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3.2. I significati del lavoro
Tutti i familiari interpellati forniscono argomentazioni a sostegno del l’im -
portanza di svolgere un’attività lavorativa o pseudolavorativa 58 , seb bene le loro
mo tivazioni siano diverse in ragione dell’attenzione puntata su gli aspetti
economici, d’intrattenimento e riabilitativi del lavoro e quan tun que due di lo -
ro ritengano che i propri congiunti siano tem poraneamente inidonei allo svol -
gimento di qualsivoglia attività lavorativa 59 . Sul primo versante, tre fami liari su
di cian nove (la madre di Giorgia, la figlia di Greta, la sorella di Sara) indi vi -
duano nel lavoro un mezzo di sostentamento e d’indipendenza economica.
Due familiari (il padre d’Ilaria e la madre di Marcello 60 ) considerano uni ca -
mente la funzione d’intrattenimento del lavoro che viene da loro considerato
come un modo per impegnare il tempo. La madre di Gemma focalizza invece
l’attenzione unicamente sugli aspetti riabilitativi individuando nel lavoro una
fonte d’autostima e circoscrivendo la gamma di occupazioni possibili per la
propria figlia a quei lavori che consentono una reale soddisfazione.
Vi sono poi alcuni familiari (la madre di Alfredo e la sorella di Viola) che
considerano sia l’aspetto d’intrattenimento sia la funzione riabilitativa del
lavoro. Esso viene in teso come un modo per impegnare il tempo, una fonte di
svago e di libe ra zione dal tedio, ma altresì un’occasione di socialità, una fonte
d’ottimismo e d’a u tostima.
Altre due persone (la sorella di Edoardo e la madre di Matteo) ac costano la
motivazione economica a quella riabilitativa. Il lavoro viene per tan to con si de -
rato una fonte di guadagno, uno strumento per esaurire gli anni di con tri -
buzione e arrivare al pensionamento, ma altresì una fonte di sod di sfa zione,
mo tivazione, d’autostima, di dignità, d’ottimismo, un’opportunità di ma tu ra -
zione, uno strumento di “normalizzazione” della persona.
Infine, nove familiari (il padre, la madre e la sorella di Biagio, il padre e la
madre di Flavio, la madre di Marco, la sorella di Lucia, la madre di Marta, la
madre di Aldo, il padre di Adriano, la zia di Margherita, la figlia di Sofia) pren -
dono in analisi tutti questi aspetti, economico, d’intrattenimento e riabi lita -
tivo, offrendo spiegazioni che si aggiungono alle precedenti versioni. Il lavoro
vie ne considerato una fonte di guadagno, di sostentamento e d’autonomia eco -
no mica, ma altresì un modo per impegnare il tempo, una fonte di svago e di
libe ra zione dal tedio, un’occasione di socialità, d’interazione e di confronto
con gli altri, una sorgente di soddisfazione, di gratificazione, di motivazione,
di di gnità, d’ottimismo e di stimolo alla cura di sé, una fonte d’autostima,
un’op portunità di maturazione, uno strumento d’integrazione e di “norma -
lizzazione” della persona.
3.3. Il lavoro più consono
parte prima
Posto che il lavoro è importante, le argomentazioni a sostegno di questa tesi