strong>.<br />
Ufficio Locale delle Entrate <strong>di</strong> VERONA 1 (sezione staccata <strong>di</strong><br />
VILLAFRANCA DI VERONA)<br />
Villafranca <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>, Via Postumia (zona industriale) - 37100<br />
Tel.: 045/6300455 Fax: 045/6303789<br />
Ufficio Locale delle Entrate <strong>di</strong> VERONA 2<br />
<strong>Verona</strong>, Lunga<strong>di</strong>ge Capuleti, 11 - 37122<br />
Tel. 045/8674888 Fax: 045/596716<br />
Competenza territoriale:<br />
Bosco Chiesanuova, Bovolone, Buttapietra, Cerro Veronese, Erbezzo,
Grezzana, Isola della Scala, Isola Rizza, Lavagno, Marano <strong>di</strong> Valpolicella,<br />
Negrar, Oppeano, Palù, Ronco All’A<strong>di</strong>ge, Roverè Veronese, Salizzole,<br />
San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo, Sant’Anna<br />
d’Alfaedo, Velo Veronese, <strong>Verona</strong>, Zevio.<br />
La patente<br />
Patente rilasciata da stati appartenenti all’Unione<br />
Europea<br />
Le patenti <strong>di</strong> guida rilasciate dagli Stati membri dell’Unione<br />
Europea sono equiparate alle corrispondenti patenti <strong>di</strong> guida<br />
italiane. Il titolare può guidare in Italia senza limiti <strong>di</strong> tempo e<br />
senza alcun rischio <strong>di</strong> sanzioni con la patente <strong>di</strong> guida rilasciata<br />
dallo stato <strong>di</strong> appartenenza.<br />
Se sei titolare <strong>di</strong> una patente <strong>di</strong> guida <strong>di</strong> un altro Stato membro<br />
della UE ed acquisisci in Italia la residenza puoi comunque:<br />
1) convertire la patente <strong>di</strong> guida nell’equipollente patente<br />
italiana entro un anno dall’acquisizione della residenza;<br />
2) conservare la tua patente originaria facendola riconoscere,<br />
ma solo entro i 90 giorni dall’acquisizione della residenza in<br />
Italia. Con le medesime modalità previste per il riconoscimento<br />
puoi ottenere, presso gli Uffi ci del Dipartimento<br />
Trasporti Terrestri anche il rinnovo della patente<br />
comunitaria.<br />
Patente straniera <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> stati non appartenenti<br />
all’Unione Europea ma con accor<strong>di</strong> sulla conversione <strong>di</strong><br />
patenti<br />
I conducenti <strong>di</strong> uno Stato estero non appartenente all’Unione<br />
Europea, ma che abbia fi rmato accor<strong>di</strong> in merito con l’Italia,<br />
può guidare in Italia se provvisto <strong>di</strong> Patente Internazionale.<br />
Nel caso in cui desideri acquisire la residenza anagrafi ca in<br />
Italia o se risie<strong>di</strong> in Italia da più <strong>di</strong> un anno devi convertire la<br />
patente in italiana. La conversione è automatica grazie agli<br />
stessi accor<strong>di</strong>. Il rilascio avviene previo controllo del possesso<br />
da parte del richiedente dei requisiti psichici, fi sici stabiliti<br />
dal Co<strong>di</strong>ce della strada, ma senza sostenere alcun esame <strong>di</strong><br />
guida.<br />
L’elenco degli Stati per i quali è possibile ottenere la conversione<br />
delle patenti è consultabile presso l’uffi cio provinciale della<br />
motorizzazione civile.<br />
Permesso internazionale <strong>di</strong> guida<br />
È il documento che permette al citta<strong>di</strong>no straniero, già titolare<br />
<strong>di</strong> patente <strong>di</strong> guida in corso <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà del proprio Stato <strong>di</strong><br />
appartenenza, e che non abbia la residenza in Italia, <strong>di</strong> guidare<br />
nel nostro Paese. Viene rilasciato dalle Autorità dello Stato <strong>di</strong><br />
appartenenza.
Patente straniera <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> stati non appartenenti<br />
all’Unione Europea senza accor<strong>di</strong> sulla conversione <strong>di</strong><br />
patenti<br />
Se sei citta<strong>di</strong>no straniero ed il tuo stato <strong>di</strong> appartenenza non<br />
ha fi rmato accor<strong>di</strong> con l’Italia devi guidare in Italia provvisto:<br />
1. della tua Patente;<br />
2. della Patente Internazionale (che consiste nella semplice<br />
traduzione della patente originale da eff ettuarsi presso<br />
la rappresentanza <strong>di</strong>plomatica italiana nel paese <strong>di</strong><br />
appartenenza o, viceversa, presso la rappresentanza<br />
<strong>di</strong>plomatica del proprio paese <strong>di</strong> appartenenza in Italia).<br />
Se soggiorni in Italia da oltre un anno, occorre chiedere la<br />
residenza in Italia e prendere la patente italiana, sostenendo<br />
gli esami per conseguirla.<br />
La Motorizzazione Civile con una Circolare del 14 settembre<br />
2007 ha chiarito che la ricevuta, postale o rilasciata dalle<br />
competenti autorità <strong>di</strong> P.S., attestante la presentazione<br />
della richiesta <strong>di</strong> primo rilascio o <strong>di</strong> rinnovo del permesso <strong>di</strong><br />
soggiorno deve ritenersi utile al fi ne:<br />
• della ammissione e dello svolgimento degli esami, sia<br />
teorici sia pratici, per il conseguimento della abilitazione<br />
alla guida <strong>di</strong> veicoli;<br />
• del rilascio dei documenti <strong>di</strong> abilitazione alla guida (fogli<br />
rosa, patenti <strong>di</strong> guida, certifi cati <strong>di</strong> idoneità alla guida <strong>di</strong><br />
ciclomotori, ecc.), ivi compresa l’ipotesi <strong>di</strong> rilascio a seguito<br />
<strong>di</strong> conversione <strong>di</strong> patenti estere;<br />
• del rinnovo <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà e dell’aggiornamento dei documenti<br />
<strong>di</strong> abilitazione alla guida;<br />
• del rilascio dei duplicati dei documenti <strong>di</strong> abilitazione alla<br />
guida;<br />
• del rilascio dei documenti <strong>di</strong> circolazione (carte <strong>di</strong><br />
circolazione, certifi cati <strong>di</strong> circolazione per ciclomotori,<br />
ecc.);<br />
• l’aggiornamento e la duplicazione dei documenti <strong>di</strong><br />
circolazione.<br />
Uffi cio motorizzazione civile <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
Via Apollo n. 2<br />
37100 <strong>Verona</strong><br />
tel. 045 8283511 Fax 045 8283576
DOCUMENTI PRODOTTI aLL’EsTERO<br />
La legalizzazione dei documenti prodotti<br />
all’estero<br />
La legalizzazione dei documenti provenienti dai Paesi <strong>di</strong><br />
origine è un problema che riguarda tutti i citta<strong>di</strong>ni immigrati<br />
che hanno la necessità <strong>di</strong> farli valere in Italia non potendo<br />
procedere alla cosiddetta autocertifi cazione.<br />
Un citta<strong>di</strong>no straniero può – alle stesse con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> un<br />
citta<strong>di</strong>no italiano – autocertifi care determinate circostanze,<br />
ma a con<strong>di</strong>zione che siano già uffi cialmente note e acquisite<br />
presso un uffi cio pubblico italiano competente. Se questo<br />
non è possibile dovrà applicarsi la <strong>di</strong>sposizione del comma 2<br />
dell’art. 2 dello stesso regolamento, la quale stabilisce che ciò<br />
che non è autocertifi cabile dovrà essere certifi cato me<strong>di</strong>ante<br />
documenti che devono essere legalizzati presso il consolato<br />
italiano del Paese <strong>di</strong> provenienza.<br />
La legalizzazione <strong>di</strong> atti e documenti formati all’estero e da<br />
valere in Italia deve essere eff ettuata dalla rappresentanza<br />
<strong>di</strong>plomatica o consolare italiana presente nel Paese che ha<br />
redatto il documento.<br />
Cos’è in altre parole la legalizzazione<br />
La procedura della legalizzazione, in pratica,<br />
serve ad attribuire vali<strong>di</strong>tà secondo la legge<br />
italiana ad un certifi cato straniero: esso deve quin<strong>di</strong> essere<br />
preventivamente tradotto da un interprete accre<strong>di</strong>tato dal<br />
consolato italiano e poi controllato dall’autorità consolare<br />
italiana, allo scopo <strong>di</strong> verifi care che il documento sia stato<br />
formalizzato nel rispetto della legislazione del Paese <strong>di</strong> origine,<br />
ovvero che sia stato rilasciato da parte dell’uffi cio competente<br />
<strong>di</strong> quel paese.<br />
L’apostille<br />
Questa possibilità non esiste in via generale, ma è prevista solo<br />
per i citta<strong>di</strong>ni provenienti dai Paesi che hanno sottoscritto la<br />
Convenzione dell’Aia del 5 ottobre 1961 relativa all’abolizione<br />
della legalizzazione <strong>di</strong> atti pubblici stranieri. Nel corso degli<br />
anni è stata ratifi cata e resa esecutiva da molti Stati e prevede<br />
che non sia necessario procedere alla legalizzazione dei<br />
certifi cati presso le autorità consolari, potendo la stessa essere<br />
sostituita dalla cosiddetta apostille (in italiano postilla).<br />
Si tratta <strong>di</strong> una specifi ca annotazione che deve essere fatta<br />
sull’originale del certifi cato rilasciato dalle autorità competenti<br />
del Paese interessato, da parte <strong>di</strong> una autorità nazionale<br />
identifi cata dalla legge <strong>di</strong> ratifi ca del Trattato stesso. L’apostille<br />
sostituisce la legalizzazione presso l’ambasciata.<br />
Altra opportunità: i modelli internazionali plurilingue<br />
Sulla base <strong>di</strong> alcune convenzioni multilaterali sottoscritte<br />
dall’Italia è possibile ottenere l’estratto plurilingue <strong>di</strong> un
atto <strong>di</strong> stato civile: come <strong>di</strong>ce la parola, esso non necessita <strong>di</strong><br />
traduzione.<br />
I modelli internazionali plurilingue vengono riconosciuti tra<br />
i Paesi che hanno aderito alla Commissione Internazionale<br />
<strong>di</strong> Stato Civile (CIEC) e sono esenti da legalizzazione. L’unica<br />
formalità che può essere richiesta è l’apposizione dell’apostille<br />
(<strong>di</strong> cui sopra). Tali atti hanno vali<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> 6 mesi. Se allo scadere<br />
dei sei mesi le informazioni in esse contenute non sono<br />
variate, gli interessati potranno <strong>di</strong>chiararlo in calce all’atto<br />
senza l’obbligo <strong>di</strong> autenticare la fi rma.<br />
Riconoscimento dei titoli <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />
Deve essere richiesta l’attestazione <strong>di</strong> valore al consolato<br />
italiano presente nel paese <strong>di</strong> provenienza o al consolato <strong>di</strong><br />
riferimento.<br />
Documenti prodotti da consolati stranieri presenti in<br />
Italia<br />
La Prefettura - Uffi cio Territoriale del Governo, provvede, per<br />
delega del Ministro degli Aff ari Esteri, alla legalizzazione delle<br />
fi rme dei documenti rilasciati da Autorità estere presenti in<br />
Italia (anche le rappresentanze <strong>di</strong>plomatiche e consolari)<br />
affi nché abbiano valore in Italia e i documenti e atti prodotti<br />
in Italia affi nché abbiano valore all’estero. La “legalizzazione”<br />
consiste nell’attestazione della qualità legale del pubblico<br />
uffi ciale che ha apposto la propria fi rma su un documento,<br />
nonché dell’autenticità della fi rma stessa.<br />
La procedura <strong>di</strong> legalizzazione e’ imme<strong>di</strong>ata: l’uffi cio della<br />
Prefettura - U.T.G. controlla che la fi rma che appare sul<br />
documento da legalizzare sia depositata in un apposito<br />
registro. In caso aff ermativo, viene subito apposto il timbro <strong>di</strong><br />
legalizzazione. In caso negativo, viene richiesto via fax all’ente<br />
che ha emanato l’atto il nominativo della persona autorizzata<br />
alla fi rma e, una volta conosciute le informazioni necessarie,<br />
viene <strong>di</strong>sposta la legalizzazione del documento.<br />
La legalizzazione <strong>di</strong> atti fi rmati dagli Uffi ciali <strong>di</strong> stato civile<br />
dei Comuni, dai Notai e dai Funzionari <strong>di</strong> Cancelleria e dagli<br />
Uffi ci Giu<strong>di</strong>ziari è invece <strong>di</strong> competenza della Procura della<br />
Repubblica.
