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Vedi la presentazione del prof. J. Drescher - Ordine degli Psicologi ...

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Terapie di conversione<br />

(“riparative”)<br />

<strong>del</strong>l’orientamento sessuale<br />

Jack <strong>Drescher</strong>, MD


Terapie di conversione<br />

(“riparative”) <strong>del</strong>l'orientamento<br />

I. Storia<br />

sessuale<br />

II. Contesti culturali (Culture wars)<br />

III. Aspetti clinici e di ricerca<br />

IV. Aspetti etici


I.<br />

Storia <strong>degli</strong> atteggiamenti nel<br />

campo <strong>del</strong><strong>la</strong> salute mentale nei<br />

confronti <strong>del</strong>l'omosessualità


La medicalizzazione <strong>del</strong> XIX° secolo:<br />

da peccato a ma<strong>la</strong>ttia<br />

1869: invenzione <strong>del</strong>l’ “omosessuale”<br />

(Kertbeny)<br />

Gli psichiatri c<strong>la</strong>ssificano l'omosessualità<br />

come disturbo mentale<br />

1886: Psychopathia Sexualis (von Krafft-<br />

Ebing—teoria degenerativa)


Psicoanalisi<br />

1905: Tre saggi sul<strong>la</strong> sessualità di S.Freud<br />

(inversione)<br />

Si oppone al<strong>la</strong> teoria degenerativa<br />

“La La nevrosi è il negativo <strong>del</strong><strong>la</strong> perversione”<br />

“Arresto Arresto <strong>del</strong>lo sviluppo”- non proprio una<br />

ma<strong>la</strong>ttia, ma neppure una condizione<br />

normale


Psicogenesi di un caso di<br />

omosessualità femminile<br />

“L’impresa L’impresa di trasformare un omosessuale<br />

completamente sviluppato in un eterosessuale<br />

non offre prospettive di successo molto migliori<br />

<strong>del</strong>l’impresa opposta; l’unica differenza è che<br />

quest'ultima, per ottimi motivi di ordine pratico,<br />

non viene mai tentata”<br />

Sigmund Freud, 1920


Lettera a una madre americana<br />

“l’omosessualità l’omosessualità non è certo un vantaggio, ma<br />

non è nul<strong>la</strong> di vergognoso, non è un vizio, né<br />

una degradazione, e non può essere<br />

c<strong>la</strong>ssificata come ma<strong>la</strong>ttia: noi <strong>la</strong> consideriamo<br />

una variante <strong>del</strong><strong>la</strong> funzione sessuale causata<br />

da un certo arresto <strong>del</strong>lo sviluppo sessuale.”<br />

Sigmund Freud, 1935


Seconda metà <strong>del</strong> XX° secolo<br />

La psicoanalisi dopo Freud<br />

Gli psicoanalisti ridefiniscono l'omosessualità<br />

come “perversione”<br />

Rado (1940): L'omosessualità rappresenta un<br />

evitamento ansioso <strong>del</strong>l'altro sesso.<br />

Bieber et al. (1962): Costel<strong>la</strong>zioni familiari<br />

patologiche “causano” l'omosessualità.<br />

Dichiarato il 27% di “guarigioni”.<br />

Socarides (1968): L'omosessualità è una<br />

nevrosi. Dichiarato il 35% di “guarigioni” (1995).


Seconda metà <strong>del</strong> XX° secolo<br />

La ricerca in sessuologia<br />

Spostamento verso una visione<br />

<strong>del</strong>l'omosessualità come “variante<br />

normale” <strong>del</strong><strong>la</strong> sessualità umana (analogia<br />

con i mancini)<br />

1948 e 1953: Rapporto Kinsey<br />

1957: Evelyn Hooker


1973: <strong>la</strong> decisione <strong>del</strong>l' APA<br />

Il conflitto tra<br />

psicoanalisi e sessuologia<br />

(L'attivismo gay come catalizzatore)


