manuale di per i broker - Trading Team.net

TRADER MAGAZINE
banChE CEntraLi
i g n o r a n o
i L d o L L a r o ?
i gErmogLi
dELLa riprESa
C L S
E mErCato
gLobaLE
brokEr rEviEw
majorS
rEport
trading SyStEm
E fonti di dati
LUGLIO - SETTEMBRE 2009
LA PRIMA RIVISTA ITALIANA PER IL MERCATO VALUTARIO
manuale di
sopravvivenza
per i broker
L’IMPATTO DELLE NORMATIVE US
E LA SCELTA DEI TRADER PRIVATI

THE NEW Maserati Quattroporte
artwork for connoisseurs.
Maserati Quattroporte S 4,7 litres 430 CV and Quattroporte 4,2 litres 400 CV. V8 engine, PininFarina design.

MANUALE DI SOPRAVVIVENZA PER I BROKER FX:
L’impatto delle nuove normative americane e la scelta dei trader
dai Forexds Awards 2009
05 EDITORIALE
MACRO ECONOMIA
07 i verdi germogli della ripresa: analisi
fondamentale dei primi segni di ripresa
economica e del loro impatto sulle valute
INDUSTRIA FOREX
31 CLS : un’apertura verso il mercato
Forex globale
BROKER REVIEWS
56 odL Securities Limited
59 gft Uk
OPZIONI
49 opzioni di tipo Europeo. Lezione 2
EXCEL FOR TRADING
52 Corsi dalla a al vba. Lezione 2
25
INTERVISTE
34 mike buzzeo, Sr. Vice President
Marketing di FXCM, esprime la posizione
di FXCM sulle norme US, annuncia
l’apertura di FXCM Italia
42 franz Schmadl, CIO di OSV Partners,
spiega l’importanza della gestione del
rischio unita con un processo decisionale
indipendente
47 mauro pratellli, fondatore
dell’ITForum, fa il punto sulla decima
edizione del forum
ANALISI FONDAMENTALE
38 Le ronde: I bond vigilantes. Isteria
collettiva o preziosa funzione sociale?
MARKET WATCH
41 il punto del private banker
16
T R A D I N G
S Y S T E M S :
Perché costruire un
affidabile database
storico sul FX è una
vera sfida
SOMMARIO FX
LE BANCHE CENTRALI
IGNORANO IL
DOLLARO ?
Uno studio delle politiche
monetarie attuali delle banche
centrali
FOCUS:
45 bonds: Come scegliere un bond,
bilanciando rischio e rendimento
ANALISI TECNICA
68 Majors Technical Outlook
EUR/USD – EUR/GBP
66 Dollaro Neozelandese
62 Majors Report
62 Dollar/Yen, Euro/Dollar,
Euro/Yen, Euro/GBP
DATI INTERNATIONALI
71 fX Spot monitor
72 banche centrali
73 dati economici - fX poll
74 markets view
12
75 CALENDARIO ECONOMICO
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre

FX
CONTRIBUTORI
alessandro balsotti è responsabile FX trading
in Abax Bank, ha lavorato in precedenza con lo
stesso ruolo in Banca Caboto. Per diversi anni e’
stato anche market-maker di Lira Italiana, Dracma
Greca e Corona Cecoslovacca in JP Morgan.
gabriele durante è programmatore VB/VBA e
trader indipendente dal 2004. Svolge anche attività
di segretario Assotrader dal 2007.
d. roy fraser è il Managing Director di Incapital
Europe Limited, banca di investimenti specializzata
nel fornire agli intermediari finanziari regolamentati
bonds da offrire alla propria clientela mondiale.
Ulteriori informazioni sulle scelte di investimento
possono essere reperite su www.incapital.com, www.
internotes.com e www.structuredinvestments.com
jw partners e` una societa` indipendente
costruita sul know-how di un team specializzato
nel fornire soluzioni per il mercato FX. Il team
JW FX da` supporto ad investitori istituzionali, ed
investitori privati evoluti, nel costruire portafogli
multimanager e prodotti strutturati il cui sottostante
sia legato a strategie FX.
alessandro fugnoli è responsabile della ricerca
macro e strategica di Abaxbank, ha lavorato in
precedenza come direttore della ricerca del gruppo
Caboto. E’ stato anche direttore investimenti in
Gestnord e account executive in Merrill Lynch.
Steve jarvis ha 20 anni di esperienza nel fornire
Analisi Tecnica per i professionisti del mondo Forex.
Precedentemente Chief Technical Analyst in
MCM Currencywatch e Informa Global markets,
Steve è analista tecnico responsabile di InterpreTA,
Il sevizio di analisi di Tradermade International.
Tutti i commenti sono forniti sull’applicativo
grafico Maverick. InterpreTA è disponibile come
servizio aggiuntivo a Maverick o separatamente
via pagina web. Per ulteriori informazioni: info@
jgptrade.com
ruggero mameli ha vissuto per 11 anni a Londra,
lavorando sui mercati FX, derivati e obbligazionari.
Ha lavorato per Danske Bank tra Londra e
Copenhagen e ha seguito, diversi progetti presso la
filiale di New York. Ha sempre operato come sales
e sales trading. Ha contribuito per anni a diversi
programmi televisivi per Bloomberg Television,
CNBC Class e in particolare per CNBC Arabya.
E’ uno specialista in Finanza Islamica e Geopolitica
del Medio Oriente.
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
Caspar marney, ha iniziato la sua carriera
come spot currency trader e analista tecnica in
HSBC Londra. Ha lavorato per SBC Warburg
(UBS) come Proprietary Trader e responsabile
globale analisi tecnica FX e mettali preziosi per
diventare uno dei migliori trader della banca.
E’ spesso invitato su trasmissioni televisivi
finanziarie.
giorgio martini è operatore in cambi dal 2000
presso un primario gruppo bancario italiano.
Redige periodicamente articoli sul Forex per il
portale finanziario italiano www.smartTrading.
it e collabora con la società di consulenza
indipendente Age Italia.
maurizio milano è responsabile analisi tecnica
Gruppo Banca Sella da 9 anni, dopo 5 anni
di esperienza sul mercato valutario spot.
Professore di analisi tecnica all’Università di
Torino, Facoltà di Economia. Collaborazione
giornalistiche con Borsa&Finanza, Il
Sole24Ore, Corriere della Sera, e altre testate.
Sue interviste compaiono regolarmente su
Class-CNBC, RadioRai1, Radio Classica. E’
socio ordinario SIAT (associazione di categoria
degli analisti tecnici italiani) e membro del
direttivo dell’IFTA (International Federation
of Technical Analysis).
nicolò nunziata è specializzato in strategie
e analisi Equity. E’ stato portfolio manager
presso Banca Profilo. In precedenza ha
lavorato per Euromobiliare, Akros, Credit
Suisse First Boston e come direttore in UBS,
con responsabilità di trading e arbitraggi
su Government bonds e prodotti derivati.
Docente di fondamenti di finanza.
javier paz è il CEO di Forex Datasource, una
società di ricerche di mercato che continua a
monitorare ed attrarre valutazioni sui broker
dai traders di tutto il mondo, attraverso il suo
sito www.forexds.com. La società annuncerà
nel maggio 2010 i risultati del secondo Forexds
Trader’s Choice Awards.
marco Sturlese, è trader di opzioni dal 1994,
specializzato su equity e forex, market maker
su borsa italiana, già nella redazione di SPOT
(la rivista del Forex Club Italiano) ai tempi
della mai dimenticata Nuccia, ha pubblicato
oltre 40 articoli su Milano Finanza su opzioni
e Covered Warrants.
Editore:
Emmanuelle Girodet
editor@fxtradermagazine.com
Advertising manager:
Monique Atlan
ad@fxtradermagazine.com
Webmaster:
Hristo Katzarski
webmaster@fxtradermagazine.com
Graphic design:
Preslav Dobrev
Supporto editoriale:
Lorenzo Lorenzi
Luca Di Bari
Kylie Lippert
Il trading comporta notevoli rischi e potrebbe non essere
adatto a tutti gli investitori. L’obiettivo di FX Trader Magazine
e’ quello di dare al lettore gli strumenti, la formazione, e
l’informazione che permettono di prepararsi all’attivit? di
trading sul mercato delle valute. Tuttavia, le analisi, notizie,
ricerche, strategie, o altre informazioni contenute nella
presente rivista sono fornite come informazioni generali sul
mercato e non devono essere considerate come consigli per
l’investimento.
FX Trader Magazine declina ogni responsabilit? per
eventuali perdite o danni, incluse, in via non limitativa,
eventuali perdite di utile, direttamente o indirettamente
imputabili all’utilizzo o all’attendibilit? di tali informazioni.
abbonamenti:
www.fxtradermagazine.com

Benvenuti alla seconda edizione di
FX Trader Magazine. E’ con particolare
soddisfazione che la pubblichiamo, in
seguito al grande successo dell’edizione
inaugurale.
Non solo il magazine è stato scaricato
da moltissimi trader, ma abbiamo
anche ricevuto molti complimenti per
la qualità degli articoli e del progetto
editoriale. Questo
naturalmente non
può che rallegrarci,
ma sottolinea
soprattutto che
l’interesse per il
forex rimane alto e
continua a crescere.
Il nostro impegno è
di continuare nella
nostra missione e
fornire un prodotto
editoriale di qualità.
In questo numero
abbiamo scelto
come contributo
principale quello di
Javier Paz perché
pone l’ accento sulla
progressiva regolamentazione
dei broker FX negli Stati Uniti.
L’introduzione dell’articolo 2.43b è
il primo forte segnale di “protezione”
del cliente finale da parte della NFA
Americana. A nostro giudizio questo è
un fatto positivo e significativo: dal far
west dei primi anni del mercato forex
EDITORIALE
Broker FX : Regolamentazione
e tutela dei trader
retail, assisteremo nei prossimi anni
ad una completa regolamentazione
dell’ industria, con un inevitabile
consolidamento.
Riteniamo che anche l’Europa
seguirà questa strada non appena
il forex raggiungerà la dimensione
di Mass Market. E questo potrebbe
avvenire prima del previsto, anche
Safe Keeping Cage of Thomson and Mckinnon Brokerage Firm
a causa della disparità di costi e
regolamentazioni che avvantaggia
oggi i broker FX europei, come
puntualmente sottolinea Javier nel
suo articolo. Se da un lato, in futuro,
tutto ciò comporterà per un broker
maggiori costi, questo inevitabile
processo favorirà dall’altro il cliente
FX
finale in termini sia di protezione
che di servizi offerti, ma soprattutto
nella trasparenza dell’esecuzione degli
ordini e nella quotazione dei prezzi.
Forse inizieremo ad assistere ad un
cambiamento di “sentiment” sui forum
riguardo a temi come lo Stop Hunting
e altre pratiche punitive o presunte
tali nei confronti del trader. In un
prossimo futuro sarà
assolutamente possibile che la
“ best execution” sia garantita
anche al mercato retail.
Insomma un futuro tutto
da scoprire e terribilmente
eccitante.
L’intervista di Michael
Buzzeo, Sr Vice President
Marketing FXCM, permette
anche di comprendere perché
uno dei maggiori broker FX
mondiali sostiene le nuove
normative US, e ci spiega
come, potrebbero influenzare
i mercati europei. Michael ci
pre-annuncia, fra l’altro, anche
l’apertura di FXCM Italia.
Insomma, il forex continua ad
espandersi e a strutturarsi. Noi saremo
qui per seguire questo sviluppo
dell’industria e per continuare a
segnalare novità ed eventi importanti
del nostro mercato.
Emmanuelle Girodet
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre

Benvenuti alla seconda edizione di
FX Trader Magazine. E’ con particolare
soddisfazione che la pubblichiamo, in
seguito al grande successo dell’edizione
inaugurale.
Non solo il magazine è stato scaricato
da moltissimi trader, ma abbiamo
anche ricevuto molti complimenti per
la qualità degli articoli e del progetto
editoriale. Questo
naturalmente non
può che rallegrarci,
ma sottolinea
soprattutto che
l’interesse per il
forex rimane alto e
continua a crescere.
Il nostro impegno è
di continuare nella
nostra missione e
fornire un prodotto
editoriale di qualità.
In questo numero
abbiamo scelto
come contributo
principale quello di
Javier Paz perché
pone l’ accento sulla
progressiva regolamentazione
dei broker FX negli Stati Uniti.
L’introduzione dell’articolo 2.43b è
il primo forte segnale di “protezione”
del cliente finale da parte della NFA
Americana. A nostro giudizio questo è
un fatto positivo e significativo: dal far
west dei primi anni del mercato forex
EDITORIALE
Broker FX : Regolamentazione
e tutela dei trader
retail, assisteremo nei prossimi anni
ad una completa regolamentazione
dell’ industria, con un inevitabile
consolidamento.
Riteniamo che anche l’Europa
seguirà questa strada non appena
il forex raggiungerà la dimensione
di Mass Market. E questo potrebbe
avvenire prima del previsto, anche
Safe Keeping Cage of Thomson and Mckinnon Brokerage Firm
a causa della disparità di costi e
regolamentazioni che avvantaggia
oggi i broker FX europei, come
puntualmente sottolinea Javier nel
suo articolo. Se da un lato, in futuro,
tutto ciò comporterà per un broker
maggiori costi, questo inevitabile
processo favorirà dall’altro il cliente
FX
finale in termini sia di protezione
che di servizi offerti, ma soprattutto
nella trasparenza dell’esecuzione degli
ordini e nella quotazione dei prezzi.
Forse inizieremo ad assistere ad un
cambiamento di “sentiment” sui forum
riguardo a temi come lo Stop Hunting
e altre pratiche punitive o presunte
tali nei confronti del trader. In un
prossimo futuro sarà
assolutamente possibile che la
“ best execution” sia garantita
anche al mercato retail.
Insomma un futuro tutto
da scoprire e terribilmente
eccitante.
L’intervista di Michael
Buzzeo, Sr Vice President
Marketing FXCM, permette
anche di comprendere perché
uno dei maggiori broker FX
mondiali sostiene le nuove
normative US, e ci spiega
come, potrebbero influenzare
i mercati europei. Michael ci
pre-annuncia, fra l’altro, anche
l’apertura di FXCM Italia.
Insomma, il forex continua ad
espandersi e a strutturarsi. Noi saremo
qui per seguire questo sviluppo
dell’industria e per continuare a
segnalare novità ed eventi importanti
del nostro mercato.
Emmanuelle Girodet
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre

I am not young enough to know everything
Sir James Matthew Barrie (per voce di Peter Pan)
Il quadro macro degli ultimi tre
mesi si è evoluto in una direzione
inequivocabile: il trionfo del ‘germogli
verdi’ (l’ormai famosa ‘green shoots
recovery’). A metà marzo la borsa
stava iniziando faticosamente a
riprendersi dai violenti ribassi subiti
nelle prime nove settimane del 2009.
A metà giugno il messaggio è chiaro:
il mercato sembra avere scelto, nella
zuppa alfabetica delle potenziali
riprese dalle tenebre della recessione,
la sua lettera preferita.
L’equity market ogni giorno che passa
sembra affermarlo con maggiore
decisione: sarà una ripresa a V (e non
una U, una W o, peggio ancora, una L
di memoria giapponese).
Il mondo FX, da molti mesi legato a
doppio filo ai destini dell’economia
globale, non poteva rispondere in
maniera più coerente.
Dal 15 marzo alla chiusura del
12 giugno le monete nettamente
vittoriose sono state AUD e NZD
(intorno al 24% di guadagno sul
Dollaro!), valute notoriamente
cicliche e legate alla crescita globale,
specie quella asiatica (che sembra
fare da traino a questa ripresa con
l’eccezione del Giappone). In parte
anche il CAD (+12%). Infine,
superando mille ostacoli, la Sterlina
(+18% sul Dollaro e +8% sull’Euro),
forse la nazione dove più evidenti in
questo periodo si sono mostrati nei
dati economici i ‘verdi germogli’ della
ripresa.
Ovviamente anche le valute emergenti
hanno ben performato soprattutto
quelle quotate contro dollaro, come lo
Zar (+19%), le monete dell’America
Latina e NJA (non-Japan Asia). L’Est
europeo e la Turchia, anche perché
quotati contro un più solido Euro,
hanno mostrato invece progressi
molto marginali (tra 0 e 3%).
Il rovescio della medaglia è stata la
rinnovata debolezza del Dollaro.
La prima settimana di giugno ha
visto il biglietto verde segnare i
minimi annuali contro tutte le valute
principali: 1,4337 Eur/Usd, 1,6363
Gbp/Usd, 1,0592 Usd/Chf, 0,8264
Aud/Usd, 0,6435 Nzd/Usd, 1,0785
Usd/Cad.
L’Euro si è posto, così come il Franco
Svizzero (che per ora riesce a resistere
MACRO ECONOMIA FX
I Verdi Germogli della Ripresa
alla volontà di forte indebolimento
della sua banca centrale) in una
posizione intermedia.
Lo Yen, pur senza titoli a nove colonne,
ha in realtà mostrato una debolezza
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre

FX MACRO ECONOMIA
identica a quella del Dollaro, con
il cambio Usd/Jpy praticamente
immutato nei tre mesi e un range
(93,50 – 101,50) tutto sommato
tranquillo rispetto alla folle volatilità
degli ultimi due anni.
La debolezza del dollaro
Sicuramente parlare di Dollaro
debole è tornato d’attualità dopo
il rafforzamento durato mesi in
concomitanza con la parte più
violenta della crisi economicofinanziaria
e il de-leveraging che ne
è stato una conseguenza evidente. La
correlazione inversa tra la sua forza e
l’andamento dei ‘risky assets’ è stata
quindi ulteriormente confermata.
Altri fattori hanno però contribuito
a concentrare l’attenzione dei
mercati sulla debolezza attuale e
prospettica della moneta americana.
La politica particolarmente
aggressiva e tempestiva della Federal
Reserve nell’abbassare i tassi e nel
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
perseguire il Quantitative Easing si
è accompagnata a uno sforzo fiscale
significativo nel tentativo di evitare
la spirale deflazionistica. Questo
ha portato il mercato a mettere in
discussione la sostenibilità futura
del debito U.S.A o addirittura ad
accusare la Fed di voler, monetizzando
il debito (i.e. comprando Treasuries
senza sterilizzazione), spostarne
il costo sulle spalle dei creditori
grazie ad un importante aumento
dell’inflazione.
Un debito considerato poco
sostenibile (anche se siamo ben
lontani dal rapporto debito/GDP di
alcuni paesi europei o del Giappone
si è parlato di possibile downgrade
futuri delle società di rating per
il debito governativo in Dollari)
e, peggio ancora, scenari di iperinflazione
vanno ovviamente di pari
passo con una marcata debolezza
della valuta coinvolta.
Molto risalto è stato dato alla voce
dei principali detentori di riserve in
Dollari (Cina, Giappone, Russia,
Corea, paesi del Golfo). Sono
dichiarazioni che vanno seguite con
attenzione visto che nelle loro mani
sono concentrati circa 2.750 miliardi
di riserve in valuta estera e che
cambiamenti nell’allocazione anche
lievi possono generare flussi enormi.
E’ emersa spesso preoccupazione
che la politica fiscale-monetaria
statunitense possa generare instabilità
al Dollaro e al suo status di valuta di
riserva mondiale. Addirittura sono
affiorati minacciosi avvertimenti sulla
volontà/necessità di allontanamento
graduale dal Dollaro come strumento
principale di commercio e riserva
mondiale.
Difficile comunque leggere le
dichiarazioni di banchieri centrali di
paesi con immense riserve in dollari
in maniera letterale e trasparente:

Grafico 1. La correlazione tra Eur/Usd e differenziale di tasso a 10 anni si inverte
loro stessi sono imprigionati in
una scomoda posizione, presi in
mezzo tra il rischio di un Dollaro
debole e la minaccia di un crollo
qualora la loro diversificazione si
facesse disordinata. Vale comunque
la pena di seguire attentamente
le dichiarazioni che seguiranno il
primo summit ufficiale dei BRICs
(Brasile, Russia, India, Cina)
leaders il 16 Giugno a Yekaterinburg
(Russia, Urali). Per un’analisi più
approfondita sul delicato rapporto
tra banchieri centrali e Dollaro vi
rimandiamo al pezzo (Nomura FX
Research) su questo stesso numero.
Qui ci limitiamo a sottolineare un
altro elemento chiave delle ultime
settimane. I tassi della parte a lunga
della curva sono saliti senza sosta,
coerentemente con il crescere delle
prospettive dell’economia mondiale
(ancora i ‘verdi germogli’). I Treasuries
in particolare hanno mostrato una
price-action orribile: i tassi a 10 anni
dal 2% sono arrivati a sfiorare quota
4% in poche settimane.
Alle notizie positive che sembrano
dipingere un migliore scenario
economico e una ripresa più veloce
Grafico 2. La rivincita della Sterlina.
MACRO ECONOMIA FX
e più sostenuta si sono a tratti
sovrapposte nubi minacciose di paure
inflazionistiche e insostenibilità del
debito, i sopracitati tormenti del
Dollaro. Il differenziale di tasso a 10
anni tra USA e area-Euro, in tempi
normali, è positivamente correlato
al cambio Eur/Usd . Da metà aprile
questa correlazione è completamente
saltata: tassi relativamente più alti
per il reddito fisso americano non
sono più un elemento di supporto
per la moneta, resa più redditizia per
l’investitore estero, ma indicatori di
una potenziale crisi di fiducia nei
confronti del Dollaro (Grafico 1). Una
correlazione da seguire attentamente
nei prossimi mesi.
La rivincita della Sterlina
Tra le monete principali la miglior
performance nelle ultime settimane è
sicuramente stata appannaggio della
Sterlina.
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 9

FX MACRO ECONOMIA
A fine 2008 toccando quota 0,9800,
sembrava che la parità tra Euro e
Pound fosse inevitabile. Impressione
rinnovata a gennaio e a marzo
(annuncio di Quantitave Easing da
parte della BOE): il cross Eur/Gbp
trovava nuova forza per ritentare
l’upside, fermandosi però a 0,9500.
Da metà marzo iniziava una marcia
di rafforzamento inarrestabile per
la valuta britannica, ancora più
evidente contro il Dollaro. Gli scenari
più funesti per l’economia inglese
(che avevano parecchi sostenitori,
ricordiamo tra tutti Jim Rogers
con il suo ‘all rats have to abandon
the sterling sinking ship’) erano
- evidentemente lo possiamo dire
solo a posteriori - già scontati a quei
prezzi vicini alla parità. In più i ‘verdi
germogli’ così popolari nel secondo
trimestre sembrano aver goduto di
un clima particolarmente favorevole
oltremanica: oggettivamente i dati
economici (indicatori di fiducia,
disoccupazione, prezzi delle case,
10 FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
vendite al dettaglio) hanno sorpreso in
positivo, indicando come l’economia
inglese possa essere in vantaggio
nell’uscita dalla recessione.
Il mercato ha comunque continuato
a provare, testardamente, a vendere
GBP quando ha ritenuto di avere
delle buone ragioni per farlo.
- In Aprile, dopo l’annuncio del
pesantemente criticato Budget 2009
di Alistair Darling (tra il 22 e il 24
Aprile Eur/Gbp da 0,8800 a 0,8940).
- In Maggio, dopo le
dichiarazioni dovish della Bank of
England (7 Maggio) e in seguito
all’abbassamento dell’outlook da
stabile a negativo sul debito UK da
parte di S&P (21 Maggio).
- Prima del week-end elettorale
di inizio Giugno, quando una crisi
politica per il governo di Gordon
Brown sembrava imminente (ultimo
rantolo dei ribassisti Sterlina con
Eur/Gbp da 0,8600 a 0,8860).
Grafico 3. La Corona Svedese e il problema ‘Baltico’.
Niente da fare per i detrattori del
Pound. Una chiara dimostrazione di
forza. Eur/Gbp ha rotto al ribasso
la media mobile a 200 giorni (poco
sopra a 0,8600) e i precedenti minimi
dell’anno a 0,8638 (10 Febbraio) per
quella che ormai appare a molti una
chiara inversione di trend.
i paesi baltici e la periferia europea
Una situazione su cui tenere i radar
ben accesi è quella dei paesi baltici:
Lettonia, Lituania, Estonia. Questi
paesi hanno le monete vincolate
all’Euro. La situazione più a rischio
è quella della Lettonia (la cui valuta
il Lat è in realtà libera di fluttuare in
una banda ristretta di +1/-1% verso
la parità di 0.7028 contro Euro).
Dopo anni di boom economico sulle
fragili fondamenta dell’abbondante
liquidità mondiale e dell’eccessivo
indebitamento del settore privato

in valuta estera, il GDP ha segnato
un -18% per il 2008 e una flessione
altrettanto drammatica sembra
probabile per il 2009.
Il deficit delle partite correnti ha
raggiunto un record di 25% del GDP,
il debito privato con l’estero è salito
al 130% del GDP e con la valuta
legata all’Euro c’è stata una perdita
di competitività per di più esacerbata
dalle recenti svalutazioni di valute
dell’Est Europeo. Una situazione
che per alcuni versi ricorda quella
vissuta (non con lieto fine) nel 2008
dall’Islanda. Al momento le autorità
locali, con il supporto di EU e IMF
si dicono totalmente determinate
a difendere la valuta. Un pacchetto
di aiuti era stato già definito lo
scorso anno (7.5 miliardi di Euro) a
fronte di un budget deficit che non
superasse il 5% per il 2009. Ma con
la attuale contrazione dell’economia,
più pesante delle attese, stime recenti
vedevano il deficit arrivare al 12%.
Si rendono quindi necessari ulteriori
tagli di bilancio per riportarlo a circa
il 7%. La disoccupazione ha già
raggiunto il 14%. In molti si chiedono
se questa ferma determinazione a
difendere la valuta non rischi di essere
una cura peggiore del male: economia
a pezzi e una invariata necessità di
svalutare in seguito. Esattamente
quello che fu costretta alla fine a fare
l’Argentina nel 2001 (vedi recente
articolo di Rubini sul FT).
Alcuni sostengono che una
svalutazione tempestiva (il 30% è
quanto suggerito dagli economisti),
accompagnata da una procedura
straordinaria di ingresso nell’Euro,
potrebbe essere una strada migliore
che una difesa ad oltranza. In ogni
caso la situazione è delicata ed incerta.
E potrebbe generare ripercussioni nel
mercato FX. Vediamo dove.
Svezia: le banche svedesi sono
notoriamente esposte alle economie
MACRO ECONOMIA FX
baltiche (lo stesso settore bancario è
per la maggior parte posseduto dalle
principali banche svedesi). Infatti
molte fluttuazioni nella Corona
recentemente sono state prodotte da
acuirsi e rilassarsi delle tensioni citate
in Lettonia e negli altri paesi Baltici.
Est Europeo: qui il legame è meno
‘reale’. Comunque HUF e PLN sono
stati usati come proxy più liquidi per
giocare sulla svalutazione (o resistere
alle previsioni di svalutazione). La
logica del contagio prevede che in
caso rottura del cambio fisso del Lat
e conseguente coinvolgimento delle
valute di Estonia e Lituania, la moneta
della Bulgaria (anch’essa legata
all’Euro) sarebbe trascinata nella
stessa sorte, nonostante fondamentali
economici non certo così disastrosi
(deficit delle partite correnti a livelli
‘baltici’, 26% GDP, ma contrazione
prevista dell’economia per il 2009
a solo -1.6%). Poi si passerebbe a
Romania con inevitabili tensioni,
dovute anche all’esposizioni comune
del settore bancario privato (tedesco,
austriaco, italiano, greco), in tutto
l’Est Europeo.
Sono meccanismi di causaeffetto
certamente estremi ed è
oggettivamente difficile possano
anche in caso di ‘disastro baltico’
avere effetti permanenti di mediolungo
periodo, ma è importante
monitorare la situazione se siamo
interessati ai movimenti FX della
periferia europea.
Alessandro Balsotti
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 11

FX
POLITICHE MONETARIE
Ultimamente abbiamo raccomandato
una presa di profitto su molti dei trades
proposti quest’anno (On the Sideline,
14 Maggio 2009), attendendoci una
correzione della recente salita dei riskyassets
e della correlata discesa del dollaro.
In particolare ci aspettavamo che Eur/
Usd potesse tornare a 1.3450 o 1.3200
e Nzd/Usd a 0.5850. Avendo il mercato
raggiunto questi livelli il 18 Maggio,
abbiamo nuovamente consigliato di
vendere dollari contro EUR e NZD,
aggiungendo questi trades al nostro
portafoglio G10 (Selling USD vs EUR
and NZD, adding to the printer basket,
18 Maggio 2009).
In seguito alcuni fattori aggiuntivi ci
hanno resi più fiduciosi ad aggiungere
corto dollaro e rimaniamo
strutturalmente ribassisti, aspettandoci
una salita dell’Eur/Usd a 1.50 per fine
anno. In caso di rottura di 1.3750 ci
aspetteremmo una mossa abbastanza
rapida verso 1.47 e forse aggiungeremmo
ulteriore rischio in quel caso.
I seguenti motivi hanno aumentato la
nostra fiducia su un futuro ribassista per
il dollaro.
12 FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
Le banche centrali
La rUSSia Sta USCEndo daL
doLLaro; è poSSibiLE ChE
aLtri La SEgUano ?
La Banca Centrale Russa è una delle più
trasparenti fra le banche centrali riguardo
alla composizione delle sue riserve.
L’ultimo report annuale rivela che l’euro
ha superato il dollaro come moneta tra le
riserve detenute in valuta estera. A gennaio
2009 la percentuale in euro è salita al
47.5% (dal 42.4% un anno prima). Dal
ignorano
il dollaro ?
momento che il valore dell’euro è sceso del
4.5% tra gennaio 2008 e gennaio 2009,
sappiamo che la variazione non è dovuta
ad effetti di valutazione.
Durante lo stesso periodo, la quota
in dollari delle riserve valutarie russe
è scesa al 41.5% dal 47%. Per effetto
del rafforzamento del dollaro se la
banca centrale non avesse toccato la
composizione delle riserve, il valore della
quota in dollari sarebbe salito al 49%.