COsa CHIEDERE aL COMUNE IN CUI RIsIEDI<br />
Residenza<br />
Se vi siete appena trasferiti in Italia, o se vi trasferite da un<br />
altro comune, dovrete recarvi all’Uffi cio Anagrafe (presso il<br />
Municipio) del comune in cui volete stabilirvi e richiedere la<br />
residenza.<br />
La <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> cambio residenza può essere fatta da<br />
qualsiasi componente della famiglia, purché maggiorenne.<br />
La Legge 94/2009 prevede che l’iscrizione e la richiesta <strong>di</strong><br />
variazione anagrafi ca possono dar luogo alla verifi ca, da parte<br />
dei competenti uffi ci comunali, delle con<strong>di</strong>zioni igienicosanitarie<br />
dell’immobile in cui il richiedente intende fi ssare la<br />
propria residenza, ai sensi delle vigenti norme sanitarie.<br />
Per richiedere la residenza, in genere, i documenti da presentare<br />
per ogni componente della famiglia sono i seguenti:<br />
1. Per i citta<strong>di</strong>ni non appartenenti all’Unione Europea:<br />
Passaporto valido (i dati contenuti nel passaporto devono<br />
corrispondere a quelli contenuti nel permesso <strong>di</strong> soggiorno)<br />
Permesso <strong>di</strong> soggiorno valido<br />
Co<strong>di</strong>ce fi scale<br />
Eventuali altri documenti attestanti lo stato <strong>di</strong> famiglia, i<br />
rapporti <strong>di</strong> parentela, matrimoni ecc…. Tali documenti<br />
dovranno essere rilasciati dalle autorità consolari<br />
del Paese <strong>di</strong> origine con fi rma legalizzata della<br />
Prefettura o dall’autorità dello stato in cui si è<br />
verifi cato l’evento; in tal caso vanno tradotti e legalizzati.<br />
Estremi relativi all’eventuale patente <strong>di</strong> guida<br />
2. Per i citta<strong>di</strong>ni comunitari:<br />
Documento <strong>di</strong> riconoscimento valido<br />
Co<strong>di</strong>ce fi scale<br />
Requisiti previsti dal D. Leg. N. 30/07<br />
Eventuali altri documenti ed estremi relativi all’eventuale<br />
patente <strong>di</strong> guida<br />
Se risiedete in una struttura <strong>di</strong> accoglienza o in una comunità,<br />
occorre una <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> residenza sottoscritta dal<br />
responsabile della struttura.<br />
Al momento della richiesta dovrete in<strong>di</strong>care tutti i dati relativi<br />
alla nuova sede <strong>di</strong> residenza (in<strong>di</strong>rizzo, numero civico, scala,<br />
piano, interno). Sarete poi contattati dai vigili, che dovranno<br />
accertare la vostra presenza nell’alloggio in cui avete <strong>di</strong>chiarato<br />
<strong>di</strong> risiedere. Dopo la visita dei vigili e dopo che il vostro<br />
comune d’origine avrà cancellato la residenza precedente,<br />
sarete uffi cialmente residenti nel nuovo comune.<br />
Se vi siete trasferiti all’interno dello stesso comune, dovrete<br />
comunque presentarvi all’Uffi cio Anagrafe della zona e<br />
<strong>di</strong>chiarare il vostro trasferimento.<br />
Ricordatevi che dovrete presentare (anche nel caso <strong>di</strong> cambio
<strong>di</strong> residenza o in<strong>di</strong>rizzo) denuncia alla Direzione Tributi<br />
del Comune <strong>di</strong> residenza relativamente alla tassa per lo<br />
smaltimento dei rifi uti soli<strong>di</strong> urbani.<br />
Iscrizione all’anagrafe a seguito <strong>di</strong> ricongiungimento<br />
familiare<br />
Se siete arrivati in Italia per ricongiungimento familiare, oltre<br />
ai documenti sopraelencati, dovrete presentare anche la<br />
documentazione che attesta il rapporti <strong>di</strong> parentela con le<br />
persone che avete raggiunto.<br />
La cancellazione anagrafi ca avviene<br />
• Quando il citta<strong>di</strong>no si è trasferito presso altro comune o<br />
all’estero (la cancellazione avviene automaticamente).<br />
• Quando il citta<strong>di</strong>no si rende irreperibile.<br />
• Quando non si rinnova la <strong>di</strong>mora abituale nel comune.<br />
Dimora abituale<br />
Quando otterrete il rinnovo del permesso o la carta <strong>di</strong><br />
soggiorno, dovrete presentarvi entro 60 giorni all’Uffi cio<br />
Anagrafe con il permesso originale e <strong>di</strong>chiarare la vostra<br />
<strong>di</strong>mora abituale. Questa operazione è importante, perché<br />
non farlo potrebbe implicare la cancellazione dall’Anagrafe<br />
del vostro comune.<br />
Carta d’identità<br />
Dopo aver ottenuto la residenza, potrete richiedere la carta <strong>di</strong><br />
identità all’Uffi cio Anagrafe del Comune. La carta <strong>di</strong> identità è<br />
un documento <strong>di</strong> identifi cazione e non permette <strong>di</strong> rimanere<br />
in Italia se non si è in possesso del permesso <strong>di</strong> soggiorno o<br />
se è scaduto.<br />
Per avere la carta d’identità devi portare:<br />
Citta<strong>di</strong>ni non appartenenti all’Unione Europea<br />
• Passaporto valido<br />
• Permesso <strong>di</strong> soggiorno o domanda <strong>di</strong> rinnovo del permesso<br />
scaduto<br />
• Tre fototessere uguali, recenti e a capo scoperto<br />
Citta<strong>di</strong>ni comunitari<br />
• Documento <strong>di</strong> riconoscimento valido<br />
• Carta <strong>di</strong> soggiorno<br />
• Tre fototessere uguali, recenti e a capo scoperto<br />
Devi ricordare che la carta d’identità:<br />
• ha una vali<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci anni;<br />
• non è considerata documento valido per l’espatrio;<br />
• non è valida per l’espatrio, né legittima la<br />
permanenza dello straniero in Italia in<br />
mancanza o alla scadenza del permesso
<strong>di</strong> soggiorno, salvo che eventuali convenzioni o accor<strong>di</strong><br />
internazionali <strong>di</strong>spongano <strong>di</strong>versamente.<br />
• viene rilasciato dal Comune a tutti i citta<strong>di</strong>ni che abbiano<br />
compiuto i 15 anni;<br />
• se smarrisci la carta <strong>di</strong> identità, devi rivolgerti alle Forze<br />
dell’Or<strong>di</strong>ne e denunciare il fatto, portando con te un altro<br />
documento <strong>di</strong> riconoscimento oppure due testimoni.<br />
Denuncia <strong>di</strong> nascita<br />
La denuncia <strong>di</strong> nascita è un documento che attesta<br />
uffi cialmente la nascita <strong>di</strong> un bambino agli uffi ci anagrafi ci<br />
del Comune. La denuncia può essere fatta da un solo genitore<br />
se il bambino è nato all’interno del matrimonio; se invece i<br />
genitori non sono sposati, la denuncia dovrà essere eff ettuata<br />
da entrambi.<br />
Al momento della nascita, è possibile scegliere se <strong>di</strong>chiarare<br />
l’evento alla Direzione Sanitaria dell’ospedale in cui è avvenuta<br />
(entro 3 giorni), oppure <strong>di</strong>rettamente all’Uffi cio Anagrafe<br />
(entro 10 giorni). In quest’ultimo caso, la denuncia va fatta<br />
presso il comune <strong>di</strong> residenza dei genitori; se i genitori hanno<br />
la residenza in due comuni <strong>di</strong>versi, dovranno recarsi<br />
presso quello della madre.<br />
Per ottenere altri documenti relativi al bambino,<br />
bisognerà recarsi all’Uffi cio Anagrafe. Alcuni<br />
Uffi ci (come quello <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>) consegnano <strong>di</strong>rettamente il<br />
co<strong>di</strong>ce fi scale del bambino, senza che ci sia il bisogno <strong>di</strong> recarsi<br />
all’Agenzia delle Entrate.<br />
Documenti da presentare:<br />
• attestazione <strong>di</strong> nascita rilasciata dall’ostetrica o dal me<strong>di</strong>co<br />
cha ha assistito al parto;<br />
• documento <strong>di</strong> identità valido. Per i genitori stranieri non<br />
titolari <strong>di</strong> carta <strong>di</strong> identità, passaporto e permesso <strong>di</strong><br />
soggiorno.<br />
Matrimonio: pubblicazioni, matrimonio civile<br />
I citta<strong>di</strong>ni stranieri possono contrarre matrimonio in italia, sia<br />
con rito civile italiano, sia con rito religioso valido agli eff etti<br />
civili secondo i culti ammessi dallo stato.<br />
Per celebrare un matrimonio, è necessario presentare<br />
un documento, il nulla osta, che certifi chi l’inesistenza <strong>di</strong><br />
impe<strong>di</strong>menti all’unione (ad esempio, se siete già sposati). La<br />
Legge 94/2009 prevede che lo straniero che vuole contrarre<br />
matrimonio deve inoltre presentare all’uffi ciale dello Stato<br />
Civile un documento attestante la regolarità del soggiorno<br />
nel territorio italiano.<br />
Per lo stato italiano, è possibile unirsi in matrimonio<br />
in<strong>di</strong>pendentemente dall’appartenenza religiosa.
