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zienti occupati accostando le carriere di uomini e donne.
Fra i pazienti oc cupati prevalgono mansioni operaie (16 contro 7), risultano
in vece pres soché equivalenti le quote di lavoratori che si giovano del col lo ca -
mento ob bligatorio (ai sensi della legge 68/1999) e di coloro che non ricor ro -
no a questa misura (rispettivamente 11 contro 14). Questa ripartizione ri sul ta
sta bile nei due generi.
2.2. Gli eventi di vita
parte prima
Io nella mia vita ho viaggiato come un Don Chisciotte senza Sancho Panza, almeno
Don Chisciotte aveva come compagnia Sancho Panza, io manco quello ci avevo...
Tullio
L’analisi degli eventi di vita si è concentrata, innanzitutto, sugli eventi
stressanti 29 , con l’intento di rilevare differenze specifiche fra occupati e
disoccupati. Gli eventi emersi dalle narrazioni (dunque quelli che i nostri
interlocutori hanno scelto di condividere con gli intervistatori) sono stati
raggruppati in due macro-aree relative alle dimensioni affettivo-relazionali che
insistono, in un caso, nella vita condotta all’interno della famiglia d’origine e,
nell’altro, in quella che si sviluppa nell’età adulta, nella famiglia costituita.
Nella prima rubrica rientrano i lutti - segnatamente la morte di uno dei
genitori durante l’infanzia o la fanciullezza - assieme ad eventi forse ancor più
dram matici che riguardano il rifiuto e poi l’abbandono da parte delle figure di
at taccamento, le violenze psichiche e fisiche e gli abusi sessuali. Nella me de -
sima categoria ho inoltre collocato la presenza in famiglia di un genitore con
se veri disturbi psichiatrici o di comportamento (dovuti per lo più all’abuso di
alcol) 30 . Ebbene, eventi di tale drammaticità hanno investito la vita di più di un
terzo dei nostri interlocutori e fra questi soprattutto le donne (14 su 20).
Nella seconda rubrica trovano collocazione eventi quali il decesso del
partner, l’esperienza di un relazione coniugale caratterizzata da violenze e
prevaricazioni intense e ripetute e la separazione forzata, vissuta come forma
di abbandono o l’allontanamento forzato dai propri figli. Si tratta, in questo
caso, di eventi che investono quasi esclusivamente la vita delle donne del
nostro campione (questi eventi vengono rievocati da 6 donne e 1 solo uomo),
rafforzando ulteriormente una dolorosa specificità di genere 31 . Allo schema -
tismo della classificazione proposta si sottraggono eventi che parrebbero meno
stressanti, quali la caduta in povertà e altri forse più drammatici, quali incidenti
e malattie non psichiatriche, che attraversano le vite di una altra quota di
pazienti. Per più della metà dei casi (26 su 50) questi eventi drammatici si
mostrano associati, lacerando in più punti nel tempo le traiettorie biografiche
dei casi in studio. Emerge, dunque, come per più della metà dei casi inter pel -
lati l’esordio del disturbo psichiatrico trovi collocazione all’interno di traiet to -
rie bio grafiche decisamente travagliate, caratterizzate da sofferenze profonde e