1969<br />

La rivolta di Stonewall (NYC) come inizio <strong>del</strong><br />

moderno movimento gay per i diritti civili


Eventi che hanno portato<br />

al<strong>la</strong> decisione APA <strong>del</strong> 1973<br />

Dopo Stonewall, <strong>la</strong> “psichiatria” viene identificata<br />

come “il nemico”.<br />

1970, 1971: Gli attivisti gay “irrompono” nei<br />

meeting APA.<br />

1971: Primo panel APA con gay non-pazienti.<br />

1972: Dr. H. Anonymous


Dr. H Anonymous (John Fryer, MD)


Dr.H Anonymous<br />

“. . . . Come psichiatri omosessuali, dobbiamo sapere dove<br />

stare e cosa fare per raggiungere i nostri obiettivi. Se il<br />

nostro obiettivo è una posizione accademica, una<br />

posizione economica pari a quel<strong>la</strong> dei nostri colleghi, o<br />

l'ammissione a un istituto psicoanalitico, dobbiamo essere<br />

sicuri che nessuno, in una posizione di potere, sia a<br />

conoscenza <strong>del</strong> nostro orientamento sessuale o identità di<br />

genere. Come un nero di pelle chiara che sceglie di vivere<br />

come un bianco, anche noi non possiamo mostrarci con i<br />

nostri veri amici - <strong>la</strong> nostra famiglia omosessuale -<br />

altrimenti il nostro segreto verrà sve<strong>la</strong>to e <strong>la</strong> nostra rovina<br />

sarà sancita . . . .”


John Fryer, MD


La decisione APA <strong>del</strong> 1973<br />

1972-73: Le commissioni scientifiche passano in<br />

rassegna gli studi di sessuologia ritenuti più<br />

scientifici.<br />

1973: Il Board of Trustees <strong>del</strong>l’APA rimuove<br />

l’“omosessualità” dal DSM-II.<br />

1974: Petizione <strong>degli</strong> psicoanalisti per <strong>la</strong> revoca<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> decisione <strong>del</strong> Board attraverso un referendum<br />

tra i soci.<br />

Il 58% dei 10,000 soci APA vota a favore <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

decisione <strong>del</strong> Board.


Position Statement APA, 1974<br />

Dal momento che, l'omosessualità non implica di<br />

per sé impedimenti nel giudizio, stabilità,<br />

affidabilità, o in generale nelle capacità sociali o<br />

<strong>prof</strong>essionali, l'APA deplora ogni forma di<br />

discriminazione contro l'omosessualità, pubblica e<br />

privata, in ogni contesto, sul <strong>la</strong>voro, in casa, negli<br />

uffici pubblici, e dichiara che in nessun caso gli<br />

omosessuali vanno considerati in modo diverso<br />

dagli altri per quanto riguarda giudizio, capacità e<br />

affidabilità …


Position Statement APA, 1974<br />

. . . Inoltre [l'APA] sostiene e raccomanda <strong>la</strong><br />

promulgazione di leggi sui diritti civili a livello<br />

locale, statale e federale che garantiscano ai<br />

cittadini omosessuali <strong>la</strong> stessa protezione ora<br />

garantita agli altri cittadini sul<strong>la</strong> base di razza,<br />

credo religioso, colore, ecc. Ancora [l'APA]<br />

sostiene e raccomanda l'abrogazione di tutte le<br />

leggi discriminatorie nei riguardi di atti omosessuali<br />

compiuti tra adulti consenzienti.