Come fare:<br />
Gli sposi si dovranno recare presso i rispettivi comuni <strong>di</strong><br />
residenza, dove fi rmeranno una autocertifi cazione con tutti i<br />
loro dati personali. Successivamente, i futuri sposi dovranno<br />
prestare giuramento alla presenza <strong>di</strong> due testimoni. Infi ne, si<br />
fi rmeranno le pubblicazioni <strong>di</strong> matrimonio, un elenco uffi ciale<br />
contente i nomi delle due persone che intendono sposarsi.<br />
i citta<strong>di</strong>ni non appartenenti all’unione europea dovranno far<br />
autenticare la fi rma del console o dell’ambasciatore del proprio<br />
paese in prefettura e avranno bisogno <strong>di</strong> due testimoni (non<br />
uno) per il giorno del giuramento.<br />
I rifugiati politici dovranno richiedere il nulla osta all’alto<br />
commissariato delle nazioni unite per i rifugiati.<br />
Se siete minorenni, per sposarvi dovete avere almeno 16 anni<br />
ed è necessaria l’autorizzazione del tribunale dei minorenni<br />
competente che viene data a con<strong>di</strong>zione che il giu<strong>di</strong>ce<br />
abbia accertato la maturità psico fi sicahica del minore e che<br />
incorrano gravi motivi.<br />
servizi sociali<br />
I Servizi Sociali sono servizi messi a <strong>di</strong>sposizione dal Comune<br />
che hanno come fi nalità quella <strong>di</strong> venire incontro alle esigenze<br />
<strong>di</strong> benessere dei citta<strong>di</strong>ni. Off rono informazioni utili su:<br />
• assistenza domiciliare agli anziani, ai minori, ai portatori <strong>di</strong><br />
han<strong>di</strong>cap;<br />
• sostegno economico alla famiglia e alla persona;<br />
• assistenza per l’alloggio;<br />
• inserimento dei minori in strutture residenziali;<br />
• adozione nazionale e internazionale;<br />
• contrassegni parcheggio per le persone <strong>di</strong>sabili;<br />
• tariff e agevolate per il trasporto pubblico;<br />
• autorizzazione mensa sociale e/o accoglienza notturna,<br />
ecc.<br />
A chi sono rivolti<br />
A tutti i citta<strong>di</strong>ni italiani, comunitari e stranieri in possesso<br />
del titolo <strong>di</strong> soggiorno e residenti in una circoscrizione ed ai<br />
minori stranieri privi del permesso <strong>di</strong> soggiorno.<br />
A chi rivolgersi<br />
Per chi deve aff rontare un problema <strong>di</strong> rilevanza sociale che<br />
riguarda ad esempio anziani, <strong>di</strong>sabili, adulti in <strong>di</strong>ffi coltà,<br />
minori ecc… la fi gura <strong>di</strong> riferimento è l’assistente sociale del<br />
comune <strong>di</strong> residenza.
saLUTE E IsCRIZIONE aL sERVIZIO saNITaRIO<br />
NaZIONaLE DEI CITTaDINI sTRaNIERI<br />
Per benefi ciare dell’assistenza sanitaria prevista dal nostro<br />
or<strong>di</strong>namento, è necessario essere iscritti al Servizio Sanitario<br />
Nazionale. Il SSN è un sistema pubblico che garantisce<br />
l’assistenza sanitaria a tutti i citta<strong>di</strong>ni in<strong>di</strong>pendentemente<br />
dalla loro provenienza.<br />
L’iscrizione al SSN si fa presso l’ULSS (Unità Locale Socio<br />
Sanitaria) della propria zona <strong>di</strong> residenza e presentando tutti<br />
i documenti richiesti. L’ULSS vi rilascerà una tessera sanitaria,<br />
che contiene anche il co<strong>di</strong>ce fi scale, e che vi darà <strong>di</strong>ritto ad<br />
accedere a tutti i servizi <strong>di</strong> cura pubblici.<br />
Iscriversi al SSN non è obbligatorio per tutti. Hanno l’obbligo<br />
<strong>di</strong> iscriversi:<br />
• I citta<strong>di</strong>ni stranieri che possiedono il permesso <strong>di</strong> soggiorno<br />
e che svolgono lavoro subor<strong>di</strong>nato, autonomo o sono<br />
iscritti alle liste <strong>di</strong> collocamento;<br />
• I citta<strong>di</strong>ni stranieri regolarmente soggiornanti o coloro che<br />
abbiano richiesto il rinnovo del permesso <strong>di</strong> soggiorno per<br />
lavoro subor<strong>di</strong>nato, autonomo, per motivi familiari, asilo,<br />
richiesta <strong>di</strong> asilo, attesa adozione, affi damento, acquisto<br />
della citta<strong>di</strong>nanza o per motivi religiosi;<br />
• I familiari a carico regolarmente soggiornanti dei citta<strong>di</strong>ni<br />
stranieri sopraelencati.<br />
I documenti richiesti per ottenere la tessera<br />
sanitaria sono:<br />
- Documento <strong>di</strong> identità,<br />
- Co<strong>di</strong>ce fi scale,<br />
- Permesso <strong>di</strong> soggiorno,<br />
- Autocertifi cazione <strong>di</strong> residenza o <strong>di</strong>mora.<br />
Quando vi iscriverete, potrete scegliere il vostro me<strong>di</strong>co <strong>di</strong><br />
famiglia e il pe<strong>di</strong>atra per i vostri fi gli.<br />
L’iscrizione al SSN è valida per tutta la durata del permesso<br />
<strong>di</strong> soggiorno e può essere rinnovata presentando all’ULSS la<br />
richiesta <strong>di</strong> rinnovo del permesso.<br />
Se nel vostro caso l’iscrizione non è obbligatoria e siete<br />
regolarmente soggiornanti in Italia, avete due possibilità:<br />
• iscrivervi ugualmente al SSN ;<br />
• assicurarvi contro il rischio <strong>di</strong> malattie, infortunio e per la<br />
maternità attraverso una polizza assicurativa.<br />
Vi saranno garantite comunque alcune prestazioni:<br />
• tutela sociale della gravidanza e della maternità,<br />
• tutela della salute del minore,<br />
• vaccinazioni,<br />
• interventi <strong>di</strong> prevenzione internazionale,<br />
• prevenzione, <strong>di</strong>agnosi e cura <strong>di</strong> malattie infettive.<br />
Se siete irregolari, avete comunque <strong>di</strong>ritto alle cure urgenti
ed essenziali. Per ottenere questo tipo <strong>di</strong> cure, dovrete<br />
recarvi all’ULSS e richiedere il tesserino STP (Straniero<br />
Temporaneamente Residente). Per ottenere questa tessera<br />
dovrete <strong>di</strong>chiarare solamente le vostre generalità e <strong>di</strong> non<br />
possedere le risorse economiche suffi cienti.<br />
Per accedere ai servizi del SSN è necessario pagare un<br />
contributo (ticket). Tuttavia, sono previste delle esenzioni.<br />
Le ULSS competenti per la zona <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> e provincia sono<br />
l’ULSS 20, l’ULSS 21 e l’ULSS 22. Ogni ULSS è sud<strong>di</strong>visa in<br />
<strong>di</strong>stretti territoriali.<br />
ULSS 20 - URP<br />
Via Poloni 1, <strong>Verona</strong><br />
Tel: 045 807 56 56<br />
Numero verde: 800 250 802<br />
Dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30<br />
ULSS 21 - URP<br />
Via Gianella 1, Legnago (VR)<br />
Tel: 0442 63 26 92 / 0442 263 27 65<br />
Dal lunedì al giovedì<br />
dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 16;<br />
il venerdì dalle 9 alle 14<br />
ULSS22 - URP<br />
Via Ospedale 28, Bussolengo (VR)<br />
Tel: 045 671 26 66 / 045 671 26 67<br />
Dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12;<br />
il martedì e il giovedì anche dalle 13.30 alle 17<br />
INGRESSO E SOGGIORNO PER OTTENERE CURE MEDICHE<br />
Dove e come si richiede il visto d’ingresso<br />
Se inten<strong>di</strong> ricevere cure me<strong>di</strong>che in Italia puoi richiedere,<br />
insieme eventualmente ad un accompagnatore, uno specifi co<br />
visto d’ingresso alla competente rappresentanza <strong>di</strong>plomatica<br />
o consolare italiana presente nel tuo Paese.<br />
Una volta entrato nel territorio dello Stato, entro 8 giorni, devi<br />
richiedere lo specifi co permesso <strong>di</strong> soggiorno alla Questura<br />
del luogo dove inten<strong>di</strong> usufruire delle cure. Se non lo farai, la<br />
tua posizione sarà considerata irregolare.<br />
Documentazione necessaria<br />
Devi a tal fi ne produrre la seguente documentazione:<br />
• certifi cazione sanitaria, attestante la tua patologia;<br />
• <strong>di</strong>chiarazione della struttura sanitaria italiana prescelta,<br />
pubblica o privata appositamente accre<strong>di</strong>tata,<br />
che in<strong>di</strong>chi tipo <strong>di</strong> cura, data d’inizio e durata<br />
presumibile della stessa e dell’eventuale<br />
degenza prevista;
• attestazione dell’avvenuto deposito, a favore della<br />
struttura prescelta, <strong>di</strong> una somma cauzionale (30% del<br />
costo complessivo) sulla base del costo presumibile delle<br />
prestazioni richieste;<br />
• documentazione comprovante la <strong>di</strong>sponibilità in Italia <strong>di</strong><br />
risorse sufficienti per l’integrale pagamento delle spese<br />
sanitarie e <strong>di</strong> quelle <strong>di</strong> vitto e alloggio fuori dalla struttura<br />
sanitaria;<br />
• documentazione comprovante la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> risorse<br />
sufficienti per il viaggio <strong>di</strong> rimpatrio per te e per il tuo<br />
eventuale accompagnatore.<br />
N.B.:La certificazione rilasciata all’estero deve essere corredata<br />
<strong>di</strong> traduzione in lingua italiana.<br />
Emergenze<br />
Nel momento in cui vi trovate in una situazione <strong>di</strong> emergenza,<br />
per esempio in seguito a un incidente o a un malore<br />
improvviso, potrete contattare telefonicamente il Pronto<br />
Soccorso dell’ospedale più vicino grazie al numero gratuito e<br />
valido su tutto il territorio italiano 118. Il servizio garantisce<br />
un soccorso tempestivo. In alternativa, potete anche recarvi<br />
<strong>di</strong>rettamente al Pronto Soccorso, dove attenderete il vostro<br />
turno. Ad ogni caso <strong>di</strong> emergenza verrà attribuito un co<strong>di</strong>ce<br />
che va dal rosso al bianco. Se il co<strong>di</strong>ce è bianco, dovrete<br />
pagare un ticket.<br />
Se avete bisogno del vostro me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia in un orario in<br />
cui non è in servizio (ad esempio durate la notte o nei giorni<br />
festivi) potete rivolgervi alla Guar<strong>di</strong>a Me<strong>di</strong>ca. Il numero della<br />
Guar<strong>di</strong>a Me<strong>di</strong>ca varia a seconda della zona in cui abitate e si<br />
può trovare sulla rubrica telefonica.<br />
Me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> base<br />
Il me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia si occupa della salute dei suoi pazienti<br />
nel complesso; le sue visite non si svolgono all’ospedale, ma<br />
nell’ambulatorio del me<strong>di</strong>co stesso. Ogni citta<strong>di</strong>no ha il <strong>di</strong>ritto<br />
<strong>di</strong> scegliere il suo me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia presente nella zona <strong>di</strong><br />
residenza. I citta<strong>di</strong>ni non residenti possono scegliere il me<strong>di</strong>co<br />
<strong>di</strong> famiglia per un periodo che parte da un minimo <strong>di</strong> tre mesi<br />
fino al massimo <strong>di</strong> un anno.<br />
Me<strong>di</strong>cine<br />
Se il vostro me<strong>di</strong>co lo riterrà opportuno, vi prescriverà delle<br />
me<strong>di</strong>cine e vi darà una cura da seguire. Alcune me<strong>di</strong>cine,<br />
come per esempio gli antibiotici, si possono acquistare solo<br />
presentando in farmacia la ricetta me<strong>di</strong>ca. Le parafarmacie<br />
non sono autorizzate a vendere me<strong>di</strong>cine che necessitano <strong>di</strong><br />
ricetta me<strong>di</strong>ca.