Questo può essere di particolare
importanza qualora altre banche centrali
inizino a fare (o stiano già facendo)
altrettanto. Dal momento che le riserve
valutarie delle banche centrali ammontano
(dato fine 2008) complessivamente a
6.700 miliardi di dollari, è comprensibile
come anche piccoli cambiamenti nella
composizione possano avere un impatto
significativo sul mercato: un movimento
dell’1% equivale a 67 miliardi di USD in
vendita.
Il vice-governatore della banca centrale
russa ha poi aggiunto che questi
aggiustamenti non rappresentano un
cambiamento fondamentale nel modo
in cui la banca centrale intende detenere
le sue riserve, ma il report annuale citato
è certamente chiaro nel messaggio che
emerge dai numeri.
Gli ultimi dati IMF sulla composizione
delle riserve valutarie globali hanno
mostrato significative vendite di dollari
nell’ultimo trimestre del 2008 (Exhibit
1), come menzionato in passato (Not so
reserved?, 7 Aprile 2009).
Sono stati venduti dollari per 176 miliardi
nel Q4 2008, il che suggerisce che già
allora le banche centrali avevano iniziato
a uscire parzialmente dal dollaro, anche se
è difficile affermarlo con certezza visto che
la pesante crisi finanziaria in quel trimestre
aveva spinto diverse banche centrali dei
paesi emergenti a vendere dollari per
difendere le proprie valute da eccessive
svalutazioni.
aCCordi CommErCiaLi
E SdrS, aLtrE formE di
aLLontanamEnto daL
doLLaro
Alcune banche centrali hanno mostrato
una volontà meno diretta di ripudiare
il dollaro. Mr. Zhou, governatore della
PBOC, ha di recente pubblicato un saggio
sul sito internet della banca in cui discute
Exhibit 1. Central bank buying of major currencies (quarterly)
Source: Nomura, IMF
POLITICHE MONETARIE FX
la necessità di creare una valuta di riserva
“scollegata dai singoli stati”, eventualmente
nella forma di Special Drawing Rights
(SDRs). La Cina è anche entrata in una
serie di accordi commerciali bilaterali
con nazioni come Brasile e Argentina in
maniera da utilizzare le valute locali negli
scambi al posto dei dollari.
Questa settimana veniva nuovamente
riportato dai media, durante la visita del
presidente brasiliano in Cina, come le due
nazioni intendessero lavorare insieme verso
un utilizzo delle proprie monete e non del
dollaro nei loro scambi commerciali.
Anche se accordi simili di per sé possono
avere un impatto limitato, essi giungono
in un momento in cui gli USA stanno
perseguendo un’aggressiva politica di
Quantitative Easing che pensiamo possa
alla fine minare il valore del biglietto verde.
Come già detto di recente, sappiamo che
le autorità cinesi condividono la nostra
preoccupazione su questo aspetto e sui
rischi potenziali di inflazione futura se
la Fed non riuscisse a ridurre il bilancio
in maniera sufficientemente veloce
quando l’economia inizierà a riprendersi.
Di conseguenza riteniamo concepibile
che i grandi detentori di riserve valutarie
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 1

FX
POLITICHE MONETARIE
vogliano limitare la loro esposizione a
simili rischi e sicuramente la Russia sembra
portare avanti questa linea d’azione.
Un semplice grafico del differenziale di
tasso tra dollaro e euro (Exhibit 2) mostra
che quest’anno il rendimento dei titoli
americani, specialmente nella parte lunga
della curva, ha sottoperformato quello
europeo (i.e. i rendimenti negli USA
sono saliti relativamente a quelli in area
Exhibit 2. Bund – US Treasuries
Source: Nomura, Bloomberg
1 FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
euro), nonostante gli acquisti di Treasuries
da parte della Federal Reserve. Questo
potrebbe suggerire che forse la domanda
per carta a reddito fisso americana
sta iniziando a indebolirsi, un evento
probabilmente in grado di indebolire il
dollaro e potenzialmente di mettere a
rischio la capacità degli USA di finanziare
il deficit delle partite correnti.
Fino ad ora questo processo è stato
Exhibit 3. Eurodollar front contract
Source: Nomura, Bloomberg
lento, ma se il dollaro dovesse iniziare a
deprezzarsi più velocemente
accompagnato da debolezza nel reddito
fisso, allora tassi più alti potrebbero
mettere a rischio la ripresa economica e le
buone performance degli asset ‘rischiosi’.
Per il momento rimaniamo favorevoli
al rischio. Nel corso delle ultime
settimane ci sono stati degli sviluppi che
supportano questa visione. Il risultato
delle elezioni in India è positivo per il
rischio in generale. Nonostante la nostra
preoccupazione sul reddito fisso a lunga
scadenza, il mercato monetario continua
a normalizzarsi rapidamente. Exhibit 3
lo mostra chiaramente. Il front-contract
dell’Eurodollaro è salito di circa 90 punti
base da metà Marzo.
Il fatto che tre grandi banche americane
con ogni probabilità siano intenzionate
a ripagare a breve i fondi TARP ricevuti
potrebbe essere un altro segnale che il
peggio della crisi finanziaria è alle spalle.
Global Foreign Exchange Research
NOMURA International

2007

FX NORMATIVE FOREX
16 FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
Modifiche normative US
per i broker forex
L’opinione dei trader
dai Forexds Award 2009
MANUALE DI SOPRAVVIVENZA
PER I BROKER FOREX

attUaLE SCEnario dEi brokEr
Durante gli ultimi due anni, la supervisione del
regolamento negli USA e la globalizzazione dei
mercati finanziari, hanno decisamente cambiato
lo scenario riguardante i requisiti essenziali di un broker FX
competitivo. In questo momento, alcuni brokers FX regolati
e controllati dalle autorità finanziarie occidentali, avvertono il
timore di dover abbandonare il business per l’incremento dei
requisiti richiesti, mentre molti altri, regolati da autorità che
attuano un controllo di standard non occidentale, o persino
privi di autorizzazione alcuna, continuano la loro attività senza
timori o sorprese. Allo stesso tempo una nuova generazione,
probabilmente inesperta, sta entrando nel mercato, attirata dai
facili profitti, e dalla possibilità di incrementare il business grazie
alle nuove tecnologie a disposizione; percezione meramente
tecnologica e priva di una logica che rispetti la morsa stretta
dalle autorità di controllo.
Il mercato dei broker FX è consolidato in paesi regolati come
gli USA, la Svizzera e il Giappone; se per esempio un broker
NORMATIVE FOREX
FX
regolamentato dalla U.S. National Futures Association (NFA)
fosse impossibilitato ad adeguarsi alle nuove regole e, a causa di
ciò, fosse costretto a rinunciare alla propria attività, ci sono ottime
probabilità che venga acquisito da altre case di brokeraggio,
ben più imponenti, e capaci di adeguarsi alle nuove regole.
In conseguenza di ciò, la clientela potrebbe ricevere una mail
dall’eventuale CEO che li avvisa dell’acquisizione e, del fatto che
i loro conti saranno gestiti dal nuovo broker. Il tutto avverrebbe
in maniera fluida, senza scossoni di sorta, creando comunque
dei fastidi e probabili incomprensioni. Ma cosa succederebbe
se la società fosse regolamentata altrove o non lo fosse affatto?
Questo articolo vuole approfondire come la percezione
dei clienti, rispetto ai broker, possa rendere alcune società
più vulnerabili rispetto ad altre alla luce delle modifiche
normative.
Anche se avete seguito le notizie sul FX negli ultimi 18
mesi, è molto probabile che ogni annuncio sia stato valutato
separatamente. Emerge un’immagine più chiara del trend
industriale se prendiamo questi annunci nella loro totalità.
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 1

FX NORMATIVE FOREX
• Gennaio 2008. Il broker IFX Markets, fondato nel
2004, viene multato di $ 60.000 dalla NFA per non aver
provveduto alla supervisione della propria Introducing Brokers
(IBs). Agosto 08, la Società che acquisì IFX, City Index si fonde
con IFX Markets per diventare FX Solutions.
• Gennaio 2008. La NFA completa la chiusura di due
Broker FX: One World Capital Group e FXLQ in quanto il
capitale netto risulta insufficiente.
• Gennaio 2008. La NFA multa per $ 150.000 la
Advanced Market per mantenimento dei registri inadeguato e
introduce la supervisione dei broker.
• Gennaio 2008. La NFA lancia un massiccio attacco al
fine di chiudere gli operatori fraudolenti di commodity pool
(CPOs), trovando decine di attività illecite ad alto livello.
• Giugno 2008. La Saxo Bank inizia il processo di
registrazione in NFA come Futures Commodities Broker
(FCM). Ottobre 2008. La Saxo Bank annuncia tagli di personale
in tutto il mondo. Maggio 2009. I bilanci finanziari mostrano un
incremento di ricavi e profitti netti, rispettivamente del 61% e
del 23% su base annua.
• Agosto 2008. Al congresso USA passa il “CFTC
Reauthorization Act of 2008”, garantendo maggiori poteri al
CFTC ed alla sua agenzia operativa, la NFA. L’Atto rilancia il
Requisito di Capitale Netto (NCR). I venditori di FX devono
raggiungere la somma di $ 20.000.000 entro maggio 2009. Il
NCR è passato da $ 250.000 nel febbraio 2006 a $ 5.000.000
nel settembre 2008.
• Settembre 2008. IG Markets acquista un 87% del
broker FXOnline in valuta Giapponese per $ 207.000.000.
Maggio 2009. Il Financial Times fa previsioni negative su
questa acquisizione, vista l’annunciata intenzione da parte dei
Giapponesi di tagliare drasticamente la leva. i prezzi delle azioni
di IG Markets crollano.
• Ottobre 2008. MG Financial, fondata nel 1992, diventa
una sussidiaria del Rosenthal Collins Group (RCG), un broker
di futures.
1 FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
• Novembre 2008. CMC Markets ritira i suoi registri dalla
NFA ed annuncia tagli di personale in USA, Australia ed altre
parti del mondo.
• Gennaio 2009. ODL Securities vende i suoi account
USA a FXCM.
• Gennaio 09. Hotspot FXr annuncia la vendita dei suoi
account retail a FXCM.
• Gennaio 09. ACM USA, registrato in NFA dal 2007 e
collegato indirettamente a ACMarkets, annuncia la sospensione
delle operazioni ed il trasferimento degli account alla svizzera AC
Markets.
• Febbraio 09. L’ente regolatore USA FINRA annuncia la
riduzione di leva per i traders Forex 1,5:1 in risposta ai Broker FX
che volevano aggirare la vigilanza della NFA negli USA.
Marzo 09. Ultimo mese per i broker FX online in svizzera per
registrarsi come banche, così come stabilito dalla Swiss Federal
Banking Commision e dalla FINMA nel 2008. Applicano questa
licenza: AC Markets, MIG Investments, Dukascopy e GFX
Group (Forex.ch). La Realtime Forex S.A. decide lo spostamento
delle operazioni a Malta.
• Aprile 09. La NFA multa il broker FX I-Trade FX di $
250.000 per procedure inadeguate di riciclaggio di denaro (AML).
Una settimana dopo, a Maggio 09, I-Trade FX annuncia la vendita
dei suoi account a FXCM.
• Aprile 09. LA GFS Forex & Futures, una società
regolata dalla NFA, esce dal mercato USA, per spostarsi in Gran
Bretagna.
• Aprile 09. La NFA annuncia la regola “NFA Compliance
Rule 2-43(b), vietando operazioni di copertura, dando mandato
ai contabili FIFO e imponendo restrizioni sugli ordini pendenti.
• Maggio 09. La Giapponese FSA annuncia l’intenzione di
ridurre la leva da 20 a 1 o da 30 a 1 nell’estate 2009.
• Maggio 09. AVA FX un broker FX appartenente ad una
società pubblica Israeliana, riporta profitti 1Q09 di $ 11.800.000,
con un reddito netto di $ 5.400.000 dopo aver considerato spese
di marketing e pubblicità per $ 3.600.000.

Questa serie di eventi ci porta a pensare che un certo numero
di grandi brokers sono entrati nel mercato statunitense tardi,
nel 2007 e 2008, attratti dal fatto che gli USA rappresentano
il 30% del mercato globale. Chi erano queste entità? Erano
broker con un significativo seguito in altri continenti, come
Saxo Bank, Alpari, e IG Markets. Questi erano brokers
americani di futures che intendevano espandersi nel settore
FX, ad esempio MF Global, Rosenthal Collins Group, PFG
Best, e Ikon Global Markets, insieme a nuovi players come
I-Trade FX e Advanced Markets.
Mg financial, un broker nato nel 1992 e noto per non essere
particolarmente al passo coi tempi, fu acquisito da Rosenthal
Collins Group e divenne un loro Introducing Broker.
L’approvazione del CFTC Reauthorization Act fu la causa
principale della chiusura delle attività di CTC sul versante
americano, e la concentrazione del core business su regioni
più competitive quali l’UE
e l’Australia. Questa mossa
fu seguita da Saxo bank, la
quale fece richiesta di ritiro
della propria autorizzazione
alle attività precedentemente
richiesta alla NFA.
A seguito della nuova
regolamentazione nord
americana, relativa al capitale
minimo versato e la sua
applicazione e riorganizzazione
(che nel giro di pochi mesi
è passata da 5 a 20 milioni di
dollari), sempre più broker
decisero sia di vendere che
di trasferirsi al di fuori degli
USA.
ODL Securities e Hotspot FXr
optano per la vendita a FXCM.
ACM USA delle loro divisioni retail FX. Quest’ultimo è
partner di AC Markets (Svizzera) che decide di chiudere
negli USA.
Poco prima dell’innalzamento del livello del capitale minimo
versato a 20 milioni di dollari I-Trade FX, un nuovo broker
di piattaforma MT4 fu pesantemente multato dalla NFA e
vendette il suo intero business a FXCM.
NORMATIVE FOREX
FX
Altri, come Alpari US e IG Markets sono rimasti negli USA,
mentre altri sono usciti dal mercato, portati a rinunciare dai
costi, diretti e indiretti, della regolamentazione. Cioè sono
attualmente solo quindici FX brokers regolamentati negli
stati uniti e, la nostra stima, prevede che nel giro di un anno
ne rimarranno 10-12.
Chiaramente, l’industria sembra aver raggiunto un punto ove
si trovano solo due tipi di FX brokers:
brokers ben capitalizzati, molto regolamentati, operativamente
sofisticati e brokers non/leggermente regolati, la cui attività è
remunerativa, ma la cui modalità operazionale è opinabile in
termini di maketing e complessità.
Ci sono due enti preposti alla regolamentazione con
significativa esperienza di spot off su mercati in valuta
straniera; la NFA (USA)
e la United Kingdom’s
Financial Services Authority
(FSA). La maggioranza
degli altri enti di questo
tipo stanno o aumentando
la pressione in termini di
supervisione e controllo (in
Svizzera e Giappone) oppure
mantengono livelli di controllo
di standard più contenuti:
Malta, Cipro, Belize e altri
paesi off shore.
Le differenze tra questi
due profili di supervisione
e le implicazioni che ne
conseguono sono molto
significative.
Un broker che opera al di fuori
della giurisdizione di NFA/
FSA non è tenuto ad aderire ad
alcuno dei requisiti stabiliti:
-rapporti di statistiche chiave su base giornaliera,settimanale,
mensile e quadrimestrale sotto minaccia di pesanti multe in
caso di ritardi, in accuratezza o menzogna
- trattenere registri, dati di transazioni e prezzi per anni
-avere procedure di emergenze contingenti e di protezione
dei dati sensibili
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 19

FX NORMATIVE FOREX
- argomentare concretamente eventuali obiettivi di
guadagno presentati come leva del maketing ed avere
chiare procedure in caso di contenzioso
- sorvegliare gli account clienti secondo regole stabilite dagli
enti preposti all’antiriciclaggio e antiterrorismo
- supervisione stretta delle promesse fatte dagli agenti nei
confronti dei nuovi clienti
- divulgare i profili di rischio prefigurati nei vari prodotti.
Dal 2006 la NFA non ha tenuto nascosti i suoi dissapori con
i brokers Forex che non facevano parte del suo gruppo di
brokers on-exchange futures. Ciò ha comportato sanzioni
dirette alla maggior parte di questi brokers regolati, operanti
negli USA dal 2006 fino al 2008. Mentre tali broker
aderivano sempre in maggior numero alle nuove pesanti
normative, la NFA cercava l’approvazione del Congresso
all’aumento del capitale minimo fino ad 80 volte superiore
di quanto prefigurato precedentemente nel 2006.
Ci sono grosse probabilità che la nuova “NFA Compliance
Rule 2-43(b)”, annunciata nell’aprile 09, dimostrerà di
essere una seria regolamentazione aggiuntiva da parte della
NFA. È probabile che ciò danneggerà l’industria dei broker
negli USA.
Tutti i broker che stanno offrendo MetaTrader 4, di gran
lunga la piattaforma di trading più popolare al mondo, che
dà la possibilità di condividere più del 50% dei mercati,
saranno colpiti duramente. I broker americani avranno
costose modifiche per riadattare l’interfaccia verso i clienti
e backoffice dei broker, per qualcosa che, allo stato attuale,
scoraggerà parecchi clienti ad aprire conti con loro. È
nostra opinione che i broker inglesi sono in una posizione
di vantaggio e che trarranno guadagno da questa decisione
controversa della NFA, almeno che la FSA inglese decida di
seguire le stesse procedure di regolamentazione.
Un massiccio cambiamento di regole sta avvenendo anche
in Svizzera, dove la Swiss Federal Banking Commission ha
dato tempo ai broker FX fino a marzo 09 per registrarsi
come banche con la FINMA (Swiss Financial Market
Supervisory Authority) al fine di continuare ad offrire Forex
retail da una base svizzera. AC Markets, MIG Investments,
Dukascopy, e GFX Group (Forex.ch) hanno archiviato le
loro applicazioni bancarie con la FINMA entro la scadenza,
mentre gli altri hanno venduto alle banche esistenti o hanno
20 FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
lasciato la Svizzera per passare alla giurisdizione meno severa
della zona UE. La spinta normativa svizzera avrebbe avuto
maggior credibilità se la FINMA non avesse trascinato alla
chiusura del broker svizzero Crown FX per mesi – Crown
FX continuò ad attrarre clienti durante gran parte del
periodo di sospensione, mentre gli account esistenti erano
congelati.
Cambiamenti sostanziosi stanno anche succedendo nel
mercato retail FX Giapponese. Quest’ultimo, fin dalla sua
istituzione, è sempre stato in mano ad una dozzina di broker
Giapponesi. Ci sono notizie che questo sparuto gruppo, di
routine, abbassi l’offerta di equità delle loro società ai broker
stranieri.
Finalmente, nel tardo 2008, FXOnline, uno dei cinque
maggiori broker Giapponesi, ha venduto una partecipazione
del 87% all’ Inglese IG MARKET per $207.000.000.
Il vento normativo pare stia cambiando anche in Giappone.
In maggio 2009, la Japanese Financial Services Authority,
riporta che è stata richiesta una grande riduzione della leva
per tutte le transazioni FX retail ad un massimo di 20:1 o
30:1 non più tardi dell’estate 2009. C’è chi crede che questo
cambiamento significherà spreads più alti in Giappone
e liquidità più bassa durante la sessione asiatica. Più
facilmente, tuttavia, sarà la graduale uscita degli accounts
dal Giappone ed una più rapida acquisizione dei broker
Giapponesi da parte degli Stranieri.

i f o r E X d S awa r d S 2 0 0 9
L’opinionE dEi tradEr S
Quindi, visto il cambiamento in atto e le nuove opportunità, in
ultima analisi, ciò che decide vincitori e perdenti è il sentimento
dei Broker. Il trader medio può scegliere tra più di cento broker
FX, che ai più, appaiono confusamente simili. L’informazione
sui broker sul web è molto dispersiva, ha una dubbia credibilità
ed è composta in maniera da rendere difficili le comparazioni.
La maggior parte delle persone sceglie un broker usando un
metodo erroneo e sperimentale, che può rivelarsi estremamente
caro.
A questo punto, è necessario fare una piccola deviazione per
spiegare le origini del Forexds Award. Il mio coinvolgimento
nello scambio di valute estere iniziò nel 2000, mentre lavoravo
per una banca di Boston, come stratega sulle valute. Nel 2005
venni a conoscenza delle necessità dei traders retail, mentre stavo
lanciando il dipartimento istituzionale di vendite della Interbank
FX. A metà del 2007 sentii prepotentemente il desiderio di fare
qualcosa in merito alla scarsa qualità dei dati a disposizione dei
broker e lasciai IBFX per lanciare ForexDatasource.com, una
società di ricerche di mercato nonché portale di informazioni.
Dopo un anno di preparazione al metodo di indagine,
cominciammo a collezionare i dati dei broker in maniera
sistematica, con polarizzazione minima di auto rinvio o
conteggio doppio. Questa ricerca fu supportata dal fatto
che il mio team aveva una buona conoscenza di statistiche
applicate ed operazioni dei broker. Dopo un anno di raccolta
dati, riunimmo circa un migliaio di valutazioni da broker di 82
paesi diversi. Questo vasto campione statistico, con un’ampia
rappresentazione geografica, fornì la base per i Forexds Awards.
Abbiamo chiesto ai traders di valutare un broker FX da una lista
di 50 broker medi o grandi. Dovevano rispondere alla domanda:
”Che probabilità ci sono che tu scelga questo broker invece degli
altri, da 1 a 10 (1= bassa, 10= alta). I trader trasformarono questa
valutazione in cinque categorie di soddisfazione: generale,
piattaforma di trading, customer service, dipartimento account
e dipartimento finanziario.
I risultati ci permisero di calcolare quello che in statistica è
conosciuto come Net Promoter Score (NPS), una semplice
percentuale, che ci rivela se una azienda ha più “clienti
promotori” o “clienti detrattori”. La semplicità e la logica della
statistica NPS è potente, ed è anche di aiuto nel prevedere quale
società ha più probabilità di guadagnare fette di mercato e
Broker Capitale- US$ million
OANDA 159.7
FOREX.COM (Gain Capital) 90.8
GFT 80.7
FXCM 60.5
FX SOLUTIONS 41.5
IBFX 36.5
CMS FOREX 29.7
IG MARKETS 22.8
FOREX CLUB 21.8
ALPARI (US) 21.0
ADVANCED MARKETS 19.8
MB TRADING 17.1
EASY FOREX US 15.6
IKON GLOBAL MARKETS 13.4
Fonte: CFTC, Apr 2009, Adjusted Net Capital
ALTO
MEDIO
BASSO
rimanere nel business.
Il NPS viene calcolato così: percentuale di promotori –
percentuale di detrattori = NPS % . Un promotore valuta un
broker da 9 a 10, mentre un detrattore da 1 a 6; i voti 7 ed 8 sono
neutri e non vengono considerati nel NPS.
Per i Forexds Awards, Forex Datasource usa semplici medie
di valutazioni nella categoria Global FX Broker ed i punteggi
NPS nella classifica dei continenti leaders. Riconosciamo che
classificare tutti i broker globalmente ha parecchie lacune.
La maggior parte dei broker ha una forte presenza in un solo
continente. Abbiamo scoperto differenze significative nella
media fra promotori e detrattori nei diversi continenti – vedere
il prospetto. Abbiamo anche differenze nei numeri di voti per
un broker così come nella diversità di grandezza dei broker
stessi.
NPS per
Continente
NORMATIVE FOREX
Promotori Detrattori Neutri NPS
AFRICA 25% 24 50 1
ASIA 21 29 50 -8
EUROPE 27 27 46 0
AMERICHE 39 14 46 25
OCEANIA 29 29 42 0
Fonte: Forex Datasource, 2009, categoria Best Overall
FX
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 21

FX NORMATIVE FOREX
La categoria Global FX Broker ha riconosciuto sette broker
che erano tra i migliori sei in più di un continente. Questi
ultimi sono poi stati messi uno contro l’altro nelle cinque
sottocategorie: generale, piattaforma di trading, customer
service, dipartimento account e dipartimento finanziario.
Il vincitore di quest’anno è stato IBFX, seguito da vicino da
Oanda e con Alpari UK al terzo posto.
Alcuni dei 50 broker nel sondaggio non ha raggiunto
una votazione sufficiente da permetterci di considerarla
rappresentativa dei loro clienti. Abbiamo applicato un
criterio minimo di 8 voti, con conseguente lista di 28 broker
rappresentanti il 96.3% dei voti ricevuti.
La categoria del Leader Continentale ha permesso ai
28 broker (anche la Global FX Brokers) di competere
su basi uguali, usando il NPS di ogni società per
Dodici Leaders Continentali
Maggior
Soddisfazione
Broker
1 ODL
Markets
ASIA EUROPE AMERICHE AFRICA OCEANIA
Broker NPS Broker NPS Broker NPS Broker NPS Broker NPS
18.00% ODL
Markets
15.40% Interactive
Broker
2 IBFX -7.80% GFT 9.10% CMS
Forex
3 Saxo
Bank
Continent
npS
Maggior
Soddisfazione
Piattaforma
-10.00% Alpari
UK
66.70% Alpari
UK
26.00% Oanda 33.30%
58.30% FXDD 14.00% IBFX 16.70%
8.30% GFT 30.00% FXCM -14.00% FXCM 0.00%
-8.00% 0.00% 25.00% 1.00% 0.00%
ASIA EUROPE AMERICHE AFRICA OCEANIA
Broker NPS Broker NPS Broker NPS Broker NPS Broker NPS
1 IBFX 18.60% IBFX 30.00% IBFX 45.70% FXPRO 50.00% Oanda 33.30%
2 FX
Solutions
12.50% Alpari
UK
21.10% FXDD 37.50% Alpari
UK
-10.00% IBFX 25.00%
3 FXDD -8.30% FXCM 21.10% GFT 37.50% FXDD -20.00% FXCM 11.10%
Continent
npS
Global
Broker
-20.00% -1.00% 15.00% -10.00% 0.00%
Fonte: Forex Datasource, 2009, Best Overall and Best Platform categories
22 FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
Generale Piattaforma
Cust
Svce
Accounts Finanziario
IBFX 1 1 1 1 1
OANDA 2 7 2 2 2
Alpari
UK
3 4 3 3 3
FXDD 4 3 5 4 4
FXPRO 5 2 6 5 5
FXCM 6 6 7 6 6
SAXO 7 5 4 7 7
Fonte: Forex Datasource, 2009
determinare i tre vincitori per continente in due
sottocategorie: Highest Broker Satisfaction e Highest
Platform Satisfaction.

