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parte seconda<br />
mesi ed agli esami è stato rimandato a settembre, dove è stato bocciato ed ha<br />
ripetuto la classe e da allora non ha più saltato un giorno. Poi ha cambiato abitazione<br />
ed ha dovuto cambiare scuola. A metà anno ha iniziato a fare qualche<br />
scappatella da casa ed ha lasciato la scuola. Quello che lo disturbava era la sua<br />
famiglia. Poi suo padre ha deciso che andava a lavorare mezza giornata da un<br />
decoratore quindi ha smesso di studiare e poi stava fuori casa per 2/3 giorni ed<br />
al rientro erano botte. Poi il padre gli ha trovato un lavoro e se voleva andare<br />
a scuola doveva andare la sera.<br />
Così ha smesso di studiare per fare il ferraiolo edile e lavorando il ferro si è<br />
rovinato le mani e un giorno non è andato a lavorare e il padre lo ha minacciato<br />
con un coltello. Ha cominciato ad andare via di casa e per la prima volta era<br />
senza una lira. Se ne è andato via un paio di volte da casa, ma la madre ha sempre<br />
più pensato alla sorella e quando si è sposata infatti aveva un grosso corredo.<br />
Nell’ultima fuga ha girato mezza Italia e poi a Milano è stato coinvolto in<br />
una rapina ed è finito al Ferrante Aporti dove ha finito la scuola dell’obbligo.<br />
Ha conseguito il diploma di tornitore aggiustatore sempre al Ferrante<br />
Aporti. Poi ha iniziato a lavorare in un’officina pur restando al Ferrante<br />
Aporti, questo per circa un anno. Nel carcere minorile vigeva la legge del più<br />
forte e lui si faceva rispettare. Ha avuto uno scontro violento con un altro<br />
ragazzo e fu dimesso dalla sezione di osservazione. Veniva la madre a trovarlo,<br />
ma non gli portava nulla da cambiarsi, ma solo un pacco di sigarette Nazionali.<br />
Ha tentato il suicidio perché gli mancava la famiglia. In padre non è mai<br />
venuto a trovarlo in due anni. Dopo il tentativo di suicidio la madre lo portò a<br />
casa, ma il padre voleva che gli desse tutto lo stipendio e rimase in casa continuando<br />
a lavorare in officina, ma tutti i giorni c’era qualcosa da ridire. Cercava<br />
l’amicizia di suo padre. Una sera ci fu una violenta lite con il padre, in cui vennero<br />
alle mani e lui ebbe la parte del più forte, ma intervennero i vicini di casa<br />
e la polizia. Il giorno dopo il padre se ne andò di casa e poi convinse la madre<br />
a seguirlo e lei e la sorella andarono a casa di amici di quest’ultima. La sorella<br />
tornò dai genitori a prendere lui ed il padre accettò tacitamente. Poi affittarono<br />
una cascinetta e lui la ristrutturò e nel frattempo il rapporto col padre mi -<br />
gliorò, ma una sera ci fu un alterco a causa del lavoro. Poi si trovò un lavoro<br />
come decoratore per una ditta che lavorava per l’Olivetti. Poi ricominciarono<br />
i problemi con il padre, finché se ne andò e venne ad abitare in una pensione<br />
a Torino. Ogni tanto la madre gli telefonava lamentandosi della relazione con<br />
il padre che la malmenava. Poi andò militare negli Alpini dove diventò caporale<br />
istruttore. Congedato andò a trovare i genitori e poi tornò a vivere da solo<br />
a Torino, continuando a fare il decoratore. Finché un giorno si portò a casa una<br />
ragazza, ma lei si legò a lui e non voleva più lasciarlo. Lui pensava anche di<br />
sposarsi e di avere una figlia, ma lei non era la persona adatta. Si sposarono in<br />
municipio. Lei lavorava e lui la sollecitava a lavorare. Lei trovò un lavoro di<br />
pulizie, ma il loro rapporto non andava bene. Poi per poterla sopportare doveva<br />
bere e lì prese a bere in modo metodico, ma lei non si lamentava.