10.06.2013 Views

View/Open - AperTo

View/Open - AperTo

View/Open - AperTo

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Giacomo è altrettanto accurato nel definire in positivo il profilo del lavoro per<br />

il quale è disponibile: un lavoro anche faticoso, ma non in fabbrica; un lavoro<br />

con ritmi elevati, purché l’intensità attenga ad operazioni manuali e non in tel -<br />

lettuali; un lavoro che comporti anche relazioni con il pubblico, purché non ci<br />

sia «da litigare»; in una parola una lavoro compatibile con il suo stato di salute.<br />

2.5.6. Forme di esclusione: debolezza<br />

il paziente psichiatrico<br />

In questa categoria l’esclusione, o meglio la mancata partecipazione al<br />

mercato del lavoro, ha origine dall’intrinseca debolezza dei soggetti qui<br />

raccolti (4 casi) 54 . Si tratta, innanzitutto, della debolezza di chi ha vissuto nella<br />

ma turità l’esordio della patologia psichiatrica e che sconta le difficoltà di un<br />

rien tro nel mercato del lavoro dovute all’età avanzata. È questo il caso di due<br />

fra i pazienti intervistati, entrambi almeno cinquantenni. Sul versante demo -<br />

grafico opposto trovano collocazione due soggetti più giovani, ri spettivamente<br />

di 25 e 28 anni, privi di rilevanti esperienze lavorative e di cre den ziali educative<br />

pregiate. Due casi che, non potendo né volendo accedere ai benefici sanciti<br />

dal la legge sul collocamento obbligatorio condividono le difficoltà di inseri -<br />

men to lavorativo proprie di molti altri giovani, non gravati da qualche forma<br />

di disagio psichico. La prima forma di debolezza si mostra in modo nitido nel<br />

racconto della vita di Matteo.<br />

MATTEO ha 50 anni, è nato a Torino da una famiglia operaia. Il racconto<br />

della propria vita si apre con la più importante conquista di Matteo, una laurea<br />

in Lettere. Poco dopo la laurea viene varata una legge diretta a contrastare la<br />

di soc cupazione giovanile. Matteo decide di avvalersi dei benefici previsti<br />

dispo nendosi a svolgere un lavoro quello di inserviente in ospedale che im -<br />

magina transitorio, in attesa di un lavoro più congruo altrove o prefi gurando<br />

un avanzamento di carriera interno dell’ospedale.<br />

Nulla di tutto ciò accade. Matteo resta a lavorare in ospedale e vede sfumare<br />

la prospettiva di un avanzamento di carriera nel settore ospedaliero. Le<br />

difficoltà di adattamento si manifestano fin dal principio e tendono ad acuirsi<br />

nel tempo: «I primi tempi che lavoravo, non riuscivo a dormire tutta la notte<br />

e già allora avevo cominciato a prendere dei farmaci ma senza prescrizione: li<br />

prendevo in ospedale, soprattutto per dormire. Poi poco per volta quello è<br />

andato via, sono andato da uno psichiatra de [indica il nome dell’ospedale presso il<br />

quale lavorava], il professor M. e che allora [l’ospedale presso il quale lavorava]<br />

aveva una sua mutua particolare, per i dipendenti: sono andato là e ho spiegato<br />

tutto e mi ha detto: «o cambia lavoro o si adatta!». Che è una bella risposta!».<br />

Più tardi si prospetta l’occasione del cambiamento tanto atteso. Matteo<br />

parte cipa a un concorso per un posto di impiegato in un altro ospedale cit -<br />

tadino. Superate le prove, Matteo prende servizio nella posizione di impiegato,<br />

contando su di un aspettativa concessa dal proprio datore di lavoro. Accade<br />

79

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!