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EKO seed PRO-CED - Gruppo Manara

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L'evoluzione del seme<br />

presupposto per il progresso<br />

proposta da <strong>Manara</strong> Sementi<br />

<strong>EKO</strong> <strong>seed</strong> <strong>PRO</strong>-<strong>CED</strong><br />

ALTA <strong>PRO</strong>DUTTIVITÀ E MASSIMA SICUREZZA<br />

NEL RISPETTO PER L'AMBIENTE<br />

®<br />

®<br />

www.gruppomanara.com


L’evoluzione del seme<br />

<strong>Manara</strong> Sementi: in linea con i criteri definiti nella nuova PAC<br />

Ricerca genetica sempre più avanzata<br />

Selezione con macchine a lettura ottica di precisione<br />

Inoculo con una consociazione di microrganismi specifici<br />

sono la garanzia<br />

per un seme che dà:<br />

<strong>EKO</strong> <strong>seed</strong> <strong>PRO</strong>-<strong>CED</strong><br />

ALTA <strong>PRO</strong>DUTTIVITÀ E MASSIMA SICUREZZA<br />

NEL RISPETTO PER L'AMBIENTE<br />

®<br />

®<br />

Se possiedi uno<br />

smartphone con<br />

un’applicazione per la<br />

lettura del QR Code,<br />

fotografa questo<br />

riquadro e scoprirai<br />

ulteriori informazioni su<br />

<strong>EKO</strong> <strong>seed</strong> <strong>PRO</strong>-<strong>CED</strong><br />

La genetica<br />

<strong>EKO</strong> <strong>seed</strong> <strong>PRO</strong>-<strong>CED</strong><br />

ALTA <strong>PRO</strong>DUTTIVITÀ E MASSIMA SICUREZZA<br />

NEL RISPETTO PER L'AMBIENTE<br />

Garantita dalla ricerca e dalla collaborazione con<br />

i più importanti istituti sia nazionali che esteri, la<br />

genetica viene costantemente verificata sul territorio<br />

nazionale con prove in campo per definire per ogni<br />

area geografica le migliori soluzioni e massimizzare<br />

la produttività e qualità.<br />

Verificata la validità di una varietà, si procede alla<br />

moltiplicazione che segue un rigoroso protocollo di<br />

produzione e viene costantemente seguita dallo staff<br />

tecnico di <strong>Manara</strong> Sementi.


L’evoluzione del seme<br />

La selezione<br />

Le produzioni stoccate in appositi silos e/o magazzini<br />

per varietà e provenienza vengono esaminate nei<br />

propri laboratori su rispondenza e qualità.<br />

Le partite rispondenti alle caratteristiche passano<br />

alla selezione meccanica.<br />

LA NUOVA TECNOLOGIA<br />

PER LA LAVORAZIONE<br />

DEI CEREALI CON SELETTORI OTTICI<br />

Per far fronte alle nuove sfide del mercato, la<br />

<strong>Manara</strong> Sementi ha introdotto una nuova<br />

tecnologia ottica dai concetti innovativi per la<br />

lavorazione delle sementi<br />

Il moderno impianto di selezione sementi è stato<br />

completato con una macchina a selezionatrice ottica<br />

(BUHLER-SORTEX) che lavorando con sofisticate<br />

tecnologie e sistemi elettronici garantisce la più<br />

accurata pulizia e la più alta qualità del prodotto.<br />

La selezionatrice ottica ispezionando ogni singolo<br />

chicco di grano tramite telecamere digitali permette<br />

di asportare totalmente tutti i semi estranei infestanti,<br />

malati,contaminati e corpi estranei in generale,<br />

tramite micro getti di aria compressa.<br />

Il sistema di ispezione comprende telecamere digitali,<br />

l’illuminazione anteriore di sfondo, il tutto per<br />

misurare il fattore di riflessione di ciascun chicco<br />

mentre passa dinnanzi alle telecamere.<br />

Queste informazioni sono successivamente immesse<br />

nel sistema di elaborazione dati che identi-<br />

®<br />

®<br />

fica i difetti del<br />

seme riconoscendo la<br />

posizione di ogni chicco<br />

all’interno del flusso prodotto.<br />

La macchina consente la<br />

separazione dei semi agendo<br />

sulla loro intensità di colore o<br />

sulle sue dimensioni;<br />

il prodotto privo di<br />

imperfezioni passa<br />

direttamente attraverso la<br />

macchina mentre quello difettoso viene<br />

scartato tramite il sistema di espulsione,<br />

che si avvale delle informazioni generate dall’elaboratore<br />

dati per dirigere micro getti di aria compressa<br />

ed espellere il prodotto difettoso.<br />

<strong>EKO</strong> <strong>seed</strong> <strong>PRO</strong>-<strong>CED</strong><br />

