View/Open - AperTo

56
parte prima
nella quale, tuttavia, non se la sente di fermarsi. “E l’effetto è stato abbastanza
traumatico (...) ho tirato un po’ per due settimane perché comunque era un
lavoro che non rispecchiava le mie aspettative, forse non mi piacevano i
colleghi con cui lavoravo, magari del tipo gente che, comunque, aveva avuto
problemi con la legge, oppure... ma forse neanche tanto quello, magari anche
qualche extracomunitario... non so (...) poi anche era fastidioso... perché si
trattava anche di smistare la carta dai rifiuti quindi, non è che c’era proprio ...
faceva proprio...”. Più tardi Gabriele, che nel frattempo si era iscritto nelle liste
del collocamento speciale, riceve la chiamata della Marelli nella quale - tren -
tenne - inizia a lavorare a tempo pieno nel 2001.
All’inizio Gabriele ha alcune difficoltà: “all’inizio, diciamo, che ho fatto
parecchia malattia (...) c’è stata qualche difficoltà all’inizio ... non sono partito
subito in quarta, diciamo (...) era un’esperienza totalmente nuova perché, pur
essendo diplomato in elettronica, non avevo mai lavorato in quel campo quindi
poi c’era anche da dire, sopportavo poco il fatto che ero sempre chiuso, ho
sempre fatto lavori dov’ero, comunque, ero sempre in giro”.
Superate le difficoltà dell’inizio Gabriele dice di trovarsi bene: «l’anno
scorso ho fatto solo 15 giorni di malattia, praticamente ogni tanto ho qualche
problema di insonnia (...) Diciamo mi sono messo abbastanza in carreggiata,
ho delle responsabilità in più, lavoro, faccio un lavoro da tecnico, anche se
sono inquadrato come operaio; sono riuscito ad ottenere la scrivania dopo un
anno il pc personale [sorridendo soddisfatto]... adesso dovrebbe arrivare il
telefono personale... anche se mi sento ancora frenato, come ambizioni...
perché comunque, per quello che facciamo... secondo me, non è... è uno
stipendio normale, comunque... per quello che facciamo, dovrebbero darci di
più, almeno quello impiegatizio... sono sempre molto ambizioso nel lavoro... e
non sono totalmente soddisfatto del mio lavoro».
Gabriele lavora nel reparto che si occupa della messa a punto dei prototipi:
“Diciamo che noi siamo il settore di ricerca del gruppo, quindi noi facciamo i
prototipi (...) Son contento di non essere in produzione, è già una buona cosa: si
lavora in laboratorio non si ha il fiato sul collo, quindi se vuoi andare a prendere
un caffè, cioè... Ci sono dei ritmi un po’ tranquilli». Degno di nota è un
commento di Gabriele: “Diciamo che, questo lavoro sono arrivato tramite le liste
speciali del collocamento (....) anche se sono stato assunto come invalido civile,
sono sempre stato trattato come una persona...” Gabriele si sente benvoluto dai
colleghi (espressione che tradisce un’autostima vacillante): “Comunque, alla
Marelli non dico che sono sesto livello, però ho a che fare con ingegneri, diciamo,
sono abbastanza ben voluto, posso dire. Poi ci sono alcuni... che si danno un po’
di arie, comunque.. “. Gabriele vive da solo dal gennaio del 1998 e ha dato prova
di sapersi amministrare. Convive con una ragazza da oltre un anno. A proposito
del presente Gabriele osserva: “attual mente sto abbastanza bene... diciamo
normalmente... non uso quasi più farmaci ... a parte qualcosa di molto blando ...”