A nostro avviso, la categoria Global FX è un
riconoscimento della dimensione e posizione del
broker nel mercato, mentre il Leader Continentale
è forse il requisito più importante per determinare la
soddisfazione del cliente.
I tre grafici mostrano i brokers per numero di voti e la
classifica generale fornisce un altro punto di vista con
cui analizzarli. C’è una linea di tendenza logaritmica in
ogni grafico che fornisce una specie di benchmark per
NORMATIVE FOREX
FX
ognuno di questi tre livelli.
Analizzando questi grafici, possiamo notare che i voti
non sono stati assegnati necessariamente ai broker più
popolari, ma che casomai, sono il riflesso degli anni
di permanenza nel mercato retail o della dimensione
del budget destinato al marketing. Il nostro pensiero
è che compagnie come Ava FX e DBFX hanno avuto
pochi voti in relazione alla loro “giovane età”. Un
basso numero di voti può anche essere visto come un
indicatore del calo delle prestazioni o di un minor
fascino in un mercato molto competitivo. Altri, come
AC-Markets potrebbero aver avuto risultati negativi,
poiché il nostro sondaggio era più in centrato su
traders di lingua inglese che francese.
In conclusione, vi sono importanti modifiche normative
in corso in alcune parti del mondo che stanno portando
ad un forte divario nella selezione dei broker FX o
broker trasparenti, fortemente regolamentati, o broker
opachi poco regolamentati. Al di là della questione della
regolamentazione, vi è anche quella delle prestazioni
dei broker percepite dai clienti. I Forexds Awards
rappresentano senza dubbio il primo grande studio per
misurare sistematicamente le preferenze dei traders e per
creare un quadro di confronto dei broker FX.
Anche dopo aver considerato tutto ciò, un saggio
professionista farebbe bene a tener conto di questi
suggerimenti nella scelta di un broker: Prima di tutto
identificare i propri “criteri chiave di scelta del broker
FX”. Rispondere alla domanda: “l’elemento o i due
elementi più importanti per me sono”, per esempio: alta
leva, spread fissati e stretti, normative, piattaforma di
qualità, alta capitalizzazione, etc. Usare i criteri chiave
necessari alla scrematura dei broker, lasciando 2-3 broker
che coincidano con la maggior parte di questi criteri.
Condurre una profonda ricerca sui broker rimanenti,
intervistandoli direttamente ed usando le informazioni
qui presenti ed altre fonti pubbliche al fine di determinare
la migliore corrispondenza.
Dopo sei mesi, rivalutare le relazioni con il proprio broker
e, possibilmente, ripetere il processo di selezione.
Javier Paz
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2

Costruire affidabili trading Systems
Nell’ultimo articolo, abbiamo
introdotto l’idea di costruire affidabili
Trading Systems e discusso alcune delle
caratteristiche dei Mercati FX e Futures,
parlando del comportamento dei cambi
come unico, seppur non casuale. Questo
articolo analizza la prima sfida che ci si
trova ad affrontare nella costruzione di
un trading system, cioè come costruire un
attendibile database storico dei prezzi.
Se dovessimo discutere del mercato
dei futures, ciò sarebbe relativamente
semplice in quanto in ogni momento per
un determinato ammontare è quotato
un solo prezzo disponibile
per ogni scambio e per ogni
controparte.Il mercato FX è
piuttosto singolare.
Pur essendo di gran lunga
il mercato più liquido
al mondo, è anche il più
frammentato. Senza un
mercato regolamentato
centrale ogni banca quota
il proprio prezzo, per ogni
coppia di valute. Quindi,
in ogni dato momento,
EURUSD potrebbe essere teoricamente
quotato 1.3340/42 in una banca,
1.3339/41 in un’altra e 1.3341/43 in una
terza, ognuna con la propria piattaforma
elettronica di trading, anche detta
ECN (Electronic Communication
Network). Un numero sempre maggiore
di ECN competono per la liquidità,
Parte 2 – Trovare una buona fonte di dati storici
“Reminescenze di un trader FX…”
dove le controparti “buy side” possono
immettere i propri prezzi nei sistemi. Ciò
rende impossibile costruire un database
storico dei prezzi infragiornalieri che sia
veramente pulito ed accurato. In ogni
caso, anche se frammentato il mercato
elettronico attuale è avanti anni luce
rispetto a pochissimi anni fa.
in principio – voice brokers
Prima della nascita delle piattaforme
ECN, la maggior parte degli scambi
FX era conclusa al telefono, con un
trader seduto ad una scrivania, proprio
come l’autore tempo addietro, con una
mezza dozzina di broker che gridavano
i prezzi.
Per esempio un DollarMark (Dollaro
Americano contro Marco tedesco)
spot-dealer (l’autore nasce prima
dell’avvento dell’Euro) poteva avere
TRADING SYSTEMS FX
una broker box che gridava: “trenta,
trentacinque in cinque” ed un altro:
“trenta, trentaquattro, tre contro
cinque”, etc. con “tre contro cinque” a
significare la dimensione, in milioni, per
i quali un prezzo era valido (sugli altri
mercati si direbbe la profondità), senza
citare la “big figure”, la figura, ovvero il
secondo decimale nel caso dell’allora
DollaroMarco ed oggi EuroDollaro.
Ogni trader, per ogni coppia di
valute, spesso aveva parecchi box (gli
altoparlanti viva voce dei telefoni) che
gridavano prezzi simili e da qui nasce
l’immagine classica di un
trading floor di una banca,
in una cacofonia di voci e
rumori. La realtà è molto
diversa ai giorni nostri, con i
voice brokers che sono stati
quasi interamente sostituiti
dagli ECN.
Al tempo dei voice brokers,
parte dell’arte dello spot
dealer era di riconoscere la
voce del broker con il miglior
prezzo, per l’ammontare
desiderato. Come junior trader quella
era probabilmente la cosa più difficile da
imparare. A complicare le cose, la voce
del broker poteva non essere sempre la
stessa; qualcuno andava a mangiare, era
in vacanza, o semplicemente era via per
qualche minuto, magari per una sosta
alla toilette..
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2

FX
TRADING SYSTEMS
Inoltre, sul desk normalmente
un junior sostituiva più trader
contemporaneamente, quando erano
fuori ufficio, e così poteva avere più
di venti voci da ricordare cercando di
riconoscere da quale box arrivassero.
Tutti gli scambi inoltre erano inseriti
manualmente, e non automaticamente
dagli ECN come avviene oggi. Penso
sia corretto affermare che il lavoro
dei junior di oggi sia decisamente più
facile.
Se un ordine era troppo grosso da
eseguire con una sola controparte, si
doveva coinvolgere l’intero trading
desk; il dealer che doveva eseguire il
grosso importo, che qui chiameremo
per comodità Joe, si alzava e gridava
“calls, chiamate!” Quindi ogni altro
trader avrebbe chiamato altre banche
utilizzando il “Reuters Dealing” (una
sorta di chat tra banche utilizzata per
l’esecuzione di operazioni in real time)
e con il telefono. Ogni trader avrebbe
gridato i prezzi che stava ricevendo
dalle sue controparti, e Joe avrebbe
fatto segni con la mano ad indicare
“yours” (vendi, tuoi) o “mine” (compra,
miei), per indicare se voleva comprare o
vendere. Faceva parte del “gioco” anche
il “bluff ”, chiamato sui dealing desk
“spoof ”.
Per esempio, se un trader di una
banca prendeva una chiamata dalla
banca di Joe, e capiva che questa stava
vendendo, avrebbe magari iniziato a
vendere anche lui, pensando che un
grosso ordine stava per essere eseguito
e aspettandosi quindi che il prezzo
sarebbe crollato mentre l’altra banca
continuava ad eseguire i propri ordini.
Per disorientare le controparti quindi
Joe avrebbe prima comprato per
indurre il prezzo verso l’alto per poi
26 FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
vendere ad un prezzo migliore subito
dopo. Si poteva trattare, in tal caso, di
un gioco di spoof, o comunque di bluff
e controbluff.
Un aneddoto curioso e significativo,
in cui l’autore fu coinvolto, riguarda
il desk di una importante banca che
riuscì a guadagnare parecchi milioni
in brevissimo tempo, grazie ad un solo
semplice ma efficace bluff.
La banca era rinomata per avere
rapporti consilidati con la BOJ (Bank of
Japan). In passato la Bank of Japan era già
intervenuta sul mercato per rafforzare
lo yen attraverso una colossale vendita
di USDJPY e DEMJPY. Ciò rendeva i
traders sempre attenti ad un intervento
della banca centrale giapponese per non
trovarsi con posizioni a mercato dal lato
opposto a quello dell’intervento.
Il chief dealer e il suo numero due, il
trader sullo Yen, sapevano che se la loro
banca fosse stata vista vendere grandi
quantità di DEMJPY e USDJPY, il
mercato avrebbe a ragione pensato ad
un intervento della BoJ e quindi avrebbe
reagito iniziando a vendere, per catturare
il movimento verso il basso. Un giorno
i due si alzarono e urlarono: “calls!”,
che in sè non era un comportamento
inusuale, poichè
accadeva su tutti
gli ordini grossi.
Non appena i
colleghi dealers
e assistente
iniziarono a
prendere prezzi
da 2-3 banche,
i due gridarono
insieme “tuoi!”
fino a quando
non vendettero
parecchie centinaia
di milioni di Dollari e Marchi contro
Yen.
Nessuno seppe cosa stava capitando,
ma ognuno fece il proprio lavoro è
mandò avanti gli ordini con incredibile
efficienza. Il sales desk si stava
chiedendo cosa fosse successo, poiché i
clienti iniziarono a chiamare chiedendo
il motivo di questo grosso movimento
dal momento che tutti vedevano e
sentivano il grande fermento venire dal
trading desk. Inevitabilmente si diffuse
il rumour di un intervento della BoJ.
Nessuno disse una parola per smentire
o confermare tale rumour poichè sul
desk nessuno sapeva in realtà cosa
stava accadendo. Il solo conteggio
dell’ammontare totale venduto e la
riconciliazione della pesante esposizione
del desk furono un non facile compito.
Appena le voci si diffusero è montò
la speculazione, USDJPY e DEMJPY
continuarono a cadere rapidamente.
Poi arrivò una seconda ondata, o così
pensarono tutti. Ancora i due si alzarono
e gridarono “calls!” ed iniziarono a
vendere USDJPY e DEMJPY di nuovo.
Il mercato valutò ciò come una seconda
ondata di vendite da parte della BoJ, che
era solita comportarsi in questo modo, e

di conseguenza credettero ancora in un
abbassamento del prezzo e vendettero
ancora. Ma qui cominciò la parte di
puro “spoof ”: iniziarono a comprare
a raffica, gridando “miei, miei, miei…”,
, ancora con i prezzi in discesa, dal
momento che le altre banche pensarono
ad un tipico comportamento di spoof
per poter vendere ancora, e di spoof si
trattava ma dall’altra parte.
Prima che il mercato realizzasse ciò
che stava capitando, essi coprirono
l’intera posizione e chiusero con un
profitto di parecchi milioni, nel giro di
pochi minuti.
Ognuno nell’ufficio ebbe la sua fetta
di torta, per un lavoro veramente ben
eseguito; questo è il tipo di trading
che difficilmente rivedremo, visto che
erano i giorni più simili al “wild west” di
quanto lo possano essere quelli odierni,
anche grazie all’arrivo degli ECN.
naturalmente in questo aneddoto
c’è qualcosa da tramandare ai posteri:
Anche se ci fu un gran numero di
transazioni in pochi minuti nessuna
fu registrata nel preciso momento.
L’autore stesso probabilmente eseguì
transazioni con una dozzina di
banche ma le due cose più importanti
che furono registrate, furono una
conversazione sulla chat “Reuters”
ed uno scarabocchio affrettato su un
bigliettino dopo una conversazione
telefonica, successivamente riconciliata
con la controparte.
Quindi, anche se come esempio è
estremo, illustra il punto molto bene:
semplicemente non esiste un dato
storico sull’Fx completamente affidabile
ed accurato prima dell’avvento delle
piattaforme ECN e la situazione non è
in realtà migliorata significativamente
da allora.
L’avvento delle piattaforme
elettroniche di trading.
Da quando sulle piattaforme
elettroniche hanno iniziato ad essere
eseguiti sempre maggiori volumi,
abbiamo cominciato ad avere dati
accurati, perchè i computer registrano
sempre meglio i momenti esatti, i prezzi
e i volumi di ogni scambio. Comunque
non esiste ancora una ECN centrale e
piuttosto che avere qualcuno che sale di
quota di mercato, come ci si potrebbe
aspettare, il mercato è sempre più
frammentato. Ciò significa che in ogni
momento del giorno, ogni coppia di
valute è trattata con differenti prezzi,
volumi e spread bid/ask.
Solo unendo tutti i prezzi di ogni
ECN e da ogni banca e broker, si
potrebbe costruire un record vero ed
affidabile. Ma anche in tal caso, una
banca market maker potrebbe fornire
TRADING SYSTEMS FX
la propria liquidità, il proprio prezzo,
valido per 10 milioni di dollari ad
esempio, a diversi ECN, ma ritirando tale
prezzo non appena quella liquidità viene
utilizzata su uno solo degli ECN; ciò
significa che un prezzo apparentemente
valido per 50 milioni di dollari in caso
di aggregazione dei prezzi dei vari ECN,
potrebbe essere in realtà valido solo per
10.
trading sui cross
Se qualcuno volesse vendere CHFJPY,
Franchi Svizzeri contro Yen, non essendo
coppie quotate direttamente ma “cross”,
si troverebbe una liquidità piuttosto
scarsa sulle piattaforme elettroniche e
di conseguenza uno spread più largo.
Tuttavia USDCHF e USDJPY sono
scambiate in maniera più attiva, così il
trader professionista passerebbe “dalle
gambe” o “componenti”, comprando
USDCHF e vendendo USDJPY, per
un importo in Usd equivalente che lascia
una posizione netta Usd a zero ma la
desiderata posizione corta CHFJPY.
Ciò significa che il trader ha trattato
CHFJPY, senza che alcun prezzo sia stato
effettivamente trattato direttamente in
CHFJPY su alcun ECN.
gap e spike
Anche se l’FX è di gran lunga il
mercato con più liquidità, ci sono dei
momenti in cui non si “trovano prezzi”
quotati, in particolare durante la sessione
asiatica, meno liquida. E’ questo il caso
in particolare di cross meno liquidi. Ciò
significa che nei dati storici non solo
si trovano normalmente dei gap, ma ci
sono spesso dei momenti in cui una certa
coppia di valute viene quotata su una
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2

FX
TRADING SYSTEMS
piattaforma e non su altre. Questi gap
nei dati sui prezzi necessitano di essere
riempiti, utilizzando un semplice
algoritmo, altrimenti qualunque
indicatore, anche una semplice media
mobile si troverebbe una quotazione
del prezzo uguale a zero in un dato
momento cosa che naturalmente
creerebbe una enorme distorsione nella
lettura dei dati e potrebbe innescare
un segnale errato in una simulazione
storica.
Al contempo, non solo ci sono
periodi in cui non si trovano prezzi,
ma anche momenti in cui appaiono
degli spike nei dati.
Ciò può essere dovuto a diversi
f a t t o r i ,
ma per la
m a g g i o r
parte dei
casi questo
avviene quando qualcuno ha lasciato,
ad esempio, un take profit a 1.2580
durante la notte. Se qualcun altro
ha un ordine di stop per comprare
a 1.2520 e non ci sono altri prezzi
nel sistema ECN fino all’offerta di
1.2580, allora questa sarà il prossimo
prezzo trattato. È consuetudine del
mercato cancellare queste operazioni il
mattino seguente, quando si riconosce
che il prezzo era palesemente “fuori
mercato”, ma ciononostante, il prezzo
battuto apparirà nei dati storici
disponibili originati da quel software
ECN; inoltre, vi è spesso un’area
“grigia”dove diventa difficile stabilire
se il prezzo era effettivamente fuori
mercato o semplicemente corretto
date le condizioni di liquidità di quel
dato momento.
Una delle sfide nell’usare un
semplice algoritmo per pulire i dati è
non cancellare movimenti di mercato
reali che possono assomigliare a degli
spike in fasi molto nervose, ad esempio
in occasione della pubblicazione di
qualche dato economico..
massimi e minimi
Una delle domande più frequenti nel
trading fx è dove si trovino massimi e
minimi, in quanto si tratta di ricercare
dove si sono persi o guadagnati dei
soldi nell’esecuzioni degli ordini.
Se un ordine di acquisto fosse
inserito a 0.9840 e il minimo fosse
0.9839 lettera, allora l’ordine sarebbe
eseguito. Se la quotazione del minimo
fosse invece 0.9840/43 ma 0.9840 non
fosse stato toccato, o “dato, servito”
a 0.9840, allora l’ordine non sarebbe
eseguito.
Se è difficile essere certi di dove
un ordine debba venire eseguito
in una reale situazione di trading è
sicuramente impossibile esserne certi
in una simulazione su dati storici.
Infatti se un grosso ordine fosse
stato inserito a 0.9840, già questo
può influenzare il comportamento
dei prezzi, con i market makers che
di fronte a questa offerta comprano,
sapendo che saranno supportati dal
mercato stesso.
Con il mercato cosi frammentato,
e senza un mercato centralizzato
degli scambi che determini massimi,
minimi e volumi di scambio definitivi,
l’esecuzione degli ordini rimane ogni
giorno, causa di molte discussioni.
pricing previsivo
Non essendoci una quotazione
univoca per una coppia di valute, una
banca o un broker sono liberi di fare
qualsiasi prezzo ai loro clienti, i quali
sono ugualmente liberi di scegliere con
chi e dove fare le proprie operazioni e
portare i propri flussi.
Alcuni trader sono veramente
prevedibili nei propri comportamenti
ed eseguono con una sola controparte.
Questo comportamento espone il fianco
all’utilizzo da parte della controparte
di algoritmi di “pricing previsivo”. Ad
esempio se un trader vendesse USDJPY
una mattina, è molto probabile che il trade
successivo
non esiste un dato storico sull’Fx completamente affidabile
ed accurato prima dell’avvento delle piattaforme ECN
2 FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
sarà un
acquisto, a
pareggiare
l a
precedente vendita e chiudere la
posizione. Alcuni ECN possono
mostrare a ciascun cliente un prezzo
diverso. Pertanto, se una quotazione
neutra in USDJPY può essere 98.94/96,
un ECN potrebbe invece mostrare
un prezzo spostato di 1 pip più alto a
98.95/97, fino a che non verrà chiusa
la posizione corta, dopodiché tornerà al
prezzo neutro, facendo guadagnare alla
banca un extra pip su quello scambio
mentre il cliente avrà l’impressione di
aver sempre avuto a disposizione una
quotazione di due pips per tutta la
giornata.
L’autore ha esperienza diretta
di questi “motori di prezzo”, dal
momento che un proprio ex collega
ne ha programmato uno per una
primaria banca di investimento. E’una
meccanismo legittimo, dal momento
che il cliente può decidere liberamente

se accettare quel prezzo oppure no, ma
l’espressione “Caveat Emptor”, è vera
oggi sul mercato FX come lo era al
tempo dei romani. Consideriamo un
sistema che generi un segnale di trading
su USDJPY una sola volta al giorno, per
252 giorni all’anno. Lasciare per strada
1 pip per ogni operazione potrebbe
trasformare un sistema profittevole in
uno perdente. Senza sapere la ragione
delle perdite, il trader potrebbe pensare
che un sistema precedentemente molto
solido non stia più performando, e
potrebbe addirittura ripercorrere quei
252 giorni in backtesting ottenendo un
risultato migliore, senza comprendere
dove quei 252 pips siano andati persi
dal momento che ritiene di avere uno
spread coerente con i costi di esecuzione
previsti. Questa è una ulteriore conferma
di quanto importante sia l’esecuzione
efficiente, a prescindere dalla solidità del
backtesting e dalla pulizia dei dati storici;
ritorneremo su questo aspetto più in
dettaglio in uno dei prossimi articoli.
tassi di interesse
Un fattore esterno di cui bisogna
tenere conto in questo mercato e non
presente sul mercato dei futuers, è il
differenziale dei tassi di interesse. Visto
che ogni valuta produce un certo tasso di
interesse, allora si guadagnano interessi
nella valuta acquistata (posizione long)
e se ne pagano sulla valuta venduta
(posizione short). Se si è tenuta una
posizione lunga in “Kiwi Yen (NZDJPY),
il tasso di interesse incassato o “carry” sarà
approssimativamente il 3% all’anno, ai tassi
attuali. Questo è per dire che se il tasso di
cambio rimanesse invariato durante tutto
un anno si potrebbe ottenere un ritorno
di 3 punti percentuale, come risultato
della differenza guadagnata detenendo il
Dollaro neozelandese avendo pagato per
avere a prestito prestito lo Yen.
Questa differenza è rappresentata dal
riporto (rolling, swap) della posizione
ogni notte anche definita “tom/next”.
Quando un trade è “rollato” viene chiuso
a fine giornata ad un tasso definito di
rivalutazione e riaperto ad un tasso
leggermente diverso che riflette la
differenza di tassi di interesse.
Per un trading system intra-day,
questo non è un elemento rilevante: se le
posizioni sono flat durante la notte non ci
sarà “rolling”. Invece per un trading system
di lungo termine, che mantiene posizioni
anche di notte, il differenziale sul tasso di
interesse deve essere considerato, al fine
di calcolare correttamente i risultati. Se
il differenziale dei tassi fosse notevole ciò
potrebbe portare a differenze importanti
tanto da convertire un sistema da
profittevole a perdente, il contrario di
quanto si cerca di sfruttare favorevolmente
nelle strategie di “carry trades”.
Anche se i tassi delle banche centrali
sono certi e conosciuti, le controparti
aggiungeranno normalmente un ricarico
sul tom/next. Qualche volta, questo
ricarico può essere ampio. E’ quindi
importante conoscere sia i tassi di
interesse che i gli aggiustamenti effettuati
dai broker in modo da negoziarli al valore
minimo possibile e per tenerne conto in
una eventuale simulazione di trading.
TRADING SYSTEMS FX
fusi orari
L’ultimo e tra i più trascurati fattori
riguardanti i dati dell’FX, riguarda la
differenza di fusi orari tra Europa, USA
e Asia. Se vogliamo implementare
un sistema di trading sui break out in
apertura sulla piazza di Londra, che è uno
dei momenti di maggior liquidità della
giornata, allora dovremmo usare il local
time di Londra e non il GMT.
Anche se la maggior parte dei dati
viene rilasciato in GMT, i traders e quindi
il comportamento dei mercati, operano
in local time, così i passaggi all’ora legale
devono essere considerati. Gli USA
hanno date differenti in cui osservano
l’ora legale e la maggior parte dell’Asia non
li osserva per nulla, pertanto è impossibile
effettuare un unico aggiustamento per
tutte le sessioni e tutti i giorni dell’anno.
Pertanto un programmatore di un
sistema di trading deve o aggiustare il dato
all’ora locale, per la sessione nella quale si è
interessati ad operare, oppure inserire tale
aggiustamento automatico nel codice di
programmazione. Per esempio, se i dati
sono GMT, ma si vuole chiudere una
posizione sistematicamente alla fine della
giornata di Londra, ci si troverà a farlo alle
17 GMT a Novembre, e alle 16 GMT a
giugno.
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 29

FX
prezzi sintetici
Sappiamo che le majors sono le
coppie con maggiore liquidità, con i
migliori prezzi, e quotate contro EUR
e USD. Se avessimo i dati per questi
cambi allora potremmo derivare
i rispettivi cross come CHFJPY,
GBPCAD, ecc..
La sfida principale in questo caso
diventa, avendo dati OHLC (Open
High Low Close; Apertura, Massimo,
Minimo, Chiusura) per ogni ora
del giorno, e dovendo calcolare gli
stessi valori per i rispettivi cross
potremo conoscere con precisione
le rispettive aperture e chiusure delle
ore corrispondenti sui cross, ma nulla
potremo sapere dei massimi e minimi
registrati all’interno dell’intervallo
delle singole ore. Nonostante questi
ostacoli creare un buon database
rimane una soluzione possibile.
Se abbiamo dati orari per le sette
maggiori coppie di valute, cioè 8
valute, potremo calcolare un prezzo
sintetico per gli altri 21 cross. Per
esempio, il GBPJPY è il prodotto di
GBPUSD con USDJPY, etc. Ciò crea
un set di dati relativamente pulito per
i cross, ma su un grafico a linea dal
momento che i cross non contengono
valori accurati di massimi e minimi,
il che rende impossibile costruire un
grafico a barre che necessitano anche
dei dati High e Low.
Conclusione
TRADING SYSTEMS
I dati storici sono prerequisiti
assolutamente necessari, prima di
provare a costruire un affidabile sistema
di trading, ma nel mercato dei cambi
sarà comunque sempre un lavoro di
0 FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
approssimazione, se paragonato al
mercato dei futures regolamentato,
senza tassi di interesse nè problemi di
fuso orario.
Il mercato fx è semplicemente
troppo frammentato per poter
avere un univoco set di dati storici
e la tendenza sarà verso un mercato
ancora più frammentato, con le nuove
piattaforme elettroniche realizzate
ogni anno, alcune delle quali più
competitive in nicchie di certe valute
o certi fusi orari.
I dati storici sui prezzi prima
dell’avvento degli ECN sono molto
meno accurati dei dati recenti e
rappresentano, al massimo, un tasso
medio trattato per un certo periodo.
Dati accurati OHLC semplicemente
non possono esistere prima dei
giorni degli ECN e, da allora
(approssimativamente dalla fine degli
anni 90) sono diventati più accurati
e subito disponibili, ma rimangono
approssimativi. Solo i dati daily,
giornalieri, sono più accurati poichè
gli OHLC su base giornaliera sono
normalmente di comune conoscenza,
soprattutto per le maggior valute.
Per un trader sistematico, la
miglior soluzione è trovare una
buona fonte di dati e “pulirla” per
quanto possibile controllando i
prezzi attraverso incroci sintetici tra
majors e cross, riempiendo i gap e
appianando gli spike. Poi dovrebbero
essere aggiustati con l’ora legale nel
fuso orario interessato, se il sistema
ha input legati all’orario, oppure
inserendo tale variabile nel codice
stesso del sistema.
Infine, se il sistema tiene posizioni
per molti giorni, o comunque durante
la notte, allora bisognerebbe tenere
anche conto del backtesting dell’effetto
del “rolling” per il differenziale dei tassi
di interesse. Sono disponibili molti tipi
di software per analizzare il mercato
dei futures, che possono adattarsi
ai dati fx, ma nessuno disponibile
immediatamente, per quanto l’autore ne
sappia, a fornire quella funzionalità unica
capace di tenere presente le sfumature del
mercato fx.
Tutte queste sfide probabilmente
contribuiscono alla mancanza relativa
di validi traders sistematici nell’FX,
nonostante l’enorme liquidità e i chiari
vantaggi per l’implementazione di
trading sistematici.
Sicuramente in futuro ci saranno
software e dati migliori, dato che il
mercato FX continua a crescere come
tipologia di investimento. Lo stesso
autore è attualmente coinvolto in
numerosi beta-test e sta lavorando
con una compagnia di software al fine
di fornire quell’unica funzionalità
necessaria ai sistemi fx. Avere un database
sginificativo dei prezzi sarà quindi una
disponibilità del futuro anche prossimo.
Nel frattempo, si possono provare ad
usare le seguenti risorse:
Dati storici FX
Olsen Data
www.olsendata.com/
EBS
www.icap.com/markets/foreign-exchange/spot-fx.aspx
Tradestation
www.tradestation.com
Dati storici tassi di interesse
Pinnacle
www.pinnacledata.com/
Caspar Marney

