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L'attualità degli anni Trenta - Guida Finestra

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Unica aggiunta agli arredi della villa che,<br />

per esplicito volere dei proprietari, è stata<br />

mantenuta esattamente com’era, è la preziosa<br />

collezione d’arte di cui la gallerista<br />

Claudia Gian Ferrari ha fatto prestito permanente<br />

al Fai.<br />

Particolari di pregio<br />

Per chi, come noi, ha avuto già il piacere di<br />

visitare la villa che fu delle sorelle Nedda e<br />

Gigina Necchi e del marito di questa, Angelo<br />

Campiglio, allo stupore per la raffinatezza<br />

dei proprietari e per l’originalità delle scelte<br />

operate dall’architetto Piero Portaluppi - che<br />

la progettò negli <strong>anni</strong> <strong>Trenta</strong> - si unisce quella<br />

di scoprire che la villa di via Mozart 12 offre<br />

anche altre interessanti chicche. Ci riferiamo<br />

a una serie di dettagli che hanno stupito gli<br />

stessi addetti alla ristrutturazione. Andiamo a<br />

scoprirne alcuni in compagnia dell’ingegnere<br />

Gianluca Arrighi, direttore generale dei lavori.<br />

Finestre in triplo ordine<br />

“Certamente - spiega Arrighi -,ciò che caratterizza<br />

maggiormente la villa - ed è poi un elemento<br />

tipico dell’architettura del Portaluppi - è<br />

l’ampio uso di materiali diversi, che ritroviamo<br />

sia nelle finiture delle facciate e dell’interno<br />

sia nei serramenti”. La particolarità di questi<br />

ultimi è data dal loro numero, giustificato<br />

anche dalle dimensioni della villa, e dalla loro<br />

struttura: si parla di ben 150 elementi, raggruppati<br />

in 85 tipologie diverse. “Le aperture<br />

esterne delle porte finestre, per esempio, sono<br />

in triplo ordine, ovvero hanno i serramenti<br />

esterni, quasi tutti scorrevoli, le persiane nel<br />

mezzo e, a seguire, un ultimo serramento<br />

vetrato interno”.<br />

Le operazioni d’intervento sono state volte al<br />

recupero dell’esistente, con l’intento, dove<br />

fosse possibile, di mantenere strutture e materiali<br />

originali.<br />

“I serramenti, quindi, sono stati smontati uno<br />

a uno e privati di tutte le parti di ferramenta,<br />

mentre quelle lignee sono state carteggiate<br />

per ripulirle dalle stratificazioni del tempo e,<br />

in alcuni casi, da posterori interventi di verniciatura.<br />

Successivamente, sulle parti interne<br />

sono state applicate diverse mani di gomma<br />

lacca, mentre sulle parti esposte all’esterno<br />

è stata ripristinata la lavorazione originale,<br />

costituita da un trattamento simile al flatting<br />

attuale”. Arrighi ci spiega che ogni intervento<br />

è stato accuratamente progettato, partendo<br />

dall’analisi chimica e dallo studio dei materiali<br />

utilizzati.<br />

“Nel frattempo - continua -, è stata fatta<br />

la revisione dei meccanismi di apertura e<br />

chiusura e, in particolare - trattandosi in prevalenza<br />

di serramenti di scorrimento -, dei<br />

binari fissi e delle carrucole”. Alcune di queste,<br />

ormai logorate dal tempo, hanno dovuto<br />

essere sostituite e sono state realizzate su<br />

misura, riproducendone le caratteristiche<br />

originali. “Una volta rimpiazzate le parti rovinate<br />

e inutilizzabili, sono stati ripristinati i<br />

funzionamenti interni in ferramenta, mentre<br />

gli elementi esterni, come maniglie, serrature<br />

e piastre, rigorosamente in ottone, sono<br />

stati lucidati in laboratorio”.<br />

La messa in sicurezza<br />

Il direttore dei lavori precisa che gli unici interventi<br />

aggiuntivi sono stati relativi all’adeguamento<br />

normativo e impiantistico della<br />

L’ing. Gianluca Arrighi,<br />

direttore generale dei<br />

lavori di Villa Necchi<br />

Campiglio.<br />

Serramenti e facciate<br />

esterne sono stati<br />

ripuliti e trattati.<br />

Mentre, a protezione<br />

dell’ingresso, un<br />

grande cancello scende<br />

verticalmente sotto<br />

il livello della soglia.<br />

(Foto Giorgio Majno)<br />

Particolare delle<br />

operazioni di pulitura<br />

del serramento<br />

dell’ingresso per<br />

eliminare la vernice che<br />

copriva l’ottone originale,<br />

poi lucidato e protetto<br />

con un antiossidante.<br />

villa per l’apertura al pubblico. Un’operazione<br />

abbastanza importante, in questo senso, è<br />

stata effettuata proprio sui vetri, sia per motivi<br />

di sicurezza sia, in alcuni spazi della villa, per<br />

esigenze di conservazione. “Non potendo, né<br />

volendo, sostituire i vetri originali, sono state<br />

applicate delle speciali pellicole della 3M che<br />

hanno equiparato le vetrate della villa a vetrate<br />

di sicurezza stratificate, con un livello di<br />

protezione soddisfacente, dal punto di vista<br />

sia pratico che normativo. Inoltre, in alcune<br />

stanze, è stata impiegata una pellicola in grado<br />

anche di proteggere gli arredi interni dai<br />

raggi ultravioletti. In particolare ai piani rialzato<br />

e primo, che presentano le maggiori esigenze<br />

di conservazione, basti pensare alla sala da<br />

pranzo con le pareti rivestite da pergamena”.<br />

NF<br />

343<br />

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