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accomandazioni per l’inserimento lavorativo dei pazienti psichiatrici
xi. Individuare opportunità formali e informali di compensazione delle prestazioni
non adeguate
Occorre che al lavoratore sia data la possibilità di raggiungere il livello di
performance richiesto modulando il passo delle proprie prestazioni lavorative
o estendendo il proprio orario a questo scopo. Queste soluzioni sono adottate
rispettivamente da Alfredo e Aldo, due uomini giovani “Con il lavoro ci sono
delle giornate in cui non rendo e poi ci sono delle giornate in cui rendo di più
per compensare quelle che non rendo […] ho imparato ad accettare questo e
cioè che a differenza degli altri […] io ho questo qua e quindi capitano delle
giornate che magari così insomma non va, o non va che al mattino mi sveglio
e non riesco ad ingranare, non voglio andare a lavorare […] però ci sono quelle
giornate, giornate o anche lunghi periodi, in cui vado avanti tranquillamente
e cerco di incanalare, cioè di far coincidere il periodo della spossatezza, della
stanchezza diciamo tipica, diciamo fisiologica di una persona, con il fine settimana,
come tutte le altre persone normali” (Alfredo). Quanto ad Aldo, questi
si presenta sul luogo di lavoro un’ora prima, per “preparare tutte le cose”.
Questa soluzione informale gli consente di sentirsi a proprio agio e per questo
ritengo debba essere consentita.
xii. Contenere l’impatto negativo delle valutazioni in itinere
Molti dei pazienti interpellati nel corso delle interviste lamentano che, sul
luogo di lavoro, si sentono continuamente osservati e valutati, bastino per tutti
le osservazioni di Chiara, una giovane donna che, pensando alle proprie prospettive
future vorrebbe un lavoro “in cui non si è costantemente osservati e
controllati”. Questa situazione, che ha implicazioni negative sulle loro prestazioni,
viene in parte contenuta aderendo alle indicazioni di cui al punto sub x),
in specie quelle relative all’arricchimento progressivo del contenuto della mansione.
In ogni caso occorre prestare particolare attenzione alle procedure di
tutorship che non devono indurre la percezione di una sorveglianza e una valutazione
continue.
7.2.3. Mantenimento
Concluso l’inserimento occorre adottare un insieme di misure atte a conservare
quanto è stato costruito, offrendo al lavoratore disabile supporto e tutela.
Le indicazioni che emergono dalle interviste sono riportate di seguito.
xiii. Sostegno psicologico.
Su questo aspetto ha attirato l’attenzione più d’uno dei nostri interlocutori,
sottolineando l’assenza pressoché totale di misure di sostegno attive una volta
che il lavoro sia stato acquisito. Analoghe osservazioni emergono dallo studio
dei contesti lavorativi, in specie del settore for profit (vedi par. 4.2.), e da quello
condotto nelle ASL. Pare che le poche risorse risorse a disposizione dei
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