CLS
Un’ apertura verso il mercato fX globale
Gli incontri con ex colleghi e vecchi
amici sono sempre caratterizzati da
un “ bei tempi quelli in cui si faceva
FX insieme”. Ebbene, è il caso di
smitizzare queste parole in quanto
oggi tradare FX è molto più semplice.
Verso la fine degli anni novanta, il mio
arrivo a Londra da Milano: bello ed
eccitante. Conoscevo in pratica tutti
i traders di spot fx in Italia o quasi.
Arrivato a Londra, in Den Danske
(oggi Danske Bank) incontrai le prime
difficoltà: far tradare una delle migliaia
di piccole/medie banche italiane
con una Banca Danese risultava non
semplice; per i danesi l’Italia era certo
la patria di Michelangelo, ma quella era
roba vecchia. Ora era solo una terra di
pizza, di pasta e di vino e per gli italiani, la
scandinavia era solo il luogo dove viveva
babbo natale insieme a innumerevoli
bellissime bionde, pronte ad accogliere
un orda di italiani gentili, canterini, con
dei bellissimi occhiali da sole nonche
grandi amatori. In breve, ne gli scandinavi
ne gli italiani avevano mai sentito
parlare dei rispettivi paesi in tematiche
legate alla finanza; o cibo o sesso.
Il problema maggiore era sempre il
solito: la linea di credito. Per ottenerla
dovevo portare i bilanci della banca
interessata ai miei colleghi dei crediti.
Allora via con malloppi noiosissimi di
bilanci chiusi in ritardo e pubblicati con
ulteriore ritardo, che non si trovavano,
che non arrivavano e via di seguito.
Per non parlare poi della versione in
inglese; questa era puntualmente pronta
TRADING SYSTEMS FX
un mese prima della pubblicazione
dei bilanci dell’anno successivo.
Finalmente potevo precipitarmi verso
il credit department per iniziare le
procedure di apertura della linea, tra le
risate e gli sberleffi dei colleghi danesi,
tedeschi, francesi, austriaci e chi più
ne ha più ne metta (tanto non cambia
l’opinione che i nord europei hanno di
noi), i quali sottolineavano che i miei
bilanci erano sempre vecchi. Ma come
biasimarli. A questo punto mi ritrovavo
con i miei tanto attesi bilanci, sebbene
ormai vecchi, ad affrontare lo scoglio
più grande, l’incubo di ogni sales: “the
british sense of humor”. Non a torto,
gli analisti dei crediti, prima ancora di
sfogliare i bilanci, li guardavano, poi
guardavano me, poi riguardavano i
bilanci e riguardavano me e io, con uno
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 1

FX INDUSTRIA FOREX
sguardo da ebete mi chiedevo perché
questo accadesse. Poteva essere la mia
bella giacca italiana che generava invidia?
Oppure il mio inglese, abbastanza
forbito ma condito da un forte accento
sardo? No, non era neanche questo!
Deciso a non farmi sottomettere,
chiedevo: -something wrong mate? -
-No, nothing wrong-, rispondevano.
Poi mi chiedevano se non trovassi
qualcosa di strano nel peso fisico dei
bilanci. Infine la fatidica domanda:
perchè la versione italiana pesa tre chili
e la versione inglese, un etto circa?
Vero! Vi era certamente un’incredibile
differenza in termini di peso, e
certamente anche in termini di
contenuto. Ad ogni modo, una volta
verificato che il contenuto dei bilanci
redatto in inglese, ridotto più che all’
essenziale, all’osso, conteneva le figure
più importanti, si procedeva. Purtroppo,
gran parte delle volte la linea non veniva
concessa, pazienza. Incontrando vecchi
colleghi, continuo a rimpiangere quegli
anni, ma non certamente per il modo
di lavorare: burocrazia interminabile,
tempi lunghissimi, risultati troppo
spesso negativi; insomma meglio oggi.
Da pochi anni a questa parte, infatti,
grazie a un importante consorzio
fra le più importanti istituzioni
finanziarie del mondo, è stato creato il
Continuous Linked Settlement (CLS):
una grandissima organizzazione di
settlement prima ancora che una banca.
CLS permette, a chiunque ne fa parte,
di tradare FX con qualunque membro o
anche solo partecipante (CLS third party
partecipant), che ad oggi sono ben oltre
4600, eliminando il rischio di settlement
che si presenta a causa dei fusi orari.
La differenza tra “CLS Member” e
“CLS third party partecipants” è la
seguente: i primi sono azionisti di
CLS e vengono selezionati in base
alla liquidità, alla capacita di offrire
un servizio e alla solidità finanziaria. I
secondi sono semplicemente membri
affiliati o, se si preferisce un termine a
noi più famigliare, Market Users. Anni
fa era impossibile poter avere relazioni
sul FX con banche regionali asiatiche,
arabe, latinoamericane. Oggi, i CLS
Members come UBS, HSBC e tanti
altri (circa 70 tra le più importanti
banche del mondo), permettono
anche alle piccole banche regionali di
approcciare il mercato FX, quello vero,
quello dell’ EUR/USD quotato con un
pip o massimo due, quello dagli importi
minuscoli o enormi senza differenza
nel servizio offerto, e con market
makers finalmente internazionali
nel vero senso della parola. Grazie a
CLS anche la più piccola banca del
Sud Italia, potrebbe tradare FX con
un suo pari del Sud Australia; tutto
questo a patto che la prima e la seconda
CLS permette di tradare FX con qualunque membro o anche solo
partecipante, eliminando il rischio di settlement dovuto ai fusi orari
2 FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
abbiano una linea di credito con una
della banche “members” del network.
Questo è il “dream come true” di ogni
sales force e di ogni piccola banca, che
per troppi anni è stata ignorata o messa
da parte dalle grosse banche locali. Il
lato stupefacente del sistema è che ogni
banca Member è responsabile per ogni

transazione eseguita dalle istituzioni
da loro supportare e sponsorizzate. In
pratica se una delle controparti utenti
(third party member) non fosse in grado
di rispettare un deal, la banca Member,
ne sarebbe responsabile ed è costretto a
farsi carico dei danni causati. Ergo, anche
il rischio controparte viene eliminato.
Finalmente il mercato è veramente
globale. CLS nasce nel settembre del
2002 con soli 39 membri con i quali si
potevano tredare
appena 7 divise
e pochissimi
flussi. Nel 2008 il
successo è tale che
in 24 ore vengono
tradati 10 trilioni
di dollari. I ritmi
di crescita sono
inarrestabili e CLS
ha il successo che
merita. Un network
che si estende in
ogni angolo del
pianeta e non si
limita al mondo
bancario: anche le
grosse corporates
come Nike, Hewlett Packard e tantissimi
altri nomi roboanti adottano il sistema.
I fondi di investimento e di Hedge
che partecipano al programma sono
tantissimi, sebbene i loro nomi siano
tenuti segreti, in quanto usano CLS Bank
service e non vengono pubblicati nella
lista ufficiale dei partecipanti. Il 55% delle
transazioni FX, delle banche o societa
che ne fanno parte, avvengono attraverso
il Continuous Linked Settlement. Ci
sono circa 70 Bank Members e ognuno
di queste da accesso al mercato ad un gran
numero di banche regionali e non, per un
totale di 4688 utenti.. Le divise che è oggi
possibile tredare su questo link sono 17:
US Dollar, euro, UK Pound, Japanese Yen,
Swiss Franc, Canadian Dollar, Australian
Dollar, Swedish Krona, Danish Krone,
Norwegian Krone, Singapore Dollar,
Hong Kong Dollar, New Zealand
Dollar, Korean Won, South African
Rand, Israeli Shekel e Mexican Peso.
Ma vediamo nel dettaglio come funziona
CLS. Il sistema si basa su un continuo
processo di istruzioni di pagamento.
CLS riceve le istruzioni dalle banche
utenti entro 38 minuti dal deal. Queste
istruzioni vengono controllate e, una
volta autenticate e matched (riconciliate),
si procede allo scambio delle divise e al
perfezionamento del deal. Nel caso non
ci sia il matching di una delle istruzioni
di pagamento, le controparti vengono
avvisate in tempo reale. Lo status di ogni
transazione è disponibile alle controparti
in qualsiasi momento. Il funding delle
transazioni, viene eseguito su base
multilaterale in circa il 95% dei casi.
Questo significa che su 1 trillion di valute
TRADING SYSTEMS FX
scambiate, CLS deve usare solamente
50 miliardi. Insomma, un vero e proprio
“gate” per un mercato FX sempre piu
accessibile e globale. In breve, CLS è
un ottima invenzione nata dallo studio
delle esigenze del mercato FX. Quanto
e quando il sistema CLS verrà capito e
apprezzato in Italia, non lo si può predire;
certamente fino a che le banche italiane
si ostineranno a valutare le credenziali di
una nuova controparte dai loro bilanci,
non applicando le regole, le valutazioni e
il concetto di questo
nuovo geniale
sistema, l’apertura
incondizionata
verso un mercato
FX sempre più
globale, verrà a
mancare. In Italia
CLS non è accettato
a causa della mera
ostinazione degli
operatori a non
aprirsi alle nuove
idee e ai nuovi
concetti. Una
mentalità retrogada
che porta gli utenti
italiani del mercato
FX ad avvalersi sempre più dei servizi
offerti dalle banche estere. Se gli operatori
italiani passassero più tempo a capire il
mercato, anzichè continuare a seguire le
collezioni di Prada in modo maniacale,
se passassero meno tempo a consumare
caffè e cappucini la mattina e ad affollare i
locali milanesi all’ora dell’ Ape (aperitivi),
probabilmente riuscirebbero a capire che
il mondo dell’FX è ben più ampio di cio
che immagginano e di ciò che vedono.
Ruggero Mameli
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre

FX BROKERS
FXTM: FXCM vanta oggi più di
100.000 conti di trading aperti. Qual è il
volume medio mensile generato?
MB: Considerando gli ultimi sedici mesi
(tra gennaio 2008 e aprile 2009), in media
il volume nozionale scambiato ogni mese
sulla piattaforma di FXCM è maggiore di
590 miliardi di dollari.
*il volume nozionale in dollari è calcolato utilizzando
il cambio medio mensile delle rispettive valute tradate
contro dollaro per il controvalore nella valuta base.
Mike Buzzeo
Sr. Vice President - Marketing
Forex Capital Markets LLC
Ci comunica la posizione di FXCM relativamente alle
nuove normative US, spiega i motivi della forte crescita
dell’azienda negli ultimi 2 anni, e pre-annuncia l’apertura
della nuova FXCM Italia.
FXTM: Quali sono i punti di forza che
rendono FXCM tra broker più diffusi al
mondo? In altre parole, perchè oggi un
trader privato sceglie di aprire il conto con
FXCM?
MB: Forex Capital Markets (FXCM)
è una società di brokeraggio globale che
svolge il proprio servizio sul mercato retail
ed istituzionale in più di 80 paesi. Fondata
nel 1999, è uno dei più grandi e più solidi
broker regolamentato nel Regno Unito,
negli Stati Uniti, Australia, Canada, Francia,
Dubai, Hong Kong e ora anche in Italia.
Nel Regno Unito, FXCM UK è un broker
regolamentato FSA (Financial Services
Authority n.217689).
FXCM è dedita all’innovazione
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
INTERVISTA
tecnologica quale elemento fondamentale
per migliorare e semplificare l’approccio al
trading attraverso diverse piattaforme, tra
cui metatrader 4. Tale rislutato ha portato
all’apertura di più di 125.000 conti online.
Il modello di business di FXCM prevede
l’assenza del dealing desk di esecuzione. In
questo modo viene eliminato il conflitto
di interessi tra broker e trader poichè non
vi è nessun intervento manuale da parte
di un dealer sui trades. Questi ultimi sono
infatti eseguiti direttamente sulle maggiori
banche primarie, controparti di FXCM,
che competono per offrire ai nostri clienti
le migliori condizioni. Alcuni addirittura
garantiscono spread inferiori a 1 pip.
Inoltre FXCM offer ai propri clienti
la possibilità di ricevere gratuitamente
segnali di trading attraverso la suite
FXCM DailyFX+. Questi segnali sono
allarmi interattivi inviati in tempo reale
24 ore su 24 in modo dinamico. I segnali
di trading di FXCM sono costruiti per
quattordici coppie di valute. La finestra
degli allarmi è personalizzabile e si aggiorna
automaticamente quando i segnali sono
generati. La Trading Station di FXCM
consente inoltre di fare trading operando
direttamente sui grafici e per queste sue
caratteristiche ha vinto innumerevoli premi
negli anni. Il servizio di supporto di FXCM
è contattabile via telefono, e-mail o chat ed è
disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
FXTM: Considerando la nuova
normativa americana quali sono gli asset che
un Broker FX dovrebbe avere per garantirsi
una crescita stabile negli Stati Uniti?
MB: Parlando a nome di FXCM,
pensiamo che il vantaggio competitivo che
ci garantirà una crescita stabile negli Stati
Uniti e altrove è l’assenza del dealing desk.
Abbiamo riconosciuto che i clienti sono
sensibili al fatto che i brokers operino in loro
sfavore andando a colpire i loro stoploss.
Più dell’85% dei nostri volumi è gestito
attraverso un modello privo di un dealing
desk e questa è la prima ragione per la quale
i clienti si rivolgono a noi.
Un’altro asset cruciale al quale in FXCM
attribuiamo un alto contributo alla nostra
forte crescita è la differenziazione della
nostra offerta. FXCM offre diverse tipologie
di conti (micro o standard) per rispondere
a molti trader diversi con esigenze diverse.
Esempi di questi prodotti includono: il
Forex System Selector una piattaforma
di trading automatizzata; MetaTrader4

una piattaforma diffusa in tutto il modo e
già molto apprezzata; I segnali di trading
proprietari e DailyFX.com che sono
una fonte di ricerca e informazione che
continuamente 24 ore su 24 forniscono
notizie e analisi di mercato per dare ai trader
un supporto utile alla propria operatività.
FXTM: FXCM ha scelto un sistema
privo di dealing desk con il fine di eliminare
il conflitto di interesse che potenzialmente
esiste tra le posizioni dei clienti e la posizione
a mercato dello stesso broker. Quanto
importante considerate questa decisione
nel processo di crescita e affermazione della
vostra società negli ultimi anni?
MB: FXCM ha osservato
un’impressionante crescita del numero
di clienti negli ultmi due anni da quando
siamo passati al sistema di esecuzione privo
di dealing desk. Una tra le ragioni principali
è che riteniamo molto importante il
fattore trasparenza, soprattutto in un clima
economico come quello odierno.
La decisione di implementare un modello
di business di questo tipo consente di offrire
ai trader spread molto contenuti e una
esecuzione molto rapida, elementi questi
attraverso i quail sia i trader che lo stesso
broker possono sperimentare benefici oltre
che efficienza ed efficacia nella propria
operatività.
FXCM è stata pioniera tra i broker rivolti
alla clientele retail e dopo di noi altre società
hanno iniziato a seguire il nostro esempio e il
nostro modello di esecuzione. La decisione
di seguire il modello di esecuzione senza
il dealing desk è stata una delle decisioni
strategiche più importanti e di maggior
successo nella storia della società.
FXCM: Vi aspettate che altri mercati
oltre gli Stati Uniti seguano le direzioni
regolamentari adottate ultimamente dalla
autorità competente americana (NFA)?
MB: Il mecato FX sta crescendo
velocemente ed è tra i mercati finanziari
più ampi e liquidi del mondo. La media
giornaliera dei volumi è in continua
crescita. Il turnover giornaliero nell’aprile
del 2007 fu indicato in 3.2 trillioni di
dollari e da quel momento, in accordo
con il rapporto annuale di Euromoney, è
cresciuto di un ulteriore 41% tra il 2007
e il 2008.
La regolamentazione recente prevista
dalla autorità competente Americana,
FXCM New-York
inclusi ulteriori e più stringenti requisiti
patrimoniali e livelli di responsabilità
per le società operanti in questo settore
sembrano un evoluzione naturale legata
alla maggiore popolarità del trading FX.
FXCM ritiene che questi cambiamenti,
dovuti all’evoluzione del contesto
economico, siano positivi oltre che
necessari. Altrettanto pensiamo che altri
mercati si evolveranno per creare una
cornice regolamentare ed un ambiente
operativo migliore per i trader, e noi siamo
d’accordo con questa linea di pensiero.
BROKERS
FX
FXTM: Questa regolamentazione
impatterà sui vostri piani di espansione
internazionale in qualche modo?
MB: No. Anche se la cornice
regolamentare sarà ancora in continuo
movimento e cambiamento nel prossimo
futuro, crediamo di avere il miglior prodotto
da offrire ai trader e siamo motivati a portare
questa offerta su nuovi mercati.
FXTM: In che posizione si trova l’Italia
nei piani di sviluppo internazionali di
FXCM? Che importanza assume in
relazioni a nazioni confinanti quali Francia,
Spagna o Germania?
MB: FXCM ha recentemente aperto
nuovi uffici a Parigi, Sidney e Dubai e
ha approntato una divisione dedicata
alla Germania e ai paesi nordici. Siamo
orgogliosi di annunciare che l’Italia sarà
presto il prossimo paese.
FXCM Italia sarà operativa e pronta
per soddisfare le esigenze dei clienti
italiani. Porteremo con impegno il nostro
modello di business fatto di innovazione
e trasparenza e un servizio completo alla
clientela. Come tutti gli uffici distaccati di
FXCM presenteremo ed offriremo anche
seminari di formazione ed inviteremo tutti
i trader a visitarci.
FXTM: Qual’è la vostra stima del
mercato FX Italiano in termini di nuemro
di traders? E come prevedete che si evolverà
nei prossimi anni?
MB: FXCM vede un potenziale enorme
sul mercato italiano. Vogliamo portare
la nostra esperienza in temini di servizio,
formazione ed esecuzione di qualità ai
trader italiani. Questo è molto importante
per FXCM.
Confidiamo che con l’apertura di un ufficio
regolamentato in Italia che offra il nostro
serivizio completo di brokeraggio il mercato
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre

FX BROKERS
FX Italiano crescerà esponenzialmente.
FXTM: Quale saranno i vantaggi offerti
da FXCM ai clienti Italiani in rapporto agli
altri broker locali ed internazionali?
MB: FXCM vuole diventare il primo
broker FX in Italia. Grazie alle condizioni
altamente competitive che siamo in grado
di offrire per le nostre relazioni con alcune
tra le maggiori banche mondiali, e alla
soluzione di esecuzione senza dealing desk
saremo in grado di offrire ai trader italiani
un esecuzione indipendente da qualsiasi
intervento umano e spread contenuti anche
al di sotto di 1 pip.
FXCM offrirà una varietà di prodotti sul
mercato dei cambi, dai servizi per il trading
alla formazione passando attraverso un
servizio clienti di supporto in Italiano.
Ulteriori vantaggi dell’operare con FXCM
saranno: possibilità di operare direttamente
sui grafici, supporto clienti online attivo 24
ore su 24 e accesso al servizio real-time di
segnali di trading proprietary.
FXTM: Alcuni broker internazionali
sono già presenti in Italia attraverso il proprio
sito web in italiano e offrendo un supporto
in lingua italiana. Che differenza comporta
per l’utente finale il fatto che il broker sia
presente fisicamente sul territorio con una
sede regolamentata nel paese?
MB: FXCM crede che, dove possibile,
la presenza locale sia un canale di contatto
importante con i trader. Le persone vogliono
sapere di avere a che fare con una società seria
che investe per comprendere le dinamiche
del mercato locale. Aprendo un ufficio in
Italia rispondente alla regolamentazione
interna FXCM dedica le porprie risorse
al mercato italiano e attraverso la forza dei
propri prodotti e del proprio supporto al
cliente spera di guadagnare la credibilità e la
fiducia della comunità dei traders italiani.
6 FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
FXTM: Qual’è il conferimento minimo
per aprire un conto? Quale la leva massima
che offrite? Sono queste leve competitive
per attirare nuovi clienti?
MB: Conto standard:
Conferimento minimo: $2,000
Conferimento raccomandato $10,000 o
più
Importo minimo per trade: $ 10.000
Leva disponibile fino a 200:1
Valore approssimativo di 1 pip: $1
Micro Account (via FXCM UK)
Conferimento minimo $25
Conferimento raccomandato $500
Importo minimo per trade: $1.000
Leva disponibile fino a 400:1
Valore approssimativo di 1 pip: $0.10
FXCM è specializzata nell’offrire conti
per il trading online per trader con qualsiasi
esperienza. I micro account sono disponibili
attraverso FXCM UK con un deposito a
partire da 25$ e la possibilità di effettuare
trade da $1.000. Tra i vantaggi la possibilità
di effettuare operazioni direttamente dai
grafici, di beneficiare dei differenziali di tasso
anche utilizzando leva 400:1 e accesso libero
ai segnali di trading proprietari. Il supporto
al cliente è operativo 24 ore us 24, 7 giorni
su 7 via telefono, e-mail o via chat.
FXTM: Il trading sul Forex sta
diventando sempre più accessibile a tutti,
qualunque sia il livello di reddito del trader .
Qual’è il profilo del tipico cliente potenziale
di FXCM?
MB: FXCM risponde alle esigenze di
tutti quei trader che cercano la migliore
esecuzione, spread contenuti e un servizio
di supporto qualitativamente elevato.
Relativamente alla clientela privata
FXCM identifica tre tipologie di trader
e conseguentemente di conti disponibili:
Micro, Standard e Active Trader oltre ad
un sistema di trading automatico chiamato
Forex System Selector. I conti possono
essere denominati in 7 valute differenti e
conti segregati sono disponibili attraverso
FXCM UK, una società regolata FSA in
Gran Bretagna. Per i nuovi trader FXCM
offre un conto di pratica con 50.000$ oltre
che diversi corsi di formazione.
FXCM ha inoltre molte relazioni
istituzionali e di white-label ed è sempre
in cerca di nuovi affiliati per espandere il
proprio business.
FXTM: Qual è il vostro consiglio ad
un nuovo trader FX per scegliere il giusto
broker attraverso il quale operare?
MB: Prima di tutto consiglierei al
nuovo trader di trovare un broker che
sia regolamentato e finanziariamente
solido. FXCM è regolamentato in otto
giusrisdizioni e ha uffici, partners e affiliati
nei maggiori centri finanziari del mondo.
Ciò gli consente di offrire un servizio
eccezionale ai trader di tutto il mondo.
Inoltre crediamo che i clienti debbano
avere le informazioni necessarie per fare
scelte intelligenti. Per questo motivo
pubblichiamo trimestralmente il nostro
bilancio. FXCM è orgogliosa di mostrare
il proprio affidabile bilancio e la propria
disciplina finanziaria.
Inoltre vorrei consigliare ad ogni nuovo
trader che si affacci sul mercato FX di
fare molta pratica e dedicare tempo alla
formazione. C’è molto da imparare e da
sapere prima di operare sul mercato. FXCM
offre un conto di prova con 50.000$, corsi
di formazione, materiale di ricerca e un sito
dove i traders possono comunicare tra loro,
fare domande e rimanere aggiornati sulle
ultime notizie economiche oltre che leggere
numerosi articoli pubblicati dal team di
ricerca DailyFX.