L'omosessualità nel DSM<br />

DSM-I (1952): Disturbo Sociopatico di Personalità<br />

DSM--II (1968): Deviazione Sessuale<br />

1973: L'omosessualità “per se” è espunta dal DSM-II e<br />

sostituita dal “Disturbo <strong>del</strong>l'Orientamento Sessuale”<br />

DSM-III (1980): Omosessualità Egodistonica (EDH)<br />

DSM-III-R (1987): VIene espunta l'EDH<br />

DSM-IV (1994) e DSM-IV-TR (2000): Disturbo Sessuale<br />

NAS<br />

3. Persistente e marcato disagio riguardo l'orientamento sessuale


II.<br />

Le terapie di conversione<br />

nel contesto culturale<br />

Il dibattito clinico entra<br />

nelle culture wars


Conseguenze <strong>del</strong><strong>la</strong> decisione APA<br />

Normalizzazione culturale <strong>del</strong>l'omosessualità<br />

(1) Se l'omosessualità non è una ma<strong>la</strong>ttia, e<br />

(2) Se non si accettano al<strong>la</strong> lettera le proibizioni<br />

bibliche contro l'omosessualità, e<br />

(3) Se <strong>la</strong> democrazia contemporanea e <strong>la</strong>ica separa<br />

Chiesa e Stato, e<br />

(4) Se le persone gay sono cittadini adeguati e<br />

produttivi,<br />

Allora, cosa c'è di sbagliato nell'essere gay?


La normalizzazione<br />

provoca scontri culturali<br />

I sondaggi mostrano in modo netto che conoscere una<br />

persona gay (familiare, amico, collega) aumenta <strong>la</strong><br />

tolleranza e l’accettazione <strong>del</strong>l'omosessualità.<br />

Pro-Gay: Creare le condizioni per cui più persone<br />

faranno “coming out” (movimento per i diritti civili)<br />

Pro-Gay:<br />

Anti-omosessuale: Rendere più difficile il coming<br />

out (ostaco<strong>la</strong>ndo i diritti <strong>del</strong>le persone gay) --<br />

Ricacciare il genio dentro <strong>la</strong> bottiglia!<br />

Anti-omosessuale:


La rinascita <strong>del</strong>le terapie di conversione<br />

<strong>del</strong>l'orientamento sessuale<br />

Per quasi vent'anni gli psicoanalisti non hanno voluto<br />

considerare un mo<strong>del</strong>lo <strong>del</strong>l’omosessualità come<br />

variante normale.<br />

I terapeuti “riparativi” non religiosi vengono<br />

progressivamente emarginati nell’ambito <strong>del</strong>le<br />

<strong>prof</strong>essioni <strong>del</strong><strong>la</strong> salute mentale.<br />

1991: Dietro minaccia di un’azione legale “anti“antidiscrimination”, l'American Psychoanalytic Association<br />

(APsaA) adotta <strong>la</strong> posizione di non discriminazione<br />

<strong>del</strong>l'orientamento sessuale.<br />

1992: L'omosessualità è rimossa dall'ICD-10.<br />

1992: Fondazione <strong>del</strong> NARTH.


NARTH<br />

National Association for Research<br />

and Therapy of Homosexuality


National Association for Research and<br />

Therapy of Homosexuality (NARTH)<br />

I terapeuti (e i loro pazienti/clienti) che credono che<br />

l'omosessualità sia un disturbo mentale e quindi chi lo<br />

desidera, dovrebbe poter ricevere un “trattamento” per<br />

guarire.<br />

Dichiara 1000-1500 soci (Le due APA assieme hanno<br />

185,000 soci)<br />

Insieme di teorie religiose (guarigione per fede) e <strong>la</strong>iche<br />

(teorie psicoanalitiche derivate da S. Rado)<br />

Fornisce ai conservatori religiosi e sociali una voce<br />

dissenziente di sapore scientifico, in modo da<br />

contrastare le visioni prevalenti sull'omosessualità


Due visioni opposte<br />

<strong>del</strong>l'omosessualità<br />

Mo<strong>del</strong>lo Normalità/Identità<br />

Mo<strong>del</strong>lo Ma<strong>la</strong>ttia/Comportamento


Mo<strong>del</strong>lo Normalità/Identità<br />

L'omosessualità è una normale variante<br />

<strong>del</strong>l'espressione umana (Kinsey)<br />

Rifiuta le credenze storiche e culturali che<br />

vedono l'omosessualità come una ma<strong>la</strong>ttia o<br />

come immorale (rifiuta l'interpretazione biblica<br />

letterale)<br />

Accettare il proprio normale orientamento<br />

omosessuale è considerata una caratteristica<br />

distintiva <strong>del</strong>l'identità gay/lesbica (sostegno al<br />

coming out)


