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i contesti di cura e riabilitazione<br />
Bilancio di competenze e orientamento sono attività che - ovviamente - ac co -<br />
mu nano tutte le ASL. Le modalità con le quali viene redatto il bilancio di com -<br />
pe tenze, con le quali si procede all’individuazione delle capacità residue si ba -<br />
sano - è quanto emerge dalle interviste - esclusivamente su colloqui, seguiti da<br />
ti rocini osservativi (vedi oltre). I colloqui - talvolta guidati da una scheda - han -<br />
no come obiettivo quello di rilevare le competenze professionali, ricostruire la<br />
sto ria lavorativa e appurare il livello di motivazione al lavoro. Le informazioni<br />
ac quisite con i colloqui vengono, in alcuni casi, integrate con informazioni cli -<br />
niche acquisite dagli operatori che hanno in carico il candidato (ne parlano<br />
espli citamente i referenti delle ASL 1-Nord, 2 e 4).<br />
La necessità di ricorrere a un corso di formazione per consolidare le com -<br />
pe tenze professionali dei candidati all’inserimento lavorativo è sottolineata dai<br />
soli referenti delle ASL 2, 4 e 5 che - si è visto più sopra (vedi par. 5.9) hanno<br />
con i progetti cittadini di inserimento lavorativo nessun legame (è il caso<br />
dell’ASL 5) o legami meno stringenti (ASL 2 e 4).<br />
La necessità di un banco di prova delle capacità lavorative dei candidati<br />
all’in serimento è ravvisata pressoché da tutte le ASL. Nello specifico, la fun -<br />
zio ne di test viene attribuita prevalentemente ai laboratori per i referenti delle<br />
ASL 2 e 5 e al tirocinio osservativo in cooperativa per i referenti delle ASL 1-<br />
Nord, 1-Sud, 3 e 4.<br />
Lo strumento della borsa lavoro viene segnalato dai soli referenti delle ASL<br />
3 e 4. Ad un’attività di sostegno al paziente inserito si richiamano i referenti<br />
delle ASL 1-Sud e 2. Per contro, l’assenza di rapporti con il paziente inserito<br />
viene inteso dal referente dell’ASL 5 come il segno dell’efficacia del processo<br />
di inserimento. Al tema del trattamento farmacologico fanno cenno, con molte<br />
riserve e cautele, i soli referenti delle ASL 2 e 5.<br />
A margine viene affrontato nelle diverse interviste il tema del rapporto con<br />
l’a zienda, tema sul quale emergono differenze anche di non poco conto con<br />
taluni che ritengono opportuno preparare il titolare dell’azienda dei sintomi<br />
che può mostrare il paziente inserito e altri che ritengono assolutamente inop -<br />
por tuni tutti gli interventi che, in un modo o nell’altro, possono alimentare lo<br />
stig ma del paziente inserito. In generale le modalità di articolazione del pro -<br />
ces so di inserimento oppongono, da un lato l’ASL 1-Nord che fa cenno al solo<br />
ti ro cinio osservativo, dall’altro le ASL rimanenti che propongono una rap pre -<br />
sen tazione del processo di inserimento più articolata.<br />
5.13. L’atteggiamento degli operatori verso il riconoscimento dell’invalidità<br />
In generale gli operatori interpellati si mostrano favorevoli al ricorso del<br />
riconoscimento dell’invalidità come strumento per accrescere le opportunità<br />
di lavoro dei pazienti. Qualche riserva viene avanzata dai referenti delle ASL 4<br />
e 5 che, con pazienti giovani, ritengono opportuno far ricorso all’invalidità so -<br />
lo dopo aver tentato un loro inserimento senza ricorrere a questo strumento.<br />
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