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si», cioè, attraverso la realtà quotidiana interrogarsi e scoprire i nostri limiti e i nostri<br />
pregi-difetti per ritrovare la nostra identità. Inoltre una frase che mi ha incuriosito<br />
dell’intervistato è: «ognuno di noi possiede una libertà di espressione e come identità<br />
ognuno di noi è pari all’altro».<br />
. Intervista a Marta<br />
Un’altra persona intervistata ha lavorato per qualche anno come baby-sitter<br />
presso un datore di lavoro. Anch’ella, come i precedenti intervistati, ha sofferto<br />
di disturbi psicologici durante la loro esistenza, per cui ella si è rivolta a una<br />
psicologa per risolvere i suoi problemi esistenziali. A questo scopo ha partecipato<br />
alla Cascina Gaione ad uno psicodramma, attraverso cui esprimere le proprie<br />
emozioni più personali, legate a dei vissuti spiacevoli per poterle superare<br />
senza alcun problema. Sulle problematiche psicologiche ha influito l’evento<br />
infartuale del padre, determinando una profonda crisi depressiva nel suo stato<br />
d’animo per la quale si sentiva di essere inutile a se stessa e agli altri.<br />
Nonostante la forma depressiva sofferta, l’intervistata è riuscita a terminare<br />
con successo un corso di ricamo e rammendo, di cui ci ha fatto vedere degli<br />
stupendi lavori. Ella, tramite l’Ufficio di collocamento, era riuscita a ottenere<br />
tre mesi come addetta alle pulizie. L’orario di lavoro era dalle 6 alle 10, per ciò<br />
si svegliava alle 4:30 e si preparava e prendeva il pullman. Doveva lavare i tre<br />
piani di uffici della banca più l’intero reparto ortopedia: il suo datore di lavoro<br />
pretendeva da lei sveltezza e precisione. Tutto ciò era fonte di stress.<br />
Ho notato che a differenza dell’intervistata Lucia, il tono dell’umore era appiattito<br />
e che l’intervistata di cui si parla è tuttora alla ricerca della sua identità.<br />
. Intervista a Sara<br />
i diari dei co-intervistatori<br />
Questa intervistata si è presentata dimostrandomi di avere un sistema nervoso<br />
piuttosto labile, il che significa, in altri termini, soggetta a più ricadute.<br />
Ci ha raccontato di un episodio che le era successo a scuola, come un flash di<br />
ricordo nel quale sua madre le aveva impedito di cambiare scuola, giustamente,<br />
perché una semplice insufficienza in una materia aveva generato in lei il<br />
desiderio di smettere quel tipo di scuola che aveva iniziato. Questo suo ricordo<br />
è paragonabile a un cavallo che, non ragionando molto, si mette a correre<br />
come un pazzo, cioè diventa imbizzarrito. Ella soffre tuttora di una sindrome<br />
depressiva, che la porta di frequente a non saper prendere delle decisioni. Ella<br />
si pone spesso dei limiti ingiustificati alla sua vita sociale, per cui ella è soggetta<br />
a delle somatizzazioni che le impediscono di superarli: dimostra pertanto di<br />
avere poche chances. Ella ha lavorato come una forsennata da un commercialista<br />
per tanti anni, senza prendersi delle opportune vacanze per rilassarsi.<br />
Pertanto l’eccessivo stress determinato da un lavoro senza adeguate interruzioni<br />
l’ha portata ad ammalarsi - esaurimento nervoso serio. In seguito a questo,<br />
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