Mo<strong>del</strong>lo Normalità/Identità<br />

Considera chi ha un’identià gay o lesbica<br />

come appartenente a una minoranza<br />

sessuale (“nato gay”)<br />

Come le altre minoranze, gay e lesbiche<br />

necessitano di una protezione dal<strong>la</strong><br />

discriminazione (movimento per i diritti<br />

civili)


Mo<strong>del</strong>lo Ma<strong>la</strong>ttia/Comportamento<br />

Rifiuto <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo normalità/identità (anti(antimodernista e fortemente anti-scientifico nel caso in<br />

cui le scoperte scientifiche contraddicano gli<br />

insegnamenti biblici; evoca il concetto di “disegno<br />

intelligente”)<br />

Considera ogni espressione esplicita di<br />

omosessualità come segno di ma<strong>la</strong>ttia psichiatrica,<br />

difetto morale, o entrambe (sostiene i valori morali<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> tradizione antiomosessuale)


Mo<strong>del</strong>lo Ma<strong>la</strong>ttia/Comportamento<br />

Un’identità normale non si può creare a partire<br />

dal<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia o dal peccato, né può fondare<br />

l'appartenenza a un gruppo minoritario<br />

(l'omosessualità è solo un comportamento, non<br />

un'identità)<br />

Il diritto a mettere in atto comportamenti<br />

omosessuali non può essere paragonato ai diritti<br />

<strong>del</strong>le minoranze razziali o etniche (“diritti<br />

speciali”)


L'opposizione antiomosessuale<br />

Dopo il 1973, il mo<strong>del</strong>lo ma<strong>la</strong>ttia/comportamento - ora ai<br />

margini <strong>del</strong>le principali correnti scientifiche - è stato<br />

assunto dal movimento politico dei conservatori sociali.<br />

Se il comportamento omosessuale può essere cambiato<br />

anche in una so<strong>la</strong> persona, allora l'omosessualità non<br />

può essere innata (confusione tra biologia e<br />

immutabilità).<br />

Se l'omosessualità non è innata (come lo è <strong>la</strong> razza)<br />

allora le persone gay non possono e non devono essere<br />

considerate una minoranza a cui concedere protezione<br />

giuridica!


Opposizione alle leggi contro i crimini<br />

generati dall’odio (“hate crimes”) che<br />

includono l'orientamento sessuale


Ex-gay di <strong>prof</strong>essione<br />

protestano davanti all'APA


L’agenda politica antiomosessuale <strong>degli</strong> Ex-Gay<br />

presenta parallelismi con l’Intelligent Design<br />

Movement<br />

Presentare un problema al pubblico come se fosse un<br />

dibattito all’interno <strong>del</strong><strong>la</strong> comunità scientifica<br />

Finanziare e promuovere “esperti” ideologici e “think thanks”<br />

(NARTH)<br />

Testimonianze personali (“Ex-gays a pagamento”)<br />

Screditare <strong>la</strong> scienza, le motivazioni e i metodi <strong>del</strong>le principali<br />

organizzazioni <strong>del</strong><strong>la</strong> salute mentale<br />

Attaccare gli individui il cui <strong>la</strong>voro mette in discussione i loro<br />

programmi (Kinsey, <strong>prof</strong>essionisti LGB o supporter<br />

eterosessuali)<br />

Confondere il pubblico con citazioni selezionate e pseudopseudoscientifiche (confondere l'omosessualità con <strong>la</strong> pedofilia e con<br />

i disturbi <strong>del</strong>l'identità di genere)