ALTA <strong>PRO</strong>DUTTIVITÀ E MASSIMA SICUREZZA<br />

NEL RISPETTO PER L'AMBIENTE<br />

La selezione ottica<br />

raggiunge la<br />

perfezione<br />

<strong>Manara</strong> Sementi dopo anni di esperienza nel<br />

settore della lavorazione delle sementi,<br />

è sicura di mettere la propria competenza al<br />

servizio della clientela, garantendo la qualità<br />

e la sanità del prodotto finale


L’evoluzione del seme<br />

L’inoculo (concia naturale)<br />

La <strong>Manara</strong> Sementi in collaborazione con importanti<br />

Istituti di ricerca a livello europeo, stà portando<br />

avanti un progetto molto interessante nel pieno<br />

rispetto dell’ambiente per una agricoltura ecocompatibile,<br />

con una innovativa concia naturale del<br />

seme che va ad interagire nell’habitat naturale degli<br />

antagonisti.<br />

Il nuovo prodotto si chiama <strong>EKO</strong> <strong>seed</strong> <strong>PRO</strong>-<strong>CED</strong> ed<br />

è un inoculo composto da funghi e batteri antagonisti<br />

delle più importanti malattie del seme.<br />

L’inoculo è costituito da una consociazione di<br />

microrganismi specifici e comprende funghi<br />

micorrizici, batteri della rizosfera, bacilli e Tricoderma<br />

selezionati in natura, moltiplicati in ambiente<br />

controllato e formulati su supporto naturale<br />

senza aggiunta di prodotti chimici.<br />

L’ambiente naturale in cui ci troviamo<br />

ad operare è costituito da un<br />

complesso di microrganismi<br />

che interagisce con lo sviluppo<br />

delle nostre colture e la<br />

consociazione contenuta<br />

nell’inoculo è costituita<br />

da una selezione<br />

riconosciuta a livello<br />

internazionale per i<br />

suoi effetti positivi.<br />

®<br />

®<br />

Concia chimica<br />

su frumento tenero<br />

Immagine al microscopio elettronico di cellule<br />

di P. chlororaphis MA 342 sulla superficie<br />

esterna di una cariosside di frumento<br />

Inoculo<br />

<strong>EKO</strong><strong>seed</strong> <strong>PRO</strong>-<strong>CED</strong><br />

Perché scegliere<br />

<strong>EKO</strong> Seed <strong>PRO</strong>-<strong>CED</strong>?<br />

• <strong>EKO</strong> SEED <strong>PRO</strong>-<strong>CED</strong> rappresenta una soluzione<br />

innovativa sia nelle coltivazioni convenzionali sia in<br />

quelle che seguono metodi biologici.<br />

• Elevata capacità di controllo delle più temibili<br />

patologie del frumento, l’ampio spettro di azione garantisce<br />

un ottimo controllo delle principali malattie<br />

tipo: (Mal del piede, Tilletia foetida, Septoria nodorum,<br />

Helmintosporium, ecc...)<br />

• Aumenta le rese produttive e<br />

la qualità del raccolto.<br />

• Non contiene principi attivi di sintesi, non richiede<br />

particolari precauzioni nella manipolazione ed i<br />

semi trattati non utilizzati possono essere destinati<br />

all’alimentazione del bestiame.<br />

• Non occorre il patentino per la manipolazione in<br />

magazzino e nelle fasi di semina in campo.<br />

• Mantiene le proprietà per un anno dopo l’applicazione,<br />

è sufficiente conservare la semente trattata a<br />

temperatura ambiente in magazzino.<br />

• è un mezzo tecnico che assicura livelli di protezione<br />

appropriati nel massimo rispetto dell’ambiente e<br />

delle persone coinvolte nella filiera dei cereali.<br />

Benefici:<br />

<strong>EKO</strong> <strong>seed</strong> <strong>PRO</strong>-<strong>CED</strong><br />

