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i diari dei co-intervistatori
stico. Il suo desiderio per il futuro è quello di avere una famiglia, una moglie e
due figli; sostiene però che la co sa per lui non è così semplice perché vede la
necessità di incontrare una dol ce metà che lo accetti per quello che è, con il
suo disagio di cui ha il timore che le donne pensino che sia trasmissibile ai figli,
per cui a tutt’oggi vive solo an che se frequenta degli amici con i quali a volte
esce per passare delle serate.
Non ci parla volentieri della sua difficoltà e piuttosto in seguito, quando
l’in terrogativo è quello del suo futuro economico si sente rassicurato dal fatto
che il padre ha lavorato per lui tutta la vita e che tramite la sorella può be ne fi -
cia re di una pensione che è reversibile e questo lo fa diciamo stare tranquillo
per quanto riguarda il suo andamento economico. Con la madre è piuttosto
de ciso e fermo, è sicuro di se, spesso si schiarisce la voce e tossisce dal l’e mo -
zio ne di essere intervistato.
Io quando parla delle scuole che ha fatto mi emoziono un poco perché come già
detto prima, la sua storia scolastica mi somiglia molto. Liceo scientifico, inter ru zio -
ne lavoro con i libretti e alla sera a scuola a fare il corso per geometri e prendere il
di plo ma. Bè lui in questo caso è stato più fortunato di me perché lo ha conseguito io
per motivi della vita non ci sono riuscito, peccato perché mancavano poi solo tre me -
si e adesso ce l’avrei anch’io. Penso al fatto che mi sarebbe poi piaciuto fare l’Uni -
ver sità, magari storia del design o una cosa del genere; insomma creare non so dei
com ponenti per arredare la casa, sedie forchette armadi e quant’altro.
La cosa che invece mi ha colpito molto è stato il suo modo quasi ironico di narrarci
di quel fatto accadutogli nell’ascensore e per il quale si sono smosse delle situazioni
per lui, ma credo per chiunque a cui capiti una cosa simile, abbastanza pesante e dif -
fi cile da sopportare e affrontare; non lo so il fatto che questa donna abbia usato a
det ta sua una complice per accusarlo d’averla “molestata” quando poi lui dice che in
realtà è stata lei a farlo, mah dico che quando forse una persona che ne so, ha lo
sguar do o le movenze un po’ diverse dal comune attira forse di più l’attenzione e se
non è più che bella o attraente, nel qual caso si dice che è perché è carismatica o af -
fa scinante per cui non fa niente, se invece una persona è prettamente nella media,
non particolarmente attraente, magari un po’ insicura o goffa e con lo sguardo dico
per esempio un po’ teso, o diciamo lo pure “strano”, viene subito vista in maniera
di versa e curiosa, quasi fosse fuori posto o lì nel momento più inopportuno, ed ecco
che viene fuori tutto un crocevia di dubbi su di una persona che magari non ha fatto
pro prio un bel niente.
Sembra ed emana però qualcosa di strano, di inconsueto e quindi può spaventare e
fa cil mente essere presa di mira per qualche motivo qualsiasi. A me una cosa così in
particolare non è mai successa, però credo che ritrovarsi in una situazione anche
imbarazzante per chiunque non dev’essere una bella cosa, Invece lui questo fatto lo
ha superato dice molto bene e quindi diciamo che non è successo niente di grave.
Quando non si è proprio conformi si rischia facilmente di essere fraintesi, anche
pesantemente. Poi ci racconta la cosa bella, di voler una moglie e due bei figli,e questo
io l’ho trova to molto bello perché nonostante le difficoltà, nonostante il suo disagio:
le voci che lo mo lestano, la terapia che deve assumere quotidianamente, la paura
che una donna non lo possa accettare perché secondo lui il disagio si vede ed è discri-
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