Anne e John Paulk<br />

Newsweek, Agosto 1998


Pubblicità a pagamento<br />

Luglio 1998<br />

Pubblicità gratuita<br />

Agosto 1998


USA Today<br />

Il NARTH Attacca l'APA, Maggio 2000


III.<br />

Aspetti clinici e di ricerca


Aspetti clinici<br />

Poche ricerche sui benefici e sui danni <strong>del</strong>le terapie di<br />

conversione.<br />

I report pubblicati indicano che <strong>la</strong> maggior parte <strong>del</strong>le<br />

persone che cerca di cambiare orientamento non ci<br />

riesce.<br />

Le afffermazioni sui benefici vengono spesso esagerate<br />

mentre le preoccupazioni sollevate dagli oppositori circa<br />

possibili effetti dannosi vengono minimizzate.<br />

Il mo<strong>del</strong>lo <strong>del</strong><strong>la</strong> guarigione per fede in contrasto con i<br />

mo<strong>del</strong>li <strong>del</strong><strong>la</strong> tradizione medica o psicologica.


Aspetti clinici<br />

“Tentar Tentar non nuoce” - Una credenza indicativa <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

superficialità <strong>degli</strong> approcci di conversione.<br />

Nessun criterio di selezione - senza considerare le<br />

probabilità di successo, chiunque voglia tentare può<br />

trovare qualcuno disposto a “trattarlo”.<br />

La motivazione <strong>del</strong> paziente (più che l'abilità <strong>del</strong><br />

terapeuta o l'efficacia <strong>del</strong> trattamento) è citata come<br />

il principale fattore di cambiamento - ciò induce il<br />

paziente ad autocriticarsi quando il trattamento<br />

fallisce.


Aspetti clinici<br />

Dopo un “trattamento” fallito, i pazienti possono<br />

sentirsi peggio - biasimarsi, mettere in dubbio <strong>la</strong><br />

propria fede e/o <strong>la</strong> propria motivazione (rinforzati<br />

dal terapeuta che chiama “resistenza” <strong>la</strong><br />

mancanza di cambiamento).<br />

Il fallimento porta a peggioramento <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

depressione, insorgenza di ansia, possibili<br />

sentimenti suicidari.<br />

Questi risultati (anedottici) non vengono mai<br />

riportati negli scritti dei terapeuti di conversione.


Aspetti clinici<br />

Nel corso di un “trattamento” <strong>del</strong><strong>la</strong> durata di qualche<br />

anno, i pazienti possono essere incoraggiati a<br />

sposarsi e possono avere dei figli.<br />

Le famiglie si sgreto<strong>la</strong>no.<br />

Oppure, <strong>la</strong> coppia può trovarsi in situazioni dolorose e difficili.<br />

Identità gay “andata a male”: anni di tentativi di<br />

cambiamento ritardano <strong>la</strong> decisione di “sve<strong>la</strong>rsi” e il<br />

“trattamento” può indurre problemi nell’intimità e<br />

nel<strong>la</strong> vita sessuale dopo il coming out.


Position Statement <strong>del</strong>l'APA<br />

sulle terapie di conversione (“riparative”)<br />

(Commission on Psychotherapy by Psyhiatrists, COPP, 2000)<br />

1. La COPP conferma <strong>la</strong> posizione APA <strong>del</strong> 1973 per cui<br />

l'omosessualità in quanto tale non è un disturbo mentale<br />

diagnosticabile. I recenti tentativi di ripatologizzare<br />

l'omosessualità affermando che può essere curata sono<br />

guidati non da una ricerca scientifica o psichiatrica<br />

rigorosa, ma da forze religiose e politiche che si<br />

oppongono al riconoscimento di pieni diritti civili per gay<br />

e lesbiche. La COPP auspica che l’APA, in qualità di<br />

organizzazione scientifica, risponda prontamente e in<br />

modo adeguato alle dichiarazioni di quei gruppi politici e<br />

religiosi per i quali l'omosessualità sarebbe una ma<strong>la</strong>ttia<br />

curabile.


