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7.
Raccomandazioni per l’inserimento lavorativo dei pazienti psichiatrici
Questa parte del rapporto è dedicata alla definizione di un insieme preliminare
di spunti utili ad orientare l’inserimento lavorativo dei pazienti psichiatrici.
Per la sua redazione sono state analizzate le interviste condotte ai pazienti
occupati (le interviste libere e le interviste guidate) e ai loro familiari, per un
totale di 52 interviste riferite a 24 pazienti. Il paragrafo che segue (7.1.) descrive
sommariamente il profilo dei pazienti occupati. Il paragrafo successivo (7.2.)
delinea le raccomandazioni desunte dall’esame dei materiali d’intervista.
Al riguardo è opportuno precisare che si tratta di prime indicazioni, dirette
a stimolare la discussione e non già a configurare vere e proprie conclusioni. Il
rilievo di queste notazione deriva principalmente dai materiali dai quali sono
state tratte: le interviste ai pazienti psichiatrici e ai loro familiari, convocati qui
come “esperti” in una materia complessa quale quella della conciliazione fra
lavoro e disturbo psichiatrico.
7.1. Il campione dei pazienti occupati
parte seconda
L’individuazione delle raccomandazioni per l’inserimento lavorativo dei
pazienti psichiatrici è stata condotta a partire dalle testimonianze dei pazienti
occupati, parte del più vasto campione di soggetti in studio, e dei loro familiari.
I testi analizzati provengono da una popolazione eterogenea che raccoglie
esperienze professionali diverse e differenti articolazioni del rapporto tra salute
e lavoro. La maggior parte dei testi analizzati illustra l’inserimento lavorativo
di pazienti psichiatrici, si tratta cioè di situazioni nelle quali l’occupazione
nella posizione svolta attualmente segue l’esordio della crisi psichiatrica.
Fanno eccezione in tal senso cinque casi che consentono di sondare una diversa
traiettoria occupazionale e sanitaria. Quattro casi: Marco, Dario, Giorgia e
Greta, riguardano soggetti occupati in un’azienda nella quale hanno iniziato a
lavorare prima della crisi di psichiatrica. Questi casi descrivono, non già l’inserimento,
ma la conservazione del posto di lavoro a seguito di una crisi psichiatrica.
Il quinto caso, Caterina, riguarda una paziente che ha ottenuto il proprio
posto di lavoro come invalida fisica, ma che poi ha visto modificato il proprio
status come invalida psichica. Quest’ultimo caso offre interessanti spunti di
riflessione sulla relazione tra le due forme di invalidità.
7.2. Raccomandazioni per l’inserimento lavorativo dei pazienti psichiatrici: primi
spunti di riflessione
Le raccomandazioni desunte dalla lettura dei 24 profili di pazienti occupati
sono organizzati in 3 sezioni che riproducono le tappe cronologiche dell’inse-