ALTA <strong>PRO</strong>DUTTIVITÀ E MASSIMA SICUREZZA<br />

NEL RISPETTO PER L'AMBIENTE<br />

Soluzione innovativa<br />

• Produzione di sostanze fungicide naturali<br />

attive contro i patogeni<br />

• Biostimolazione della pianta con<br />

aumento delle produzioni<br />

• Induzione di resistenza della pianta,<br />

attivando le sue difese naturali<br />

• Stimola l’apparato radicale<br />

nell’esplorazione del terreno<br />

• Migliora l’assimilazione delle<br />

sostanze nutritive dal terreno<br />

• Massimizza la resa dei fertilizzanti<br />

Totale assenza di polveri nocive<br />

• Totale assenza di tossicità<br />

per l’uomo e per l’ambiente


L’evoluzione del seme<br />

La base dell’inoculo è composta da:<br />

Funghi micorrizici in grado di formare un’associazione<br />

simbiotica con le radici delle piante; il fungo ottiene dalla<br />

pianta i carboidrati ed a sua volta, esplorando con le ife<br />

un’area vastissima di terreno, cede alla pianta acqua e<br />

nutrienti minerali. Si ottiene pertanto un miglior utilizzo<br />

delle sostanze nutritive presenti nel terreno con notevole<br />

riduzione del dilavamento, che causa l’inquinamento<br />

delle falde; l’apporto di acqua rende le piante meno soggette<br />

a stress idrici e permette una migliore razionalizzazione<br />

dell’acqua.<br />

Pseudomonas Chlororaphys è un batterio studiato e<br />

sviluppato dall’università di Uppsala (Svezia) per il suo<br />

impiego nella concia delle sementi di cereali. Le sue caratteristiche<br />

di non tossicità per l’uomo e l’ambiente e la<br />

notevole attività nel controllo dello sviluppo di malattie<br />

quali Elmintosporiosi, Carie, Carboni, Septoriosi, Fusariosi<br />

e Bipolaris hanno richiamato l’attenzione dell’EPA<br />

(United States Environmental Protection Agency) ed il<br />

prodotto, usato in Europa con il nome Cedomon, viene<br />

sviluppato in moltissimi paesi anche su altre colture,<br />

quali mais, riso, pomodoro, pisello, carota, ecc. In Italia<br />

il prodotto è stato sviluppato ed omologato ed il suo<br />

impiego ha mostrato la piena validità di incremento nel<br />

controllo dei patogeni e nella capacità produttiva. Numerose<br />

visite in campo e pubblicazioni documentano<br />

l’efficacia di Pseudomonas Chlororaphys ed, inserito nel<br />

nuovo inoculo, <strong>EKO</strong><strong>seed</strong> <strong>PRO</strong>-<strong>CED</strong> garantisce il controllo<br />

dei patogeni.<br />

Pseudomonas Proradix costituisce il terzo pilastro su<br />

cui agisce <strong>EKO</strong><strong>seed</strong> <strong>PRO</strong>-<strong>CED</strong>. Scoperto e caratterizzato<br />

dalla Soc. Sourcon Padena in collaborazione con<br />

®<br />

®<br />

l’Università di Hohenheim (Germania), è stato studiato a<br />

fondo per le sue peculiari attività: stimolo sull’apparato<br />

radicale e forte effetto sinergico con le micorrize, come<br />

è evidenziato nelle prove contro fusarium, pubblicate<br />

all’ICPP ( International Congress of Plant Pathology Torino - Agosto 2008).<br />