Position Statement <strong>del</strong>l'APA sulle terapie di<br />

conversione (“riparative”) <strong>del</strong>l'orientamento sessuale<br />

COPP (2000)<br />

2. Come principio generale, un terapeuta non dovrebbe<br />

determinare l'obiettivo di un trattamento nè in modo coercitivo<br />

nè esercitando una sottile influenza. Le modalità<br />

psicoterapeutiche di convertire o riparare l'omosessualità si<br />

basano su teorie <strong>del</strong>lo sviluppo <strong>la</strong> cui validità scientifica è<br />

discutibile. Inoltre, i resoconti anedottici di “cura” sono<br />

controbi<strong>la</strong>nciati da dichiarazioni anedottiche che denunciano<br />

un danno psicologico. Negli ultimi quarant'anni, i terapeuti<br />

“riparativi” non hanno prodotto alcuna ricerca scientifica<br />

rigorosa in grado di sostenere <strong>la</strong> loro linea di cura. Finchè tali<br />

ricerche non saranno disponibili, l'APA raccomanda che i suoi<br />

<strong>prof</strong>essionisti si astengano eticamente dal tentativo di<br />

modificare l'orientamento sessuale di un individuo, ricordando<br />

l'adagio medico “primum non nocere”.


Position Statement <strong>del</strong>l'APA sulle terapie di<br />

conversione (“riparative”) <strong>del</strong>l'orientamento sessuale<br />

COPP (2000)<br />

3. La letteratura sul<strong>la</strong> terapia “riparativa” si serve di teorie<br />

che rendono difficoltosa <strong>la</strong> formu<strong>la</strong>zione di criteri scientifici<br />

di selezione per il trattamento. Tale letteratura non solo<br />

ignora l'impatto <strong>del</strong>lo stigma sociale nel motivare i tentativi<br />

di curare l'omosessualità, ma è essa stessa che stigmatizza<br />

attivamente l'omosessualità. La letteratura sul<strong>la</strong> terapia<br />

“riparativa” tende inoltre a esagerare i risultati <strong>del</strong><br />

trattamento, trascurando i potenziali rischi cui vanno<br />

incontro i pazienti. L'APA incoraggia e sostiene <strong>la</strong> ricerca da<br />

parte <strong>del</strong> National Institute of Mental Health (NIMH) e <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

comunità accademica per chiarire il rapporto rischi/benefici<br />

<strong>del</strong>le terapie “riparative”.


American Psychological Association (2009)<br />

Task Force on Appropriate Affirmative Responses to<br />

Sexual Orientation Distress and Change Efforts<br />

Afferma che attrazione, sentimenti e comportamenti<br />

romantici e sessuali verso lo stesso sesso sono varianti<br />

normali e positive <strong>del</strong><strong>la</strong> sessualità umana,<br />

indipendentemente dall’identità legata all’orientamento<br />

sessuale.<br />

Riafferma <strong>la</strong> sua posizione per cui l’omosessualità per se<br />

non è un disturbo mentale.<br />

Si oppone a una rap<strong>presentazione</strong> <strong>del</strong>le minoranze<br />

sessuali giovani e adulte come portatrici di un disagio<br />

mentale dovuto al loro orientamento sessuale.


American Psychological Association (2009)<br />

Task Force on Appropriate Affirmative Responses to<br />

Sexual Orientation Distress and Change Efforts<br />

Conclude che ci sono prove insufficienti a sostegno <strong>del</strong><br />

ricorso a interventi di tipo psicologico per cambiare<br />

l’orientamento sessuale.<br />

Incoraggia i <strong>prof</strong>essionisti <strong>del</strong><strong>la</strong> salute mentale a non<br />

proporre un’immagine distorta riguardo agli sforzi rivolti a<br />

cambiare orientamento sessuale, promuovendo o<br />

promettendo tale cambiamento.<br />

Conclude che i vantaggi riferiti da chi ha partecipato a<br />

tentativi mirati a cambiare orientamento sessuale,<br />

possono essere ottenuti con approcci che non<br />

modificano l’orientamento.


Aspetti di ricerca<br />

Lo Studio di Spitzer<br />

“ Un gay o una l es bi c a pos s ono<br />

c ambi ar e i l pr opr i o<br />

or i ent ament o s es s ual e?<br />

200 s ogget t i r i por t ano un<br />

c ambi ament o <strong>del</strong> l ’ or i ent ament o<br />

da omos es s ual e a<br />

et er os es s ual e” .<br />

Archives of Sexual Behavior, 2003.


