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Io ricordo dall’ultima esperienza lavorativa che l’essere inserito con una protezione,<br />

mi provocava un continuo confronto con i cosiddetti colleghi “sani”, mi sentivo una<br />

pecora nera, per di più i colleghi quando volevano incoraggiarti alle volte non erano<br />

capaci.<br />

6.4. Il diario di Mirella<br />

. Intervista a Elia del 17/2/2003<br />

Ho ascoltato con partecipazione il lungo racconto di sofferenza della signora, mi<br />

sono trovata a mio agio durante la prima intervista condotta dalla dottoressa<br />

Muscarà. Mi sono identificata molto nella sua difficoltà nella ricerca di un lavoro.<br />

Giu dico l’esperienza positiva in quanto spezza l’isolamento ed il venire a contatto<br />

con la sofferenza altrui rafforza il mio sé.<br />

Prima intervista a Norma, del 4/3/2003<br />

i diari dei co-intervistatori<br />

Ho ascoltato con partecipazione il racconto della signora.<br />

Sposata all’età di 20 anni, definisce il suo matrimonio infelice, infatti si è se -<br />

pa rata e si è trovata da sola ed ha iniziato a frequentare il Centro di Salute<br />

Mentale. Ha convissuto per due anni con un altro compagno, ma quando questo<br />

rapporto è finito si è sentita molto sola. Ha frequentato un corso per assistenza<br />

presso la Cooperativa Frassati e poi è seguito un ricovero presso l’O spe -<br />

dale Molinette. Ha il riconoscimento dell’invalidità civile ed attualmente lavora<br />

presso i cantieri lavoro presso l’Ufficio Stranieri del Comune di Torino e<br />

dice di trovarsi bene, ma purtroppo è un lavoro a termine. Ha subìto una violenza<br />

sessuale sotto la minaccia di un coltello, mentre svolgeva un lavoro d’assistenza<br />

e questo le ha provocato degli incubi. Non ha svaghi di sorta ed esce<br />

pochissimo. Ha già iniziato le pratiche per un sussidio, ma a 34 anni vorrebbe<br />

un posto di lavoro. Si è sposata perché voleva una propria vita autonoma, ma<br />

poi sono iniziate le incomprensioni e i continui litigi. Con l’aiuto dei farmaci<br />

non soffre più di attacchi d’ansia. Quando si presenta per un posto di lavoro e<br />

ven gono a sapere che le è stata riconosciuta una percentuale di invalidità, la<br />

scar tano per paura che stia sempre a casa. Ama il ballo ed ha chiesto di poter<br />

fre quentare un corso di danza latino-americana. Da quattro anni frequentava<br />

un altro uomo, ma il rapporto è finito e lei ha sofferto molto. Dice che la gente<br />

do vrebbe essere più aiutata a sopravvivere. I suoi figli sono tutto per lei.<br />

Quando aveva 17/18 anni e si rivolgeva ai medici per attacchi d’ansia le<br />

chiedevano se si drogava e lei si sentiva molto avvilita. L’invalidità è un ostacolo<br />

a trovare un’occupazione. Si trova bene con i figli. C’è un rapporto improntato<br />

al rispetto e riferisce che per lei sono molto importanti. I figli hanno ri -<br />

spet tivamente 9 anni e 13 e quest’ultimo è seguito da un’insegnante d’appoggio<br />

perché ha sofferto dei frequenti litigi tra i genitori. Riferisce che i figli<br />

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