10.06.2013 Views

View/Open - AperTo

View/Open - AperTo

View/Open - AperTo

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

disagio psichico. Tuttavia, anche questo aspetto è secondo me di segno positivo,<br />

perché ci dimostra quanto Ilaria creda che il traguardo che si prefigge non<br />

è impossibile, e che le cose potrebbero davvero andare meglio.<br />

Per quanto mi riguarda, durante l’intervista a Ilaria che si è svolta dopo una mattinata<br />

per me molto stressante, in cui si sono manifestati i sintomi del mio ma lessere<br />

psichico, vedendo la sua serenità ho gioito con lei, e ho notato che ella stava meglio<br />

anche rispetto al nostro precedente incontro. Ho però avuto difficoltà a im me -<br />

desimarmi nel racconto di Ilaria e nelle sue risposte, vedendo che ella ha rag giunto<br />

traguardi, quali il lavoro e il miglioramento dello stato di salute, che per me sono<br />

ancora lontani. La distanza psicologica, forse eccessiva, che ho conservato du rante<br />

l’intervista mi stava rendendo difficile la redazione di questo diario; ancora una vol -<br />

ta l’apporto della ricercatrice sociale, che mi ha dato la possibilità di parlare con lei<br />

dei contenuti e degli aspetti emotivi dell’intervista, è stato fondamentale. È stato os -<br />

servato che è più facile piangere con chi è nel dolore che non gioire con chi è fe lice,<br />

e con questa esperienza ho riscontrato ancora una volta la verità di questa affer -<br />

mazione. Nonostante queste difficoltà, vorrei conservare nel cuore il ricordo dell’in -<br />

contro con Ilaria come il segno che la speranza è possibile, per me, per le persone<br />

che fre quentano con me il CSM, per tutti coloro che sono affetti da disagio psichico.<br />

Forse questa intervista è un’esperienza insolita, per il contatto con una persona<br />

che sta abbastanza bene; tuttavia sento che mi può aiutare ad essere maggiormente<br />

otti mi sta e ad impegnarmi per migliorare la mia situazione.<br />

6.2. Il diario di David<br />

. Intervista a Biagio<br />

i diari dei co-intervistatori<br />

Al Dipartimento di Scienze Sociali di Via S. Ottavio, un sabato mattina, la prima in -<br />

ter vista. Emozionato, un po’ teso ma pronto all’esperienza.<br />

Un ragazzo giovane, emozionato dall’intervista (davvero lo ero anch’io),<br />

racconta la sua storia incominciando dalle impressioni dell’infanzia, in famiglia<br />

vive il suo disagio con difficoltà, non riuscendo a instaurare un rapporto na tu -<br />

rale con la madre ne subisce le conflittualità attribuendo una sorta di negatività<br />

dal la famiglia di lei, la situazione famigliare non è delle più semplici; ha un<br />

pa dre che ha due lavori e il convivio non è positivo. A scuola incontra le prime<br />

dif ficoltà, si sente diverso, pensa molto e si confronta sentendo di non assomi -<br />

glia re agli altri, estraniandosi a tal punto da cercare di porre fine alle sue dif -<br />

ficoltà tentando un atto anticonservativo, il fiume, il suicidio, nella confusione<br />

della mente. Il convivere in famiglia con una sorella portatrice di un disagio<br />

tale da portarla all’anoressia, il rifiuto da parte della famiglia. Non si sente<br />

accettato e gli vengono attacchi di panico e cattivi pensieri tali da portarlo ad<br />

attacchi epilettici e quindi conseguenti ricoveri e assunzione di medicine al -<br />

quan to pesanti. Necessita più di un ricovero e tenta l’inserimento in una Co -<br />

ope rativa Sociale nella quale scopre un mondo nuovo, gli educatori e le edu-<br />

193

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!