Aspetti di ricerca<br />

Lo Studio di Spitzer


Lo Studio di Spitzer<br />

Presentato nel Maggio 2001 all'APA<br />

meeting di New Orleans.<br />

Ha suscitato l'interesse dei media<br />

internazionali.<br />

Infine pubblicato sugli Archives of Sexual<br />

Behavior (2003) accompagnato da<br />

numerosi commenti (per lo più critici).


Lo Studio di Spitzer<br />

200 soggetti (143 uomini e 57 donne)<br />

45 minuti di intervista telefonica strutturata<br />

La maggioranza riferisce qualche<br />

cambiamento da un predominante o<br />

esclusivo orientamento omosessuale a un<br />

predominante o esclusivo orientamento<br />

eterosessuale


Lo Studio di Spitzer<br />

Critiche metodologiche<br />

Niente follow up o interviste vis-à-vis<br />

Resoconti retrospettivi (assenza di<br />

misurazioni fisiologiche, per es.<br />

pletismografia)<br />

Difficoltà nel reclutamento dei 200 soggetti<br />

(16 mesi)<br />

Mancanza di neutralità nel campione<br />

reclutato (20% di “ex-gays” di <strong>prof</strong>essione)


Lo Studio di Spitzer<br />

Natura <strong>del</strong> “trattamento”<br />

Professionisti <strong>del</strong><strong>la</strong> salute mentale (47%)<br />

- psicologi (48%), consulenti pastorali<br />

(25%), psichiatri (5%)<br />

Gruppi di supporto ex-gay/religiosi (34%)<br />

Altro (19%)<br />

- mo<strong>del</strong>lo di ruolo eterosessuale,<br />

biblioterapia, cambiamento <strong>del</strong> rapporto<br />

con Dio


IV.<br />

Problemi Etici


Problemi clinici e preoccupazioni etiche riguardo<br />

ai tentativi di cambiare l'orientamento sessuale<br />

P. Appelbaum, 2001<br />

Base ragionevole per credere che il trattamento<br />

possa avere effetto<br />

Adeguata comunicazione di informazioni<br />

significative al futuro paziente (consenso<br />

informato)<br />

Assenza di pressioni non legittime sul paziente<br />

[Capacità <strong>del</strong> paziente di scegliere in modo<br />

competente ]<br />

Rispetto da parte <strong>del</strong> terapeuta di quello che è il<br />

migliore interesse <strong>del</strong> paziente


1. Base ragionevole per credere che il<br />

trattamento possa avere effetto<br />

La letteratura non riporta “efficacy”,<br />

“effectiveness” o “treatment”.<br />

Nessun corpus di ricerche scientificamente<br />

accreditate in grado di sostenere l’efficacia di<br />

questi trattamenti.<br />

Studio di Bieber (1962) - dichiara il 27% di<br />

“guarigioni” - contestato da Tripp (1975).<br />

Dipende dal<strong>la</strong> definizione di “ragionevole.”


2. Adeguata comunicazione di informazioni<br />

significative al futuro paziente<br />

Il consenso informato è altamente soggettivo<br />

Svalutano l'APA e l’approccio prevalente dei<br />

<strong>prof</strong>essionisti <strong>del</strong><strong>la</strong> salute mentale - l'omosessualità è un<br />

disturbo, e l'APA è ostaggio di attivisti gay.”<br />

Enfasi su non dimostrati fattori “causali” (i genitori) e<br />

minimizzati gli studi biologici.<br />

Stereotipizzazione <strong>del</strong>lo “stile di vita omosessuale” - per<br />

es., tutti i gay hanno vite infelici, i gay non possono<br />

costruire re<strong>la</strong>zioni stabili, i gay muoiono di AIDS, etc.<br />

Raramente viene affrontato il tema di possibili danni<br />

causati dal “trattamento.”