FX
ANALISI fondamentale
Dopo nove mesi di siccità e di
tempeste di polvere che non si
vedevano dai tempi del Furore di
Steinbeck, a metà marzo un’esile
pioggerella primaverile fa spuntare
qua e là qualche germoglio. La
pioggia ristoratrice prosegue nei
due mesi successivi, rinfranca
i cuori dapprima sospettosi, si
raccoglie in limpidi laghetti alpini.
Arriva giugno e piove
ancora, ma accanto
agli effetti positivi
l’acqua comincia a
rendere franoso il
terreno.
Dal fondo dei laghetti
alpini sgorgano
acidi e gas velenosi
che ribollono e
tracimano. Acqua e
terra si confondono
in paludi limacciose
e inospitali. E’ bene,
a questo punto, che la
pioggia s’interrompa.
Al compimento del
suo terzo mese il paradigma dei
germogli, succeduto al paradigma
del terrore, perde temporaneamente
la sua forza propulsiva. Le ragioni
sono tre e le andiamo a vedere in
ordine crescente di gravità.
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
LE rondE
I bond vigilantes.
Isteria collettiva o preziosa funzione sociale?
La prima, la meno grave, è che
nel grande mare dei sottopesati
formatosi sotto il Terrore è
andato costituendosi nelle ultime
settimane un gruppo molto più
piccolo di momentum player e di
Veri Credenti nei Germogli che,
compra oggi e compra domani, si
è trovato sovrappesato e quindi
vulnerabile all’emergere delle altre
Rembrandt. La Ronda di Notte. 1642. Rijksmuseum. Amsterdam.
due ragioni che vedremo. Una
volta che questi portafogli avranno
riassunto un profilo equilibrato
(e non occorrerà molto tempo) il
grande mare dei sottopesati tornerà
ad essere l’elemento determinante e
a fare quindi da sostegno strutturale
agli asset di rischio.
La seconda ragione, più seria ma
non drammatica, è che va bene
festeggiare l’apparire della luce in
fondo al tunnel e l’avere evitato
l’implosione cosmica, ma a un
certo punto bisogna tornare a fare
i conti con dei fondamentali macro
e societari che sembrano
belli solo perché sono
meno orribili di prima, ma
sempre brutti sono.
Ce l’hanno ricordato,
scegliendo abilmente
di ritornare in scena a
mercati ipercomprati,
Roubini (siamo ancora in
recessione), Shiller (le case
devono scendere ancora)
e la Whitney (l’attivo
delle banche continua
a deteriorarsi) in una
conferenza congiunta da
Recessione e Desolazione
disponibile su Bloomberg.
Qui c’è da dire che non c’è nulla
di nuovo. Il ciclo sta dispiegandosi
grosso modo in linea con le
previsioni ufficiali. Che il secondo
trimestre sia ancora di contrazione
non è certo una novità (per gli Stati

Uniti le stime annualizzate vanno
da un meno 0.5 di JP Morgan a
un meno 3 di Goldman Sachs, che
non è poco). L’Asia è già in ripresa
da un trimestre, ma per il resto del
mondo bisognerà aspettare la fine
dell’estate.
Quanto alle banche, la novità
non è certo quella del continuo
deterioramento dell’attivo
ma è semmai quella, positiva,
dell’accelerazione delle
ricapitalizzazioni (di mercato in
America e di stato in Europa).
La terza ragione dell’interruzione
dei Germogli è la più grave. E’ il
fatto che le speranze di ripresa
hanno risvegliato, al solo terzo
mese, il sottosuolo limaccioso delle
paure d’inflazione. Intendiamoci, è
assolutamente fisiologico che i bond
governativi lunghi, classico rifugio
sotto il Terrore, vengano venduti
sotto i Germogli per fare posto ai
crediti e alle azioni. Questa volta,
però, si è visto di più.
E’ andata in scena la prima
rappresentazione di un cupo drama
che vedremo periodicamente
replicato per tutti gli anni Dieci.
Crisi fiscale globale, crash del
dollaro e del sistema monetario e
uscita iperinflazionistica ne sono
gli ingredienti. E’ la rentrée in
grande stile delle ronde dei bond
vigilantes.
Fenomeno complesso quello delle
ronde, fino a un certo punto utile
complemento della società civile
rispetto alle assenze dello stato
ma oltre quell punto elemento di
anarchia distruttiva e di arbitrio.
I bond vigilantes, che ci terranno
compagnia per molti anni, partono
dalla considerazione che il dissesto
fiscale comincia ad assumere
proporzioni davvero preoccupanti.
Ci si concentra molto sul passaggio
dello stock di debito pubblico
americano dallo 0.4 del Pil nel 2007
allo 0.8 nel 2019. Nulla, dicono
i vigilantes, rispetto al valore
attualizzato del buco della sanità
per i soli ricoveri in ospedale (2.4
volte il Pil), per le visite mediche (di
nuovo 2.4 volte il Pil), per i farmaci
(1.2 volte il Pil). Poi ci sono le
pensioni (una
volta il Pil). In
pratica, lo 0.8
del 2019 che
già terrorizza
i mercati va
m o l t i p l i c a t o
niente meno
che per dieci.
Con la
p r o s p e t t i v a ,
nota Buiter sul
suo blog (The
Fiscal Black
Hole of the
United States),
di uno stallo politico completo tra
democratici che si opporranno a
ogni taglio delle spese e repubblicani
che si opporranno a ogni aumento
delle tasse.
Le ronde dei vigilantes si sono
assunte il compito di denunciare
questa situazione esplosiva. Fino
a un certo punto la loro è una
funzione socialmente utile perché
spinge i policy maker a predisporre
ANALISI fondamentale
FX
fin da subito delle strategie di
rientro dai disavanzi. Non è un
caso che la caduta dei Treasuries
delle ultime due settimane abbia già
prodotto una moltiplicazione delle
dichiarazioni di consapevolezza del
problema.
Nel lungo termine le ronde sono
dunque preziose. Nel breve, a crisi
ancora aperta, sono distruttive. Alla
Fed dà parecchio fastidio spendere
più di 100 miliardi al mese per
comprare mutui e tenere basso lo
spread tra mutui e Treasuries (e in
ultima analisi tenere bassi i tassi dei
La Ronda di Notte, omaggio a Rembrandt nella piazza a lui dedicata. Amsterdam.
mutui per convincere qualcuno a
comprarsi la casa) e poi vedere tutto
il lavoro vanificato dall’aumento
dei tassi sui Treasuries. Con un Pil
ancora calante, con l’occupazione
avviata a superare in tempi brevi il
10 per cento, con i tassi di policy che
in base alla Taylor rule dovrebbero
stare a meno 5 e invece stanno a
zero e con un’ inflazione che sta
scendendo avere non solo i 10 e i 30
anni ma perfino i biennali in caduta
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 9

FX
ANALISI fondamentale
La Ronda di Notte, omaggio a Rembrandt. Particolare.
libera non è certo l’ideale.
Per fare uscire i Treasuries dalla
psicosi dell’iperinflazione torna
utile una battuta d’arresto di
azionario e materie prime (che a
loro volta non collaborano molto,
continuando a salire anche per
ragioni speculative, alla ripresa
dei consumi). Letta così, la fase
di consolidamento azionario che
si è aperta e che si protrarrà fino
a che non si sarà normalizzata
la situazione dei bond non è da
leggere troppo negativamente.
Non si tratta, cioè, di un esaurirsi dei
Germogli e di un inizio di ritorno
al Terrore, ma di una pausa utile a
recuperare i bond governativi che
si stavano perdendo per strada.
Ricordiamo del resto ancora una
volta che all’esplosione del debito
pubblico corrisponde l’implosione
del debito dei privati. Sono molte
le società che stanno emettendo
azioni per ritirare bond.
La riduzione della leva da parte
delle società è necessaria. Si
0 FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
potrebbe però
sperare, almeno in
un mondo ideale,
che una volta
sistemato lo stato
patrimoniale i
Ceo e i board
la smettessero,
in futuro e
p o s s i b i l m e n t e
per sempre, di
fare pasticci e
danni anche gravi
a u m e n t a n d o
la leva al top
del ciclo e
riducendola al bottom. Fare i buy
back di azioni care per riemetterle
due anni dopo a prezzo stracciato (e
poi ricominciare nello stesso modo
ciclo dopo ciclo alla Sisifo e per di
più senza che l’abbiano imposto
gli dei) non è un grande favore
agli azionisti. Anche le banche che
prestano alle società i soldi per fare
queste prodezze e gli analisti che
le spingono a comprare alto (per
non tenere in cassa il vile cash) e
a vendere basso (per rimettere in
cassa il prezioso cash) dovrebbero
fare un esame di coscienza.
Ricapitolando, quella in corso non
è una catastrofe, non è il fatto che
ci siamo illusi e siamo caduti nella
più classica delle trappole da bear
market rally.
Nel breve, però, c’è forse ancora
un certo spazio per un arbitraggio
veloce traazioni e governativi
lunghi. Se la correzione si
approfondirà, vedremo sicuramente
approfondirsi un pessimismo non
solo di breve ma anche strategico.
In realtà i tempi sono sempre quelli.
Con un ritorno alla crescita in
autunno e con il segno positive per
il Pil globale per il 2010 le borse
prima o poi riprenderanno a salire.
La media dell’indice nel 2010 sarà
superiore alla media dell’indice nel
2009. Come ripetiamo da tempo
si può comprare ogni mese una
quota azionaria fino a fine anno ed
eventualmente vendere una quota
ogni mese nel 2010-2011.
Quanto ai bond, nei prossimi due
anni non ci sarà iperinflazione
e nemmeno inflazione.
Periodicamente (come da due giorni
e probabilmente per i prossimi) i
mercati scopriranno che che il carry
di curva (indebitarsi a breve a zero
e comprare decennali o trentennali
con 400-500 punti base di succoso
spread) è irresistibilmente attraente.
Altrettanto periodicamente
penseranno che i titoli lunghi in un
contesto di grave fragilità fiscale
sono un pessimo investimento, il
peggiore che si possa immaginare.
Vivremo anni (sicuramente i
prossimi due) di sindrome bipolare
con fluttuazioni molto ampie della
parte lunga della curva. La terra
di Goldilocks, quella condizione
ideale né troppo calda né troppo
fredda che ha accompagnato
il lungo ciclo della Grande
Moderazione (a debito), diventerà
solo un punto temporaneo, quel
punto intermedio che il pendolo
tocca ogni tanto nel passare da un
estremo all’altro.
Alessandro Fugnoli

Il quadro macroeconomico in sensibile
miglioramento dal mese di marzo, è
tornato nuovamente ad offuscarsi in
giugno.
Nelle principali economie industrializzate,
infatti, consumi e produzione industriale
non riescono a crescere al pari della
spesa pubblica, con il rischio che
l’aumento della massa monetaria non
si trasferisca nell’economia reale. Da un
lato contribuisce ad aumentare il tasso di
risparmio delle famiglie, variabile positiva
ma solo nel lungo
termine; dall’altro
aumenta la liquidità
a disposizione
delle banche
m i g l i o r a n d o n e
tuttavia la flessibilità
operativa. Il mercato tuttavia prima
di continuare a puntare sulle classi di
investimento considerate maggiormente
rischiose (soprattutto equity, materie
prime e High yields) pretende una
conferma anche sul lato dei consumi e degli
investimenti, variabili imprescindibili per
una duratura ripresa economica.
Il fattore più importante da considerare
è che i timori di insolvenza di una parte
del sistema bancario sottostanti la crisi
tra settembre e marzo sembrerebbero
definitivamente archiviati. Il rischio
principale per i prossimi mesi da ora
in poi è quindi legato ad una possibile
deflazione e ad un peggioramento dei dati
occupazionali, fattori in parte già scontati
dal mercato.
Viceversa non si può nemmeno escludere
che i positivi riscontri che si stanno
manifestando soprattutto in Cina non
possano estendersi anche agli Stati Uniti,
dove il mercato immobiliare sembrerebbe
essersi stabilizzato.
Gli indici azionari rimangono legati
all’andamento dell’S&P500, anche se
per il futuro non saremmo sorpresi di
vedere gli indici BRIC (con qualche
dubbio sul rischio politico espresso dalla
Russia) cominciare a brillare di luce
propria. L’S&P sebbene abbia segnato un
nuovo massimo è frenato dalla resistenza
a 940, livello toccato in gennaio prima
del successivo crollo. La maggiore parte
degli indici ha superato le medie a 200
giorni: mancano tuttavia le conferme che
solo un miglioramento dei fondamentali
MARKET WATCH
Il punto del Private Banker
Il rischio principale per i prossimi mesi
è legato ad una possibile deflazione e
ad un peggioramento dei dati occupazionali
FX
macroeconomici può dare.
Gli investitori istituzionali sono tuttavia
mediamente sottopesati; questo dovrebbe
essere un paracadute importante in caso
di un’estensione della fisiologica e salutare
presa di profitto in corso.
Analoghe incertezze sul dollaro, che
a causa del mostruoso deficit corrente
statunitense vede messo a rischio il suo
futuro di valuta globale. L’Euro tuttavia
non ci sembra un’alternativa. E’ forte
a nostro avviso solo perché il dollaro è
debole.
L’oro può essere
un’alternativa:
le banche
centrali dei paesi
emergenti non
ne hanno quasi
e potrebbero incrementarne il peso per
differenziare le riserve valutarie. Infine le
materie prime: a breve sono tirate è vero,
ma in molti casi le scorte sono inferiori a
quanto dovrebbero essere in una fase di
mercato in cui la domanda latita.
Qualora quest’ ultima dovesse tornare nei
prossimi trimestri, potremmo trovarci di
fronte a rally rialzisti e speculativi ancora
più violenti di quello del 2008.
Nicolò Nunziata
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 1

FX GESTORI FX
Franz W. Schmadl
fondatore e Chief Investment Officer di OSV Currency Partners,
società di gestione di investimenti alternativi basata a
Bad Homburg in Germania e a Darien, Connecticut
ci spiega l’importanze della gestione del rischio unita ad un
processo decisionale solido ed indipendente
Intervista realizzata da JW Partners per FX Trader Magazine
Manager OSV Currency Partners
Strategy OSV Currency Program
JW:. Da quanto tempo fai trading
sull’FX? Raccontaci il tuo percorso
lavorativo.
FS:. Ho iniziato a metà degli anni
’80, e coperto varie posizioni in
ricerca e gestione. Ho fondato con
altri partners OSV nel 1992; dopo
averla ceduta ad una grossa holding
di investimenti nel 1996, Fred J.
Gatling ed io l’abbiamo ricomprata
nel 2007. L’FX è sempre stato
parte essenziale del mio processo
di investimento, ed ho iniziato a
sviluppare una strategia focalizzata
sui cambi nel 1997. Oggi OSV
Partners conta 17 dipendenti.
JW:. Cosa ti piace in particolare
del tuo lavoro?
INTERVISTA
Location USA / Germany / Switzerland
Assets Under Management 135 mln Usd
Type Base sistematica fondamentale, processo di decisione discrezionale
Style Spot /Forward, NDFs
Instruments FX Spot or NDF
Currencies Majors, alcune emergenti selezionate
2 FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
FS:. Non sappiamo cosa sia la
noia, nuove sfide ci attendono
ogni giorno. Non c’è tempo per
riposare ed accontentarsi. Bisogna
continuamente analizzare il mondo
per rifinire le proprie idee di
investimento e le proprie posizioni.
L’interazione con i clienti ed altri
professionisti è invece utile per
completare le proprie informazioni,
e fare networking.
JW:. In cosa il mercato dei cambi
è unico?
FS:. Le valute sono davvero globali
e rispecchiano la posizione di una
nazione nei confronti del resto del
mondo. Servono come barometro
dello stato di salute di una nazione
rispetto alla globalità. Inoltre, sono
l’asset più sensibile ai cambiamenti
nel panorama macroeconomico.
Infine, sono lavorate 24 ore al giorno,
in uno dei mercati più liquidi.
JW:. Quali sono i ruoli chiave in
una società di gestione FX?
FS:. Chief Investment Officer,
Risk Manager, responsabile
dell’esecuzione dei trades, delle
operations e del Marketing.
JW:. Da quale organismo
è regolata OSV? Quanto è
pesante e importante, stare
al passo con i requisiti degli
organi di regolamentazione e del
mantenimento delle procedure

interne?
FS:. Siamo regolamentati da
CFTC (Commodity Futures
Trading Commission) ed NFA
(National Futures Association). Una
policy impeccabile di compliance, e
documenti sempre in ordine, sono
elementi imprescindibili per il
successo di una società di gestione.
In OSV prestiamo molta attenzione
alla trasparenza, alla valutazione
indipendente delle controparti, e
alla custodia indipendente dei fondi
dei clienti.
JW:. Sei oggi il responsabile
gestione FX. Come descriveresti la
vostra strategia di investimento?
FS:. Il nostro stile di investimento
è discrezionale. Utilizziamo un
processo di ricerca top-down, che
parte dai principali temi dello
scenario macro focalizzandosi sulle
situazioni più attraenti sia dal
punto di vista fondamentale che
tecnico tra le varie regioni o nazioni.
Questa strategia è il risultato di più
di 20 anni di studio e approfondita
ricerca.
JW:. Rischio, parola eccitante per
il non addetto ai lavori, cruciale per
una società di gestione. Come viene
gestito in OSV?
FS:. La gestione del rischio è
uno dei capisaldi del successo della
nostra strategia. Mettiamo grande
enfasi sui nostri sistemi di risk
management. Ne veniamo ripagati
con ottima performance nel lungo
termine e rapporti utili/perdite
invidiabili.
JW:. Nel processo di crescita
come fx manager, ci puoi fare un
esempio di un trade che vi ha aiutati
nel migliorare?
FS:. Il valore più alto del
processo di apprendimento è come
fare un’operazione e gestirne la
perdita. Il profilo delle perdite fa
la differenza in ogni strategia di
investimento. Come esempio, un
trade cha ha messo a dura prova
la nostra disciplina; durante la
crisi russa abbiamo chiuso tutte le
posizioni corte di Usd, e poco dopo
i mercati sono crollati, lasciandoci
l’amaro in bocca per l’ottima
occasione persa. Ma lo rifaremmo,
perchè la decisione di chiudere era
il risultato della nostra disciplina di
risk management.
JW:. Utilizzate una sola o un
mix di strategie di vario genere per
diversificare?
FS:. Iniziamo il processo
di investimento guardando
la situazione macro globale.
Diversifichiamo nella selezione tra
i trades possibili. All’interno del
portafoglio crediamo che poi la
concentrazione possa aggiungere
valore pur mantenendo un profilo
di rischio appropriato.
JW:. Come avete performato negli
anni scorsi? Ci puoi fare un esempio
di un recente trade vincente?
FS:. In generale molto bene, i
nostri clienti hanno guadagnato
nel lungo termine. Il quasi +40%
del 2008 ha raddrizzato un periodo
intermedio meno soddisfacente. La
posizione corta di UsdYen nel 2008
come la salita del dollaro contro
le valute emergenti nell’ultimo
GESTORI FX
FX
trimestre dell’anno hanno portato a
tale risultato.
JW:. Utilizzi le valute emergenti?
O la mancanza di liquidità e spread
di conseguenza più larghi sono
superiori ai potenziali benefici?
FS:. Il nostro trading si focalizza
soprattutto su EurUsd e UsdYen,
cross liquidi e con spread
contenuti che si prestano sia al
trading intraday che a posizioni
strategiche. Le valute meno mature
vanno utilizzate solo per posizioni
strutturali di lungo termine, poiché
gli spread si mangiano i potenziali
profitti di breve. Per questo motivo,
non suggerirei a trader non esperti
di operarvi.
JW:. Nello studiare una strategia,
come ritieni vada ripartito il tempo
tra il miglioramento dei segnali e
le regole di money management?
E quanto tempo dedichi ad
ulteriore ricerca e sviluppo delle tue
strategie?
FS:. Il nostro processo di
investimento è molto disciplinato.
Una procedura di risk management
di fatto predefinisce le strategie di
entrata ed uscita. L’apertura di una
posizione è funzione della tolleranza
al rischio, della volatilità attesa e
dell’impatto di tale posizione sul
resto del portafoglio. Le uscite sono
il risultato del raggiungimento di
livelli di take profit, stop loss, e
aggiustamenti di portafoglio basati
sulla volatilità. Siamo discrezionali.
E’ importante monitorare come
variano la volatilità e lo scenario
macro con continuità, e reagirvi.
Inoltre, siamo una società di
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre

FX GESTORI FX
ricerca, ed allo studio dedichiamo
molto tempo. Non esiste un setup
sistematico che funziona per
sempre.
JW:. Utilizzi time frame
particolari o diversifichi? Che
durata media hanno i tuoi trades, e
quale frequenza operativa?
FS:. Crediamo nel potenziale sia
nel breve che nel lungo termine.
Nel breve la frequenza può essere
elevata, e la duration da intraday
a pochi giorni. Le posizioni
strategiche possono permanere
anche per un anno. E’ importante
non confondere le attività tra le
due aree temporali. Non si deve fare
trading sulle posizioni strategiche,
né viceversa.
JW:. Con quale leva media, e
leva massima operi?
FS:. La leva media è 1,25, ma può
salire sino ad un massimo di 5.
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
JW:. Quante controparti
utilizzate? E come dividete
l’esecuzione tra trading elettronico
e “caro vecchio telefono”?
FS:. Abbiamo 6 broker sul box
(vivavoce in linea diretta ndr), ma
l’esecuzione elettronica è il 70% di
tutti i trades.
JW:. Quanto la liquidità
impatta la tua efficienza? Hai
già determinato a quale livello di
AUM la tua strategia incontrerebbe
eccessivi problemi di efficienza?
FS:. La nostra strategia può
ricevere molti asset, e l’infrastruttura
è ben costruita per gestire più di un
miliardo di dollari.
JW:. Qual è il maggiore punto
di forza del tuo team? In cosa siete
migliorati negli ultimi anni?
FS:. Esperienza e qualità del
risk management unite ad un
processo decisionale solido ed
indipendente.
JW:. In JW spesso ricordiamo
che è più importante saper reagire
che prevedere ... ma è sempre
divertente dipingere scenari di
mercato: hai idee particolari sui
trend delle valute per i prossimi
mesi? Ci dai la tua previsione per
la più seguita, EurUsd?
FS:. E’ difficile, poiché sarà
cruciale il comportamento della
BCE e noi, come chiunque, non ne
conosciamo le intenzioni e le azioni.
La previsione di Eurodollaro non
è legata ai fondamentali di crescita
ed ai tassi, ma alla considerazione
di quanto la BCE abbasserà i tassi
o utilizzerà misure di quantitative
easing. Detto questo, mi attendo
debolezza di Usd poiché gli Usa
hanno bisogno di un dollaro debole
nel lungo e lo produrranno, ma non
prima che la BCE abbia deciso sul
quantitative easing.
JW:. Che consiglio daresti ad un
trader individuale che si affaccia
al mercato FX, e ad un trader
semi professionista che vuole
entrare nell’industria dell’FX fund
management?
FS:. Inizia dal breve termine e
tieni gli stop vicini. Se possibile,
siedi accanto ad una persona
molto esperta, imparando dall’
osservazione ad evitare gli errori.
Prima di cominciare, preparati
a gestire le perdite con un serio
sistema di risk management. Questo
ti terrà lontano dai problemi, e vivo,
perchè tu possa beneficiare dei
trade positivi.

I bonds, intesi come strumenti
finanziari, sono virtualmente entrati in
circolazione quando le persone hanno
iniziato ad accumulare ricchezza.
Il termine “bond” letteralmente
significa “legame” (fonte: Oxford
English Dictionary) . Indica anche un
obbligo, un dovere o un patto tra due
controparti. Nella sua accezione legale
e tecnica rappresenta un accordo scritto
attraverso il quale una parte si accorda
con un’altra al fine di pagare una certa
cifra di denaro (o di trasferire delle
proprietà) a determinate condizioni
e, solitamente, ad una determinata
scadenza.
In mercati evoluti e internazionali
è quasi impossibile per l‘investitore
conoscere personalmente la parte che è
stata “obbligata” tramite l’emissione di
strumenti di debito quali i bonds. Anche
quando i migliori gestori di fondi del
mondo impiegano analisti e revisori con
l’obiettivo di quantificare i rischi relativi
all’acquisto di bonds, regolarmente
accadono spiacevoli inconvenienti.
Gli investitori si aspettano di valutare
razionalmente il rischio relativo ai
bonds su cui investono ma, anche per
i più informati, ciò resta un’attività
estremamente difficile.
Come scegliere un bond
bilanciando rischio e rendimento
“L’argentina è un regno sovrano e sarà
sempre in grado di ripagare i propri debiti,
giusto?” Sbagliato. “Il governo funge
da supervisore sul sistema finanziario
e non lascerebbe mai fallire una banca,
veramente?” Bah. “ Tra tanti banchieri,
revisori e avvocati che si prendono cura
dei debitori, tutto dovrebbe essere messo
in conto, quindi il mio denaro è protetto,
no?” Pura illusione.
Al fine di fissare nella mente di ogni
investitore il concetto di un portafoglio
ben bilanciato, c’è un’ulteriore frase che
bisognerebbe ripetersi ciclicamente:
nessun rischio, nessun rendimento. In
più alto il rischio, più alto il rendimento
altre parole, più alto è il ritorno atteso di
un investimento, maggiore sarà il rischio
sopportato.
Ipotizzando che non esista alcuna
possibilità che un debitore possa essere
inadempiente. Il tasso di interesse
reale pagato dal proprio bond sarebbe
teoricamente uguale a zero (il tasso di
interesse reale è stato definito come tasso
nominale al netto dell’inflazione). Gli
eventi degli ultimi due anni dimostrano
che non è possibile “trasformare il
piombo in oro”. Tranne che per un
ristretto numero di genii finanziari,
BOND FOCUS
FX
chiunque abbia registrato rendimenti
superiori alla media avrà certamente
sopportato un livello di rischio parimenti
al di sopra della media. Gli investitori
privati vogliono sempre pensare che ci sia
un modo per “battere il mercato” senza
prendersi rischi supplementari. E se anche
fosse vero, che sia una polizza assicurativa,
un portafoglio azionario, un bond o un
prodotto strutturato, semplicemente ciò
non funzionerebbe nel lungo termine.
In termini di valutazione del rischio dei
bonds, la tabella seguente ne fornisce una
rappresentazione grafica esemplificativa:
In realtà oggi, in un momento di
banche “stressate” probabilmente
molte corporation potrebbero essere
meno rischiose di alcuni governi, ma
indicativamente lo schema identifica
un modello sufficientemente coerente.
All’interno di ogni categoria si possono
poi identificare livelli di rischio
diversi.
Le agenzie di rating (Moody’s,
Standard & Poors, Fitch, DBRS, etc)
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre

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Bank of
America
A2/A 23/03/2015 4.00% 6.75%
Shell Aa1/AA+ 14/05/2013 3.00% 3.00%
BASF A1/A+ 09/06/2015 5.125% 4.20%
Telecom
Italia
Baa2/BBB 01/02/2012 6.25% 4.05%
Daimler A3/A- 10/06/2011 6.875% 4.00%
FOREX 47 S.p.A. piazza Renato Simoni 1, 37122 Verona (VR) – tel: +39 045 9200063/64 fax: +39 045 9200065 e-mail: info@forex 47.it
Iscritta nell’elenco generale degli intermediari operanti nel settore finanziario previsto dall’art.106 e seguenti del D.Lgs. n.385/1993 al N. 37098
Numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Verona VR- 358819, C.F. e P. Iva 04943340960, ABI 330852 Capitale Sociale € 600.000,00 I.V.
6 FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
Un test della vostra capacità di
rischio/rendimento
Compagnia solida, settore economico
solido
Buona storia aziendale, ma al
momento un po’ costosa
Diventerà più cara con il passare del
tempo
Andranno in rovina? Il 4% è un
interesse valido per questo rischio?
Sono realmente nella categoria “A”?
compiono complesse valutazioni del
livello di rischio associato ad ogni
istituzione finanziaria debitrice e
sulla sua solvibilità.
Molte scelte di investimento possono
a ragione venire però implementate a
partire da una semplice valutazione
del rapporto rischio/rendimento
La tabella seguente mostra alcuni
bond dell’area EURO che, alla luce
delle considerazioni sopra esposte
diventano materia di riflessione.
D. Roy Fraser
La sicurezza di un
conto corrente personale
aperto presso importanti
istituti di credito Italiani.
Segui gli interventi degli
esperti di Forex47 sui maggiori
broadcast economici.