Vaccinazioni<br />
Le vaccinazioni aiutano a proteggersi contro una o più malattie.<br />
In Italia, i bambini sono obbligati a sottoporsi ad alcune<br />
vaccinazioni, e cioè quella antipolio, antitetica, anti<strong>di</strong>fterica<br />
e contro l’epatite; per gli adulti, alcune sono consigliate.<br />
Per alcune attività lavorative specifiche, è necessario essere<br />
vaccinati. Le vaccinazioni vengono eseguite presso i <strong>di</strong>stretti<br />
sanitari competenti.<br />
Nei perio<strong>di</strong> invernale è possibile trovare in farmacia il vaccino<br />
antinfluenzale per adulti ed è gratuito per anziani.<br />
Consultorio<br />
Il Consultorio Familiare è un servizio pubblico presso il quale<br />
è possibile accedere a servizi <strong>di</strong> vario tipo come ad esempio<br />
consulenze psicologiche, consulenze e terapie sessuali,<br />
assistenza durante la gravidanza, pap test, prevenzione<br />
e <strong>di</strong>agnosi dei tumori dell’apparato genitale femminile,<br />
vaccinazioni contro la rosolia ecc… I servizi <strong>di</strong> consultori in<br />
genere sono gratuiti.<br />
Coor<strong>di</strong>namento Consultori Familiari Azienda Ulss 20 <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> Azienda<br />
Ulss 20, Settore Sociale, Corso Palio,30 – 37122 <strong>Verona</strong><br />
Tel 045-8013236 / 045-8010499<br />
e-mail coord.consultori@ulss20.verona.it<br />
Consultorio Familiare <strong>di</strong> Bovolone<br />
Zevio Via Cappa, 1 - comune <strong>di</strong> Bovolone (VR)<br />
Tel. 045-6999652 / 045-6999650<br />
Consultorio Familiare <strong>di</strong> Bussolengo<br />
Via Ospedale,28 Comune <strong>di</strong> Bussolengo (VR) Tel. 045- 6712649<br />
Consultorio Familiare <strong>di</strong> Caprino<br />
Via Ospedale - Comune <strong>di</strong> Caprino (VR) Tel. 045-6207222<br />
Consultorio Familiare <strong>di</strong> Domegliara<br />
Via Stazione - Comune <strong>di</strong> S. Ambrogio <strong>di</strong> Valpolicella (VR)<br />
Tel. 045-6864211 / 6864212<br />
Consultorio Familiare <strong>di</strong> Legnago - Porto Via Ragazzi del 99<br />
Comune <strong>di</strong> Legnago (VR)<br />
Tel. 0422-637535 / 0422637541<br />
Consultorio Familiare <strong>di</strong> Nogara Cerea<br />
Via Raffa Tel. 0422-537730 / 0422-537831<br />
Consultorio Familiare <strong>di</strong> Villafranca<br />
Via Vittorio Emanuele, 169<br />
Comune <strong>di</strong> Villafranca (VR) Tel. 045-6338476
Sul territorio veronese sono presenti, inoltre, Consultori<br />
familiari <strong>di</strong> ispirazione cristiana che fanno un servizio<br />
pubblico e che offrono consulenza psicologica, ginecologica,<br />
legale e sociale. Anche presso questi consultori i servizi in<br />
genere sono gratuiti.<br />
Consultorio familiare <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
in P.zza Vescovado, 5 - tel. 0458032079<br />
Consultorio familiare <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
in Via Bresciani, 2 tel 0458340074<br />
Consultorio familiare <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
in Via Calvi, 4 – tel. 045583480<br />
Consultorio familiare <strong>di</strong> Porto Legnago<br />
in Via Don Bosco, 3 – tel. 044223555<br />
Consultorio familiare <strong>di</strong> Isola della Scala<br />
in Via Caour, 8/b – tel. 0457301157<br />
Consultorio familiare <strong>di</strong> Grezzana<br />
in Via Roma, 128 – tel 045908384<br />
Consultorio familiare <strong>di</strong> Villafranca <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
in Via Bellotti 4/B – tel. 0456302800<br />
Consultorio familiare <strong>di</strong> Zevio<br />
in Piazza Toscana, 19 – tel. 0456050035<br />
Consultorio familiare <strong>di</strong> Garda<br />
in Via Marco Polo, 32 – tel. 0457256682<br />
Consultorio familiare <strong>di</strong> Cerea<br />
in P.zza Sammariva, 1 – e-mail: consultoriolarete@pssf.it<br />
La Casa<br />
Lo straniero per soggiornare in Italia deve avere la garanzia <strong>di</strong><br />
un alloggio.<br />
Si può avere un alloggio:<br />
• per ospitaliatà,<br />
• prendendo casa in locazione (affitto),<br />
• acquistando casa,<br />
• usufruendo <strong>di</strong> un alloggio presso un centro <strong>di</strong> accoglienza.<br />
Uno dei mo<strong>di</strong> per entrare in contatto con chi vuole vendere<br />
o affittare una casa è leggere le riviste specializzate che<br />
pubblicano annunci. Altrimenti, potete rivolgervi alle agenzie<br />
immobiliari, alle cooperative sociali ed alle Associazioni del<br />
settore.<br />
Se vuoi acquistare la casa e non hai a <strong>di</strong>sposizione l’intera cifra<br />
che ti viene richiesta per l’acquisto ti puoi rivolgere a banche<br />
o a poste italiane per chiedere un prestito (mutuo). Ricordati<br />
prima <strong>di</strong> accendere un mutuo <strong>di</strong> valutare attentamente le<br />
con<strong>di</strong>zioni che la banca ti propone (tasso <strong>di</strong> interesse, tempi<br />
<strong>di</strong> restituzione, ipoteca della casa….)<br />
Per coloro che si trovano in <strong>di</strong>fficoltà economica e sono in<br />
possesso <strong>di</strong> determinati requisiti possono partecipare a ban<strong>di</strong><br />
pubblici per l’assegnazione <strong>di</strong> alloggi a prezzi agevolati.<br />
L’assegnazione <strong>di</strong> alloggi a <strong>Verona</strong> è gestita dai seguenti enti<br />
pubblici: AGEC e ATER.<br />
Per accedere a questi alloggi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia pubblica bisogna
presentare domanda al Comune <strong>di</strong> residenza. Il comune<br />
assegna gli alloggi in base a una graduatoria pubblica.<br />
Chi può fare domanda<br />
Gli stranieri in possesso <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno CE per<br />
soggiornanti <strong>di</strong> lungo periodo o <strong>di</strong> un regolare permesso <strong>di</strong><br />
soggiorno almeno biennale, che sono iscritti ai Centri per<br />
l’Impiego o che esercitano una regolare attività <strong>di</strong> lavoro<br />
subor<strong>di</strong>nato o autonomo.<br />
ATER <strong>di</strong> VERONA<br />
In<strong>di</strong>rizzo: Piazza Pozza 1/c,d,e, Numero verde: 800 189 678<br />
Uffi cio Relazioni con il Pubblico: Tel.: 045 806 24 23<br />
Orario <strong>di</strong> ricevimento: Lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore 9.30 alle<br />
ore 12.30. Lunedì pomeriggio dalle ore 15.30 alle ore 17.30<br />
Per l’utenza del Basso Veronese è aperto al pubblico un punto<br />
d’informazione, presso la Sede del Municipio <strong>di</strong> Legnago, palazzo<br />
Stefani, via XX Settembre 29, tel. 0442 634964 che riceve il lunedì<br />
dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16,30<br />
AGEC<br />
In<strong>di</strong>rizzo: Palazzo dei Diamanti, Via Enrico Noris 1, <strong>Verona</strong><br />
Tel: 045 805 13 11<br />
Orari <strong>di</strong> ricevimento per gli utenti degli e<strong>di</strong>fi ci gestiti dall’azienda:<br />
lunedì, mercoledì, venerdì dalle 8,30 alle 11,30; il lunedì anche dalle<br />
14,30 alle 16,30.<br />
Si consiglia <strong>di</strong> telefonare per prenotare.<br />
Centri <strong>di</strong> accoglienza<br />
A <strong>Verona</strong>, in caso <strong>di</strong> emergenza, è possibile tramite i servizi<br />
sociali richiedere un alloggio temporaneo presso un Centro<br />
<strong>di</strong> Accoglienza.<br />
I Centri <strong>di</strong> Accoglienza possono essere gratuiti o possono<br />
richiedere il pagamento <strong>di</strong> un rimborso spese in base al tipo<br />
<strong>di</strong> accoglienza.<br />
Per entrare in un Centro <strong>di</strong> accoglienza potete rivolgervi a:<br />
Sportello Unico – Accoglienza<br />
presso Il Samaritano<br />
Via Silvestrini, 24 <strong>Verona</strong><br />
Tel 0458401324<br />
Gas, acqua, elettricità<br />
Per attivare nella propria casa gas ed elettricità, si può decidere<br />
da quale azienda comprare la fornitura. Ciò permetterà <strong>di</strong><br />
scegliere l’off erta che più si adatta alle vostre esigenze.<br />
Il servizio <strong>di</strong> acquedotto e il servizio <strong>di</strong> fognatura e depurazione<br />
a <strong>Verona</strong> e provincia sono gestiti dal Consorzio Acque Veronesi<br />
o altri consorzi locali. Per attivare una fornitura<br />
<strong>di</strong> acqua nella vostra casa, dovrete fi rmare un<br />
contratto con il consorzio che, a seconda dei<br />
vostri consumi, vi manderà una bolletta con il
corrispettivo da pagare.<br />
Se abiti a <strong>Verona</strong> contatta il Consorzio presso:<br />
AGSM VERONA S.P.A. (ingresso da Via Campo Marzo)<br />
Lunedì e mercoledì dalle 7,45 alle 16,00 (continuato); martedì,<br />
giovedì e venerdì dalle 7,45 alle 13,00<br />
Se abiti in uno dei Paesi della Provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> chie<strong>di</strong> al<br />
Comune <strong>di</strong> residenza a chi ti devi rivolgere.<br />
Rifi uti<br />
Ogni comune affi da la raccolta e lo smaltimento <strong>di</strong> rifi uti ad<br />
aziende specializzate. In alcuni comuni, è prevista la raccolta<br />
<strong>di</strong>ff erenziata obbligatoria. Sarà il Comune <strong>di</strong> residenza ad<br />
informarti sulle regole da rispettare per la raccolta dei rifi uti.<br />
Normalmente si possono trovare cassonetti per la carta, per il<br />
vetro e per i rifi uti non riciclabili, per i vestiti usati. Il riciclaggio<br />
permette <strong>di</strong> recuperare e riutilizzare i rifi uti in modo che non<br />
si <strong>di</strong>sperdano nell’ambiente e lo inquinino, danneggiando la<br />
nostra salute.<br />
Telefono<br />
Se hai bisogno <strong>di</strong> un telefono personale puoi:<br />
• attivare una linea telefonica fi ssa presso la tua casa. Per<br />
fare questo devi fi rmare un contratto con una compagnia<br />
telefonica e pagare regolarmente la bolletta telefonica<br />
che si riferisce ai vostri consumi e che vi viene recapitata<br />
a casa;<br />
• acquistare un telefono cellulare. Ricordati che quanto<br />
acquisti puoi scegliere <strong>di</strong> prendere una tessera prepagata<br />
o farti mandare a casa la bolletta.<br />
Attenzione<br />
Quando stipuli il contratto valuta attentamente le con<strong>di</strong>zioni<br />
e ciò che esse implicano:<br />
• ricordati che il mancato pagamento delle bollette comporta<br />
l’interruzione della linea telefonica;<br />
• ricordati che telefonare all’estero può essere molto caro; in<br />
questi casi è consigliabile comprare delle carte prepagate<br />
che vi permettono <strong>di</strong> controllare le vostre spese.