3. Assenza di pressioni non legittime<br />

sul paziente (coercizione)<br />

Conflitti di interesse - terapeuti agenti di istituzioni sociali<br />

conservatrici piuttosto che dei loro pazienti.<br />

Studenti di università religiose spinti a sottoporsi a ”trattamenti” di<br />

conversione sessuale per non essere esplulsi.<br />

Minacce <strong>del</strong> terapeuta di informare (come spesso fanno) genitori,<br />

chiesa o rappresentanti <strong>del</strong>l’università se il paziente non col<strong>la</strong>bora al<br />

trattamento (espulsione dal<strong>la</strong> comunità).<br />

Clinici che non accettano <strong>la</strong> decisione <strong>del</strong> paziente di interrompere il<br />

“trattamento”, e che continuano a telefonare ai pazienti dopo<br />

l’interruzione, incoraggiandoli a ritornare.<br />

Terapeuti che minacciano pazienti dipendenti di interrompere <strong>la</strong><br />

terapia in caso di “acting out”.


4. Rispetto da parte <strong>del</strong> terapeuta di quello<br />

che è il migliore interesse <strong>del</strong> paziente<br />

Appelbaum: “il terapeuta deve essere disposto a<br />

tollerare ogni esito <strong>del</strong> trattamento, che sia un completo<br />

o parziale cambiamento <strong>del</strong>l'orientamento, o una<br />

conferma <strong>del</strong>l'orientamento omosesuale <strong>del</strong> paziente”.<br />

Una posizione non sostenuta dal<strong>la</strong> letteratura sul<strong>la</strong><br />

terapia riparativa.<br />

Mancanza di invii a terapeuti che potrebbero aiutare il<br />

paziente a sviluppare una identità gay dopo che il<br />

paziente ha deciso che il “trattamento” è fallito. Nel<br />

momento in cui rinunciano a cambiare, i pazienti<br />

vengono abbandonati (a meno che non siano disposti ad<br />

accettare il celibato).


Sintesi dei problemi <strong>del</strong>le terapie di<br />

conversione sessuale<br />

Il mo<strong>del</strong>lo ma<strong>la</strong>ttia/comportamento idealizza<br />

l'eterosessualità e denigra l'omosessualità.<br />

Criteri di selezione scarsi; il cambiamento è<br />

poco frequente e può comportare danni.<br />

Le vio<strong>la</strong>zioni etiche possono includere consenso<br />

informato “soggettivo”, vio<strong>la</strong>zioni <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

riservatezza, pressioni improprie sui pazienti,<br />

rinuncia al<strong>la</strong> responsabilità verso quei pazienti<br />

che al<strong>la</strong> fine si dichiarano gay.


[Capacità <strong>del</strong> paziente di scegliere<br />

in modo competente]<br />

Il diritto di scelta <strong>del</strong> paziente<br />

Wall Street Journal (1997)<br />

Socarides et al.


Il diritto di scelta <strong>del</strong> paziente<br />

Autonomia <strong>del</strong> paziente vs possibile danno<br />

Laetrile (amygdalin) - efficacia<br />

Vioxx (rofecoxib) - selezione <strong>del</strong> paziente<br />

Chirurgia p<strong>la</strong>stica


Un’ultima domanda<br />

Perchè i pazienti che si sentono<br />

danneggiati non promuovono<br />

forme di rec<strong>la</strong>mo?


Perchè i pazienti che si sentono danneggiati<br />

non promuovono forme di rec<strong>la</strong>mo?<br />

Quasi sempre incolpano se stessi:<br />

“L'ho “ L'ho chiesto io!”<br />

Vedono i terapeuti preoccupati (anche se forse<br />

vengono fuorviati)<br />

“Ha Ha solo tentato di aiutarmi”<br />

Vergogna<br />

“Non Non vorrei che qualcuno lo venisse a sapere”


I volti di “Abomination”


Terapie di conversione<br />

(“riparative”)<br />

<strong>del</strong>l’orientamento sessuale<br />

Jack <strong>Drescher</strong>, MD

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