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i diari dei co-intervistatori<br />
aveva già fornito molti dettagli della sua storia la volta precedente; tuttavia<br />
anche questa volta ha toccato diversi aspetti della sua vita, intrattenendoci per<br />
circa quattro ore. Greta, come i suoi genitori, è originaria della Sicilia. Ci ha<br />
detto che il padre, essendo rimasto orfano in tenera età, ha dovuto iniziare a<br />
la vorare presto adattandosi a diversi mestieri, ma non è mai venuto meno al -<br />
l’onestà, per questo Greta lo stima molto. Sua madre era casalinga e si è de di -<br />
cata alla famiglia. Greta ci ha ricordato che è stata affidata alle cure di una zia,<br />
dai primi mesi di vita fino al termine dell’infanzia: la zia poi si è sposata ed ella<br />
è tornata in famiglia, sentendosi molto spaesata. Il suo malessere psichico ha<br />
ini ziato a manifestarsi all’inizio del ‘97 con sbalzi d’umore, debolezza, vuoti di<br />
me moria, formicolii “tipo scosse elettriche”, ed è esploso dapprima con una fa -<br />
se di delirio nel settembre di quello stesso anno poi con un tentativo anti con -<br />
ser vativo seguito da TSO 107 (nell’ottobre del ‘97).<br />
Le principali cause del disagio risalgono, per Greta, agli anni trascorsi da<br />
sola con la zia, all’inserimento tardivo nella famiglia d’origine, e al difficile rap -<br />
porto con il marito, in particolare ai ricatti morali esercitati da lui, per farle<br />
con fessare di aver avuto un rapporto prematrimoniale con un altro uomo e di<br />
aver commesso adulterio, ricatti a cui Greta ha dovuto sottostare pur non es -<br />
sendo colpevole. Il marito, da parte sua, non si è fatto scrupolo di suscitare la<br />
gelosia di Greta corteggiandone la sorella. Un’altra componente di malessere<br />
sfo ciata poi nel disagio è stato, per Greta, il ritrovarsi addosso l’etichetta di<br />
donna forte, capace di dire dei no sia ai due figli 108 - e Greta ci ha detto che per<br />
un certo periodo tra lei e la figlia c’era rivalità - sia al fratello minore, il quale<br />
a ve va problemi di tossicodipendenza. Greta ha dovuto fare violenza a sé stessa<br />
per affermare il lato forte del suo carattere, finché è iniziato il crollo.<br />
Dapprima Greta ha parlato con il suo medico di base del suo malessere, ed<br />
egli le ha prescritto un leggero ansiolitico. Dopo aver avuto un episodio di<br />
delirio, di cui si sono accorti i familiari e i colleghi di lavoro, Greta ha fatto ri -<br />
cor so ad un neurologo, che le ha consigliato il riposo ed una terapia far ma -<br />
cologica, che Greta ha rifiutato per paura di ogni forma di dipendenza (vista<br />
l’e spe rienza del fratello). Durante il T.S.O., Greta è stata trattata dagli opera -<br />
tori in modo brusco, sgarbato, senza rispetto; infine le è stato indicato di re -<br />
carsi nell’ambulatorio dell’ASL di appartenenza per iniziare le cure psi chia -<br />
triche e la psicoterapia. Greta pensava che questa indicazione non fosse tas sa -<br />
tiva, poi si è resa conto di aver ancora bisogno di aiuto e si è recata, da sola, al<br />
CSM nel novembre ‘97. Riguardo alle prime cure ricevute, Greta non riesce a<br />
spie garsi perché gli operatori del pronto soccorso e del reparto di psichiatria<br />
do ve ha subito il T.S.O. non le abbiano dimostrato né comprensione, né gentilezza,<br />
né sensibilità, caratteristiche che - a suo giudizio - ogni utenza, in particolare<br />
quella delle persone affette da disagio psichico, richiede. Nel CSM<br />
invece ha riscontrato questi atteggiamenti professionali, e al di là di un rap -<br />
porto inizialmente un po’ difficile con la psichiatra - che poi invece si è evoluto<br />
in una forte alleanza terapeutica - e di alcune incomprensioni passeggere<br />
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