Mauro Pratelli
FXTM: Da quanti anni esiste
il Forum di Rimini? Ci può
raccontare come si è evoluto dalle
prime manifestazioni fino ad oggi?
MP: ITForum quest’anno è
giunto alla sua decima edizione.
All’inizio ne tenevamo due all’anno,
poi siamo passati a una, anche se
nel frattempo abbiamo istituito
ITForum Napoli, che serve a
portare anche al Sud la didattica
e i protagonisti del Trading e del
Risparmio.
ITForum è nato dalla volontà di
Michele Maggi e mia di dare un
luogo di incontro ai tanti trader
italiani che alla fine degli anni
90 costituivano già una realtà
di tutto rispetto in termini di
Fondatore del ITForum di Rimini
fa il punto sulla decima edizione del Investment Trading
Forum e da la sua visione del forex: un mercato sostanzialmente
“perfetto” e concorrenziale, trasparente e sempre aperto.
INTERVISTA
competenze, per poi diventare
una manifestazione ampia, aperta
anche agli operatori del risparmio
e in grado di diventare anche una
‘vetrina irrinunciabile’ per tutte le
realtà del trading e del risparmio
italiane e estere.
FXTM: Quante aziende del
settore erano presenti quest’anno
come espositori e, fra queste,
quante sono più specificamente
dedicate al mercato Forex?
MP: Gli espositori quest’anno
sono stati 95 e tra questi almeno 6
esplicitamente dedicati al mercato
Forex, che si sta affermando come
una realtà importante anche in
Italia, magari con un po’ di ritardo
MARKET WATCH
La decima edizione dell’Investment & Trading Forum si è tenuta a Rimini nei giorni 21 e
22 Maggio 2009.
E’ la più grande occasione di incontro e didattica fra i partecipanti del mercato del trading
online e del risparmio in Italia. Una piazza unica dove istituzioni finanziare, aziende
di servizi e prodotti, distributori ed investitori finali si possono incontrare e scambiare
informazione.
Mauro Pratelli, fondatore del IT Forum di Rimini, risponde alle domande di FX Trader Magazine.
rispetto al resto del mondo.
FX
FXTM: Quanti visitatori si
sono presentati all’evento e come
sono suddivisi (trader privati,
professionisti, altri?)
MP: Hanno partecipato a
ITForum circa 5.500 visitatori,
e dai nostri calcoli sono stati
quasi equamente divisi tra coloro
interessati al trading e coloro
interessati ai temi del risparmio. La
qual cosa conferma la bontà della
nostra impostazione, iniziata tre
anni fa, di aprire la manifestazione
anche a argomenti meno tecnici e
di grande interesse per una parte
importante dei risparmiatori e
dell’industria.
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre

FX MARKET WATCH
FXTM: Come vede l’evoluzione
del settore Forex in Italia, sia dal
punto di vista dei risparmiatori/
trader che dal punto di vista delle
nuove offerte di prodotti e servizi
per il mercato delle valute?
MP: Io credo che soprattutto
questa grande crisi dei mercati e della
fiducia che stiamo ancora vivendo
abbia contribuito a far conoscere
il mercato Forex come un mercato
di grande affidabilità. Non ci sono
state crisi di fiducia tra le valute, il
mercato si presenta agli investitori
come sostanzialmente “perfetto”
e concorrenziale, trasparente
e sempre aperto. Un mercato
ovviamente da conoscere, ma che
difficilmente può dare sorprese, al
di là delle oscillazioni che anche qui
evidentemente possono essere forti.
FXTM: Pensa che l’Italia possa
essere un paese appetibile per le
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
aziende straniere leader nel FX?
MP: Credo che l’Italia possa
essere appetibile proprio perché la
cultura del Forex è ancora in fase
evolutiva e lo spazio per crescere è
tanto.
FXTM: Questa evoluzione si
rispecchia anche durante il Forum?
MP: Questo forse dovreste
chiederlo agli espositori Forex, che
più di me possono aver avuto il
polso dell’interesse dei visitatori. A
me è sembrato che i temi del Forex
fossero ben seguiti, per i motivi che
le dicevo.
FXTM: Quali sono state le
iniziative più importanti durante il
congresso quest’anno?
MP: Oltre a tutti i momenti di
didattica organizzati dagli espositori
all’interno dei loro stand e alle tante
altre occasioni seminariali e di tavole
rotonde, siamo stati particolarmente
contenti di aver ospitato Francesco
Starace, Presidente di Enel Green
Power, e Osvaldo De Paolini
Direttore di Milano Finanza.
Non posso non menzionare,
per il loro interesse, il convegno
organizzato da BancaFinanza e
Morningstar sul ruolo delle banche
nella ripresa prossima ventura, e
il convegno su Sport e Finanza
che ha visto sul palco Paolo Rossi
e Andrea Zorzi con Ugo Bertone
come moderatore. Due brillanti
giornalisti come Lorenzo Marconi
e Marco Cobianchi hanno poi
presentato i loro ultimi due libri,
“Vaffanbanka” e “Bluff ”. E infine
come sempre la presenza di sei big
stranieri del trading ha aggiunto
quella dimensione internazionale
che un evento come ITForum non
può non avere.
FXTM: In che modo il Forum di
Rimini può aiutare un investitore
privato ad orientarsi sul mercato del
trading e del risparmio?
MP: Prima di tutto io credo
che ITForum mostri in modo
inequivocabile a un visitatore
quanto sia importante informarsi
e essere molto consapevoli di
quanto l’attività di investimento
sia complessa e meriti attenzione;
poi grazie alle decine di momenti
didattici e alla presenza degli
espositori può iniziare a farsi una
idea molto qualificata.
FXTM: Che cosa
consiglierebbe oggi ad un trader
sul mercato Forex per vederci più
chiaro sulle numerose offerte di
prodotti e servizio di investimento
sulle valute?
MP: Lo stesso che consiglierei a
chiunque volesse avvicinarsi a ogni
tipo di prodotto di investimento:
studiare, studiare, studiare. Se c’è
un elemento che questa profonda
crisi ha insegnato a tutti noi in
modo indelebile credo che sia
questo: prima di acquistare qualsiasi
prodotto, prima di siglare qualsiasi
contratto e prima di staccare anche
il più piccolo assegno, cercate di
essere consapevoli di ciò che state
facendo, avendo studiato sia il
mercato di riferimento sia voi stessi.
Non abbiate fretta, il mercato c’è
sempre e cominciare sei mesi dopo
non vi renderà più poveri, ma vi
esporrà a meno rischi.

Pricing delle opzioni
di tipo Europeo
In questa seconda puntata del nostro viaggio per le
opzioni, esamineremo la formula di pricing per le
opzioni di tipo Europeo (esercitabili solo a scadenza)
e le variabili che intervengono ad influenzarla, sempre
cercando di mantenere al minimo la parte numerica
e di formule, per privilegiare la logica che porta a tali
valutazioni.
Questa è la formula per la valutazione di una opzione
di tipo Call …..
e queste sono le definizioni di d1 e d2 , con sigma la
varianza del logaritmo del prezzo su base annua.
Va da se che non è proprio una matematica per la prima
elementare …
OPZIONI
FX
Prendiamo per certo che la formula sia comunque, con
i suoi limiti e le sue assunzioni un modo accettabile per
valutare una opzione, ma soprattutto sia lo standard di
mercato per prezzarla, e limitiamoci da utenti finali a
vedere che parametri vengono immessi nella formula da
colui che deve prezzare una opzione e come impattino
nella stessa.
St = il prezzo del sottostante. La nostra opzione in
quanto titolo derivato, cambia valore al variare del
sottostante. Intuitivamente, se un titolo vale 100 ed
ho comprato il diritto di acquistarlo a 100 , tale diritto
avrà solamente una componente di “valore temporale”
mentre se il titolo sale a 110, i 10 punti di salita
produrranno “valore intrinseco” per tale diritto, che si
apprezzerà. Parimenti la discesa del titolo a 90, farà si
che il ritirarlo a 100 divenga molto meno interessante
e si deprezzerà.
Generalizzando, il salire del sottostante fa apprezzare
l’opzione di tipo Call e la discesa del sottostante la fa
deprezzare. Il contrario avviene per l’opzione di tipo
Put.
k = prezzo di esercizio. Per lo stesso ragionamento
intuitivo di cui sopra, aumentando il valore dello
strike di una opzione di tipo Call, il valore dell’opzione
diminuisce in quanto diventa meno probabile che
a scadenza tale opzione generi un profitto per il
compratore.
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 9

FX OPZIONI
Possiamo dire che Una opzione di tipo Call diminuisce
di valore all’aumentare del valore dello Strike. Il
contrario è vero per una opzione di tipo Put.
σ (sigma) = la varianza percentuale istantanea del
logaritmo del prezzo del titolo sottostante, espressa
anch’essa su base annua. Questo è l’elemento che
rappresenta la Volatilità. Se pensiamo alla volatilità
come alla “mancanza di certezza” oppure alla
“imprevedibilità” dell’evento futuro, va da se che
maggiore sia questo elemento, maggiore sarà il prezzo
del diritto.
Se il sottostante si muove molto durante la giornata o
durante un anno, infatti, ci saranno più possibilità che
tali variazioni portino l’opzione a scadere generando
profitto.
Viceversa, se il prezzo rimane pressoché stabile, la
volatilità sarà minore e minori le possibilità di avere
un utile a scadenza.
t (il tempo, la durata del contratto) : è quasi superfluo
sottolineare che un tempo maggiore generi maggiori
possibilità di scadere con profitto rispetto ad un tempo
inferiore: in un giorno possono accadere determinati
livelli di movimento, ma mai tanto ampi come quelli
che arrivano in un anno.
Il tasso di finanziamento (normalmente si calcola il
risk free rate sul periodo) e’ quello che occorre per
calcolare il prezzo a termine dal quale parte tutto il
calcolo del valore dell’opzione.
Per un opzione su divise, intervengono 2 tassi, uno
a credito ed uno a debito, relativi alle due divise
coinvolte, ma facendo la sottrazione dei due abbiamo
nuovamente un tasso (differenziale) da immettere
nella formula.
Da sottolineare che il tasso della seconda divisa agisce
esattamente come il dividendo nelle azioni con stacco
dividendo abbassando il livello del prezzo a termine.
Di seguito una tabella riepilogativa delle variazioni
dei parametri e di come impattano sul prezzo delle
opzioni:
0 FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
Ricapitolando:
L’opzione si consuma e a parità di condizioni diminuisce
di valore al passare del tempo.
Le Call si apprezzano e deprezzano in maniera
direttamente proporzionale al sottostante, le Put in
maniera inversamente proporzionale.
Le seconde sono quindi utili per temporanee (o
definitive) coperture del sottostante se si teme un
deprezzamento, le seconde per garantirsi da eccessivi
rialzi del sottostante in caso lo si debba comperare (per
esempio per fare fronte al pagamento di una partita di
divisa estera per un importatore).
Se aumentano le oscillazioni del sottostante (crescita
della volatilità il prezzo può aumentare compensando o
sovraperformando il passare del tempo (l’opzione vale
di più che il giorno precedente).
Utilizzare derivati per coprire il rischio di cambio può
sembrare eccessivamente costoso in certi momenti
ma nel lungo periodo per un’azienda industriale o
commerciale è comunque più importante avere un
prezzo certo del materiale che risparmiare una cifra
pari al 1 o 2% del prezzo stesso.
Un movimento contrario violento esporrebbe a rischi
di trovare prezzi peggiori a scadenza che possono
superare il ricarico che il mercato permette di applicare
alle merci importate (o esportate).
Marco Sturlese
Lezione 3 nella prossima edizione di FX Trader Magazine

FX OPZIONI
Possiamo dire che Una opzione di tipo Call diminuisce
di valore all’aumentare del valore dello Strike. Il
contrario è vero per una opzione di tipo Put.
σ (sigma) = la varianza percentuale istantanea del
logaritmo del prezzo del titolo sottostante, espressa
anch’essa su base annua. Questo è l’elemento che
rappresenta la Volatilità. Se pensiamo alla volatilità
come alla “mancanza di certezza” oppure alla
“imprevedibilità” dell’evento futuro, va da se che
maggiore sia questo elemento, maggiore sarà il prezzo
del diritto.
Se il sottostante si muove molto durante la giornata o
durante un anno, infatti, ci saranno più possibilità che
tali variazioni portino l’opzione a scadere generando
profitto.
Viceversa, se il prezzo rimane pressoché stabile, la
volatilità sarà minore e minori le possibilità di avere
un utile a scadenza.
t (il tempo, la durata del contratto) : è quasi superfluo
sottolineare che un tempo maggiore generi maggiori
possibilità di scadere con profitto rispetto ad un tempo
inferiore: in un giorno possono accadere determinati
livelli di movimento, ma mai tanto ampi come quelli
che arrivano in un anno.
Il tasso di finanziamento (normalmente si calcola il
risk free rate sul periodo) e’ quello che occorre per
calcolare il prezzo a termine dal quale parte tutto il
calcolo del valore dell’opzione.
Per un opzione su divise, intervengono 2 tassi, uno
a credito ed uno a debito, relativi alle due divise
coinvolte, ma facendo la sottrazione dei due abbiamo
nuovamente un tasso (differenziale) da immettere
nella formula.
Da sottolineare che il tasso della seconda divisa agisce
esattamente come il dividendo nelle azioni con stacco
dividendo abbassando il livello del prezzo a termine.
Di seguito una tabella riepilogativa delle variazioni
dei parametri e di come impattano sul prezzo delle
opzioni:
0 FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
Ricapitolando:
L’opzione si consuma e a parità di condizioni diminuisce
di valore al passare del tempo.
Le Call si apprezzano e deprezzano in maniera
direttamente proporzionale al sottostante, le Put in
maniera inversamente proporzionale.
Le seconde sono quindi utili per temporanee (o
definitive) coperture del sottostante se si teme un
deprezzamento, le seconde per garantirsi da eccessivi
rialzi del sottostante in caso lo si debba comperare (per
esempio per fare fronte al pagamento di una partita di
divisa estera per un importatore).
Se aumentano le oscillazioni del sottostante (crescita
della volatilità il prezzo può aumentare compensando o
sovraperformando il passare del tempo (l’opzione vale
di più che il giorno precedente).
Utilizzare derivati per coprire il rischio di cambio può
sembrare eccessivamente costoso in certi momenti
ma nel lungo periodo per un’azienda industriale o
commerciale è comunque più importante avere un
prezzo certo del materiale che risparmiare una cifra
pari al 1 o 2% del prezzo stesso.
Un movimento contrario violento esporrebbe a rischi
di trovare prezzi peggiori a scadenza che possono
superare il ricarico che il mercato permette di applicare
alle merci importate (o esportate).
Marco Sturlese
Lezione 3 nella prossima edizione di FX Trader Magazine

FX EXcEL
EXCEL for trading
corso dalla a al vba indirizzato all’uso di Excel per i mercati finanziari
Lezione 2
Sommario: in nero, i punti illustrati nella precedente puntata; in verde, gli argomenti che tratteremo in questo numero
a) Premessa: perché Excel è
utile all’analisi dei mercati
finanziari
b) Presentazione del’area di
lavoro, delle barre e dei menù
• L’area di lavoro e l’aiuto del
mouse
• Barra dei menù
• Barra degli strumenti
• Barra della formattazione
• Barra della formula
c) Le formule e le funzioni
principali
• Le comuni formule algebriche
e matematiche
• La funzione somma automatica
riferimenti a intervalli
Vediamo adesso come creare dei
riferimenti a intervalli.
Più precisamente, un intervallo è un
blocco rettangolare di celle adiacenti.
Quindi, un intervallo può includere
una cella così come l’intero foglio di
lavoro. Gli intervalli tornano utili in
una miriade di situazioni. In genere,
essi permettono di eseguire una stessa
operazione su di un blocco di celle,
senza doverla ripetere ogni volta per
ogni cella. Così ad esempio è possibile
usare un intervallo per formattare
un gruppo di celle con una singola
2 FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
• La funzione Somma.se
• La funzione Conta.se
• La funzione condizionale
“SE”
• La funzione Min
• La funzione Max
• La funzione Media
d) Il collegamento delle celle e
dei fogli
• Riferimenti a celle
• Riferimenti a intervalli
• I nomi
e) Creazione di grafici
• Lineari
• Istogramma
• Azionari
operazione di formattazione, oppure si
può stampare un gruppo di celle senza
dover stampare l’intero foglio. Inoltre,
come vedremo, si possono applicare
formule ai dati contenuti in un certo
intervallo di celle.
I riferimenti dell’intervallo consistono
nell’indirizzo della cella nell’angolo in
alto a sinistra del blocco rettangolare e
quello della cella nell’angolo in basso
a destra, separati da due punti. Per
esempio: A1:B2 identifica l’intervallo
costituito dalle celle A1,A2,B1,B2.
Per selezionare un intervallo si può
usare il mouse o la tastiera. Nel primo
caso si farà clic con il pulsante sinistro
del mouse e, tenendolo premuto, lo si
trascinerà diagonalmente verso l’ultima
cella in basso a destra. Con la tastiera
invece ci si posizionerà sulla prima cella
in alto a sinistra e, tenendo premuto il
tasto Maiusc si sposterà il cursore verso
l’ultima cella dell’intervallo usando
i tasti freccia. Per deselezionare un
intervallo basta fare clic con il mouse
in un’area esterna all’intervallo.
Un intervallo può essere anche
composto da più blocchi di celle. Per
selezionare un intervallo multiblocco
si seleziona il primo intervallo, si tiene
premuto il tasto CTRL e si seleziona
l’intervallo successivo , e così via.

ESEMPIO 1
Prendiamo una tabella delle vendite per
agente dei primi 3 mesi dell’anno:
e posizioniamoci in una cella scrivendo la
formula =somma(B3:D5):
B3:D5 rappresenta appunto un intervallo.
i nomi
E’ possibile assegnare un nome ad un
intervallo e farlo apparire nella casella
Nome usata per visualizzare il nome
della cella corrente. Nel caso in cui un
foglio di lavoro contenga più intervalli
è possibile elencarli tutti cliccando
sulla freccia a destra della casella
Nome. La selezione di uno di tali nomi
permetterà di localizzare il relativo
intervallo. Una volta assegnato il nome
ad un intervallo, questo può essere
usato nelle formule per richiamare le
celle dell’intervallo.
ESEMPIO 2
La procedura per assegnare un nome ad
un intervallo è la seguente.
Cliccare dalla scheda Formule su Gestione
nomi.
e clicchiamo sul pulsante Nuovo.
Assegnamo per esempio il nome “Vendite”
all’intervallo B3:D5.
Adesso in qualsiasi formula di Excel
potremmo usare il nome appena crato per
fare riferimento a quelle celle.
Creazione di grafici
Con Excel è possibile creare grafici di qualsiasi
tipo, al fine di presentare le informazioni nel
modo più efficace. Il programma prevede
numerosi tipi di grafici predefiniti e consente
di creare i grafici personalizzati, attraverso
l’aggiunta di testo, frecce, titoli e legende,
oltre a sfumature, sovrapposizioni, motivi
e bordi, il tutto mantenendo la massima
qualità di stampa.
Questo capitolo spiega nei dettagli le
procedure per la creazione dei grafici. Excel
EXcEL
FX
crea i grafici sulla base delle informazioni
selezionate dall’utente. Per la creazione e
dei grafici, è disponibile Autocomposizione
Grafico, una procedura completamente
guidata che assiste l’utente passo dopo passo
nella creazione di qualsiasi diagramma.
Excel è in grado di creare automaticamente
un grafico dai dati selezionati, quando questi
presentano una determinata disposizione sul
foglio di lavoro. Quando è presente questa
disposizione, Excel determina correttamente
le celle da usare come dati, come etichette
delle categorie (x) e come etichette per la
legenda. La disposizione richiesta da Excel
corrisponde alla disposizione più comune
per le informazioni, quindi i grafici creati
automaticamente da Excel generalmente
sono corretti e non richiedono interventi
da parte dell’utente. È possibile comunque
personalizzare questi grafici utilizzando tutti
i comandi disponibili. Un grafico può essere
incorporato in un foglio di lavoro, oppure
trovarsi in un proprio foglio grafico. In
entrambi i casi, il grafico rimane collegato ai
dati su cui è basato, quindi se le informazioni
cambiano, il grafico viene aggiornato
automaticamente.
I grafici di Excel contengono molti elementi
che possono essere selezionati e modificati
individualmente. Quando si posiziona il
puntatore del mouse su un elemento del
grafico, compare un suggerimento che
identifica l’elemento o visualizza la serie ed il
valore, se si tratta di uno dei dati.
I grafici di Excel possono essere incorporati
in un foglio di lavoro, oppure possono
trovarsi in un proprio foglio grafico. Un
grafico incorporato compare nel foglio di
lavoro accanto alle informazioni contenute
nelle celle.
Elementi dei grafici di Excel:
• Assi
Asse delle categorie, x, o delle ascisse,
disposto orizzontalmente lungo il lato
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre

FX EXcEL
inferiore nella maggior parte dei grafici,
spesso indica serie temporali. Asse
dei valori, y, o delle ordinate, disposto
verticalmente lungo il solo lato sinistro
o su entrambi, contiene la scala di
rappresentazione dei dati. Asse z, per i
soli grafici tridimensionali (gli assi dei
grafici a barre sono invertiti, mentre i
grafici a torta non presentano assi).
• Dato numerico
Unità di informazione, ad esempio le
vendite relative ad un anno.
• Serie di dati
Gruppo di dati numerici, ad esempio le
vendite per gli anni dal 1991 al 1996. In
un grafico lineare tutti i dati di una serie
sono collegati dalla stessa linea.
• Legenda
Guida che spiega i simboli, i motivi e
i colori usati per differenziare le serie
di dati. I nomi delle serie vengono
usati come etichette per la legenda. È
possibile spostare la legenda in qualsiasi
punto del grafico.
• Indicatore
Oggetto che rappresenta un dato
numerico in un grafico. Esempio di
indicatori sono barre, spicchi e simboli.
Tutti gli indicatori che appartengono
alla stessa serie di dati presentano la
stessa forma, simbolo o colore. Nei
grafici bidimensionali lineari, a barre,
XY ed istogrammi, Excel può usare
come indicatore qualsiasi immagine
creata con un programma di grafica per
Windows.
• Area del tracciato
Area rettangolare, definita dagli assi,
che esiste anche attorno al grafico a
torta, il quale non esce mai da questa
zona anche quando gli spicchi vengano
esplosi.
• Formula di serie Formula di
riferimento esterno che indica ad Excel
quale intervallo di un foglio di lavoro
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
consultare per localizzare d dati da
rappresentare in un grafico. È possibile
collegare un grafico a più foglio di
lavoro.
• Testo Etichetta di testo
visualizzata sul grafico, che è possibile
modificare e spostare liberamente.
Titolo del grafico, etichette dei valori
e delle categorie, etichette dei dati
numerici costituite da testo associato,
testo Fluttuante.
• Segno di graduazione
Indicatore della graduazione sugli assi
delle categorie (x), dei valori (y) e z.
• Barra degli strumenti
Barra contenente gli strumenti per la
creazione o la modifica , dei grafici.
Per creare un grafico, è possibile
procedere in vari modi. In primo luogo,
è disponibile la funzione automatica.
Selezionate alcune celle contenenti dati
numerici ed etichette e poi dalla scheda
Inserisci scegliete il tipo di grafico che vi
interessa creare:
Inoltre, esiste l’approccio manuale, con
cui è possibile partire da un grafico
vuoto ed incollare informazioni in
esso. Si tratta di una tecnica utile per
creare grafici XY complessi o grafici
che utilizzano i dati di diversi fogli di
lavoro.
grafico lineare
Il grafico lineare si può ottenere
attraverso la procedura usuale . Esso
rappresenta l’andamento nel tempo di
un fenomeno.
Per esempio selezioniamo una tabella
degli incassi:
e clicchiamo dalla scheda “Inserisci” sul
pulsante “Grafico a linee”:
Il isultato sarà il seguente:
grafico a istogramma
Prendiamo come esempio la precedente

tabella delle vendite mensili di 3
agenti. È necessario creare un grafico
in cui ogni venditore venga messo a
confronto con gli altri, mese per mese,
per il primo trimestre dell’anno.
Selezioniamo quindi le celle
comprendendo le etichette:
E scegliamo questa volta di creare un
grafico a colonne raggruppate:
Basterà premere il pulsante e questo
sarà il risultato:
grafico finanziario
Vediamo adesso un esempio specifico
direttamente al mondo del trading; la
creazione di un grafico finanziario.
Per ottenere questo tipo di grafico è
necessario che la serie di dati si trovi
esattamente in questo ordine (da
sinistra a destra):
• data
• valore di apertura
• valore massimo
• valore minimo
• valore di chiusura
Una volta selezionate le celle comprese le
etichette di colonna, per creare un grafico
azionario dovremmo scegliere questa
tipologia dalla scelta estesa dei tipi di grafici
accessibile premendo il pulsantino posto in
basso a sinistra del menù grafico:
Il grafico appena creato avrà un aspetto un
po’ spartano:
EXcEL
FX
Ma con pochi e semplici passaggi di
personalizzazione del layout grafico è
possibile dargli un aspetto molto più
professionale:
Selezioniamo un elemento per volta del
grafico e poi clicchiamo su uno degli stili
forma desiderato:
Fino ad ottenere un risultato analogo al
seguente:
Gabriele Durante
Lezione 3 nella prossima edizione di
FX Trader Magazine
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre

FX
Brokers
Graham Wellesley, CEO
O D L S e c u r i t i e s G r o u p
ODL (Order Direct Limited) venne fondata nel
1994 a Londra. E’ stato il primo option broker
elettronico nella borsa di Londra e certamente è
stato fra i più importanti. Nel 2004, grazie a una
sostanziosa iniezione di liquidità da parte del nuovo
management, avvia un processo di espansione in
termini geografici e di prodotti. Dai 28 impiegati
del 1994, ODL Markets (nome dell’entità
dedicata alla clientela retail in Gran Bretagna)
si avvale oggi della collaborazione di oltre 200
professionisti in tutto il mondo e una vastissima
clientela in oltre 100 paesi. La direzione generale
di Londra, gestisce tutte le esposizioni al rischio
di ODL markets, ODL Capital ( per le clientela
PUNTI DI FORZA
I maggiori punti di forza di ODL sono: liquidità,
trasparenza, affidabilità e ottimi spreads sulle
quotazioni (da 2 a 5 pips sulle maggiori valute).
La gestione del rischio in ODL assume
un’importanza molto rilevante: i clienti possono
monitorare le loro esposizioni in tempo reale dalla
piattaforma, inoltre si possono avere posizioni
singole, e la piattaforma permette di chiuderle
singolarmente.
Al contrario di tantissimi brokers, ODL accredita
ai clienti un tasso di interesse sui margini non
6 FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
ODL Securities Limited
BROKER REVIEW
istituzionale), ODL Japan KK Tokyo, Giappone,
ODL Monaco SAM e ODL Vancouver Canada. Il
gruppo si avvale inoltre di un attivissima divisione
di Corporate Finance, specializzata nella ricerca
di capitali da investire in nel settore minerario e
petrolifero per le maggiori compagnie del settore.
L’entità di market making è ODL Securities
Limited ed è autorizzata e regolata dall’autorità
di controllo britannica (FSA). E’ inoltre membro
del LSE, NYSE, LIFFE, Euronext e APCIMS.
utilizzati. Tutte le piattaforme offerte da ODL
danno accesso al proprio back office, illustrando le
conferme, il margine inutilizzato, estratti conto e
profit and loss.
ODL Securities Limited è membro user del
sistema CLS (continuous Link Settlement) che le
permette di operare con banche medie-piccole in
tutto il mondo attraverso UBS.

