10.06.2013 Views

View/Open - AperTo

View/Open - AperTo

View/Open - AperTo

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

il paziente psichiatrico<br />

diversità, sulla propria personale storia di vita: «quelli che sono nati negli anni<br />

Sessanta, che hanno visto il lavoro - come i nostri genitori - come unica so lu -<br />

zio ne di condizione di vita e che dovevano lavorare, lavorare, non vedono<br />

[altro] per il figlio e la figlia ...». Il lavoro non è il centro della vita di Adriano<br />

che ha imparato a ricercare altrove le vie di una personale autorealizzazione.<br />

Al lavoro, almeno a quello che hanno in mente per lui i suoi genitori,<br />

Adriano contrappone la poesia, come forma di scrittura e anche come forma di<br />

vita. Dal viaggio soffocante nel mondo della religione Adriano è riemerso<br />

conservando una disposizione che è insieme spirituale e poetica, la capacità di<br />

cogliere il divino nelle piccole cose quotidiane: «senti qualche cosa che ti nasce<br />

da dentro, qualche cosa di diverso che ti nasce dall’osservare una cosa se riesci<br />

ad aprire lo sguardo e senti che il tuo occhio si apre come se osservare una cosa<br />

anche di morto vedessi qualche cosa di vivo lì dentro». L’impegno nella<br />

scrittura è quello che meglio si concilia con le variazioni del suo stato d’animo<br />

e che meglio gli consente di esprimere la propria creatività che, nell’intervista,<br />

lega alla figura di Boccadoro del noto romanzo di Herman Hesse. A ciò<br />

Adriano lega un’altra forma di impegno, di nuovo discosta dal lavoro, il servi -<br />

zio di volontariato di prima accoglienza per i senza fissa dimora, attività nella<br />

qua le trova espressione la sua vocazione religiosa alla carità. All’obiezione -<br />

ineludibile - della scarsa o nulla redditività di queste attività Adriano contrap -<br />

po ne una scelta volontaria di frugalità e il progetto di integrare la modesta<br />

pen sione di invalidità di cui dispone con i quattrini che attende dal l’as sicu ra -<br />

zione quale risarcimento per i danni provocati dall’incidente nel quale è stato<br />

coinvolto. L’atteggiamento di Adriano ha molti punti di contatto con quello<br />

espresso in modo meno naif dal più maturo Edoardo.<br />

EDOARDO ha 46 anni, è nato a Torino da una famiglia benestante, colto e<br />

acuto apre il racconto della pro pria vita indicandone la chiave nel cam bia -<br />

mento, nella necessità - ripetuta - di ridisegnare la traiettoria della propria vi -<br />

ta perturbata dall’irrompere del di stur bo psichico: «il mio problema fonda -<br />

men tale è stato dovere riprendere più volte ricominciando da capo. Solo che<br />

questo significa, magari, per alcuni ri pren dere da capo il lavoro, invece per me<br />

è stato riprendere da capo la vita, in sen so totale. Perché ho avuto delle crisi,<br />

disturbi psichiatrici, quindi questo mi ha portato a dover ricominciare da<br />

capo». La necessità di cambiamento si profila la prima volta a ridosso della<br />

con clu sione del servizio militare; che Edoardo porta a termine a 25 anni, in -<br />

ter rom pendo i propri studi universitari. Edoardo affronta la crisi rivolgendosi<br />

a un am bu la torio privato, dal quale non ottiene alcun giovamento, ma anzi un<br />

radicale de te rioramento del suo stato di salute che si riflette in deperimento fi -<br />

sico che lo condurrà al ricovero. Superata la crisi Edoardo apre uno studio gra -<br />

fico, dando inizio a un’attività che gli consente di mettere a frutto quanto ap -<br />

preso nelle aule dell’università. Il lavoro procede bene per alcuni anni, su ben -<br />

trano poi alcune difficoltà che inducono Edoardo a chiudere lo studio. Nel<br />

65

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!