LaVORO E PREVIDENZa<br />
Tipologie <strong>di</strong> lavoro<br />
Lavoro autonomo<br />
Il lavoratore autonomo è colui che si obbliga a compiere,<br />
verso corrispettivo, un’opera o un servizio con lavoro proprio<br />
e senza subor<strong>di</strong>nazione, nei confronti <strong>di</strong> un committente (art.<br />
2222 co<strong>di</strong>ce civile).<br />
Gli adempimenti essenziali per il citta<strong>di</strong>no straniero, già in<br />
possesso <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno, che intenda svolgere<br />
in Italia un’attività non occasionale <strong>di</strong> lavoro autonomo,<br />
industriale, artigianale o commerciale oppure intenda<br />
costituire una società <strong>di</strong> capitali o <strong>di</strong> persone, sono i seguenti:<br />
• per esercitare una attività professionale per la quale<br />
è richiesto un titolo o abilitazione, occorre ottenere il<br />
riconoscimento del titolo professionale conseguito in un<br />
Paese non appartenente all’Unione Europea e provvedere<br />
all’iscrizione all’apposito or<strong>di</strong>ne o albo;<br />
• per lo svolgimento delle attività lavorative per le quali è prevista<br />
l’iscrizione ad appositi ruoli o elenchi è necessario richiedere<br />
detta iscrizione (es. ruolo degli agenti <strong>di</strong> commercio);<br />
• per esercitare attività <strong>di</strong> impresa sia in forma collettiva<br />
(società) sia in<strong>di</strong>viduale è prevista, entro 30 giorni,<br />
l’iscrizione nel Registro delle Imprese tenuto dalla Camera<br />
<strong>di</strong> Commercio attraverso l’apposita modulistica corredata<br />
dalla documentazione richiesta (artt. 2195 - 2196 co<strong>di</strong>ce<br />
civile);<br />
• se l’impresa si qualifi ca come artigiana, l’iscrizione va<br />
eff ettuata, sempre entro 30 giorni, all’Albo delle Imprese<br />
Artigiane tenuto dalla Camera <strong>di</strong> Commercio;<br />
• una volta iniziata l’attività, occorre richiedere il rilascio del<br />
numero <strong>di</strong> Partita Iva alla Agenzia delle Entrate nella cui<br />
circoscrizione si trova il domicilio fi scale;<br />
• si fa presente che a seconda del tipo <strong>di</strong> attività esercitata<br />
sono <strong>di</strong>verse le autorizzazioni o licenze necessarie rilasciate<br />
dal comune o da altri enti (es. autorizzazione del comune<br />
per commercio su aree pubbliche o commercio ambulante;<br />
autorizzazione ASL per produzione e commercio <strong>di</strong> beni<br />
alimentari).<br />
Lavoro subor<strong>di</strong>nato (o <strong>di</strong>pendente)<br />
Ai sensi dell’articolo 2094 cod. civ., è lavoratore subor<strong>di</strong>nato<br />
colui che “si obbliga me<strong>di</strong>ante retribuzione a collaborare<br />
nell’impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale<br />
alle <strong>di</strong>pendenze e sotto la <strong>di</strong>rezione dell’impren<strong>di</strong>tore”.<br />
Il rapporto <strong>di</strong> lavoro subor<strong>di</strong>nato è <strong>di</strong>sciplinato dal co<strong>di</strong>ce civile<br />
(artt. dal 2094 al 2129), da leggi speciali (es. legge sul contratto<br />
a termine, legge sul licenziamento ecc.) e dal contratto<br />
collettivo nazionale (CCNL) che normalmente è<br />
in<strong>di</strong>cato nella lettera <strong>di</strong> assunzione, talvolta anche<br />
dal contratto collettivo aziendale.
Lavoro parasubor<strong>di</strong>nato<br />
Il lavoratore parasubor<strong>di</strong>nato è un lavoratore autonomo che<br />
svolge la sua attività prevalentemente personale collaborando<br />
con il committente (art. 409 c.p.c. n. 3). Tipico esempio <strong>di</strong><br />
parasubor<strong>di</strong>nazione, oltre al rapporto <strong>di</strong> agenzia, è il lavoro<br />
a progetto (D. Lgs. 276/2003 artt. 61 - 69) che consiste in un<br />
rapporto <strong>di</strong> collaborazione coor<strong>di</strong>nata e continuativa, volto al<br />
raggiungimento <strong>di</strong> un risultato determinato dal committente<br />
e realizzato dal collaboratore autonomamente (senza obblighi<br />
<strong>di</strong> orario e con un compenso stabilito in<strong>di</strong>pendentemente dal<br />
tempo impiegato). In mancanza <strong>di</strong> uno specifi co progetto<br />
o programma <strong>di</strong> lavoro, il rapporto <strong>di</strong> lavoro si presume<br />
subor<strong>di</strong>nato e a tempo indeterminato.<br />
Il contratto <strong>di</strong> soggiorno<br />
(Art. 5, comma 3 bis e art. 5 bis T.U. Immigrazione - artt. 8 bis,<br />
13, comma 2 bis, 35 e 36 bis D.P.R. 31 agosto 1999, n. 394)<br />
Al fi ne del rilascio o del rinnovo del permesso <strong>di</strong> soggiorno<br />
per lavoro subor<strong>di</strong>nato, tra datore <strong>di</strong> lavoro e lavoratore<br />
straniero deve essere obbligatoriamente stipulato il contratto<br />
<strong>di</strong> soggiorno:<br />
• per tutti i rapporti <strong>di</strong> lavoro già in essere al 25<br />
febbraio 2005;<br />
• per tutti i rapporti <strong>di</strong> lavoro instaurati<br />
successivamente a tale data (anche per i nuovi contratti<br />
successivi al primo, siano essi stipulati con lo stesso datore <strong>di</strong><br />
lavoro o con uno nuovo).<br />
Il contratto <strong>di</strong> soggiorno va compilato in due copie: una resta<br />
al lavoratore straniero, l’altra va spe<strong>di</strong>ta dal datore <strong>di</strong> lavoro<br />
allo Sportello Unico Immigrazione in Prefettura con lettera<br />
raccomandata con avviso <strong>di</strong> ricevimento entro 5 giorni<br />
dall’assunzione (Sportello Unico Immigrazione c/o Prefettura<br />
<strong>di</strong> <strong>Verona</strong>, Corso S. Anastasia, 12 – 37121 <strong>Verona</strong>).<br />
Per i rapporti <strong>di</strong> lavoro già instaurati al 25 febbraio 2005, deve<br />
essere utilizzato il modello R, mentre per i rapporti <strong>di</strong> lavoro<br />
stipulati successivamente deve essere utilizzato il modello Q<br />
(<strong>di</strong>sponibili sul sito del Ministero dell’Interno, www.interno.<br />
it).<br />
L’obbligo <strong>di</strong> stipula del contratto <strong>di</strong> soggiorno sussiste soltanto<br />
ai fi ni del rilascio e del rinnovo del permesso <strong>di</strong> soggiorno per<br />
lavoro subor<strong>di</strong>nato.<br />
Non va, quin<strong>di</strong>, stipulato per lavoratori in possesso <strong>di</strong> carta <strong>di</strong><br />
soggiorno o <strong>di</strong> permessi <strong>di</strong> soggiorno che, pur permettendo<br />
<strong>di</strong> lavorare, sono stati rilasciati per altri motivi come permesso<br />
<strong>di</strong> soggiorno per stu<strong>di</strong>o, per motivi <strong>di</strong> famiglia, per motivi<br />
umanitari e asilo politico (va, invece, compilato nel caso si<br />
richieda la conversione <strong>di</strong> detti titoli in permesso per lavoro<br />
subor<strong>di</strong>nato).<br />
Ai fi ni del rilascio e del rinnovo del permesso <strong>di</strong> soggiorno<br />
per lavoro subor<strong>di</strong>nato, il citta<strong>di</strong>no straniero deve allegare
agli appositi moduli copia del contratto <strong>di</strong> soggiorno e copia<br />
dell’avviso <strong>di</strong> ricevimento della raccomandata con cui lo stesso<br />
è stato spe<strong>di</strong>to allo Sportello Unico Immigrazione da cui siano<br />
visibili numero della raccomandata e data <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zione.<br />
Previdenza - pagamento dei contrubuti<br />
previdenziali<br />
Lavoratori autonomi: gli artigiani, i commercianti e i<br />
lavoratori autonomi agricoli sono tenuti ad iscriversi alla<br />
gestione speciale INPS; i liberi professionisti sono tenuti<br />
ad iscriversi alla apposita cassa <strong>di</strong> previdenza oppure alla<br />
gestione separata INPS se sono senza cassa.<br />
Lavoratori subor<strong>di</strong>nati: i contributi a carico del lavoratore<br />
sono trattenuti dalla busta paga ad opera del datore <strong>di</strong> lavoro<br />
che li versa mensilmente alla gestione generale obbligatoria<br />
INPS (i contributi sono determinati in misura percentuale sulla<br />
retribuzione, una parte a carico del datore <strong>di</strong> lavoro e una<br />
parte a carico del lavoratore).<br />
Lavoratori parasubor<strong>di</strong>nati: i contributi a carico del<br />
collaboratore sono trattenuti dal committente che li versa alla<br />
gestione separata INPS (il contributo è determinato in misura<br />
percentuale, 2/3 a carico del committente, 1/3 a carico del<br />
collaboratore).<br />
Estratto conto assicurativo: è il riepilogo dei contributi che<br />
risultano registrati negli archivi dell’INPS a favore <strong>di</strong> ciascun<br />
lavoratore iscritto fi n dall’inizio della sua vita lavorativa. Tutti<br />
i lavoratori <strong>di</strong>pendenti e autonomi iscritti all’INPS possono<br />
richiedere l’estratto conto agli uffi ci INPS al fi ne <strong>di</strong> controllare<br />
la correttezza delle registrazioni e segnalare eventuali<br />
anomalie.<br />
Lavoro subor<strong>di</strong>nato<br />
Prestazioni a sostegno del red<strong>di</strong>to a carico dell’INPS<br />
Tra le varie prestazioni a sostegno del red<strong>di</strong>to (consultabili sul<br />
sito www.inps.it) le più frequenti sono:<br />
Disoccupazione: è un’indennità erogata dall’INPS ai lavoratori<br />
(assicurati contro la <strong>di</strong>soccupazione) che siano stati licenziati<br />
o che si siano <strong>di</strong>messi non volontariamente (<strong>di</strong>missioni per<br />
giusta causa). I requisiti necessari e le modalità <strong>di</strong> richiesta<br />
sono <strong>di</strong>verse a seconda si tratti <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione or<strong>di</strong>naria o<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione a requisiti ridotti.<br />
Assegno per il nucleo familiare: è una prestazione a sostegno<br />
delle famiglie con red<strong>di</strong>ti inferiori a determinati limiti<br />
stabiliti ogni anno dalla legge. La richiesta si eff ettua<br />
presentando l’apposito modulo compilato al<br />
datore <strong>di</strong> lavoro (lavoratori <strong>di</strong>pendenti) o<br />
<strong>di</strong>rettamente all’INPS (<strong>di</strong>soccupati, pensionati).
