manuale di per i broker - Trading Team.net
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Il quadro macroeconomico in sensibile<br />
miglioramento dal mese <strong>di</strong> marzo, è<br />
tornato nuovamente ad offuscarsi in<br />
giugno.<br />
Nelle principali economie industrializzate,<br />
infatti, consumi e produzione industriale<br />
non riescono a crescere al pari della<br />
spesa pubblica, con il rischio che<br />
l’aumento della massa mo<strong>net</strong>aria non<br />
si trasferisca nell’economia reale. Da un<br />
lato contribuisce ad aumentare il tasso <strong>di</strong><br />
risparmio delle famiglie, variabile positiva<br />
ma solo nel lungo<br />
termine; dall’altro<br />
aumenta la liqui<strong>di</strong>tà<br />
a <strong>di</strong>sposizione<br />
delle banche<br />
m i g l i o r a n d o n e<br />
tuttavia la flessibilità<br />
o<strong>per</strong>ativa. Il mercato tuttavia prima<br />
<strong>di</strong> continuare a puntare sulle classi <strong>di</strong><br />
investimento considerate maggiormente<br />
rischiose (soprattutto equity, materie<br />
prime e High yields) pretende una<br />
conferma anche sul lato dei consumi e degli<br />
investimenti, variabili imprescin<strong>di</strong>bili <strong>per</strong><br />
una duratura ripresa economica.<br />
Il fattore più importante da considerare<br />
è che i timori <strong>di</strong> insolvenza <strong>di</strong> una parte<br />
del sistema bancario sottostanti la crisi<br />
tra settembre e marzo sembrerebbero<br />
definitivamente archiviati. Il rischio<br />
principale <strong>per</strong> i prossimi mesi da ora<br />
in poi è quin<strong>di</strong> legato ad una possibile<br />
deflazione e ad un peggioramento dei dati<br />
occupazionali, fattori in parte già scontati<br />
dal mercato.<br />
Viceversa non si può nemmeno escludere<br />
che i positivi riscontri che si stanno<br />
manifestando soprattutto in Cina non<br />
possano estendersi anche agli Stati Uniti,<br />
dove il mercato immobiliare sembrerebbe<br />
essersi stabilizzato.<br />
Gli in<strong>di</strong>ci azionari rimangono legati<br />
all’andamento dell’S&P500, anche se<br />
<strong>per</strong> il futuro non saremmo sorpresi <strong>di</strong><br />
vedere gli in<strong>di</strong>ci BRIC (con qualche<br />
dubbio sul rischio politico espresso dalla<br />
Russia) cominciare a brillare <strong>di</strong> luce<br />
propria. L’S&P sebbene abbia segnato un<br />
nuovo massimo è frenato dalla resistenza<br />
a 940, livello toccato in gennaio prima<br />
del successivo crollo. La maggiore parte<br />
degli in<strong>di</strong>ci ha su<strong>per</strong>ato le me<strong>di</strong>e a 200<br />
giorni: mancano tuttavia le conferme che<br />
solo un miglioramento dei fondamentali<br />
MARKET WATCH<br />
Il punto del Private Banker<br />
Il rischio principale <strong>per</strong> i prossimi mesi<br />
è legato ad una possibile deflazione e<br />
ad un peggioramento dei dati occupazionali<br />
FX<br />
macroeconomici può dare.<br />
Gli investitori istituzionali sono tuttavia<br />
me<strong>di</strong>amente sottopesati; questo dovrebbe<br />
essere un paracadute importante in caso<br />
<strong>di</strong> un’estensione della fisiologica e salutare<br />
presa <strong>di</strong> profitto in corso.<br />
Analoghe incertezze sul dollaro, che<br />
a causa del mostruoso deficit corrente<br />
statunitense vede messo a rischio il suo<br />
futuro <strong>di</strong> valuta globale. L’Euro tuttavia<br />
non ci sembra un’alternativa. E’ forte<br />
a nostro avviso solo <strong>per</strong>ché il dollaro è<br />
debole.<br />
L’oro può essere<br />
un’alternativa:<br />
le banche<br />
centrali dei paesi<br />
emergenti non<br />
ne hanno quasi<br />
e potrebbero incrementarne il peso <strong>per</strong><br />
<strong>di</strong>fferenziare le riserve valutarie. Infine le<br />
materie prime: a breve sono tirate è vero,<br />
ma in molti casi le scorte sono inferiori a<br />
quanto dovrebbero essere in una fase <strong>di</strong><br />
mercato in cui la domanda latita.<br />
Qualora quest’ ultima dovesse tornare nei<br />
prossimi trimestri, potremmo trovarci <strong>di</strong><br />
fronte a rally rialzisti e speculativi ancora<br />
più violenti <strong>di</strong> quello del 2008.<br />
Nicolò Nunziata<br />
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 1