• Effetto antagonistico e<br />

di competizione<br />

• Induzione di resistenza<br />

• Incremento della<br />

mycorrizazione<br />

• Mobilitazione di elementi nutritivi con funzione specifica<br />

nella difesa della pianta<br />

Uno studio unico nel suo genere condotto dall’Università<br />

di Monaco evidenzia l’attività di inibizione della<br />

crescita del micelio di Gaeumannomyces graminis<br />

(piede nero - spiga bianca) dovuta a P. Proradix.<br />

Bacillus e Trichoderma Il contenuto in Bacillus<br />

amyloliquefaciens e Trichoderma harzianum completano<br />

ed integrano l’effetto della consociazione<br />

che costituisce l’unicità di questo inoculo, applicato<br />

a garanzia di un investimento ed a protezione della<br />

semente fatta con il massimo rispetto per l’ambiente,<br />

per i consumatori e di tutti gli operatori coinvolti.<br />

Tutte queste specie antagoniste delle quali l’inoculo<br />

è composto, sono organismi in grado di colonizzare<br />

il terreno e dopo qualche anno di trattamento nello<br />

stesso campo si riproducono autonomamente, rendendo<br />

il terreno repressivo nei confronti dei più importanti<br />

patogeni fungini. Anni di prove confrontate<br />

con i vari testimoni hanno dato risultati eccezionali,<br />

attestandone la piena efficacia.<br />

Concia naturale del seme<br />

Il seme costituisce il mezzo di propagazione di gran<br />

parte delle culture e le malattie fungine alle quali<br />

queste vanno incontro, sono trasmesse in massima<br />

parte dal seme.<br />

Esso può essere contaminato dalle crittogame in diversi<br />

modi:<br />

• durante le operazioni di raccolta<br />

• appena è stato messo a dimora<br />

da patogeni presenti nel letto di semina<br />

• perchè deriva da una cultura infetta.<br />

La protezione del seme tramite la concia ha principalmente<br />

due finalità:<br />

1) prevenzione verso i patogeni presenti nel terreno<br />

2) attività curativa nei confronti dei patogeni presenti<br />

sul seme.<br />

Generalmente i prodotti che si usano per la concia<br />

del seme sono tutti fungicidi chimici, ma la scienza si<br />

stà impegnando nella individuazione di mezzi naturali<br />

alternativi per poterli sostituire ai prodotti chimici.<br />

La Commissione Europea ha adottato “l’innovazione<br />

per una crescita sostenibile: una bioeconomia<br />

per l’Europa”, una strategia per indirizzare<br />

l’economia europea verso un più ampio e sostenibile<br />

uso delle risorse rinnovabili e sottolinea che con il<br />

previsto aumento della popolazione mondiale fino a<br />

sfiorare i 9 miliardi di abitanti nel 2050 e l’esaurimento<br />

delle risorse naturali, l’Europa ha bisogno di<br />

risorse naturali rinnovabili per produrre alimenti<br />

e mangimi sicuri e sani.<br />

<strong>EKO</strong> <strong>seed</strong> <strong>PRO</strong>-<strong>CED</strong><br />

ALTA <strong>PRO</strong>DUTTIVITÀ E MASSIMA SICUREZZA<br />

NEL RISPETTO PER L'AMBIENTE<br />

Pseudomonas proradix inoculums:<br />

1 gr/100 ml (Bulbs dipping method)<br />

(30 minutes)<br />

Bacillus amyloliquefaciens inoculums:<br />

15 gr/kg bulb (bulbs coating)


L’evoluzione del seme<br />

Prova concia eseguita nella campagna 2010/2011 con <strong>EKO</strong> <strong>seed</strong> <strong>PRO</strong>-<strong>CED</strong><br />

presso Az. Ag. Gnudi-Marani (FE)<br />

semina eseguita il 20-10-2010 con seminatrice meccanica<br />

terreno: medio impasto-pesante, ben preparato, umido, tempo sereno 2 giorni dopo la pioggia (mm.20)<br />

varietà: Aquilante - f. tenero bianco - Convase<br />

seme: parte con concia chimica<br />

parte con concia <strong>EKO</strong> <strong>seed</strong> <strong>PRO</strong>-<strong>CED</strong> a secco direttamente in tramoggia (gr.100/q.le)<br />

raccolto: 20/06/2011 con trebbia<br />

superficie a confronto: 1 ettaro per tesi risultato:<br />

1) concia chimica produzione 61,2 q.li/ha p.s. 86,00 proteine 15,0<br />

2) <strong>EKO</strong> <strong>seed</strong> <strong>PRO</strong>-<strong>CED</strong> produzione 81,1 q.li/ha p.s. 86,1 proteine 14,8<br />