Malattia: è la somma che viene pagata, in sostituzione alla<br />
retribuzione, ai lavoratori che si ammalano. I primi tre giorni<br />
sono a carico del datore <strong>di</strong> lavoro, dal quarto giorno in poi<br />
provvede l’INPS. Il lavoratore deve trasmettere agli uffi ci INPS<br />
e al datore <strong>di</strong> lavoro il certifi cato redatto dal me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia<br />
entro due giorni dalla data <strong>di</strong> compilazione.<br />
Le prestazioni a carico dell’INAIL<br />
Infortunio: in caso <strong>di</strong> infortunio o <strong>di</strong> malattia professionale<br />
i lavoratori sono tutelati dall’INAIL che garantisce loro le<br />
prestazioni economiche per il periodo <strong>di</strong> assenza. E’ obbligo<br />
del lavoratore informare imme<strong>di</strong>atamente il datore <strong>di</strong> lavoro<br />
dell’infortunio occorsogli.<br />
Ricerca del lavoro<br />
Esistono varie modalità per cercare un impiego, elenchiamo<br />
le più frequenti:<br />
• iscrizione al Centro per l’Impiego;<br />
• iscrizione presso agenzie per il lavoro private (agenzie <strong>di</strong><br />
somministrazione);<br />
• consultazione <strong>di</strong> annunci su giornali specializzati o<br />
quoti<strong>di</strong>ani con apposite rubriche;<br />
• invio <strong>di</strong> can<strong>di</strong>dature spontanee (curriculum)<br />
presso aziende.<br />
Il Centro per l’Impiego (D. lgs. 469/1997)<br />
Il Centro per l’Impiego è una struttura <strong>di</strong> natura pubblicistica<br />
con varie funzioni tra cui alcune importanti in materia <strong>di</strong><br />
politica attiva del lavoro come l’interme<strong>di</strong>azione tra domanda<br />
e off erta <strong>di</strong> lavoro. In particolare, il Centro per l’Impiego:<br />
• consente <strong>di</strong> iscriversi <strong>di</strong>chiarando la propria <strong>di</strong>sponibilità a<br />
lavorare (è necessario rivolgersi al Centro per l’Impiego <strong>di</strong><br />
riferimento in base al Comune in cui si risiede);<br />
• con i dati personali <strong>di</strong> ciascun utente re<strong>di</strong>ge una scheda<br />
professionale contenente informazioni sul lavoratore<br />
(come ad es. esperienze lavorative precedenti, esperienze<br />
formative, ecc.);<br />
• consente agli utenti <strong>di</strong> consultare appositi elenchi con<br />
annunci <strong>di</strong> lavoro e corsi <strong>di</strong> formazione;<br />
• accerta lo status <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione (ossia la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong><br />
un soggetto privo <strong>di</strong> lavoro e imme<strong>di</strong>atamente <strong>di</strong>sponibile<br />
a svolgere attività lavorativa).<br />
I Centri per l’Impiego della Provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>, con orario <strong>di</strong><br />
apertura al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30,<br />
sono:
Centro per l’impiego <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
Via delle Franceschine, 10 – 37122 <strong>Verona</strong><br />
tel. 0459288465 – 470 – 481 fax 0459288458<br />
Centro per l’impiego <strong>di</strong> Affi<br />
Località Cà Nove – 37010 Affi<br />
tel. 0456261056 – fax 0456261094<br />
Centro per l’impiego <strong>di</strong> San Bonifacio<br />
Via C. Battisti, 5 – 37047 San Bonifacio<br />
tel. 0457610210 – fax 0456101350<br />
Centro per l’impiego <strong>di</strong> Villafranca <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
Piazza IV Novembre- 37069 Villafranca <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
tel. 0457900377 – fax 0456303271<br />
Centro per l’impiego <strong>di</strong> Bovolone<br />
Via IV Novembre, 1 – 37051 Bovolone<br />
tel. 0457100123 – fax 0456900522<br />
Centro per l’impiego <strong>di</strong> Legnago<br />
Via G. Matteotti, 6 – 37045 Legnago<br />
tel. 044220277 – fax 0442601010<br />
IsTRUZIONE E FORMaZIONE<br />
Or<strong>di</strong>namento scolastico italiano<br />
In Italia, l’obbligo scolastico va dai 6 ai 16 anni. Durante<br />
questo periodo, i vostri fi gli avranno <strong>di</strong>ritto all’istruzione<br />
gratuita. Durante la scuola primaria anche i libri sono gratuiti,<br />
successivamente devi acquistarli. Se possedete la con<strong>di</strong>zioni<br />
<strong>di</strong> red<strong>di</strong>to richieste è possibile richiedere il rimborso delle<br />
spese sostenute partecipando al Bando regionale <strong>di</strong> cui potete<br />
chiedere informazioni al Comune <strong>di</strong> residenza.<br />
I minori stranieri, anche se irregolari, hanno <strong>di</strong>ritto<br />
all’istruzione obbligatoria.<br />
La scuola italiana è così organizzata:<br />
Scuola dell’infanzia (o scuola materna): <strong>di</strong> durata triennale.<br />
Non è obbligatoria ed è destinata a tutti i bambini dai 3 ai 5<br />
anni.<br />
Per iscrivere i vostri fi gli alla scuola dell’infanzia, è necessario<br />
recarsi presso il Dipartimento dei Servizi Scolastici del vostro<br />
Comune. Il costo varia a seconda della situazione economica<br />
<strong>di</strong> ogni famiglia.<br />
Primo ciclo. Sud<strong>di</strong>viso in:<br />
• scuola primaria della durata <strong>di</strong> cinque anni,<br />
• scuola secondaria <strong>di</strong> primo grado della<br />
durata <strong>di</strong> tre anni.
