La vita non imita l'arte, imita la cattiva televisione - Quinta Parete

24 Arte
La vita non imita l’arte, imita la cattiva televisione
di Valeria Giarola
L’ edizione 2012 apre con una vasta offerta culturale in tutta la città
Artefiera: Bologna invasa dall’arte
Siamo alla 36esima edizione e l’appuntamento
annuale della manifestazione
fieristica più importante per
il settore dell’arte, nonché pioniera e
prima ad organizzare un tale evento,
quest’anno purtroppo risentendo
della crisi, ci ha regalato solo tre
saloni in confronto ai cinque, sei dei
“tempi d’oro”.
Sotto la direzione artistica di Silvia
Evangelisti, l’edizione 2012 si articola
nei padiglioni 21, 22 e 16 dedicati
ad oltre un secolo di ricerca artistica,
dove hanno partecipato circa
150 gallerie nazionali e internazionali.
Nello specifico il padiglione 16
è quello più storicizzato e ha esposto
la tranche da inizio secolo agli anni
’50, mentre gli altri due padiglioni
hanno privilegiato le nuove generazioni.
La novità dell’edizione è stata
il progetto On the spot, ideato dal
curatore spagnolo Paolo Barragàn,
per cui ogni giorno è stata realizzata
una mostra istantanea allo scopo di
creare una mostra dentro la mostra,
firmata da curatori internazionali
come Laura Pan, Olivier Kielmayer,
Francesca Ferrarini e lo stesso Barragàn.
Nonostante la recessione, tra i padiglioni
di Artefiera 2012 ci sono state
delle chicche davvero entusiasmanti
e tra tutte spicca per eccezionalità
l’installazione presentata dalla galleria
veronese Studio La
Città: Armada, dell’artista
nippo-americano Jacob
Hashimoto, che invade lo
stand espositivo con una
flotta di un centinaio di
barchette di legno, cotone e
metallo dipinto che, sospese
da fili mossi da invisibili
motori collocati sul soffitto,
ondeggiano sospese in
aria. Siamo avvolti in un
mare invisibile dove con
estrema leggerezza c’è un
galleggiamento in un mare
di intimità e “semplicità”.
Interessantissime anche
le sculture liquide proposte
dall’artista Alessandro
Brighetti, che misteriosamente,
grazie ad un movimento
circolare e geometrico
del liquido si coaugu-
Marzo 2012
lano secondo linee forza che vengono
attivate da un campo magnetico,
ipnotizzando sciami di visitatori.
Non mancano inoltre le provocazioni,
come quella proposta da Fuck You
opera dell’artista Andrei Molodkin,
che attivando dei sistemi idraulici,
mette in circolazione del petrolio,
che va a riempire il titolo dell’opera
stessa come a simboleggiare che l’oro
nero muove e sta alla base di tutto il
mercato.
Grazie alla stretta collaborazione
con le istituzioni culturali bolognesi,
la manifestazione non si è limitata
solo ai padiglioni fieristici, bensì si è
espansa per tutto il centro cittadino
con Fiera Off: una serie di iniziative
post fiera che portano l’arte in città
grazie ad oltre cento eventi tra
cui ingresso gratuito a tutti i Musei
Civici tra cui MaMbo, Museo Morandi,
Museo Archeologico, Museo
Medievale, Collezioni Comunali
d’Arte, Museo Davia Bargellini,
Museo della Musica, Museo del
patrimonio industriale e Museo del
Risorgimento, insieme a quelli della
Fondazione Carisbo (Palazzo Pepoli,
San Colombano, Palazzo Fava,
Biblioteca di San Giorgio in Poggiale,
Santa Maria della Vita). Di particolare
rilievo l’inaugurazione della
mostra Marcel Broodthaers. L’espace