Microrganismi applicati<br />

in agricoltura<br />

Con nuove prospettive di utilizzo dei microrganismi,<br />

riscopriamo la potenzialità che la natura ci<br />

ha sempre offerto per la soluzione dei problemi.<br />

Microrganismi utili rappresentano dei veri e propri<br />

alleati per la crescita delle piante e per il controllo<br />

delle patologie.<br />

Ma cosa la natura ci mette a disposizione?<br />

Tutta una serie di microrganismi, in genere batteri<br />

detti PGPR (Plant Growth Promoting Rhizobacteria),<br />

cioè rizobatteri, ma anche funghi, sono dei promotori<br />

dello sviluppo delle piante.<br />

Sono cioè microrganismi che entrano in contatto con<br />

le radici delle piante ed hanno effetto biostimolante<br />

sulla crescita e ne aumentano le autodifese.<br />

Il modo in cui agiscono è vario, sicuramente producono<br />

tutta una serie di enzimi utili alla pianta,<br />

stimolando le difese endogene.<br />

Inoltre stimolano lo sviluppo delle piante sia attra-<br />

®<br />

®<br />

verso sostanze specifiche e sia creando nella rizosfera<br />

(la parte del terreno più prossima alle radici)<br />

condizioni ottimali (come ad esempio la neutralizzazione<br />

del ph) affinchè la pianta assimili meglio<br />

e più prontamente tutte le sostanze nutritive di cui<br />

ha bisogno. Alcuni di essi sono capaci di rendere<br />

nuovamente disponibile il fosforo insolubile e il ferro<br />

indisponibile (siderofori).<br />

Ultime ma non meno importanti sono le azioni di<br />

inibizione dello sviluppo e di competizione per lo<br />

spazio e per i nutrienti, le quali operano a discapito<br />

di molte specie fungine patogene.<br />

Riassumendo i microrganismi hanno tre proprietà<br />

interessantissime per l’agricoltura e cioè fungono da:<br />

Biofertilizzanti, Bioattivatori<br />

e Bioprotettori<br />

Tutta una serie di microrganismi hanno una azione<br />

diretta su moltissime specie di funghi patogeni del<br />

terreno ed alcuni hanno anche un’azione diretta su<br />

patogeni che colpiscono la parte aerea della pianta e<br />

su molti funghi produttori di micotossine.<br />

Ma quali sono i vantaggi<br />

nell’utilizzo dei microrganismi?<br />

Il vantaggio più evidente nell’utilizzo dei microrganismi è il loro<br />

effetto biostimolante sulle piante, con un risparmio nell’utilizzazione<br />

delle fertilizzazioni convenzionali. Con la concimazione<br />

infatti si apportano sostanze nutritive che solo in parte la pianta<br />

è capace di utilizzare, i microrganismi invece sono in grado di<br />

aumentare enormemente la capacità di assorbimento dei<br />

nutrienti da parte delle piante e spesso sono i microrganismi<br />

stessi a produrre nutrienti per esempio, attraverso la fissazione<br />

dell’azoto atmosferico, la mobilizzazione del fosforo che solitamente<br />

è presente in notevoli quantità nel terreno ma in forme<br />

non disponibili per la pianta.<br />

I microrganismi inoltre, attraverso vari meccanismi sia di competizione<br />

che di azione diretta sui patogeni, portano la pianta ad<br />

avere una resistenza verso tutte le problematiche sia biotiche<br />

che abiotiche che quasi sempre ne compromettono la produttività,<br />

comportando un risparmio anche di prodotti per la difesa.<br />

Alla luce di quanto fin qui esposto è evidente che con l’utilizzo<br />

prodotti microrganismi, si avrà una produzione a basso impatto<br />

ambientale, con minor impiego di sostanze chimiche<br />

ed una maggiore salubrità dei prodotti.<br />

L’alimentazione è il fattore<br />

primario per la salute<br />

Pianta sana = cibo sano<br />

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ALTA <strong>PRO</strong>DUTTIVITÀ E MASSIMA SICUREZZA<br />

NEL RISPETTO PER L'AMBIENTE<br />

Altre armi che il mondo<br />

dell’invisibile ci mette a<br />

disposizione sono le micorrize<br />

Le Micorrize sono un particolare tipo di associazione simbiotica<br />

tra un fungo ed una pianta superiore a livello delle radici. Tutto<br />

ciò comporta per la pianta due serie di vantaggi :<br />

a) funzione nutritiva, migliorano l’apporto di sostanze nutritive<br />

(come N, P, ZN e Cu), in forma organica e/o inorganica;<br />

b) funzione protettiva, attraverso vari sistemi quali una efficace<br />

competizione delle ife fungine con altri microrganismi del<br />

terreno, un aumento della tolleranza alla siccità ed alle alte<br />

temperature delle culture, la formazione di una barriera fisica<br />

che riduce la possibilità di infezioni dovute ad alcuni patogeni<br />

del suolo ed infine una riduzione dei composti fenolici e metalli<br />

tossici nel suolo.<br />

Molto interessante dal punto di vista agronomico sono una<br />

serie di micorrize dette Endomicorrize.<br />

Caratteristica delle Endomicorrize è che il fungo penetra all’interno<br />

delle cellule della pianta ospite. Le spore delle Endomicorrize<br />

germinano in presenza di radici ospiti per effetto degli<br />

essudati radicali, si sviluppano fino a raggiungere la radice<br />

stessa e la colonizzano penetrando sia attraverso gli spazi<br />

intercellulari sia direttamente nelle cellule.<br />

All’interno delle cellule le ife si diramano a formare strutture<br />

ramificate, gli arbuscoli, responsabili degli scambi nutrizionali<br />

tra i due simbionti.<br />

Una pianta ben micorrizata può creare una simbiosi che può<br />

estendersi a diversi metri di distanza dalla radice e queste<br />

associazioni tra radici e micorrize possono costituire una rete<br />

fino a cento volte più ampia del sistema radicale di piante non<br />

micorrizate. I benefici di tale associazione simbiotica sono notevoli<br />

ed inoltre le radici micorrizate sono in grado di assorbire<br />

dal suolo quei nutrienti che normalmente non sarebbero disponibili<br />

per la pianta o lo sarebbero in maniera molto limitata.


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