La frequenza alla scuola primaria è obbligatoria per tutti i<br />
ragazzi italiani e stranieri che abbiano compiuto sei anni <strong>di</strong><br />
età entro il 31 agosto. Chi vuole, può iscrivere il proprio fi glio<br />
anche a 5 anni e mezzo, purché compia 6 anni entro il 30<br />
aprile.<br />
La frequenza alla scuola secondaria <strong>di</strong> primo grado è<br />
obbligatoria per tutti i ragazzi italiani e stranieri che abbiano<br />
concluso il percorso della scuola primaria.<br />
Il primo ciclo <strong>di</strong> istruzione si conclude con un esame <strong>di</strong> Stato,<br />
il cui superamento costituisce titolo <strong>di</strong> accesso al secondo<br />
ciclo.<br />
Per maggiori informazioni, potrete rivolgervi alla Direzione<br />
Didattica della scuola competente per la vostra zona <strong>di</strong><br />
residenza.<br />
Il secondo ciclo inizia all’età <strong>di</strong> 14 anni. Attualmente, il secondo<br />
ciclo comprende la scuola secondaria <strong>di</strong> secondo grado ed è<br />
sud<strong>di</strong>viso in:<br />
• licei,<br />
• istruzione-formazione professionale.<br />
I licei durano 5 anni, al termine dei quali si dovrà sostenere un<br />
esame <strong>di</strong> stato che servirà per ottenere un <strong>di</strong>ploma.<br />
Il periodo <strong>di</strong> istruzione-formazione<br />
professionale, invece, dura 4 anni, al termine<br />
dei quali sarà possibile ottenere qualifi che<br />
riconosciute in Italia e in Europa e che permettono <strong>di</strong> accedere<br />
al mondo del lavoro. Se vorrete iscrivervi all’università dopo i<br />
4 anni, sarà necessario frequentare un anno <strong>di</strong> preparazione<br />
all’esame <strong>di</strong> stato. Il <strong>di</strong>ploma che otterrete una volta concluso<br />
il periodo <strong>di</strong> istruzione-formazione professionale permette<br />
anche <strong>di</strong> accedere all’istruzione e formazione tecnica<br />
superiore.<br />
Scuole pubbliche e scuole private<br />
È possibile iscrivere i propri fi gli in scuole pubbliche o private.<br />
Le scuole private sono a pagamento.<br />
Asili nido<br />
Per i bambini <strong>di</strong> età compresa fra i 3 mesi e i 3 anni sono<br />
presenti nel territorio asili nido pubblici e privati. Per accedere<br />
alle strutture pubbliche è sempre necessario presentare una<br />
domanda, che verrà inserita in una graduatoria basata sulla<br />
situazione socio-economica della famiglia che determinerà la<br />
quota da pagare.<br />
Per informazioni sul sistema scolastico e sulle iscrizioni:<br />
Uffi cio Scolastico Provinciale <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
In<strong>di</strong>rizzo: Viale Caduti del Lavoro, 3 - 37124 VERONA<br />
Tel: 045 8086511
Istruzione per adulti<br />
Presso i CTP è possibile conseguire il titolo <strong>di</strong> primo ciclo.<br />
Istruzione e formazione tecnica superiore<br />
Si tratta <strong>di</strong> un percorso che ha come obiettivo quello <strong>di</strong> fornire<br />
una preparazione <strong>di</strong> alta competenza tecnica e professionale.<br />
L’istruzione e formazione tecnica superiore è gestita dalle<br />
Regioni ed è completamente gratuita.<br />
Per essere ammessi a uno <strong>di</strong> questi corsi è necessario:<br />
• un buon livello <strong>di</strong> lingua italiana,<br />
• aver terminato il percorso <strong>di</strong> istruzione e formazione<br />
professionale,<br />
• avere almeno 15 anni.<br />
Università<br />
Dopo aver concluso il secondo ciclo, è possibile iscriversi<br />
all’università. In Italia vi è un’ampia scelta <strong>di</strong> percorsi<br />
universitari. Lo stu<strong>di</strong>o universitario è attualmente articolato in<br />
due livelli:<br />
• laurea breve che hanno durata triennale Al termine <strong>di</strong><br />
questo primo ciclo, si ottiene una laurea che può essere<br />
utilizzata per entrare nel mondo del lavoro, per accedere<br />
a master <strong>di</strong> primo livello, a corsi <strong>di</strong> specializzazione, alla<br />
laurea specialistica;<br />
• laurea specialistica, <strong>di</strong> secondo livello e <strong>di</strong> durata biennale,<br />
che rilasciano una qualifi ca più alta in un ambito specifi co.<br />
Dopo questa laurea, è possibile proseguire gli stu<strong>di</strong> con<br />
master <strong>di</strong> secondo livello, scuole <strong>di</strong> specializzazione o<br />
dottorato <strong>di</strong> ricerca.<br />
Alcuni corsi <strong>di</strong> laurea, quelli a ciclo unico, non presentano<br />
questa sud<strong>di</strong>visione, ma prevedono una frequenza<br />
continuativa <strong>di</strong> 5 o 6 anni, ad esempio il corso <strong>di</strong> laurea in<br />
Me<strong>di</strong>cina e Chirurgia.<br />
L’iscrizione all’università ha un costo a volte elevato. Tuttavia,<br />
è possibile fare richiesta <strong>di</strong> borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o presso la Segreteria<br />
Studenti.<br />
Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
Via dell’Artigliere 8, 37129 <strong>Verona</strong><br />
Tel.: +39 045 8028111<br />
Per informazioni su altre Università:<br />
www.miur.it<br />
Riconoscimento qualifi che precedenti e titolo<br />
<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />
Riconoscimento titoli universitari<br />
Se avete già ottenuto un titolo accademico nel vostro<br />
paese d’origine, avete la possibilità <strong>di</strong> richiedere<br />
che questo sia considerato equivalente a un<br />
titolo italiano corrispondente.
Come procedere:<br />
Per prima cosa, dovrete cercare un ateneo che abbia un<br />
corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> comparabile con il vostro. A questo punto, sarà<br />
necessario inviare una domanda al Rettore dell’università,<br />
allegando, generalmente, i seguenti documenti:<br />
• fotocopia del <strong>di</strong>ploma tradotto, legalizzato e con<br />
<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> valore della Rappresentanza Diplomatica<br />
Consolare italiana;<br />
• fotocopia del <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> laurea tradotto, legalizzato e con<br />
<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> valore della Rappresentanza Diplomatica<br />
Consolare italiana;<br />
• originale <strong>di</strong> un certifi cato con <strong>di</strong>chiarazione dei corsi seguiti<br />
e degli esami sostenuti per quel corso <strong>di</strong> laurea tradotto e<br />
legalizzato;<br />
• programmi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> tutte le <strong>di</strong>scipline presentati in<br />
carta intestata o avvalorati dall’università, con relativa<br />
traduzione e autenticazione da parte della Rappresentanza<br />
Diplomatica o Consolare italiana;<br />
• due fototessere, <strong>di</strong> cui una autenticata;<br />
• fotocopia del documento <strong>di</strong> identità o permesso <strong>di</strong><br />
soggiorno.<br />
Dopo aver ricevuto la domanda, l’università<br />
può decidere <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarare l’equivalenza del<br />
vostro titolo con quello italiano, oppure può<br />
riconoscere solo alcuni esami. In questo caso, dovrete iscrivervi<br />
all’università per completare gli esami mancanti.<br />
Il vostro titolo può anche essere riconosciuto grazie a<br />
specifi che convenzioni o accor<strong>di</strong> stipulati con altri paesi.<br />
Per avere ulteriori informazioni, potete rivolgervi alla Segreteria<br />
Studenti o all’uffi cio per gli studenti stranieri dell’università.<br />
Riconoscimento titoli professionali<br />
Per chiedere il riconoscimento dei titoli professionali, dovrete<br />
presentare domanda al ministero competente per la vostra<br />
professione.<br />
Dove imparare la lingua italiana<br />
La scuola pubblica italiana organizza corsi <strong>di</strong> alfabetizzazione<br />
alla lingua italiana presso i CTP - Centri Territoriali Permanenti<br />
per l’istruzione e la formazione degli adulti, collocati presso<br />
se<strong>di</strong> <strong>di</strong> scuole elementari e me<strong>di</strong>e.<br />
Presso i CTP è possibile:<br />
• frequentare corsi <strong>di</strong> lingua italiana;<br />
• conseguire un titolo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> licenza elementare o<br />
me<strong>di</strong>a;<br />
• frequentare corsi <strong>di</strong> informatica, <strong>di</strong> lingue straniere, <strong>di</strong><br />
cultura generale.
I CTP sono <strong>di</strong>stribuiti su tutto il territorio della provincia <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> e<br />
sono i seguenti:<br />
Vr circolo <strong>di</strong>dattico (st.) 1 Circolo Milani<br />
<strong>di</strong> SAN BONIFACIO<br />
via Fiume, 61/c - 37047 - San Bonifacio<br />
Tel/fax: 045.761160 / 045.6130675<br />
Sede dei corsi: varie<br />
Vr Istituto Comprensivo (st.) L.Da Vinci<br />
<strong>di</strong> BUSSOLENGO<br />
via Carlo Alberto dalla Chiesa, 13 - 37012 - Bussolengo<br />
Tel/fax: 045. 6702909 / 045.6701185<br />
Sede dei corsi: Bussolengo, Peri, Domegliara, Negrar<br />
Vr Istituto Comprensivo (st.) Don A. Moretto <strong>di</strong> MALCESINE<br />
via Campogrande, 1 - 37018 - Malcesine<br />
Tel/fax: 045.7400157 / 045.6570669<br />
Sede dei corsi: Malcesine, Peschiera del Garda, Caprino<br />
Vr Istituto Comprensivo (st.) Cavalchini-Moro<br />
<strong>di</strong> VILLAFRANCA DI VERONA<br />
Corso Vittorio Emanuele, 113 - 37069 - Villafranca <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
Tel/fax: 045.7900158 / 0456309094<br />
Sede dei corsi: Comuni facenti parte del <strong>di</strong>stretto n. 40:<br />
Castel d’Azzano, Mozzecane, Nogarole Rocca, Povegliano,<br />
Sommacampagna, Valeggio, Vigasio, Villafranca<br />
Vr Istituto Comprensivo (st.) 11 B.go Roma Ovest<br />
<strong>di</strong> VERONA<br />
via U<strong>di</strong>ne, 2 - 37135 - <strong>Verona</strong><br />
Tel/fax : 045.501349 / 045.582044<br />
Sede dei corsi : L. Ariosto, M. Mazza<br />
Vr Istituto Comprensivo (st.) 18<br />
Veronetta e Porto <strong>di</strong> VERONA<br />
via Trezza, 13 - 37129 - <strong>Verona</strong><br />
Tel/fax: 045.8002922 / 045.8008787<br />
Sede dei corsi: 4<br />
Vr Istituto Comprensivo (st.) 15 B.go Venezia<br />
<strong>di</strong> VERONA<br />
via Betteloni, 21 - 37131 - <strong>Verona</strong><br />
Tel/fax: 045.525551 / 045.8402225<br />
Sede dei corsi: I.C. 15° - casa circondariale – se<strong>di</strong> est<br />
Vr Istituto Comprensivo (st.) 03 S. Bernar<strong>di</strong>no B.go Trento <strong>di</strong><br />
VERONA<br />
via C: Camozzini, 5 - 37126 - <strong>Verona</strong><br />
Tel/fax: 045.8349055 / 045.8344488<br />
Sede dei corsi: S.S. 1° GRADO<br />
Vr Scuola Secondaria <strong>di</strong> I (st.) Frattini-Barbieri-Cavalcaselle <strong>di</strong><br />
LEGNAGO<br />
via XX Settembre, 39 - 37045- Legnago<br />
Tel/fax: 0442.20609 / 044.2601617<br />
