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Lei aveva amicizie tra i tossicodipendenti e tornava spesso con il fumo e lui<br />

iniziò ad usarlo. Poi ci fu la separazione con vari litigi. Ha già avuto tre ricoveri<br />

e questo ha avuto conseguenze sul lavoro, perché il lavoro di decoratore<br />

necessita avere prestanza fisica. Ha fatto anche il capo cantiere. Ha anche tentato<br />

il suicidio che gli causò un primo ricovero. S’era inserito nell’artigianato<br />

e lavorava in proprio. Gli altri ricoveri sono dovuti a crisi depressive. Prima<br />

lavorava al restauro di una casa che gli ha comportato dei problemi e dopo tale<br />

lavoro ha lasciato ogni attività per 6 mesi spendendo ogni risparmio. È da un<br />

anno che non lavora più. È socio della cooperativa Arcobaleno, ma non gradisce<br />

frequentare quell’ambiente. Dopo la separazione non ha più rivisto la mo -<br />

glie. Ha iniziato a lavorare per un’impresa come capo operaio, per circa un an -<br />

no, ma c’erano dei problemi di pagamento fino a quando lui non ha fermato il<br />

la voro, ma poi lo ha ripreso. Ha avuto sempre problemi di pagamento da parte<br />

de gli impresari che gli davano lavoro, si è anche una volta rivolto al sindacato<br />

per farsi le proprie ragioni. Rimasto senza soldi dopo la fine di un lavoro una<br />

se ra si presentò dall’impresario armato di un coltello come difesa, ma poi prese<br />

un barattolo di vernice da 5 chili e lo sbatté sulla scrivania ed imbrattò tutto e<br />

poi tirò fuori il coltello minacciandolo e chiedendo la paga che gli spettava. Ma<br />

l’impresario chiamò la polizia e fu portato in commissariato ed alla fine l’ispettore<br />

gli diede ragione, poi fu fatto un processo al quale lui non si presentò e fu<br />

condannato, ma non finì in carcere. Con l’aiuto del sindacato finì con l’essere<br />

risarcito mensilmente. Poi ricominciò a cercare lavoro ma con esito negativo,<br />

perché nell’ambiente si era venuto a sapere dell’aggressione dell’impresario.<br />

Poi si iscrisse all’artigianato e scrisse delle lettere ad impresari ed amministratori<br />

e ricevette una risposta positiva e cominciò a lavorare ma anche questa<br />

volta c’erano problemi di pagamento. Lavorava in subappalto.<br />

Ha lavorato fino ad un anno fa con diversi impresari, anche nei periodi di<br />

depressione. È sempre stato considerato bravo a lavorare bene, fino all’ultimo<br />

lavoro con cui ha deciso di chiudere con il subappalto.<br />

Mi sono trovata bene durante tutta l’intervista.<br />

. Intervista a Noemi<br />

i diari dei co-intervistatori<br />

La signora inizia volentieri a raccontare la sua vita. Svolgeva una vita normale<br />

ed aveva già una figlia e voleva conseguire la patente per guidare il pulman,<br />

ma ha avuto un incidente d’auto ed è entrata in depressione e contemporaneamente<br />

è mancato suo padre. Ha trovato molta ostilità da parte dei parenti<br />

che l’accusavano di non aver voglia di far niente, quindi è stata ricoverata ed<br />

ha avuto il riconoscimento dell’invalidità. È stata ricoverata anche per sei mesi<br />

a S. Maurizio Canavese ma cercava di avere un equilibrio per sua figlia. Ha a -<br />

vu to cure molto forti e poi le hanno cambiate e lei si è ripresa. Riferisce di aver<br />

a vuto un rapporto negativo con una dottoressa. Poi ha incontrato un primario<br />

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