INNOVAZIONE E TECNOLOGIA
ODL offre varie piattaforme di trading gratuite, semplici da
usare, Windows-based, personalizzabili, con configurazioni
pre-programmate, che permetteno di usare ordini del tipo -
MARKET, LIMIT, STOP e OCO. Sono anche disponibili
varie strategie di trading e un supporto tecnologico molto
attento per chi ne ha più bisogno. L’azienda intende
garantire un servizio altamente professionale a coloro i quali
intendono avvicinarsi al mercato FX, indipendentemente
dal fatto che siano professionisti o no.
SERVIZIO CLIENTE
Il supporto cliente è coperto da professionisti multilingue
dalle 07.00 alle 19.00 (London Time). E’ loro responsabilità
far si che le domande della clientela abbiano una risposta
soddisfacente nel più breve tempo possibile, siano
esse di natura tecnica o di trading, di back office o di
amministrazione. In breve le esigenze di ogni singolo cliente
devono essere soddisfatte. Il trading desk è operativo 24
ore su 24 ed è coperto da professionisti con una notevole
esperienza dei mercati interbancari. Ognuno di loro deve
PIATTAFORME DI TRADING
ODL propone varie piattaforme di trading sul forex.
MetaTrader4 e ODL Trader sono le piattaforme piu’
richieste sul FX. Per i clienti istituzionali, l’aziende propone
le piattaforme Ariel, Currenex e HotSpotFX.
Abbiamo scelto di fare una breve presentazione di Meta
Trader 4, che è la piattaforma più utilizzata dai trader
privati.
MT4 e’ una delle piattaforme retail più versatile, che offre i
seguenti vantaggi:
• Possibilita’ di trading con piu’ di 30 currency pairs
• trading con 2 pip di spread sulle majors
• esecuzione istantanea e possibilita’ di richiesta
quotazioni a mercato (RFQ)
• Possibilita’ di inserire Trailing stops
• Compreso un pacchetto di analisi tecnica
• Tenuta delle posizioni e margini in tempo reale
• Possibilita’ di creare uno storico sulle operazioni
eseguite
avere un’esperienza decennale presso almeno una delle più
importanti e operative banche nel mondo del forex. ODL
tiene in considerazione solo candidati che abbiano questo
tipo di esperienza.
CONTI E CONDIZIONI DI TRADING
ODL offre mini accounts e full accounts.
I mini accounts abbisognano di un deposito minimo (1000
$) e possono essere aperti online, presentando un semplice
documento di identità. L’importo massimo per l’apertura
di un mini account è di 5000 euro, e non può eccedere i
10 000 euro (cumulabili in 12 mesi). Per depositi superiori,
al cliente verrà offerto un upgrade al “full account” (un
conto dedicato ai trader più attivi e ai trader professionisti),
senza nessun addebito, ma gli verranno richiesti ulteriori
documenti comprovanti la residenza e l’identità.
Inoltre, l’azienda si impegna a rispettare il prezzo lavorato
e da accesso ai mercati di oro e argento con una leva pari
all’1% (1:100). L’importo del ticket ha limiti interessanti; si
possono tradare importi da 10 000 a 100 milioni.
• trading e supporto multilingue
• Mobile Trading per PDA e cellulari
Fig. 1 Pannello centrale
Brokers FX
MetaTrader4 presente molte funzionalità molto utili, ad
esempio:
- Toolbar: Comandi generali che consentono di
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre

FX
Brokers
modificare la piattaforma MT4 secondo I singoli gusti di
ogni trader; e’ possibile inserire nuove finestre utilizzando
I tasti “insert” e “Remove”. Inoltre utilizzando I pulsanti
“Up” e “Down” e’ possibile definire la posizione di ogni
singolo pulsante nel toolbar. Tutto questo viene impostato
definitivamente non appena si clicca sul tasto “Reset”
- Lingue: la MT4 mette a disposizione piu’ di 25
lingue, tra le quali sono comprese l’arabo ed il cinese; dopo
aver selezionato il linguaggio preferito basta riavviare il
programma perché l’impostazione sia portata a termine;
- Finestra Vista del Mercato: da questa finestra e’
possibile visualizzare le quotazioni “Bid” e “Ask” di ogni
singolo cross (forex) e di tutti I CFD franceci, tedeschi,
americani e inglesi, piu’ indici e commodities. Da questa
finestra e’ possibile inserire degli ordini a mercato o
pendenti (vedi fig.2), visualizzare I grafici, selezionare un
maggior numero di cfd o fx cross cliccando su “mostra
tutti”, e’ possibile avere ulteriori strumenti cliccando su
Vista del Mercato con il pulsante destro del mouse.
Fig. 2 Inserimento Ordini
- Finestra Navigatore: da la possibilita’ di accedere
velocemente sui dati del terminale (questo e’ composto da
IL COMMENTO DI FX TRADER MAGAZINE:
Uno dei migliori broker MetaTrader con spread fissi a 2 pips
sulle Major.
Essendo anche un broker multi piattaforme, l’utente può
trovare la piattaforma che più si adatta al suo stile di trading.
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
Posizioni aperte, storico operazioni, notizie, allarmi, casella
postale e Diario). Dalla stessa finestra Navigatore e’ possibile
vedere i dettagli del proprio conto ed inoltre selezionare gli
indicatori necessari per l’analisi tecnica o addirittura creare
degli indicatori personalizzati.
- MT4 e’ inoltre una delle piattaforme più complete
per quanto riguarda l’utilizzo di EA (Expert Advisor) e la
creazione di EA personalizzati (Fig.3);
Fig.3 Creazione nuovo EA
- Modulo grafico: con MT4 è possibile avere grafici a
Candela, Lineari oppure a Barre con durata da 1, 5, 15, 30
minuti, 1 e 4 ore, giornalieri, settimanali e mensili; un tool
grafico molto valido, che offre vari strumenti e studi grafici
fra cui Fibonacci Retracement, Fibonacci Channel, Fibonacci
Time Zones, Fibonacci Fan, Fibonacci Arc ed altri. (Fig.4)
Fig.4 Modulo grafico MT4
Il supporto cliente ha ricevuto qualche lamentela su i forum
finanziari web, ma come per tutti i broker, i pareri sono molti
diversi.
In ogni caso, un ottimo broker con un’esperienza decennale
nel settore, garanzia di professionalità.

GFT UK
GFT Global Markets Uk ha aperto
i battenti nel 2006 grazie alle mani
esperte di Gary L.Tilkin, veterano
dell’industria finanziaria e attuale
presidente di questa azienda.
Nasce come “costola” della Global
Futures & Forex Ltd costituita nel 1997
, una sfida imprenditoriale ambiziosa
che iniziò nell’ufficio di casa di Tilkin e che ora vanta clienti in ben
120 nazioni, oltre 240 dipendenti ( più di 40 solo nella filiale di
Londra) localizzati nelle sedi di New York, Chicago,Tokyo, Dubai,
Singapore, Sydney e naturalmente Londra.
Fin dall’inizio la filosofia di Tilkin è stata imperniata su 3 principi
fondamentali: alta tecnologia, qualità e varietà dei servizi, sicurezza
e solidità finanziaria.
Alta tecnologia ha significato fin dagli esordi per GFT
PUNTI DI FORZA
tecnologia ed innovazione
Uno dei maggiori punti di forza di GFT è la tecnologia
proprietaria che permette di differenziare l’offerta rispetto alla
concorrenza, che spesso sceglie piattaforme Third Party.
GFT ha anche creato una serie di strumenti di analisi ad alto
valore aggiunto per la Dealbook quali il foresight –ai tm, un
software revisionale implementato sui principi dell’intelligenza
artificiale, il dynamic trend profile strumento che offre
segnali operativi e, infine, il pacchetto di napoli Levels che
offre una serie di indicatori proprietari.
L’azienda offre ora anche un diffuso prodotto “ white-label”
come la piattaforma Currenex , particolarmente apprezzata da
clienti istituzionali e Fx managers. Evidentemente la crescita
BROKER REVIEW
l’introduzione di una piattaforma operativa proprietaria che venisse
esattamente incontro le esigenze dell’utente finale ovvero un
prodotto che offrisse accesso al mercato, esecuzioni ordini, analisi di
mercato e supporto grafico tutto in un
pacchetto gratuito e integrato: la GFT
DealBook. Nel 2004 fu lanciata anche
la DealbookFX2, che offriva una
serie di tools aggiuntivi ma il fattore
che ha sempre stupito è il continuo
reinvestire sull’innovazione di questo
prodotto nonostante il mercato abbia
in questi anni consacrato una crescita
una posizione dominante del gruppo
GFT davvero invidiabili.
Attualmente GFT Global Market UK offre la già menzionata
Dealbook in 3 versioni : la Dealbook360 ( oggetto del nostro test), la
Dealbookfx Web e la versione mobile utilizzabile con gli smartphone
di ultima generazione.
esponenziale della clientela istituzionale ha portato l’azienda a
diversificare l’offerta, consentendo quindi di operare con una
delle migliori e collaudate piattaforme ECN multibank sul
mercato, tra le più liquide in assoluto e sotto questo aspetto
seconda solo dopo la piattaforma EBS.
Solidità finanziaria
Brokers FX
DealBook 360 DealBook Web DealBook Mobile
La solidità finanziaria è stata confermata negli anni con una
serie di riconoscimenti quali :
-considerata da Deloitte per 3 anni di fila tra le 500 aziende a
maggior crescita tecnologica del Nord America,
-16esima azienda nel 2005, solo 2 posizioni indietro rispetto il
gigante Google…238 esima nel 2006 e 305 esima nel 2007 fra
le aziende a maggiore crescita negli Usa (stime dalla rivista Inc.
Magazine).
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 9

FX
Brokers
PRODOTTI
GFT copre tutte le possibilità offerte dal mercato Forex in
questo momento, ed in particolare:
- “contracts for differences” (CFD), che permettono
al trader di generare valore sfruttando le variazioni di
aperture e chiusure di mercato fra una varietà di oltre 2900
prodotti ( tra cui azioni, future, valute , tassi di interessi e
metalli..)
- “spread betting” , in cui il trader sfrutta uno
strumento derivato molto vantaggioso dal punto di vista
fiscale soprattutto in UK,
- “spot trading”, in cui il trader genera valore operando
sulle variazioni di ben oltre 120 valute.
SERVIZIO CLIENTE
Per GFT La qualità del servizio significa un dealing desk
e un supporto tecnico disponibile 24 ore al giorno, al
momento però solo in lingua inglese.
CONTI
Il cliente ha a disposizione una vasta gamma di opzioni di
conti iniziali:
Mini , Standard, Silver, Gold, e Platinum , da 500 usd per
aprire un conto Mini, e 250,000 usd per aprire un conto
Platinum . C’è la possibilità di usufruire di vantaggiose
offerte gratuite (fino a 6mesi sul conto Platinum) per gli
strumenti di analisi e i servizi sulle news (solo per i conti
Silver, Gold e Platinum) .
LA PIATTAFORMA
DealBook360
La piattaforma proprietaria DealBook360, offerta anche in
versione web e per supporti palmari, va a competere idealmente
con un prodotto integrato di vastissimo consumo quale è la
Metatrader 4 della Metaquotes. In primis è similare la filosofia
di visualizzare in un unico “ cruscotto” di apertura( Fig.1) tutte
le parti fondamentali di una piattaforma operativa ovvero:
-mascherina ordini pendenti
-mascherina posizioni in essere
-Pannello quotazioni
-Pannello notizie
-Bottoni di controllo estratto conto Fig.1 Pannello centrale
60 FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
GFT UK offre anche, attraverso il programma di
investimento di Wallwood, un prodotto di gestione
sul mercato FX. Tale programma è stato concepito per
investitori che abbiano media propensione al rischio e si
pongano in una ottica di osservazione dell’investimento di
almeno 2 anni.
COSTI E MODALITA’ DI ESECUZIONE
GFT DealBook360 è stata creata per la clientela retail.
Poichè è una piattaforma proprietaria ed opera secondo
l’usuale schema del market maker, tutti i trades, e la
conseguente esposizione su di essi, vengono interamente
gestiti dallo staff di GFT. Per questa tipologia di account,
non ci sono costi commissionali sul Forex spot ma solo sui
CFD relativi ad un determinato titolo azionario.
Nella configurazione GFT Prime, che prevede l’utilizzo della
piattaforma Currenex, la modalità d’esecuzione prevede
un’immediata conferma (o rifiuto) di un trade , non essendoci
riferimento ad un dealer particolare o riquotazione qualsiasi
sia l’importo del trade intrapreso. I costi commissionali di
un account GFT Prime sul Forex spot sono applicati sui
volumi e sono in ogni caso negoziabili ogni volta, sulla base
dei volumi presenti ed anche soprattutto sulla potenzialità
futura del cliente stesso. In ogni caso il GFT Prime è offerto
solo a clientela istituzionale, in quanto vengono richiesti
precisi requisiti minimi di account iniziali e volumi presunti
iniziali.

La qualità grafica del pannello centrale è gradevole e
intuitiva ( tra l’altro in varie lingue). Peccato l’impossibilità
di tenere tutto visualizzato in primo piano con il tool
grafico aperto. Una piacevole sorpresa invece viene dalla
mascherina ordini, dove accanto alle solite opzioni di
ordine ( al meglio, stop , limit, OCO ecc…) abbiamo anche
la possibilità di personalizzare l’ordine con l’opzione scale
out ( Fig.2) contrariamente alla Metatrader4 che consente
di “ scalare” le operazioni inserendo a tutti gli effetti 2 ordini
distinti, circostanza non sempre comoda per i traders.
fig.2 mascherina ordini
Il tool grafico della DealBook 360 è completo, allineato
sicuramente alla concorrenza per quel che concerne la varietà
di opzioni su indicatori, personalizzazione dell’ambiente di
lavoro e possibilità di implementare strategie programmate
con linguaggio proprietario. Molto comoda la possibilità di
avere già di default gli allarmi sugli indicatori.
IL COMMENTO DI FX TRADER MAGAZINE:
DealBook 360 è un ottimo prodotto per fare trading sul Forex
ad alto livello, con un offerta completa se si uniscono la unicità
e flessibilità di Dealbook 360 e la liquidità eccellente di GFT
Prime. Riteniamo di ottimo valore la fiducia che la società ha
riposto nella tecnologia proprietaria che la distingue da un’offerta
molto ampia di software di terzi, comune a tutti i broker. Tuttavia
sarà fondamentale per GFT continuare ad investire nello
sviluppo della DealBook 360, in modo da mantenere un’offerta
competitiva, in modo particolare rispetto alla MetaQuotes che sta
per rilasciare MetraTrader versione 5.
Per quanto riguarda il supporto clienti, abbiamo avuto modo di
apprezzare la preparazione dello staff tecnico, non solo lato
supporto tecnico ma anche lato servizi accessori come quelli di
Fig.3 Tool grafico
Appare molto completa la tendina di “ customizzazione”
del grafico, dove si possono inserire addirittura lo spazio
visivo tra una candela e l’altra ( fig.4) o la dimensione in
pixel della candela stessa ma soprattutto interessante per
chi fa trading veloce, c’è la possibilità di inserire gli ordini
puntando il mouse direttamente sul grafico.
Fig.4 Tendina personalizzazione grafico
Brokers FX
training, di commento e di analisi dei mercati e delle soluzioni
trading chiavi in mano per clienti. Per il mercato italiano, l’unico
limite sta nella mancanza di un supporto diretto dal desk FX in
lingua italiana, quando invece l’apparato di vendita, parla anche
Italiano, Spagnolo , Portoghese e Tedesco.
Suggeriamo inoltre di aggiungere ulteriori funzionalità per la
programmazione di tecniche sistematiche di trading all’interno
della piattaforma Dealbook 360.
Per riassumere: GFT è uno dei maggiori broker mondiali per
il mercato FX retail e l’espansione dell’azienda negli ultimi
anni dimostra che l’offerta GFT è stata molto ben accettata dal
mercato.
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 61

FX
ANALISI TECNICA
REPORT VALUTARIO
DOLLARO/YEN
TREND EURO, US DOLLAR, YEN, BRITISH POUND
SPOT PRICE 22/06/2009 01/01/2009 ∆% 01/01/2008 ∆%
EURUSD
USDJPY
EURJPY
EURGBP
1.3845
95.99
132.77
0.8447
Il dollaro/yen è in un trend ribassista di lunghissimo periodo:
da quota 350 all’inizio degli anni ’70 è sceso stabilmente
sotto 175 a partire dalla metà degli anni ’80, raggiungendo
un minimo storico a 79,75 nell’aprile 1995. Dopo un
forte rimbalzo esauritosi nel massimo a 147,65 nell’agosto
1998, è ripreso il trend ribassista dominante, con massimi
decrescenti e “incursioni” al di sotto del supporto chiave a
115 (livello più volte difeso dalla Bank of Japan), con un
minimo a ridosso di 101,35/85 a fine 1999 e ritestato a fine
2004. La perforazione di tale supporto nel corso del 2008 ha
provocato una nuova ondata di vendite, che hanno respinto
il cambio verso 87 all’inizio di quest’anno.
→ Da inizio febbraio è iniziato un rimbalzo che si è spinto
marginalmente al di sopra della resistenza psicologica a
1.3952
90.79
126.65
0.9573
-0.8%
5.7%
4.8%
-11.8%
1.4583
111.79
163.04
0.7350
-5.1%
-14.1%
-18.6%
14.9%
quota 100 (massimo 101,50 il 6 aprile), seguito da uno
storno verso 93,85 a fine maggio e quindi da un movimento
laterale al di sotto di 99. Il movimento degli ultimi tre mesi
è quindi laterale, con estremi 93,55/85 – 100/101,50.
La tenuta del supporto in area 93,55/85 manterrebbe
un’impostazione laterale per le prossime settimane: gli
acquisti riprenderebbero al di sopra di 99-100, per un nuovo
test di 101,50, il cui superamento (prematuro) fornirebbe
un segnale di ripresa del rally, con primo obiettivo 103,75-
104 ed estensioni nei mesi a venire verso la resistenza chiave
in area 110-115, dove dovrebbero comunque prevalere le
vendite. Un segnale di rinnovata debolezza si avrebbe sotto
93,55/85, con obiettivo 91,40-92.00 e quindi i minimi di
gennaio a ridosso di 87.
TREND SUPPORT SPOT PRICE RESISTENZE
Trend 3-6 mesi side S1 93.55/85++
R3 103.75-104.00+
Trend 6-12 mesi side S2 91.40-92.00 95.99 R2 101,50++
Trend 12-18 mesi side-up S3 87++ R1 99-100+
62 FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009

EURO/DOLLARO
Dopo un avvio di contrattazioni a ridosso di
1,1800-1,1900 nel gennaio 1999, l’euro/dollaro
è sceso fino ad un minimo storico a 0,8231 il 26
ottobre 2000. Da tale livello è iniziata una fase di
riaccumulazione seguita, a partire dall’estate 2002,
da un lungo rialzo esauritosi nel massimo storico a
1,6038 del 15 luglio 2008 (+95% dai minimi). La
perforazione del forte supporto a 1,5275 l’8 agosto
2008 (livello che aveva sostenuto le quotazioni nel
periodo aprile-luglio) ha innescato un’inversione
di tendenza, con una veloce discesa verso 1,3900,
seguita da un movimento di pull-back esauritosi nel
massimo a 1,4866 del 23 settembre e da una nuova
ondata di vendite, con un minimo a 1,2330 il 28
ottobre 2008. Si è quindi assistito ad una settimana
di violento rimbalzo a metà dicembre, esauritosi
a 1,4719, seguita da una ridiscesa verso 1,2460 ad
inizio marzo 2009.
→ Negli ultimi tre mesi, il cambio ha avuto un
ANALISI TECNICA FX
andamento rialzista, con una prima onda esauritasi a
1,3735 seguita da un ripiegamento verso il supporto
a 1,2885 (20-22 aprile) e da una seconda spinta
esauritasi a ridosso di 1,4340 ad inizio giugno. Il
rialzo dell’ultimo trimestre si iscrive comunque
all’interno di un più ampio movimento laterale tra
1,2330/1,2460 e 1,4360/1,4720, in essere da inizio
ottobre 2008. Il quadro tecnico per i prossimi mesi
rimane quindi laterale/moderatamente positivo: una
conferma del segnale di forza per l’euro si avrebbe
col superamento di 1,4340/60, con obiettivo i
picchi del 18.12.2008 a 1,4719 e quindi 1,4865-
1,4900, con estensioni verso la resistenza critica a
quota 1,5000, dove dovrebbero comunque prevalere
le vendite. Discese sotto 1,3700/50 segnalerebbero
perdita di spinta, anche se un segnale di debolezza
si avrebbe solo sotto 1,3400, con obiettivo il forte
supporto in area 1,2885/1,3000, dove dovrebbero
comunque tornare gli acquisti.
TREND SUPPORT SPOT PRICE RESISTENZE
Trend 3-6 mesi up S1 1.3700/50+
R3 1.4865-1.4900++
Trend 6-12 mesi up S2 1.3400+ 1.3845 R2 1.4720++
Trend 12-18 mesi side S3 1.2885-1,3000++ R1 1.4340/60+
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 6

FX
EURO/YEN
ANALISI TECNICA
Dopo un avvio di contrattazioni nel gennaio 1999 a
ridosso di 132,50-135,50, il cross euro/yen è sceso fino
a toccare un minimo storico a 88,96 nell’ottobre 2000.
Da tale livello è iniziato un forte movimento rialzista,
che è proseguito fino ad un massimo storico a 169,95
nel luglio 2008 (+91% rispetto al minimo 2000). Il forte
deprezzamento dello yen nel corso degli ultimi anni è
stato causato in buona misura dal cosiddetto carry trade,
cioè l’apertura di posizioni di finanziamento in divise
con tassi di interesse prossimi allo zero - e quindi a basso
onere di servizio del debito, come lo yen giapponese -,
con il contestuale reinvestimento in attività denominate
in altre valute (azioni ed obbligazioni in euro, dollari
australiani e americani, ecc.). Con lo scoppio della bolla
immobiliare-finanziaria, a partire dall’estate 2007 e
con un’accelerazione dal settembre 2008, è iniziato un
progressivo forte disinvestimento dalle Borse mondiali,
con contestuali massicci riacquisti di yen per la chiusura
delle posizioni di carry trade. Ciò ha provocato un vero
e proprio tracollo dell’euro contro lo yen, alimentato da
un duplice effetto: la discesa dell’euro contro dollaro Usa
e, contemporaneamente, del dollaro contro lo yen. Con
la perforazione della trendline rialzista in transito a 156
nel settembre 2008 il cross è collassato fino a toccare un
minimo a 113,65 il 27 ottobre 2008. Nei mesi seguenti
il cross si è mosso lateralmente tra tale livello e 131. Nel
mese di gennaio 2009 il cambio ha poi toccato un nuovo
minimo a ridosso di 112,10 (-34% dal massimo storico).
→ Da fine gennaio, il cross ha messo a segno un forte rally,
con un massimo a 137,41 ad inizio aprile, seguito da una
correzione verso 124,40 (28.04) e da una seconda onda
rialzista con un massimo a 139,19 il 5 giugno. La tenuta
di 128,25 manterrebbe un’impostazione tonica, con
possibili salite oltre 139,20 a testare la resistenza in area
140-142, con estensioni nei mesi a venire verso 150, dove
dovrebbero comunque prevalere le vendite. Rinnovata
debolezza sotto 124,40-126 (poco probabile), con
obiettivo 122 ed estensioni verso 120. Al di sotto di tale
supporto (improbabile) si riproporre il test dei minimi
di gennaio a 112,10.
TREND SUPPORT SPOT PRICE RESISTENZE
Trend 3-6 mesi up S1 128.25
R3 140-142++
Trend 6-12 mesi up S2 124.40-126++ 132.77 R2 139.20+
Trend 12-18 mesi side-up S3 120-122+ R1 135.50
6 FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009

EURO/GBP
Dopo un avvio di contrattazioni nel gennaio
1999 a ridosso di 0,7100, il cross euro/gbp è sceso
fino a toccare un minimo storico a 0,5683 nel
maggio 2000. Da tale livello è iniziato un forte
movimento rialzista, che è proseguito fino ad un
massimo storico a 0,9809 l’01.01.2009 (+72,6% di
apprezzamento dai minimi). Da tali livelli è iniziato
un forte movimento correttivo, con il cambio che
tocca un minimo a 0,8638 il 10 febbraio 2009. Il
successivo rimbalzo si è arrestato a 0,9478 il 19
marzo.
Dai massimi di marzo, il cross ha ripreso a
scendere, rompendo i precedenti minimi di
febbraio e spingendosi verso 0,8400. Fintantoché
il cross si mantiene al di sotto della resistenza a
0,8800, il tono di fondo rimane debole con una
possibile prosecuzione della discesa verso il
supporto critico in area 0,8000/0,8200, dove
dovrebbero tornare gli acquisti; al di sotto
di tale supporto la discesa potrebbe spingersi
verso 0,7695. Un segnale di rinnovata forza per
l’euro si avrebbe solo al superamento di 0,9080
(al momento poco probabile), con obiettivo i
massimi di gennaio-marzo in area 0,9475/0,9520
e quindi (improbabile) il massimo storico toccato
il 01.01.2009 a 0,9809, con estensioni verso la
soglia psicologica di resistenza rappresentata dalla
parità
Maurizio Milano
TREND SUPPORT SPOT PRICE RESISTENZE
Trend 3-6 mesi down S1 0.8335
ANALISI TECNICA FX
R3 0.9475-0.9520++
Trend 6-12 mesi down-side S2 0.8000-0.8200++ 0.8447 R2 0.9080+
Trend 12-18 mesi side S3 0.7695++ R1 0.8800
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 6

FX
ANALISI TECNICA
SCHEDA DOLLARO NEOZELANDESE
Central Bank: RBNZ Macroeconomia
www.rbnz.govt.nz
Tasso di interesse: 2.50%
Ultima variazione: 30/04/2009
Prossima riunione: 10/06/2009
SCHEDA DOLLARO NEOZELANDESE (06/05/2009)
EurNzd ha violato il suo trend ribassista di lungo corso partito
dai massimi di 2.4322 (anno 1998), tra maggio e giugno 2008,
periodo nel quale la retta discendente che univa i massimi di
2.4322-2.3025-2.1164, è stata sbriciolata con un poderoso rally
capace di spingere il cross fino a 2.5770 a febbraio 2009.
Osservando la parte bassa del grafico notiamo come tra il 1997
e il 1998 (61 settimane) EurNzd è salito da 1.6172 a 2.4322
(+50%), mentre a seguire è arrivata una lunghissima correzione
in 3 onde terminata nel 2005 sopra al minimo del 1998 a 1.6321.
Da qui è partito
l’attuale bull
market il quale, in
prima battuta, ha
completato onda
1 nel luglio 2006
a 2.1164; a ciò ha
fatto seguito una
profonda onda 2
terminata a luglio
2007 a 1.7046
in prossimità
del 78.6% di
ritracciamento
di onda 1 e
trampolino di
lancio per la
successiva ed estesa onda 3, arrivata a conclusione dopo 80
settimane a 2.5770 (+51% come il rialzo 1997-1998).
Questa onda 3 estesa ha avuto la medesima espansione di
prezzo di onda 1 traslando la base di partenza proprio dal top
del primo impulso (2.1164). Considerando che onda 2 è stata
66 FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
Pil reale: -1.9%
Inflazione: 3.0%
Disoccupazione: 4.6%
Bilancio partite correnti/Pil: -8.9%
molto profonda e a zigzag le attese sono adesso per un’onda 4
che potrebbe assumere la forma di un flat o di un triangolo che
comunque non dovrebbe veder scendere i propri minimi al di
sotto del 38.2% di ritracciamento di onda 3 (2.2437 ed il bottom
di aprile è stato di 2.2458) o, nell’ipotesi più estrema, al di sotto
del territorio di onda 1 delimitato da 2.1164. La media mobile
a 40 settimane sulla quale il recente ribasso si è arrestato, transita
a 2.2640 ed è da tenere ben presente quale futuro supporto.
Dal punto di vista temporale possiamo stimare il termine di onda
4 tra ottobre 2009 e febbraio 2010, date nelle quali la lunghezza
di onda 2 (55
settimane) sarà
stata ripercorsa
per il 61.8%
e il 100%.
S t i m e r e m o
eventuali target
di prezzo solo
a l l ’a v v e n u t a
c o n c l u s i o n e
di onda 4, ma
certamente la
linea di tendenza
che unisce i
massimi di
onda 1 (2.1164)
e 3 (2.5770)
rappresenterà un limite importante per le velleità della futura
onda 5.
Il cambio reale è il tasso al quale è possibile acquistare beni o
servizi prodotti in un paese in termini di beni o servizi di un