Sede dei corsi: SM Legnago, Bogara, Cologna Veneta, Isola<br />
Vr Scuola Secondaria <strong>di</strong> I (st.) G. Marconi<br />
<strong>di</strong> SAN GIOVANNI LUPATOTO<br />
via U. Foscolo, 13-37057 - San Giovanni Lupatoto<br />
Tel/fax: 045.546418 / 045.9251311<br />
Sede dei corsi: Zevio, Bovolone, San Giovanni Lupatoto
COME sPOsTaRsI a VERONa E PROVINCIa<br />
autobus<br />
La ATV (Azienda Trasporti <strong>Verona</strong>) gestisce tutti i trasporti <strong>di</strong><br />
<strong>Verona</strong> e provincia. Per salire su un autobus <strong>di</strong> linea, dovrete<br />
comprare il biglietto e poi convalidarlo all’interno dell’autobus.<br />
Se non si convalida il biglietto, si potrà pagare una multa a<br />
partire da 22 euro. Il biglietto si può comprare in tabaccheria,<br />
presso i punti ven<strong>di</strong>ta dei giornali, in stazione ecc… a volte, si<br />
può comprare <strong>di</strong>rettamente sull’autobus. Il costo del biglietto<br />
è <strong>di</strong> 1 euro a corsa.<br />
Se dovrete utilizzare l’autobus regolarmente, è possibile<br />
richiedere un abbonamento, che permette <strong>di</strong> risparmiare sul<br />
prezzo dei biglietti.<br />
Per abbonamenti:<br />
<strong>Verona</strong><br />
Biglietteria P.ta Nuova<br />
045 805 79 11<br />
Legnago<br />
Biglietteria Legnago<br />
0442 205 56<br />
60<br />
Treno<br />
Il treno è un ottimo mezzo <strong>di</strong> trasporto se si ha bisogno <strong>di</strong><br />
spostarsi spesso per andare al lavoro lontano da casa, ma<br />
anche per percorrere <strong>di</strong>stanze più gran<strong>di</strong>. Evita ingorghi<br />
dovuti al traffi co delle automobili e permette <strong>di</strong> viaggiare<br />
in tranquillità. I prezzi del treno in Italia sono abbastanza<br />
contenuti rispetto alla me<strong>di</strong>a europea e per persone che<br />
utilizzano spesso questa risorsa, sono previsti degli sconti.<br />
Per informazioni sulle agevolazioni previste, visitare il sito<br />
www.ferroviedellostato.it oppure rivolgersi allo sportello<br />
informazioni della stazione più vicina alla vostra zona <strong>di</strong><br />
residenza.<br />
automobile<br />
Si può comprare una nuova auto presso le concessionarie<br />
autorizzate presenti nel territorio. Altrimenti, potrete<br />
consultare i giornali del settore per trovare off erte <strong>di</strong> macchine<br />
usate. È inoltre possibile noleggiare tramite le compagnie <strong>di</strong><br />
noleggio.<br />
Biciclette<br />
Se non avete eccessive <strong>di</strong>stanze da percorrere, una buona<br />
idea è affi darsi alla bicicletta. La bicicletta è un mezzo <strong>di</strong>
trasporto economico, ecologico e permette <strong>di</strong> entrare dove<br />
le automobili non possono. Inoltre evita ingorghi e per<strong>di</strong>te <strong>di</strong><br />
tempo. Alcuni Comuni, come quello <strong>di</strong> <strong>Verona</strong>, hanno cercato<br />
<strong>di</strong> attrezzare il loro territorio con piste ciclabili nelle zone più<br />
pericolose. Quando vedrete il simbolo<br />
signifi ca che potete percorrere una strada de<strong>di</strong>cata solo alle<br />
biciclette.<br />
Se invece state guidando, ricordatevi sempre che le biciclette<br />
sono in transito insieme a voi; quando vedrete il simbolo<br />
Rallentate.<br />
aLCUNI CONsIGLI UTILI IN sINTEsI<br />
Se sei citta<strong>di</strong>no straniero e sei arrivato in Italia per un<br />
soggiorno breve, quin<strong>di</strong> non superiore ai 90 giorni per visite,<br />
aff ari, turismo o stu<strong>di</strong>o non devi più richiedere il permesso<br />
<strong>di</strong> soggiorno ma dovrai rendere la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> presenza.<br />
Nel caso tu provenga da Paesi che non applicano l’accordo<br />
Schengen, assolverai l’obbligo <strong>di</strong> rendere la <strong>di</strong>chiarazione<br />
<strong>di</strong> presenza all’atto del tuo ingresso nel territorio dello<br />
Stato, presentandoti ai valichi <strong>di</strong> frontiera, ove è apposta<br />
l’impronta del timbro uniforme Schengen sul documento <strong>di</strong><br />
viaggio. Mentre se provieni da Paesi che applicano l’accordo<br />
Schengen, dovrai rendere la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> presenza entro 8<br />
giorni dall’ingresso in Italia, al Questore della Provincia in cui<br />
ti trovi.<br />
Qualora però alloggi in una struttura ricettiva (es. albergo, ...)<br />
assolverai l’obbligo <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> presenza registrando la<br />
tua presenza presso la struttura prescelta, che dovrà rilasciare<br />
idonea certifi cazione.<br />
L’inosservanza della procedura in<strong>di</strong>cata, salvo i casi <strong>di</strong> forza<br />
maggiore, determina l’espulsione. Questa sanzione sarà<br />
applicata anche nel caso in cui lo straniero si sia trattenuto<br />
in Italia oltre i tre mesi o il minor termine stabilito nel visto<br />
d’ingresso.<br />
Se sei citta<strong>di</strong>no straniero, arrivato in Italia per<br />
un soggiorno superiore ai 90 giorni leggi<br />
attentamente quanto riportato a pag. 23 e
seguenti, e ricorda che, entro otto giorni lavorativi, dovrai<br />
richiedere il titolo <strong>di</strong> soggiorno secondo le modalità previste in<br />
base al tipo <strong>di</strong> permesso a cui hai <strong>di</strong>ritto. Il titolo <strong>di</strong> soggiorno<br />
avrà una motivazione identica a quella in<strong>di</strong>cata nel visto.<br />
Entro 48 ore rivolgiti all’Uffi cio Anagrafe del Comune in cui<br />
stabilisci la tua <strong>di</strong>mora per comunicare la tua presenza ed<br />
eventualmente richiedere la residenza, qualora tu ne abbia<br />
<strong>di</strong>ritto. Ricorda che la persona che ti ospita è tenuta entro 48<br />
ore a presentare la Dichiarazione <strong>di</strong> ospitalità qualora tu sia<br />
citta<strong>di</strong>no extracomunitario ed eventualmente la Cessione <strong>di</strong><br />
fabbricato se ti trattieni per più <strong>di</strong> 30 giorni qualunque sia il<br />
tuo paese <strong>di</strong> origine (ve<strong>di</strong> pag. 33).<br />
Richie<strong>di</strong> il co<strong>di</strong>ce fi scale (ve<strong>di</strong> pag. 34).<br />
Chie<strong>di</strong> la tessera sanitaria qualora il tuo titolo <strong>di</strong> soggiorno ne<br />
consenta il rilascio (ve<strong>di</strong> pag. 44 e seguenti).<br />
Ricorda <strong>di</strong> comunicare all’Uffi cio Anagrafe del Comune in cui<br />
risie<strong>di</strong> che hai richiesto il rinnovo del tuo titolo <strong>di</strong> soggiorno,<br />
esibendo la ricevuta che lo prova. Ricorda inoltre che entro<br />
60 giorni dal rinnovo del permesso <strong>di</strong> soggiorno, hai<br />
l’obbligo <strong>di</strong> riba<strong>di</strong>re all’Uffi cio Anagrafe del Comune<br />
la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>mora abituale, allegando la<br />
copia del nuovo permesso <strong>di</strong> soggiorno. In caso<br />
contrario potrai essere cancellato dalle liste della popolazione<br />
residente nel Comune.<br />
Fai sempre una copia dei documenti che consegni o invii agli<br />
uffi ci pubblici e conserva sempre la ricevuta che prova l’invio<br />
e la consegna dei documenti stessi.<br />
Numeri utili<br />
Qui <strong>di</strong> seguito sono elencati i numeri utili per <strong>Verona</strong> e provincia<br />
e alcuni numeri ver<strong>di</strong> messi a <strong>di</strong>sposizione dai Ministeri.<br />
Emergenza<br />
113<br />
Soccorso pubblico <strong>di</strong> emergenza<br />
113<br />
Carabinieri<br />
112<br />
Vigili del fuoco<br />
115<br />
Emergenza sanitaria<br />
118<br />
Ambulanze - Croce Bianca<br />
045.8001111<br />
Ambulanze - Croce Verde<br />
045.582222<br />
Ambulanze - <strong>Verona</strong><br />
Emergenza<br />
045.8071111<br />
Ospedale Civico Maggiore<br />
Borgo Trento<br />
045.8071111<br />
Ospedale Policlinico<br />
Borgo Roma<br />
045.8011148<br />
Farmacie <strong>di</strong> Turno<br />
045.8011148
Pubblica utilità<br />
117<br />
Guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Finanza<br />
1515<br />
Servizio antincen<strong>di</strong> boschivo<br />
del corpo forestale dello Stato<br />
049.9925409<br />
A.R.P.A.V. Azienda Regionale<br />
per la prevenzione e la protezione<br />
ambientale del Veneto<br />
0436.6780007<br />
Polizia Stradale <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
045.8090711<br />
Polizia Municipale <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
045.8078411<br />
Comune <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
045.8077111<br />
Drogatel<br />
19696<br />
Telefono Azzurro<br />
803803<br />
Soccorso stradale<br />
803116<br />
CCISS Viaggiare informati<br />
045.8095666<br />
Aeroporto <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
Villafranca<br />
892021<br />
Difensore Civico<br />
045.807 73 72<br />
Ministero della Salute<br />
800424242<br />
(Fornisce informazioni utili per<br />
partecipare agli screening per<br />
la prevenzione del tumore alla<br />
mammella, alla cervice uterina, al<br />
colon retto)<br />
Telefono verde AIDS<br />
800861061<br />
Telefono verde alcol<br />
800 63 2000<br />
Telefono verde contro il fumo<br />
800 55 40 88<br />
Telefono antiviolenza donna<br />
1522<br />
Informativa Bonus Bebé<br />
800863223<br />
Punto cliente INAIL:<br />
803164<br />
La patente punto per punto<br />
848 782782<br />
Numero verde sul<br />
funzionamento<br />
del Servizio Sanitario<br />
Nazionale<br />
800 571661<br />
Numero verde per<br />
informazioni<br />
su Politiche del Lavoro e<br />
Politiche Sociali<br />
800 196 196<br />
Comando Carabinieri Tutela<br />
Ambiente<br />
800 253608<br />
Informazioni Antracket e<br />
Antiusura<br />
800 999000<br />
siti istituzionali<br />
<strong>di</strong> riferimento<br />
www.interno.it<br />
www.polizia<strong>di</strong>stato.it<br />
www.portaleimmigrazione.it<br />
www.esteri.it<br />
www.solidarietasociale.gov.it<br />
www.pariopportunita.gov.it<br />
www.venetoimmigrazione.it<br />
Siti non istituzionali<br />
<strong>di</strong> riferimento:<br />
www.stranieriinitalia.it<br />
www.meltingpot.org<br />
www.cittimm.it
Note
Il presente opuscolo è aggiornato ad ottobre 2009.<br />
È possibile contribuire all’aggiornamento della presente guida<br />
segnalando le vostre osservazioni a:<br />
u cioprogetti@caritas.vr.it .<br />
01<br />
Rete Citta<strong>di</strong>ni Immigrati
Partners della Rete Citt.Imm:<br />
Con il contributo <strong>di</strong>:<br />
COMUNE DI VILLAFRANCA<br />
DI VERONA<br />
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA<br />
Casa circondariale <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> Montorio<br />
Rete Citta<strong>di</strong>ni Immigrati<br />
<strong>Caritas</strong> <strong>Diocesana</strong> Veronese<br />
L.ge Matteotti, 8 - 37126 <strong>Verona</strong><br />
Tel. 045.8302649