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parte prima<br />
glia, Greta viene affidata a una zia paterna nubile. Da principio i genitori pen -<br />
savano a un affido di breve durata; di fatto Greta resterà con la zia - tutt’altro<br />
che tenera - a lungo, sino all’età di dieci anni. La sofferenza per l’abbandono<br />
della madre viene accresciuto - ricorda Greta - dalla gelosia nei confronti della<br />
sorella che, ai suoi occhi, l’aveva sostituita. A questo primo trauma ne segue un<br />
altro di lì a poco. Quando Greta ha dieci anni, la zia depone la veste di madre<br />
adottiva per quella di moglie, convolando a nozze e restituendo Greta ai ge -<br />
nitori. Greta viene dunque riportata dalla madre, proiettata in una famiglia che<br />
il tempo aveva reso estranea e coinvolta da subito nella cura delle sorelle e del<br />
fratellino minore nati nel frattempo. A queste ferite ne seguono altre che si<br />
aprono con l’avvio - precoce - di una vita matrimoniale avvelenata prima dalla<br />
gelosia del marito, poi dai suoi tra di menti. Quando la misura si colma Greta<br />
decide di mettere fine alla propria vita con un suicidio che solo un evento<br />
fortuito ha potuto sventare.<br />
Da questo mare di sofferenza Greta emerge come un Titano, appena scalfita<br />
dalla sofferenza psichica (la diagnosi di Greta non è severa), padrona del<br />
proprio destino, un destino che comprende un lavoro importante che Greta ha<br />
saputo difendere. Una sofferenza ancora più intensa ci è stata consegnata da<br />
Sofia. Sofia ha 46 anni e come Greta è figlia di immigrati. Sofia apre la ri co -<br />
struzione della propria storia di vita con gli abusi che lei e la sorella su birono<br />
per quasi dieci anni da un padre che otteneva il loro silenzio mi nac ciando ri -<br />
tor sioni, non già o non solo su di loro, ma sulla madre su cui avrebbe infierito<br />
a fronte di un loro rifiuto. Più tardi agli abusi si aggiungono le angherie di un<br />
padre geloso dei “filarini” della figlia. La misura è colma: Sofia con fida alla<br />
sorella questa ulteriore violenza, questa ne parla alla madre che denuncia il ma -<br />
rito all’autorità giudiziaria. Di lì a poco, giovanissima, Sofia la scia la fami glia<br />
con un matrimonio con cui si aprirà una nuova stagione di sof ferenze, fatte di<br />
violenze e percosse. In seguito, ragionevolmente forse an che a causa di tutto<br />
ciò, Sofia entra in una profonda crisi psichiatrica, inse guendo sul terreno di un<br />
delirio sentimentale gli affetti che da figlia prima e da moglie poi le sono stati<br />
sottratti. La crisi sorprende Sofia mentre è oc cupata in un’azienda privata<br />
presso la quale ricopre un ruolo di responsabilità. Sofia si vede costretta a<br />
lasciare il lavoro per iniziare un lungo percorso di cura che, in tempi recenti le<br />
ha restituito equilibrio e serenità. Sofia non lavora, ma ha una vita intensa: al -<br />
cune buone amiche e un ottimo rapporto con la figlia che, dopo la se pa razione<br />
dei genitori, ha scelto di restare con la madre. Ciò che più riempie e dà senso<br />
alla vita di Sofia è oggi l’impegno di cura che si è assunta nei con fronti della<br />
ma dre, ormai anziana e in cattive condizioni di salute. Dunque anche Sofia è<br />
riu scita nella ricostruzione del proprio sé, trovando nel lavoro di cura, il luogo<br />
di un impegno capace di restituire senso alla sua vita. Fra gli occupati pre val go no<br />
gli eventi stressanti che hanno come teatro la famiglia costituita e questo - come<br />
è facilmente intuibile dalle notazioni riportate nel paragrafo precedente - so prat -<br />
tut to per le donne. Un ulteriore caratterizzazione degli eventi di vita e, più in