DOLLARO NEOZELANDESE (06/05/2009)
diverso paese.
Questo valore misura la convenienza ad acquistare all’estero ed
un valore inferiore a 100 significa che le merci locali convengono
in termini di prezzo rispetto a quelle importate dall’estero.
Al 31/03/2009 (fonte Bank of International
Settlement) il cambio effettivo reale del Dollaro
Neozelandese era pari a 74,62, sette punti percentuali più in
basso della media a 15 anni di 87,17.
L’assunto centrale della “parità dei poteri d’acquisto” è che il
tasso di cambio tra due valute dovrebbe tendere naturalmente
ad aggiustarsi in modo che un paniere di beni abbia lo stesso
costo in entrambe le valute e quindi che il cambio nominale tra
due valute di due paesi è uguale al rapporto tra i poteri d’acquisto
delle due monete.
In base alle valutazioni più recenti fornite dall’Ocse il Dollato
Ne o z e l a n d e s e
è sottovalutato
del 22% rispetto
all’Euro e del
12% rispetto
al Dollaro Usa.
NzdUsd mantiene
un’impostazione
bearish ormai da
febbraio 2008
quando venne
toccato il picco di
0.8210. Da quel
momento è partito
un ribasso il quale,
nelle canoniche
5 onde, ha fatto
segnare il suo primo minimo a 0.5200 nel novembre 2008,
dopo un calo di quasi il 37%.
A quel punto si è scatenata una reazione del Kiwi che si è arrestata
a 0.6068, sotto a quel 0.6128 che rappresenta il massimo di
onda 4 del bear market. L’elemento di assoluto interesse è
rappresentato dal successivo impulso ribassista, anch’esso in 5
onde e quindi conferma di un bear market che ha ripreso la sua
marcia.
ANALISI TECNICA FX
Il minimo di 0.4964 è stato successivamente ritoccato a 0.4902
il 4 marzo 2009, ma riteniamo che questo sia il risultato di una
flat espansa che a 0.5974 ha completato onda 2, con la media
mobile a 200 giorni a fare da resistenza dinamica.
La teoria bearish regge almeno fino alla tenuta della resistenza
di 0.6128, con 0.6350 (38.2% di ritracciamento di tutto il bear
market) a fare da barriera successiva. Qualora invece la nostra
idea di nuovi ribassi prenderà forma nelle prossime settimane,
il primo obiettivo di onda 3 sarà rappresentato da 0.4808, un
livello dove questo terzo movimento eguaglierà in ampiezza
onda 1; il 17 giugno rappresenterà una prima data possibile di
bottom, visto che qui, il numero di giorni di discesa di onda 3,
sarà pari a 1.618 quelli di onda 1 (32).
Se onda 3 sarà invece estesa attendiamoci una discesa almeno
sino a 0.4087, un livello che non si vede dal 2001.
Il Big Mac Index è
uno strumento di
comparazione del
potere d’acquisto
di una valuta. Il
rapporto della parità
di potere d’acquisto
del Big Mac tra due
valute si ottiene
dividendo il costo
di un Big Mac in
una nazione (nella
valuta locale) per il
costo di un Big Mac
nell’altra nazione
(nella valuta locale).
Questo valore viene
confrontato con il tasso di cambio attuale; se è più basso, allora
la prima valuta è sottovalutata (secondo la teoria della parità
dei poteri d’acquisto) rispetto alla seconda, mentre se è più alto
allora la prima valuta è sopravvalutata.
Allo stato attuale, nei confronti dell’Euro il Dollaro Neozelandese
è sottovalutato del 59% mentre, nei confronti del Dollaro Usa,
la sottovalutazione è del 25%
Giorgio Martini
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 6

FX
ANALISI TECNICA
TECHNICAL OUTLOOK
TENDENZA E TARGET DELLE MAJOR FX
Livello attuale Tendenza principale Target Inversione tendenza
EUR/USD 1.3900 Up 1.5163 1.2888
USD/JPY 97.00 Up 105.10 93.57
USD/CHF 1.0850 Down 1.0018 1.1741
GBP/USD 1.6465 Up 1.7451 1.4400
USD/CAD 1.1250 Down 1.0005 1.2503
AUD/USD .8015 Up .8930 .7251
NZD/USD .6365 Up .6951 .5444
EUR/JPY 134.85 Up 147.09 124.44
GBP/JPY 159.75 Up 178.82 139.06
AUD/JPY 77.90 Up 87.74 66.87
EUR/CHF 1.5070 Down 1.4818 1.5233
EUR/GBP .8440 Down .8192 .9081
EUR/NOK 8.9200 Down 8.4597 9.1610
EUR/SEK 10.8500 Down 10.2200 11.2880

EUR/USD
L’ EUR/USD ha ritracciato da l suo nuovo
massimo assoluto di 1,6039 fatto reg istrare
il 15 Lug lio 2008 per ra g g iung ere il minimo
relativo deg li ultimi 2 anni e me zzo posto a
1,2329 del 28 Ottobre 2008, vicino a l 50%
di ritracciamento della sa lita av venuta neg li
ultimo 8 anni, iniziata nell’ Ottobre 2000 da l
livello 0, 8232. Da questo livello (1,2329) è
iniziata una fase di consolidamento che poi
una volta rotta ha portato ad un movimento
impulsivo fino a 1,4721 del Dicembre 2008,
leg g ermente superiore a l 61,8%, ritracciamento
della discesa 1,6039-1,2329. Il livello di
1,4721 coincide con il punto di contatto con
la me dia mobile a 260 g g (1 anno) che da li
ha portato ad un movimento di inversione.
Una costante discesa ha portato a ritracciare
quasi completamente la fase di re cupero deg li
ultimi due mesi fino a ra g g iung ere 1,2459 a g li
inizi di Marzo. Inizia poi una fase di re cupero
che fa seg nare un massimo relativo a 1,3739
a metà Marzo ( appena sotto la linea di down
trend deg li ultimo otto mesi 1,6039-1,4721)
ANALISI TECNICA FX
seg uito da un minimo crescente a 1,2888 il
mese seg uente che consolida una nuova fase
di re cupero. Da sottolineare che questo
movimento ha superato ( in area 1,3550)la linea
di downtrend che partiva da 1,6039, il picco
relativo di metà marzo (1,3739) e la me dia
mobile a 260 g g (1 anno) in area 1,3900. Anche
se un potenzia le testa e spalle si è formato
sui massimi delle ultime settimane con top a
1,4338 un movimento di inversione dovrebbe
essere limitato a ll’ area 1,3313 – 1,3423, che
è la linea di me zzo del movimento di de clino
1,3739 – 1,2888 di Marzo. Anche la linea di
uptrend che unisce 1,2459 e 1,2888 ci fornisce
quell’ area come area di supporto. La me dia
mobile ad un mese e a tre mesi (rispettivamente
in verde e rosso) fanno anch’ esse propendere
ad una successiva estensione ria lzista verso i
massimi di 1,4338 e poi quelli di Dicembre
& S ettembre 2008 a 1,4721 & 1,4862, chè è
anche l’ area del 76,4% di ritracciamento della
discesa 1,6039-1,2329 con obiettivo 1,5163
nei prossimi mesi.
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 69

FX
EUR/GBP
ANALISI TECNICA
L’ EUR/GBP ha fatto un minimo assoluto nel 2000,
ma si è dovuto attendere fino la fine del 2002 affinchè
una fase di uptrend fu confermata. Un’ iniziale salita
verso 0,7253 nel 2003 fu seguita da un prolungato
movimento orizzontale con leggera correzione, fino a
raggiungere 0,6537 all’ inizio del 2007 che ha dato il
via ad un movimento ascendente di forza. Il massimo
del 2003 (0,7253) fu superato nel tardo 2007 con un
movimento ascendente fino a 0,8184 fatto registrare
nel Settembre 2008.
Come mostra il grafico in calce, la debolezza da
0,8184 fu supportata a 0,7695 dell’ Ottobre 2008
livello dove l’ incrocio di valuta ha toccato la media
mobile 260 (1 anno). Da questo livello è iniziato un
forte movimento ascendente con picco a 0,9801 fatto
segnare quasi l’ ultimo giorno di Trading del 2008.
Una discesa non definita è iniziata da questo valore
(0,9801), ma è solo dopo l’ inizio di Aprile che questa
dinamica cambia, da fase correttiva a una più probabile
fase di declino di lunga durata. La rottura della trend
0 FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
line di 5 mesi di quel periodo dava segnali di allarme
per un movimento fino al 61,8% di ritracciamento
del movimeto ascendente 0,7695-0,9801, che poi
puntualmente è avvenuto. La media mobile a 260
gg (1 anno) che ha contenuto le perdite nell’ Ottobre
2008 è stata leggermente perforata e se avviene la
rottura di 0,8499 il rischio di caduta fino a 0,8192
– 0,8193 aumenta e eventualmente può arrivare a
ritestare 0,7695.
Per evitare questo rischio immediato di un
ulteriore declino, necessita un rimbalzo sopra il
massimo decrescente di 0,8866 e l’ area 0,9036-
0,9081. Al momento questo non sembra lo scenario
probabile e un iniziale rimbazo verso questi livelli
sarà visto come momento di scarico di una fase di
ipervenduto per poi dare spazio per un’ ulteriore
gamba ribassista.
Steve Jarvis

FX SPOT MONITOR
DATI INTERNAZIONALI
Paese Bandiera USD Spot Last vs USD % Ch 3M % Ch 12M 12 mesi High 12 mesi Low
Zona Euro EUR= 1.4058 -12% 13% 1.5987 1.2457
UK GBP= 1.6485 -18% 20% 2.008 1.3746
Giappone JPY= 95.22 -14% 9% 110.49 87.31
Svizzera CHF= 1.0859 -11% 10% 1.2241 0.9843
Australia AUD= 0.8053 -18% 34% 0.9787 0.6018
Canada CAD= 1.1535 -11% 17% 1.2995 0.9832
New Zealand NZD= 0.6448 -20% 31% 0.8097 0.4923
Swezia SEK= 7.7813 -16% 33% 9.2927 5.838
Norway NOK= 6.4459 -11% 30% 7.2227 4.953
Iceland ISK= 127.55 -14% 78% 147.55 71.67
Israele ILS= 3.963 -6% 23% 4.236 3.213
Sud Africa ZAR= 7.907 -32% 10% 11.62 7.2025
Egitto EGP= 5.598 -2% 6% 5.694 5.2825
Saudi Arabia SAR= 3.75 0% 1% 3.7685 3.7115
Czech Rep. CZK= 18.501 -21% 28% 23.438 14.404
Poland PLN= 3.2091 -18% 59% 3.9003 2.0221
Ungeria HUF= 196.76 -22% 37% 251.64 143.19
Russia RUB= 31.1604 -14% 35% 36.3438 23.1531
Turchia TRY= 1.5354 -15% 33% 1.806 1.1512
China CNY= 6.833 -4% 0% 7.083 6.8108
Hong Kong HKD= 7.7499 -1% 0% 7.8142 7.7483
Singapore SGD= 1.4525 -7% 8% 1.5562 1.3476
Taiwan TWD= 32.95 -6% 10% 35.21 29.996
India INR= 48.02 -8% 21% 51.96 39.75
Sud Corea KRW= 1278.3 -19% 31% 1570.1 973.5
Thailand THB= 34.04 -6% 10% 36.26 31.04
Malaysia MYR= 3.53 -5% 13% 3.726 3.1305
Indonesia IDR= 10220 -16% 13% 12100 9070
Filippine PHP= 47.95 -4% 16% 49.94 41.3
Mexico MXN= 132383 -15% 34% 15.555 9.858
Brasile BRL= 19472 -22% 25% 2.511 1.5591
Cile CLP= 528.2 -23% 23% 682.5 430.6
Venezuela VEB= 2144.6 0% 0% 2144.6 2144.6
Colombia COP= 2164 -17% 31% 2608.15 1655.9
Data:26-Giu-09 Fonte: Thomson Reuters
FX
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 1

FX DATI INTERNAZIONALI
BANCHE CENTRALI
Paese Bandiera Banca Tasso Attuale Precedente
USA FED Fed funds 0-0.25 0-0.25
Zona Euro ECB Refi 1.00 1.50
UK BOE Bank Repo 0.50 0.50
Giappone BOJ O/N Call 0.10 0.10
Svizzera SNB 3 mth Libor 0.25 0.25
Australia RBA Cash 3.00 3.25
Canada BOC O/N Funding 0.25 0.50
New Zealand RBNZ Cash 2.50 3.00
Swezia Riksbank Repo 0.50 1.00
Norway Norges Bank Depo 1.25 1.50
Iceland CBI Policy 12.00 13.00
Israele BOI Short Term Lending 0.5 0.50
Sud Africa Reserve Bank Repurchase 7.50 9.50
Egitto CBE O/N Depo 9.00 9.50
Czech Rep. CNB 2 Week Repo 1.50 1.75
Poland NBP 28 Day Intervention 3.50 3.75
Ungeria MNB 2 Week Depo 9.5 9.50
Russia CBR Refinancing 11.50 11.50
Turchia TCMB O/N Borrowing 8.75 10.50
China PBC 1 Year Lending 5.31 5.31
Taiwan CBC Discount 1.250 1.250
India RBI Repo 4.80 5.00
Sud Corea BOK O/N Call 2.00 2.00
Thailand BOT Repo 1.25 1.50
Indonesia BI BI 7.00 7.75
Filippine BSP Repo 4.25 4.75
Mexico BDM Target 4.75 5.25
Brasile BCB Selic 9.25 10.25
Cile CBC MPR 0.75 0.75
Data: 26-Giu-09 Fonte: Thomson Reuters
2 FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009

DATI ECONOMICI
DATI INTERNAZIONALI
GDP CPI Produzione Industriale Disoccupazione
y-o-y y-o-y y-o-y level
USA -5.50 0.10 -1.10 9.40
Eurozone 0.60 0.10 -1.90 9.20
UK -4.10 0.60 0.30 7.20
Japan -4.00 -1.10 5.90 5.00
Switzerland -2.40 0.20 3.50
Australia 0.40 2.50 5.70
Canada -5.40 0.70 8.40
New Zealand (partecipation) -2.70 3.00 68.4(partecipation)
Sweden -6.50 -0.40 -2.10 9.00
Norway -0.40 3.00 -1.40 2.60
South Africa -1.30 8.00 -21.60 23.50
Czech Rep. -3.40 1.30 -22.10 7.90
Poland 0.80 3.60 -5.20 10.80
Hungary -6.70 3.80 -27.10 9.90
Russia -11.00 0.60 -17.10 9.90
China 6.80 -1.40 8.90
India 6.70 9.80 1.40
Mexico -8.20 0.26 -13.20 5.31
Brazil -1.80 0.47 -14.80 8.80
Data: 26-Jun-09 Fonte: Thomson Reuters
FX POLL
3 mesi Gg. dal Poll Poll Median Poll Min Poll Max Poll Mean Deviazione St. Data Spot@Poll
EurUsd 23 1.38 1.23 1.5 1.373 0.0.62 1.4151
GbpUsd 23 1.57 1.39 1.73 1.569 0.082 1.6296
AudUsd 23 0.77 0.65 0.89 0.771 0.055 0.8001
UsdJpy 23 98 87 110 98 4 95.92
UsdChf 23 1.1 1.03 1.24 1.113 0.049 1.071
UsdCad 23 1.135 1.01 1.34 1.143 0.071 1.1128
EurJpy 23 135 119.6 154 134.7 6.5 135.75
EurChf 23 1.526 1.469 1.596 1.53 0.023 1.5149
EurGbp 23 0.87 0.818 0.96 0.876 0.028 0.8678
GbpJpy 23 155 129.6 176 135.7 9 156.3
1 anno Gg. dal Poll Poll Median Poll Min Poll Max Poll Mean Deviazione St. Data Spot@Poll
EurUsd 23 1.388 1.16 1.6 1.363 0.113 1.4151
GbpUsd 23 1.605 1.28 1.86 1.609 0.134 1.6296
AudUsd 23 0.78 0.677 0.91 0.786 0.0654 0.8001
UsdJpy 23 102.9 85 116 102.8 7.9 95.92
UsdChf 23 1.12 0.95 1.35 1.139 0.097 1.071
UsdCad 23 1.13 1 1.33 1.14 0.086 1.1128
EurJpy 23 138 114 165 140.3 11.6 135.75
EurChf 23 1.555 1.456 1.687 1.561 0.049 1.5149
EurGbp 23 0.845 0.778 0.962 0.85 0.049 0.8678
GbpJpy 23 161.7 133 201.6 165 16.3 165.3
Data 26-Giu-09 Fonte: Thomson Reuters
FX
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre

FX DATI INTERNAZIONALI
MARKET VIEW
Stock Indices Last % Ch 6M % Ch 12M Commodities Last % Ch 6M % Ch 12M
Gold 939.05 7.30% 2.49%
MSCI World 962.83 7.61 -32.96 Silver 14.11 30.17% -17.58%
Dow Jones Ind. 8424.1 0.05 -28.27 Brent DTD 68.43 98.23% -49.86%
S&P 500 916.39 6.00 -30.39 WTI 69.1 73.23% -50.26%
Nasdaq 100 1478.87 34.62 -23.69
Eurostoxx 50 2389.91 0.85 -30.58 Bonds Last % Ch 6M % Ch 12M
UK FTSE 100 4241.01 0.85 -24.95 5Y Euro 2.52 0.249 -1.969
Dax 4776.47 3.70 -27.46 10Y Euro 3.427 0.530 -0.088
Cac 40 3129.73 1.50 -30.27 10Y US Treasury 3.544 1.440 -0.487
S&P Mib 18831.48 -1.05 -36.88 30Y US Treasury 4.332 1.696 -0.264
Swiss SMI 5375.99 -0.71 -24.29 10Y UK Gilt 3.703 0.604 -1.304
Nikkei 225 9877.39 13.91 -29.17 10Y CH Govt Bond 2.358 0.187 -0.977
Australia AORD 3899.5 9.57 -28.19
HK Hang Seng 18600.26 28.84 -19.26 Money Markets Last % Ch 6M % Ch 12M
Shanghai Comp. 2928.211 57.90 0.69 US 6M Depo 1.095 -0.716 -2.039
Singapore StraitT. 2317.95 32.55 -22.91 EUR 6M Depo 1.334 -1.703 -3.787
India BSE30 14764.64 49.92 0.88 GBP 6M Depo 1.41625 -1.582 -4.752
Brazil Bovespa 51649.84 41.25 -21.77 CHF 6M Depo 0.50667 -0.340 -2.458
Russia RTSI 955.45 44.46 -58.99 JPY 6M Depo 0.68875 -0.296 -0.325
Data: 26-Giu-09 Fonte: Thomson Reuters
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
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LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE 2009
GMT London Time
Mer 1
Gio 2
Luglio
12:50am JPY Tankan Manufacturing Index
2:30am AUD Building Approvals m/m
2:30am AUD Retail Sales m/m
9:30am GBP Manufacturing PMI
1:15pm USD ADP Non-Farm Employment
Change
3:00pm USD ISM Manufacturing PMI
3:00pm USD Pending Home Sales m/m
2:30am AUD Trade Balance
12:45pm EUR Minimum Bid Rate
1:30pm EUR ECB Press Conference
1:30pm USD Non-Farm Employment Change
1:30pm USD Unemployment Rate
Ven 3 9:30am GBP Services PMI
Lun 6
Mar 7
Mer 8
Gui 9
Ven 10
9:00am GBP Halifax HPI m/m
3:00pm USD ISM Non-Manufacturing PMI
11:00pm NZD NZIER Business Confidence
5:30am AUD Cash Rate
5:30am AUD RBA Rate Statement
9:30am GBP Manufacturing Production m/m
1:30pm CAD Building Permits m/m
3:00pm CAD Ivey PMI
2:30am AUD Home Loans m/m
1:15pm CAD Housing Starts
2:30am AUD Employment Change
2:30am AUD Unemployment Rate
Tentative GBP MPC Rate Statement
12:00pm GBP Official Bank Rate
12:00pm CAD Employment Change
12:00pm CAD Unemployment Rate
1:30pm CAD Trade Balance
1:30pm USD Trade Balance
Dom 12 11:45pm NZD Retail Sales m/m
Lun13 9:30am GBP PPI Input m/m
Mar 14
10:00am EUR German ZEW Economic Sentiment
1:30pm USD Core Retail Sales m/m
1:30pm USD PPI m/m
1:30pm USD Retail Sales m/m
CALENDARIO ECONOMICO
Mer 15
Tentative JPY BOJ Press Conference
9:30am GBP Claimant Count Change
1:30pm USD Core CPI m/m
3:30pm CAD BOC Business Outlook Survey
7:00pm USD FOMC Meeting Minutes
11:45pm NZD CPI q/q
Gio 16 2:00pm USD TIC Long-Term Purchases
Ven 17
8:15am CHF Retail Sales y/y
1:30pm USD Building Permits
Lun20 2:30am AUD PPI q/q
Mar 21
Mer 22
Gio 23
Ven 24
2:30am AUD Monetary Policy Meeting Minutes
9:30am GBP CPI y/y
12:00pm CAD Core CPI m/m
2:00pm CAD BOC Rate Statement
2:00pm CAD Overnight Rate
2:30am AUD CPI q/q
9:30am GBP MPC Meeting Minutes
1:30pm CAD Core Retail Sales m/m
9:30am GBP Retail Sales m/m
3:00pm USD Existing Home Sales
3:30pm CAD BOC Monetary Policy Report
4:15pm CAD BOC Gov Carney Speaks
9:00am EUR German Ifo Business Climate
9:30am GBP Prelim GDP q/q
Lun27 3:00pm USD New Home Sales
Mar 28
Mer 29
Gio 30
11:00am GBP CBI Realized Sales
3:00pm USD CB Consumer Confidence
4:00am NZD NBNZ Business Confidence
1:30pm USD Core Durable Goods Orders m/m
10:00pm NZD Official Cash Rate
10:00pm NZD RBNZ Rate Statement
11:45pm NZD Building Consents m/m
2:30am AUD Building Approvals m/m
7:00am GBP Nationwide HPI m/m
1:30pm CAD GDP m/m
Ven 31 1:30pm USD Advance GDP q/q
FX
FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre

FX CALENDARIO ECONOMICO
Agosto
Dom 2 11:45pm NZD Labor Cost Index q/q
Lun3
Mar 4
Mer 5
Gio 6
Ven 7
Lun10
Mar 11
Mer 12
2:30am AUD RBA Monetary Policy Statement
2:30am AUD Retail Sales m/m
9:30am GBP Manufacturing PMI
3:00pm USD ISM Manufacturing PMI
5:30am AUD Cash Rate
5:30am AUD RBA Rate Statement
3:00pm USD Pending Home Sales m/m
2:30am AUD Trade Balance
9:30am GBP Manufacturing Production m/m
9:30am GBP Services PMI
1:15pm USD ADP Non-Farm Employment
Change
3:00pm USD ISM Non-Manufacturing PMI
11:45pm NZD Employment Change q/q
11:45pm NZD Unemployment Rate
Tentative GBP MPC Rate Statement
12:00pm GBP Official Bank Rate
12:45pm EUR Minimum Bid Rate
1:30pm CAD Building Permits m/m
1:30pm EUR ECB Press Conference
Tentative GBP Halifax HPI m/m
12:00pm CAD Employment Change
12:00pm CAD Unemployment Rate
1:30pm USD Non-Farm Employment Change
1:30pm USD Unemployment Rate
3:00pm CAD Ivey PMI
2:30am AUD Home Loans m/m
9:30am GBP PPI Input m/m
Tentative JPY BOJ Press Conference
1:15pm CAD Housing Starts
12:50am JPY Prelim GDP q/q
9:30am GBP Claimant Count Change
10:30am GBP BOE Gov King Speaks
10:30am GBP BOE Inflation Report
1:30pm CAD Trade Balance
1:30pm USD Trade Balance
7:15pm USD FOMC Statement
7:15pm USD Federal Funds Rate
6 FX TRADER MAGAZINE Luglio - Settembre 2009
Gio 13
Ven 14
2:30am AUD Employment Change
2:30am AUD Unemployment Rate
1:30pm USD Core Retail Sales m/m
1:30pm USD Retail Sales m/m
11:45pm NZD Retail Sales m/m
7:00am EUR German Prelim GDP q/q
1:30pm USD Core CPI m/m
Dom 16 11:45pm NZD PPI Input q/q
Lun17
Mar18
8:15am CHF Retail Sales y/y
2:00pm USD TIC Long-Term Purchases
2:30am AUD Monetary Policy Meeting Minutes
9:30am GBP CPI y/y
10:00am EUR German ZEW Economic Sentiment
1:30pm USD Building Permits
1:30pm USD PPI m/m
Mer 19 9:30am GBP MPC Meeting Minutes
Gio 20 9:30am GBP Retail Sales m/m
Ven 21
Lun24
Mar 25
Mer 26
Gio 27
12:00pm CAD Core CPI m/m
3:00pm USD Existing Home Sales
4:00am NZD Inflation Expectations q/q
9:30am GBP Revised GDP q/q
1:30pm CAD Core Retail Sales m/m
3:00pm USD CB Consumer Confidence
11:45pm NZD Building Consents m/m
9:00am EUR German Ifo Business Climate
1:30pm USD Core Durable Goods Orders m/m
3:00pm USD New Home Sales
2:30am AUD Private Capital Expenditure q/q
11:00am GBP CBI Realized Sales
1:30pm USD Prelim GDP q/q
Ven 28 1:30pm CAD GDP m/m
Mar 1
Settembre
2:30am AUD Building Approvals m/m
5:30am AUD Cash Rate
5:30am AUD RBA Rate Statement
9:30am GBP Manufacturing PMI
3:00pm USD ISM Manufacturing PMI
3:00pm USD Pending Home Sales m/m

Mer 2
Gio 3
Ven 4
Mar 8
Mer 9
Gio 10
2:30am AUD GDP q/q
1:15pm USD ADP Non-Farm Employment
Change
7:00pm USD FOMC Meeting Minutes
2:30am AUD Trade Balance
9:30am GBP Services PMI
12:45pm EUR Minimum Bid Rate
1:30pm EUR ECB Press Conference
3:00pm USD ISM Non-Manufacturing PMI
Tentative GBP Halifax HPI m/m
12:00pm CAD Employment Change
12:00pm CAD Unemployment Rate
1:30pm USD Non-Farm Employment Change
1:30pm USD Unemployment Rate
3:00pm CAD Ivey PMI
9:30am GBP Manufacturing Production m/m
1:30pm CAD Building Permits m/m
2:30am AUD Home Loans m/m
2:30am AUD Retail Sales m/m
1:15pm CAD Housing Starts
10:00pm NZD Official Cash Rate
10:00pm NZD RBNZ Press Conference
10:00pm NZD RBNZ Rate Statement
2:30am AUD Employment Change
2:30am AUD Unemployment Rate
Tentative GBP MPC Rate Statement
12:00pm GBP Official Bank Rate
1:30pm CAD Trade Balance
1:30pm USD Trade Balance
2:00pm CAD BOC Rate Statement
2:00pm CAD Overnight Rate
Dom 13 11:45pm NZD Retail Sales m/m
Lun14 9:30am GBP PPI Input m/m
Mar 15
Mer 16
2:30am AUD Monetary Policy Meeting Minutes
10:00am EUR German ZEW Economic Sentiment
1:30pm USD Core Retail Sales m/m
1:30pm USD PPI m/m
1:30pm USD Retail Sales m/m
9:30am GBP Claimant Count Change
1:30pm USD Core CPI m/m
CALENDARIO ECONOMICO
Gio 17
Lun21
Mar 22
Mer 23
Gio 24
Ven 25
2:00pm USD TIC Long-Term Purchases
Tentative JPY BOJ Press Conference
8:15am CHF Retail Sales y/y
1:00pm CHF Libor Rate
1:00pm CHF SNB Monetary Policy Assessment
1:30pm USD Building Permits
9:45am GBP Inflation Report Hearings
12:00pm CAD Core CPI m/m
9:30am GBP CPI y/y
1:30pm CAD Core Retail Sales m/m
9:30am GBP MPC Meeting Minutes
7:15pm USD FOMC Statement
7:15pm USD Federal Funds Rate
9:00am EUR German Ifo Business Climate
9:30am GBP Retail Sales m/m
3:00pm USD Existing Home Sales
11:45pm NZD Current Account
11:45pm NZD GDP q/q
1:30pm USD Core Durable Goods Orders m/m
3:00pm USD New Home Sales
Day 2 ALL G20 Meetings
Dom 27 10:45pm NZD Building Consents m/m
Lun28 9:30am GBP Current Account
Mar 29
Mer 30
Gio 1
Ven 2
11:00am GBP CBI Realized Sales
3:00pm USD CB Consumer Confidence
12:50am JPY Tankan Manufacturing Index
2:30am AUD Building Approvals m/m
2:30am AUD Retail Sales m/m
3:00am NZD NBNZ Business Confidence
7:00am GBP Nationwide HPI m/m
1:15pm USD ADP Non-Farm Employment
Change
1:30pm CAD GDP m/m
Ottobre
9:30am GBP Manufacturing PMI
3:00pm USD ISM Manufacturing PMI
3:00pm USD Pending Home Sales m/m
1:30pm USD Non-Farm Employment Change
1:30pm USD Unemployment Rate
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